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 Oggetto del messaggio: Mutilazioni (Animali/Umane) Misteriose
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MUTILAZIONI ANIMALI MISTERIOSE



Col termine mutilazione del bestiame ci si riferisce a numerosi episodi di mutilazioni patite dal bestiame ad opera di ignoti in circostanze misteriose. Gli eventi si sono susseguiti negli Stati Uniti a partire dagli anni sessanta ovvero al ritrovamento di capi di bestiame rinvenuti morti con gravi mutilazioni mortali.
Tali mutilazioni rivestono caratteristiche di particolare interesse scientifico ed investigativo per il modo con cui si sono verificate, diventando oggetto d'indagine di diversi enti governativi statunitensi. L'esistenza del fenomeno è confermato dalle indagini, su 15 casi avvenuti in Nuovo Messico, da parte dell'FBI, la quale fu chiamata a indagare ed esplorò ipotesi quali: culti satanici, UFO e predatori naturali ed altro, ma senza alcun apparente risultato.
Dagli esami effettuati sulle carcasse è stato evidenziato che agli animali erano stati asportati, nella maggioranza dei casi, i genitali e le zone circostanti. Ciò che lascia perplessi sono le modalità dell'asportazione, ovvero dalla precisione chirurgica delle incisioni, la "totale assenza di sangue sia nel corpo dell'animale sia nella zona circostante il rinvenimento della carcassa".
Le ferite tramite le quali venivano asportati gli organi erano caratterizzate da taglio netto analogo a quello di un bisturi, e la sezione di tessuto interessata dalla ferita risultava cauterizzata.
In molti casi la carcassa dell'animale presentava fratture multiple sul lato rivolto verso terra, questo ha fatto presupporre che gli animali fossero caduti da un'altezza elevata, come ad esempio da un elicottero. Questo particolare però ha alimentato le teorie degli ufologi sul fatto che gli animali fossero stati rapiti da presunti alieni per poi essere uccisi e scaraventati al suolo. L'ufologa Linda Moulton Howe è considerata la massima esperta mondiale di casi di mutilazione animale.

[align=right]Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Mutilazione_del_bestiame[/align]


Ultima modifica di Bastion il 05/03/2011, 15:42, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 12/07/2009, 18:29 
“LE MUTILAZIONI ANIMALI MISTERIOSE”



Di Cristian Vitali. (Settembre 2001)
(aggiornato nel novembre 2005)


NASCITA DEL FENOMENO
Il fenomeno delle mutilazioni animali misteriose (MAM) incominciò negli Stati Uniti alla fine degli anni sessanta.
Il Primo caso ufficiale è datato 9 settembre 1967 e riguarda un puledro Appalosa di 3 anni di nome Lady, trovato morto vicino ad Alamosa nella S.Luis Valley a sud del Colorado.
L’animale aveva la testa completamente priva di carne, muscoli, cervello e non presentava organi interni e midollo. Nella zona circostante al puledro non furono trovate tracce né di sangue né di impronte umane o di pneumatici, ma furono riscontrate 15 tracce circolari ed un cerchio di 91cm c.ca formato da 8 buchi rispettivamente di 10cm c.ca di diametro e 8-10cm di profondità.
Tutto il territorio circostante l’animale fu accuratamente esaminato da una guardia forestale che, attraverso un contatore geiger, trovò una certa quantità di radiazioni in corrispondenza dei cerchi e quasi nulla nei pressi del puledro.
Il caso venne quindi affidato al dr. John Altshuler, ematologo e patologo presso l’Università Health Sciences Center di Denver, il quale esaminò il puledro dieci giorni dopo la mutilazione.
I risultati dell’accurato esame stupirono enormemente il dottore. Infatti il puledro aveva un’incisione chiara e verticale che partiva dal collo fino alla base del petto; la pelle inoltre sembrava che fosse stata cauterizzata.
Oggi la precisione e la fattura del taglio farebbero pensare ad un incisione effettuata con il laser.
Dobbiamo però tenere presente che ci troviamo nel 1967, ovvero pochi anni dopo l’invenzione di questa tecnologia che, di conseguenza, non poteva essere diffusa su larga scala.
Il dottor Altshuler decise quindi di focalizzare la sua attenzione su dei campioni di tessuto, quelli più duri e scuri. Li esaminò al microscopio e scoprì che a livello cellulare c'era una consistente decolorazione e distruzione con delle mutazioni causate dalla bruciatura.
Una cosa che lo colpì in maniera significativa fu la mancanza del plasma in corrispondenza con la mancanza del cuore.
Come si sarebbe potuto estrarre il cuore senza creare un consistente spargimento di sangue?
Dopo questo caso del puledro Lady, incominciarono a manifestarsi diverse mutilazioni in America e nel resto del mondo, quasi tutte con le medesime caratteristiche e riguardanti capi di bestiame, cavalli, pecore ed altri animali. L’aspetto comune di tutte queste mutilazioni sta nel fatto che gli animali furono sempre trovati privi delle parti molli come occhi, lingua, mammelle e soprattutto non presentavano la minima traccia di sangue.
Addirittura in alcuni casi furono trovate delle mucche incinte con la placenta estratta ed il feto asportato.

CASI ECLATANTI
Già nei secoli scorsi ci giungono notizie di mutilazioni avvenute su animali, infatti in Francia esiste una documentazione antica, composta da un disegno custodito alla Biblioteca Nazionale di Parigi e dal numero della “Gazette de France” del 23 novembre 1764, circa una mostruosa bestia mannara che divorava persone, in particolare bambini.
Ed in effetti si hanno notizie di un mostro di dimensioni spaventose che si aggirava per la regione francese Gevaudan nel 1700.
Con il passare del tempo la vicenda scemò e si trasformò in una leggenda che si tramanda ancora oggi.
Tornando più vicino ai giorni nostri e precisamente al secolo che è appena passato:

Colorado (U.S.A.) 1978
Il primo settembre 1978 lo sceriffo della contea di La Plata, Colorado, interpellava il dottor William J. Fitzgerald, veterinario, per l'autopsia di un vitello di sei mesi, trovato morto nei pressi della fattoria Bartel.
Il risultato dell'autopsia di Fitzgerald fu piuttosto categorico.
L'animale, che era stato dissanguato, non poteva esser stato mutilato dai predatori!
Questa conclusione “ufficiale”, proveniente da un personaggio autorevole, infastidì alcune persone fra cui Kenneth Rommel, un ex agente dell' FBI incaricato, a seguito del clamore suscitato sui giornali, di seguire il caso, in seno ad una "Commissione Martinez", nel Nuovo Messico.
La sua inchiesta durò nove mesi e per tutto questo arco di tempo Rommel, inspiegabilmente, cercò tutte le soluzioni possibili per demolire questo autorevole caso.
Non riuscendo nel suo intento decise di attaccare il veterinario.
L’ex agente scoprì che il dottor Fitzgerald si era laureato da poco e tanto bastò all'FBI per liquidare il caso per "incompetenza" del patologo.

Iowa (Washington, U.S.A.) 11 Maggio 1980
Un vitello di Charolles fu trovato morto, steso sul fianco sinistro, senza occhi, privo di sangue nelle orbite e con una chiazza sanguinolenta sulla spalla.
Scroto e testicoli erano stati asportati con un'incisione netta e precisa.
Dopo una prima inchiesta effettuata dal capitano Jack Dillon, il vitello era stato trasportato allo Iowa State University Diagostic Laboratory.
Qui il dottor John Andrews stimò che l'animale era stato trattato con uno strumento affilatissimo, per cui si escludeva categoricamente l'opera di un predatore.
Curiosamente Jack Dillon aveva notato che il campo ove era stato trovato morto l'animale era circondato da una vegetazione molto fitta ed intatta.
In poche parole l’unica maniera per poter penetrare in quella zona era dall’alto.

Var (Francia) 1993
In Francia ben duemila pecore sono state mutilate e spellate presso le grotte di Verdon, nel Var.
Come abbiamo visto all’inizio esiste nella zona una leggenda rinascimentale circa una gigantesca bestia, ritenuta un lupo mannaro, che già nel '500 macellava gli animali.
Parecchie carogne sono state sottoposte ad autopsia ed uno di questi animali presentava delle piccole incisioni da 4 a 5mm di lunghezza che scoprivano, all’interno del corpo, degli ematomi di 20-25cm di diametro.
Una pecora è stata scoperta totalmente priva di sangue.
Alla luce dei ritrovamenti fatti sembrerebbe che nessun predatore sia all’origine di questi fenomeni.

Tarquinia(VT) (Italia) Gennaio 2000
In una tenuta di campagna il signor Sandro Micozzi, proprietario di un gregge, trova il suo cane pastore ed una pecora morti.
Gli animali erano stranamente scuoiati e alla pecora mancavano gli arti posteriori. Intorno non vi era traccia di sangue.
La cosa, purtroppo, si è ripetuta per tutto il mese di febbraio ed ha portato a 9 il numero delle pecore trovate morte.
Gli animali erano ridotti a delle carcasse con la sola spina dorsale e la pelle sembrava essiccata come se una fonte di calore l’avesse disidratata.
Il proprietario rimase sorpreso dal fatto che sul posto non si trovavano tracce imponenti di sangue nemmeno nei dintorni degli animali.

Ile de France (Francia) 27 agosto 2005
E’ stato rinvenuto un cavallo mutilato in un pascolo.
Il caso è stato trattato anche dal canale televisivo Channel 3.
Secondo la testimonianza dell’ufologo francese Robert Fischer “uno stalliere ha effettuato il ritrovamento della carcassa del puledro, stranamente mutilata.
Solo alcune parti risultavano rimosse, come sezionate chirurgicamente. I veterinari hanno escluso l’ipotesi di un predatore perché i tagli risultavano troppo precisi.”

Marsaglia (CN) (ITALIA) Ottobre 2005
Antefatto
Martedì 1 novembre 2005 l’autore di questa ricerca viene avvisato telefonicamente dal consulente scientifico del C.U.N., dott. Giorgio Pattera, che c’è stato un caso di presunta mutilazione animale nei pressi di Cuneo.
Per maggiori informazioni vengo invitato a rivolgermi a colei che ha ricevuto la segnalazione ovvero Emilia Balbi, coordinatrice per la Liguria del C.U.N.
Ho provveduto, quindi, abbastanza celermente a telefonarle per avere maggiori delucidazioni sull’accaduto.

Il caso
La Balbi è stata contattata da un suo conoscente, appassionato di ufologia, residente in provincia di Cuneo.
Il signore in questione le ha raccontato che un allevatore residente in un paesino nei pressi di Marsaglia (CN) ha segnalato, ad inizio di ottobre, la scomparsa di sei pecore, di cui una gravida, dal suo gregge.
Dopo una decina di giorni il pastore ha ritrovato, in un campo distante cinque minuti di strada dalla sua casa, una di queste pecore, per l’esattezza quella incinta, ed alcune ossa che avevano tutta l’aria di essere i resti di un altro membro del gregge.
La scena che si è manifestata di fronte al pastore era abbastanza macabra, infatti sparpagliati per un campo, ai piedi di un pendio, giacevano brandelli di pelle e di lana, le ossa ed il teschio dell’animale.
Quest’ultimo per le sue caratteristiche anatomiche inconfondibili ha suggerito all’allevatore che dovesse essere appartenuto ad una delle sei pecore smarrite.
La particolarità del ritrovamento sta che le ossa sono risultate bianchissime ed assolutamente prive di tracce di sangue.
Inoltre la presenza di brandelli di lana sulla cima del pendio ha indotto il sospetto che l’animale potesse essere precipitato dall’alto.
Delle restanti quattro pecore scomparse non si è più avuta traccia, mentre l’unica ritrovata viva ha partorito ed è tutt’ora in buona salute.

STUDI EFFETTUATI
1 - Un'inchiesta privata sulla morte di Lady sarebbe stata condotta, nell'inverno del 1967, da Raymond Ingraham, studente di ingegneria a Boulder e da Mike Kellenbarger, membro dell'associazione ufologica APRO.
I due si recarono nella S.Luis Valley, dove erano state segnalate altre mutilazioni animali e passaggi di UFO, e riuscirono a contattare il fattore che aveva trovato la carogna di Lady. Inizialmente il fattore fu un po’ restio nel parlare, poi pian piano si aprì e indicò ai due ricercatori il posto dove il puledro fu trovato e dove poi, molti mesi dopo il fatto, non era ricresciuto niente.
Mentre i due stavano indagando, notarono una station-wagon grigia a 4 miglia di distanza da loro.
Lo studente, in possesso di una macchina fotografica, puntò lo zoom sull’auto che partì improvvisamente.
Dopo questo episodio il fattore rivelò che situazioni simili, anche con protagonisti elicotteri anonimi, stavano succedendo da tempo nella zona e raccontò, inoltre, che ci furono in quel periodo diversi avvistamenti di strane luci che evoluivano nel cielo.
Parecchio tempo dopo la conclusione dell’indagine Ingraham, lo studente, partì per la naja e fu accettato in una sezione di Intelligence specializzata in riconoscimento fotografico.
Durante i test attitudinali iniziali fra le varie domande di rito gli fu chiesto, incredibilmente, cosa fosse andato a fare ad Alamosa nel 1967 e perchè.
I militari, inoltre, gli chiesero se faceva parte dell'APRO ed alla risposta negativa da parte del ragazzo sembrarono soddisfatti.
Come potevano sapere i militari quello che il ragazzo aveva fatto nel 1967 e, soprattutto, perché gli chiesero tali cose?

2 - L’astrofisico dottor J. Allen Hynek, uno dei padri della moderna ufologia, fu chiamato nel 1968, nell’ambito del Project Blue Book, l’indagine governativa americana sugli UFO, ad intervistare un fattore il cui bestiame era stato mutilato e prelevato da ignoti.
Il fattore, che viveva a 30 miglia a nord di Kansas City, nel Missouri, era stato svegliato alle 3.20 del mattino dalle urla del suo bestiame.
All'esterno vide le mucche che guardavano fisse in alto un oggetto illuminato che sembrava avere un diametro di 30m circa, volteggiante ad un altezza di 6-7m dal suolo e che emanava un fastidioso rumore pulsante, simile ad un fischio.
Il dott. Hynek realizzò un'intervista telefonica e rimase impressionato dal testimone, ma non condusse nessuna indagine sul posto perché dal “Blue Book” gli fu suggerito che non valeva la pena spendere tempo e denaro per approfondire quel caso.
Alla luce di questo la vicenda fu semplicemente archiviata come “inspiegata”.

3 - Un altro caso coinvolse la dottoressa Iona Hoeppner, professoressa di scienze a Brigsdale, diplomata in fisica, biologia e chimica a Fresno e a Memphis.
Il 18 settembre 1980 a Brigsdale, in una pastura della fattoria Roland Ball, due giovani tori furono trovati mutilati. Uno dei due era morto ormai da cinque giorni. La Hoeppner raccolse parecchi campioni di pelle e di sangue, e spedì il tutto al laboratorio della scuola.
La sera stessa la donna esaminò al microscopio, nel laboratorio scolastico, la pelle del ventre di uno dei vitelli. Poi conservò questo e altri campioni nel congelatore dell'istituto.
Il giorno dopo la Hoeppner ricevette una telefonata da un impiegato della scuola, che, allarmato, l'avvertiva di aver trovato le porte del laboratorio spalancate e molte sostanze sparpagliate su tutto il pavimento della stanza.
Tutti i campioni erano scomparsi tranne uno che conteneva frammenti di pelle del ventre.
Il giorno seguente la donna chiamò l'ufficio dello sceriffo per avere delucidazioni sull’accaduto.
Le fu risposto in maniera risentita che tutto il materiale era stato spedito a Fort Collins, all'Università del Colorado.
La donna, convinta ad andare in fondo alla vicenda, chiamò immediatamente l'Istituto ma le fu risposto che i campioni non erano mai giunti in quel posto.
A quel punto la Hoeppner rintracciò un amico che lavorava in Università, al dipartimento di patologia, e venne a sapere che i campioni in effetti erano arrivati all’Istituto, ma vennero immediatamente scartati.
La donna non si diede per persa e tornò sul luogo delle mutilazioni per prelevare dagli animali, ormai in avanzato stato di decomposizione, nuovi campioni di pelle.
I contenitori furono ricollocati nel laboratorio della scuola e si ebbe la cura di chiudere porte e finestre.
Il giorno seguente la donna scoprì, amaramente, che i campioni erano stati nuovamente rubati.

4 - Tra gli anni 80 e 90 diversi studi sulle mutilazioni sono stati fatti da un ufologo francese di nome Jean Sider, il quale fu spinto ad indagare sul fenomeno in seguito ad una serie di eventi strani successi nel dicembre del 1983.
In particolare rimase insospettito quando alcuni allevatori del Kansas mandarono numerosi animali mutilati nel laboratorio di diagnostica veterinaria di Manhattan.
Si chiese cosa potesse aver spinto un allevatore a mandare un animale mutilato, presumibilmente da predatori, a dei veterinari di stato per delle ricerche. Una parziale risposta venne dallo sceriffo di una delle contee toccate dalle mutilazioni, che disse:
“Non siamo stati in grado di determinare come i genitali e le mammelle di ogni bestia, come pure un feto, fossero stati asportati con un coltello. Non c'era alcuna traccia di sangue al suolo, ed una quantità minima negli animali...Erano stati mutilati come da un rasoio affilato...”.

5 - Il 20 Maggio 2000 il proprietario di un ranch nei pressi della cittadina di Cuba, New Mexico (U.S.A.), contattò un ricercatore del N.I.D.S. (National Institute for Discovery Science) per avere qualche spiegazione plausibile in merito ad uno strano caso di mutilazione, avvenuto ai danni di una mucca Charolais di due anni. L’animale presentava delle lacerazioni sul labbro superiore ed aveva alcune ablazioni ad entrambe le orecchie ma era ancora vivo, seppur in condizioni assolutamente non buone. Nei giorni seguenti l’animale fu esaminato dai veterinari che constatarono l’occlusione dei canali uditivi ad opera di insetti, larve e sangue coagulato. La capacità motoria della mucca era notevolmente ridotta ed inoltre l’animale aveva una particolare ipersalivazione.
Gli vennero quindi prelevati alcuni campioni di sangue al fine di poter effettuare delle analisi per evidenziare eventuali malattie, le quali non vennero assolutamente riscontrate eccezion fatta per la Febbre Catarrale Maligna. Considerando però che i sintomi presenti nella mucca non corrispondevano assolutamente a quel tipo di malattia fu escluso che la F.C.M. potesse essere all’origine del malessere dell’animale.
Si passò quindi ad esaminare l’area di terreno in cui fu trovato l’animale per verificare se fosse stato distribuito del diserbante particolare che avesse, in un secondo tempo, influito sulle condizioni cliniche della mucca. Il proprietario del terreno rivelò che aveva fatto utilizzo del defogliante Tebuthiuron, con lo scopo di contrastare la crescita di erbacce. L’analisi di questo diserbante dimostrò la sua bassa tossicità verso gli animali.
I ricercatori quindi incominciarono a formulare qualche ipotesi su come l’autore/i di tale mutilazione potesse aver operato. Le tre tipologie di intervento pensate furono queste:

-immobilizzazione mediante l’utilizzo della sola forza muscolare,

-immobilizzazione mediante l’utilizzo di un farmaco tranquillante somministrato a distanza con l’ausilio di un adeguato fucile,

-immobilizzazione mediante l’utilizzo di un dispositivo di stordimento non letale.

Accerchiare un animale di grossa taglia ed immobilizzarlo utilizzando la sola forza muscolare avrebbe costituito un’impresa piuttosto ardua, considerando che ci sarebbero volute più persone e che queste avrebbero sicuramente destato l’attenzione di qualcuno nella zona. Perciò quest’ipotesi venne scartata.
Per quanto riguarda la seconda ipotesi, pur esistendo in commercio farmaci per addormentare animali (utilizzati negli zoo per esempio), non fu trovato nella mucca nessuna traccia di somministrazione parenterale perciò si decise di escluderla dal lotto.
L’ultima ipotesi riguardava l’immobilizzazione dell’animale mediante l’utilizzo di un dispositivo di stordimento, ovviamente non letale. Considerando l’avanzamento tecnologico effettuato negli ultimi anni, soprattutto a livello militare, era possibile pensare all’esistenza di tale strumento. Gli unici sistemi conosciuti, però, non portavano ad un’immobilizzazione duratura dell’animale ma, anzi, molto limitata nel tempo, quindi difficilmente applicabile ad una mucca di quella taglia.
Dopo cinque giorni di meticolose cure veterinarie, la mucca venne restituita al proprietario in discrete condizioni di salute, tuttavia, alcuni giorni più tardi, l’animale peggiorò sensibilmente ed il proprietario del ranch decise di sopprimerlo. Nessun esame necroscopico venne purtroppo effettuato e quindi non si poté approfondire il caso.
Come abbiamo visto quindi sono stati effettuati alcuni studi da parte di certi ricercatori, ma non sono state tratte conclusioni definitive degne di nota, un po’ per l’impedimento delle ricerche, come nel caso della dott. Hoeppner, un po’ per l’alone di mistero che avvolge questo tipo di vicende.

POSSIBILI SPIEGAZIONI
Alla luce di tutti questi casi è giunto il momento di provare a formulare alcune ipotesi sulla natura di queste mutilazioni misteriose:

-Riti satanici, predatori, fenomeni naturali.
Una spiegazione alle mutilazioni potrebbe arrivare dai culti satanici, ma se la analizziamo ci accorgiamo subito che regge veramente poco.
Infatti in genere il sacrificio nel culto diabolico coinvolge una donna od un bambino.
Il motivo di tutto ciò consiste nel fatto che il satanista, strappando il cuore o il cervello e mangiandoli, acquista le facoltà del sacrificato.
A tal riguardo esiste un'inchiesta condotta in America alcuni anni fa dal giornalista Giorgio Medail, il quale intervistando alcuni cultisti pentiti ha dimostrato come i sacrifici siano essenzialmente umani.
Gli unici culti che prevedono il sacrificio di animali sono il vudù e la teurgia pagana.
Il primo si limita a sacrificare, strozzandoli o sminuzzandoli con coltellacci, animali da cortile, mentre la teurgia prevede il sacrificio di un vitello (il “capro espiatorio”) con annesso un enorme spargimento di sangue, altrimenti il rito non è valido.
Infatti la fuoriuscita del plasma, ritenuto magico, è indispensabile per qualsiasi sortilegio.
In ogni caso oggi sono veramente poche le persone che si affidano al culto neopagano e fra queste solo una minima parte pratica sacrifici.
L’assenza poi di tracce nel terreno e la precisione quasi chirurgica delle incisioni negli organi, credo che escluda categoricamente questa spiegazione.
Ricordiamo poi che in America esiste una ricompensa di 45000 dollari per chi denuncia i responsabili di mutilazioni.
Fino ad ora non è stata provata la colpevolezza di nessuno.
Per quanto riguarda invece l’ipotesi dei Predatori, questa è una spiegazione che va sicuramente presa in considerazione ma anch’essa regge poco ad un'analisi più approfondita.
Se si guardano le foto degli animali mutilati si capisce che non può trattarsi dell'azione di qualche predatore: i tagli sono eseguiti con precisione chirurgica e la carcassa è dissanguata.
I predatori si comportano in maniera differente azzannando la preda e devastandola.
Inoltre in alcuni casi gli esami al microscopio hanno rivelato che i tagli sui tessuti sono stati fatti con qualcosa di molto caldo in quanto i bordi risultavano letteralmente cotti.
Si è quindi ipotizzato che il fenomeno delle MAM potesse essere ricondotto a fenomeni di origine naturale.
Si è parlato perciò di fulmini, fulmini globulari, tornado, o eventi naturali ancora a noi ignoti.
Nessuna di tali ipotesi ha evidenziato una reale fattibilità. Alla luce di questo è ragionevole ritenere l’ipotesi naturale quella con la minore probabilità di essere la responsabile delle mutilazioni animali misteriose.
Come nel caso dei predatori, poi, rimane inspiegabile l’accuratezza delle incisioni, l’asportazione di un organo piuttosto che di un altro e l’assenza di sangue.

-Esperimenti governativi/militari.
Un’altra ipotesi riguarda oscuri esperimenti da parte dei governi.
E’ sicuramente più plausibile rispetto alle altre sopra citate, resta però difficile da spiegare il motivo. Perché da quarant'anni i governi porterebbero avanti una così dispendiosa e assurda operazione di sistematica uccisione di capi di bestiame?
Quale sarebbe lo scopo di tale prolungata e macabra operazione?
I mezzi, comunque, per effettuare tali mutilazioni sarebbero in possesso dei vari apparati militari (mi riferisco a laser da campo, farmaci capaci di immobilizzare la preda ecc.). Quindi tecnicamente questa ipotesi potrebbe anche reggere, rimangono da cercare le reali motivazioni alla base di questi atti e comunque rappresenterebbe uno scenario piuttosto inquietante.
Infatti cosa starebbero architettando i governi alle nostre spalle?

-Ipotesi extraterrestre.
E' una tesi abbracciata anche dall’ufologo americano, specializzato in abductions, Budd Hopkins e dalla ricercatrice Linda Multon Howe, la quale in merito ha affermato:
“….le mutilazioni avvengono anno dopo anno anche nello stesso pascolo. Credo che ci sia di mezzo qualcosa di genetico, legato al sangue degli animali e degli umani. Forse e' il tentativo di creare qualche razza superiore. Penso che lo scopo delle mutilazioni non sia tanto quello di prelevare l'organo in sé quanto quello di avere a disposizione il DNA contenuto in esso. E' il DNA che cercano, lo estraggono e lo manipolano, forse per creare altre forme di vita dal materiale genetico di questo pianeta. La domanda che dobbiamo porci è, allora, chi fa tutto questo e quando le mutilazioni animali avranno fine?”
Il ragionamento, se vogliamo piuttosto coraggioso, che ha portato la Howe ed altri ricercatori a spingersi verso l’ipotesi extraterrestre si basa principalmente su 3 punti:

- i laser estremamente precisi e le modalità di taglio del tutto nuove sono per la fine degli anni ’60 un fatto inusuale. Il laser era già stato inventato ma non era largamente diffuso,

- continui avvistamenti di U.F.O. nei pressi dei pascoli, con luci strane che evoluiscono nel cielo,

- alcune testimonianze sconcertanti di agricoltori che giurano di aver visto umanoidi nei pressi dei pascoli alle prese con capi di bestiame immobili .

Su questi tre aspetti si basa sostanzialmente questa ipotesi che prevede che una razza aliena abbia operato e stia tuttora operando mutilazioni per scopi, forse, di ricerca.
Il fenomeno delle mutilazioni non è solamente circoscritto agli animali, infatti esistono alcuni sporadici casi in cui sono state rinvenute delle persone mutilate con le medesime caratteristiche degli animali e per forza di cose accostabili alle MAM.
Vediamo un esempio:
L’ufologa brasiliana Encarnacion Zapata Garcia venne a sapere da un suo amico, il dott. Rubens Goes, che quest’ultimo era in possesso di alcune fotografie, date a lui da suo cugino, il tecnico della polizia Rubens Silvestre Marques, inerenti un cadavere umano ritrovato mutilato nei pressi della riserva Guarapiranga in Brasile.
Il corpo era stato trovato il 29 settembre 1988 in una spiaggia, mutilato in diverse zone del corpo.
Una volta visionate le sette istantanee Garcia non ebbe dubbi nell’affermare che le caratteristiche del cadavere ricordavano molto da vicino l’inquietante fenomeno delle mutilazioni animali.
Infatti il corpo si presentava privo di sangue e con dei tagli netti, precisi e cauterizzati, inoltre mancavano alcuni organi interni che probabilmente erano stati estratti da piccole aperture presenti sul cadavere.
La carne e le labbra erano state asportate intorno alla mandibola, gli occhi e le orecchie erano stati rimossi.
Il corpo non presentava né segni di colluttazione né segni dovuti a qualche predatore.
In poche parole quindi il cadavere ritrovato in Brasile aveva tutte le caratteristiche delle classiche mutilazioni misteriose effettuate sul bestiame.
Come se ciò che vi ho raccontato fin qui non bastasse esiste, inoltre, un ulteriore fenomeno che si manifesta in maniera parallela a quello delle mutilazioni animali.
Se per queste abbiamo il ritrovamento di capi di bestiame privi di determinate parti del corpo, per questo ulteriore fenomeno abbiamo animali ritrovati morti completamente dissanguati, con dei fori in corrispondenza del collo e dell’addome e con la totale assenza di rigidità cadaverica.
E’ stata inoltre rilevata la mancanza dei miasmi da decomposizione.
Gli animali, insomma, più che mutilati sembrerebbero, passatemi il termine, “vampirizzati”.
Questo tipo di aggressione sarebbe opera del famigerato “Chupacabras”, succhia-capra, un presunto animale molto somigliante al “classico alieno grigio” segnalato principalmente nel sud America (Brasile, Cile, Argentina ecc.) a partire dal 1995.
Le sue caratteristiche principali sono quelle di avere la testa a pera con enormi occhi rossi, gli arti superiori ed inferiori con tre dita e terminanti con unghie ad artiglio, una bocca con canini prominenti e il pelo color rame. E’ stato e sarebbe responsabile dell’uccisione di centinaia di polli, capre e suini.
In verità, secondo il ricercatore Jaime Ferrer esisterebbero 35 specie differenti di “Chupacabras” che variano da un altezza di 10-15cm fino ad arrivare a due metri e mezzo.
Sono state, anche in questo caso, formulate diverse ipotesi su cosa possa essere questa creatura e da dove possa provenire.
Andiamo ad analizzarle brevemente partendo dalla più convenzionale per arrivare alle più “esotiche”:

- Predatore.
Come nel caso delle mutilazioni c’è chi pensa che il famigerato “Chupacabras” altro non sia che un semplice animale selvatico che vaga di notte azzannando le sue prede.

- Esperimento genetico.
Questa ipotesi prevede l’esistenza di una cavia da laboratorio, un vero e proprio esperimento genetico, fuggita da qualche istituto.
L’essere sarebbe, quindi, libero di vagare alla ricerca del cibo e privo di qualsiasi controllo.

- Essere intraterrestre.
Il Chupacabras potrebbe essere un “abitante del sottosuolo”.
E’ stata formulata questa ipotesi perché l’animale in questione sarebbe stato visto entrare in caverne e cavità nella roccia nei pressi di zone montuose.

- Essere interdimensionale.
Nelle tradizioni del sud-america esistono leggende di esseri demoniaci evocati in rituali magici.
I fautori dell’ipotesi interdimensionale sostengono che durante uno, o più, di questi rituali potrebbe essersi materializzata questa creatura proveniente da altre dimensioni ed essere rimasta definitivamente nella nostra.

- Essere extraterrestre.
Esiste una correlazione tra il “Chupacabras” ed alcuni avvistamenti di UFO.
Questo ha spinto alcuni ricercatori ad ipotizzare una sua provenienza extraterrestre.

Qualcuno ha addirittura azzardato che si tratterebbe di un robot biologico creato con l’obiettivo di raccogliere sangue dagli animali terrestri.
Ciclicamente arrivano notizie di persone che avrebbero fotografato ed addirittura catturato il famelico essere.
Spesso si tratta di bufale veicolate in internet mentre altre volte, effettivamente, c’è qualcosa di misterioso.
Nel 2002, per esempio, alcuni ragazzini catturarono in Cile un essere di 7 cm completamente mummificato, che ricordava in miniatura le fattezze del “Chupacabras”.
Allo strano animaletto fu dato il nome di “Toy”.
Nel 2003 due esponenti del C.I.O. (organizzazione ufologica cilena) dissero che in seguito ad alcune ricerche si arrivò a stabilire che, con molta probabilità, “Toy” doveva essere un feto abortito di un cane.
In effetti la comparazione fra la foto di “Toy” e quella di un feto di un cane si somigliano molto.
Chiaramente qualche dubbio rimane.
Sempre nel 2003 nei pressi di Firenze sarebbe stato catturato, dalle autorità militari, uno strano animale bipede dal pelo irto sulla schiena.
In quel periodo nella zona vi furono diverse denunce effettuate da alcuni pastori che si erano visti uccidere i loro capi di bestiame da un essere misterioso.
Due testimoni videro la strana creatura attraversare una strada di campagna mentre si stavano dirigendo nei pressi di una località in provincia di Firenze.

CONCLUSIONI
Riassumendo quindi i concetti fondamentali di questa ricerca abbiamo potuto vedere che la situazione per quanto riguarda le MAM è piuttosto complessa e ricca di aspetti paralleli altrettanto angoscianti.
Dal 1967 ad oggi questo fenomeno continua ininterrottamente, sempre con le stesse modalità e sempre senza un’apparente spiegazione logica dei motivi e dell’identità degli esecutori di tali mutilazioni.
E’ un fenomeno globale, infatti ha toccato diversi paesi nel mondo come U.S.A, Inghilterra, Francia ed anche l’Italia.
Abbiamo visto che tutte le ipotesi di lavoro possono essere convogliate in 3 settori principali:

- Riti satanici, predatori, fenomeni naturali

- Esperimenti governativi/militari

- Ipotesi extraterrestre.

La prima categoria è forse quella meno plausibile mentre le altre due hanno delle basi più solide che, una volta, sviluppate potrebbero portare sulla strada giusta.
L’enigma comunque rimane, siano alieni che usano il nostro bestiame come cavie da laboratorio o siano governi che stanno tramando un progetto occulto alle nostre spalle, per ora non ci è dato sapere il motivo di queste mutilazioni animali.
Il mistero persiste e continua tuttora ininterrottamente.
La ricerca però avanza, anche se con fatica, con la speranza che si riesca finalmente a fare un po’ di luce su questo inquietante fenomeno.

[align=right]Le notizie e gli studi di questa ricerca sono stati tratti dalle seguenti fonti:
- “U.F.O. VISITATORI DA ALTROVE” di Roberto Pinotti. Editore Bompiani;
- http://www.members.tripod.com/ ufocun/~mutilaz.txt (La Rete del C.U.N.);
- http://www.ecn.org/cunfi/mam.htm (sito del C.U.N. Firenze);
- CD ROM “DOSSIER UFO” (Peruzzo Informatica in collaborazione con Alfredo Lissoni).
- UFO Notiziario n°20-21 (Maggio/Giugno 2001).
- UFO Notiziario n°46 (Agosto-Settembre 2003).
- Stargate Magazine n°13 (Settembre 2003).
- UFO Notiziario n°53 (Ottobre/Novembre 2004).
- DNA Magazine n°1 (Novembre 2004).
- Area 51 n°1 (Ottobre 2005).
- UFO Notiziario n°59 (Ottobre/Novembre 2005).
[/align]


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IL FENOMENO DELLE STRANE MUTILAZIONI



Articolo di Giacomo Casale

Origini del fenomeno
Il primo caso conosciuto di mutilazione animale risale al 1967, allorquando Harry King, un rancher del Colorado, rinvenne sul suo terreno una cavalla di razza Appaloosa orribilmente mutilata.
Lady (così si chiamava l’animale, anche se venne erroneamente identificata con il nome di Snippy da un giornalista che confuse il nome dell’animale mutilato con quello della madre) presentava strane ferite: la testa ed il collo erano stati totalmente scarnificati rendendo visibili le ossa. Il resto del corpo non era stato toccato. Il suo teschio era così bianco e pulito che sembrava essere stato esposto per molti giorni ad una forte luce solare, anche se, non più di due giorni prima, era ancora viva e le condizioni climatiche non avrebbero potuto permettere un fenomeno così accentuato e repentino. Dalle prime analisi emerse che le zone interessate dalla mutilazione non presentavano la minima traccia di sangue o di altri liquidi corporei. Tracce di radioattività furono trovate nel luogo ove Lady era stata uccisa; il dato che tali tracce risultarono molto superiori rispetto al rumore di fondo suggerì che potesse essere stata esposta ad elevate dosi di radiazioni. Il taglio effettuato alla base del collo fu definito dagli esperti come “estremamente preciso”.
Poco dopo l’evento, King dichiarò ai giornalisti che nessun coltello o arma da taglio avrebbe potuto compiere una incisione così perfetta. Quando i proprietari vennero chiamati per riconoscere l’animale, identificarono subito, nella zona intorno al corpo, uno strano odore che ricondussero a qualche tipo di medicinale.
Due settimane dopo il macabro rinvenimento, il Dott. John Henry Altshuler, patologo del Rose Medical Center a Denver, effettuò un’autopsia sul cadavere dell’animale. Egli individuò subito un’incisione netta alla base del collo che presentava residui di colore nerastro dovuti alla cauterizzazione immediata della lacerazione. Ad un esame interno dell’animale si riscontrò l’assenza del cuore, dell’intestino e della tiroide.
Successivamente, nel corso di un’intervista il Dott. Altshuel ebbe a dichiarare : "Quando mi avvicinai al cavallo notai un taglio dal collo giù fino alla base del petto, un'incisione chiara e verticale. Sembrava che la carne fosse stata aperta e cauterizzata. Gli altri lembi di pelle tagliata sembravano cauterizzati da un laser moderno. Ma non esisteva la tecnologia laser nel 1967... Tagliai dei campioni di tessuto dalla parte più dura e scura, ed esaminai il tessuto al microscopio. A livello cellulare c'era una consistente decolorazione e distruzione con mutazioni causate dalla bruciatura. Più stupefacente fu la mancanza di sangue. Io ho effettuato centinaia di autopsie. Non potete tagliare un corpo senza versare del sangue. Ma non c'era assolutamente sangue nella pelle o sul terreno. Non c'era sangue da nessuna parte. Ciò mi impressiono' moltissimo. Al cavallo mancavano il cuore, i polmoni e la tiroide. Il medio sterno era completamente vuoto e asciutto. Come si fa ad estrarre un cuore senza far uscire il sangue? ". All’epoca il laser chirurgico veniva utilizzato solo dai militari!
Alcuni abitanti del luogo segnalarono la presenza di strane luci nei pressi della zona ove era stata trovata Lady ed anche la madre di King osservò un “enorme oggetto luminescente”.
Inoltre un traffico aereo di origine sconosciuta era stato segnalato nei luoghi dell’evento.
Il caso di Lady è passato alla storia dell’ufologia come il primo caso noto di mutilazione animale, anche se esistono documentazioni che farebbero risalire tale fenomeno al settecento.
E’ inoltre interessante notare che la signora Duane Martin, di San Luis Valley ebbe modo di osservare, il giorno precedente la scoperta di Lady, alcuni oggetti che rassomigliavano a “piccoli jet”, oggetti che evoluirono nella zona a velocità molto elevate e a poca distanza dal terreno.
La serie di testimonianze e di ricerche che seguirono il rinvenimento della carcassa di Lady fece presagire una natura sconosciuta del fenomeno.

Immagine
Foto di Lady

L’FBI indaga
Molto spesso gli animali mutilati vengono privati delle cosiddette parti molli, soprattutto occhi, lingua, mammelle e ano. In alcuni casi mucche incinte sono state ritrovate con la placenta estratta ed il feto asportato. In tutti questi casi l'utero era stato accuratamente ripulito dal sangue e gli organi si mostravano bianchi. Ogni volta sono stati rilevati alti livelli di radiazioni vicino ai cadaveri degli animali, e le prove sembrano indurci a credere che il bestiame sia stato mutilato altrove e riportato sul posto in seguito. Non è infrequente riscontrare sugli animali la presenza di fratture ossee come se fossero precipitate da un’altezza elevata.
Il fenomeno raggiunse proporzioni preoccupanti nel 1973, quando alcuni contadini di Minnesota e Kansas denunciarono le mutilazioni avvenute sui loro capi di bestiame.
In breve tempo tuttavia le notizie di queste mutilazioni si diffusero in tutti gli Stati Uniti fino al Canada. Una delle zone più colpite fu il New Messico, in particolare Dulce, presunta sede di una installazione militare sotterranea in cui interagirebbero militari ed alieni.
Le polizie di Alberta, Idaho, Montana e Iowa collegarono questi misteriosi avvenimenti all’attività di culti satanici, ma le indagini, ove condotte in maniera approfondita, sembravano screditare questa teoria, specialmente alla luce di testimonianze secondo le quali elicotteri neri, privi di qualsiasi contrassegno, con vetri oscurati e motori ultrasilenziosi, sarebbero stati visti in corrispondenza degli episodi di mutilazione. Per quanto assurdo possa sembrare vi sono stati addirittura dei casi in cui qualcuno ha affermato che gli elicotteri sembravano trasformarsi improvvisamente in dischi volanti (simili voci furono raccolte anche da John keel il quale ne fece menzione nel suo libro “The Mothman Prophecy”).
Verso la metà degli anni Settanta, il senatore Schmitt, rispondendo alle istanze dei suoi elettori che si lamentavano delle misteriose uccisioni e mutilazioni dei loro animali - mucche, cavalli e pecore - richiese in proposito l’intervento della giustizia federale.
Secondo i rapporti dell’FBI solo nel 1979 diecimila teste di mucche venivano misteriosamente mutilate. Già nel 1975 più di cento casi erano stati segnalati.
Stranamente però fin dall’inizio vi è stata una certa riluttanza da parte dell’FBI a indagare sulle mutilazioni. La giustificazione ufficiale aveva risvolti burocratici e finanziari: affinchè lFBI possa intervenire occorre un preciso ordine del Senato oltre che le risorse economiche.
Il 1 febbraio 1979 il primo Distretto Giudiziario con un fondo di 44.170 dollari iniziò finalmente le indagini. Queste vennero affidate a Kenneth M. Rommel il quale nel suo rapporto finale, a dispetto dell’evidenza probatoria e di precise testimonianze, concludeva che le mutilazioni animali erano da attribuirsi a pratiche sataniche o all’opera di animali predatori. In un rapporto declassificato del FOIA leggiamo inoltre che l’attività degli elicotteri neri privi di contrassegno, che parecchi testimoni avevano segnalato sul luogo dei misfatti, non appartenevano all’FBI o ad altra arma o agenzia del governo americano

Casi in Italia
Il fenomeno delle mutilazioni animali è diffuso in molti paesi e non mancano casi simili anche in Italia. Ecco cosa scrive il prof. Malanga dell’Università di Pisa in proposito: ” In Italia, fino ad ora, avevamo incontrato un caso di mutilazione di pecore durante una nostra inchiesta su un caso di rapimento estremamente ben documentato (anche dai carabinieri di zona, nda.) . Qualche anno fa però a Pisa fu pubblicato un trafiletto da un giornale locale che descriveva la morte di nove cavalli da corsa, stranamente mutilati. Sulle prime non associammo il fatto al fenomeno statunitense in quanto Pisa, con i suoi allevamenti di cavalli pregiati ed adibiti alle corse di galoppo e trotto, andava soggetta al cosiddetto "racket delle scuderie" e, come era successo molti anni addietro (1983-84), un certo dottor Pezone era stato condannato per aver avvelenato con l’arsenico alcuni cavalli da corsa. Tra le altre stranezze i cavalli mutilati avevano tutti i garretti spezzati, come se fossero caduti dall’alto. Qualche tempo dopo, visitando alcuni allevamenti della zona, per verificare che il problema delle mutilazioni animali non c’entrasse per niente, qualcosa di inatteso ci stava attendendo. Le uccisioni dei cavalli avevano fatto scattare azioni giudiziarie con rispettive indagini della Procura della Repubblica e dei Carabinieri di zona. I dati erano consultabili: alcune morti erano stati archiviate anni addietro e così scoprimmo, parlando con i proprietari delle scuderie, che erano almeno dieci anni che, quasi sempre in Novembre, il fenomeno si ripeteva! Passammo qualche giorno a scartabellare alcuni fascicoli alla Pretura di Pisa e avviammo un lungo iter giuridico per visionare e poi fotocopiare gli atti riguardanti processi contro ignoti, conclusisi con un nulla di fatto, e dei colpevoli nessuna traccia.
Il 27 Aprile ‘99 riuscivamo finalmente a mettere le mani sui fascicoli e, dopo averli studiati attentamente, giungevamo alle uniche conclusioni possibili. Ogni anno a Pisa cavalli da corsa vengono mutilati ed uccisi con le stesse tecniche impiegate sugli esemplari americani ma, in più, presentano il taglio dei padiglioni auricolari, un foro nell’occhio sinistro, il carotaggio dei capezzoli, l’asportazione dei genitali ed una parte del retto, il carotaggio di una parte della colonna vertebrale all’altezza della cervicale ed un foro nell’arto destro. Presentano o lesioni sul collo od addirittura parte delle ossa del collo rotte, ed una parte della pelle, su un lato completamente abrasa, come se fossero stati trascinati da qualche parte. Già, da qualche parte ma non lì, non nel luogo dove sono state trovate le carcasse. I tagli sono netti, così dicono gli esperti forensi, soprattutto nella zona del padiglione auricolare e, d’altro canto, le fotografie disponibili mostrano una similitudine incredibile con i casi americani. I cavalli sono spesso privi anche di mezzo setto nasale e di mezzo labbro superiore ed inferiore ed appaiono con i denti scoperti, come nel caso del famoso Snippy, trovato morto e senza gli organi interni, ma esternamente intatto. Ad un cavallo mancava una parte della testa, un altro era impiantato nel terreno con gli zoccoli, come caduto dall’alto (dalla testimonianza resa ai carabinieri da una impiegata del posto). Non si riscontrano tracce di veleno, tranne che in un caso, dove si "ipotizza" la presenza di arsenico nel sangue. Gli esemplari, tutti di pura razza inglese, sono quasi sempre femmine. Una, gravida di cinque mesi, per testimonianza del suo padrone e di due stallieri, risulta invece, all’analisi necroscopica, priva del feto! Le cavalle lasciate a stabulazione libera si trovavano lontane circa cinque chilometri dalle stalle, in un punto raggiungibile solamente col trattore o con gli stivali alti a causa del fango: nonostante tutto ciò nessuna traccia di qualsiasi mezzo è stata ritrovata attorno o nelle vicinanze. I cavalli sono morti per infarto al miocardio e presentano il ventricolo destro o sinistro scoppiato e completamente privo di sangue. Che cavalli da corsa possano, non sotto sforzo, morire di infarto, risulta non plausibile. Ci vengono in aiuto le analisi dei periti del tribunale.
Qualcosa, dall’alto, ha agganciato al collo i cavalli e li ha letteralmente tirati su, da qualche parte. Quindi agli animali è stata praticata un’iniezione nella spalla destra per prelevare del sangue. Infine sono stati uccisi con una stimolazione a livello cerebrale che ha artificialmente aumentato il numero di battiti del cuore fino a farlo scoppiare. Gli organi sono stati prelevati in seguito, dopo che gli animali sono stati trascinati altrove, provocando anche l’abrasione del parenchima laterale esterno. Infine, sono stati gettati giù, nel luogo ove erano stati prelevati.
A questo punto delle indagini avevamo un possibile colpevole da proporre al GIP locale, ma come parlargli delle mutilazioni di San Rossore in connessione a presunti alieni? Ci stiamo ancora pensando, ma forse non troveremo mai una soluzione.”

Mutilazioni umane
Ma a quanto pare le mutilazioni non sarebbero limitate ai capi di bestiame.
Esistono casi riguardanti esseri umani i quali sono stati ritrovati con gli stessi tipi di tagli riscontrati sugli animali.
Il primo a parlarne è stato Bill English, un ex berretto verde, il quale afferma di aver visionato un documento ultraclassificato (il rapporto 13 del progetto Grudge) nel quale si parlava delle visite aliene e delle mutilazioni di animali ed esseri umani ad esse connesse.
English sostiene di aver fatto parte dei reparti militari speciali in Vietnam nel maggio del 1970. La sua squadra venne inviata nella giungla del Laos per recuperare un cacciabombardiere B-52 precipitato e portare in salvo l’equipaggio. A quanto pare il B-52 era caduto dopo un contatto con un UFO; gli ultimi messaggi radio dicevano “…sotto attacco da parte di un UFO…”, e “…una grande luce bianca…”. Quando English e la sua squadra giunsero sul posto trovarono l’aereo come se una “gigantesca mano lo avesse preso e adagiato sul suolo”. L’aereo non presentava danni di alcun tipo sulla fusoliera, tranne leggere ammaccature sulla parte inferiore, anche i motori non evidenziavano alcun danno, così come la vegetazione sulla quale l’aereo si era posato. Le sorprese però non erano finite: all’interno della carlinga furono rinvenuti i membri dell’equipaggio orrendamente mutilati , ma non c’erano tracce di sangue nei pressi dei corpi. Le incisioni erano state fatte con perizia chirurgica e con un raggio laser.
Indizi di un’attività aliena in tal senso li ritroviamo anche in uno dei documenti del Majestic 12 group intitolato ”Sommario per l’Unità sui Fenomeni Interplanetari”, classificato Top Secret Ultra, il cui primo paragrafo recita: Ritrovamento straordinario di oggetti aerei nello stato del New Messico nei giorni compresi tra il 4 e il 6 luglio 1947.
La valutazione di segretezza su questo sommario (chiamato I.P.U. – Interplanetary Phenomenon Unit) porta la data 4 settembre 1960, è stata data dal Generale John A. Samford, direttore dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) ed approvata da Allen Dulles, direttore della CIA. A pagina 6 del documento sono descritti i corpi di cinque alieni ritrovati assieme al loro veicolo precipitato in una località posta all’estremità nord del poligono missilistico di White Sands nel luglio del 1947. L.Z.1 /Landing site 1) e L.Z.2 (Landing site 2) sono le definizioni dei tre punti di impatto di incidenti accaduti tra Corona e Roswell. Un terzo punto si impatto viene descritto a trenta miglia ad est di Alamogrordo. Secondo questo resoconto del Majestic 12 tutti e tre gli incidenti sarebbero accaduti tra il 2 e il 6 luglio del 1947.
Il paragrafo 12 del documento precisa che l’aspetto più inquietante di questa investigazione fu il ritrovamento di altri corpi non lontano da L.Z.1 tra Corona e Roswell e che tali corpi apparivano dissezionati “come si fa con le rane”.
Non si ha notizia di medici chirurghi militari che abbiano effettuato operazioni su tali corpi e in questi documenti non si chiarisce mai se tali corpi fossero extraterrestri od umani (ma il contesto del documento induce a pensare che fossero umani) .
Il documento prosegue dicendo: “si afferma anche che vennero ritrovate parti di animali all’interno del veivolo della L.Z.2 a nord del poligono di White Sands” e conclude questo paragrafo con le sibilline parole ”ma ciò non può essere confermato”.
Nel modus operandi dell’Intelligence americana aggiungere tali parole costituisce uno stratagemma che viene usato quando si vuole avere, in seguito, la possibilità di negare le affermazioni fatte. Tale prassi venne descritta alla ricercatrice Linda Howe, massima autorità in materia di mutilazioni animali, da una persona implicata in operazioni militari di recupero UFO.
Più recentemente si sono avute notizie di mutilazioni di esseri umani in Brasile investigate dall’ufologo Encarnacio Zapata Garcia. Egli venne in possesso di alcune inquietanti foto e del rapporto autoptico di un corpo mutilato rinvenuto nei pressi di Guarapiranga il 29 settembre 1988.
Le foto furono consegnate a Garcia dal dott. Rubens Goes, il quale le aveva ricevute dal cugino Sergio Rubens, tecnico della polizia locale. Il cadavere fu in seguito identificato, ma le autorità non ne hanno rivelato l’identità su esplicita richiesta dei parenti.
Dallo studio delle foto, che qui riportiamo, Garcia rilevò inquietanti similitudini tra le ferite presenti sul corpo e quelle tipiche delle mutilazioni animali. Il rapporto dell’autopsia è rivelatore in tal senso e descrive il lavoro svolto dagli autori di tale atrocità, il tipo di tagli effettuati, la rimozione di interi organi interni attraverso piccole aperture, la mancanza di sangue e l’assenza di decomposizione, tutte caratteristiche presenti nelle mutilazioni animali di presunta matrice extraterrestre.
Il corpo era in perfette condizioni. Il rigor mortis non era ancora subentrato e venne valutato che la vittima era stata uccisa approssimativamente tra le 48 e 72 ore prima. Non vi erano segni di morsi di animali predatori o di putrefazione. Il sanguinamento delle ferite era minimo. Come si nota chiaramente dalle foto, i tessuti del viso e delle labbra sono stati escissi intorno alle mandibole.

Immagine

Inoltre, come da caratteristica comune nelle mutilazioni di bovini e di altri animali, il rapporto autoptico rileva la rimozione degli occhi, delle orecchie e lo svuotamento della cavità orale, lingua compresa. Il tutto è stato eseguito con estrema precisione. L’assenza di emorragia profusa, cosi come la cauterizzazione del bordo delle ferite, suggerisce l’uso di uno strumento laser.
Le regioni ascellari su ambo i lati mostrano macchie molli ove gli organi sono stati rimossi.
Sulle spalle e le braccia sono presenti fori di un pollice, un pollice e mezzo di diametro attraverso cui sono stati estratti tessuti e muscoli. In altre parole gli organi interni sono stati rimossi attraverso queste piccole incisioni circolari.
Il corpo presenta anche la rimozione dell’intestino, dei genitali e dell’ano. L’orifizio anale della vittima è stato estratto con una grande incisione di 3x6 pollici in diametro.

Immagine

Possibili spiegazioni del fenomeno

- Ipotesi Naturale : si è ipotizzato che il fenomeno delle Mutilazioni potesse essere ricondotto a fenomeni di origine naturale, si è parlato quindi di fulmini, fulmini globulari, tornado, predatori, o eventi naturali ancora a noi ancora ignoti. Tale ipotesi, del tutto assurda, è quella meno probabile nel contesto delle mutilazioni. Le modalità estremamente precise con cui vengono effettuate le mutilazioni lasciano molti dubbi su come predatori, fulmini globulari o altre cause possano operare in maniera tanto precisa ed asportare zone precise del corpo degli animali. L’effetto di eventuali predatori evidenzierebbe zone di asportazione estremamente asimmetriche, con tagli grezzi operati dai denti dell’animale. Fulmini di qualsiasi genere non produrrebbero asportazioni e scomparsa di precise zone del corpo dell’animale né darebbero origine a tracce di radioattività nei pressi del corpo.

- Ipotesi Terrestre Artificiale : E’ stata avanzata l’ipotesi secondo cui ci possiamo trovare dinnanzi a rituali magico-esoterici di matrice satanica. Tuttavia studiando i rituali satanici e le loro modalità di esecuzione si evidenzia che in tali casi vengono asportati solamente il cuore e gli occhi che vengono visti come parti essenziali per una crescita interiore e spirituale dell’adepto, ma non abbiamo mai asportazione di organi genitali, intestinali o di parti della bocca. E’ inoltre altresì improbabile che tali gruppi possiedano strumenti altamente tecnologici per effettuare i tagli o elicotteri neri!
Una buona parte dei ricercatori americani (Greer, Lear, Stevens, Wolf e altri) imputa il fenomeno delle mutilazioni animali ad una matrice militare occulta, ma tale ipotesi appare per molti versi assurda : se qualcuno volesse condurre esperimenti segreti su animali, li alleverebbe in segreto senza prelevare quelli altrui col rischio di essere scoperto.

- Ipotesi Extraterrestre : L’ipotesi extraterrestre si delineò fin dai primordi del fenomeno delle mutilazioni animali. L’utilizzo verso la fine degli anni sessanta di laser estremamente precisi e di modalità del tutto nuove permise a vari ricercatori di collegare il fenomeno ad una matrice esogena alla terra. In effetti l’ipotesi aliena appare la più probabile in quanto esistono numerosi casi in cui vennero osservati vari UFO stazionare nei dintorni di pascoli. Esistono anche testimonianze di agricoltori che si trovarono faccia a faccia con esseri alieni alle prese con capi di bestiame totalmente immobili e a cui venivano praticate mutilazioni. Gli scopi ultimi di queste mutilazioni, in assenza di dati probatori certi, possono essere solo immaginati. Ma è senz’altro da escludere che gli alieni lo facciano a scopo di studio o ricerca per il semplice fatto che le mutilazioni vanno avanti da troppo tempo, forse addirittura secoli.

[align=right]Fonti:
- Malanga/Voccoli: Il killer delle scuderie su http://www.edicolaweb.net/un100601.htm
- Enrico Baccarini e Patrizio Caini : Mutilazioni Animali Misteriose : un enigma ancora irrisolto
- Linda Moulton Howe : A Strange Harvest – http://www.heartfiles.com/
- Karen Lyster : Human mutilation victim - http://www.uforc.com/human_mutes/page1.html
- http://www.majesticdocuments.com/
- Fabrizio monaco :” Il fantomatico Rapporto 13” – Notiziario Ufo n. 22 novembre 1998
[/align]


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MUTILAZIONI ANIMALI



Articolo di Marcello Soave

Il fenomeno delle mutilazioni animali misteriose (Mysterious Animal Mutilation o MAM, con acronimo anglosassone) o mutilazione di bestiame (cattle mutilations) incominciò negli Stati Uniti il 9 settembre 1967, nella contea di Alamosa, nella St. Louis Valley, zona sud del Colorado, nella proprietà dei coniugi Berle e Nelle Lewis. L’animale (un puledro di 3 anni, di razza Appalloosa e di nome Lady) fu rinvenuto morto, completamente dissanguato ed erano state rimosse alcune parti anatomiche (testa e collo erano totalmente scarnificati, completamente bianchi e puliti). Sul terreno c’erano tracce circolari; una guardia forestale controllò la zona con un contatore Geiger e rilevò tracce di radioattività in corrispondenza di questi cerchi. Furono interpellati vari patologi ed ematologi tra cui il dottor John Henry Atlschuler, patologo del Rose Medical Center a Denver, il quale dichiarò: “Quando mi avvicinai al cavallo, notai un taglio dal collo fino alla base del petto, un’incisione chiara e verticale. Sembrava che la carne fosse stata cauterizzata da un moderno laser (ma non esisteva la tecnologia laser nel 1967). … Ho eseguito centinaia di autopsie, ma in questo caso c’era una totale assenza di sangue. Al cavallo mancavano il cuore, i polmoni e la tiroide; il mediosterno era completamente vuoto e asciutto. Come si fa ad estrarre un cuore senza far uscire il sangue?”. Testimonianze successive riportarono la presenza di strane luci nei luoghi ove era stata trovata Lady ed anche la madre di Harry King (il rancher, fratello di Nelle Lewis, cui era stata affidata Lady al pascolo) osservò un “enorme oggetto luminescente”.
Esistono riferimenti a testimonianze di mutilazioni animali fin dal 1700, ma a partire dal caso di Alamosa sono ormai migliaia le carcasse ritrovate dai rancheros con gli stessi segni inequivocabili. Negli anni ’60 il fenomeno interessò il Montana, il Sud Dakota, il Texas ed il New Mexico, quindi nuovamente il Colorado, per poi estendersi – fra gli anni ’80 e ’90 – oltre i confini degli Stati Uniti. Numerosi casi sono stati segnalati, nel continente americano, dal Canada ai Caraibi, Porto Rico, Panama, Messico e Brasile (casi dei “Chupacabras”, i “succhia-capra”). A tutt’oggi si pensa di poter stimare le perdite totali su tutto il territorio americano in 1.000.000 di dollari. L’Europa invece sembra essere stata colpita in Francia, Spagna, Germania, Svezia e Italia. Infine, sono stati segnalati casi anche in Australia e in Estremo Oriente. Nei casi analizzati sino ad oggi gli ignoti chirurghi hanno proceduto pressoché analogamente ovunque: gli animali hanno subito tagli precisi come nessuna fauce animale o arma da taglio potrebbe fare, con residui di colore nerastro dovuti alla cauterizzazione immediata delle lacerazioni esposte ad alte temperature (dell’ordine di 400-500°C). In tutti i casi gli animali sono stati privati delle parti molli: occhi, lingua, labbra, mammelle, ano e genitali. Alcuni animali presentavano tutte le ossa di uno dei due fianchi fracassate, lasciando supporre che fossero stati sollevati in aria e quindi fatti precipitare al suolo (fino da qualche decina di metri) e abbiamo il caso di un toro rinvenuto con le corna conficcate nel terreno e di un altro animale mutilato incastrato su un albero a circa 20 metri dal suolo. Molti allevatori e mandriani hanno riportato di aver visto dischi luminosi in coincidenza del ritrovamento di animali mutilati, mentre altri hanno riferito di aver visto elicotteri neri, privi di contrassegni di riconoscimento, aggirarsi nei dintorni del loro territorio, sempre in coincidenza con questi ritrovamenti MAM.
Attualmente negli Stati Uniti c’è una taglia di 45.000 dollari sui responsabili delle mutilazioni animali e non è ancora stata incassata in quanto nessuno ha ancora trovato un autore dei MAM.
Il 1 febbraio 1979 il primo Distretto Giudiziario affida all’FBI uno stanziamento di 44.170 dollari per una ricerca sulle mutilazioni animali in USA e dopo un anno di indagini viene prodotto un memoriale che liquida l’accaduto come attacco di predatori della zona (K.M. Rommel Jr., “Operation Animal Mutilation”, prepared for the Criminal Justice Department, 1980). I medici e gli allevatori locali però ribattevano che sapevano riconoscere il morso di una volpe o di un coiote o di un rapace dal taglio netto di un bisturi medico. Il signor Rommel, autore del memoriale, aveva un curriculum con 28 anni di appartenenza come agente speciale all’FBI: 10 anni nel controspionaggio nel campo delle ricerche sui satelliti spia sovietici e 18 anni nel campo del crimine, di cui 15 nelle frodi bancarie e nel campo del crimine con uso di violenza. Questo agente dell’FBI si faceva aiutare da un folto gruppo di professori universitari (alcuni anche consulenti dell’FBI), che avevano tutto l’interesse a dire quello che il governo voleva fosse detto. Inoltre già dal 1954 era stata creata una sezione della CIA, nota come Majestic-12, volta all’insabbiamento sistematico di tutti i casi di probabile contatto alieno.
A parte il contenuto di questo e altri documenti governativi degli USA, che reputo francamente inattendibili, c’è il caso di documenti italiani (declassificati dalla Procura della Repubblica il 27 aprile 1999) e riguardanti mutilazioni di cavalli a San Rossore (Pisa), che si ripetevano da 5 anni. Dalle analisi condotte dai periti del tribunale sui resti dei cavalli si è potuta ricostruire la dinamica seguente: qualcosa dall’alto, si è agganciato al collo dei cavalli e li ha letteralmente tirati su, da qualche parte. Quindi al cavallo è stata praticata un’iniezione nella spalla destra per prelevare del sangue. Il cavallo è stato quindi abbattuto con una stimolazione a livello cerebrale che ha artificialmente aumentato il numero di battiti del cuore fino a farlo scoppiare. Gli organi sono stati prelevati in seguito, dopo che l’animale è stato trascinato da qualche parte provocando anche l’abrasione del parenchima laterale esterno. Infine l’animale è stato buttato giù, nel luogo del prelevamento ancora caldo. Nel 1997 la RAI ha trasmesso un servizio giornalistico che parlava di animali mutilati, probabilmente da satanisti vicino Pisa. Successivamente i due biologi Vladimir Voccoli e Daniele Palagi intervistarono la figlia dell’allevatore, a nome del Gruppo di ricerca sulle mutilazioni animali di Corrado Malanga: la testimone confidò che le avevano ucciso 11 fattrici e 1 puledro, tutti nello stesso modo e nel medesimo periodo, tra Ottobre e Gennaio. Spiegò che non poteva essere una ritorsione perché i cavalli erano di scarso valore e un danno molto maggiore gli sarebbe stato arrecato se avessero ucciso anche uno solo dei suoi cavalli da corsa. Fu sorpresa dalla precisione chirurgica dei tagli e della completa assenza di sangue.
Sembra improbabile che un gruppo di persone, anche se specializzate, riesca, da un elicottero in volo, a bloccare un cavallo impaurito, senza anestetizzarlo e a tirarlo sul mezzo ancora in volo. Sull’animale ancora vigile, anche se immobilizzato, viene inserito lo strumento che stimolerà (sembra con aghi ad avvitamento) il sistema nervoso autonomo all’altezza dell’atlante e attraverso l’occhio in direzione dell’ipofisi, in modo da stimolare le ghiandole surrenali a produrre adrenalina e noradrenalina. Al cuore viene impedito di collassare da un altro circuito nervoso artificiale applicato alla spalla destra (vedi la posizione dei fori cutanei).
Nel corso dei decenni, svariate sono le teorie promulgate per spiegare il fenomeno delle mutilazioni animali e nessuna finora ha trovato riscontri decisivi; comunque, per chi volesse approfondire, uno dei più accreditati studiosi del fenomeno è la giornalista statunitense Linda Moulton Howe, che ha studiato centinaia di casi simili e ha pubblicato il libro “A Strange Harvest” sulle mutilazioni in Wyoming e Colorado nel 1975.
Io personalmente scarto le ipotesi naturali, di attacchi di predatori o la pista satanica in quanto né i lupi né le sette possono procurarsi elicotteri e bisturi laser. Le ipotesi più plausibili sono quella di esperimenti militari, ma perché da trent’anni i governi porterebbero avanti una così dispendiosa, assurda operazione su animali di proprietà di civili, per poi affannarsi a coprire tutto con inchieste volutamente superficiali, quando potevano fare tutti gli esperimenti che volevano nella calma di un’installazione militare Top Secret? Inutile dire che gli ufologi pensano che gli autori delle mutilazioni siano gli alieni e che il Majestic-12 (il cui corpo utilizzerebbe mezzi di colore nero e senza scritte, sia automobili che elicotteri) si incarichi sistematicamente di coprire tutto, forse dopo aver visto l’effetto dell’esperimento radiofonico di Orson Wells (probabilmente pilotato dal governo stesso, come test di reazione della popolazione).


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MUTILAZIONI ANIMALI MISTERIOSE



di Enrico Baccarini e Patrizio Caini

Da ormai molti decenni un fenomeno ancora irrisolto quanto macabro è presente nelle cronache dei giornali in tutto il mondo. Il fenomeno delle mutilazioni animali misteriose (M.A.M. : Mysterious Animal Mutilation), suscitò fin dai suoi primordi incredulità e paura tra coloro che avevano avuto modo di vedere le carcasse di animali mutilati e tra coloro che si avventuravano alla ricerca di possibili spiegazioni per questo fenomeno. La data ufficiale in cui fu scoperto il primo animale mutilato è il 1967, anche se da varie fonti documentarie sappiamo che già nel 1700 esistevano testimonianze di animali cui erano state rimosse parti anatomiche. Decenni di ricerche nonché interventi diretti del governo americano non sono ancora riusciti a spiegare chi o cosa vi sia dietro le M.A.M., e quali motivazioni spingano tali persone a compiere atti del genere. L’agenzia governativa che maggiormente ha speso tempo e materiali per cercare prove riguardo al fenomeno è stata l’FBI che in anni di ricerche e analisi è riuscita solo a dire che il fenomeno era riconducibile ad agenti naturali o a riti di matrice satanica o infine all’azione predatoria di ignoti animali. Come è possibile vedere nelle foto presenti in questo scritto, difficilmente tali asportazioni potrebbero essere fatte senza l’ausilio di strumenti sofisticati, quindi la tesi degli agenti atmosferici e dell’azione predatoria non è verosimile. Avrebbe maggior senso parlare di riti satanici a scopo ignoto, ma come vedremo successivamente anche tale ipotesi non può sussistere. Ben presto si venne a sapere che l’FBI aveva secretato materiale inerente le MAM.; il FOIA (Freedom for Information Act) permise di venire in possesso di copia di tale materiale. Anche se in alcune loro parti i documenti erano stati censurati, i dati evidenziavano come il fenomeno non fosse limitato a poche cittadine del Nuovo Messico, ma interessasse buona parte degli Stati Uniti.

Lady, il mistero inizia
Nel 1967 una coppia di coniugi del Colorado, Berle e Nelle Lewis, chiese ad un parente di accudire per un breve periodo uno dei loro cavalli. Lady aveva tre anni, era di razza Appaloosa e fin da piccola aveva dimostrato un “carattere” estremamente esuberante . Il rancher Harry King, fratello di Nelle Lewis, portò Lady in uno dei suoi pascoli così che potesse brucare e stare in grandi spazzi aperti. La mattina del 9 Settembre del 1967 Harry King, durante una visita di controllo nei suoi pascoli, si trovò davanti ad uno spettacolo orripilante. La piccola cavalla era stata brutalmente mutilata, la sua testa ed il suo collo erano stati totalmente scarnificati rendendo visibili le ossa. Il resto del corpo non era stato toccato. Il suo teschio era così bianco e pulito che sembrava essere stato irraggiato per molti giorni da una forte luce solare, ma King sapeva che Lady era ancora viva almeno due giorni prima. Le condizioni climatiche non avevano potuto permettere inoltre una sbiancatura così accentuata e repentina. Quando furono effettuate le prime analisi emerse che le zone interessate dalla mutilazione non presentavano la minima traccia di sangue o di altri liquidi corporei. Tracce di radioattività furono trovate nel luogo ove Lady era stata uccisa, tali tracce risultarono molto superiori rispetto al rumore di fondo fatto che suggerì che potesse essere stata esposta ad elevate dosi di radiazioni. Il taglio effettuato alla base del collo fu definito dagli esperti come estremamente preciso. King, poco dopo l’evento, dichiarò ai giornalisti che nessun coltello o arma da taglio avrebbe potuto compiere una incisione così perfetta.Quando i proprietari vennero chiamati per riconoscere l’animale e per costatare quali fossero state le mutilazioni, rimasero profondamente impressionati dalle condizioni in cui era stata ridotta la cavalla. Essi, identificarono subito, nella zona intorno al corpo, uno strano odore che ricondussero a qualche tipo di medicinale. Due settimane dopo il rinvenimento del cadavere il Dott. John Henry Altshuler, patologo del Rose Medical Center a Denver, effettuò un’autopsia sul cadavere dell’animale. Egli individuò subito un’incisione netta alla base del collo che presentava residui di colore nerastro dovuti alla cauterizzazione immediata della lacerazione. Ad un esame interno dell’animale si riscontrò l’assenza del cuore, dell’intestino e della tiroide. “La cosa più interessante era la totale assenza del sangue”, affermò successivamente il Dott. Altshuel durante un’intervista. Analisi specifiche indussero i ricercatori ad ipotizzare che strumento utilizzato per incidere il collo dell’animale fosse un laser chirurgico verosimilmente già in uso dai militari. Testimonianze successive riportarono la presenza di strane luci nei luoghi ove era stata trovata Lady ed anche la madre di King osservò un “enorme oggetto luminescente”.
Un traffico aereo di origine sconosciuta era stato segnalato nei luoghi dell’evento. Il caso di Lady è passato alla storia dell’ufologia come il primo caso noto di mutilazione animale, anche se come abbiamo visto esistono documentazioni che farebbero risalire tale fenomeno al settecento. In seguito Lady venne erroneamente identificata con il nome di Snippy, errore dovuto ad un giornalista che confuse il nome dell’animale mutilato con quello della madre. È inoltre interessante notare che una residente della San Luis Valley, la signora Duane Martin, ebbe modo di osservare il giorno precedente la scoperta di Lady alcuni oggetti che rassomigliavano a “piccoli jet”, oggetti che evoluirono nella zona a velocità molto elevate e a poca distanza dal terreno. La serie di testimonianze e di ricerche che seguirono il rinvenimento della carcassa di Lady fece presagire una natura sconosciuta del fenomeno.

1995, un caso insolito
Nel 1995 un caso classico di mutilazione animale venne riportato nella contea di Carroly, Tennesee, ove Jerry Chandler scoprì un bovino mutilato mentre era alla sua ricerca. La descrizione ufficiale che venne fatta indicava che all’animale era stato asportato l’apparato gastrointestinale , il labbro inferiore, la lingua e l’occhio sinistro. In aggiunta, era stata rimossa anche una piccola sezione semicircolare dall’orecchio sinistro. Insolite furono anche le condizioni in cui furono ritrovati gli zoccoli parte dei quali sembrava fosse stata sottoposta ad un qualche tipo di processo di macinazione. Sembrava inoltre che la parte asportata degli zoccoli fosse stata rimossa per esami biomedici. Il bovino era stato scoperto poche ore dopo le presunte mutilazioni e stranamente non presentava evidenti tracce di rigor mortis. Non era stata trovata alcuna traccia di sangue nelle zone ove erano state asportate le parti dell’animale; all’interno della cavità corporea venne rinvenuta una piccola pozza di sangue che stranamente non presentava alcuna traccia di coagulazione. Il rinvenimento della piccola pozza di sangue non rientra nell’usuale modus operandi dei presunti artefici delle MAM perché nella maggior parte dei casi non è mai stata riscontrata la minima traccia di sangue. Ciò potrebbe far pensare ad una disattenzione in coloro che hanno eseguito le mutilazioni e potremmo vedere nel rinvenimento di tale pozza un ipotetico malfunzionamento dello strumento utilizzato per il drenaggio del sangue. È bene evidenziare come ogni capo di bestiame rinvenuto presentasse evidenze non riscontrabili negli altri ritrovamenti. Con ciò vogliamo sottolineare che se normalmente possiamo individuare nell’esemplare mutilazioni precise e nette, troviamo altresì piccoli dettagli che non sono presenti negli altri animali rinvenuti e studiati. Alcune volte siamo in presenza di animali che sembrano essere stati “rilasciati” da piccole o medie altezze (abbiamo il caso di un toro rinvenuto con le corna conficcate nel terreno ed altri casi in cui l’animale presentava fratture tipiche di una caduta da qualche decina di metri), altre volte vengono rilevate nelle vicinanze all’animale tracce di radioattività superiori alla norma. Non sappiamo se tali piccole differenze siano dovute ad una volontà precisa dei mutilatori o siano parte di disegni a noi sconosciuti; ciò su cui possiamo essere certi è che coloro che operano tali mutilazioni sono spinti dalla volontà precisa di asportare determinate parti dell’animale.
Il giornale locale pubblicò in prima pagina il caso, dopo pochi giorni vari cittadini telefonarono all’ufficio dello sceriffo di contea affermando di aver visto nel luogo ove era stato mutilato l’animale stazionare vari elicotteri neri privi di contrassegni. Il caso Chandler, come gli altri, non ha trovato spiegazione. Non sappiamo se dietro questo caso, come dietro a tutti gli altri, ci possa essere un intervento alieno o terrestre, sappiamo solo che le tecnologie utilizzate per operare tali mutilazioni sono molto sofisticate e non facilmente reperibili da comuni cittadini. A seguito di profonde ricerche nel campo tecnologico siamo venuti a conoscenza che i militari americani posseggono in buona parte tecnologie capaci di effettuare tali mutilazioni, rimane però la domanda sul perché dovrebbero farle. Alcuni studiosi hanno avanzato l’ipotesi che vi sia all’interno di alcuni gruppi di governo americani una volontà di creare “il mito del nemico esterno”, altresì troviamo chi ritiene tali mutilazioni opera di una razza aliena in visita sul nostro pianeta.
I due celebri casi di M.A.M. su cui abbiamo voluto richiamare l’attenzione del lettore in questo scritto, analogamente a tutti gli altri eventi di questo tipo fino ad ora segnalati alle autorità competenti ed alle organizzazioni di ricerca private da allevatori di bestiame e proprietari terrieri in tutto il mondo, riguardano sempre ed unicamente esemplari rinvenuti morti a seguito delle orrende mutilazioni da essi riportate. Il mancato ritrovamento di animali mutilati che siano sopravvissuti alla rimozione di alcune parti del corpo e sui quali i ricercatori avrebbero potuto condurre una batteria di esami biomedici volti, ad esempio, a stabilire l’eventualità che questo crudele trattamento, nel complesso, avesse indotto alterazioni fisiopatologiche nella funzionalità delle cellule, dei tessuti, degli organi e degli apparati, ha fino ad ora impedito agli investigatori di comprendere la reale dinamica o le reali dinamiche con cui le M.A.M. hanno luogo.
La fortuna, tuttavia, ha recentemente arriso ai solerti ricercatori con lo straordinario rinvenimento dell’unico esemplare che sia mai sopravvissuto, anche se per un breve periodo di tempo, a mutilazioni di matrice ignota. Tutto ebbe inizio il 20 Maggio 2000, quando il proprietario di un ranch situato a circa trenta chilometri a nord della cittadina di Cuba, nello stato del Nuovo Messico (U.S.A.), contattò un ricercatore del N.I.D.S. (National Institute for Discovery Science) per fare luce su un anomalo caso di M.A.M., in cui una mucca Charolais di due anni, nonostante fosse stata presumibilmente sottoposta da ignoti all’ablazione di ambedue le orecchie ed il labbro superiore fosse interessato da gravi lacerazioni, era miracolosamente riuscita a sopravvivere. Il giorno successivo il ricercatore si recò al ranch e dopo avere esaminato sommariamente l’esemplare, si accordò con il proprietario per traslocarlo alla clinica veterinaria locale. Due giorni dopo, il 22 Maggio, l’animale fu accuratamente esaminato dal veterinario locale e dai field investigators del N.I.D.S. e tutti riscontrarono nell’esemplare, oltre ad un evidente stato di denutrizione, anche una significativa riduzione della capacità motoria. La pelliccia del bovino risultò danneggiata ed in corrispondenza della regione cutanea localizzata subito al di sotto dell’inserzione di ambedue le orecchie presumibilmente escisse, furono rilevate evidenti tracce di sangue coagulato. I ricercatori constatarono che il canale uditivo sinistro era occluso da essudati, sangue ed alcune larve di insetti, che l’inserzione cutanea dell’orecchio corrispondente presentava un inizio di cicatrizzazione ed infine che l’orecchio destro, a differenza dell’altro, sembrava essere stato rimosso a partire da un punto disposto a circa tre centimetri dalla base, lasciando in questo modo della cartilagine in situ. Il canale uditivo destro risultò essere parzialmente ostruito da essudati e sangue. La respirazione era normale, l’esplorazione rettale non evidenziò alcuna patologia dell’apparato gastrointestinale ed anche le feci presentavano un aspetto normale. La mucca non risultò essere gravida e le dimensioni dell’utero, delle corna e delle ovaie erano anch’esse normali. I ricercatori, infine, rilevarono nel bovino una singolare scialorrea. Secondo quanto affermato dal veterinario, le condizioni fisiche generali dell’animale erano nettamente migliorate ed il fatto che questo fosse in grado di alimentarsi e bere costitutiva già una buona premessa prognostica. I ricercatori del N.I.D.S., ai fini delle analisi di laboratorio, prelevarono del sangue fresco con anticoagulante, del sangue fresco senza anticoagulante, del tessuto fresco dal labbro, per l’isolamento virale ed infine del tessuto dalla commessura orale destra, successivamente fissato in una soluzione tamponata di formaldeide al 10% per gli esami istopatologici.
Il personale del N.I.D.S., inoltre, ritenne opportuno prendere in considerazione l’eventualità che le condizioni ambientali del sito in cui la mutilazione ebbe luogo fossero in qualche modo implicate in quest’ultima, tuttavia, nonostante il luogo in cui l’animale venne rinvenuto fosse stato meticolosamente ispezionato a piedi ed in ogni direzione, alla ricerca di qualche utile indizio che potesse aiutare gli investigatori a comprendere la dinamica dell’accaduto, niente di inusitato venne trovato.
Sui campioni tissutali prelevati dall’animale furono condotti alcuni esami sierologici al fine di rilevare l’eventuale presenza della Brucella e di cinque sierotipi della Leptospira, tuttavia, tutte le analisi fornirono risultati negativi. I test di isolamento virale per individuare la B.V.D. (Bovine Viral Diarrhea: Diarrea Virale Bovina), l’I.B.R. (Infectious Bovine Rhinotracheitis: Rinotracheite Bovina Infettiva) e la PI-3 (Parainfluenza-3) fornirono anch’essi risultati negativi. Il saggio della PCR (Polimerase Chain Reaction: reazione a catena della polimerasi), di cui i ricercatori si avvalsero per rilevare la presenza del materiale genomico del virus della MCF (Malignant Catarrhal Fever: Febbre Catarrale Maligna), risultò invece positivo, nonostante l’animale non avesse manifestato il caratteristico quadro clinico di questa patologia. Sulla base di recenti studi condotti all’Università dello Stato dell’Arizona, i cui risultati epidemiologici mostrano chiaramente come su 50 mucche da latte il 21% sia risultato positivo al test per la M.C.F., nonostante tutti gli esemplari apparissero clinicamente sani e solo uno di essi avesse manifestato un quadro clinico e fosse successivamente morto, i ricercatori del N.I.D.S. hanno formulato l’ipotesi secondo cui la presenza di infezioni subcliniche in così alta percentuale sia imputabile ad un’infezione ad opera di un ceppo virale caratterizzato da una patogenicità differente rispetto a quella del comune virus della M.C.F., peraltro altamente patogeno o ad un frammento virale o ancora, ad una particella virale difettiva.
Sebbene l’esame istopatologico condotto sui campioni tissutali prelevati dall’animale abbia evidenziato un quadro flogistico generale, con cellule infiammatorie mononucleate infiltratesi in aree ulcerate coperte da una grande quantità di detriti necrotici, i mutamenti istopatologici non hanno suggerito la presenza di lesioni cutanee che fossero direttamente riconducibili a questa specifica infezione virale.
L’analisi degli oligoelementi nel sangue ha fornito valori normali eccetto che per il potassio e lo zinco, anche se per quest’ultimo la concentrazione sierica può essere artificialmente incrementata durante la raccolta e la permanenza del sangue negli appositi contenitori.
L’equipe del N.I.D.S., data l’eccezionalità del ritrovamento di un animale sopravvissuto alle mutilazioni, decise di estendere le indagini ed intervistando il proprietario del ranch, appresero che in alcune aree di quest’ultimo, diversi mesi prima, era stato disseminato un defogliante, il Tebuthiuron, con lo scopo di contrastare la crescita delle erbacce e della sterpaglia. Ora, secondo le specifiche di questo erbicida, esso risulta tossico per molte piante in quanto il meccanismo molecolare patogenetico attraverso il quale agisce consiste nell’inibizione della fotosintesi clorofilliana. Questo defogliante ha una bassa tossicità per i microrganismi del terreno, gli uccelli, gli invertebrati acquatici, i pesci ed i mammiferi, nonostante non sia mai stato testato su animali terrestri al fine di valutarne un’eventuale tossicità cronica. In test laboratoristici, tuttavia, è stato evidenziato come questo erbicida possa determinare sui conigli un lieve effetto irritante.
Lo staff del N.I.D.S. ha avanzato l’ipotesi che l’animale, prima di subire la presunta rimozione di ambedue le orecchie, sia stato inabilitato mediante una delle tre possibili modalità operative qui di seguito riportate:

1) immobilizzazione mediante l’utilizzo della sola forza muscolare.

2) immobilizzazione mediante l’utilizzo di un farmaco tranquillante somministrato a distanza con l’ausilio di un adeguato fucile.

3) immobilizzazione mediante l’utilizzo di un dispositivo di stordimento non letale.

Accerchiare un animale di grossa taglia, quale quello in questione, ghermirlo ed immobilizzarlo utilizzando la sola forza muscolare, anche se l’esemplare non versa nelle migliori condizioni di salute, costituisce un’impresa alquanto problematica, soprattutto considerando che per attuarla sarebbero stati necessari diversi uomini esperti che avrebbero corso il rischio di essere scoperti o comunque di lasciare tracce sul terreno; quindi tale ipotesi risulta piuttosto improbabile. I ricercatori del N.I.D.S. valutarono anche l’eventualità che gli ignoti artefici delle mutilazioni avessero fatto ricorso ad un qualche tipo di farmaco tranquillante, specialmente nel caso in cui fossero stati equipaggiati con opportuni dispositivi di somministrazione. Tale metodica, del resto, viene abitudinariamente utilizzata per catturare e trasportare animali selvatici ed in commercio è possibile reperire differenti tipi di dardi provvisti di aghi di varia misura a seconda della taglia dell’animale da inabilitare, dardi sparati da una certa distanza da un apposito fucile e contenenti al loro interno una piccola carica esplosiva che, al momento dell’impatto, deflagra, iniettando rapidamente il farmaco.
Purtroppo l’esame della cute dell’animale nelle differenti parti del corpo, condotto sia dal veterinario locale che dal personale del N.I.D.S., non evidenziò alcuna traccia di un’eventuale somministrazione parenterale di farmaci, anche se bisogna considerare che tale esame venne condotto diversi giorni dopo che la mutilazione ebbe luogo. Gli investigatori, tuttavia, ritennero egualmente opportuno valutare tale possibilità ed a questo scopo si documentarono meticolosamente sui farmaci anestetici abitualmente impiegati per narcotizzare gli animali. Al termine della ricerca, l’attenzione degli studiosi venne focalizzata su alcuni agenti sedativi che, a detta degli stessi, presentavano delle peculiarità farmacocinetiche tali da renderne possibile l’utilizzo nel caso della M.A.M. in questione. I farmaci presi in esame furono il Rompun, la Ketamina, l’Acepromazina ed infine i farmaci curariformi, tra i quali, ad esempio, vi sono la succinilcolina ed il decametonio, agenti miorilassanti bloccanti e depolarizzanti, quest’ultimi, occasionalmente impiegati in associazione con un anestetico, ad esempio un barbiturico, per indurre un completo rilassamento muscolare. L’altra modalità operativa a cui i presunti esecutori della doppia mutilazione avrebbero potuto fare ricorso, prevede l’impiego di un sistema d’arma tecnologico non convenzionale e non letale, campo in cui negli ultimi anni, sia in ambito militare che civile, sono stati fatti notevoli progressi. Il N.I.D.S., al fine di valutare la possibilità che un simile dispositivo potesse essere stato impiegato per immobilizzare l’animale, si rivolse ad una compagnia privata che ha sviluppato un sistema in grado di infliggere dolore ad esseri umani o di immobilizzarli temporaneamente agendo sul S.N.C. (Sistema Nervoso Centrale). Questo apparato fu testato su diversi animali di grossa taglia, tuttavia, i risultati furono piuttosto contraddittori in quanto il dispositivo, quando venne utilizzato ad esempio per immobilizzare delle mucche, in realtà, le fece solo allontanare mentre allorché i progettisti decisero di impiegare un prototipo più potente per inabilitare un toro da 1500 libbre, questo si accasciò al suolo ma l’effetto dello shock elettrico perdurò solo fino al momento in cui venne interrotta la scarica, fatto che coincise con l’immediato ripristino della postura eretta da parte del bovino. Gli investigatori, alla luce di questi insoddisfacenti risultati, ritennero improbabile che, in questo specifico caso di M.A.M., fosse stata impiegata una pistola da stordimento elettrico per inabilitare l’animale.
Dopo cinque giorni di meticolose cure veterinarie, la mucca venne restituita al legittimo proprietario in buone condizioni di salute, tuttavia, diversi giorni più tardi, l’animale peggiorò sensibilmente ed il proprietario decise di sopprimerlo, nonostante lo staff del N.I.D.S. avesse pregato l’allevatore di informarlo qualora il bovino avesse dato segnali di peggioramento. Nessun esame necroscopico venne purtroppo effettuato e di conseguenza nessun dato morfo-patologico è a tutt’oggi disponibile.

[align=right]Bibliografia :
- UFO Dossier X. Incognite, Alieni, Enigmi dell’Universo. Fabbri Editori.
- Alien Agenda. Jim Marrs. Ed. HarperCollinsPublishers, 1997.
- Investigation of A Cattle Mutilation in which the Animal Survived. George E. Onet, D.V.M., Ph.D.. National Institute for Discovery Science. Las Vegas, NV.
[/align]


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SCONVOLGENTI RIVELAZIONI DI LINDA MOULTON HOWE
AL CONVEGNO DI SAN MARINO
18 MARZO 2004




Per prima cosa vorrei ringraziare la Repubblica di San Marino per il coraggio che dimostra nel continuare a promuovere un simposio su un argomento che molti nei governi conoscono ma che non viene apertamente discusso: le entità biologiche extraterrestri, le loro tecnologie e la loro interazione con questo pianeta.
Negli ultimi 25 anni, come ricercatrice, ho cercato di scoprire cosa sappiano attualmente le persone ben introdotte nel Governo degli Stati Uniti riguardo alle entità e alle tecnologie con cui siamo venuti in contatto in conseguenza del ritrovamento di relitti di UFO precipitati, situazione che ha provocato una politica americana di disinformazione e negazione, nell'interesse della sicurezza nazionale, almeno dal 1947. Nello stesso tempo sia il governo americano che le imprese hanno riutilizzato per decenni i derivati di tali tecnologie aliene (di cui negavano l'eseistenza) realizzando, per esempio, i bisturi laser ed i circuiti integrati. Già nel 1983, mentre lavoravo alla preparazione di un documentario per la HBO intitolato "UFO, il Fattore ET" che cito nel mio primo libro "Un Raccolto Alieno", incontrai un anziano proprietario di ranch che viveva a Corona, nel Nuovo Messico. Egli mi raccontò di aver conosciuto Mac Brazel, l'allevatore che aveva ritrovato strani rottami nel suo territorio e che era andato dallo sceriffo di Roswell il 4 luglio del 1947 per riferire la sua scoperta. L'anziano di Corona mi disse testualmente: "Ho sentito parlare di un orribile segreto, riguardo a quell'incidente".
Forse la spiegazione di tale "orribile segreto" e del fatto che da allora in poi il governo ha seguito la politica della negazione a tutti i costi dell'esistenza degli extraterrestri risiede nel terrore che prese il presidente Truman e i suoi collaboratori quando vennero a sapere che in almeno due dei siti di caduta degli UFO nel'47 in Nuovo Messico erano stati ritrovate, oltre ai detriti, anche parti di corpi umanoidi ed animali sezionati.
Questo discorso mi riporta al 1979, quando iniziai le mie prime ricerche nel campo delle mutilazioni animali. In questa diapositiva si vede quando lavoravo con un fotografo per il documentario che poi è stato intitolato "A Strange Harvest ","Uno Strano Raccolto". Ho iniziato come produttrice televisiva scientifica ambientale ad esaminare il fenomeno mondiale delle mutilazioni misteriose di animali già nell'autunno del 1979. Mi ero laureata all'università di Stanford dove ho fatto il Master in Comunicazione e avevo già realizzato dei documentari con Il Centro Medico di Stanford e con l'Acceleratore Lineare della stessa università. Quindi la mia carriera è iniziata come giornalista televisiva e realizzatrice di documentari di argomento scientifico, ambientale e medico. In seguito sono arrivata a produrre per due anni una serie di documentari medici a Boston; ciò mi ha permesso di confrontarmi con un'ampia serie di argomenti di ambito medico che mi sarebbero stati molto utili nei miei successivi lavori. Poi sono stata assunta da una televisione a Denver, in Colorado, come direttrice di progetti speciali e lì sono rimasta fino al '79, anno in cui è cominciata la mia lunga e difficile ricerca con la produzione del documentario "A Strange Harvest". Tale documentario mi valse molti premi negli Stati Uniti perchè, pur trattandosi di un argomento difficile e poco popolare, cioè le mutilazioni misteriose di animali, esso veniva trattato nell'ambito della mia attività di produttrice di documentari medico-scientifici. Nell'estate nel 1979 vennero notificati centinaia di casi di mutilazioni di bovini e di cavalli nello stato del Colorado ma, realtà, questi casi venivano segnalati già dagli anni '60 e, a questo punto, volevo andare alla base di ciò che avesse causato la morte di quegli animali. Queste strane mutilazioni animali senza spargimento di sangue non si erano verificate soltanto in Colorado, ma anche in altre parti degli Stati Uniti, in Canada e in moltissimi altri paesi sia dell'emisfero settentrionale che australe e la caratteristica comune di queste mutilazioni era che i tessuti erano stati rimossi senza sangue, con la stessa tecnica in tutti i casi. Venivano asportati orecchie e occhi con un po' di carne attorno, venivano asportate le lingue, come possiamo vedere in questo caso del Colorado che risale al luglio 1977.
Un anatomopatologo veterinario che ha esaminato i resti dell'animale ha confermato che i tagli sono stati effettuati con uno strumento ad alta temperatura non identificabile. E' importante sottolineare che le ricerche da me svolte si sono sempre avvalse dell'aiuto di anatomopatologi ed esperti veterinari e che ogni volta queste persone ipotizzavano l'uso di strumenti ad alta temperatura. Ma la chirurgia utilizzante il laser,sia sull'uomo che sugli animali, lascia sempre sui tessuti tracce dei residui carboniosi che, invece, sono totalmente assenti nei casi di mutilazioni animali misteriose. Quindi, a tutt'oggi, nessuno sa dire che tipo di strumento sia stato usato in questi casi. A volte viene anche asportata la coda, sempre in modo esangue e non sono mai presenti impronte, nemmeno degli animali uccisi. I bordi dei tessuti resecati si presentano dentellati in maniera peculiare e anche questo particolare ci fa escludere l'uso di un qualunque tipo di strumento chirurgico conosciuto.
Il giorno 2 di Novembre del 1980 si è cercato di fornire una risposta a questo mistero. I militari americani già erano a conoscenza della correlazione tra fenomeni celesti e la morte e la mutilazione di animali in tutto il mondo con informazioni che risalivano addirittura all'inizio degli anni '50. Questa data è stata riportata dal compianto Philip Corso che ne parla nel suo libro "Il giorno dopo Roswell" In tale libro il Colonnello Corso descrive le tecnologie che il Governo degli Stati Uniti aveva identificato e cercato di riprodurre in seguito alla caduta di astronavi non umane e una di esse sarebbe proprio quella che ha permesso la realizzazione di quello che, nella medicina moderna, è conosciuto come "bisturi laser". A pagina 47 di questo libro (pag.46 della versione italiana) il Colonnello Corso dice:" Per quale ragione gli occupanti dell'astronave avevano a bordo un tale strumento da taglio? Solo più tardi, dopo aver letto i rapporti sulle mutilazioni animali, i cui organi erano stati asportati senza la minima traccia di trauma sul tessuto cellulare circostante, capii che la torcia da taglio, che pensavo fosse nel Roswell File, era, in effetti, uno strumento chirurgico, associabile ad un bisturi, utilizzato dagli alieni per esperimenti medici sui nostri armenti".
Prima di morire il Colonnello Corso mi ha parlato in privato dei molti documenti archiviati che aveva potuto visionare a Washington D.C. dopo il suo ritorno dalle sue missioni in Italia durante la seconda Guerra Mondiale. In tali documenti si parlava di animali morti con escissioni esangui in assenza di impronte in tutto il mondo e vi si sosteneva che tali mutilazioni erano da attribuire ad entità biologiche extraterrestri. Il primo di tali documenti risaliva al 1951, soltanto quattro anni dopo il famoso "crash" di Roswell. A questo punto si può capire la paura del Governo degli Stati Uniti; infatti se l'opinione pubblica fosse venuta a sapere che qualcosa dallo spazio era in grado di asportare tessuti e liquidi da animali molto pesanti con aggeggi che tagliavano con la luce, di prelevare gli animali stessi dai pascoli e poi di riportarli giù mutilati, si sarebbe certamente verificata un'ondata di panico incontrollabile. Oltre a ciò bisognava impedire che tali tecnologie superiori cadessero in mani nemiche, esse dovevano essere studiate, sviluppate e brevettate soltanto da americani e questo fu un altro motivo che impose il segreto su tutta la faccenda. La paura di panico nell'opinione pubblica e il desiderio di riprodurre ingegneristicamente le tecnologie avanzate scoperte grazie agli UFO crashes sono ben evidenziate in questa sezione relativa alla sicurezza del documento noto come "SOM1 01".
C'è qualcuno, qui, che conosce tale documento? Esso è probabilmente uno dei più importanti che abbiano mai raggiunto l'opinione pubblica. Se avessimo a disposizione un paio di ore potremmo esaminare tutte le informazioni in esso contenute; è stato fornito, oltre un decennio fa, da un ingegnere aerospaziale che, insieme al figlio, sta facendo un notevole lavoro di divulgazione di importanti documenti sul sito "Majestic documents.com". Anche Stanton Friedman conviene che tale documento, in tutto questo tempo, ha resistito alle più severe analisi e lo ritiene, pertanto, quasi sicuramente vero. Se osserviamo la copertina di tale documento vi leggiamo l'intestazione "Majestic- manuale delle operazioni speciali del gruppo 12" e il titolo: "RECUPERO E ELIMINAZIONE DI ENTITA' E TECNOLOGIE EXTRATERRESTRI" e la dicitura "Top Secret/Majic Eyes Only" C'è anche una nota a piè di pagina che specifica:"Attenzione! Questo è un documento Top Secret-Majic Eyes Only che contiene informazioni settoriali essenziali per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, l'accesso solo visivo a tale materiale è limitato solo al personale con livello di autorizzazione Majic-12. Sono strettamente vietati e punibili secondo la legge federale la sua visione e il suo uso al personale non autorizzato". Segue subito sotto un sigillo del Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti esattamente corrispondente a quello che veniva usato dagli anni '40 ai '50 per siglare i documenti ufficiali del Governo degli Stati Uniti. Sotto tale sigillo si legge;"Majestic-12 Group-April 1954".


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IL KILLER DELLE SCUDERIE



Un ignoto assassino colpisce i cavalli da corsa di San Rossore. L'inchiesta rivela i retroscena di una vicenda che presenta tutte le caratteristiche del fenomeno che da 30 anni affligge gli allevatori di tutto il mondo.
di Corrado Malanga e Vladimir Voccoli


In America, verso la metà degli anni Settanta, il senatore Schmitt, rispondendo alle istanze dei suoi elettori che si lamentavano delle misteriose uccisioni e mutilazioni dei loro animali - mucche, cavalli e pecore - richiedeva in proposito l’intervento della giustizia federale.
Secondo i rapporti dell’FBI (Federal Bureau of Investigation) la polizia interstatale americana, solo nel 1979 diecimila teste di mucche venivano misteriosamente mutilate. Già nel 1975 più di cento casi erano stati segnalati. Coates riporta un caso del 1980 di un animale mutilato, ma incastrato su un albero a circa cinque piedi dal suolo, come se la sua carcassa fosse stata gettata dall’alto. I danni, per gli allevatori, erano ingentissimi: solo a Rio Arriba la perdita di sessanta capi di bestiame in un anno produceva un danno pari a 18.000 dollari, ma si pensa di poter stimare le perdite totali su tutto il territorio americano in un milione di dollari fino ad oggi. L’FBI, continuamente sollecitato a trovare un colpevole delle stragi, si è sempre defilato sia per motivi politici che economici. Un motivo per il disinteresse lo riscontriamo in una lettera indirizzata allo stesso senatore Schmitt da un funzionario FBI che dichiara che perché l’FBI possa intervenire ci vuole un ordine ben preciso del Senato degli Stati Uniti ed un budget finanziario; esistendo allora né l’uno né l’altro e dato che tutto sommato le mutilazioni non sembravano essere un pericolo per gli Stati Uniti non si prendeva neanche atto della situazione.
Nel frattempo strani elicotteri senza segni di riconoscimento venivano visti volare sui luoghi delle mutilazioni animali. Una delle zone più colpite negli anni Settanta era il New Mexico, in particolare Dulce, divenuto tristemente noto agli ufologi degli anni Novanta quando alcuni rivelatori americani e non solo ne faranno oggetto di indagine a causa della probabile presenza di una base sotterranea, legata alle attività extraterrestri su questo pianeta.
Non mancavano gli UFO che volavano sulle zone delle mutilazioni animali e qualcuno cominciò a pensare che i due fenomeni potevano essere connessi. Finalmente il 1 Febbraio 1979 il primo Distretto Giudiziario disponeva un fondo di 44.170 dollari che l’FBI avrebbe dovuto investire per una ricerca sulle mutilazioni animali sul territorio statunitense.
L’incarico di capirci qualcosa venne affidato a Kenneth M. Rommel Jr. e si concluderà dopo un anno con la pubblicazione di un memoriale di un certo interesse. Stranamente, il rapporto giungeva a conclusioni completamente contrastanti rispetto a quelle dei primi testimoni degli eventi indagati. Dove il veterinario di turno arrivava a dire che le mutilazioni erano state effettuate con strumenti precisi che permettevano incisioni cutanee estremamente pulite, il rapporto sosteneva che gli animali erano stati mutilati ad opera di predatori della zona: i medici e gli allevatori locali però ribattevano che sapevano riconoscere il morso di una volpe o di un coyote o di un rapace dal taglio netto di un bisturi medico. Il rapporto di Rommel allora sosteneva che eravamo in presenza di esseri umani che compivano riti satanici di varia natura, ma nessuna traccia sul luogo riconducibile a tale ipotesi veniva mai riscontrata. Si poneva allora l’accento sul fatto che alcuni capi erano morti perché affetti da qualche malattia, ma gli allevatori discordavano anche su questo punto. Si diceva nel rapporto ufficiale di Rommel che le testimonianze prese in loco non erano veritiere, a volte male interpretate ed a volte false totalmente. Così come la storia degli elicotteri senza insegne che avrebbero sorvolato le zone dei fatti sarebbero state solo una "leggenda metropolitana".
L’FBI aveva anche dichiarato, in un documento declassificato con il FOIA, che non aveva mai fatto sorvolare le zone con suoi elicotteri e che non si aveva alcuna notizia che tali mezzi fossero appartenuti ad altra arma o agenzia investigativa del Governo americano.
Il fatto è che le mutilazioni animali avvengono ancora in America e nessuno è ancora riuscito a trovare una spiegazione alternativa a tali fatti. Ma in cosa consisteva questo misterioso fenomeno?
La modalità delle mutilazioni si differenziava di poco tra un animale e l’altro, ma leggendo i rapporti pubblicati dalla stessa FBI, oggi declassificati, si poteva notare una certa costanza nel modus operandi del "mutilatore". Venivano infatti asportati i genitali ed una parte dell’intestino retto, veniva asportata la vulva nelle femmine con parte dell’ano, venivano amputate le parti esterne delle orecchie destra e sinistra o solo una delle due, veniva praticato un foro nell’occhio (di solito il sinistro), venivano carotati i capezzoli delle bestie le cui zampe risultavano con le zampe incastrate al suolo come se, cadendo dall’alto, si fossero impiantate nel terreno. I danni interni concernevano il fegato completamente bianco e dissanguato. Alcuni capi erano stati completamente privati di tutto il sangue (anche quello nei capillari) e mostravano i tessuti totalmente bianchi. Ai cavalli veniva asportata parte della testa o solamente parte del naso del labbro inferiore e superiore sinistro o destro od ambedue. L’idea che in tutta la faccenda sussistesse una matrice ufologica si faceva invece sempre più plausibile. Non risultavano tracce al suolo, né orme umane, né impronte di automobili, elicotteri, trattori o altro, salvo in alcuni rari casi il solito cerchio di erba bruciata accanto alla carcassa del povero animale.
Inoltre il fatto che il rapporto di Rommel sia completamente opposto a quello che dichiaravano gli sceriffi di zona e gli allevatori ed i veterinari giunti sul posto per primi, era da mettersi in relazione all’attività dello stesso Rommel, il cui curriculum era di tutto rispetto: 28 anni come agente speciale dell’FBI, 10 anni nel controspionaggio nelle ricerche sui satelliti spia sovietici, 18 anni nelle investigazioni su crimini comuni, di cui 15 nelle frodi bancarie.
Il nostro personaggio, oltre ad avere trascorsi nell’FBI, si faceva aiutare da un folto gruppo di professori universitari che, appartenendo all’establishment americano, avevano tutto l’interesse a dire quello che l’FBI voleva fosse detto. Molti di loro erano anche consulenti del Federal Bureau stesso. L’elenco di questi esperti con le rispettive dichiarazioni è qui di seguito riportato.

Dr. Harry D. Anthony, Kansas State University:
Gli animali sono morti di morte naturale e poi divorati da predatori.

Dr. S. M. Dennis, Kansas State University:
I rapporti di mutilazione animali sono incompleti e falsi.

Dr. L. G. Morehouse, University of Missouri:
È falso che le mutilazioni animali siano aumentate negli ultimi anni, si tratta di motivi naturali.

Dr. William J. Quinn, State of Montana:
La morte degli animali è dovuta ad operazioni di flesh-eating birds cioè mangia e fuggi da parte di uccelli predatori sugli animali.

L. D. Kintner, University of Missouri:
Le ferite riportate dagli animali sono proprio quelle causate dai predatori.

Dr. Roger Panciera, Oklahoma State University:
Gli animali sono morti per cause naturali.

Dr. M. W. Vorhies, South Dakota State University:
Ci sono sempre evidenze di animali predatori sul luogo degli incidenti.

Dr. Wiliam Sipped, Texas A & M University:
In sintesi, non ci sono evidenze di mutilazioni effettuate da uomini.

Dr. Robert L. Poulson, Utah Department of Agriculture:
Nello Utah i casi di mutilazione sono pochi e dovuti a stati di salute precaria degli animali ed alla presenza di predatori.

Dai documenti declassificati di matrice FBI si evincono però altre elementi assai strani. Su alcuni animali vengono trovate tracce di una resina a scambio ionico, alcuni risultano contaminati da una sostanza fluorescente di cui viene riportato anche un illeggibile spettro ultra violetto e infrarosso.
In Italia, fino ad ora, avevamo incontrato un caso di mutilazione di pecore durante una nostra inchiesta su un caso di rapimento estremamente ben documentato (anche dai carabinieri di zona, nda.)
Qualche anno fa però a Pisa fu pubblicato un trafiletto da un giornale locale che descriveva la morte di nove cavalli da corsa, stranamente mutilati. Sulle prime non associammo il fatto al fenomeno statunitense in quanto Pisa, con i suoi allevamenti di cavalli pregiati ed adibiti alle corse di galoppo e trotto, andava soggetta al cosiddetto "racket delle scuderie" e, come era successo molti anni addietro (1983-84), un certo dottor Pezone era stato condannato per aver avvelenato con l’arsenico alcuni cavalli da corsa. Tra le altre stranezze i cavalli mutilati avevano tutti i garretti spezzati, come se fossero caduti dall’alto.
Qualche tempo dopo, visitando alcuni allevamenti della zona, per verificare che il problema delle mutilazioni animali non c’entrasse per niente, qualcosa di inatteso ci stava attendendo. Le uccisioni dei cavalli avevano fatto scattare azioni giudiziarie con rispettive indagini della Procura della Repubblica e dei Carabinieri di zona. I dati erano consultabili: alcune morti erano stati archiviate anni addietro e così scoprimmo, parlando con i proprietari delle scuderie, che erano almeno dieci anni che, quasi sempre in Novembre, il fenomeno si ripeteva! Passammo qualche giorno a scartabellare alcuni fascicoli alla Pretura di Pisa e avviammo un lungo iter giuridico per visionare e poi fotocopiare gli atti riguardanti processi contro ignoti conclusisi con un nulla di fatto, dei colpevoli nessuna traccia.
Il 27 Aprile ‘99 riuscivamo finalmente a mettere le mani sui fascicoli e, dopo averli studiati attentamente, giungevamo alle uniche conclusioni possibili. Ogni anno a Pisa cavalli da corsa vengono mutilati ed uccisi con le stesse tecniche impiegate sugli esemplari americani ma, in più, presentano il taglio dei padiglioni auricolari, un foro nell’occhio sinistro, il carotaggio dei capezzoli, l’asportazione dei genitali ed una parte del retto, il carotaggio di una parte della colonna vertebrale all’altezza della cervicale ed un foro nell’arto destro. Presentano o lesioni sul collo od addirittura parte delle ossa del collo rotte, ed una parte della pelle, su un lato completamente abrasa, come se fossero stati trascinati da qualche parte. Già, da qualche parte ma non lì, non nel luogo dove sono state trovate le carcasse. I tagli sono netti, così dicono gli esperti forensi, soprattutto nella zona del padiglione auricolare e, d’altro canto, le fotografie disponibili mostrano una similitudine incredibile con i casi americani.
I cavalli sono spesso privi anche di mezzo setto nasale e di mezzo labbro superiore ed inferiore ed appaiono con i denti scoperti, come nel caso del famoso Snippy, trovato morto e senza gli organi interni, ma esternamente intatto.
Ad un cavallo mancava una parte della testa, un altro era impiantato nel terreno con gli zoccoli, come caduto dall’alto (dalla testimonianza resa ai carabinieri da una impiegata del posto). Non si riscontrano tracce di veleno, tranne che in un caso, dove si "ipotizza" la presenza di arsenico nel sangue. Gli esemplari, tutti di pura razza inglese, sono quasi sempre femmine. Una, gravida di cinque mesi, per testimonianza del suo padrone e di due stallieri, risulta invece, all’analisi necroscopica, priva del feto! Le cavalle lasciate a stabulazione libera si trovavano lontane circa cinque chilometri dalle stalle, in un punto raggiungibile solamente col trattore o con gli stivali alti a causa del fango: nonostante tutto ciò nessuna traccia di qualsiasi mezzo è stata ritrovata attorno o nelle vicinanze.
I cavalli sono morti per infarto al miocardio e presentano il ventricolo destro o sinistro scoppiato e completamente privo di sangue. Che cavalli da corsa possano, non sotto sforzo, morire di infarto, risulta non plausibile. Ci vengono in aiuto le analisi dei periti del tribunale.
Qualcosa, dall’alto, ha agganciato al collo i cavalli e li ha letteralmente tirati su, da qualche parte. Quindi agli animali è stata praticata un’iniezione nella spalla destra per prelevare del sangue. Infine sono stati uccisi con una stimolazione a livello cerebrale che ha artificialmente aumentato il numero di battiti del cuore fino a farlo scoppiare. Gli organi sono stati prelevati in seguito, dopo che gli animali sono stati trascinati altrove, provocando anche l’abrasione del parenchima laterale esterno. Infine, sono stati gettati giù, nel luogo ove erano stati prelevati. A questo punto delle indagini avevamo un possibile colpevole da proporre al GIP locale, ma come parlargli delle mutilazioni di San Rossore in connessione a presunti alieni? Ci stiamo ancora pensando, ma forse non troveremo mai una soluzione.
Chi desideri obiettare l’ipotesi aliena, perché si potrebbe trattare di atti delittuosi perpetrati da spietati killer della CIA - come sostengono Greer, Lear, Stevens, Wolf e altri - per effettuare esperimenti segreti, è libero di farlo. Ma due elementi distruggono, oggi, tale assurda ipotesi. Il primo: se qualcuno volesse condurre esperimenti segreti su animali, li alleverebbe in segreto e non andrebbe a rubare quelli degli altri rischiando di essere scoperto. Il secondo: i rapimenti di animali e le loro mutilazioni avvenivano ben prima che esistesse la CIA, come dimostra quello che racconta il giornale Farmer’s Advocate di Yates Center il 23 Aprile del 1887: "Il signor M. Alex Hamilton alle sei di mattina, sentendo che il suo cane latrava ferocemente, si alza e corre con suo figlio Wall e l’amico Gild Heslip fuori di casa con il fucile. Si accorge che una strana macchina volante sta calando su una delle sue mucche e dopo averla afferrata con un cavo di color rosso, al collo (sì! avete letto bene, proprio al collo, come i nostri cavalli!) se la porta in aria mentre la povera bestia urla disperatamente. A nulla servono gli sforzi del contadino per tentare di liberare l’animale che è stato rapito da alcuni esseri bizzarri che si scorgono nella parte illuminata della macchina volante. Alcuni sembrano alti come noi, ma ci sono anche degli esseri piccoli come bambini (i Grigi? nda). I resti dell’animale: la coda, parte della testa e del corpo vengono ritrovati il giorno dopo, nel campo di un vicino". Un giorno, qualcuno, dovrà rispondere per tutto questo!


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MessaggioInviato: 12/07/2009, 18:41 
MAM (MUTILAZIONI ANIMALI MISTERIOSE)



di Jacopo Cantoni

Il fenomeno delle MAM (mysterious animal mutilations) o mutilazioni di bestiame (cattle mutilation),è un mistero che continua a manifestarsi da decenni e, come tale, è ancora privo di soluzione.Tuttavia sulla realtà del fenomeno non ci sono dubbi; basti pensare che nella sola località di Rio Arriba, la perdita di 60 capi di bestiame in un anno ha provocato danni per 18000 $, per capire come ciò sia concreto e soprattutto un danno per gli allevatori. Addirittura, secondo stime, le perdite totali sul suolo americano sarebbero dell'ordine di 1000000 $, ma prima di tutto vediamo cosa s'intende per MAM. Semplicemente riguarda il ritrovamento di bestiame (in genere mucche o cavalli) morto, senza organi o parti anatomiche ben precise, che sembrano essere state asportate con una tal cura da far pensare all'utilizzo di strumenti chirurgici sofisticati, come laser. Il fatto comune a molte mutilazioni è la totale assenza di sangue nei pressi dei tagli sull'animale, nel corpo o comunque nel luogo di rinvenimento del cadavere, cosa che fa pensare che l'operazione sia avvenuta altrove. Questi sono solo aspetti generici,variabili a seconda del caso, ma in linea generale comuni in questo fenomeno.
La prima testimonianza moderna sulle MAM risale al 09/09/1967, in Colorado, più precisamente in un ranch di Alamosa, nella St. Louis Valley. Quel giorno i coniugi Berle e Nelle Lewis ritrovarono in un campo di loro proprietà il corpo mutilato di Lady, un puledro di tre anni. L'animale giaceva dissanguato, con testa e collo completamente scarnificati, tali da poter osservare le ossa, bianche e pulite. Inoltre era visibile un taglio dal collo fino alla base del petto. Il dottor John Henry Atlschuler, patologo del Rose Medical Center a Denver, rimase colpito nell'esaminare il cadavere del puledro: la carne nei pressi dell'incisione risultava essere cauterizzata come da un laser (nel 1967?), mentre all'interno mancavano il cuore, i polmoni, la tiroide e il medio sterno era completamente asciutto. Ciò che lasciava perplesso il medico, dopo aver esaminato centinaia di cadaveri, era la totale mancanza di sangue. Come si poteva asportare un cuore senza lasciarne una minima traccia? Il fatto che rese il caso un “classico ufologico” fu anche il ritrovamento di tracce circolari intorno all'animale e la presenza di radioattività in corrispondenza di quest'ultime e del cadavere. Secondo testimonianze, prima della mutilazione nella regione era stato osservato un grande oggetto luminescente.
Negli anni successivi si verificarono decine di casi simili (alcuni più attendibili, altri meno), soprattutto nel Montana, nel South Dakota, in New Mexico, in Colorado, nel Nevada e poi in Canada. Negli anni '80-'90 fatti analoghi si registrarono al di fuori del continente americano,in Francia, Spagna, Germania, Svezia, Italia come pure in Medio Oriente e Australia. Questi casi erano accomunati dalla presenza di incisioni precise, con residui nerastri dovuti all'immediata cauterizzazione del taglio, avvenuta a temperature comprese tra i 400° e i 500°; inoltre nella maggioranza dei casi gli animali erano stati privati di parti molli, quali occhi, lingua, labbra, mammelle, ano e genitali, nonchè organi, asportati senza perdite di sangue. Situazioni simili vennero immediatamente collegate all'ufologia, sia per le evidenti anomalie sui resti degli animali, che per numerosi avvistamenti UFO registrati nelle zone stesse in cui erano avvenute le mutilazioni, ma è davvero possibile che non ci siano spiegazioni più plausibili dell'intervento alieno? In realtà sono state fatte diverse ipotesi sull'origine delle MAM; vediamo di vedere passo per passo tutte le possibili spiegazioni, servendoci anche di testimonianze e ricerche fatte finora.

-IPOTESI 1:causa naturale. E’ la teoria più semplice, accettata da diversi scienziati, ricercatori e scettici sul fenomeno UFO. Secondo questa spiegazione, gli animali colpiti dal fenomeno sarebbero morti in realtà di cause naturali e in seguito la loro carcassa sarebbe stata attaccata da animali necrofagi e roditori; questo spiegherebbe la scomparsa delle “parti molli”, le prime colpite dai predatori perchè facilmente strappabili. Inoltre la misteriosa mancanza di organi sarebbe da imputare al processo decompositivo dell'autolisi, dove le interiora dell'animale si trasformerebbero in un fluido, disperdendosi nel corpo. A tali conclusioni sarebbero giunti il Servicio Nacional de Sanidad y Calidad Agroalimentare (SENASA,ossia l'organismo veterinario più importante del sud America) e addirittura l'FBI, servendosi di noti scienziati. Nel 1979, infatti, il primo Distretto Giudiziario affidò all'FBI uno stanziamento di 44170 $, da dedicare alla ricerca sulle MAM in USA.
Kenneth M. Rommel, a capo dell'indagine, chiuse il caso dopo un anno, con la pubblicazione di un memoriale (“Operation Animal Mutilation”, prepared for the Criminal Justice Department, 1980), nel quale viene ribadita la naturalità del fenomeno; animali già morti attaccati da predatori. Rommel cita anche, in alcuni casi, un possibile intervento di sette sataniche e spiega come nella maggior parte delle volte le informazioni diffuse sulle mutilazioni siano fittizie o mal interpretate.
Di seguito sono riportate per completezza le dichiarazioni degli specialisti tirati in causa,tutti concordi nell'affermare la tesi di Rommel.

Dr. Harry D. Antony, Kansas State University:
"Gli animali sono morti in modo naturale, poi divorati dai predatori".

Dr S.M. Dennis, Kansas State University:
"I rapporti di mutilazioni animali sono incompleti e falsi".

Dr. L.G. Morehouse, University of Missouri:
"E' falso che le mutilazioni animali siano aumentate negli ultimi anni,si tratta di motivi naturali".

Dr.Williams J. Quinn,State of Montana:
"La morte degli animali è dovuta ad operazioni di flesh-eating birds,cioè mangia e fuggi da parte di uccelli predatori sugli animali".

L.D. Kintner,University of Missouri:
"Le ferite riportate dagli animali sono proprio quelle causate dai predatori".

Dr. Roger Panciera,Oklahoma State University:
"Gli animali sono morti per cause naturali".

Dr.M.W. Vorhies,South Dakota State University:
"Ci sono sempre evidenze di animali predatori sul luogo degli incidenti".

Dr.William Sipped,Texas A & M University:
"Brevemente,non ci sono evidenze di mutilazioni effettuate da uomini".

Dr.Robert L. Poulson,Utah Department of Agricolture:
"Nell'Utah i casi di mutilazione sono pochi e dovuti a stati di salute pessima degli animali e alla presenza di predatori".

Queste dichiarazioni andrebbero però prese con le pinze: bisogna infatti specificare che molti dei professori sopra elencati erano anche consulenti del Federal Boureau stesso, e quindi avevano tutto l'interesse nel dire quello che l'FBI voleva fosse detto.
Le divergenze di opinioni su questo fenomeno sono evidenti anche comparando lo stesso rapporto di Rommel con quello di sceriffi e patologi locali, che giudicano tali conclusioni inadatte per molti casi. Le incongruenze però non finiscono qui: sebbene possa sembrare ridicolo è possibile trovare in documenti declassificati dell'FBI stessa, rapporti dettagliati delle anomalie riscontrate nei casi di MAM, quali totale mancanza di sangue nel fegato e in certi tessuti e asportazione, avvenuta con precisione chirurgica, delle stesse parti anatomiche in più animali. E' riportata anche la in alcune situazioni la presenza a tracce di una resina a scambio ionico e di una sostanza fluorescente a cui è associato un illeggibile spettro ultravioletto e infrarosso.
Ma come è possibile ciò, visto che nel rapporto ufficiale le anomalie si spiegano come invenzioni dovute alla circolazione di informazioni errate?
Comunque sia, alla fine questa ipotesi non sembra essere adatta per spiegare un evento così complesso, ma è utilizzabile per un numero ristretto di casi, magari indagati malamente da mistificatori o persone che non sapendo riconoscere il morso di una animale, vanno immediatamente a cercare le cause più improbabili. Bisogna ricordare però che molti medici e patologi hanno riscontrato personalmente la lunga serie di anomalie presenti nei veri casi di MAM, e sono d'accordo nel definire ridicolo il fatto che un animale come un coyote possa provocare ferite simili. Lo sceriffo Lou Girodo, che ha indagato su molti casi del genere, ad una tale eventualità ha risposto:
"Se c'è un coyote la fuori che può procurare tagli come quelli, a questo punto voglio un mitra".

-IPOTESI 2: sacrifici animali. Secondo questa ipotesi, le mutilazioni sarebbero da imputare a sette, e avverrebbero quindi come sacrifici al fine dell'esecuzione di riti pagani, vudù o satanici. Questa spiegazione risulta però poco credibile, per vari motivi: in primo luogo l'assenza di tracce nei luoghi interessati che facciano pensare all'intervento di tali sette. Inoltre le modalità di operazione sugli animali è anomala, in quanto per riti simili lo spargimento di sangue è essenziale, come elemento magico.
Difficile credere, infine, anche che tali sette dispongano di strumenti tecnologici avanzati, operando in varie zone del mondo con le stesse tecniche.
La spiegazione quindi sembra non reggere come causa del fenomeno.

-IPOTESI 3: fulmini globulari. Correlata all'ipotesi naturale, ma legata questa volta ad un fenomeno atmosferico. Questa teoria, oggi difficilmente credibile, era usata nei secoli scorsi per spiegare strane mutilazioni di uomini e animali, che sembravano avvenire al contatto con tali fulmini. Nel 1914 il prof. Ignazio Galli scrisse un'opera dal titolo "Fulmini Globulari: Effetti Sull'Uomo e Sugli Animali", una serie incredibile di testimonianze registrate tra il diciassettesimo e il ventesimo secolo. Eccone la descrizione di alcune:

-in data 08/9/1634 a Draguignan,in Provenza,un fulmine globulare uccide otto persone e tra queste una viene trovata senza lingua e denti;

-nel 1715 un fulmine circolò per l'abbazia di Tours non toccando nessuno dei 150 frati, ma uccidendo 22 cavalli;

-il 19/07/1759 a Dresda uno stalliere vede una fortissima luce in stalla e chiude gli occhi: quando li riapre scopre che dei 30 cavalli 19 (tutti in fila) erano morti;

-nel 1772 il dottor Crome esaminò il cadavere di un prussiano ucciso da un fulmine globulare: nella parte interna della coscia sinistra mancava un brano di derma di 15 cm quadrati, anche se il muscolo era intatto, la piaga senza sangue e i vestiti senza macchie;

-nel 1781 un fulmine uccise tre uomini, togliendo ad uno di essi la lingua e producendogli un foro sul collo;

-nel 27/07/1791 ad Everdon Friend Northampton un globo luminoso produsse su una donna incinta più di cento ferite,ad un'altra scorticò i piedi senza danneggiare le scarpe, ad una terza produsse quattro fori sopra il ginocchio e sulle spalle e altri uomini furono ritrovati con molti fori sul torace. I cadaveri erano seduti in atteggiamento naturale, tali da sembrare vivi e quando furono spogliati ed esaminati, apparvero evidenti altre mutilazioni: le natiche dilaniate e gli organi genitali distaccati con piaghe che parevano fatte da ferri roventi;

-ai primi di luglio del 1865 un fulmine uccide alcuni bambini, spogliandoli completamente;

-la sera dell' 11/05/1865, il pastore Uberto Wera riconduceva in stalla , col cane, 152 castrati. Un fulmine globulare ne uccise 126, mutilandoli orribilmente: alcune bestie furono ritrovate decapitate, altre con la testa forata da parte a parte e le gambe rotte, mentre il cane stesso risultò scomparso. Il pastore venne ritrovato nudo, calvo, con una cicatrice che andava dalla fronte al petto, ma senza perdite di sangue;

-l'08/09/1896 a Vandieres un pastore e due bambine, che erano con lui, si trovano paralizzati per più di un'ora, mentre il cane e molti animali vengono uccisi da un fulmine. In seguito il bestiame viene rinvenuto mutilato e al pastore stesso si ritrova senza un padiglione auricolare;

E pensare che i casi strani non finiscono qui, visto che ne furono registrati 351 in totale, più o meno gravi. Si potrebbe quindi continuare nell'elenco, ma questo è più che sufficiente per capire la situazione: già nei secoli scorsi si aveva a che fare con mutilazioni analoghe a quelle dei giorni nostri, addirittura su uomini, ma com'è possibile che un fulmine globulare produca tali effetti su organismi viventi?
Da un lato, secondo ufologi i globi luminescenti, descritti da scienziati come fulmini globulari erano in realtà UFO, oggetti incomprensibili per uomini dei secoli scorsi (così come per noi ora), che venivano bollati come semplici fenomeni atmosferici.
Dall'altro lato invece la scienza tende ancora oggi a spiegare come sia facile, per gente non qualificata, confondere tali fenomeni e fantasticare sulla loro natura.
I fulmini globulari però non sono ancora stati sufficientemente studiati, visto che è ancora impossibile riprodurli in laboratorio e i misteri restano: forse in futuro si potrà far luce su questo fenomeno, anche se è veramente improbabile che un fulmine possa provocare mutilazioni simili, visto che al massimo si potrebbe parlare di ustioni. Neanche questa ipotesi quindi sembra convincere appieno.

-IPOTESI 4: esperimenti governativi. Secondo questa teoria le MAM sarebbero da imputare a scienziati del governo, che supportati da militari agirebbero velocemente, prelevando il bestiame attraverso elicotteri, mutilandolo per qualche motivo e rigettandolo in seguito. Solo con una simile ipotesi (esclusa la successiva) si potrebbe spiegare l'utilizzo di strumenti sofisticati e le fratture, presenti su molti animali, dovute a cadute dall'alto, ma perchè un non specificato ente governativo dovrebbe compiere esperimenti su animali sottratti a civili? Secondo alcuni ricercatori tali prelievi sarebbero legati ad uno studio segreto della radioattività, nel tempo, su organismi. Ciò spiegherebbe il gran numero di casi segnalati in regioni quali il New Mexico, dove in passato si svolsero test atomici. Questa supposizione però interesserebbe solo l'America, il primo paese per numero di casi di MAM, ma non l'unico. A favore di questa teoria ci sono però alcune testimonianze interessanti. Durante l'indagine svolta nel 1967 a proposito della morte di Lady (il puledro il cui caso è sopra citato), il fattore riferì che nei giorni successivi al ritrovamento dell'animale, elicotteri anonimi sorvolavano la valle, sparando ai coyote e spaventando il bestiame.Inoltre sembra che una notte alcuni bombardieri B-52, partiti da una base del New Mexico, abbiano sorvolato la zona gettando piccole bombe(?) fra le dune di sabbia, causando danni e molto rumore. Il fattore stesso raccontò anche che nella zona divennero comuni avvistamenti di strani dischi luminosi, ma alla fine si pentì di aver rivelato i dettagli della mutilazione, in quanto l'intera faccenda venne ridicolizzata dalla stampa e dall'Air Force. Inoltre durante un'intervista al fattore, svolta da Raymond Ingraham e Mike Kellenbarger (il primo ingegnere il secondo membro dell'APRO) si verificò un fatto inaspettato: i ricercatori notarono fuori dalla fattoria dove si trovavano, una station-wagon grigia, che, ferma, sembrava osservare la situazione da lontano. Appena Ingraham prese la macchina fotografica per zoomare, il veicolo partì improvvisamente, destando nei presenti molti sospetti. Sempre in Colorado, nel 1975, dopo 131 casi di MAM in 2 anni, il senatore Floyd Haskell scrisse all'FBI per chiedere assistenza, specificando che molti residenti venivano disturbati nella notte dal passaggio di elicotteri non contrassegnati e che si erano armati per proteggere il bestiame e le famiglie. La stessa cosa avvenne un anno dopo in Nebraska, dove in seguito ad un numero sempre maggiore di MAM, allevatori armati formavano addirittura squadre di vigilantes, per proteggersi dalle incursioni di questi strani elicotteri, che da tempo sorvolavano la zona. Anche il governatore Jules Burbach, di quello stato, era stupito e in un'intervista commentò: "Non ho mai visto niente di simile, la popolazione è quasi isterica".
Molti allevatori quindi collegano questi “voli fantasma” alle misteriose mutilazioni del proprio bestiame. Secondo altri ricercatori e ufologi invece i prelievi sarebbero da imputare ad alieni, che agirebbero mediante dischi volanti, mentre gli elicotteri del governo arriverebbero in seguito per monitorare la situazione.
Tuttavia, siccome non si hanno prove di un coinvolgimento del governo, l'intera faccenda resta un mistero nel mistero.

-IPOTESI 5: intervento alieno. Quella più osteggiata dagli scettici e allo stesso tempo la più acclamata dagli ufologi: secondo questa ipotesi esseri extraterrestri preleverebbero attraverso le loro navi, bestiame (a volte uomini), asportandone organi o parti di loro interesse, con l'ausilio di sofisticati strumenti per poi ributtarne i resti a terra. Diversi particolari farebbero pensare a questa teoria: impronte circolari nel terreno, con radioattività elevata nei pressi di quest'ultime o di animali mutilati, fratture sui fianchi o sulle zampe del bestiame ritrovato(che fanno pensare ad una caduta dall'alto), nonchè una serie di avvistamenti di UFO prima o dopo i casi di MAM. Sono anomale anche le modalità di operazione sugli animali e soprattutto le cause dei decessi di quest'ultimi; le mutilazioni, secondo i risultati di alcune autopsie, avverrebbero post morte, mentre non sono ben chiari i metodi con cui gli animali, in genere sani, vengono uccisi. Come visto sopra esistono numerosi casi documentati di MAM, anche nei secoli scorsi, che spesso venivano imputati a improbabili fulmini globulari: non manca tuttavia qualche avvistamento più esplicito. Interessante, a proposito, è l'articolo del giornale Farmer's Advocate di Yates Center del 23/04/1887:
"Il signor M. Alex Hamilton alle sei di mattina, sentendo il suo cane che latrava ferocemente, si alza e corre con suo figlio Wall ed un amico, Gild Heslip, e si dirige fuori di casa con il fucile. Si accorge che una strana macchina volante sta calando su una delle sue mucche e dopo averla afferrata al collo con un cavo di color rosso, se la porta in aria, mentre la povera bestia urla come una dannata. A nulla servono gli sforzi del contadino per tentare di liberare l'animale,che è stato rapito da alcuni esseri bizzarri che si scorgono nella parte illuminata della macchina volante. Alcuni sembrano alti, ma ci sono anche degli esseri piccoli come bambini.
I resti dell'animale: la coda, parte della testa e del corpo vengono ritrovati il giorno dopo, nel campo di un vicino."
Resta da chiedersi però, per quali oscure ricerche, esseri provenienti da altri pianeti continuino dopo centinaia, se non migliaia di prelievi, a mutilare animali, visto che pochi ne sarebbero bastati per uno studio adeguato. L'ipotesi dell'intervento alieno sembra interessante quindi per vari motivi, anche se naturalmente è esclusa dalla scienza ufficiale.

Per osservare dettagliatamente le numerose anomalie delle MAM, possiamo servirci del caso italiano più famoso, ossia le mutilazioni dei cavalli di San Rossore (PI). Grazie alle indagini svolte sul caso e all'intervento dei due biologi Vladimir Voccoli e Daniele Palagi (del gruppo di ricerca sulle mutilazioni animali di Corrado Malanga), si dispone di una dettagliata analisi dell'avvenimento. Innanzitutto le mutilazioni si verificavano da cinque anni nella zona dell'ippodromo di S.Rossore: il fattore, testimone del caso, dichiarò che gli avevano ucciso in tutto 11 fattrici ed un puledro, tutti gli anni in un periodo compreso tra ottobre e gennaio. Se fosse stata una ritorsione, gli avrebbero provocato molto più danno uccidendo i suoi cavalli da corsa;
per questo all'epoca (1997) si parlò di satanisti. Ma veniamo al dunque: la prima cosa che si poteva osservare era la somiglianza incredibile con le mutilazioni avvenute in America. Ecco i dati autoptici del caso analizzati, dopo l'archiviazione del caso, dai biologi sopra citati. Gli animali presentavano:

- un'asportazione con taglio netto del labbro superiore con interessamento delle narici fino alla cartilagine dei seni nasali;
-tagli netti da asportazione che interessano entrambi i padiglioni auricolari;
-asportazione mediante incisione profonda della regione del peritoneo coinvolgente ano e vulva;
-asportazione dei capezzoli con tagli circolari;
-due fori cutanei di 4 mm di diametro, uno in posizione retroparotidea destra e l'altro sulla faccia laterale dell'avambraccio destro;
-asportazione dell'apice linguale di 4-5 cm di profondità;
-foro di 4 mm di diametro nella regione medio-laterale del globo oculare destro;
-alcune regioni rasate;

Le anomalie però risultarono ancora più evidenti dalle analisi autoptiche interne.
Tutti i cavalli morirono per collasso cardiocircolatorio acuto, non in seguito alle mutilazioni. Ecco come apparivano gli organi all'autopsia: lo stomaco era pieno di materiale alimentare, che non aveva subito ancora la digestione, ma la mucosa gastrica risultava essere sotto stress. Tutti gli organi ghiandolari erano in condizione di sfiancamento, il fegato era ridotto di volume e decolorato, il pancreas, le ghiandole surrenali e la milza erano in stato di colliquazione (=disfacimento tessuti).
Sembrava quindi che le ghiandole fossero state stimolate artificialmente, al fine di creare secreti in gran quantità per sfiancare cuore, fegato e rompere la normale funzionalità degli organi sovraccaricandoli di lavoro.
Ecco la ricostruzione dei fatti secondo i due biologi, che nel 1999 hanno studiato il caso. Inizialmente le fattrici vengono immobilizzate con qualcosa che non lascia tracce chimiche nell'organismo e tirate su un mezzo, probabilmente in volo, visto che nelle zone del prelievo non sono state trovate tracce sul terreno. Sull'animale, paralizzato, viene inserito uno strumento (questo spiega i fori), al fine di stimolare li sistema nervoso autonomo, all'altezza dell'atlante e un'altro attraverso l'occhio, in direzione dell'ipofisi.
Attraverso un circuito nervoso vengono stimolate le ghiandole surrenali per produrre adrenalina e noradrenalina, in modo che il sistema abbia neurotrasmettitori disponibili. Tutte le ghiandole producono i loro secreti in gran quantità e il cuore, sottoposto a notevole stress, viene salvato dal collasso grazie ad un altro circuito nervoso artificiale, applicato sulla spalla destra. Il fegato cercando di riequilibrare l'omeostasi dell'organismo si riduce di volume sbiancandosi. L'animale muore per sfiancamento del ventricolo e dopo qualche minuto, grazie a strumenti molto affilati, vengono asportate le parti sopra indicate con tagli netti (quadrati ed ellissoidali perfetti). Il sangue coagula senza uscire dalle ferite. Infine la carcassa dell'animale viene buttata bruscamente dal mezzo: infatti i carabinieri indicarono nel rapporto che il terreno nei pressi del cavallo era rialzato, come se fosse caduto di colpo.
Questa è quindi la ricostruzione di ciò che probabilmente avvenne, facilmente comprensibile per chi ha nozioni di biologia. I dati autoptici rappresentano quindi una prova di notevole interesse per lo studio del fenomeno, visto che si tratta di prove scientifiche e non fantasiose ricostruzioni. Inoltre è veramente difficile credere che un semplice uomo possa svolgere le operazioni sopra descritte senza essere mai visto (in tutti i casi non ci sono testimoni) e soprattutto senza lasciare una minima traccia del suo passaggio. Riuscire solo a rapire gli animali sarebbe difficile, figuriamoci a riportarli sul luogo della cattura.
Concludendo non si può evitare di ammettere che il fenomeno delle MAM sia tuttora avvolto da un'aura di mistero e che di fronte a tali anomalie è difficile escludere anche le ipotesi più “fantasiose”, quali l'intervento alieno. Certamente è necessario esaurire tutte le spiegazioni razionali prima di finire nell' “assurdo”, ma vista la situazione è giusto che la scienza conceda almeno il beneficio del dubbio, in attesa perlomeno di ipotesi più sensate.


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MessaggioInviato: 12/07/2009, 18:54 
IL MISTERO DELLE MUTILAZIONI ANIMALI
SOFISTICATI ESPERIMENTI DI ORIGINE ALIENA O ACCURATE MANOVRE DI DISINFORMAZIONE?




Tutto cominciò il 9 settembre 1967. In un ranch vicino ad Alamosa nel cuore della St. Luis Valley (Colorado) un fattore osserva esterefatto la carcassa di Lady, uno splendido puledro appaloosa di tre anni che giace steso su un fianco in mezzo al campo.
L'intera testa dell'animale è ripulita della carne e dei muscoli. Il cervello, gli organi ed il midollo sono scomparsi. Tutt'attorno non c'è traccia di sangue. Gli unici segni nel terreno si trovano a 40 piedi dal corpo dell'animale. Si tratta di 15 tracce circolari e di un cerchio di 3 piedi, formato da 6 o 8 buchi, ognuno di circa 4 pollici di diametro e di 3/4 pollici di profondità.
Snippy il primo animale trovato scarnificato in circostanze misteriose
Ha inizio, con questo caso divenuto ormai un classico nella letteratura ufologica, il mistero delle mutilazioni animali un inquietante enigma che attende una spiegazione convincente.
Dopo il ritrovamento della carcassa di Lady una guardia forestale controllò la zona con un geiger e trovò delle radiazioni attorno alle tracce circolari; la radioattività, curiosamente, decresceva man mano che ci si avvicinava alla carcassa del cavallo. Il caso venne indagato dal dottor John Altshuler, ematologo e patologo all'Health Sciences Center di Denver che, di fronte ai resti del puledro, rimase profondamente scioccato: "Quando mi avvicinai al cavallo notai un taglio dal collo giù fino alla base del petto, un'incisione chiara e verticale. Sembrava che la carne fosse stata aperta e cauterizzata. Gli altri lembi di pelle tagliata sembravano cauterizzati da un laser moderno. Ma non esisteva la tecnologia laser nel 1967.
Tagliai dei campioni di tessuto dalla parte più dura e scura, ed esaminai il tessuto al microscopio. A livello cellulare c'era una consistente decolorazione e distruzione con mutazioni causate dalla bruciatura. Più stupefacente fu la mancanza di sangue. Io ho effettuato centinaia di autopsie. Non si può tagliare un corpo senza versare del sangue. Ma non c'era assolutamente sangue nella pelle o sul terreno. Non c'era sangue da nessuna parte. Ciò mi impressionò moltissimo.
Al cavallo mancavano il cuore, i polmoni e la tiroide. Il mediosterno era completamente vuoto, e asciutto.
Come si fa ad estrarre un cuore senza fare uscire il sangue?"
Da allora sono stati registrati migliaia di casi simili a quello di Lady. Di solito si tratta di capi di bestiame, ma sono stati trovati mutilati in circostanze analoghe anche cavalli, pecore, capre ed altri animali anche domestici. Il copione è quasi sempre lo stesso: asportazione delle parti molli, occhi, lingua, mammelle. Assenza di sangue nel corpo dell'animale e intorno a esso. Assenza di tracce nelle vicinanze oppure presenza di misteriose tracce non identificabili.
Fin da subito si cominciò anche a parlare di UFO
Questa convinzione fu alimentata oltre che dalla presenza delle misteriose tracce circolari, anche dal fatto che in alcuni casi gli animali ritrovati avevano tutte le ossa di uno dei due fianchi fracassate, come se fossero stati scagliati a terra da molto in alto.
Dalle inchieste condotte emerge che tutti gli Stati Americani, e persino il Canada, hanno registrato mutilazioni di animali, in sei ondate diverse, fra il 1967 e il 1989.
Ma col tempo, si è scoperto che le mutilazioni non sono un fenomeno esclusivo dell'America. In Francia ad esempio ben duemila montoni sono stati trovati mutilati e spellati presso le grotte di Verdon, nel Var. Curiosamente nella zona esiste una leggenda rinascimentale circa una gigantesca bestia mannara che già nel '500 macellava gli animali.
E anche l'Inghilterra non sembra essere immune dal fenomeno. Il 15 luglio 1977 15 cavalli sarebbero stati trovati ridotti a pezzi in Cornovaglia, nel raggio di alcune centiaia di metri.
Esistono poi episodi controversi accaduti in altre parti del mondo ma della cui attendibilità nessuno può essere certo.
A Otoco in Bolivia, nei primi mesi del 1968, la contadina Valentina Flores avrebbe scorto nel proprio recinto di pecore un umanoide di un metro e venti intento a macellare le bestie con una specie di gancio inserito in un tubo, estraendone le viscere. Attaccato dalla donna, che lo aveva scambiato per un ladro di bestiame, l'alieno avrebbe risposto ferendo la Flores con il gancio, alzandosi poi in volo grazie ad una strana cassetta portata sulle spalle.
Un altro caso si sarebbe verificato in Polonia nel marzo '87, ove alcuni alieni avrebbero strappato un pezzo di carne dalla mascella destra di una mucca, dinnanzi agli occhi di un attonito meccanico, di nome Henryk Kwiatowski.
In ogni caso, considerando casi più attendibili, la documentazione sulle mutilazioni animali è talmente vasta da portarci a concludere che il fenomeno è troppo esteso per venire liquidato con spiegazioni convenzionali.
Tuttavia c'è chi pensa che di spiegazioni convenzionali ne esistano eccome.
James Bagwell, sceriffo della contea di Humboldt nel Nevada (luogo in cui nel 1974 ci fu un'ondata di mutilazioni) ammette che alcuni animali sono effettivamente morti nel suo territorio, ma afferma che i decessi possono essere avvenuti per cause naturali (incidenti, morte durante il parto...) o per colpa dei ladri di bestiame. Sempre secondo Bagwell, quando muore una mucca i primi a essere attaccati sono i tessuti molli e se un roditore si avvicina per mangiare sembrerà che la carne sia stata tagliata con un coltello e che intorno non vi siano tracce.
Dello stesso parere è Karl Whiteside direttore dell'Ufficio Investigativo del Colorado. Anche lui non nega che ci siano state morti di bestiame.
Ma su 206 decessi denunciati e indagati tra il 1976 e il 1977, 203 hanno una spiegazione plausibile e i rimanenti 3 sono imputabili a delle burle. Inoltre Whiteside sostiene che durante le sue indagini non si è mai imbattuto in corpi privi di sangue. Sia Bagwell che Whiteside, poi, negano decisamente ogni ipotesi ufologica e sostengono di non avere mai raccolto testimonianze in tal senso.
Un'altra ipotesi presa in considerazione dagli inquirenti è quella dei riti a sfondo satanico, durante i quali si celebrerebbero sacrifici.
Tuttavia esistono alcune obiezioni a riguardo. Innanzitutto un rito satanico si svolge in un'atmosfera caotica dove non mancano danze, orge e iniziazioni che lasciano il segno.
Perchè allora non viene riscontrata alcuna traccia sul luogo delle mutilazioni?
E come possono i satanisti essere così abili da incidere gli organi degli animali con precisione chirurgica?
Gli unici altri culti che prevedono il sacrificio di animali sono il vudù e la teurgia pagana. Ma il vudù essendo per definizione una religione domestica si limita a sacrificare animali da cortile, mentre i rituali della teurgia prevedono sì il sacrificio di un vitello, ma per essere validi necessitano di un grande spargimento di sangue che è ritenuto un elemento magico, ed è indispensabile per compiere qualsiasi sortilegio.
"Una teoria più plausibile - ha scritto lo studioso inglese Timothy Good - è che le mutilazioni facciano parte di un progetto di ricerca segreto del governo americano.
Ci sono indizi precisi sul coinvolgimento del governo in vari casi, anche se manca l'evidenza di una sua responsabilità diretta."
Di quali indizi parla Good?
Durante l'indagine svolta nel 1967 da Raymond Ingraham e Mike Kellenbarger, l'uno ingegnere, l'altro membro dell APRO (Aerial Phenomena Research Organization, un'organizzazione civile di studi ufologici), a proposito della morte di Lady, il puledro di cui abbiamo riferito all'inizio, il fattore che aveva trovato la carogna dell'animale riferì che dopo il ritrovamento della carcassa anonimi elicotteri sorvolavano la valle, sparando ai coyote e spaventando il bestiame.
E bombardieri B-52 di una base aerea del Nuovo Messico erano venuti nella notte, buttando piccole bombe fra le dune di sabbia, causando molto danno e rumori assordanti.
Il fattore raccontò parecchie storie incredibili di luci, strani veicoli, e dischi che erano oramai comuni nella zona; parlò anche delle vessazioni a cui era stato sottoposto da parte della stampa e dall'Air Force e sembrava essere sinceramente pentito di aver rivelato della mutilazione.
Durante l'intervista al fattore i due ricercatori notarono una station-wagon grigia a 4 miglia, giù dalla strada, oltre la fattoria. Presa la macchina fotografica Ingraham la puntò lentamente verso l'automobile. Appena iniziò a zoomare, il veicolo partì improvvisamente in una nuvola di polvere.
Il fattore disse con noncuranza ai due inquirenti che simili episodi erano frequenti, specie dopo il ritrovamento della carcassa del cavallo, e che succedevano già da prima.
In Colorado nell'agosto del 1975, dopo che vi erano stati 130 casi di mutilazioni in due anni, il senatore Floyd Haskell aveva scritto all'FBI per richiedere assistenza. Nella sua lettera, Haskell notava che molti residenti delle zone rurali avevano detto di essere stati disturbati da elicotteri fantasma e che gli allevatori si erano armati per proteggere il bestiame e le famiglie.
La stessa cosa era accaduta un anno prima nello stato del Nebraska, dove gli allevatori si erano armati con fucili e doppiette formando anche squadre di vigilantes. "Non ho mai visto niente di simile", aveva commentato nel settembre 1974 il senatore dello stato del Nebraska Jules Burbach. "La popolazione è quasi isterica".
Il ricercatore Thimoty Good riferisce che anche in questo caso molti elicotteri senza contrassegno vennero avvistati nelle zone interessate dal fenomeno delle mutilazioni.
Gli allevatori esasperati cominciarono anche a sparare. Dopo che due pallottole finirono nella cabina di un elicottero colpendo i cavi d'alimentazione, la Guardia Nazionale del Nebraska ordinò ai suoi piloti di sorvolare le zone ad alta quota per non rischiare di essere colpiti dagli allevatori e dai contadini inferociti.
Sono gli extraterrestri i responsabili dello scempio di bovini e altri animali trovati morti in vaste zone del Nordamerica?
Ma anche ammettendo il coinvolgimento del governo degli Stati Uniti resterebbe comunque da chiarire lo scopo di simili azioni.
Qualcuno parla di esperimenti genetici.
Ma è plausibile che le forze militari della più grande potenza mondiale vadano in giro per le campagne a rubare parti di capi di bestiame per delle semplici sperimentazioni?
Senza escludere nulla a priori questa ipotesi rimane comunque tutta da dimostrare.
E allora?
Allora, nonostante tutto le mutilazioni continuano.
E tutte le conclusioni e le ipotesi razionali non sembrano convincere più di tanto una persona che con questo fenomeno convive da parecchio tempo.
Si tratta di Lou Girodo, sceriffo nella contea di San Animas (Colorado).
"Posso dire cosa (le mutilazioni) non sono. - ha affermato in un'intervista. - perchè sono nato e cresciuto in un ranch e so che cosa può uccidere il bestiame. Fulmini, avvelenamento, cadute, predatori, malattie, nessuna di queste cose può essere responsabile di ciò che è accaduto.
Abbiamo ritenuto opportuno prendere in considerazione anche la possibilità di macabri rituali satanici o l'eventualità che i militari stiano facendo qualcosa da queste parti, ma nessuna di queste prospettive sta in piedi. Così posso dire ciò che non sono, ora ditemi voi cosa sono..."
Girodo ha indagato parecchi casi di mutilazioni misteriose, tra cui quello già accennato più sopra, della mucca le cui ossa erano tutte fratturate.
In un altra occasione si imbattè in un vitello che aveva i quarti posteriori arrotolati come un giornale in modo che un terzo dell'animale si trovava a contatto con la parte posteriore.
Qualcuno ha ipotizzato che le mutilazioni indagate da Girodo erano state causate dai coyote.
A questo proposito lo sceriffo ha una sola risposta: "Se c'è un coyote lì fuori che può procurare dei tagli come quelli, a questo punto voglio un mitra!"


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MessaggioInviato: 12/07/2009, 19:04 
LE MUTILAZIONI DEL BESTIAME



Premessa: le immagini delle mutilazioni animali e umane sono volutamente assenti perché orribili e non adatti ad eventuali minori o persone sensibili che dovessero capitare su questo articolo. Comunque, queste immagini sono facilmente recuperabili facendo un ricerca su "google immagini".

Le misteriose mutilazione del bestiame non sono un fenomeno recente, ci sono casi documentati risalenti al 1897, tuttavia, solo negli anni '60 si inizia a dare maggiore attenzione alla questione e solo negli anni '80 iniziano i primi studi scientifici seri sulle mutilazioni animali.
Il risultato degli studi scientifici è che le mutilazioni animali sono fatte con tecnologie sconosciute in tempi assurdamente brevi e con lo stessa modalità praticamente in tutti i paesi del mondo.
Si tratta di uno dei pochi fenomeni alieni dove è possibile uno studio scientifico della questione, grazie sopratutto anche al ripetersi ciclicamente delle mutilazioni animali, che si manifestano un pò su tutto il pianeta.
Il fenomeno delle mutilazioni animali è di origine aliena, su questo non esistono dubbi. Infatti i pochi scettici hanno erroneamente affermato che il fenomeno riguarda solo gli USA e che sono i militari americani a compierlo. La realtà dei fatti e le prove schiaccianti mostrano che lo stesso tipo di mutilazione animale avviene con una frequenza impressionante in tutti i paesi del mondo, anche in Italia, dove le regioni più colpite sono quelle del centro.
Le analisi mostrano che in genere l’UFO di avvicina ad un animale, ad esempio una mucca, e la solleva con un raggio o una cinghia, la mutilano velocemente sull’astronave (in volo) e la lasciano cadere nel luogo in cui l’hanno presa.
Le parti mutilate di mucche ed altri animali riguardano occhi, organi sessuali, lingua completa, tessuto rettale, tessuto facciale della zona della bocca. Gli alieni sembrano interessati alle parti che possono essere indicatori di contaminazioni dell'ambiente in cui vive l'animale. Le incisioni sono di tipo chirurgico, effettuate con grande precisione con strumenti apparentemente simili ad un laser speciale, e non lasciano traccia di sangue. Sono generalmente presenti dei fori sul corpo delle vittime, usati per aspirare materiale, spesso disposti triangolarmente. Alle volte è presente anche una sostanza sconosciuta di tipo oleoso.
Le mutilazioni riguardano animali di vario genere, anche se si prediligono mucche, cavalli, tori, animali da cortile e persino animali domestici. Tra gli animali mutilati, vi è anche un'alta percentuale di femmine gravide e/o fattrici.
Le mutilazioni avvengono sull'animale ancora vivo, che viene paralizzato e mutilato, spesso in posizione eretta, come dimostrarono molti indizi presenti sugli animali. Per esempio, un toro fu trovato mutilato nel 1981 in Colorado, con tracce essiccate di essudazione che gocciolavano giù lungo il muso da entrambi gli occhi, rimossi in una maniera tale che sarebbe stata possibile solo se fosse stato in piedi. Ciò sta a significare che chiunque abbia tagliato i suoi occhi, rimosso la lingua, le parti sessuali ed il retto, abbia fatto il tutto con l'animale ancora vivo, paralizzato ed in piedi sulle proprie zampe.
Come già accennato, l'animale viene generalmente mutilato in volo e poi lasciato cadere per terra da una distanza tale da provocare la frattura delle ossa dell'animale nel lato con cui impattano il terreno (una volta un toro mutilato è caduto di testa finendo con le corna conficcate nel terreno). In un caso gli alieni hanno sbagliato la mira lasciando cadere l'animale mutilato non sul terreno ma su un traliccio elettrico, ed in un altro caso addirittura su un albero.
Le motivazioni delle mutilazioni animali da parte degli alieni sembrano quelle di verificare lo stato qualitativo degli animali di cui si cibano gli uomini direttamente o indirettamente tramite uova o latte prodotti da questi animali. Gli alieni sembrano monitorare la contaminazione degli animali che vengono mutilati.
Tuttavia, si può formulare anche un’altra interessante ipotesi, dove le parti mutilate servono agli alieni per scopi di ingegneria genetica.
Anche nel novecento proseguono senza sosta i rapimenti alieni di esseri umani, al sempre ai fini di studio, monitoraggio e di ingegneria genetica. Infatti lo scopo primario degli alieni era ed è quello di perfezionare la loro creazione, cioè l’uomo, attraverso aggiustamenti graduali e poco eclatanti, in modo che nel breve termine nessuno si accorga di nulla.
Poiché non è possibile modificare uno ad uno tutti gli esseri umani, gli alieni puntano ad intervenire nel DNA umano attraverso la manipolazione, apparentemente invisibile, di quello che gli esseri umani mangiano.
Ad esempio, anche nel novecento gli alieni continuano a studiare e a modificare geneticamente animali come galline e mucche (e i rispettivi maschi), affinché diano latte, uova o carne in grado di portare a loro volta una piccola modificazione graduale nell’essere umano. L’aspetto più evidente di questo programma alieno sono le famose mutilazioni animali.
Tuttavia, data la brutalità delle mutilazioni e la presenza di mutilazioni umane, è possibile che le mutilazioni aliene avvengano per scopi egoistici, assolutamente non a vantaggio o nell'interesse degli esseri umani.
Spesso le mutilazioni vengono associate alla presenza di un esseri alieni anomali chiamati Chupacabras, visti più volte come i responsabili delle mutilazioni aliene. Probabilmente si tratta di una qualche variabile, non identificabile in modo preciso, impiegata dagli alieni in alcuni tipi di mutilazione.
Di sicuro le mutilazioni animali vanno avanti da sempre, numerose documentazioni indicano la presenza di mutilazioni già dal 1700, ma solo dal 1967 si è cominciato ufficialmente a prendere coscienza dell'eccezionalità di tali mutilazioni.



LE MUTILAZIONI UMANE

Quello che pochi sanno è che, sebbene in numero molto più ridotto, ci sono stati anche casi di mutilazioni umane da parte di alieni. Si tratta di mutilazioni avvenute asportando gli stessi tessuti ed organi come in quelle animali, sempre con la stessa tecnica ed incisioni, e sempre senza tracce di emorragie. E sempre mutilando orrendamente gli esseri umani ancora vivi.
Anche qui la cosa sembra andare avanti da secoli, e sembra proseguire in zone povere di Paesi dove i media non sono molto attenti a cose del genere.
I primi casi documentati risalgono agli anni venti del novecento, quando un uomo fu ritrovato mutilato sulla sua barca da pesca con mutilazioni simili a quelle animali. Negli anni'60 iniziarono a circolare delle storie su mutilazioni umane, ma non vi fu data molta attenzione.
Bill English, un ex berretto verde, ha affermato di aver visionato un documento ultraclassificato (il rapporto 13 del progetto Grudge) nel quale si parlava delle visite aliene e delle mutilazioni di animali ed esseri umani ad esse connesse.
Egli sostiene di aver fatto parte dei reparti militari speciali in Vietnam nel maggio del 1970. La sua squadra venne inviata nella giungla del Laos per recuperare un cacciabombardiere B-52 precipitato in seguito ad un attacco da parte di UFO luminoso e portare in salvo l’equipaggio. Quando English e la sua squadra giunsero sul posto trovarono l’aereo adagiato delicatamente al suolo senza la presenza di danni di alcun tipo sulla fusoliera, tranne leggere ammaccature sulla parte inferiore. All’interno della carlinga furono rinvenuti i membri dell’equipaggio orrendamente mutilati, ma non c’erano tracce di sangue nei pressi dei corpi. Le incisioni erano state fatte con perizia chirurgica e con un raggio laser, nelle stesse modalità prece descritte per le mutilazioni animali.
Un presunto documento Top Secret Ultra intitolato ”Sommario per l’Unità sui Fenomeni Interplanetari” parla di un UFO precipitato nello Stato del New Mexico nel luglio del 1947 e del ritrovamento in un sito non lontano dei cadaveri di cinque persone "dissezionati come si fa con le rane”. Il documento prosegue dicendo: “si afferma anche che vennero ritrovate parti di animali all’interno del velivolo".
Lo studioso Leonard H. Stringfield, riportò nel suo libro ” UFO crash/retrievals (incidenti e recuperi di UFO) Status Report No. 6”, la testimonianza di un ufficiale dell’esercito munito di un elevato nulla osta di classificazione, il quale affermava che, mentre si trovava in Cambogia durante la guerra del Vietnam, il suo gruppo “operazioni speciali” fu coinvolto in un conflitto a fuoco con gli alieni, i quali erano stati trovati intenti ad “ordinare e sigillare parti di corpi umani in grossi bidoni”.
In Brasile un corpo mutilato rinvenuto nei pressi di Guarapiranga il 29 settembre 1988, e grazie all'ufologo Encarnacio Zapata Garcia è stato possibile recuperare il rapporto dell'autopsia e le foto dell'uomo mutilato. Le ferite e le mutilazioni effettuate coincidevano perfettamente a quelle delle mutilazioni animali attribuite agli alieni, come la precisione chirurgica dei tagli, la rimozione degli stessi tessuti ed organi, mancanza di sangue, presenza di elementi che suggeriscono l'uso di uno strumento laser. Erano presenti anche delle piccole incisioni circolari da cui erano stati estratti tessuti ed organi.
Sempre nel 1988 Skywatch International pubblicò un breve articolo basato su un presunto rapporto militare segreto che parlava della morte del sergente dell’USAF Jonathan P. Louette, rapito presso il poligono missilistico di White Sands nel marzo del 1956. Il corpo di Louette fu rinvenuto tre giorni dopo orrendamente mutilato esattamente nelle modalità delle mutilazioni animali.
L’anno seguente, Donald Ecker, responsabile per l’Idaho del MUFON (Mutual Ufo Network) riportò un altro caso di mutilazione umana avvenuto in Idaho nel 1979. Anche in questo caso le mutilazioni coincidevano nei minimi dettagli con quelle di cui si è parlato prima.
Nel 1994, in Nuova Zelanda, alla ricercatrice Karen Lyster alcune raccapriccianti foto da un medico che richiese la sua opinione circa le ferite riscontrate sul corpo di un essere umano, assolutamente simili a quelle riportate nei casi di mutilazioni di bestiame bovino.
Da notare come un uomo, Manuel Josè Francisco, è stato trovato scarnificato dopo aver incontrato un "mutilatore alieno".
Vari indizi mostrano come i casi precedenti siano uguali alle mutilazioni animali anche nel peggiore degli aspetti, cioè le persone sono state mutilate vive, dato che dove lo si è potuto accertare è risultato la presenza di un edema cerebrale, che senza origine traumatica diretta è tipico di una morte dolorosa.
In Sud America vi è un'ampia casistica di persone attaccate da esseri di origine aliena connessi alle mutilazioni, detti Chupacabras. Probabilmente ciò avviene anche nell'America del Nord, solo che tali vicende vengono insabbiate dal governo, come dimostra la presenza tempestiva di elicotteri neri senza insegne sui luoghi delle mutilazioni.
Le mutilazioni umane sono una realtà innegabile che di fatto molti ricercatori non vogliono affrontare. Questo perché appare un quadro raccapricciante dove ci sono degli alieni senza scrupoli che compiono orrende mutilazioni su animali ed esseri umani, trattandoli come cavie e come fonte di materiale.
A tutto ciò sono da collegare i rapimenti di esseri umani che non vengono più rilasciati, cioè che spariscono nel nulla senza mai più ritornare, probabilmente utilizzati per orribili esperimenti da parte degli alieni. Si tratta di persone di ogni età, anche moltissimi bambini, scomparse in tutto il mondo in modo anomalo, non collegabile in alcun modo a rapimenti da parte di esseri umani o a fughe volontarie. Il loro numero è impressionante, ogni anno in tutto il mondo scompaiano migliaia di persone rientranti in questa categoria: mai nessuna di loro è tornata indietro o il loro cadavere è stato ritrovato. A questo proposito è utile ricordare di testimonianze di ex-militari americani secondo cui gli USA avrebbero cercato invano di far diminuire questi rapimenti alieni, arrivando anche a scendere a patto con gli alieni rapitori, ma questa è un altra storia.

[align=right]Fonte:
- Articolo di Pasquariello Domenico
- http://alieniemisteri.altervista.org/
[/align]


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MessaggioInviato: 12/07/2009, 19:15 
FULMINI GLOBULARI E MUTILAZIONI ANIMALI



Di Corrado Malanga

Il fenomeno dei fulmini globulari è stato sovente correlato alle problematiche UFO sia per screditare questi ultimi sia per sostenerne l’esistenza. Poco è stato scritto, comunque, su questo argomento, tranne un mio articolo comparso qualche anno fa su di una rivista specializzata, dove si metteva in evidenza il fatto che i fulmini globulari assomigliavano ad UFO, viste le decine di testimonianze e di statistiche alla mano, mentre, d’altra parte, tutti gli sforzi di trovare, per questi fenomeni, una spiegazione scientifica diversa da quella extraterrestre era rimasta una vera e propria chimera.
I fulmini globulari non potevano essere riprodotti in laboratorio ed i calcoli fisici fatti su modelli matematici davano risultati spropositati per l’energia e le dimensioni che questi strani fenomeni avrebbero dovuto possedere per essere considerati solo ed esclusivamente fulmini.
Il sottoscritto si trovò, qualche anno fa, a discuterne con l’allora direttore del CICAP, professor Ferluga, in diretta televisiva su RAI2. In quella sede il fisico padovano dichiarò che un suo amico aveva riprodotto i fulmini globulari nel suo laboratorio e che, quindi, il problema degli UFO era risolto.
Tale dichiarazione dimostrava, però, che Ferluga non aveva chiara la differenza tra produrre un effetto e riprodurre un effetto fisico in laboratorio: infatti, se diamo retta a questa filosofia scientifica da quattro soldi, ci rendiamo conto che potremmo dimostrare che i treni non esistono, perché esistono i trenini elettrici.
D’altro canto non abbiamo visto, in tutti questi anni, corroborata l’affermazione del professore, poiché, in letteratura, non sono state mai pubblicate le scoperte del suo amico costruttore di fulmini globulari. Inoltre, se li avesse veramente fatti, gli avrebbero dovuto conferire il Nobel per la Fisica.
Mi risulta, invece, che, nel 1995, i professori Brovetto e Maxia pubblicarono, sul Nuovo Cimento, vol.17D N.2, a pagina 169, uno studio intitolato “On the instability of ionospheric plasma originated by charge separations in the troposphere. The UFO phenomenon mechanism”. Il professor Brovetto, da me contattato, mi spiegò che si era interessato a
questo fenomeno perché lui stesso era stato testimone, una volta, a Cagliari, di un fenomeno che, ovviamente, doveva essere un fulmine globulare e per questo aveva scritto l’articolo.
Purtroppo l’articolo, che fa dei conti sulle energie messe in gioco dal fulmine globulare, spiega il fenomeno dei dischi volanti come una emissione di elettroni a livello di bordo della ionosfera. Se ne deduce che i fulmini globulari devono essere piccoli, anche se appaiono grandi, e soprattutto devono starsene molto in alto. Gli UFO descritti dal professor Brovetto sarebbero, quindi, da paragonarsi, per sua stessa affermazione, a quei fenomeni segnalati a Hessdalen di cui tanto si parla in ufologia.
Dico “purtroppo” perché mi sembra che la parte bibliografica riguardante i testi ufologici menzionati dal Brovetto sia assolutamente insufficiente.
Si fa riferimento al rapporto Condon, di cui tutti conoscono le limitazioni interpretative ed al libro di Philip Klass “UFO explained”, non tenendo conto del fatto che Klass era sul libro paga della Cia e non era uno scienziato, ma, come pochi sanno, un semplice giornalista;
inoltre si fa riferimento al libro di J. H. Hyneck “The UFO experience”, non tenendo conto del fatto che la figura del professor Hyneck, oggi come oggi, tende ad essere rivista dagli storici ufologici, i quali vedono in lui più una longa manus dei servizi segreti americani che un buon difensore della causa ufologia, come qualcuno vorrebbe ancor oggi far credere. Le altre voci bibliografiche, 23 in tutto, sono di trattati di fisica.
Ancora una volta, a mio parere, esiste uno squilibrio tra le testimonianze dei fenomeni fisici da interpretare e le interpretazioni date, tale da non poter tener conto delle conclusioni di Brovetto, se non nella misura in cui si deve comunque plaudire ad un tentativo di spiegazione parziale dei fenomeni descritti.
In questa analisi non mi soffermerò sugli aspetti moderni del problema, perché di questo ho già trattato in Notiziario Ufo n. 102 a pagina 51, nel lontano 1984. Desidero, invece, portare a conoscenza del lettore un’opera del 1914, dal titolo “Fulmini Globulari: effetti sull’uomo e sugli animali”, volume 32, del professor Ignazio Galli, socio ordinario della
Pontificia Accademia Romana dei Nuovi Lincei.
Nella memoria quarta di questo imponente lavoro, l’autore ricorda e ricostruisce alcune delle più importanti testimonianze storiche sul comportamento e gli effetti che fulmini globulari avrebbero prodotto dal momento in cui qualcuno ha avuto il bisogno di descrivere queste cose per la prima volta, fino quasi ai giorni nostri.
Ma facciamo parlare l’autore di questo imponente lavoro:
“Sembra che un’apparizione osservata ad Hirshberg, nella Slesia, alle 16 del 19 aprile del 1886, avesse qualche somiglianza con quelle lunghe file di globi che Gastone Plantè chiamò lampi a rosario. Un globo giallo, grosso quanto una testa di un fanciullo, era seguito da una fila di globi minori come palle da biliardo…ed ancora ….Il professor Muller della società Geografica Russa dichiarò di aver visto, verso le 18 del 30 luglio 1888, tre globi in fila. Il globo di mezzo era giallo con riflessi dorati, di sessanta centimetri di diametro, gli altri erano meno grandi e color porpora.”
Oppure sentite questa:
“Il 23 luglio del 1913 il signor Isidoro Baroni vide un globo di colore azzurro, del diametro apparente di dieci-dodici centimetri, con un anello azzurro tutt’intorno.”
Nella parte terza di questo trattato l’autore parla di strani fulmini globulari di forma piatta (?), arcuata, caudata e così via, mentre più avanti riporta di un evento avvenuto, verso le 9 di sera del 19 agosto 1820, tra Lione e Grenoble, quando comparve, a grande altezza
nell’aria, un serpente di fuoco che sembrava lungo più di 160 metri. Rimase immobile circa due minuti, poi sparì lasciando al suo posto moltissimi globi luminosi di mirabile trasparenza.
Un altro strano resoconto risale al 25 giugno del 1885.
In Svizzera il signor Studer, sulla cima del Sentia (2504 m), durante un temporale, vide guizzare alcune fiamme giallastre, che poi si rivelarono globi gialli in fila indiana. Poco dopo, sulla medesima cresta, comparve un globo luminoso grande come una grossa bomba (?), che oscillava alternativamente tra due punti, descrivendo un arco parabolico
molto stretto con velocità uniforme, non superiore a quella di una palla lanciata a mano.
Ai punti estremi della traiettoria, questo strano oggetto diventava trasparente, mentre riaquistava consistenza e colore nel mezzo. Oltre ad effettuare altre strane manovre, questo strano coso distrusse 15 pali della luce; a terra si trovarono pezzi di metallo fuso. Il testimone ebbe problemi alla vista a causa dell’intensità luminosa del fenomeno osservato.
Al di là di queste incredibili osservazioni, effettuate da persone di elevato grado culturale, tenendo conto dei tempi in cui i racconti venivano raccolti, ho scoperto una serie incredibile di effetti prodotti, su esseri umani ed animali, dai fulmini globulari citati dal professor Galli.
Innanzi tutto le stragi effettuate da questi strani fulmini appaiono esagerate per essere prodotte da tali cause (per esempio oggi queste cose non sembrano più accadere, nda).
Il 5 giugno 1781 tre morti e sessanta feriti, l’11 luglio 1819 nove morti ed ottantadue feriti, mentre tutti i cani presenti nella chiesa dove cadde il fulmine, e ce n’erano molti, furono trovati morti.
Il 9 settembre del 1843 otto cavalli uccisi a Fourgerè, nel maggio del 1904 strage di tutti gli animali della stalla di Metilene, tra cui buoi, capre, porci, tranne una capra malata, che il fulmine non aveva toccato.
Il 19 luglio 1759, a Dresda, uno stalliere vede una fortissima luce nella stalla, chiude gli occhi e, quando li riapre, scopre che, dei trenta cavalli, diciannove erano morti, ma erano stati scelti dal fulmine con qualche strana strategia, visto che erano tutti in fila.
Nel luglio del 1836 un vaccaio, che conduceva le sue bestie, vide scoppiare attorno a se un fuoco, svenne ed, al suo risveglio, solo tre mucche erano salve.
Le mucche non sembravano avere segni esterni, ma molte presentavano alcune strisce di pelo bruciato, solo sul lato sinistro (?), con forte ecchimosi della cute in strisce larghe 4 centimetri ed estese fino ai lombi, ai seni, alle cosce, all’incavo dei garretti. Sangue sgorgava anche dai capezzoli. Dopo alcune ore dall’ispezione del veterinario molti organi
erano pieni di sangue e liquido giallo in stato di putrefazione. Ad una vacca mancava l’epiglottide e la metà dell’epitelio sul lato destro della lingua.
La bestia aveva un taglio così sottile, dalla laringe alla biforcazione, che sembrava fatto con il coltello.
Nel 1715 un fulmine circolò per l’Abbazia di Tours e non molestò alcuno dei 150 frati, ma se la rifece con 22 cavalli.
Nel 1819, presso Beaumont-Le-Roger, un solo fulmine stese 44 castrati.
La sera dell’11 maggio 1865 il pastore Uberto Wera riconduceva 152 castrati. Un fulmine ne uccise 126 e lui fu trovato completamente nudo (?), calvo, con una cicatrice che andava dalla fronte al petto, ma senza effusione di sangue. Delle bestie morte alcune erano decapitate, tre avevano la testa forata da parte a parte o le gambe rotte. Il cane non
fu più trovato.
Se, per caso, il lettore sta cominciando a pensare che questi strani fulmini globulari praticano le stesse operazioni che sarebbero da ascrivere ai casi di mutilazioni animali ad opera di alieni, ancora non ha letto niente.
L’8 settembre del 1896, a Vandieres, un pastore e due bambine che erano con lui rimangono paralizzati per più di un’ora, mentre il cane e molti animali vengono ammazzati da un fulmine. Ma la cosa interessante è che, tra le altre mutilazioni sugli animali probabilmente effettuate dal fulmine, se ne annoverano di veramente strane; al povero pastore, infatti, viene tolto un padiglione auricolare!
Questi fulmini devono essere dei veri macellai se ad Aubrac, nell’agosto del 1905, uno solo di essi stese 586 bestie, tra cui 246 agnelli, 218 pecore, 84 castrati e 20 arieti.
Al principio di luglio del 1865 un fulmine, oltre ad ammazzare alcuni bambini, li spogliò completamente.
Nel pomeriggio del 5 luglio del 1781 un fulmine uccise tre uomini, ma ad uno di essi tagliò la lingua e praticò un foro sul collo (come ai cavalli di S. Rossore - nda).
A Draguignan, in Provenza, l’8 settembre del 1634, il solito fulmine globulare uccise otto persone e, tra queste, venne riportato che ad un cadavere non si trovarono più né la lingua né i denti.
Sul cadavere di un Prussiano ucciso dal fulmine globulare nel 1772 il dottor Crome osservò che, dalla parte interna della coscia sinistra, era stato tolto un brano di derma di quindici centimetri quadrati. Il muscolo era, però, intatto e la piaga senza sangue; la camicia senza macchie.
Vicino a Ferbellin, nel maggio del 1809, un pastore ci rimise l’orecchio sinistro e la vita.
Da un altro fulmine globulare, nel 1815, fu uccisa una giovinetta che viveva a Chailly: il fulmine ferì la giovinetta all’orecchio sinistro.
E che dire dei fulmini globulari che non fanno rumore, ma, all’interno di un gruppo di cinque donne, improvvisamente ne afferrano una sola e la trattano così? Dopo che le altre hanno ripreso conoscenza, vedono quanto segue: la poveretta era morta, tutta nuda e con molte ferite. Le vesti e le scarpe erano tagliate a strisce e sparse a sei piedi di distanza dal cadavere. Quando la poveretta fu esaminata dal dottor Morand si vide che aveva diverse graffiature parallele sulla fronte, a sinistra. Aveva lividi i lombi e l’addome, con profonde ferite rettilinee e frattura del sacro. A sinistra ferita nell’inguine, a destra squarciato l’addome, spezzato l’osso pubico. Era sparita una grande massa muscolare, di quasi tre libbre, eppure sul luogo del disastro nemmeno una goccia di sangue!
Il 27 luglio 1791, a Everdon Friend (Northampton), un globo luminoso produsse, su di una donna incinta, più di cento ferite e ad un’altra scorticò i piedi senza danno alle scarpe; ad un’altra produsse quattro fori sopra il ginocchio e sulle spalle. Sul torace di alcuni uomini i fori erano molti, ma lo stupore più grande fu suscitato dall’osservazione dei morti. Tre cadaveri sedevano in atteggiamento naturale come se fossero vivi. Orbene, su questi tre e su di un quarto che si trovava nel fosso vicino, quando furono spogliati, apparve uno spettacolo orribile: le natiche erano dilaniate e gli organi genitali distaccati, con piaghe che parevano fatte da piccoli ferri roventi.
Il conte Ruggiero di Bussy, vissuto nel secolo decimosettimo, riporta di un fulmine che produsse, su alcuni uomini:
“…comme vous pourriez dire, de rendre un homme digne d’entrer dans le serail ”.
A Pietroburgo, nel 1726, un fulmine globulare uccise un uomo in barca e sul cadavere si notò principalmente:
“Abdominis, et membri genitalis inflatio”.
Il professor Galli riporta anche numerosi esempi di animali tagliati in due per lungo e per largo dai suoi fulmini globulari e tra questi, gatti, pecore ed esseri umani.
Nel 1865 il chirurgo Stoltemberg curò un borghigiano di Wulffdorf colpito da un fulmine sul petto, a sinistra. Il poveraccio risultava completamente privo di derma, del quale neppure un brandello si poteva ritrovare.
Nel luglio del 1856, negli Stati Uniti, il dottor Giuseppe Menry curò un carrettiere al quale un fulmine globulare aveva distaccato delle strisce di pelle approssimativamente eguali ed avvolte in rotoletti distanti quattro dita tra loro. Il fatto strano era costituito dalle vesti del povero malcapitato che, ancora una volta, erano intatte.
Riguardo a queste cronache, devo dire che esse sono state riportate da eminenti scienziati dell’epoca. Devo inoltre dire che, se questi effetti fossero veramente stati prodotti da fulmini globulari, ancora oggi assisteremmo a questi fenomeni naturali; però ci risulta che, ai giorni nostri, non si producano più. Fa una certa impressione la capacità del
fulmine globulare di scegliere le vittime in una moltitudine di esseri viventi, così come è interessante notare che alcuni di questi fenomeni si diffondono su di una superficie estremamente grande, tanto da poter eliminare centinaia di animali per volta.
Si notano, poi, alcune cronache in cui il fulmine non viene nemmeno visto, ma si dice che deve esserci per forza stato!
Le mutilazioni che oggi ascriviamo agli alieni, tempo addietro erano addebitate ai fulmini globulari. Se questa osservazione da un lato farà felice il professor Ferluga, il quale finalmente vedrà risolto il problema delle mutilazioni animali (già lo sento sostenere che a tagliare i genitali ai cavalli di S. Rossore sono stati i fulmini globulari), d’altro canto dobbiamo riflettere sul fatto che molti anni fa gli alieni sembra avessero la mano più pesante di ora. Non solo animali, ma anche uomini, subivano mutilazioni tali che la carenza di conoscenza non permetteva di rendersi conto di cosa stava accadendo.
Si dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che la CIA, o chi per essa, non c’entra per niente con i fenomeni delle mutilazioni, ma che la matrice di questi fenomeni è extraterrestre.
I fulmini globulari del professor Galli altro non sono se non fenomeni luminosi ascrivibili a veri e propri UFO. C’è il missing time, c’è l’abduction, c’è la mutilazione con il fenomeno luminoso, c’è la paralisi dei testimoni e l’assenza delle tracce che un fulmine, di qualsiasi
natura, lascerebbe al suolo e sul corpo dei malcapitati, c’è, ancora una volta, l’incapacità umana di descrivere correttamente questi fenomeni.


Ultima modifica di Bastion il 05/03/2011, 16:28, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 12/07/2009, 19:30 
ARTICOLO SULLE MUTILAZIONI ANIMALI MISTERIOSE



La storia degli animali trovati mutilati in circostanze misteriose, per tutta l’America ed oltre, inizia ufficialmente il 9 settembre 1967, con un caso diventato ormai un classico, che coinvolse una cavalla chiamata Lady; che i giornali erroneamente chiamarono Snippy e spacciarono per un maschio.
All’epoca, il puledro di tre anni era stato trovato morto vicino Alamosa, nella S.Luis Valley, area a sud del Colorado.
L’intera testa dell’animale era stata ripulita dalla carne e dal muscolo.
Il cervello, gli organi ed il midollo erano scomparsi. Attorno all’animale, steso su un fianco in mezzo al campo, non c’era traccia né di sangue né di pneumatici. Solo, nel terreno, 15 tracce circolari. Ed un cerchio di 3 piedi, formato da 6 o 8 buchi , ognuno di circa 4 pollici e di 3-4 di profondità, trovato vicino ad un cespuglio danneggiato, a 40 piedi dal corpo dell’animale. Una guardia forestale controllo’ la zona con un geiger e trovo’ delle radiazioni attorno alle tracce; la radioattivita’, curiosamente, decresceva avvicinandosi alla carcassa del cavallo. Per spiegare il mistero ci si rivolse al dr. John Altshuler, ematologo e patologo all’universita’ Health Sciences Center di Denver; che investigo’ il caso dieci giorni dopo e rimase profondamente scioccato:
“Quando mi avvicinai al cavallo notai un taglio dal collo giu’ fino alla base del petto, un’incisione chiara e verticale. Sembrava che la carne fosse stata aperta e cauterizzata. Gli altri lembi di pelle tagliata sembravano cauterizzati da un laser moderno. Ma non esisteva la tecnologia laser nel 1967… Tagliai dei campioni di tessuto dalla parte piu’ dura e scura, ed esaminai il tessuto al microscopio. A livello cellulare, c’era una consistente decolorazione e distruzione con mutazioni causate dalla bruciatura. Piu’ stupefacente fu la mancanza di sangue. Io ho effettuato centinaia di autopsie. Non potete tagliare un corpo senza versare del sangue. Ma non c’era assolutamente sangue nella pelle o sul terreno. Non c’era sangue da nessuna parte. Cio’ mi impressiono’ moltissimo. Al cavallo mancavano il cuore, i polmoni e la tiroide. Il medio sterno era completamente vuoto e asciutto. Come si fa ad estrarre un cuore senza far uscire il sangue? “.
Il caso di Lady fu il primo ad attirare l’attenzione mondiale; da allora sono stati registrati migliaia di casi analoghi. Nel 90% delle volte si tratta di capi di bestiame, ma sono stati trovati mutilati in circostanze analoghe anche cavalli, pecore, capre ed altri animali, incluse specie domestiche. E in piu’,il fenomeno non e’ circoscritto solo agli Stati Uniti.
Molto spesso gli animali mutilati vengono privati delle cosiddette parti molli, soprattutto occhi, lingua, mammelle e ano. In alcuni casi mucche incinte sono state ritrovate con la placenta estratta ed il feto asportato. In tutti questi casi l’utero era stato accuratamente ripulito dal sangue e gli organi si mostravano bianco candidi (questo caso presenta molti punti in comune con quanto riportato ne “Il rapporto Majority”). Stranamente inoltre, sono stati rilevati alti livelli di radiazioni vicino ai cadaveri degli animali, e altrettanto strane sarebbero le prove (segni di pinze sugli zoccoli degli animali) secondo le quali il bestiame sarebbe stato mutilato altrove e riportato lì in seguito.
Il fenomeno raggiunse proporzioni assai rilevanti nell’autunno del ‘73, quando alcuni contadini di Minnesota e Kansas denunciarono di mutilazioni avvenute ai loro capi di bestiame. Le circostanze delle morti erano assai diverse, così le polizie locali non indagarono per trovare i colpevoli, facendo cadere le responsabilità sull’operato di sette sataniche. In breve tempo tuttavia le notizie di queste mutilazioni si diffusero in tutto il Midwest (Stati Uniti) fino al Canada. In seguito allo svilupparsi di questi misteriosi avvenimenti, anche le polizie di Alberta, Idaho, Montana e Iowa, collegarono questi massacri come attività di culti satanici. Ma le indagini, ove condotte in maniera approfondita, sembravano screditare questa teoria, specialmente alla luce di testimonianze secondo le quali elicotteri neri, privi di qualsiasi contrassegno, con vetri oscurati e motori ultrasilenziosi, sarebbero stati visti in corrispondenza delle ondate di follia omicida abbattutesi sul bestiame.
Il governo degli Stati Uniti ha speso migliaia di dollari per investigare a fondo su questo fenomeno. L’ipotesi di ingerenze extraterrestri è da questo punto di vista piuttosto interessante: spesso la presenza di UFO è stata segnalata nelle zone che in seguito sono state teatro di mutilazioni, senza contare che le mandrie sono terrorizzate a morte da loro (si è notato che in presenza di UFO i capi di bestiame scalpitano e muggiscono all’impazzata). Mutilazioni di animali sono state segnalate in zone ufologicamente calde, come il Nuovo Messico e Vicino all’AREA 51, in Nevada. Due diverse vittime di rapimenti da parte di alieni avrebbero raccontato, sotto regressione ipnotica, di aver visto capi di bestiame portati all’interno delle navi aliene e quindi mutilati
In talune occasioni alcuni bovini mostravano sulla pelle delle abrasioni, come se fossero stati sollevati da delle fasce di cuoio. In altri casi gli animali avevano tutte le ossa di uno dei due fianchi fracassate, come se fossero stati scagliati a terra da molto in alto. Questi fatti si sono ripetuti moltissime volte. La giornalista Linda Howe, da noi intervistata nel 1994, ha registrato centinaia di casi simili. Dai quali ha tratto una serie di libri fotografici e persino un documentario, ‘A strange harvest’, ‘Uno strano raccolto’.
“L’ultimo caso”, ci ha detto la Howe agli inizi di maggio del ‘94, “risale a due settimane fa”. E, sfogliando i suoi libri,
abbiamo visto scorrere sotto i nostri occhi centinaia di casi, di foto e di articoli, impossibili da riportare tutti. Abbiamo letto di un’ondata di mutilazioni nel Wyoming e nel Colorado nel 1975, che creo’ una tale psicosi che la popolazione, armata, aveva preso a sparare contro tutti. Anche contro un elicottero della Gasoline, scambiato per un mezzo governativo incaricato del rapimento del bestiame. E abbiamo visto la foto di una mutilazione nel Montana (Great Falls, 1975), composta da un taglio molto secco ma sfrangiato, che aveva lasciato nella pelle una seghettatura precisissima e indurita. E ancora, le fotocolor di una mucca senza la guancia e l’occhio destro, trovata nell’ ‘88 a Greeley, Colorado, e la foto di 5 mucche, morte e stese in fila, trovate a Hope, Arkansas, il 10 maggio 1989. E abbiamo visionato una cartina da cui emerge che TUTTI gli Stati Americani, e persino il Canada, hanno registrato mutilazioni di animali, in sei ondate differenti, fra il ‘67 e l’ ‘89.
E siamo giunti alla conclusione che il fenomeno sia troppo esteso per essere liquidato con spiegazioni convenzionali.
Difatti, col tempo, si e’ scoperto che le mutilazioni non sono un fenomeno esclusivo dell’America. Recentemente in Francia ben duemila montoni sono stati trovati allegramente mutilati e spellati presso le grotte di Verdon, nel Var. Curiosamente nella zona esiste una leggenda rinascimentale circa una gigantesca bestia “mannara” che gia’ nel ‘500 macellava gli animali.
Anche l’Inghilterra non sembra essere immune dal fenomeno. Il 15 luglio 1977 15 cavalli sarebbero stati trovati ridotti a pezzi in Cornovaglia, nel raggio di alcune centiaia di metri .
Le carcasse, stranamente, si sarebbero decomposte nel giro di una sola giornata.
Nello stesso periodo in Italia, nel triangolo compreso fra Parma, Piacenza e Genova, sull’Appennino, un animale misterioso (un puma, un lupo, o chissa’) avrebbe terrorizzato i villeggianti ed aggredito i vitelli . Poiche’ pero’ da noi questi eventi si ripetono pressocche’ ogni anno in varie localita’ boscose e la colpa, di volta in volta, viene data ad un puma, una pantera o ad un gorilla, c’e’ da chiedersi se quest’ultima storia non sia una classica leggenda urbana alimentata dai giornali che giocano sulla paura psicologica del selvaggio e del diverso.
Pure sempre in Italia, a Chions, un contadino avrebbe visto un UFO rubargli alcune galline, aspirandogliele con un fascio di luce. Leggenda urbana? Forse.
Leggenda urbana ci sembra, ad esempio, la vicenda di Otoco, Bolivia, ove, nei primi mesi del 1968,la contadina Valentina Flores scorse nel proprio recinto di pecore un umanoide di un metro e venti intento a macellare le bestie con una specie di gancio inserito in un tubo, estraendone le viscere. Attaccato dalla donna, che lo aveva scambiato per un ladro di bestiame, l’alieno avrebbe risposto ferendo la Flores con il gancio, alzandosi poi in volo grazie ad una strana cassetta portata sulle spalle.
Un altro caso si sarebbe verificato in Polonia nel marzo ‘87, ove alcuni ‘alieni’ avrebbero strappato un pezzo di carne dalla mascella destra di una mucca, dinnanzi agli occhi di un attonito meccanico, di nome Henryk Kwiatowski .
Un altro aneddoto riguardante creature misteriose, sarebbe quello che parla del Chupacabra, o “succhia capre”. Questo
fenomeno iniziò intorno alla metà del 1995, sulle montagne di Puerto Rico. Qualcosa di strano prese ad uccidere tutti i capi di bestiame, succhiandone il sangue. Quando i corpi furono trovati, si constatò che tutto il sangue era stato asiprato attraverso due piccole ferite, che sembravano prodotte da punture. Le morti erano davvero misteriose, ma il panico dilagò soltanto nel settembre dello sesso anno, quando una casalinga fu testimone oculare di un attacco del Chupacabra, e lo descrisse come una bestia simile ad un canguro, munito di zanne e con diabolici occhi rossi. Il soprannome Chupacabra venne attribuito poco dopo, e nel novembre 1995 le notizie sull’esistenza dello strano essere avevano oltrepassato i confini di Puerto Rico, diffondendosi nel mondo. Ma cos’era realmente questa creatura? Alcuni dicono fosse un lupo, altri un vampiro, altri ancora pensano si tratti di una forma di vita aliena. Si mormora, ma forse qui entrano in gioco aspetti fiabeschi e mitologici, che il Chupacabra sia accompagnato da un forte odore di zolfo, come le più classiche creature demoniache, e che possieda una forza sovrumana. Grazie a queste due caratteristiche, immobilizzerebbe le sue vittime e le dissanguerebbe facilmente.

Le “Spiegazioni razionali”
Lasciando da parte le leggende urbane e venendo ai casi reali e documentati, in varie occasioni si e’ notata la rimozione degli organi sessuali degli animali. Questo ha innescato folli speculazioni su culti satanici.
Cio’ non e’ credibile per vari motivi: in primis, il sacrificio nel culto diabolico coinvolge una donna o un bambino. e non un animale. Questo perche’ il satanista, strappando un cuore o un cervello e mangiandolo, acquisterebbele facolta’ del sacrificato. Se un satanista dovesse cibarsi del cuore di un bue, idealmente regredirebbe allo stato animale. Al riguardo,un’inchiesta condotta in America alcuni anni fa dal giornalista Giorgio Medail, che ha intervistato vari cultisti “pentiti” tra cui il capo dell’FBI a S.Francisco, ha dimostrato come i sacrifici siano essenzialmente umani. “Almeno 20.000 fra le persone che scompaiono negli States ogni anno,”ci ha detto Medail, “vengono uccise durante le messe nere. Questi dati mi sono stati forniti direttamente dall’FBI”.
Gli unici culti che prevedono il sacrificio di animali sono il vudu’ e la teurgia pagana. Ma il vudu’ si limita a sacrificare. strozzandoli o sminuzzandoli con coltellacci, animali da cortile, in linea con una religione ‘domestica’; la teurgia prevede il sacrificio di un vitello (idealmente, il ‘capro espiatorio’) ma con grande spargimento di sangue, altrimenti il rito non e’ valido, in quanto la fuoriuscita del plasma, ritenuto magico, e’ indispensabile per qualsiasi sortilegio. E comunque, solo una minima parte dei gia’ pochi neopagani praticano questo sacrificio, come ci e’ stato confermato dal sommo sacerdote milanese della teurgia di Milano (di cui taciamo il nome).
Inoltre, una simile spiegazione e’ valida solo per pochi casi. Non ci si spiegherebbe, difatti come i satanisti americani possano evitare di lasciare tracce sul terreno (i loro riti sono sempre molto caotici, a base di danze sincopate, orge e con gran consumo di candele ed altri oggetti), e come sappiano incidere gli organi con una precisione immacolata, senza lasciare alcun segno. In piu’, nessuno di questi ipotetici colpevoli e’ mai stato colto in fallo, sebbene vi sia una ricompensa di circa 45.000 dollari per chi denunci i responsabili delle mutilazioni animali.
Sono stati incolpati anche i predatori del deserto, ma anche questa spiegazione e’ valida solo per pochi dei casi. “Una teoria piu’ plausibile”, ha scritto l’inglese Timothy Good, “e’ che le mutilazioni facciano parte di un progetto di ricerca segreto del governo americano, tipo esperimenti di guerra batteriologica. Ancora, mentre ci sono indicazioni precise sul coinvolgimento del governo in vari casi, l’evidenza della responsabilita’ diretta del governo rimane labile”.
Ma sempre presente, anche se in altro modo.

[align=right]Fonte: Ufoonline[/align]


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LE M.A.M.



E’un fenomeno spaventoso e raccapricciante, apparentemente di connotazione opposta a quello dei Crop Circles: nel 1967 nel Kansas, una puledra di nome Lady venne trovata con il collo scarnificato, la mandibola ed altri organi, nettamente asportati. Non vi erano tracce di sangue, né impronte umane o di altri animali predatori. Unica traccia, un cerchio di terra compatta e dura come la porcellana, poco distante, che si stagliava nettamente fra le morbide zolle circostanti. Da allora casi analoghi sono stati segnalati in vari paesi del mondo: animali da allevamento, trovati l’indomani morti, con i medesimi organi asportati. Come i Crop Circles anche questo fenomeno si manifesta la notte, annunciato dal passaggio di velocissime sfere luminose o di oggetti grandi come un campo da football che illuminano a giorno l’area. …
Le Mutilazioni Animali Misteriose (M.A.M.) sono uno dei piu' sconcertanti fenomeni collegati al fenomeno ufologico.
Abbastanza di rado vengono ritrovate delle carcasse di animali morti. Le carcasse presentano delle strane ferite. Alcuni organi sono asportati e i vasi sanguigni sono cauterizzati con un forte calore. Alcuni ricercatori ipotizzano che per fare queste vere e proprie operazioni, venga impiegato un laser. Ad alcuni animali è stato asportata parte del cranio. Ad altri gli organi genitali. Ad altri ancora interi organi. I casi di MAM risalgono almeno al primo dopoguerra.

Immagine

Nei bovini vi è un taglio regolare della ferita con asportazione della lingua e di parte della guancia. Niente sangue. Eppure la testa è estremamente vascolarizzata.
Si annotano casi presunti di MAM sia negli anni 50 e in Italia addirittura negli anni '30. Siamo nel 1967 in Colorado. La cavalla Lady aveva tre anni, era di razza Appaloosa. Il 9 settembre 1967 venne trovata in questo modo: il collo e la testa scarnificata. Le ossa bianche e pulite. Non una traccia di sangue. Vennero trovate anche tracce di radioattività nettamente superiori al rumore di fondo terrestre. Ad un ulteriore analisi fu constatato che mancavano cuore, intestino e tiroide. Erroneamente la cavalla venne identificata, per un errore giornalistico, come il cavallo Snippy, un giovane puledro.
Il fenomeno delle M.A.M., è un fenomeno mondiale, nonostante vi siano numerosi casi documentati negli Stati Uniti. Molti hanno ipotizzato che si tratti di esperimenti medici o militari terrestri, ma non si capisce con quale logica un gruppo di medici o militari andrebbero ad operare un equino od un bovino, rischiando di venire scoperti. Inoltre, molte operazioni con tagli netti e ferite cauterizzate, richiamano l'uso medico del laser chirurgico (che taglia e cauterizza i vasi sanguigni allo stesso tempo). Ma negli anni '67 e ancora prima, negli anni '50 o nel '30 nessuno sapeva che cosa fosse il laser. Alcuni casi di M.A.M. si sono verificati nei giorni nostri (anni dal 1990 al 2000) anche se non è stato fatto alcun esame necroscopico.
Inoltre molte volte alcuni testimoni hanno affermato di aver visto alcuni giorni prima, strani bagliori nelle zone dove poi verranno ritrovati i cadaveri.

Immagine

In questa due immagini una interessante foto e il suo dettaglio (più in basso). L'animale in questione sembra essere stato lasciato cadere dall'alto. Non si spiegherebbe diversamente come sia stato possibile che sia finito su un traliccio dell'energia elettrica.


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MUTILAZIONI IN AMERICA E MESSICO



Misteriose mutilazioni animali nella comunità rurale di Calhan, in Colorado, dove, dal 10 ottobre scorso, 22 tra cavalli e asini sono stati trovati morti; senza mezzi termini, la gente del luogo attribuisce la responsabilità della mattanza agli UFO e a certi fantomatici elicotteri scuri spesso associati all’apparizione in cielo di dischi volanti ed al ritrovamento di carcasse maciullate. Terry Ashcroft, che vive a 19 miglia dalla città, ricorda quando, 15 anni prima, stava guidando su una vecchia strada di campagna quando ha notato uno di questi elicotteri sorvolare un campo ove in seguito venne trovato del bestiame mutilato. Secondo la ricercatrice Linda Howe gli animali verrebbero rubati dagli UFO ed in seguito scaricati a bassa quota dagli elicotteri neri, che altro non sarebbero che velivoli militari messi a disposizione degli E.T. da Forze Armate colluse con gli alieni. Sebbene la tesi sembri la trama di un film di fantascienza, la Howe fa notare che molto spesso gli animali rapiti vengono trovati morti, con le ossa di uno dei fianchi completamente rotte, come se fossero stati scagliati a terra dall’alto. Non si sbilancia invece John Heikkila, il veterinario locale, che ha esaminato gli animali. "il 22 ottobre 16 cavalli sono stati trovati uccisi nel pascolo dell’allevatore William DeWitt, sparsi in un’area di 45 metri ed apparentemente uccisi da una luce che li ha bruciati. Altri sei fra cavalli ed asini sono stati rinvenuti morti nel ranch di Ned Sixkiller, l’11 ottobre. Ned è convinto siano stati gli UFO", racconta Heikkila senza propendere per alcuna ipotesi, ma limitandosi ad aggiungere di avere condotto diverse autopsie e di avere trovato grossi fori ("stile calibro 22") nel corpo e nella testa degli animali. "Ma l’esame ai raggi X non ha rivelato presenza di proiettili nelle carcasse", ha aggiunto. Il dato impressionante è che gli occhi di alcuni cavalli erano letteralmente esplosi. Ed il chupacabras torna a colpire in Messico. Sei pecore sono state trovate morte la notte del 21 settembre scorso nel Rancho El Cadillo, nella città di Juarez. Jesus Gel Gonzalez, allevatore del posto, ha chiamato la polizia alle 22.30 per segnalare il ritrovamento delle carcasse, tutte con strane ferite sul corpo. Il dottor Oscar Sanchez, direttore del Dipartimento per la Salute di Juarez, giunto come medico forense assieme alla polizia, ha in effetti rilevato la presenza di profondi tagli sul naso dei poveri animali e, pur pensando all’aggressione di un predatore, non ha saputo spiegare l’assoluta mancanza di sangue nelle carogne. Gonzalez ha altresì dichiarato di avere avvistato qualche giorno prima una misteriosa creatura, alta poco più di un metro, accanto alle pecore; inspiegabilmente, a seguito di quell’apparizione, i cani da guardia erano scomparsi. Terrorizzati forse dall’apparire del chupacabras? Non lo sappiamo, ma certo è che, sul posto, la polizia ha rinvenuto diverse impronte a quattro lunghe dita, che il dottor Sanchez non ha saputo identificare, e che non corrispondono assolutamente a quelle dei puma. La misteriosa creatura responsabile della mattanza è dunque rimasta sconosciuta.


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