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ORBS TEORIE SULLA LORO NATURA:
Sulla natura degli ORBS vengono fatte, da parte dei ricercatori e dei siti internet dedicati al fenomeno, numerose ipotesi.
Essi potrebbero essere:
Semplici macchie di polvere sull'obiettivo fotografico.
Effetto di difetti imputabili alle macchine fotografiche digitali o di densità captativa dei sensori CCD.
Pulviscolo sospeso nell'aria, gocce di pioggia o insetti illuminati dal flash.
Sfere di plasma energetico che si illumina alla luce, così come accade per l'effetto di luminescenza dato dal neon.
Entità incorporee provenienti da altre dimensioni.
Particelle trattenute nell'atmosfera della Terra, dopo che questa ha incrociato la coda tenue di qualche cometa.
Extraterrestri o navicelle-spia di natura aliena.
Sonde di esplorazione temporale inviate dal futuro.
Anime di trapassati che tentano di comunicare con i vivi.
Luci prodotte dall'attività tellurica del pianeta, simili alle "EL" o alle "EQL" (3).
Vari ricercatori, tra cui l'australiano M.P. Chance Wyatt, apprezzato cacciatore di fantasmi, ritengono che gli ORBS siano impronte lasciate da spiriti disincamati.
"Alcuni di noi riescono a vederli a occhio nudo - dice Wyatt - ma sono loro che decidono se farsi fotografare".
La teoria, diffusa soprattutto tra gli spiritisti del Nord America ma presente anche in Europa, sostiene che gli ORBS possono essere in grado di scegliere se e da chi farsi notare, selezionando le persone che ritengono più pronte e ricettive verso i loro segnali.
Il libro "The Orb Project" (4) esplora il regno spirituale attraverso gli sbalorditivi scatti fotografici eseguiti dal teologo Mfceal Ledwith e dal ricercatore della NASA Klaus Heinemann, due tra i massimi esperti della ricerca sul campo delle sfere di luce. Non è casuale che a volersi occupare in maniera approfondita dell'argomento siano state due figure professionali così importanti, data la delicatezza delle questioni in ballo.
ORBS di diverse forme, dimensioni, quantità e sfumature cromatiche vengono da loro ritratti in foto a colori scattate di giorno, di notte e in varie condizioni atmosferiche. Ledwith e Heinemann mettono la loro esperienza al servizio della ricerca, affermando che questi globi, talvolta galleggianti e gravitanti, talaltra del tutto immobili, non sono particelle di polvere né goccioline d'acqua come alcuni sbrigativamente concludono. Essi esplorano inoltre le possibilità di comunicazione tra umani e ORBS, studiando il significato del loro ingresso nella nostra vita.
Dopo essersi imbattuti in sfere brillanti come perle di luce, che essi avevano ritratto in foto scattate durante un ritiro spirituale, e aver osservato migliaia di immagini che le raffiguravano, gli autori sono giunti a formulare l'ipotesi che i cerchi di luce non possano essere altro che emanazioni di esseri spirituali. Molte delle illustrazioni raccolte nel libro, frutto di studi intensi e sistematici, permettono di osservare da vicino il magico e sconcertante fenomeno e invitano i lettori ad accogliere gli ORBS come dimostrazione di entità anomale, concepibili solo al di fuori di visioni del mondo ordinarie e limitate.
Secondo i due studiosi, si tratta di entità che stanno vivendo uno stadio evolutivo diverso dal nostro: le loro fotografie rappresentano, di fatto, il raggio di luce che siamo in grado di registrare riguardo a dimensioni sconosciute e alle creature che le abitano.
Gli autori forniscono inoltre preziose indicazioni sulle tecniche per fotografare gli ORBS e per imparare a distinguere i veri dai falsi, anche se c'è chi ritiene che le regole di differenziazione non debbano essere così nette, trattandosi comunque di misteriose entità, diverse non solo dalle luci comuni, ma anche l'una dell'altra.
Secondo altri ricercatori, tra cui Andreas Miiller, autore di "Kornkreise-Geometrie", "Ph&aauml:nomene", "Forschung", gli ORBS sono legati al fenomeno dei cerchi nel grano.
Egli sostiene che, benché alcune delle apparizioni possano essere dovute allo scorretto funzionamento delle macchinette fotografiche, ciò non spiega i casi di globi visibili a occhio nudo, di cui parlerò nel capitolo dedicato alle BOL.
"Gli ORBS potrebbero essere per l'atmosfera quello che i cerchi nel grano sono per la terra. Avendo visto e fotografato ORBS nel momento in cui parlavo, è stato formidabile capire che stiamo ricevendo un'energia cosmica di comunicazione", racconta il professor Norman Shealy, Presidente del seminario presso la Holos University Graduates Seminary, Società Internazionale per lo Studio dell'Energia Sottile e dell'Energia Guaritrice, e autore di diverse pubblicazioni, tra cui "Vita oltre i 100 - I segreti della Fontana della Giovinezza".
Secondo altri, gli ORBS sono un'avanzata tecnologia per l'esplorazione della Terra usata da una razza residente in un'altra galassia e, come abbiamo visto nell'elenco e come approfondiremo meglio in seguito, c'è anche chi ha ipotizzato che si tratti di particelle energetiche che attraversano la Terra quando passa una cometa.
Altri ricercatori propongono una spiegazione di tipo fisico, senza comunque negare la straordinarietà del fenomeno. Ad esempio, Robert Baker, membro dell'americano CSI ("Committee for Skeptical Inquiry"), suggerisce che gli ORBS siano emissioni elettriche del terreno, per lo meno in qualche caso che ha esaminato di persona. Molti riconoscono però che questa spiegazione potrebbe andar bene per alcuni fenomeni luminosi come le cosiddette "luci telluriche", spesso chiamate impropriamente "ORBS", che si sono manifestate, ad esempio, nella valle di Hessdalen, in Norvegia, e che analizzerò più avanti nel testo (5), ma non per i globi prettamente fotografici.
A ogni modo, la relazione tra ORBS e "Balls of light" è controversa; infatti, non necessariamente la teoria paranormale asserisce che i globi fotografici siano visibili anche a occhio nudo: anzi, per alcuni, ORBS e BOL sono due fenomeni ben distinti.
Craig Amilton Parker, nel suo recente libro "Protecting the Soul" (Proteggere l'anima), sostiene che esistano ORBS di varie specie, corrispondenti a trasferimenti di energia, errori fotografici dovuti a polvere nell'aria, spiriti benevoli.
Recentemente su Internet è comparsa un'ulteriore spiegazione, secondo la quale gli ORBS non sono spiriti essi stessi, ma sfere di energia prodotta da questi ultimi.
Dave Juliano, direttore del South Jersey Ghost Research, organizzazione no-profit che si occupa di ricerca paranormale in New Jersey, Pennsylvania, Delaware e New York e da molti ritenuto il più grande esperto di fantasmi del mondo, sostiene che gli ORBS sono spostamenti di energia emessa dallo psichismo di alcuni soggetti.
Per la American Ghost Society e Troy Taylor, autore di diversi libri sui fantasmi, si tratterebbe di manifestazioni di tipo spiritico, mentre tra gli esperti di IA (ossia di Interferenza Aliena) (6) si parla di globi in termini di extraterrestri.
Benché sul Web se ne dibatta da tempo, in Italia, fino a poco fa, non erano ancora stati pubblicati libri sugli ORBS fotografici.
Nell'agosto 2006, la rivista "Focus" se ne è occupata sul numero 166 con un articolo intitolato "Il mistero dei pallini invisibili", presentando il fenomeno ed elencandone le possibili spiegazioni, paranormali e razionali.
Il fatto stesso che per gli Orbs s'invochino così tante possibili spiegazioni, fra le quali molte di tipo soprannaturale, indica che il fenomeno stesso viene troppo facilmente "montato" e che non viene valutato nella corretta maniera, a mio avviso....
E la cosa che più facilmente può convincere della spiegazione più immediata, cioè che di effetti ed errori fotografici si tratta, è dato dal fatto, appunto, che compaiono solo in fotografia, mentre invece, chissà perché, non li si vede dal vivo, né in televisione o al cinema.... se davvero vivessimo in un mondo di misteriose sfere di luce che compaiono ovunque, perché dovrebbero comparire solo in foto?
Io stesso ho fotografato in camera mia una "misteriosa" serpentina di luce che passava di fronte allo specchio.... ma era evidente che si trattava di un insetto le cui ali riflettevano la luce di una potente abat-jour durante il volo, creando uno stranissimo "serpente di luce" sinuoso..... non certo un essere extra-dimensionale che aveva voglia di essere fotografato, ma non visto ad occhio nudo!