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 Oggetto del messaggio: L'uomo che spiava gli alieni
MessaggioInviato: 06/03/2023, 19:00 
L'UOMO CHE SPIAVA GLI ALIENI
Brent Swancer
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I remote viewer del governo americano vennero usati per raccogliere informazioni utili allo spionaggio, ma alcuni parlarono anche della presenza di basi ET sotterranee sul nostro pianeta.
Il fenomeno psichico noto come remote viewing (visione remota) consiste nella capacità di un essere umano di percepire informazioni e immagini di target geograficamente lontani senza muoversi dalla stanza. Attraverso i loro poteri psichici, i remote viewer possono “vedere” obiettivi a distanza e raccogliere informazioni normalmente impedite alla percezione ordinaria dalla distanza, dalla schermatura o persino dal tempo, e alcuni remote viewer (detti anche spie psichiche) sostengono di essere in grado di vedere come fosse stato un determinato luogo nel passato. Se state pensando che questo potrebbe sicuramente essere utile ai governi nello spionaggio, non sareste i primi: infatti sono stati avviati diversi programmi, soprattutto negli Stati Uniti e nell’ex Unione Sovietica, per cercare di studiare e utilizzare questi poteri al fine di raccogliere informazioni sul nemico. Uno di questi remote viewer in particolare si distinse per aver individuato basi aliene sotterranee grazie ai suoi poteri psi.

SPIONAGGIO PSICHICO
Sebbene fossero già stati effettuati test scientifici sulle capacità psichiche in condizioni controllate, in particolare l’indagine sulla telepatia e l’ESP condotta negli Stati Uniti da JB Rhine e dai suoi collaboratori negli anni ‘30 e ‘40 alla Dukes University, questa non fu mai seriamente perseguita dai militari fino allo scoppio della Guerra Fredda e l’inizio della corsa agli armamenti. Negli anni ‘70, gli Stati Uniti si resero conto che i sovietici erano attivamente impegnati in diversi programmi finanziati dal KGB, sparpagliati in dozzine di istituti che stavano indagando sull’uso delle abilità psichiche, inclusa la remote viewing, allo scopo di raccogliere informazioni strategiche. La ad essere considerata una potenziale minaccia alla sicurezza e il governo degli Stati Uniti, compresi i militari e la CIA, avviarono dei propri programmi per sviluppare questa potenziale capacità di spionaggio alternativo. Uno di questi era il progetto finanziato dalla CIA super segreto chiamato Project SCANATE, ma forse il più noto è stato lo STARGATE. Avviato nel 1978 a Fort Meade, nel Maryland, sotto la direzione del tenente F. Holmes ‘Skip’ Atwater, e sotto l’autorità della Defense Intelligence Agency (DIA), il progetto Stargate aveva l’obiettivo di «Stabilire le capacità operative e i limiti della remote viewing, identificare e sviluppare le capacità individuali del RV e testare e valutare l’accuratezza della remote viewing su obiettivi univoci». Durante questo programma, Atwater lavorò a stretto contatto con i fisici Russell Targ e Hal Puthoff, il fondatore e primo direttore dei laboratori dello Stanford Research International (SRI) a Menlo Park, in California. Lo SRI era impegnato nella ricerca su vari fenomeni psichici e progetti di parapsicologia tra cui ESP, psicocinesi o il potere di muovere oggetti con la mente e la remote viewing, tra gli altri, e i suoi ricercatori erano tutt’altro che un gruppo di squinternati, con ricerche pubblicate su riviste importanti come Proceedings of the IEEE e Nature, oltre a godere della sponsorizzazione di entità come la NASA, il Jet Propulsion Laboratory e la Central Intelligence Agency. Fu attraverso Puthoff che Atwater scoprì di un remote viewer particolarmente dotato di nome Pat Price, che a quanto pare era considerato un “tesoro psichico” nel campo. Price avrebbe non solo individuato con precisione la posizione di un’installazione sovietica negli Urali settentrionali, ma aveva anche ottenuto risultati sorprendenti nei test, effettuati in condizioni scientifiche, delle sue abilità.

PAT PRICE, LA SUPER SPIA
Uno di questi test venne effettuato nel 1974, quando gli venne chiesto di visualizzare a distanza un target selezionato casualmente che gli era sconosciuto. In questa occasione, il sito era un complesso di piscine a Rinconada Park, a sole 5 miglia dal Radio Physics Building del SRI International Labs, dove Price era seduto, ignaro di quale obiettivo fosse stato selezionato. A Price furono quindi concessi 30 minuti per avere un’impressione visiva del target e descriverlo, dopo i quali disse di aver visto una «piscina d’acqua circolare di circa un centinaio di piedi di diametro» e «una piscina rettangolare di 60 piedi per 80 piedi», oltre a una casa in blocchi di cemento.

Immagine.jpg


Patt Price
Price, che lo descrisse come un impianto di depurazione dell’acqua, elaborò uno schema, che includeva altri dettagli come pompe, macchinari e serbatoi d’acqua. Quando il sito venne esaminato, Price dimostrò di essere stato straordinariamente accurato, solo leggermente impreciso nella misurazione delle piscine e azzeccato con la casa di blocchi, ma non c’erano serbatoi d’acqua e nessun impianto di depurazione. All’epoca questa venne interpretata come un’inesattezza, ma in seguito si scoprì che il sito era stato effettivamente un impianto di depurazione dell’acqua nel 1913 e che i serbatoi si erano trovati esattamente dove aveva detto Price, il che significa che aveva visto parti del sito nel passato, una capacità nota anche come “retro cognizione”. Tutto questo è molto interessante e promettente, ma non è tutto, perché Price continuava a trovare un sacco di maledette basi aliene sotterranee!

GLI ALIENI SOTTO LE MONTAGNE
Nel 1973, Price dichiarò al suo capo, Puthoff, di aver localizzato diverse basi UFO sotterranee sotto le catene montuose di tutto il mondo attraverso la visione a distanza. Uno di questi era il monte Perdido, sui Pirenei tra Francia e Spagna. A 3.352 metri (11.007 piedi) di altezza, è la terza montagna più alta dei Pirenei e, secondo Price, ospitava una base aliena dotata di un perimetro di 2 miglia attrezzato con una serie di rilevatori e sensori avanzati, oltre a ospitare nel proprio hangar diversi UFO con un sistema di propulsione a campo elettromagnetico. Un’altra base era sotto al Monte Nyangani, nello Zimbabwe, in Africa. Secondo Price, questa base era un centro tecnologico e di manutenzione degli extraterrestri: «… sembra un’unità di revisione e manutenzione. Vedo un sacco di attrezzatura di scorta. Le parti vengono saldate in una “vacuum area” con un’area finestra, quindi le parti vengono fuse. Una polvere bianca grigiastra viene in collata su entrambe le parti e poi fusa. C’è un’unità su cui molti stavano lavorando. È un sistema a griglia tubolare per ionizzare uno strato d’aria». Un’altra base ancora si trovava sotto il Monte Hayes, nel remoto nord-est di Anchorage, in Alaska, che venne descritta come un centro meteorologico e geologico alieno. Price spiegò che questa base era anche responsabile del «malfunzionamento dei progetti spaziali statunitensi e sovietici» e che qualsiasi tentativo di avvicinarsi ad essa sarebbe stato contrastato con mezzi elettronici. Un quarto sito era sotto il Monte Ziel, nell’Australia settentrionale, in cui, secondo Price, si trovava la maggior parte del personale e aveva lo scopo di «rafforzare gli impianti B.T.L., il trasporto di nuove reclute e la funzione di monitoraggio generale» e come «punto di introduzione dell’Homo sapiens». Price raccontò anche di essere stato costretto a interrompere la sua visione remota in quella base perché era stato scoperto. Secondo il RV, inoltre, c’erano basi simili sulla Luna, su Marte e sotto gli oceani della Terra. A quanto pare tutti gli alieni in queste basi sembravano più o meno umani, anche se i loro «cuore, polmoni, sangue e occhi erano diversi».

INFILTRATI TRA NOI
Price, in modo piuttosto sinistro, dichiarò anche che questi alieni usavano il «trasferimento del pensiero per il controllo motorio nei nostro confronti» e che stavano cercando di infiltrarsi nella società umana: «Viene da pensare che queste “persone” si siano infiltrate in tutto il governo in posizioni sensibili, non per controllare il governo, i processi o le persone, ma piuttosto per essere in posizioni di potere per fermare politicamente qualsiasi attività che possa produrre un risultato che potrebbe causare delle scoperte ». Pare che Atwater fosse molto interessato a questo remote viewer, ma sfortunatamente Price era morto in circostanze misteriose nel 1975. Tuttavia, alcuni dei suoi remote viewer cercarono di localizzare quelle basi aliene e uno di loro presumibilmente trovò quella in Australia, descrivendone i passaggi sotterranei, i tunnel e oggetti a forma di palla, commentando «Non ho mai visto niente di simile». Le altre basi sono rimaste introvabili, ma è interessante notare che queste zone sono tutte note per i loro fenomeni UFO e altre anomalie che si verificano alle apparecchiature di navigazione degli aerei. Lo SRI si fuse poi con il progetto Stargate nel 1991, dopo di che l’intero programma venne chiuso e desecretato nel 1995, dopo che un rapporto della CIA concluse che non era mai stato utile in nessuna operazione di intelligence; tuttavia ci sono un sacco di storie come quella di Price. Non c’è modo di sapere quanto fosse potente come RV Pat Price in quanto non è mai stato ingaggiato ufficialmente né tantomeno riconosciuto. Tutto ciò che sappiamo da varie fonti è che era veniva considerato una spia psichica estremamente dotata. (Di presenze extraterrestri nello spazio, sulla Luna, su Marte e sulla Terra hanno parlato anche altri famosi remote viewer ingaggiati dalla CIA, tra cui i più famosi furono Ingo Swann e Joe McMoneagle).


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 Oggetto del messaggio: Re: L'uomo che spiava gli alieni
MessaggioInviato: 06/03/2023, 22:15 
Nel 2004 mi hanno dato il manuale ufficiale del remote viewing della CIA, dattiloscritto con pagine anellate, un cimelio che conservo in Ecuador.
Passo a passo la tecnica e le lezioni per aumentare le conoscenze psichiche dei viewers americani.

Eccellente materiale per una disciplina molto in voga nel passato ma annichilito dai palloni spia.
[^]



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 Oggetto del messaggio: Re: L'uomo che spiava gli alieni
MessaggioInviato: 25/04/2023, 23:23 
Oooops...

https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2023/04/25/verso-la-luna-la-missione-privata-giapponese-hakuto-r-m1-diretta-dalle-1700_6135d902-8fdd-4c26-8203-26289581381b.html



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