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 Oggetto del messaggio: base di Aviano Ci sono gli alieni
MessaggioInviato: 14/11/2009, 18:41 
L'annuncio di una serie di documenti fotografici senza precedenti:
Ci sono le prove di basi aliene nei pressi di Aviano.

Questo non può essere un approfondimento, ma solo un resoconto di quanto annunciato dal professor Chiumiento e apparso su vari quotidiani del Nord-Est, su RaiNet ed anche su "La Nazione" (all'interno di un dossier su crop e ufo).
Concluderemo riportando testi di Chiumiento pubblicati su "Notiziario Ufo" di Marzo-Aprile e Settembre-Ottobre 1997, intitolati "Allarme ad Aviano", "Il caso Victor Alert" e "Un Nighthawk e...", interessanti da leggere, visto quanto ci sta annunciando adesso il professore.

A tenere i contatti con gli alieni e a fotografarli, un giovane operaio di 30 anni, della provincia di Pordenone. Il professor Antonio Chiumiento annuncia immagini "uniche al mondo", che ritraggono extraterrestri della razza "grigia", scattate all'interno della loro astronave.

Nella provincia di Pordenone, a poca distanza dalla base Usaf di Aviano, gli alieni avrebbero un vero e proprio quartier generale sotterraneo. Per la precisione due basi, realizzate prima dell'arrivo dei militari statunitensi, lontane pochi chilometri una dall'altra e nascoste da un boschetto.

Il professor Chiumiento, che in 25 anni di ricerche nella sua lunga caccia agli ufo ha indagato su oltre 1.200 episodi, per la maggior parte verificatisi nel Nord-Est, assicura che il testimone oculare (sulla cui identità ha preferito mantenere il massimo riserbo) dal febbraio 1997, quando aveva 24 anni, frequenta gli alieni "residenti" nelle basi, ma provenienti da un pianeta che non fa parte del sistema solare.
Il giovane decise subito di mettere al corrente il professor Chiumiento, insegnante della sorella.
Chiumiento ha raccontato di essersi avvicinato al caso cautamente, come è solito fare prima di completare le sue indagini. Con il passare del tempo si rese conto che il giovane meritava credibilità, soprattutto per le testimonianze fotografiche. Immagini uniche al mondo, la cui autenticità è stata provata dalla perizia sui negativi effettuata dallo specialista, ingegner Uliano Monti.

Per poter vedere le foto, dove gli alieni appaiono con la pelle grigia, scavata da rughe profonde, e con una testa grande e ovaleggiante e due enormi occhi scuri, una bocca sottilissima e un naso appena riconoscibile, si dovrà attendere l'uscita del primo volume della collana di libri sugli ufo che il professor Chiumiento sta per ultimare.
Le foto sono state scattate in parte nelle basi sotterranee dove il giovane ha detto di avere visto tante gallerie e un hangar pieno di navicelle spaziali e in parte dall'astronave a forma triangolare, che lo avrebbe portato a zonzo tra Marte, Giove e Saturno.

Le fotografie - ha spiegato Chiumiento - ritraggono esseri extraterrestri, appartenenti alla razza dei cosiddetti 'grigi' e sono state scattate all'interno di una loro astronave. Altre, poi, ritraggono astronavi, appartenenti a diverse razze, scattate nello spazio dall'interno di un mezzo alieno. Fra queste ultime, ve ne è una in cui si vedono la Luna, la Terra e un'astronave extraterrestre."

Durante uno dei viaggi nello spazio il testimone avrebbe assistito al rapimento di un giovane uomo ad opera di un altro ufo triangolare.

"Di questo episodio - ha affermato il professore - esiste anche una documentazione fotografica. Ma non la inserirò nel mio libro, perché gli alieni non vogliono che sia divulgata: hanno paura che possa succedermi qualcosa. Posso solo dire che il fatto è avvenuto in Europa."

Di cose fuori dall'ordinario da raccontare Chiumiento ne ha molte, come il progetto secondo il quale, secondo quanto afferma il testimone, gli alieni vorrebbero creare una razza ibrida combinando il loro Dna con quello umano.

"Gli esperimenti sono già cominciati. - si è limitato a dire il professore - Gli alieni hanno prelevato dei campioni di sperma al ragazzo. Inoltre, non escludo che lo stiano controllando. Tempo fa, dopo uno starnuto, dal naso gli è uscito un corpo estraneo che abbiamo fatto analizzare al Centro Ricerche Aerospaziali di Pomigliano d'Arco. Una cosa stranissima, ci è stato risposto. Forse, aggiungo io, un impianto alieno".

Non ci resta che attendere l'uscita del libro. Nel frattempo è interessante leggere il resoconto su alcune foto scattate nella zona 25 anni fa.

ALLARME AD AVIANO
Le sensazionali foto scattate da Claudio Gallet

di Antonio Chiumiento

Era il 1977 o il 1978, la domenica dell'"Open Day" di luglio (tradizionale festa americana durante la quale parte della struttura militare si apre al pubblico).

"È passato molto tempo e non ricordo l'anno esatto, anche perché ero giovanissimo. Scattai almeno una decina di fotografie in diverse ore del giorno. L'obiettivo? Aerei, soldati e piste. Credo che la pellicola fosse una normalissima Kodak da 100 ASA. Qualche giorno dopo, su due delle foto sviluppate notai qualcosa di molto curioso campeggiare sullo sfondo. Tra un clic e l'altro erano trascorse diverse ore. Pensai a un possibile problema tecnico, ma la curiosità rimase latente, anche perché le altre foto erano normali o, se vogliamo, senza i 'difetti'. Ora, a venti anni di distanza ho voluto provare a togliermi la curiosità".

Questa è la testimonianza di Claudio Gallet, l'autore delle due sensazionali fotografie che riproduciamo. Nato nel 1964, Gallet oggi ha 32 anni ed è a capo del nucleo dell'Associazione Arma Aeronautica di Oderzo. Ha sempre nutrito una forte passione per il volo, ed è stato ufficiale di complemento in Aeronautica, ricoprendo il ruolo di assistente di volo. Attualmente lavora nel settore dell'informatica. Ha conservato i documenti per venti anni, da quando fotografò accidentalmente gli UFO su Aviano. Ha deciso di consegnarci i negativi delle foto dopo i recenti eventi "ufologici" che hanno caratterizzato la base NATO.

"La mia decisione - ci ha dichiarato Gallet - nasce dal fatto che non sono un esperto di fotografia e mi piacerebbe capire. Cosa sono quei segni? Un difetto di pellicola o tutt'altro?"

Abbiamo inoltrato i negativi al laboratorio fotografico dell'lngegner Uliano Monti, per farli analizzare. l risultati escludono difetti tecnici quali tagli, macchie o altro, e/o una manomissione della pellicola stessa. Monti ha spiegato che la pellicola in questione è di quelle fuori standard, utilizzate nelle macchie fotografiche di piccole dimensioni, quindi sviluppabile solo con particolari attrezzature, e che il negativo risulta originale. Scartate queste possibilità, la nostra conclusione preliminare è che siamo di fronte ad un evento non nuovo in campo ufologico, cioè alla possibilità che gli UFO possano risultare invisibili all'occhio umano, ma non ad una pellicola fotografica. Considerato inoltre l'elevato coefficiente di credibilità del testimone, il materiale fotografico in questione viene a supportare la mia teoria sulla correlazione fra installazioni militari e oggetti non identificati.

La Testimonianza del Col. Rolwes
Jerry Rolwes, congedatosi nel 1993 dall'Esercito USA con il grado di colonnello, nel gennaio di quest'anno ha confermato che su Aviano scattò l'allarme il 1° luglio 1977 in presenza di un UFO.
L'oggetto poteva avere un diametro di 30-35 metri, ha dichiarato Rolwes, citando la testimonianza di un sergente ancora in servizio presso la base NATO. (da: "Notiziario Ufo" - Marzo-Aprile 1997).

IL CASO "VICTOR ALERT"
La zona della Base di Aviano, chiamata nel 1977 "Victor Alert", dove stazionò l'oggetto volante

di Antonio Chiumiento

La storia dell'accaduto, pervenuta da fonte attendibile, fu confermata da testimoni indiretti, tra i quali figurava un sottufficiale dell'Aviazione italiana, di cui continuiamo a non fornire, per evidenti ragioni, le generalità. Questo militare raccolse l'indomani dell'avvenimento, attraverso colloqui con il personale della Base USAF (NATO) di Aviano (PN), il racconto che riassumiamo di seguito.

Il 30 giugno 1977, la Base USAF (NATO) di Aviano fu interdetta al traffico aereo al fine di poter eseguire i lavori preparatori concernenti la parata aerea che doveva avere luogo domenica 3 luglio.
L'episodio accadde la notte tra giovedì 30 giugno e venerdì 1 luglio. Intorno alle tre (comunque, già del 1 luglio) James Blake, un militare statunitense, avvistò sopra la "Victor Alert" - era, nel 1977, una zona di massima riservatezza dell'aeroporto; negli hangar della quale si trovavano degli aerei - una "luce" di dimensioni notevoli, ad un centinaio di metri d'altezza. I primi gruppi militari accorsero dopo che il comandante della base era stato informato dell'evento. Il radarista, che non era di servizio quella notte - l'aeroporto era chiuso e non era previsto alcun traffico aereo - fu subito chiamato. Il radar, in seguito, rilevò la presenza del presunto UFO sopra la Base, ma si deve sottolineare che tutte le installazioni dell'aeroporto rimasero senza luce durante un certo periodo di tempo e che probabilmente ciò si verificò anche per quelle della torre di controllo. L'oggetto fu osservato da un certo numero di militari, accorsi immediatamente dopo l'allarme. Essi rispettarono una distanza di sicurezza attorno alla zona illuminata dalla "cosa". Il presunto UFO aveva un diametro di circa 50 metri: assomigliava a una "trottola" o a un "disco". L'oggetto, sormontato da una cupola, roteava su se stesso ed emetteva diverse luci colorate che andavano dal bianco al rosso, passando per il verde. Contemporaneamente, si sentiva un ronzio simile a quello di uno sciame d'api. La "cosa" rimase circa un'ora sulla verticale degli hangars della "Victor Alert".

Altre fonti ci precisarono che quella stessa notte la base operativa NATO di Bruxelles era stata informata del fatto. In ogni caso, anche se questa informazione ci fu confermata da personale militare degno della massima fiducia, è opportuno sottolineare il fatto che essa, purtroppo, non ha mai trovato un riscontro a livello ufficiale.

Fu data questa spiegazione "ufficiale" all'insolito avvenimento (diffusa quanto meno all'interno della Base): "Il fenomeno doveva essere attribuito al riflesso della Luna su alcuni bassi strati nuvolosi".
Ecco, di seguito, i dati meteorologici reali della zona in questione (forniti da un nostro informatore militare).

1. Temperature: massima 26°, minima 15°
2. Vento moderato da Ovest
3. Cielo poco nuvoloso
4. Umidità: circa 75%
La temperatura minima (15°) era dunque troppo elevata in rapporto alla percentuale di umidità (circa 75%), perché si verificassero le condizioni favorevoli alla formazione di nuvole a così bassa quota (circa 100 metri!). Per quanto concerne la Luna, segnaliamo che, fra le 3 e le 4,30 circa, era già bassa sull'orizzonte e non poteva trovarsi circa sulla verticale degli osservatori. Di conseguenza, disapproviamo fermamente la dichiarazione "ufficiale" che fu fornita, basandoci rigorosamente sui dati meteorologici ed astronomici.

Fu nel corso delle nostre indagini che ci pervennero ulteriori informazioni, da considerarsi comunque marginali. Il 3 luglio, giorno della parata aerea, la moglie di un nostro informatore prese parte alla visita all'aeroporto a bordo di un pullman militare, in cui si trovavano alcune famiglie del personale della Base, oltre a diverse personalità. In quell'occasione apprese che altre persone furono testimoni di quello strano episodio. Nei giorni seguenti, il caso fu oggetto di numerose discussioni, anche nello stesso paese di Aviano. Nonostante ciò, il caso non fu mai reso pubblico. È certo dunque, a nostro avviso, che un oggetto volante non identificato interessò quella notte la Base di Aviano e ciò, fra l'altro, fu provato da testimonianze collaterali, raccolte da persone estranee al personale della Base.

Riferiamo ora la testimonianza che ci sembrò la più importante. Benito Manfré, nato nel 1940 (e deceduto non molto tempo fa), di professione guardiano notturno, abitava a Castello d'Aviano (non lontano dalla Base) quando avvenne il fatto. Egli non era di servizio quella notte e si trovava a casa. Malgrado il sonno profondo, fu svegliato dall'improvviso e intenso abbaiare di un cane, un pastore belga. Ecco, di seguito, la dichiarazione del signor Manfré: "Abbaiava così rabbiosamente che pensai ci fosse qualcuno nella strada, forse dei ladri. Così, per precauzione, non accesi la luce, ed andai sul terrazzino con la pistola in mano. La prima cosa che notai fu che l'aeroporto della Base, che dista alcune centinaia di metri in linea d'aria dalla mia casa, era completamente al buio. Oltre a ciò, bisogna aggiungere che non c'era nessuno sulla strada. Non mi era mai capitato di vedere l'aeroporto completamente senza luce, ma ciò che attirò completamente la mia attenzione fu la presenza di una 'massa' di luce immobile, ad una quota bassissima, sopra un certo punto della Base (facendo uno schizzo, il testimone collocò il fenomeno sopra una zona che corrispondeva in definitiva alla 'Victor Alert', nda). Dopo aver visto quella 'cosa' misteriosa, chiamai mia moglie affinché venisse a vederla. Sfortunatamente mi rispose che aveva sonno e che voleva riaddormentarsi. Così restai solo ad osservare quell'oggetto che assomigliava anche ad un 'disco' luminoso. Dopo circa cinque minuti, la 'cosa' si alzò gradualmente senza emettere rumori al punto di superare le montagne vicine. Una decina di secondi più tardi, le luci della Base si riaccesero. Devo aggiungere che il mio cane non cessò di abbaiare finché l'oggetto non abbandonò la zona. Per concludere, devo confessare che l'evento che mi colpì al punto che non ritornai a dormire immediatamente dopo. Ho potuto così constatare, dopo circa trenta minuti, un certo movimento di macchine della polizia militare statunitense". (da: "Notiziario Ufo" - Settembre-Ottobre 1997).

UN NIGHTHAWK E...
7 luglio 1996: una foto e due filmati testimoniano manovre UFO sulla base di Aviano

di Antonio Chiumiento

Nuovi elementi documentali vanno ad aggiungersi ad un certo numero di immagini riguardanti la Base USAF (NATO) di Aviano (PN) e dintorni, aventi come oggetto avvenimenti aerei anomali. Innanzitutto una foto, scattata da un funzionario (italiano) della Base Nato di Vicenza, appassionato di aerei - che solo per problemi di lavoro ha ritenuto opportuno di non rendere pubblico il proprio nome - durante la parata aerea di Aviano del 7 luglio 1996. Questi ci ha assicurato che quando l'ha scattata, oltre all'aereo fermo sulla pista (in primo piano) e all'F117 "Nighthawk" in volo, non ha notato altro. Fece sviluppare il rullino in questione soltanto pochi mesi fa. Quando andò a prendere la foto, la sorpresa. Soltanto su una fotografia, ad una certa distanza dall'F117, apparivano due oggetti misteriosi. Egli, rimasto stupito, ritenendo che si trattasse di un problema sul negativo, tornò al laboratorio fotografico. Ebbene, gli fu dichiarato che la pellicola non presentava alcun difetto e che quelle due macchie risultavano, senza ombra di dubbio, impresse sul negativo. Il funzionario non era ancora persuaso e allora decise di portare quest'ultimo in un laboratorio fotografico della vicina caserma vicentina "Ederle". Gli esperti fotografici statunitensi gli diedero una spiegazione abbastanza stravagante: "Saranno gabbiani..."; tagliando corto, chiedendo comunque il negativo. Quest'ultimo, invece, è stato consegnato a noi per le opportune verifiche. L'abbiamo fatto analizzare dall'ingegner Uliano Monti, esperto fotografico, che possiede un attrezzatissimo laboratorio fotografico a Pordenone. Ecco la sua risposta: "Non appare alcun difetto della pellicola. I due oggetti sono nettamente impressi sul fotogramma".

Subito dopo la divulgazione da parte nostra della fotografia in questione sulla stampa locale, un giovane appassionato di aeronautica, Walter Pilat, andò a riguardare le riprese effettuate con la sua telecamera quello stesso giorno del 1996. Esaminando le immagini al rallentatore, si accorse della presenza delle stesse due "cose" poste ad una certa distanza dall'F117 (e in rapidissimo movimento).

Un altro appassionato di aeronautica, Luciano Poletto, guardando al rallentatore le immagini realizzate con la sua videocamera quello stesso giorno del 1996, osservò quelle stesse due "cose" nei pressi dell'F117. Poletto ci consegnò anche dei "fermo-immagine" tratti dal suo filmato, da cui si può notare la notevole somiglianza dei due presunti UFO con i due fotografati (lo sottolineiamo: senza accorgersi della loro presenza) dal funzionario della Base Nato di Vicenza.
Evidenziamo questa circostanza emersa dalla visione dei due filmati: è necessario rallentare fortemente le immagini per vedere i due oggetti misteriosi.
Ciò significa che si trattava di due "cose" che procedevano ad altissima velocità, tanto da sfuggire alla normale osservazione umana. In altre parole, verrebbe da escludere la presenza nelle vicinanze del "Nighthawk" (altro nome dello Stealth) di aerei "convenzionali", data la velocità dei due presunti UFO.
Questo può chiarire come mai un fatto di questo genere sia passato inosservato nonostante trecentomila (e forse più) testimoni.

Un UFO sigariforme sull'Open Day della NATO
Diego Cal, appassionato di aerei, residente a Porcia, (PN), era presente all'Open Day, svoltosi alla Base USAF (NATO) di Aviano (PN) domenica 7 luglio 1996. Dopo la comparsa di alcuni articoli sulla stampa locale che parlavano della foto scattata da un funzionario italiano della Base Nato di Vicenza e dei filmati realizzati da Walter Pilar e da Luciano Poletto (tre persone presenti alla parata aerea in questione) Diego Cal ha controllato, rallentando fortemente il filmato da lui girato quello stesso giorno. Come risultato, ha constatato la presenza di uno strano oggetto volante (visibile in 4 fotogrammi) che si muoveva a velocità elevatissima, praticamente non percepibile dall'occhio umano e ciò in momenti diversi della giornata. (da: "Notiziario Ufo" - Settembre-Ottobre 1997).

ecco le foto

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MessaggioInviato: 14/11/2009, 18:54 
Mui interessante!

Aspetto le foto per sbilanciarmi sulla veridicità o meno.

Vogliono ingrandire aviano vero? Chissà chi devono ospitare per dover fare più spazio...[;)]



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MessaggioInviato: 14/11/2009, 18:54 
le foto ci sono ma non so come metterle xD



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MessaggioInviato: 14/11/2009, 18:54 
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MessaggioInviato: 14/11/2009, 19:13 
No, le foto degli UFO sopra aviano son reali. Quella dell'alieno che Chiumento ha stampato nel suo libro era l'alieno di una serie televisiva. Credo che la spiegazione più semplice sia anche la più veritiera. Ovvero che a volte degli UFO sono passati spora Aviano.


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MessaggioInviato: 14/11/2009, 19:45 
Secondo me é stata una mossa strategica di Chiumento per vendere meglio il suo libro, é sempre gente che sfrutta il fenomeno per arricchirsi o per lo meno per guadagnarci gente che a me fa rebrezzo! [xx(]


Ultima modifica di orebro il 14/11/2009, 19:45, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 14/11/2009, 19:56 
se non ricordo male nel forum qualche anno fa fu messo un video ripreso da una telecamera di sorveglianza in cui si vedeva un grigio apparentemente, così almeno veniva detto nelle didascalie collegate al video, rinchiuso nella base.

ve lo ricordate? non è che per caso si riesce a recuperarlo? [:0]



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MessaggioInviato: 14/11/2009, 19:58 
Cita:
orebro ha scritto:

Secondo me é stata una mossa strategica di Chiumento per vendere meglio il suo libro, é sempre gente che sfrutta il fenomeno per arricchirsi o per lo meno per guadagnarci gente che a me fa rebrezzo! [xx(]




[:264]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 14/11/2009, 19:59, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 14/11/2009, 20:14 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Cita:
orebro ha scritto:

Secondo me é stata una mossa strategica di Chiumento per vendere meglio il suo libro, é sempre gente che sfrutta il fenomeno per arricchirsi o per lo meno per guadagnarci gente che a me fa rebrezzo! [xx(]


[:264]


... da brava signora dico "porca mucca", perchè rovinare sempre tutto, io lo posso dire per esperienze in prima persona, ma quanti solo leggono per capire /sapere e ne rimangono completamente sfuorviati da queste porcate [}:)] [}:)] [}:)]

Prima o poi mi metto di impegno e dò un colpo di spugna a questi fanfaroni; sono proprio incacchiata, non è da me ma mi sono lasciata andare. [:I]



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MessaggioInviato: 14/11/2009, 20:20 
Cita:
Halosoldier ha scritto:

le foto ci sono ma non so come metterle xD

Il modo più semplice è caricarle su imageshack le carichi da tuo pc sul sito e poi metti i link diretti sul forum

http://imageshack.us/


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lasciamo perdere per un attimo le vendite di 'certi' libri, su aviano non è nuova la storia che ci sia molto di più di quanto si dice e crede. già prima del Chiumento nazionale gli avvistamenti e le voci nella zona si rincorrevano da decenni.
segnalavo in qualche post più sopra la presenza di un video in cui un alieno sarebbe detenuto dentro la base, sarebbe interessante rivederlo assieme e magari cercare altro materiale per cercare di fare un po' più di chiarezza su cosa di certo e di fantastico c'è in questa base.

[;)]



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ecco le foto

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te le ho aggiunte anche all'inizio halosoldier [:)]


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questa analisi e' interessante......http://digilander.libero.it/cuf.fe/basi_aliene.htm

Base aliena ad Aviano?

Se la "Teoria delle basi aliene", in Italia come su tutta la Terra, non è così campata in aria e fa davvero molto meno ridere di quanto non si possa credere, è pur vero che dimostrare in quale luogo del patrio suolo se ne possa trovare una è impresa pressoché impossibile. Stando alle informazioni finora raccolte dai vari ricercatori sembra che, in base a testimonianze varie e ripetute, l'Italia possa avere una nutrita serie di presunte basi extraterrestri, equamente divise tra basi sotterranee e base subacquee.

La nostra carrellata ha inizio con quella che è ritenuta dalla comunità ufologica italiana "la base aliena per eccellenza: Aviano. Questa località si trova in provincia di Pordenone, nel Friuli e, da tempo, vi opera una base militare dell'U. S. Air Force accanto alla quale ve n'è, però, una più piccola della nostra aeronautica militare.



Gli investigatori



Qui, nel corso degli anni, si sono succeduti episodi tali da far pensare che nelle vicinanze vi potesse essere qualcosa di misterioso. Così quasi tutti i migliori ufologi italiani si sono interessati all'argomento e alcuni fra loro (Alfredo Lissoni, Edgardo Russo e Antonio Chiumento) lo hanno anche affrontato in maniera approfondita. Essi, analizzandolo da diversi punti di vista, sono riusciti a mettere in evidenza fatti davvero inquietanti che, al di là di ogni ragionevole dubbio, dimostrano l'esistenza di qualcosa di misterioso che ha a che fare con la realtà extraterrestre.

Il loro lavoro è risultato così interessante che lo stesso servizio pubblico della RAI ha prodotto un articolo specifico e lo ha messo in rete il 13 luglio 2003 ( http://www.rai.it/news ) mentre noi, in questo articolo, ci limitiamo a condensare i fatti più importanti scaturiti dalla ricerca dei suddetti investigatori e visionabili ai seguenti indirizzi: http://www.ufo.it e http://www.edicolaweb.net .



Fatti denunciati dai militari



Nel 1977 il colonnello J. R., della base Nato di Aviano, avrebbe dichiarato in un'intervista pubblicata su di una rivista ufologica americana che un Ufo avrebbe sorvolato la base di Aviano il giorno 1 luglio 1977, facendo così scattare tutti gli allarmi attivi in quel momento.

Nel 1978 un alto graduato della base NATO di Aviano, da tempo in pensione, avrebbe confermato ad investigatori del CUN di Lodi di essere stato testimone di vista di una luce notturna sulla cittadina di Aviano.



Fatti accaduti alla popolazione



Il 10 maggio 1995, alle ore 11.13, tutta la zona venne investita da un boato di portata inaudita, che durò meno di un secondo ma provocò una marea di danni ai vetri delle finestre, agli allarmi elettronici delle case e delle auto e ... all'ordine pubblico; infatti, quel boato di origine sconosciuta, provocò un'enorme ondata di panico che costrinse le autorità locali ad organizzare un intervento di massa sulla pubblica sicurezza e sui servizi sanitari di base. Ovviamente i centralini delle due basi militari furono sommersi dalle chiamate di chiarimento e di protesta ma le risposte ottenute negarono coinvolgimenti militari ad ogni livello.

I dati raccolti dall'Osservatorio geosismico locale dimostrarono che si era trattato di rumore di IV grado della Scala Mercalli che, però, calando in maniera repentina, portò ad escludere sia la causa naturale (scossa sismica) che la causa artificiale (bomba) perché questi rumori hanno un decadimento sonoro assai più lento. Domenico Targhetta, direttore dell'osservatorio, dichiarò che l'epicentro (fonte dell'onda) proveniva dal cielo alto posto sulla verticale di Aviano e quindi ci si doveva rivolgere agli americani per avere una qualche spiegazione.

Il 16 maggio 1995, dopo soli sei giorni, la cosa ebbe a ripetersi tale e quale sui cieli della vicinissima Sacile così la vicenda prese una piega decisamente "politica", grazie al deputato della lega Nord, Edouard Ballaman, che presentò un'interrogazione parlamentare ai Ministri dei Trasporti e della Difesa. Occorre sottolineare che in quel tempo l'ONU stava bombardando i cieli della Bosnia e la base di Aviano era il luogo principale da cui partivano le incursioni. Il prof. Antonio Chiumento, intervenendo sulla vicenda, sostenne che la storia dei boati avrebbe potuto essere il frutto di una serie di vicende che legavano i fatti in Bosnia, l'attività militare americana e la presenza degli Ufo.



Nasce la leggenda della base segreta



A questo punto intervenne nella vicenda il giornalista inglese Robert Irving, il quale scrisse un articolo per una rivista di settore che destò un certo stupore. E per prendere appunti "on site", egli si era andato a mescolare fra la gente solita a monitorare quotidianamente la base, con l'intento chiaro di raccogliere testimonianze e voci.

Quel gesto e quell'articolo furono però determinanti per gettare le basi della leggenda di una base sotterranea segreta che ospiterebbe velivoli di forma discoidale. Irving allegò a quell'articolo una foto mostrante una parte della sagoma di un velivolo chiaramente assimilabile ad un disco volante, con tanto di cupola. Ne scaturì immediatamente un piccolo pandemonio fra i vertici militari locali coinvolti, tale da far tornare il giornalista sui suoi passi e negare pubblicamente la veridicità dell'immagine che venne definita "un fotomontaggio".

Purtroppo, la frittata era già stata fatta ed aveva creato una bella base aliena con tanto di disco volante all'interno di un hangar militare. Questo l'antefatto della leggenda di Aviano nella quale, però, come ogni leggenda che si rispetti, qualche cosa di misterioso certamente contiene. Vediamo cos'altro cela.

Facendo riferimento ad alcune riviste aeronautiche del periodo, si seppe che in zona erano possibili bang supersonici attribuibili al modello di velivolo "Aurora", un aereo sperimentale segretissimo del tipo "Experimental" o anche "X plane", che si nasconderebbe sotto la sigla "SM 11" (Nella foto a lato è visibile il disegno del velivolo "Aurora 3", ultimissima evoluzione 2006 dell'aereo segnalato dalle riviste suddette), in grado di raggiungere i 10 Mach.

x-43A.jpg (5349 byte) Un suo coevo, l'aereo ipersonico "X-43 A", senza pilota, facente parte del "Programma "IPER-X" della NASA e progettato per sperimentare motori scramjet, a propulsione supersonica, lungo 3,65 m e pesante circa 1.300 kg, nella versione A può raggiungere la velocità Mach 10 (circa 11.000 km/h) e può volare fino a 30 km di altezza. È stato testato il 16 novembre 2004 ed ha effettivamente raggiunto, per il tempo brevissimo di una decina di secondi, Mach 9,6 ma per fare ciò ha avuto bisogno di essere lanciato da un altro aereo, tipo il B-52 e, purtroppo, non ha ancora raggiunto la perfezione in quanto l'altra faccia della medaglia è che si può utilizzare una volta sola.



Il caso "Stealth F 117"



A settembre del 1995 scoppiò il caso "Stealth F117", ovvero le autorità americane chiesero ufficialmente al governo italiano di poter dispiegare gli F 117 Stealth, più noti come "aerei invisibili", nella base militare di Aviano, con la motivazione ufficiale di poter aumentare la pressione aerea sulla Bosnia. Questa giustificata richiesta (dipende dai punti di vista) provocò, in realtà, un crisi diplomatica fra i due alleati.

Il nostro Governo, attraverso Susanna Agnelli, allora Ministro degli esteri, negò ufficialmente l'autorizzazione così, dopo alcuni giorni, il Governo USA si vide costretto a presentare il ritiro della richiesta.

Il 17 dicembre si alzò però un nuovo polverone ad opera di un articolo firmato da Francesco Dal Mas e apparso sul quotidiano "Avvenire", in cui si sostenne che questi aerei invisibili si trovavano già nella base militare di Aviano in quanto ben tre di essi erano stati visti da numerose persone che li avevano addirittura scambiati per Ufo a causa della loro forma triangolare ed del loro classico colore nero opaco. Naturalmente dovette intervenire ancora una volta il nostro governo che, tramite il Ministro della Difesa Corcione smentì ufficialmente la diceria dell'articolista.



"Ali su Aviano 1996"



Così, di notizia in notizia, l'alone misterioso continuò a dispiegarsi sempre più attorno alla base militare suddetta e raggiunse certamente il suo apice in seguito al racconto di uno dei migliori ricercatori italiani, il prof. Alfredo Lissoni che, sul periodico bimestrale del Centro ufologico nazionale " UFO Notiziario , Nuova Serie, n° 2, Giugno 1999", narrò di un fatto inquietante accaduto il 7 luglio 1996, in occasione della manifestazione aerea denominata "Ali su Aviano".

Nell'articolo si ricordava di quando la sezione milanese del CUN ricevette un pacchetto postale anonimo, contenente una videocassetta etichettata "Ali su Aviano 1996", della durata di circa un'ora e mezza. Subito dopo averla visionata, tutti i membri del CUN presenti rimasero a bocca aperta in quanto notarono distintamente un UFO nell'atto di incrociare un aereo militare.



La videocassetta



Si deve infatti sapere che la nostra Aeronautica militare, ogni anno, organizza ad Aviano una manifestazione aerea, denominata "Ali su Aviano". Essa viene ripresa da una troupe televisiva dell'Arma la quale, poi, provvede a commercializzarne il prodotto finale su supporto VHS.

Quell'anno venne regolarmente prodotta la VHS ma non fu poi commercializzata. Perché? Si dice che fossero intervenuti agenti della nostra Difesa che provvidero a sequestrarla. Per fortuna, però, che qualcuno riuscì ad averne una copia e, forse, fu quella stessa persona che provvide ad inviarne una copia alla suddetta sezione milanese del CUN.

Tuttavia, Lissoni rivela che in seguito a successive indagini si riuscì ad individuare una seconda videocassetta, in possesso di un ex militare di alto grado che era stato in servizio ad Aviano. Quest'ultimo poi, dopo aver visionato il filmato ebbe a dichiarare agli inquirenti del CUN che:«... l'oggetto non è nulla di conosciuto, né un aereo né un uccello... è un vero Ufo...».

Anche l'inquirente Giuseppe Monticelli, ufologo lodigiano del CUN, che ebbe modo di visionare il filmato e di compiere un'approfondita indagine tecnica sulla pellicola, ripulita da ogni tipo di disturbo ed ingrandita nei dettagli più significativi dal punto di vista ufologico, facendo largo uso delle tecnologie di digitalizzazione, ebbe a dichiarare che: «... si vede un ovoide scuro che viaggia ad incredibile velocità e che, in meno di un secondo, effettua una curva ad angolo acuto e sfreccia nella direzione opposta all'aereo solitario».



L'Ufo nel filmato dell'Aeronautica Militare Italiana



Un secondo particolare assai interessante contenuto nella suddetta VHS si trovava subito all'inizio del filmato, che si apriva con le immagini della base militare di Aviano e riportava la data 7 luglio 1996. Seguivano poi le immagini della presentazione ufficiale eseguita dal Colonnello Jerry Rolwes, che era quello stesso ufficiale che solo pochi mesi prima aveva dichiarato alla stampa che "ad Aviano si custodivano cose meravigliose".

Ma che cosa si vede concretamente in questa famosa videocassetta? Si vede la pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori che puntano prima verso il cielo e poi iniziano a disegnare la figura acrobatica detta "Bomba", in quanto gli aerei salgono insieme in verticale e poi ognuno prende una direzione diversa simulando, appunto, lo scoppio di una bomba. Ed è proprio in quel momento, quando l'aereo "solitario" guidato dal capo-pattuglia si abbassa di quota per andare ad incrociare la figura creata dai suoi colleghi, che arriva un Ufo rassomigliante ad un puntino nero, compie dapprima una manovra a V poi si avvicina all'aereo del comandante e quindi scompare in coda allo stesso.

Dopo aver ingrandito i vari fotogrammi si apprese che l'Ufo era a forma di disco color scuro. Per essere ulteriormente certi che quel puntino fosse veramente qualcosa di "non terrestre", il filmato fu fatto analizzare da un tecnico della RAI, in uno studio televisivo altamente specializzato, il quale ebbe a dire che "... lassù, quel giorno, c'era qualcosa di assolutamente non convenzionale".



La RAI si interessa della vicenda



Il 13 luglio 2003 fu nientemeno che la RAI ad interessarsi della base militare di Aviano, mettendo in rete, sul proprio sito, un articolo decisamente inquietante per la maggioranza delle persone; in esso si parlava espressamente della possibilità che in zona possano esistessero addirittura due basi aliene, situate nelle vicinanze della base militare e neanche tanto distanti fra loro.

L'articolo prese spunto da una dichiarazione rilasciata dal prof. Antonio Chiumento, docente di matematica, il quale ebbe a dichiarare che nelle vicinanze della base militare di Aviano esisterebbero ben due basi aliene, non distanti fra loro e situate nella fascia pedemontana di Pordenone.

A giustificazione delle sue affermazioni, il professore aggiunse di essere in possesso di fotografie che ritrarrebbero gli extraterrestri, appartenenti alla razza dei Grigi, scattate nel 2003, addirittura all'interno della loro astronave, da un operaio trentenne residente a Pordenone, sul quale venne però steso il velo dell'anonimato. Questa persona, avrebbe anche visitato molte volte le due basi sotterranee suddette, scattando moltissime fotografie i cui negativi, analizzati da un ingegnere fotografico, sarebbero risultati autentici.



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