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Essere Interdimensionale
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 Oggetto del messaggio: Messaggio per gli alieni
MessaggioInviato: 17/04/2022, 09:41 
Un messaggio per gli alieni inviato da Meti a sistema solare a 39,5 anni luce

Un secondo messaggio, tanto per essere sicuri che la risposta possa arrivare in caso di esistenza del destinatario. Il gruppo di ricercatori di Meti (Messaging Extraterrestrial Intellligence) attraverso il suo braccio operativo Seti invierà un secondo messaggio al sistema della stella nana ultrafredda Trappist-1, nel tentativo di contattare una possibile civiltà aliena che viva all’interno di quella galassia. Un esperimento visionario, dal momento che un primo messaggio era stato inviato già nel 2017 dalla città norvegese di Tromso e verso la Stella di Luyten, ma la risposta anche in questo caso non arriverebbe in tempi brevi, dal momento che con una distanza dal sistema solare di circa 39,5 anni luce servirebbero circa 80 anni per ricevere un riscontro della presenza di vita, e anche a un certo livello di civilizzazione. Operando dalla stazione terrestre Goonhilly, situata in Cornovaglia (Inghilterra), sulla base del coordinamento dei ricercatori di San Francisco, il gruppo di scienziati vuole comunque fare un secondo tentativo da satellite, a dispetto dello scetticismo prevalente nella comunità scientifica, inviando un messaggio con principi musicali e geometrici pressoché universali, nella speranza che si possa innescare una conversazione interstellare. Per farlo sarà però necessario il supporto di trasmettitori molto potenti, considerata la distanza siderale che separa il pianeta Terra dal sistema di Trappist-1. La data in programma per l’invio del messaggio è quella del prossimo 4 ottobre.

A differenza di tanti altri sistemi individuati dagli scienziati nel corso degli anni o della semplice predisposizione di tanti nell’attendere il passaggio vicino alla Terra di un Ufo, Trappist-1 è al momento tra le soluzioni più promettenti, in quanto la nana rossa ultrafredda ospita le orbite di sette pianeti, scoperti tra il 2016 e il 2017. Tre di questi, nell’area ribattezzata Goldilocks, sembrano conservare tracce di acqua, se non quantità maggiori di un elemento fondamentale affinché si possa ipotizzare la presenza di forme di vita. Non a caso il messaggio verrà inviato proprio in questa zona, in modo tale che possano aumentare le possibilità di un’eventuale risposta.

Per assicurarsi che il contenuto possa essere recepito, ha spiegato Douglas Vakoch, uno dei ricercatori e già presidente di Meti, saranno impostate quattro diverse fasi della stessa frequenza, nella trasmissione della musica, in modo da aumentare le possibilità che possa essere effettivamente ascoltata, anche in condizioni diverse. Per facilitare la decodificazione, oltre alle clip musicali (un passaggio riprodotto allo Stihia Festival in Muynak, Uzbekistan), sono state aggiunte delle informazioni che riportano agli elementi della tavola periodica e a sistemi binari e geometrici che possano rappresentare in qualche modo un linguaggio universale, attraverso dei quadrati rossi, bianchi e neri o alla struttura dell’atomo, oltre a principi basilari di matematica. Il tutto codificato con un sistema «QPSK» su diverse modulazioni che permetterebbero la corretta ricezione con diversi modi e tecniche.

«Sono informazioni che noi potremmo ritenere ovvie, ma potrebbero non esserlo per gli alieni che vogliamo contattare», ha spiegato Vakoch. «Invieremo diversi formati, per concetti che una civiltà avanzata dovrebbe e potrebbe conoscere, in modo tale che almeno uno di questi possa essere loro comprensibile». Una riflessione anche sul tempo di risposta. «Qualora vi fosse un qualche riscontro, i tempi di arrivo potranno dirci anche qualcosa sul livello della loro tecnologia», precisa il ricercatore. Per quanto al limite dell’impossibile, il tentativo fatto con Trappist-1 ha già tempi, per quanto lunghi, decisamente più alla portata della vita umana rispetto a quelli del messaggio del telescopio Arecibo, inviato nel 1974 e che necessiterebbe circa 50mila anni per avere una risposta da un ammasso di stelle ancora più lontano rispetto a Trappist-1, anche per via di un’eventuale decodificazione più complessa da parte dei presunti amici extraterrestri.

https://www.corriere.it/tecnologia/22_a ... 1_amp.html



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