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 Oggetto del messaggio: Intervista al contattista Anis Tarzak
MessaggioInviato: 03/03/2023, 11:14 
INTERVISTA AL CONTATTISTA ANIS TARZAK
Carlo Di Litta
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Anis Tarzak è un uomo franco- tunisino, nato a Nizza da genitori tunisini. Si è trasferito in Italia nel 2003, dove vive con la sua compagna italiana e lavora nel settore olistico. Ho conosciuto Anis al “Torriglia UFO Convention” del 2016, dove mi si è avvicinato, dopo il mio intervento, raccontandomi le sue esperienze di contatto con esseri extraterrestri. La naturalezza con cui raccontava la sua storia, l’equilibrio emozionale con cui descriveva certi dettagli anche forti da un punto di vista psico-fisico, li ho raramente riscontrati in persone che hanno vissuto esperienze di abduction e come me è rimasto colpito positivamente anche il pubblico in sala. Da allora Anis è stato invitato in convegni e diverse trasmissioni radio italiane ed estere per condividere la sua straordinaria esperienza di contatto e aiuta diverse persone che vivono esperienze simili.

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I termini UFO, Alieni, Extraterrestri, quando sono entrati nella tua vita?

Sin dall’infanzia, in modo spontaneo, istintivo, senza aver mai avuto riferimenti esterni da cui apprendere certi termini. Anzi, la mia famiglia era di mentalità molto chiusa, non si discuteva mai di certe tematiche di “confine”. Non mi lasciavano guardare in televisione certi programmi tipici dei bambini della mia età, o altre trasmissioni diffuse nel mondo occidentale. Per non parlare delle scuole primarie, che mi è capitato di ripetere più di una volta per “problemi” di apprendimento del linguaggio, dove non si faceva mai riferimento ad argomenti che non fossero compresi nei programmi didattici nazionali. Eppure, il termine extraterrestre usciva spontaneamente dalle miei corde vocali. Solo successivamente, crescendo, ho appreso che fosse un termine soprattutto collegato a determinati argomenti.

Quando hai avuto il tuo primo contatto con esseri extraterrestri o con avvistamenti UFO?

Sempre da ragazzino. Ti dico che mi era più famigliare il Loro viso, che quello di miei genitori. Sono riuscito a memorizzare prima il Loro viso. Una volta mia madre mi ha raccontato che, quando era incinta, spesso le capitava di vedere delle ombre vicino a lei che la spaventavano. In pratica, venivano a trovarmi prima ancora che io nascessi. Lei da allora continua a tenere la luce accesa quando è in casa.

Puoi descrivermi questo contatto?

Certo, ho ancora un ricordo molto vivido. Si è verificato all’interno nella mia stanza. Ho iniziato ad avere delle sensazioni particolari, sentivo dei suoni nella mente, che erano immediatamente accompagnati dalla presenza di una specie di polverina bianca molto luminosa, che in poco tempo si diffondeva come un fascio di luce in tutta la stanza. Man mano che questo fascio di luce bianca si spargeva avevo le visioni dei volti questi esseri, che poi si materializzavano dentro la mia stanza. Ho avuto sempre la sensazione che utilizzassero come tramite la Luna, o la sua energia, non ti so dire… per effettuare questo tipo di contatto con me, dal momento che sentivo la stessa energia che avverto tutt’ora guardando la Luna.

Che tipo di linguaggio usavano per comunicare con te?

Ricordo che comunicavano attraverso dei simboli. O meglio, avevo delle visioni in cui apparivano delle piramidi, dove una piramide in particolare era molto più grande e sproporzionata rispetto alle altre. Ho avuto sempre la sensazione che Loro, gli extraterrestri, prima di portarmi all’interno di questa grande piramide, era come se mi preparassero, attivando delle memorie.

In che modo?

Si trattava di un processo un po’ articolato. Iniziavano a mettermi qualcosa dentro al naso, mentre li vedevo andare avanti e indietro per la stanza e dal quel momento iniziavo un viaggio con Loro attraverso un lungo tunnel per poi trovarmi all’interno di questa grande piramide. Mentre ero dentro il tunnel mi sentivo come “smaterializzato”, anche se avvertivo un gran freddo.

Il Loro approccio di Contatto nei tuoi confronti è rimasto lo stesso negli anni o è cambiato?

Nel corso degli anni è mutato, ma mantengono sempre una costante: sono molto attenti a rispettare le nostre leggi fisiche, i nostri sensi, il nostro equilibrio spazio temporale, per non creare danni. Anche se quando vivi un’esperienza di incontro ravvicinato ti sembra di averli lì accanto a te, in realtà può capitare che ci siano diversi anni luce di distanza, per cui devono calcolare ogni mossa. Non è un processo semplice quando s’incontrano due realtà spazio/temporali differenti. Si muovono con molta attenzione, devono essere precisi come dei chirurghi, poiché se fanno dei danni e questo si ripercuote su più piani dimensionali, con delle gravi conseguenze anche per Loro. Personalmente è come se avessi in me una parte della loro vibrazione, della loro realtà spazio temporale. Più volte è capitato che persone che entrano in contatto con me, hanno una diversa percezione del tempo. Un’amica, che più volte ha meditato con me, mi ha detto che quando sta con me non si rende conto del tempo che passa.

Puoi descrivermi le caratteristiche fisiche delle razze con cui sei in Contatto?

Ce ne sono due in particolare. Quelli della prima razza, che chiamo “Gli Apripista”, sono di colore grigio scuro, alti come me, tra il metro e settantacinque e il metro e ottanta. Hanno una struttura corporea molto esile, con braccia lunghe e sottili e la testa molto grande rispetto al corpo. Ma ciò che colpisce di più sono gli occhi, enormi, che ricordano quelli di alcuni insetti.

Somigliano alla razza dei Grigi, quelli di bassa statura?

Li ricordano, ma quelli che vedo io sono più alti e con gli occhi più grandi e utilizzano come una specie di velo protettivo. Non sono mai riuscito a vedere la bocca.

Li vede sempre nudi?

A volte indossano una specie di tuta molto aderente di vari colori, che sembra una seconda pelle. Li ho visti anche qui sulla Terra, mimetizzati in forma umana, ma se fai attenzione e ti focalizzi bene su di loro, riesci a riconoscerli. Poi, se ti avvicini, senti un’altra energia, che non hanno i normali esseri umani.

Quindi, alcuni di loro sono già qui?

Sì! Tornando al discorso di prima, quando entrano nella mia stanza, dopo che li vedo, si forma una specie di portale, di “gate”, che mi conduce successivamente a un’altra razza, che io chiamo “I Maestri”. Questi ultimi sono altissimi, tra i due metri e cinquanta e i tre metri, hanno una testa a forma di cono, con il vertice nella parte alta. I loro occhi sono luminosissimi e il loro corpo più voluminoso della razza precedente. Mi è anche capitato di vederli direttamente in “sogno”, ma più raramente.

Hai mai avuto paura mentre avvenivano questi incontri?

Sì, in particolare le prime volte, anche perché si hanno delle ripercussioni fisiche. Al mio rientro dall’esperienza di contatto, spesso è capitato che mi uscisse il sangue dal naso, cosa dovuta all’impatto con delle energie, che sono vibrazioni molto più potenti di quelle cui è abituato il nostro corpo. Nei giorni successivi al Contatto, non di rado ho avuto anche delle nausee e ho vomitato. È come se la tua Coscienza già sapesse del verificarsi di certe situazioni traumatiche per il corpo, per cui c’è una parte di te che pone resistenza al contatto. Infatti, tornato dall’esperienza e ritrovatomi nel mio letto, per un attimo non riuscivo a respirare e parlare, per cui il primo suono che emettevo era un urlo, dovuto come a un senso di liberazione. Per dei secondi avvertivo la sensazione che le mie cellule dovessero ricompattarsi prima di riappropriarmi del mio corpo, del mio respiro. Quando riprendevo a respirare c’erano ancora Loro, che con dei piccoli movimenti è come se avessero scandito il ritorno del mio respiro. Dopodiché, quando vedevano che mi ero ripreso ed ero nuovamente padrone del mio corpo, andavano via e la luce gialla che mi circondava spariva. Questo per me costituiva il segnale che ero tornato di nuovo nella mia realtà quotidiana. Ma col trascorrere degli anni, questa sensazione di paura è venuta meno e adesso è come se fossi addestrato a vivere certe esperienze.

Dimmi qualcosa in più su questa “luce gialla”.

La vedo quando mi trovo con Loro. O meglio, è sempre quella specie di polverina bianca luminescente che inizio a vedere prima che gli Esseri si manifestino fisicamente. Solo che quando entro nell’ambiente dove mi portano, questa forma luminosa diventa gialla e circonda tutto l’ambiente. La cosa strana di questa “luce” è che sembra avere una consistenza materiale. Tornato dall’esperienza di contatto, me la sento appiccicata addosso e corro subito a farmi una doccia.

Le modalità con cui entri in contatto con questi extraterrestri sono rimaste sempre le stesse nel corso degli anni?

No, sono cambiate, in particolare da quando vivo in Italia. Adesso il Contatto con loro lo sento più fisico, percepisco maggiormente la presenza del mio corpo. Nel senso che è come se il mio corpo fosse stato modificato, adattato a vivere certe esperienze.

Queste tue esperienze di Contatto Ravvicinato hanno anche delle conseguenze nella vita quotidiana?

Certo! Alcune volte in casa mi capita di guardare casualmente verso il muro e vedo apparire una specie di macchia verdastra, che segue il mio sguardo. Inizialmente pensavo che fosse un problema dei miei occhi, ma ci sono stati più volte dei testimoni che hanno visto questa macchia apparire dal nulla e poi sparire. È come se una parte del loro mondo fosse sempre con me. Altre volte dei membri della mia famiglia hanno assistito quando gli extraterrestri venivano da me, sentendo la loro energia, vedendo dei fenomeni particolari come l’esplosione di lampadine e lo spegnimento improvviso degli elettrodomestici. E alcune volte hanno visto anche gli Esseri dentro casa. In particolare due persone: Monica, la mia compagna, e mio fratello minore. Il giorno prima che mio fratello vedesse dentro casa un essere extra già durante una meditazione fatta con me aveva percepito delle vibrazioni attorno a noi, che non aveva mai avvertito prima. L’ho avvertito di andare via perché stavano per arrivare e non volevo che si spaventasse, ma lui ha voluto rimanere a casa. Era tra le 3 e le 4 del mattino; ho visto tre esseri entrare mia stanza e un quarto dirigersi da mio fratello al piano di sotto. Ho sentito subito l’urlo di mio fratello paralizzato, gli ho detto dissi di stare calmo e non spaventarsi… Quando sono andato da lui, dopo che gli esseri erano andati via, l’ho trovato stordito e lui mi ha spiegato che quando aveva visto l’essere manifestarglisi davanti, il televisore si era acceso da solo e poi si era spento quando l’essere se n’era andato. Ci tengo a dirti che nulla è lasciato al caso, anche la presenza dei testimoni è stabilita da Loro. Quando non vogliono nessuno, anche se hai 1000 persone a casa, nessuno vede e percepisce nulla.

Mi hai detto che il giorno prima del contatto ravvicinato hai meditato insieme a tuo fratello. La meditazione può favorire l’incontro con Esseri da altre realtà?

Certamente. Meditando sviluppi una vibrazione in base alla quale percepisci delle frequenze che normalmente non senti. Può aprire delle porte verso altri mondi, compresi quelli degli extraterrestri. Già durante la meditazione io e mio fratello abbiamo percepito delle energie “strane” attorno a noi. Avevamo aperto una porta…

Questi incontri ravvicinati sono avvenuti sempre a casa o anche in altri luoghi?

Ovunque, di giorno e di notte, anche durante il lavoro. Una volta a Nizza, durante una partita di calcio con gli amici, mi dissero di andare a prendere dell’acqua nelle vicinanze. E, mentre m’incamminavo verso la fontana, mi ritrovai in lampo al porto seduto su una panchina, con il sangue al naso, domandandomi cosa caspita ci facessi lì. Non sapevo cosa fosse successo né cosa mi avesse portato al porto di Nizza. Mi sono trovato da un punto all’altro della città. E non è stata l’unica volta. Anche in Tunisia ho avuto degli sfasamenti spazio/temporali. Spesso utilizzano anche dei tunnel sotterranei per trasportarti velocemente da un luogo all’altro.

Mi hai detto che quando entri in contatto con gli extraterrestri ti esce il sangue da naso. Per quale motivo?

L’energia della loro presenza è così forte che devi fare uno sforzo mentale immane per reggere il contatto, per cui dei capillari si rompono. Ormai però sono anni che non mi succede più, è come se il mio corpo si fosse abituato a certe vibrazioni ed energie.

Ti hanno mai detto qual è lo scopo di queste loro visite?

Loro vengono con lo scopo di perfezionare un portale tra la loro dimensione e la nostra, per riuscire non so quando a entrare nel nostro Pianeta.

Per quale ragione?

Perché questo pianeta, a causa della nostra condotta, si sta allontanando sempre di più da un processo evolutivo che coinvolge l’intera Galassia. Siccome siamo tutti collegati, loro cercano di porre dei rimedi prima che sia troppo tardi. Già in passato la razza umana si è autodistrutta e questi extraterrestri vorrebbero impedire che si verificasse di nuovo. Arriverà il momento in cui Loro si manifesteranno, prima che noi implodiamo definitivamente, anche se non so dirti quando. Dipende dai nostri comportamenti, il velocizzare o il ritardare la loro Manifestazione di Massa.

I Maestri ti hanno detto da dove provengono?

Da un’altra Galassia, sono lontanissimi nello spazio/tempo. Sono coloro che hanno progettato la nostra dimensione, il nostro angolo di Universo. Il nostro pianeta Terra ricorda molto quello da cui loro provengono. Lo hanno scelto per dar vita a una nuova razza, la razza umana, inserendo negli ominidi già esistenti una parte del loro DNA attraverso cui creare una razza che avesse anche delle loro caratteristiche, per poter evolvere da questo piano verso altri più elevati, fino a raggiungere il loro livello evolutivo. La nostra evoluzione per loro è molto importante, in quanto essendoci una loro parte dentro di noi, siamo collegati, nel bene e nel male. Un’eventuale fine della razza umana rappresenterebbe un fallimento anche per loro. Il nostro Pianeta è molto importante per loro. Addirittura lo utilizzano anche per caricare energeticamente le loro stelle, come se fosse una sorta di computer/alimentatore. Alcune piramidi sono state utilizzate dagli extraterrestri anche per questa funzione.

Mi hai detto che loro, durante le tue prime abduction da bambino, ti portavano all’interno delle piramidi. Secondo te per quale motivo?

Mi portavano in una piramide in particolare. Era una piramide gigantesca e aveva solo tre facce rispetto a quelle che siamo abituati a vedere qui sulla Terra. Una volta, attraverso una sorta di sfera con cui giravamo attorno a questa grande piramide, entrammo al suo interno e arrivati al centro vidi una specie di pilastro sulla cui superficie c’era un’altra piramide piccolina sul cui vertice poggiava un’altra piccola sfera. Sentivo che quella sfera servisse per comunicare con una stella lontana, che molto probabilmente faceva parte del sistema solare da dove provenivano i maestri. Credo che gli extraterrestri mi portassero dentro questa piramide per attivare in me delle memorie. Una quindicina di anni fa, quando vivevo ancora a Nizza, delle “casualità” mi condussero in un paesino di nome Falicon, dove c’è una piramide. Allora non sapevo che quella strana costruzione fosse una piramide, l’ho saputo solo due anni fa. Quando ci andai la prima volta vidi due sfere di luce che vi entravano. Poi, nel corso degli anni, sono giunto alla conclusione che quando da bambino gli alieni venivano a prelevarmi per portarmi a vedere le piramidi, avessero lo scopo di prepararmi a studiare la piramide di Falicon. Dopo esserci entrato più volte, ho capito che c’è un’energia particolare che collega diverse dimensioni, oltre ad essere un riferimento per i contatti con gli UFO o meglio le navicelle extraterrestri. Ho ricevuto anche della documentazione da uno scrittore francese, che gli sono state fornite da ambienti militari, in cui c’è scritto che è stato scoperto un corso d’acqua sotto la piramide di Falicon; poi, in altri documenti forniti dal direttore del magazine francese Morpheus, c’è scritto che Hitler con una sua équipe aveva scoperto che da questa piramide, con l’intermediazione di sensitivi e attraverso dei geroglifici, ci si poteva mettere in contatto con antiche civiltà molto probabilmente di origine extraterrestre.

Secondo te, le piramidi sono state costruite dagli extraterrestri ?

I maestri hanno creato i progetti per costruirle, per permettere alle razze successive, che si sono alternate su questo Pianeta, di costruirle. In generale tutti i progetti della creazione vengono elaborati dai maestri su una “stella meccanica”, da cui vengono diffusi in altre galassie per essere attuati dagli Esseri che ci vivono. Questa “stella meccanica” è come se fosse la mente dell’Universo. Per quanto riguarda i progetti per la costruzione delle piramidi sulla Terra, variavano a seconda delle zone del Pianeta dove dovevano essere costruite e dei minerali usati per la loro costruzione. Mi hanno detto che all’interno del pianeta Terra ci sono numerosi minerali provenienti da altre parti dell’Universo, per cui le piramidi fungono anche da antenne riceventi e trasmittenti per comunicare con altri sistemi solari. Addirittura i maestri avevano inserito questi minerali quando la Terra si stava ancora formando, per darle l’equilibrio necessario alla vita all’interno del nostro sistema solare.

Quindi le Piramidi non sono dei monumenti funebri?

No, avevano diverse funzioni. In alcune di esse c’era una vibrazione tale per cui si ricreava uno scorrere del tempo simile a quello esistente su altri pianeti, solitamente corrispondente a quelli delle razze extraterrestri che erano dietro la costruzione delle piramidi. Proprio riguardo al diverso scorrere del tempo, i Templari costruivano alcune piramidi in determinati luoghi poiché erano convinti che nel loro interno potessero guarire dalle ferite e rianimarsi dalle fatiche delle guerre.

Dopo tutti questi anni di contatti con esseri extraterrestri c’è qualcosa che ti hanno insegnato e da cui stai traendo beneficio?

La lingua italiana.

In che senso?

Ho avuto un’infanzia difficile: vivevo in un quartiere popolare di Nizza e facevo una vita di strada, border-line, e da ragazzino avevo problemi di apprendimento. Per farla breve, non parlavo né il francese né l’arabo, che è la lingua della mia famiglia. Per via di questa difficoltà ho dovuto ripetere più volte la suola primaria per lui e col passare degli anni nemmeno potevo permettermi dei professori che m’insegnassero la lingua italiana.

In che modo gli extraterrestri ti hanno insegnato la lingua italiana?

Durante i miei incontri ravvicinati con Loro, mi dettavano telepaticamente delle parole italiane. In ogni parola, vedevo la radice, il significato, in che contesti si utilizzavano ecc. Poi, le scrivevo per iniziare a impara la scrittura…

Ti sei mai chiesto perché ti hanno insegnato l’italiano?

Mi hanno detto che l’Italia energeticamente è il cuore del pianeta Terra, un microcosmo delle specie viventi, il punto centrale dell’Universo. Miriadi di razze aliene sono concentrate sulla situazione italiana. Mi hanno fatto capire che dovevo venire in Italia per qualcosa d’importante, i cui dettagli si devono ancora delineare. Inoltre, l’amore della mia vita è italiana.

Ti sei mai chiesto perché proprio a te?

Sì, l’ho chiesto anche ai visitatori dallo spazio e loro mi hanno sempre risposto: “vai avanti e vedrai...”

Hai mai condiviso le tue esperienze di contatto con i familiari e le persone a te più vicine Come hanno reagito?

Sì, ma mi prendevano in giro. Ci provavo perché avevo un grande bisogno di sfogarmi e mi sentivo oppresso da un’esperienza molto forte. La maggior parte delle risposte era: “Credi agli extraterrestri, Anis?”; “Ma di che cosa stai parlando?”; “Dove hai imparato questa parola?”. I primi che mi hanno ascoltato e capito sono stati Monica, la mia attuale compagna, e tu Carlo, quando ci siamo conosciuti al “Torriglia UFO Convention” nel 2016.

Secondo te, che cos’è l’Anima e dove si trova nell’uomo?

È un concentrato di memoria universale, un accumulatore di storia dell’universo che si delinea in base alla propria esperienza individuale. Secondo me, non si trova in un posto preciso, ma ci avvolge esternamente e internamente. L’Anima ci mette in contatto con tutto l’Universo. Senza l’anima non potremo comprendere noi stessi, le nostre vite passate, la creazione dell’Universo e il nostro scopo esistenziale.

Tutti gli esseri umani hanno l’Anima?

No. Ti rendi conto che pur avendo l’intelligenza, gli manca una coscienza universale. Si sentono scollegati, separati al resto dell’universo. Il loro scopo è solo la sopravvivenza fisica su questo Pianeta.

Chi o cosa è Dio?

Per me Dio e l’Universo sono la stessa cosa.

Cosa pensi di questi tempi caotici e rivoluzionari che stiamo vivendo?

Che pur nella sofferenza, servono a l’uomo a comprendere meglio sé stesso, entrare in contatto con la propria interiorità e fare delle scelte importanti. Guardando il bicchiere mezzo pieno di ciò che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, mi sento di dire che si stanno formando diversi tipi di umanità, di cui quello che prevarrà creerà il Nuovo Mondo. Sicuramente, chi comanda adesso non vuole perdere il Potere e farà di tutto per tenerci schiacciati psicologicamente e materialmente, poiché vogliono impedire l’espressione del nostro potenziale divino, che ci collega al Tutto, di cui non abbiamo la minima idea, e la cui manifestazione ci libererebbe dalla schiavitù che i governanti vogliono imporci per controllarci. Ma solo noi possiamo uscire da questo momento, trovando le risposte nella nostra interiorità.

Il nostro sistema solare è abitato?

Sì, dai micro-organismi a civiltà più evolute. Il nostro sole genera la vita ovunque.

La nostra generazione assisterà a un contatto di massa con gli extraterrestri?

Sì, non ti so dire quando... Ma credo che vivremo qualcosa di epocale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Intervista al contattista Anis Tarzak
MessaggioInviato: 03/03/2023, 11:53 
Ti sei mai chiesto perché ti hanno insegnato l’italiano?

Mi hanno detto che l’Italia energeticamente è il cuore del pianeta Terra, un microcosmo delle specie viventi, il punto centrale dell’Universo. Miriadi di razze aliene sono concentrate sulla situazione italiana. Mi hanno fatto capire che dovevo venire in Italia per qualcosa d’importante, i cui dettagli si devono ancora delineare. Inoltre, l’amore della mia vita è italiana.

Ti sei mai chiesto perché proprio a te?

Sì, l’ho chiesto anche ai visitatori dallo spazio e loro mi hanno sempre risposto: “vai avanti e vedrai...”

Beh io sono pronto, Andrea nel pianeta Terra, comandante li-on nel futuro, quando vorranno organizzare l'incontro con lui, sono pronto per intercambiare conoscenze e missione.



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