Salve a tutti...
premetto subito che non apro questa discussione per dire che quello che leggerete successivamente sia l'unco modo per avere una risposta sulle analisi di probabili fenomeni anomali o O.V.N.I...ma è una discussione che mira a una metodologia di ricerca/analisi più ristretta, che una semplice visione di una foto o di un video.
Qui di seguito viene analizzato un soggetto (un tappo ricoperto di carta alluminata) sospeso su un sostegno di metallo, posto in piena luce solare.
Viene usato un filtro diffrattore per spettrometria astronomica, nato per ricavare spettri di luce da fonti puntiformi nel buio totale.
Applicato in pieno giorno, si rischi di sovrasaturare l'immagine di tanti altri spettri, ma SOLO in questa sede è stato usato per uno scopo preciso: tentare di ricvare uno spettro di luce visibile in pieno giorno da un oggetto fermo nell'inquadratura nel contesto di un cielo limpido e ricco di luce solare.
Praticamente quasi impossibile, figuriamoci se poi il soggetto è in movimento
Comunque, questa è solo una prova per effettuare delle analisi APROSSIMATIVE, nella ricerca di dati che possano portare il più vicino possibile al cuore del problema: capire se un soggetto presenta degli elementi chimici conosciuti o meno, se è di origine natura o artificiale...
Immagine:
31,85 KBFoto spettrografica di un oggetto ricoperto di alluminio effettuata con fotocamera reflex FUJIFINEPIX S3 PRO da 12.34Mpx interpolati, zoom 70/200mm (in questo caso al massimo), tempo di posa 1/1000sec, F 5,6, ISO 100.
Davanti all'obiettivo è stato applicato un filtro diffrattore per spettrometria a bassa risoluzione da 220linne/mm (uno spettrografo ad alta definizione ha prezzi elevati e non è applicabile direttamente su fotocamere per un uso rapido sul campo, ma va bene solo per telescopi), applicato a sua volta su un filtro skylight anti U.V. per eliminare intrusioni di ultravioletti.
La foto originale è stata effettuata in modalità RAW.
Immagine:
41,59 KBSi può notare benissimo il doppio spettro dell'oggetto in analisi (dovuto a un doppio riflesso sulla sua superfice) e lo spettro del sostegno.
Viene analizzato uno dei due spettri del soggetto, precisamente quello di sinistra (per chi guarda la foto).
Una volta ottenuto lo spettro, si va ad analizzarlo con particolari software per spettrografia astronomica, i quali contengono un database di spettri di stelle conosciute, in modo tale da avere dei punti di riferimento STANDARD per poter applicare uno studio sugli eventuali elementi chimici che danno origine allo spettro ricavato nelle fotografia.
Lo spettro, in RAW, viene convertito in TIF per essere processato col software e, una volta aperto il software, si prestabilisce la gamma di frequenza in Angstrom su dove si vuol ricercare gli eventuali elemeti chimici. In questo caso è stato impostato un valore compreso fra i 5000 e i 6000Angstrom.
Sospettando
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
che il soggetto fotografato sia costituito di alluminio, si imposta il software per la ricerca di fonti di emissioni dell'alluminio, si processa e si ricava un grafico; andando a scorrere sul grafico si rilevano le frequenze d'onda presenti nello spettro e si confrontano con i dati della tabella standard degli elementi chimici.
Immagine:
165,6 KBUna volta ricavati dei valori di intensità in frequenza emessi dagli elemeti chimici ricavatinell'analisi, si confrontano con la tabella standard e si vede quanto in percentuale l'analisi effettuata sia molto vicina al valore effettivo degli elementi chimici.
In questo modo, si ottiene un'analisi APROSSIMATIVA del soggetto fotografato, ma sempre più precisa che una sola visione dell'immagine o di sole applicazioni di filtri con la computer grafica.
Con questo non voglio dire che è l'unico modo per capire con precisione cosa si va a fotografare, ma almeno si applica una metodologia di ricerca più accurata con pensiero razionale, per poter avvicinarsi al cuore del problema.
Saluti
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)