Cita:
Blissenobiarella ha scritto: quando si parla di prove si entra sempre in territorio minato...il mio pesiero va oggi al processo sulla strage di erba, di cui ho visto alcuni stralci proprio ieri sera. Mi ha scioccato l'atteggiamento della difesa dei coniugi incriminati, i due sono rei confessi, contro di loro l'accusa di un testimone sopravvisuto alla mattanza, sangue nella loro auto ed una miriade di altre "prove" che confermano la colpevolezza dei processati. Egli avvocati che tentavano di invalidarle...contro il testimone: perchè non ha riconosciuto immediatamente Olindo? Ma non aveva detto che c'era tanto fumo per le scale? E così via...Ho avuto una sensazione agghiacciante. Mi rendo conto che la difesa faceva il suo mestiere, ma non ho potuto evitare di pensare come, in sede processuale, la verità alla fine diventi poco più che un esercizio di pura oratoria e retorica. Mi chiedo cosa sarebbe successo se i due, giudicati allla fine colpevoli, avrebbero potuto vantare conoscenze importanti o se ci fossero stati grossi interessi in gioco legati al loro caso...e rabbrividisco.
Scusate l'off topic
...
Ma alla fine sono stati condannati, perché sono i fatti che contano, e non gli esercizi retorici.
La libertà di parola è anche questo: avere la possibilità di difendere l'indifendibile, ma alla fine la verità ha una forza che le bugie e la follia non hanno.
Certo, se quelli avessero avuto amici importanti, l'avrebbero scampata, ma quella è un'altra questione....
Le prove ci sono ma vengono nascoste o ignorate perché non fanno gli interessi dei ricchi e dei potenti?
Può darsi.
Ma appunto è quella la questione.
Di fatto, siamo al punto di partenza. Non conta che una prova ci sia, se non la vede e non la apprezza nessuno.
E' come se non ci fosse, e Vipalex ha ragione a lasciarsi andare al suo sfogo... un altro anno è passato e non è cambiato niente.
E forse la colpa è anche nostra, che non facciamo niente perché qualcosa cambi.