Luna, secondo una teoria shock i nazisti avrebbero raggiunto il satellite 27 anni prima della NASA!
Vladimir Terziski, sedicente ingegnere e fisico di origine bulgara, afferma che gli astronauti di Hitler abbiano colonizzato parti della superficie lunare: quanto c'è di vero?
La squadra di astronauti di Adolf Hitler avrebbe raggiunto la luna con un razzo nel 1942. Il teorico della cospirazione Vladimir Terziski sostiene di avere le prove del viaggio verso la luna, eseguito con successo, del Terzo Reich.
Il sedicente ingegnere e fisico di origine bulgara afferma che gli astronauti di Hitler abbiano colonizzato parti della superficie lunare e sostiene, quindi, che i primi astronauti americani a raggiungere il satellite siano stati battuti sul tempo dai nazisti.
La sua assurda teoria viene fermamente smontata da storici ed esperti, ma nelle sue affermazioni c’è più verità di quanto si possa immaginare, con gli scienziati di Hitler che in realtà hanno svolto un ruolo chiave nel portare l’uomo sulla luna nel 1969.
Terziski sostiene che il Reich abbia creato una base lunare dopo la sconfitta nella II Guerra Mondiale. Secondo Terziski, i nazisti hanno lasciato la Germania per ritirarsi in Sud America da dove hanno creato una base segreta in Antartide. Portando con loro l’avanzata tecnologia di razzi e dischi volanti, Terziski sostiene che abbiano organizzato le missioni da una base chiamata Neu-Schwabenalnd. I test del nuovo veicolo sarebbero stati responsabili del boom di avvistamenti di UFO duranti gli anni ’40 e ’50.
La tecnologia missilistica dei nazisti era notevolmente avanzata durante la II Guerra Mondiale ed è noto che il Reich avesse condotto ricerche sulla tecnologia dei dischi volanti, ma si ritiene che nessuno dei prototipi abbia mai volato. Questo, tuttavia, non ha fermato i teorici del complotto, come Terziski. Egli sostiene che il veicolo spaziale tedesco sia arrivato sulla luna il 23 agosto del 1942, nella zona del Mare Imbrium. Il primo uomo sulla luna per lui non è stato Neil Armstrong ma un ufficiale nazista di nome Werner Theisenberg.
Terziski afferma: “L’atterraggio è avvenuto senza contatti radio con il principale centro di controllo a Wilhelmshaven o con il secondo centro di controllo situato ad Anzio, in Italia. Dal primo giorno di atterraggio sulla luna, i tedeschi hanno cominciato a perforare e scavare sotto la superficie lunare e prima della fine della guerra c’era una piccola base di ricerca nazista sulla luna”. Terziski sostiene di avere le prove di quello che dice ma non ha ancora prodotto niente di concreto.
La storia riporta che i nazisti abbiano avuto un programma missilistico e che abbiano visitato l’Antartide, ma non esiste nulla che suggerisca che abbiano raggiunto la luna o che abbiano avuto una base spaziale segreta. Ma le voci sul programma spaziale dei tedeschi hanno comunque qualcosa di vero, con il lavoro preparatorio che in realtà ha aiutato la NASA a raggiungere la luna.
Nella missione segreta chiamata Operation Paperclip, i soldati americani hanno sequestrato un team di scienziati nazisti e la tecnologia missilistica V2 dalla fabbrica di Mittelwerk in Germania. I leader dell’Unione Sovietica e degli USA hanno dato inizio ad una corsa per accaparrarsi i segreti tedeschi, creando la Corsa allo spazio e la Guerra Fredda. L’ingegnere aerospaziale nazista era Wernher von Braun. Gli scienziati e la tecnologia dei nazisti finirono per diventare la spina dorsale del programma spaziale americano che alla fine ha portato l’Apollo 11 sulla luna.