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Gli alieni di Stephen Hawking.
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Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6087.10

Pubblicato da Arthur McPaul martedì 18 maggio 2010

E' finalmente disponibile la strepitosa serie scientifica realizzata da Discovery Channel, in cui il più grande cosmologo vivente, Stephen Hawking, affronta l'argomento più interessante e dibattuto della moderna astronomia: l'esistenza della vita extraterrestre nell'Universo.

Le domande che il genio della fisica si pone fin dall'inizio sono tante: è possibile viaggiare nel tempo? E' possibile andare nel passato, oppure aprire un varco nel futuro, manipolando il fattore tempo secondo i nostri bisogni?

Domande come queste, dice Hawking, fino a qualche anno fa, erano considerate soltanto follia pura. Egli è stato da sempre ossessionato dal concetto fisico di tempo e se avesse a disposizone una macchina per viaggiare in esso, andrebbe ad ammirare a bellissima Marylin Monroe o sbircerebbe nel telescopio di Galileo Galilei, oppure, fuggirebbe nel futuro fino alla fine dei tempi, per vedere cosa succederebbe nell'orizzonte degli eventi.

Il tempo è dunque è considerato come la quarta dimensione, la cui durata è inimmaginabile se paragonata alle altre tre dimensioni, che sono quelle della materia: lunghezza, altezza e profondità. I viaggi nel tempo sono l'attraversamento di questa quarta dimensione. Una eccellente dimostrazione video, esplica questo concetto e una interessante ricostruzione in stile cinemematografico, ci mostra una ipotetica macchina per poter viaggiare nel futuro.

Un astronauta del tempo, potrebbe, in teoria, viaggiare senza trasgredire le leggi della fisica. La fisica però che regola questa possibilità e quella dei quanti, le parti più piccole e misteriose della materia.




In questa seconda puntata, il genio della fisica si chiede se esistono davvero gli extraterrestri, dove sono e se sono già entrati in contatto con la nostra umanità e cosa comporterebbe incontrarli per la nostra società. L'Universo è immenso e la Terra è solo una dei miliardi di pianeti contenuti nella nostra galassia, la Via Lattea. Esistono poi, legate da una rete immensa di polvere cosmica, miliardi di galassie. La prospettiva che esista la vita appare matematicamente ovvia, mentre l'idea che noi siamo gli unici esseri viventi nell'Universo è assai improbabile. Hawking dice in sostanza che non siamo soli, perchè è statisticamente improbabile che ciò sia possibile.

Ma avverte che la vita su altri pianeti potrebbe avere forme molto diverse dalla nostra. Potremmo incontrare civiltà molto più evolute, proprio come nei film di fantascienza o biologicamente assai strambe, addirittura viventi all'interno delle stelle o fluttuanti nell'Univeso, come entità composte probabilmente da gas e allo stato etereo. Ascoltare Hawking che ammette pubblicamente queste considerazioni, personalmente ha fatto venire la pelle d'oca, perchè è quello che molti di noi hanno sempre sostenuto, venendo spesso presi per dementi.




Nel terzo video vengono trattate le reali possibilità di vita nel nostro Sistema Solare. L'acqua è presente dappertutto nello spazio, per cui, la sua presenza, combinata a fattori idonei, come l'adeguata temperatura per permetterle di esistere allo stato liquido, potrebbe fornire le basi per la vita. Egli poi, ammette che Marte, si trova nella zona abitabile del Sistema Solare, cosa che molti esobiologi non hanno invece mai sostenuto, escludendolo, anche se di pochi milioni di km. Sconvolgente.
Presto gli uomini andranno su Marte e la missione attirerà l'attenzione dell'intera umanità e del grande pubblico, più di come avvenne durante le missioni Apollo, sulla Luna. La scoperta della presenza di extraterrestri marziani, sarebbe la più grande conquista scientifica e sociale che l'umanità potrebbe mai fare dalla sua esistenza.

Hawking poi parla di Europa, la grande luna di Giove. Europa è coperta da una cappa di ghiaccio, ma potrebbe avere del calore al suo interno, grazie all'attrazione gravitazionale di Giove che lo deforma, permettendo l'esistenza di un immenso oceano di acqua liquida. Nelle sue profondità potrebbero esitere delle forme di vita acquatiche extraterrestri, riprodotte dalla Discovery Channel in spettacolari video digitali, simili a quelle che vivono a migliaia di chilometri nelle profondità buie dei nostri oceani. Tuttavia questi esseri non avrebbero mai potuto entrare in contatto con noi, perchè una lastra di ghiaccio di oltre 24 km li separa dalla superficie del pianeta. Per incontrare questi esseri sarà opportuno al più presto inviare una missione spaziale.
Le affermazioni di Hawking anche in questo caso sono a dir poco sorprendenti e clamorose.




Si parla poi dei pianeti extrasolari e in particolare di quelli che potrebbero essere circoscritti nella zona abitabile delle proprie stelle. Viene trattato un esempio. Egli immagina un pianeta roccioso simile alla Terra con acqua liquida e un'atmosfera che possa ospitare forme di vita. In tal caso, appare davvero interessante la descrizione di esseri alieni di tipo animale, che sfruttano le loro caratteristiche biologiche per vivere, nutrirsi e cacciare. Ovviamente questa che per molti potrebbe essere fantascienza, è invece pura e semplice esobiologia. Ma una terra simile alla nostra potrebbe ospitare forme di vita completamente differenti da come siamo abituati a pensare.



Nella quinta puntata, Hawking, valuta la possibilità che la vita possa esistere anche senza la presenza di acqua liquida, per esempio basata sull'idrogeno liquido. Si parla quindi di altri elementi alternativi per sostituire i mattoni della vita ed uno di questi è per esempio il silicio. Viene poi affrontata la possiblità incredibile, che esistano degli esseri viventi anche sui giganti gassosi come Giove e Saturno.



In questa sesta puntata, si parla della minaccia che gli alieni possano creare al nostro pianeta. Nella prima parte Hawking parla delle abduction. Anche se si nota una velata ironia, è ugualemente sconvolgente sentire il genio vivente della fisica parlare di argomenti a noi molto cari e spesso bistrattati dalla scienza ufficiale.
Il contatto dunque è mai avvenuto con gli extraterrestri? Secondo Hawking è avvenuto il 17 agosto del 1977, quando il radiotelescopio del progetto SETI catturò il celeberrimo segnale "WOW!", costituito da una fonte radio costante che si differenziava totalmente da altri segnali cosmici, essendo composta da un'assocazione di 6 lettere e numeri in sequenza costante.

Quel segnale non fu mai più confermato nella medesima porzione di cielo. Esso proveniva da circa 200 anni luce di distanza. E' possibile che quella civiltà si sia già da tempo autodistrutta o sia semplicemente scomparsa. Hawking considera che allo stato attuale delle cose, sarà impossibile comunicare con gli alieni, a meno che, questi esseri adesso stiano colonizzando l'Universo e giungano loro da noi.




Arriviamo dunque all'ultima puntata di questa prima serie. La razza umana ha due possibilità: restare in silenzio o comunicare nello spazio la sua presenza. Hawking avverte che nel secondo caso bisognerebbe stare molto attenti a quello che viene trasmesso. Gli alieni potrebbero essere fuggiti dal loro pianeta, con una immensa nave spaziale delle dimensioni planetarie. La loro missione potrebbe essere quella di conquistare un nuovo pianeta su cui vivere. Potrebbero avere tecnologie incredibili, essere in grado di controllare l'energia di una stella, per creare dei portali spazio temporali, permettendo loro di coprire distanze inimmaginabili in pochissimo tempo.



Le parole con cui si chiude il documentario fanno paura:

"Se gli extraterrestri verrano a visitarci,
potrebbero essere come Cristoforo Colombo in America,
Cosa che non fu molto positiva per i nativi americani"


Hawking spera che gli alieni vengano comunque da noi in pace.
Per i video ho scelto la lingua spagnola perchè ho trovato la traduzione molto più fluida, appassionante e compresibile dell'inglese. In attesa di poter vedere la trasposizone in italiano, spero che possa far riflettere molto, tutti noi, su quello che il genio della fisica ci sta comunicando...

Arthur McPaul


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http://nemsisprojectresearch.blogspot.c ... wking.html



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Interessantissimo... speriamo in una traduzione in italiano [xx(]



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Approvo; non c'è che dire ...



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MessaggioInviato: 22/05/2010, 11:08 
Lo riporto qui, per chi non lo avesse letto.....




Gli alieni di Stephen Hawking.
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Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6087.10

Pubblicato da Arthur McPaul martedì 18 maggio 2010

E' finalmente disponibile la strepitosa serie scientifica realizzata da Discovery Channel, in cui il più grande cosmologo vivente, Stephen Hawking, affronta l'argomento più interessante e dibattuto della moderna astronomia: l'esistenza della vita extraterrestre nell'Universo.

Le domande che il genio della fisica si pone fin dall'inizio sono tante: è possibile viaggiare nel tempo? E' possibile andare nel passato, oppure aprire un varco nel futuro, manipolando il fattore tempo secondo i nostri bisogni?

Domande come queste, dice Hawking, fino a qualche anno fa, erano considerate soltanto follia pura. Egli è stato da sempre ossessionato dal concetto fisico di tempo e se avesse a disposizone una macchina per viaggiare in esso, andrebbe ad ammirare a bellissima Marylin Monroe o sbircerebbe nel telescopio di Galileo Galilei, oppure, fuggirebbe nel futuro fino alla fine dei tempi, per vedere cosa succederebbe nell'orizzonte degli eventi.

Il tempo è dunque è considerato come la quarta dimensione, la cui durata è inimmaginabile se paragonata alle altre tre dimensioni, che sono quelle della materia: lunghezza, altezza e profondità. I viaggi nel tempo sono l'attraversamento di questa quarta dimensione. Una eccellente dimostrazione video, esplica questo concetto e una interessante ricostruzione in stile cinemematografico, ci mostra una ipotetica macchina per poter viaggiare nel futuro.

Un astronauta del tempo, potrebbe, in teoria, viaggiare senza trasgredire le leggi della fisica. La fisica però che regola questa possibilità e quella dei quanti, le parti più piccole e misteriose della materia.




In questa seconda puntata, il genio della fisica si chiede se esistono davvero gli extraterrestri, dove sono e se sono già entrati in contatto con la nostra umanità e cosa comporterebbe incontrarli per la nostra società. L'Universo è immenso e la Terra è solo una dei miliardi di pianeti contenuti nella nostra galassia, la Via Lattea. Esistono poi, legate da una rete immensa di polvere cosmica, miliardi di galassie. La prospettiva che esista la vita appare matematicamente ovvia, mentre l'idea che noi siamo gli unici esseri viventi nell'Universo è assai improbabile. Hawking dice in sostanza che non siamo soli, perchè è statisticamente improbabile che ciò sia possibile.

Ma avverte che la vita su altri pianeti potrebbe avere forme molto diverse dalla nostra. Potremmo incontrare civiltà molto più evolute, proprio come nei film di fantascienza o biologicamente assai strambe, addirittura viventi all'interno delle stelle o fluttuanti nell'Univeso, come entità composte probabilmente da gas e allo stato etereo. Ascoltare Hawking che ammette pubblicamente queste considerazioni, personalmente ha fatto venire la pelle d'oca, perchè è quello che molti di noi hanno sempre sostenuto, venendo spesso presi per dementi.




Nel terzo video vengono trattate le reali possibilità di vita nel nostro Sistema Solare. L'acqua è presente dappertutto nello spazio, per cui, la sua presenza, combinata a fattori idonei, come l'adeguata temperatura per permetterle di esistere allo stato liquido, potrebbe fornire le basi per la vita. Egli poi, ammette che Marte, si trova nella zona abitabile del Sistema Solare, cosa che molti esobiologi non hanno invece mai sostenuto, escludendolo, anche se di pochi milioni di km. Sconvolgente.
Presto gli uomini andranno su Marte e la missione attirerà l'attenzione dell'intera umanità e del grande pubblico, più di come avvenne durante le missioni Apollo, sulla Luna. La scoperta della presenza di extraterrestri marziani, sarebbe la più grande conquista scientifica e sociale che l'umanità potrebbe mai fare dalla sua esistenza.

Hawking poi parla di Europa, la grande luna di Giove. Europa è coperta da una cappa di ghiaccio, ma potrebbe avere del calore al suo interno, grazie all'attrazione gravitazionale di Giove che lo deforma, permettendo l'esistenza di un immenso oceano di acqua liquida. Nelle sue profondità potrebbero esitere delle forme di vita acquatiche extraterrestri, riprodotte dalla Discovery Channel in spettacolari video digitali, simili a quelle che vivono a migliaia di chilometri nelle profondità buie dei nostri oceani. Tuttavia questi esseri non avrebbero mai potuto entrare in contatto con noi, perchè una lastra di ghiaccio di oltre 24 km li separa dalla superficie del pianeta. Per incontrare questi esseri sarà opportuno al più presto inviare una missione spaziale.
Le affermazioni di Hawking anche in questo caso sono a dir poco sorprendenti e clamorose.




Si parla poi dei pianeti extrasolari e in particolare di quelli che potrebbero essere circoscritti nella zona abitabile delle proprie stelle. Viene trattato un esempio. Egli immagina un pianeta roccioso simile alla Terra con acqua liquida e un'atmosfera che possa ospitare forme di vita. In tal caso, appare davvero interessante la descrizione di esseri alieni di tipo animale, che sfruttano le loro caratteristiche biologiche per vivere, nutrirsi e cacciare. Ovviamente questa che per molti potrebbe essere fantascienza, è invece pura e semplice esobiologia. Ma una terra simile alla nostra potrebbe ospitare forme di vita completamente differenti da come siamo abituati a pensare.



Nella quinta puntata, Hawking, valuta la possibilità che la vita possa esistere anche senza la presenza di acqua liquida, per esempio basata sull'idrogeno liquido. Si parla quindi di altri elementi alternativi per sostituire i mattoni della vita ed uno di questi è per esempio il silicio. Viene poi affrontata la possiblità incredibile, che esistano degli esseri viventi anche sui giganti gassosi come Giove e Saturno.



In questa sesta puntata, si parla della minaccia che gli alieni possano creare al nostro pianeta. Nella prima parte Hawking parla delle abduction. Anche se si nota una velata ironia, è ugualemente sconvolgente sentire il genio vivente della fisica parlare di argomenti a noi molto cari e spesso bistrattati dalla scienza ufficiale.
Il contatto dunque è mai avvenuto con gli extraterrestri? Secondo Hawking è avvenuto il 17 agosto del 1977, quando il radiotelescopio del progetto SETI catturò il celeberrimo segnale "WOW!", costituito da una fonte radio costante che si differenziava totalmente da altri segnali cosmici, essendo composta da un'assocazione di 6 lettere e numeri in sequenza costante.

Quel segnale non fu mai più confermato nella medesima porzione di cielo. Esso proveniva da circa 200 anni luce di distanza. E' possibile che quella civiltà si sia già da tempo autodistrutta o sia semplicemente scomparsa. Hawking considera che allo stato attuale delle cose, sarà impossibile comunicare con gli alieni, a meno che, questi esseri adesso stiano colonizzando l'Universo e giungano loro da noi.




Arriviamo dunque all'ultima puntata di questa prima serie. La razza umana ha due possibilità: restare in silenzio o comunicare nello spazio la sua presenza. Hawking avverte che nel secondo caso bisognerebbe stare molto attenti a quello che viene trasmesso. Gli alieni potrebbero essere fuggiti dal loro pianeta, con una immensa nave spaziale delle dimensioni planetarie. La loro missione potrebbe essere quella di conquistare un nuovo pianeta su cui vivere. Potrebbero avere tecnologie incredibili, essere in grado di controllare l'energia di una stella, per creare dei portali spazio temporali, permettendo loro di coprire distanze inimmaginabili in pochissimo tempo.



Le parole con cui si chiude il documentario fanno paura:

"Se gli extraterrestri verrano a visitarci,
potrebbero essere come Cristoforo Colombo in America,
Cosa che non fu molto positiva per i nativi americani"


Hawking spera che gli alieni vengano comunque da noi in pace.
Per i video ho scelto la lingua spagnola perchè ho trovato la traduzione molto più fluida, appassionante e compresibile dell'inglese. In attesa di poter vedere la trasposizone in italiano, spero che possa far riflettere molto, tutti noi, su quello che il genio della fisica ci sta comunicando...

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 Oggetto del messaggio: Re: Hawking: Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli
MessaggioInviato: 20/07/2015, 18:44 
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Località: E paes tira gardeli
 Oggetto del messaggio: Re: Hawking: Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli
MessaggioInviato: 20/07/2015, 21:17 
Bastion ha scritto:
“Noi siamo intelligenti, noi siamo vivi, noi dobbiamo sapere”, ha detto Stephen Hawking. Ma ha chiesto e ottenuto di non inviare messaggi nello spazio: non si sa mai, magari a captarlo potrebbero essere Alieni poco socievoli…


Perfettamente d'accordo con Stephen Hawking.
Il principio di cautela va applicato anche all'esopopolitica.



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Per ogni problema complesso c' è sempre una soluzione semplice.
Ed è sbagliata.
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 Oggetto del messaggio: Re: Hawking: Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli
MessaggioInviato: 21/07/2015, 01:38 
Io non capisco, sempre a ricercare gli alieni col naso all'insù quando se ne potrebbero trovare tracce già qui sulla terra. evidentemente è meno mediatica uan ricerca di questo tipo.



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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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 Oggetto del messaggio: Re: Hawking: Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli
MessaggioInviato: 21/07/2015, 03:36 
MaxpoweR ha scritto:
Io non capisco, sempre a ricercare gli alieni col naso all'insù quando se ne potrebbero trovare tracce già qui sulla terra. evidentemente è meno mediatica uan ricerca di questo tipo.

Finchè gli alieni sono lontani non fanno paura ...

Interessante il Breakthrough Listen, sembra la trama del film "Contact", anche in quel caso c'era un ricco finanziatore


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 Oggetto del messaggio: Re: Hawking: Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli
MessaggioInviato: 21/07/2015, 08:51 
MaxpoweR ha scritto:
Io non capisco, sempre a ricercare gli alieni col naso all'insù quando se ne potrebbero trovare tracce già qui sulla terra. evidentemente è meno mediatica uan ricerca di questo tipo.


No MaxpoweR... è che una ricerca del tipo di cui parli tu è sicuramente più "fastidiosa" per certi "potentati" e certe "fratellanze"... e soprattutto potrebbe dare fastidio agli eventuali discendenti odierni di quegli "alieni" a cui entrambi stiamo pensando.

[;)]



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 Oggetto del messaggio: Re: Hawking: Gli alieni? Esistono, ma meglio evitarli
MessaggioInviato: 21/12/2018, 23:36 
LE QUATTRO PROFEZIE DI HAWKING

La scienza è una religione illuminante, un po’ testarda, solitaria e sicura di sé. Almeno su un tema, però, concorda con i fragili drammi intestinali della filosofia: la vita è ciò che trasforma l’avversità in un vantaggio. Se questo è vero, Stephen Hawking di Oxford, costretto dalla Sla su una sedia a rotelle per 54 anni, ha vissuto davvero. Morto settantaseienne il 14 marzo 2018, il cosmologo, fisico e matematico si è speso su temi filosofici cruciali a cui troppi umanisti (per cecità e snobismo, per comodità e impotenza) hanno rinunciato da tempo. Hawking, invece, è diventato una celebrata icona pop: protagonista dei Simpson, comparso in Star Trek, collaboratore degli One Direction e dei Pink Floyd. Apocalittico e insieme scientifico, Stephen verrà ricordato dai detrattori e dai fan come un essere con la testa di Einstein (collega di Q.I., tra 160 e 170) e il calamaio di Nostradamus. Il grande pubblico conosce la sua voce synth metallica, i suoi occhi vispi, i suoi arti rachitici, e in essi riconosce l’audacia di chi ha guardato oltre il perimetro tracciato dalla sedia a rotelle, oltre l’atmosfera terrestre, e soprattutto oltre i falsi problemi in cui è impaludato il senso comune. Di fatto, Hawking ha dedicato la vita a stanare il movente dell’Universo. Basta elencare i campi dei suoi principali contributi scientifici: la teoria dei buchi neri, la gravità quantistica, il multiverso (cioè l’esistenza di universi paralleli generati da altri Big Bang, in stile Matrix o Giordano Bruno), le radiazioni, l’evoluzione delle galassie, l’inflazione cosmica. Chi scrive ha competenze umaniste, e pertanto non può misurare le equazioni di Hawking, né assaporarne pregi e difetti. Mi è però possibile commentare piccole parti della sua attività di divulgatore scientifico, di profeta (la stessa che gli è valsa haters e fan) perché questa attività appartiene a quel campo verbale colpevolmente disertato da filosofi e intellettuali. L’opera di Hawking non sarà solo oro colato, ma è un prontuario di profezie. E le profezie, si sa, sono lezioni sul presente. Dove rotolerà il mondo secondo questo messaggero amorfo e arguto? Apro un suo video su Youtube. Lo fisso negli occhi chiari. Lo scienziato di Oxford mi sembra l’angelo della storia di Paul Klee e Walter Benjamin, uno che ha ricevuto i superpoteri dalla sfortuna e dalla malattia. Così ha scritto di lui Thomas Hertog, fisico e coautore dell’ultimo articolo di Hawking sugli universi paralleli: «Questo era Stephen: spingersi audacemente dove Star Trek non osa». Lo scienziato profeta, appunto, capitano di un’astronave libera dai limiti della scienza.

Profezia 1: sulla natura umana
«Se entro mille anni l’essere umano non avrà imparato a domare la propria aggressività, potrebbe autodistruggersi. Moriremo tutti e sarà colpa nostra. La tecnologia avanza a un ritmo tale che potremmo distruggerci con una guerra nucleare o batterica. […]. Abbiamo bisogno di essere più veloci nell’identificare queste minacce e agire prima di perdere il controllo. Ciò potrebbe significare che dovremmo affidarci a una forma di Governo Mondiale che potrebbe anche diventare una tirannia. Può sembrare un discorso un po’ catastrofico, ma sono ottimista. Credo che la razza umana saprà rispondere a queste sfide». Così parlò Stephen Hawking in un’intervista alla BBC. Era il 4 marzo del 2017. Pochi mesi dopo, all’inizio di luglio, sempre per la BBC, il fisico di Oxford tornò sugli stessi argonostri figli». La questione del clima, il rispetto per la Terra sono temi cruciali nell’interpretazione del pensiero di Hawking. Ma il nodo reale delle sue parole, il vero passo evolutivo da compiere per il trionfo della sopravvivenza, è un altro. E ricorda abbastanza da vicino quella che nei Minima Moralia il grande filosofo ebreo tedesco T. W. Adorno considerò l’unica missione della filosofia: cioè la lotta alla violenza. Altrimenti sarà tutto inutile. Se non sconfiggeremo la violenza, la violenza ci ucciderà tutti. Violenza: per Adorno come per Hawking è questo il Totem da abbattere. E di certo, stando alle recentissime minacce missilistiche sulla Siria, alle spy stories assassine tra Londra e Mosca, gli uomini sembrano ben lontani dall’imboccarla. Paiono piuttosto imbambolati a guardarsi l’ombelico nei loro pezzi di terra. E stanno fermi a proteggerli, al bivio tra sopravvivenza e autodistruzione, a fissare la clessidra che gli scorre davanti anziché cercare di rovesciarla. Certo, la sconfitta della violenza è tanto facile sulla carta quanto ingarbugliata nei fatti. E per comprenderlo bisogna rispondere a due domande. Cosa si intende per violenza? E chi desidera il male fine a se stesso? Se è facile rispondere “nessuno, o quasi” alla seconda domanda, è più complessa la soluzione alla prima. Non a caso, per vincere la partita contro l’aggressività, Hawking immagina un mondo guidato da “una tirannia”. Perché il potere della violenza sta nell’efficacia dei suoi alleati nascosti: la libertà (nel senso capitalista della libertà individuale alla proprietà privata) e la differenza tra gli uomini (sempre più larga e scardinata), su cui si fonda da tre secoli almeno l’esistenza stessa del soggetto (‘Io sono diverso da te, dunque sono’). Insomma, per sconfiggere la violenza vanno riformati libertà e Io, vanno rimodulati proprietà privata e singolarità dell’individuo, distrutte le religioni del denaro e della leadership. Facile a dirsi, appunto.

Profezia 2: benedette, diaboliche I.A
“L’intelligenza artificiale è la cosa più bella o più brutta accaduta all’umanità. Potrebbe significare la fine della razza umana. […]. Se le macchine finiranno per produrre tutto quello di cui abbiamo bisogno, il risultato dipenderà da come le cose verranno distribuite. Tutti potranno godere di una vita serena nel tempo libero, se la ricchezza prodotta dalla macchina verrà condivisa, o la maggior parte delle persone si ritroveranno miseramente in povertà, se le lobby dei proprietari delle macchine si batteranno contro la redistribuzione della ricchezza. Finora, la tendenza sembra essere verso la seconda opzione, con la tecnologia che sta creando crescente disuguaglianza». Geniali robottini domestici, uomini cyborg con antenne al posto del ciuffo, lavatrici wireless, missili intelligenti e intelligenze artificiali operaie che diventeranno (anzi stanno già diventando) i produttori materiali dei nostri oggetti e le mani con cui si realizzano i nostri obiettivi. A sentire Hawking, il mondo somiglierà a quello auspicato dai raeliani (con la loro filosofia del Paradismo, in cui la carne si diverte e la macchina lavora) o dai transumanisti più o meno radicalizzati (le vite, secondo il fisico, potrebbero essere vissute solo in uno stato di “simulazione”, con i neuroni connessi a realtà virtuali in grado di riprodurre i sistemi sensoriali). Schiavizzeremo i robottini, non daremo loro l’opportunità di creare alcun sindacato delle I.A. Forse: «Non possiamo prevedere cosa riusciremo a raggiungere quando le nostre menti verranno amplificate dalle AI – dice Hawking – Probabilmente, con questi nuovi strumenti riusciremo a rimediare ai danni che stiamo infliggendo alla natura e forse potremmo essere in grado di sradicare povertà e malattie. Ogni aspetto della nostra vita verrà trasformato. Ma è anche possibile che con la distruzione di milioni di posti di lavoro venga distrutta la nostra economia e la nostra società ». Chissà, magari gli schiavi vinceranno anche stavolta (la schiavitù alla lunga ha vinto spesso nella storia). Ma siamo ancora una volta davanti a un bivio: l’I.A. è «la cosa più bella o la cosa più brutta». E in questa “o”, in questa indifferenza così profonda da meritarsi il nome della metafora per eccellenza (Dio), è racchiuso il destino dell’umanità. Bisognerà scegliere tra la vita e l’individualità, tra la libertà di esercitare potere e la prosecuzione della specie. Tutto dipenderà «da come le cose verranno distribuite», avverte ancora Hawking. Il processo non è ancora iniziato. Anzi. Bisognerebbe però affrettarsi, perché non c’è salvezza per tutti, e per ogni secondo di ritardo nella “distribuzione delle cose” si conterà un sopravvissuto in meno.

Profezia 3: alieni Vs UFO
«Per il mio cervello matematico i numeri da soli fanno pensare che è perfettamente razionale l’esistenza di alieni. […]. Il contatto con la vita aliena potrebbe essere disastroso per la razza umana. […]. Quando Colombo sbarcò in America, le cose non sono più andate così bene per gli indigeni. Questi esseri potrebbero sottomettere e colonizzare i pianeti a bordo di navi giganti. Basta guardare a noi stessi per vedere come potrebbe svilupparsi la vita intelligente in qualcosa che non vorremmo incontrare. […]. Se mai vi dovesse capitare di incontrare un alieno, state attenti: potreste essere contagiati da un virus contro il quale non possedete alcun anticorpo». Alieni o UFO? Non è la stessa cosa, e Hawking lo ha espresso chiaramente. Lungi dal credere agli avvistamenti terrestri, che reputava appunto “terrestri”, nel 2015 ha aderito al progetto del Seti alla ricerca di civiltà aliene. C’era anche Stephen di Oxford alla conferenza stampa londinese, successiva alla donazione record del miliardario Yuri Milner (uno dei magnati di Twitter, Spotify e Facebook, che nella fattispecie donò 100 milioni di dollari per il Seti). Lo scopo del progetto era intensificare le attività di osservazione di tre telescopi: il Parkes in Australia, il Lick Observatory in California e il Green Bank Telescope della West Virginia. Nel 2017 quest’ultimo riuscì a captare 15 segnali radio da una galassia nana lontana 3 miliardi di anni luce. Fenomeno suggestivo e ancora in fase di analisi, ma niente a che vedere con gli avvistamenti nostrani, che secondo Hawking «hanno una spiegazione più convenzionale, ed è quindi ragionevole affermare che UFO non identificabili abbiano un’origine altrettanto convenzionale» (strategie militari top-secret o fenomeni naturali). Il matematico non perde però la convinzione che un Universo intero abitato solo dall’uomo sarebbe uno spreco “catastale” infinito. Un alienista laico, insomma, che immagina un eventuale sbarco alieno in modo non troppo distante da come lo descrive Dick nel Sognatore d’Armi. Quindi Hawking torna sulla Terra: «Non vi è alcun segno della volontà di ridurre i conflitti, e lo sviluppo di tecnologie militari e di armi di distruzione di massa potrebbe causare un disastro. La speranza per la sopravvivenza della specie umana potrebbe essere instaurare colonie indipendenti nello spazio».

4. Dio, ovvero la gravità
«Einstein sbagliò quando disse: ‘Dio non gioca a dadi’. La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti non solo che Dio gioca a dadi, ma che a volte ci confonde gettandoli dove non li si può vedere. […]. Probabilmente noi siamo dovuti al caso. Per una fortunata coincidenza, alcune molecole sbatterono a caso una contro l’altra, fino a quando si formò un insieme che poteva replicare se stesso. Lentamente cominciò un processo evolutivo che portò alle straordinarie forme di vita presenti sula Terra. La vita dunque, sembra essere figlia del caso, di particolari condizioni in un determinato spazio temporale. Penso che la vita sia un fenomeno abbastanza comune nell’Universo, ma questa è tutta un’altra storia». Il rapporto di Hawking con Dio è in minima parte controverso. Dio è una parola a volte nominata, e più volte confutata. In ogni caso, quello che più si avvicina a Dio, nel lucido laicismo di chi cerca le origini dell’Universo, si chiama forza di gravità: «L’intero Universo si è formato atomo dopo atomo come una grande opera di ingegneria cosmica. Questo processo è stato possibile grazie a una forza straordinaria: la forza di gravità. […]. Tutte le cose sono legate dalla forza di gravità. La forza di gravità ha cominciato a operare durante il Big Ben e da allora non ha mai smesso di operare». Così dice Hawking nel suo libro (e docufilm) La Teoria del Tutto. E ancora, in un’intervista radio del 2005: «Lo spazio-tempo euclideo è una superficie chiusa senza limiti, come la superficie della Terra. Si può considerare il tempo ordinario e reale come all’inizio del Polo Sud, che è un punto liscio dello spazio-tempo in cui le normali leggi della fisica reggono. Non c’è nulla a sud del Polo Sud, quindi non c’era nulla prima del Big Bang. […]. Prima del Big Bang l’Universo si trovava in un cosiddetto stato di singolarità, cioè la materia era ripiegata in uno stato denso, una schiuma quantica, all’interno di un guscio delle dimensioni di un atomo. Il tempo, qualsiasi cosa fosse, faceva parte di quella schiuma quantica». Se la forza motrice del tutto è la gravità, i buchi neri (uno dei campi in cui il contributo scientifico di Hawking è stato più intenso) diventano, se possibile, ancora più affascinanti. Detti in origine dark star, i buchi neri sono Corpi Celesti in cui la forza di gravità è così alta da ingoiare al loro interno ogni cosa, perfino la luce. Questo perché la pressione gravitazionale in un buco nero è tanto intensa che lo spazio occupato dal Corpo Celeste si trova in una condizione di continuo collasso. Tende cioè al volume nullo. Intorno a un buco nero si genera dunque una regione suggestivamente chiamata Orizzonte degli Eventi, che è il limite oltre il quale, prima di Hawking, si riteneva che nulla, né fotone, né particella, né onda, potesse uscire dal Buco Nero. Il fisico di Oxford rovescia questa teoria dimostrando che da un buco nero possano essere emesse delle radiazioni termiche, dette appunto, radiazioni di Hawking. Senza scendere nel dettaglio, quella di Hawking è tutt’ora una soluzione controversa e dibattuta dagli scienziati. Eppure, quando mettiamo insieme i frammenti del pensiero di Hawking, risulta chiaro che se Dio è la gravità, questa forza che ci attira inesorabilmente verso il basso, dobbiamo amarla e lottare in eterno contro di essa, per evitare che prenda il sopravvento e ci risucchi nel suo buco nero: «La mia scoperta è che i buchi neri non sono completamente neri », come dice lui stesso cercando di calcolare l’incalcolabile grandezza dell’Universo, la miracolosa assurdità della vita. Sempre più aggrovigliati nelle ragnatele che abbiamo fabbricato per tenerci occupati ed evitare di guardare oltre, abbiamo dimenticato quanto sia miracolosa l’esistenza. Ma Hawking, dalla sua sedia a rotelle, non ha fatto altro che ricordarcelo. Ci ha chiamati, ci chiama, e ci chiamerà a un gesto di sovrumana semplicità: a non sprecare l’occasione della vita. Ma non è facile. Lui stesso ipotizzava che, per evolvere davvero, all’umanità mancasse ancora qualcosa: l’acqua alla gola, la forza della disperazione.

Articolo di Gennaro Di Biase


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