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Astronave
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 Oggetto del messaggio: CHI E' IL NOSTRO INTERLOCUTORE ALIENO
MessaggioInviato: 03/02/2010, 22:49 
Da dove sia uscita la specie umana nessuno lo puo' dire con matematica
certezza.

Com'era l'umanità agli albori della sua apparizione ,che cosa sia successo da allora fino a centomila anni fa,come si sia evoluta,trasformata,modificata fino ad arrivare all'homo sapiens idem...

Nella nostra storia c'é un vuoto evidente che nessuna conoscenza esatta
e sicura al 100% ha ancora colmato.

Questo vuoto sembra segnare lo spartiacque tra una specie teoricamente almeno ancora immersa nella natura,in un relativo stato di
tranquillità e di equilibrio a una,quella attuale,evidentemente priva di
naturalezza,spontaneità,consapevolezza,coscienza,equilibrio.

Qualcuno ha tentato di colmare questo vuoto in termini religiosi,mitologici,ideologici,scientifici ma nessuno ci é mai riuscito veramente.

Al punto che,se prendessima la conoscenza scientifica come visione del mondo avremmo un'idea da laboratorio di specie e individui ma niente
di definito sui perché,il come,il quando e l'eventuale...chi che ha portato
allo sfacelo attuale.

Se qualcuno mi dovesse chiedere: secondo te,questo pianeta é la terra?

Io risponderei,in un certo senso si,in un altro.

Si perché lo si puo' identificare come terzo pianeta del sistema solare,
con una sua storia evolutiva e le sue specie viventi,definibili terrestri,compresa la nostra.

No,se consideriamo la cosa dal punto di vista strettamente umano.

Anche ammettendo che la specie attuale sia il risultato di un'evoluzione casuale e di problemi relativi alla sua uscita dalla natura a vantaggio della cultura...c'é qualcosa di storto che non mi convince.

Se io valuto obiettivamente le potenzialità specifiche e individuali dell'umanità,mi rendo conto che cio' che l'umanità ha realizzato nei millenni segue una parabola discendente,anzi ,una sorta di spirale
in discesa che sembra una scala a chiocciola che porta sempre piu' in basso.

Ora questo é strano perché ,a livello individuale,quando una persona
si rende conto di percorrere una simile discesa,fa di tutto per risalire,le prova tutte,rarissimamente si suicida,ammazza qualcuno o impazzisce.


Invece per la specie nel suo insieme,questo non succede anzi...succede
proprio il contrario al punto che oggi la situazione é quella che é.

Deduco,alla HOlmes,che ci deve essere un quid specifico PIU' FORTE
dei singoli individui che ostacola,spegne,corrode questo potenziale
da millenni,forse da milioni di anni.

Freud la chiamava coazione a ripetere,Vico parlava di corsi e ricorsi,
qualcuno l'ha denominata eccato originale,altri trauma remoto o esplosione di istinti,ecc.....

Io la chiamo semplicemente "quid" perché non ne so un bel niente.

Questo quid é probabilmente inconoscibile e ingestibile a lungo andare,
ma lo si puo' connotare relativamente osservandone la facciata e i risultati:

1)aggredisce sempre le potenzialità migliori

2)opera da una posizione di potere ,ma questo potere non é armato
o violento,cattivo o altro...é iuttosto una specie di "natura" specifica
o di caratteristica proteiforme che varia di forma e contenuti nel tempo e nello spazio ma conserva la sua caratteristica di fondo e non la molla.

3)é sfuggente e tangenziale,raramente sembra implicito e connaturato,
il piu' delle volte sembra esoesistente e esoagente anche se presente e coesistente con noi.

4)ha una natura contradditoria,nel senso che appare come ostile e nemico come ai punti 1,2,3 ma a volte,e non di rado,muta atteggiamento
e comportamenti che sembrano in qualche volta coerenti e congruenti
con quanto di solito sembra incompatibile.

5)sembra essere molto intelligente,piu' di noi,sembra avere molte conoscenze,piu' di noi, capace di cose che noi non riusciamo a fare,
tenace,testardo,perfino cieco molte volte,come se esistesse solo lui,
o quelli come lui,ecc....

Eppure commette anche sbagli a volte grossolani o evidenti,come dire,
con il motto popolare,fa le pentole ma non riesce mai a fare i coperchi....

E il bello é che,cosi',spiazza sé stesso e quelli che sono comatibili con lui,
mettendoli nei guai,a volte in modo davvero ingenuo e banale,rivelandosi per cosi dire molto piu fragile,attaccabile,debole di quanto voglia far credere.

6)un'altra sua contraddizione é quella di sembrare libero,oltre ogni limite,per poi rivelarsi invece prigioniero lui stesso e quelli compatibili con lui ,come fosse legato a un qualcuno e a qualcosa che lo dominano
comunque...che hanno su di lui sempre e cmq l'ultima parola.

7)non é sicuramente umano,di questo sono sicuro,ma non so di che cosa e di chi si tratti.

So che per qualche ragione segue la nostra rotta,interferisce o,come ho detto sopra,a volte coopera e sembra amichevole,é un maestro nei giochi di prestigio e di illusione.

8)non si puo' distruggere,non lo si ,di lui puo' eliminare mai definitivamente,va e ritorna,non ci si puo' fidare
sempre ma neppure diffidare sempre,é un qualcuno o un qualcosa
di molto ma molto potente nel suo genere ma anche di molto ma molto
debole,in un certo senso.

9)credo sia l'interlocutore,questo quid,centrale della nostra esistenza terrestre,uno strano interlocutore con cui bisogna farei conti spesso
e questo non é niente facile per nessuno.

10)in un certo senso,ci portiamo dentro una parte che sembra in qualche modo una sua miniatura ,una specie di ombra che a volte
ci aiuta a volte ci mette nei guai...e questa ombra,per quanto sia
piccola,o relativa,o gestibile,ecc... rappresenta l'interlocutore non umano
con cui abbiamo a che fare.

11)concludo ripetendo che io non so chi e che cosa sia questo quid,
sono sicuro che esista da non so quanto,che coesista in qualche modo con noi,talvolta dentro di noi,altre volte no...che si muova seguendo
motivi,metodi,ritmi,intensità e influenze diverse,proteiformi,e che
sia nel contempo consapevole dei suoi stessi limiti ma talmente
innamorato di sé ,frustrato,incatenato e usato a sua volta da molti di noi
da averne piene le scatole sia di noi sia di sé stesso sia di quello che
vuole-deve-puo' fare sia di chi ha su di lui un evidente controllo ,anche se si tratta di un controllo tutto sommato non autoritario ma volto al
fatto di metterlo cmq al servizio del tutto.

Bene,mi fermo qui

ciau [^]

nb

io non ho niente di personale contro il quid in questione.
nella mia esperienza a volte aveva pure ragione,altre volte no,altre volte ancora me ne ha fatte passare anche di brutte.

una cosa interessante,e ne parlo serenamente e senza alcun rancore,
ho notato che si manifesta spesso attraverso il femminile:anche senza andare a cercare il mito di Eden ecc... e senza alcun pregiudizio sessista,
noto che il quid sembra evitare lo scontro aperto e il confronto sia
con il maschile in generale

Invece,al contrario,da furbo quale é,parte sempre negli uomini in direzione dell'archetipo dell'Anima,e qui sposo le tesi di Malanga,
e nelle donne,circuisce e stuzzica il maschile,cioé l'Animus.

E una vera serpe,in un certo senso,ma non sufficientemente poiché,poi,si trova a confrontarsi ,nella donna con la sua generalità femminile che non lo sopporta e negli uomini con la generalità maschile
che preferisce la propria Anima ai suoi blablabla.

Quindi,e concludo,é infido e pericoloso,pure cattivello,ma ha i suoi bei punti deboli e soprattutto un tallone di Achille che qui ,almeno per il momento,non gli do' il piacere di svelare...



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MessaggioInviato: 03/02/2010, 23:46 
argomento interessante, ma mi sa che se ci continui a pensare risci di andare in Stallo!!!! [:o)]
secondo me non si riesce a trovare una giusta spiegazione perchè non possiamo indagare sul luogo giusto dell'inizio di tutto!!! [;)]
forse non ci poniamo la domanda giusta ossia"ma la nostra razza ha veramente inizio qui su questo pianeta?
se è no allora dove?
e come siamo arrivati qui?
e per quale motivo abbiamo lasciato il nst luogo natale?
secondo me non si è imboccata questa teoria altrimenti gli altri quesiti che sarebbero nati sarebbero andati all'infinito, es.:
veniamo da un'altro pianeta o da un'altra dimensione o da un'altro tempo??
ci siamo stabiliti tutti qui o ci sono altri di noi su alrti pianeti in altre galassie????
come siamo arrivati qui con quale mezzo e tecnologia?
se avevamo quella tcnologia ceh fine a fatto e perchè?
è stata forse essa la causa di tutto?
e tante altre domandde nascono spontaneamente.
non parlando che effettti causerebbe una teoria simile ma non impossibile.
crollo della fede religiosa, stravolgimenti degli eventi storici e tanto altro ancora che a questa ora non mi va di elencare.
cmq argomento coinvolgente bravo [^]



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MessaggioInviato: 04/02/2010, 02:59 
ti ringrazio per il post

concordo con la parola stallo,in effetti mi pare descrivi bene la situazione terrena: é come vivere in una secie di partita a scacchi che non finisce mai.

UN GIORNO HO PENSATO UN'IMMAGINE: UN BAMBINO PICCOLO E FELICE CHE BUTTAVA PER ARIA UNA SCACCHIERA BUTTANDO I PEZZI DAPPERTUTTO E OI BATTEVA LE MANI SODDISFATTO.

Da quel giorno mi sono sentito liberato .



ciau [:D] [:p] [:)]

PS

HO CAPITO UNA COSA,L'UNICO MODO PER VINCERE é QUELLO GANDHIANO DI SMETTERE DI GIOCARE ,SENZA VIOLENZA MA CON DETERMINAZIONE E PAGANDONE IL PREZZO.

QUELLO CHE SI GUADAGNA IN CAMBIO E' SEMPLICEMENTE INCOMMENSURABILE.


Ultima modifica di starman il 04/02/2010, 03:11, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 04/02/2010, 07:27 
Già, a volte penso anch'io che agiamo in un modo incongruente, ma non mi è chiara una cosa, tu attribuisci questo alla presenza nei nostri geni di qualche gene alieno?


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no,non lo so...

c'é DNA e DNA...

Anche il DNA varia di persona in persona pur conservando le invarianti della specie.

SE CI FOSSE IN QUESTE INVARIANTI E/O IN MOLTE ERSONE QUALCHE INNESTO ALIENO IL DISCORSO NON CAMBIEREBBE
PERCHE' NOI SIAMO ANCORA LONTANI DAL CAPIRE E SAPER GESTIRE IL NOSTRO DNA

In ogni caso,buttare via la scacchiera significa buttare via ogni in terferente e interferenza connessa con la scacchiera altrimenti si resta invischiati anche con un solo filo.

Qualcuno forse si chiederà...e dopo ,che faccio?

Semplica,INVECE DI RECITARE INCONSAPEVOLMENTE GIOCANDO CON LE LORO REGOLE....IMPARATE A RECITARE A SOGGETTO
GIOCANDO CON LE VOSTRE.

Vi ho spiegato chiaramente che i non umani sono in genere vulnerabili e fragili,la maggior parte di loro é in totale déacle esistenziale,
in pratica sono morti .

Il roblema é che con il loro parassitaggio che attuano cedrcando di salvarsi,PASSANO ALLA NOSTRA SPECIE LE LORO PATATE BOLLENTI INVISCHIANDOCI NELLA LORO FUNEREA RECITA E ...PURE...INFISCHIANDOSENE DEI RISULTATI...TANTO...NON HANNO NIENTE DA PERDERE E....NON SI SA MAI....

Quindi racitando a soggetto,liberamente,usando ragione,intuizione e molta ma molta umanità é possibile sgonfiarli e sgonfiare in noi
ogni bolla creata da e insieme a loro....a questo punto si é fuori dal gioco e non esiste piu' scacchiera: si verifica una liberazione totale
della persona che perdura nel tempo e cosa strana e in parte pericolosa quanto seduttiva,ci si ritrova in una posizione sicura e
dominante rispetto a queste cose.

A questo punto non bisogna lasciarsi prendere dal senso di trionfo o di vittoria a tutti i costi,bisogna scegliere un atteggiamento
di moderazione ringraziando magari anche in linea generale tutto e tutti per questo,ed essere coerenti con il proprio meglio umano.

Non é una cosa difficile da fare ma bisogna saperla fare bene senza prendere per cosi dire umani e non umani er il c.....o e
chiarendo bene che non si tratta mai di una guerra tra esseri ma solo di una divergenza di opinioni circa noi stessi,gli altri,la vita,ecc...

A quel punto la situazione di stabilizza in una sorta di pace e coesistenza pacifica,non priva di rischi e di pericoli,ma sostanzialmente
sicura e anche,bisogna dirlo,GARANTITA,come se fosse in atto una specie di alleanza con un'area neutrale di protezione e un accordo tacito di non aggressione reciproca.

Insomma,é un po' come finire una guerra con un armistizio,che salva la faccia un po' a tutti quanti,noi compresi,e che stabilisce
una condizione defcon3 reciproca e un relativo equilibrio.

Riuscire a fare questo individualmente é un'opera d'arte,riuscire a farlo come specie é quasi impossibile:pero' é l'unica cosa da fare eprché permette tra l'altro ad ogni variabile in camo di trarre un tornaconto ragionevole senza esagerazioni o privazioni.

ciau e....al lavoro [:D]



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