Io penso che alla base di molti contatti ci sia qualcosa di reale, ma ad un certo punto della storia di queste persone scatta un qualcosa che li indirizza sui binari sbagliati per quanto riguarda lo studio ufologico. Moltissimi contattisti o contattati sono molto ambigui, affiancano realta' con invenzioni, vedi Adamski, Meyer, Siracusa, Menger, Cavallo, Zanfretta. Purtroppo in storie cosi' complicate e' davvero difficile capire dove finisce la verita' ed inizia la fantasia. Ho esperienza diretta con una persona di mia conoscenza, la quale sta ripercorrendo le stesse identiche fasi di queste storie.
1) Reale contatto o contatti ripetuti
2) Elaborazione della persona dell'esperienza
3) Interferenza di terze persone
4) Errata interpretazione dell'esperienza
5) Inquinamento delle prove e caso irrisolvibile.
.... piu' tutto il resto.
Alcune informazioni sul sig. Cavallo:"Maurizio Cavallo nato nel 1952 a Vercelli. Egli racchiude in sé una storia molto famosa e al quanto curiosa e bellissima.Cavallo era uscito a mangiare una pizza assieme ai suoi amici, per poi fare una breve escursione in macchina tra le strette strade di collina. Giunto in una radura Cavallo e i suoi amici, videro in cielo un oggetto incandescente, una sfera di fuoco comparsa dal nulla sfrecciare a velocità elevata.
Cercarono di recarsi nel luogo dove questa sfera atterrò, emanando una luce lieve. Ma ben presto si arresero alla loro idea in quanto il sole calava velocemente, e i rovi e altre pianti impedivano il loro percorso. Dopo vari commenti sull’accaduto, tornarono a casa per cercare di riposarsi. Cavallo non riusciva a dormire. Si dibatteva nel letto girandosi più volte, affogando nel sudore che procurava, andando più volte in bagno per riaversi con un po’ d’acqua. Cerco anche di vomitare, in quanto pensava che il suo malessere fosse dovuto ad una intossicazione alimentare. Nella sua mente strane voci lo disturbavano. Erano continue. Queste cercavano di indurre Cavallo a recarsi nel posto in cui vi era stato l’avvistamento la sera stessa. E così fu. Cavallo nonostante la sua volontà si recò all’ automobile già accesa. Accorgendosi che non vi era più benzina, di lì a poco la macchina si spense. Erano presso a poco le 2 del mattino. Cavallo era stremato, il suo malore lo perseguitava. Arrivato alla radura lo sovrastava una sfera incandescente, all’interno poteva scorgere un corpo più chiaro. Si sentì leggero, stava fluttuando nell’aria per poi essere risucchiato verso l’alto in una materiale plastico, forse una campana di cristallo. Stremato si arrese all’inevitabile. Gli occhi cercavano di adattarsi alla forte luce che lo circondava. Dentro di sé senti una voce live, quasi come il fruscio del vento tra le foglie, che gli diceva di non temere perché non sarebbe stato fatto del male. Cavallo intanto stava osservando strane strutture architettoniche. Stava osservando Clarino, un pianeta di azzurro cristallo e mimosa. Cavallo stava osservando oceani azzurri, foreste dal colore vivace. Clarion che nel linguaggio alieno significa “splendore”, appartiene ad un sistema binario posto nella terza galassia. Cavallo vide delle figure dirigersi verso di lui. Una di esse gli venne incontro potendo così vedere il volto di uno dei suoi rapitori. Questo essere alzo il braccio in segno di saluto secondo Maurizio, poi la solita voce nella sua mente che diceva di non preoccuparsi, non gli veniva fatto del male. Dopo varie avventure con questi esseri, cavallo chiese cortesemente di poter fare in seguito delle foto non per convincere la gente di quanto gli era successo, ma per convincere se stesso, per capire se non era un sogno o se fosse veramente la realtà."Intervista di Paola Harris:
http://www.dnamagazine.it/intervista-cavallo.html