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 Oggetto del messaggio: Facciamo un salto "evolutivo"
MessaggioInviato: 16/02/2010, 19:48 
Anche io ieri ho visto Voyager, e vorrei sottolineare in collegamento a quello che si stà dicendo nell'apposita discussione, che ben vengano queste trasmissioni per far sempre più entrare nel testa delle persone di quello che c'e' la fuori. Quello che mi fa' incazzare e che da un lato si danno delle notizie ,dall'altro si lascia aperta la porta della possibilità che siano tutte cose inventate !
[xx(]

Ragazzi io direi che ci dovremmo, almeno noi, concentrare di più non tanto su se ci sono o no, ma su cosa sono, dove stanno, cosa determinano, etc. Non siete daccordo ?
E' inutile che continuiamo ad aspettare .... che qualcuno vada in televisone o sui giornali a dire , lo sapete che c'e' ? ci sono gli ufo !? E' praticamente impossibile, ci sarebbe il panico.
[:0]

L'importante è che chi vuol sapere lo possa fare !
[;)]

Al di là di questa considerazione io inizierei una analisi di Cosa potrebbero essere tutti questi oggetti che ci circolano intorno.

Inizierei da queste benedette sfere di luce.
Difficilmente avranno dentro qualcuno, probilmente sono o delle sonde, od ancora delle entità viventi.



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MessaggioInviato: 16/02/2010, 20:49 
dobbiamo unirci tutti per aiutarci a trovare la risposta senza criticare le teorie degli altri, collaboriamo, aggiustamo teorie, scopriamo, ne parliamo, ci divertiamo magari un po e poi magari troveremo una risposta. tutti isnieme e piu facile.



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anche quando i tempi saranno bui, il mio amore per tutti voi vi illuminera di gioia.
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MessaggioInviato: 16/02/2010, 22:43 
le sfere di luce,secondo o me, non sono sfere ma quello che vediamo di una bolla contenente un campo distorsivo in cui
saziotempo e dimensioni sono diverse da quelle del nostro continuum

Se pensiamo alla sfericità degli ufo,dei punti luminosi che costituiscono gli sciami osservati attorno a MIR e ISS,alle sfere di luce di cui parli,e in generale ai fenomeni ufoogici sferoidali,ovoidali,ecc... si potrebbe ipotizzare che si tratti cmq di bolle simili,per dirla con un esempio un o' tirato per i capelli,a un elettrone:
l'elettrone é una bolla...che contiene uno spaziotempo diverso dal nostro,secondo un fisico francese,Dirac,mai smentito eraltro da altri,l'elettrone ha un temperatura molto alta,una gravitazione interna enorme,sembra un micro buconero ma nno interagisce in questocsenso con l'ambiente

Secondo me gli ufo,almeno nellamaggioranza dei casi descritti sopra,sono simili agli elettroni in quanto contengono robabilmente un
microuniveros con uno saziotemo,una gravitazione e una massa forse variabile forse no,diversa dal continuum nostro.

PROBABILMENTE ho scritto e...probabilmente questo essere bolle del genere permette loro di fare quello che fanno.

Le sfere di luce non sono oggetti solidi,non c'é alcuna evidenza che lo siano,ma sono sfere e come tali sembrano essere
il versante esterno di un fenomeno fisico sconosciuto che noi non possiamo capire.

Nel contempo,queste...bolle si muovono in modo intelligente,sembrano osservare,studiare,monitorare,ecc... e quindi devo o essere programmate e guidate da esseri intelligenti oppurec essere loro stesse intelligenti.

questo ha fatto ipotizzare il loro essere sonde...o qualcosa di simile:ma le sonde devono avere un'origine,una programmazione,
una guida,quindi si ritorna agli esseri intelligenti da cui sono state ideate.

Ci sarebbe un'altra possibilità :che queste bolle siano forme di energia sconosciuta intelligente,viva,pensante,e questo si ricollega all'ipotesi fatta da massimo teodorani,ricercatore astrofisico del CNR,che ha studiato bene e a lungo le luci di hessdalen e ingenerale i
FLAN,fenomeni luminosi aerei non identificati...

Massimo parla di plasma intelligente....di una energia che potrebbe anche essere naturale in un certo senso,ma nel contempo intelligente,evoluta....e si rifaà ad alcune osservazioni scientifiche fatte a hessdalen e in altre parti del mondo.

secondo lui ci sono una trentina di luoghi o finestre sul pianeta dove si possono studiare questi fenomeni.

IL suo libro si chiama Luci nel cielo.

ciao [^] [^] [^]



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MessaggioInviato: 17/02/2010, 00:20 
La cosa dell'elettrone non l'ho capita. Comunque a mio parere queste bolle di luce, assodato anche che non hanno una localizzazione spaziale precisa (vedi la presenza anche nello spazio vuoto, intorno la iss o gli shuttle) la loro propulsione , sicuramente non sono localizzati solo nell'atmosfera quindi sicuramente non sono solo fenomeni a noi sconosciuti ma di natura terrestre.

potrebbero comunque essere delle forme di enrgia, o addirittura viventi, anche di per se' intelligente. ma a questo punto sarebbero loro stesse delle entità biologiche aliene? o solo dei contenitori, o sonde, chissa.

ciao.
[:)]


Ultima modifica di ufosearch il 17/02/2010, 00:58, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 17/02/2010, 01:18 
mah difficile dirlo.

una volta abbiamo studiato un video sull'allora forum di ufologia.net con alcuni amici.

si trattava di uno sciame di luci che si muoveva intorno a MIR.

la cosa interessante era questa:si vedeva uno di questi puntini luminosi che si staccava dallo sciame ,si avvicinava alla stazione
russa,sembrava curiosarvi intorno.

Poi ,si vedevano un paio di punti un po' piu' grossi staccarsi dal gruppo,andare a prendere quel puntino e riportarlo nel gruppo.

La cosa l'abbiamo osservata bene,perché ci ricordava molto il comportamento di un gruppo di animali da cui si stacca un piccolo
curioso che viene poi riportato nel gruppo stesso.

Se trovo questo video te lo posto :noi ci siamo chiesti....é davvero una cosa strana...sembra di vedere un...documentario sulla
vita degli animali...avevamo proprio questa impressione.

ciao [;)]



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MessaggioInviato: 17/02/2010, 01:53 
ti propongo una sintesi del pensiero di Charon,e non Dirac come nella fretta ti ho scritto,sull'elettrone:sono sicuro che ti
interesserà la sua teoria anche perché era un fisico di prim'ordine che sapeva quello che scrivev



****



Jean Emile CHARON





"Il compito più importante della fisica nel XXI secolo sarà quello di sviluppare lo studio dello Spirito, quale proprietà essenziale della materia. Perché l'Universo è VIVO ed Intelligente ! "

Jean E. Charon, fisico e filosofo francese del nostro secolo, deceduto nel 1998, ha orientato i suoi studi e le indagini scientifiche verso la ricerca di una qualità speciale della materia: "lo Spirito".
Ricercatore e scienziato è stato noto ed apprezzato in tutto il mondo per le sue originali pubblicazioni sia di carattere scientifico che di filosofia della scienza.
E' stato direttore del Centro di ricerca sulla Relatività Complessa (C.E.R.C.L.E.)- Ha diretto inoltre il Gruppo di Studio sull'Immaginario nella Scienza presso il Centro Nazionale della Ricerca Scientifica a Parigi (C.R.I.)
È stato presidente dei Simposi CIPRES che riuniscono ogni anno e in modo interdisciplinare professori universitari che provengono dal mondo intero sul tema generale: « Lo Spirito e la Scienza ».
Parallelamente alle sue opere di fisica, Jean E. Charon ha pubblicato numerose opere filosofiche, che sono state tradotte in undici lingue.
Un suo bellissimo compendio e' il libro "Il TUTTO" - Lo Spirito, la Materia - vedi Progetto di Vita
Jean E. Charon ha compiuto un importante passo in avanti, nel confermare ancora una volta la sua Relatività Complessa utilizzando i computers dell'Università Concordia, a Montreal. La Relatività complessa è, innanzitutto, la « grande unificazione » che, dopo Einstein, è divenuta l'obiettivo sostanziale della Fisica: le interazioni deboli, elettromagnetiche, forti e gravitazionali, vengono « unificate » all'interno di uno stesso modello della Teoria, nello sviluppo dei modelli « a dimensioni nascoste » proposti recentemente da Abdus Salam (Premio Nobel per l'unificazione delle interazioni deboli ed elettromagnetiche) e John Schwarz.
La Relatività complessa dimostra tuttavia un fatto importante: l'unificazione non sembra possibile (la gravitazione aveva fin qui eluso tutti gli sforzi) senza che si attribuiscano al modello della Materia delle proprietà di memoria cumulativa e previsionale.
Viviamo, insomma, secondo l'esperienza, in un Universo non soltanto "materiale", ma anche Spirituale.
Si tratta di un risultato di estrema importanza, che non mancherà di avere, negli anni futuri, una profonda influenza su tutte le discipline della Conoscenza: la Vita e ciò che siamo nell'UniVerso.

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Contesto storico

Il pensiero di J.E. Charon, pur originale e a se stante, è facilmente collocabile in quell’area culturale che a partire dagli anni ’70 prese il nome di "Gnosi di Princeton".

Una generazione di fisici da Eddington a Lamâitre, a Gödel, a Hoyle, ecc. da tempo speculava sull’universo nella sua totalità non solo spaziale ma anche temporale.

Ora, speculare sull’universo totalizzato è pensare - che lo si voglia o no - teologicamente.
Per i neo-gnostici la cosmologia, pertanto, non poteva essere solo un capitolo della fisica come gli altri.

Il vocabolario religioso già per Gamow e Hoyle era un gioco ricorrente, ma un gioco molto serio; per Einstein c’era nell’universo una "intelligibilità" misteriosa come se dietro le quinte ci fosse un "Esso sa" al neutro.

La Cosmologia neo-gnostica, totalizzante per lo spazio e per il tempo, si proponeva anche di totalizzare gli osservatori come gli osservati, i deformanti come le deformazioni.

Questi fisici rifiutavano in ultima analisi di opporre lo Spirito alla Materia, il Soggettivo all’Oggettivo, la Coscienza alla Cosa. Essi rifiutavano di credere a questa biforcazione della natura che avrebbe reso del tutto incomprensibile l’Esso-E’ e l’Esso-Pensa nell’universo.

"Una vera cosmologia, sosteneva Charon , deve lasciar coesistere nel suo linguaggio Materia e Spirito. Ma questo linguaggio deve rimanere compatibile con le esigenze di ogni linguaggio scientifico: rigore logico, rispetto scrupoloso dell’osservazione.

Ma di tutta l'osservazione ! E poichè l’astrofisica dei buchi neri, come la fisica degli elettroni, ci suggerisce una prima idea di quella che è la struttura dello spirito, vogliamo approfittarne per introdurre di peso lo Spirito nel linguaggio scientifico".

"Il compito più importante del XXI secolo sarà proprio quello di sviluppare lo studio dello Spirito, quale proprietà essenziale della materia, e dei suoi poteri".


Il pensiero

I sintomi dello Spirito e delle sue potenzialità trasformative dovevano pur essere nascosti da qualche parte nelle materia, e questa ricerca rappresentò la missione ossessiva delle speculazioni di Charon. Egli pensa di aver individuato nell’Elettrone l’elemento materiale portatore di tali sintomi.

Gli elettroni, che entrano nella costituzione fisica del nostro corpo, sono simili a minuscoli buchi neri, e racchiudono un tempo e uno spazio diversi ma complementari rispetto a quelli che conosciamo normalmente. Questo spazio-tempo memorizza, medita, ragiona dimostrando così di possedere caratteristiche di tipo spirituale.

Da Galileo in poi la ricerca scientifica ha ricusato il concetto "qualità" cercando di ridurre e spiegare il mondo cosiddetto reale in termini di "quantità" e il processo è proseguito ininterrottamente fino a quando, per rendere conto del bizzarro mondo delle "interazioni deboli", hanno cominciato a ricomparire nei laboratori le tanto aborrite "qualità".

Accanto ai loro disintegratori nucleari, si sente comunemente i fisici parlare delle particelle di Materia da loro osservate come di entità dotate di "stranezza", "fascino", "colore" o "che sanno scegliere tra destra e sinistra": perché allora, osserva Charon, " per spiegare ulteriori proprietà della materia non si dovrebbe parlare di Spirito ? "

Le categorie principali dello Spirito sono la Conoscenza, la Riflessione, l’Amore e l’Atto. "Tutte quattro - sostiene Charon - sono in effetti proprietà che dobbiamo attribuire al gas di fotoni neri che riempie l’infinito spazio di quel microscopico buco nero che è l’elettrone. Questo gas di fotoni costituisce il supporto fisico delle attività Spirituali". In virtù di queste qualità Charon sostiene che gli eoni portano in sé la memoria di tutta la storia dell’UniVerso.

"Tutto sommato io credo che l’intera evoluzione del nostro universo sia un’evoluzione governata dallo Spirito e non dalla Materia, o almeno non dalla sola Materia. Credo inoltre che questa evoluzione sia nella sua essenza l’avventura spirituale di una popolazione immensa disseminata in tutto lo spazio del nostro universo, una popolazione dotata dell’enorme vantaggio dell’immortalità: la popolazione degli elettroni pensanti , degli eoni.

E come gli eoni, il nostro vero Io, che di essi è costituito, non è un’avventura privata, ma vive nella scala temporale che è la scala dell’universo, cioè di miliardi di anni nel futuro come nel passato".

Non sono estranei al pensiero di Charon terminologie religiose quali: "Reincarnazione", "Verbo", "immortalità", ecc. Del resto egli stesso rileva con soddisfazione l’ovvietà dell’accordo tra le varie metafore (qui quella religiosa e quella scientifica) "Ma questa conferma ci deve sorprendere” ?

Parmenide aveva già osservato che tutto ciò che è pensato è possibile (...) La fonte dell’immaginario è il sapere degli eoni, un sapere millenario che talora risale in forma simbolica fino alla superficie della nostra coscienza.

Jung chiama "archetipo" questa conoscenza degli eoni a livello dell’inconscio; ma questo sapere emerge come bolle d’informazione non ancora strutturate, in cui si mescola la conoscenza di miliardi di eoni, e non risulta immediatamente comprensibile.

Immaginare è prendere coscienza di queste bolle in-formazionali che esplodono nel nostro conscio ed è dar loro una forma che permetta di distinguerle dal nulla."

Le teorie di Charon hanno rappresentato per il nostro momento scientifico una "fuga in avanti" e, come c’era d’aspettarsi, hanno provocato un vivace dibattito sia dal punto di vista filosofico ed epistemologico che dal punto di vista scientifico.

D’altra parte Charon stesso ne era consapevole: "La vecchia fisica resta diffidente verso chi le porta a casa la metafisica " ed affermava, citando Plank, che "una nuova teoria non trionfa mai. Sono i suoi avversari che finiscono per morire".

Opere edite:
"L’Essere e il Verbo" Denoel, 1965, "Teoria della relatività complessa" Albin Michel, 1977, "Lo Spirito, questo sconosciuto" Mediterranee 1987, "Morte, ecco la tua sconfitta" Mediterranee, 1982, "Ho vissuto quindici miliardi di anni" Mediterranee 1984, "Il Tutto" Mediterranee, 1989.

Tratto da: http://www.geagea.com/05indi/05_03.htm


********

BUONA LETTURA [;)]



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