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M.Baiata:"Gli alieni mi hanno salvato la vita"
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Pagina 1 di 4

Autore:  Blissenobiarella [ 03/03/2011, 14:24 ]
Oggetto del messaggio:  M.Baiata:"Gli alieni mi hanno salvato la vita"

Molti degli utenti di questo forum, ricorderanno come nel 2007 Maurizio Baita durante il convegno ufologico sulle abduction nel 2007 a Milano, in una confessione inaspettata, raccontò di come riuscì a respingere un tentativo di abduction avvenuto nella sua camera da letto.

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Alcuni di noi, commentando il suo racconto qui sul forum, espressero dei dubbi riguardo al fatto che un abduction potesse essere scongiurato nel modo in cui riferì Maurizio...ed in effetti, in certo senso, la piega presa successivamente dagli eventi, sembra conferire consistenza a quei dubbi.

Attraverso un percorso di approfondimento e di scoperta, Maurizio Baiata, giornalista investigativo, ex-critico musicale con alle spalle 20 anni di esperienza come ricercatore in campo ufologico, scopre che la notte in qui quelle creature si materializzarono nella sua casa, non accadde solo quello che a lui, in un primo momento, sembrò di ricordare.

Non era tutto li...C'era qualcosa di più.

Questa nuova consapevolezza - che ci potesse essere qualcosa di più - nasce dal progressivo svelarsi alla memoria di quanto di quell'incontro con entità aliene era rimasto inizialmente sepolto, ma successivamente diventa il punto di partenza per un percorso di riflessione, di recupero e di rilettura di un'intera esistenza vissuta fra due patrie divise da un oceano, l'Italia e America.
Il racconto di questa sofferta avventura interiore diventa un libro, quasi un'autobiografia, il cui senso ultimo trova la sua sintesi estrema nel titolo: "Gli alieni mi hanno salvato la vita".

In anteprima, su concessione dell'autore, un estratto dall'introduzione attraverso cui veniamo proiettati nel clima sereno, intimo e profondamente sentito, che caratterizza l'intera narrazione.



Gli alieni mi hanno salvato la vita
di Maurizio Baiata


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Introduzione


Los Angeles, 20 Febbraio, 2011

Nello scrivere, il Mac mi riporta sempre alla realtà, chiedendomi di definire la lingua da usare. Se sto scrivendo in Italiano, le lettere appaiono tutte sottolineate in rosso. Se scrivo in Inglese, le lettere mi appaiono tutte sottolineate in rosso. Allora c’è un comando che consente di non fare apparire le sottolineature e di comporre il testo nella lingua desiderata. Aiuta. E aiuta la musica degli Editors, la mia band preferita in questi ultimi due anni, da quando Pino Morelli me li ha fatti scoprire e di questo - e di altre cose - gli sono grato. Ho vissuto con lui e sua moglie Roberta alcuni momenti molto intensi. Momenti bellissimi di riconoscimento negli altri, in quello che siamo veramente, fragili creature che hanno una loro interiorità inspiegabile, in cui ogni vittoria e ogni sconfitta sono uguali e si bilanciano, poi ci diciamo, “in fondo cosa importa?”.
Roberta e Pino hanno una cagnetta Labrador, dal pelo nero, bellissima e che adoro, si chiama Kina. L’ho avuta in braccio sin da cucciola e ora che è grande, è ancora tenera e coccolosa, un po’ come tutti i Labrador che, si dice, siano la razza più giusta per essere tuoi amici. Lo stesso mi venne detto circa tre anni fa dalla mia prima moglie Silvia che mi scrisse in un sms: “Felicità sono gli occhi di un Labrador che ti guardano quando esci di casa al mattino e ritorni a casa la sera”. Molti di noi hanno avuto la fortuna di crescere cuccioli, ai quali diamo e dobbiamo la vita. Alcuni di noi non hanno avuto questa fortuna, che credo ci distingua fra gli Esseri che abitano il Cosmo, per essere dotati di ogni bene che scaturisce dalla carne e dall’anima. Chissà se ci invidiano, di lassù. Chissà se è questa la ragione prima del loro interesse per noi. Io questo interesse l’ho sempre sentito ed è reciproco. Sono disponibile a incontrarli di nuovo, quando e come vogliano loro. Non vivo di tale attesa, ma mi piace credere che anche per loro sia lo stesso e che ricambiano il sentimento. Sarebbe importante manifestassero le loro intenzioni, a ciascuno di noi.
Questo libro è dedicato a chi vive nel dubbio e non riesce a comprendere le ragioni di tali visite. Non ho la pretesa di risolvere il problema. Ogni nostro atto nella realtà che viviamo ha molteplici facce. Spesso non ci rendiamo conto delle conseguenze delle nostre azioni e arriva qualcuno a ricordarcele. Spesso, reagiamo ritirandoci in noi stessi, ci eclissiamo per evitare il confronto rifugiandoci nella quiete apparente della nostra coscienza, a volte invece reagiamo con rabbia alle vicissitudini e alle incomprensioni. Il più delle volte non perdoniamo. Credo che il concetto di perdono sia fondamentale, per capire chi siamo e cosa gli altri sono, con noi e anche contro di noi. Se vivessimo sempre e soltanto in base alla legge karmica di causa ed effetto saremmo costantemente sepolti dall’odio e dal livore, dall’invidia e dalla separazione, dall’orgoglio ferito e dalle lacerazioni più intime. Purtroppo tante persone vivono così, nel bianco e nero, positivo e negativo, nella contrapposizione dualistica. Non desidero discutere e filosofeggiare, ma di Amore in queste pagine introduttive possiamo parlare e, nel farlo, sarò brevissimo, lasciando un argomento così centrale ad altre pagine che forse verranno presto. Molti sanno chi era Jim Morrison, James Douglas Morrison, la “voce” del gruppo The Doors. Jim era un poeta. Ne siamo certi perché le parole delle canzoni dei Doors erano sue poesie, nude e crude, migrate su un’intelaiatura musicale. Il tessuto che ne nasceva era un misto di Rock estremamente scarno ed essenziale basato sulla punteggiatura delle tastiere di Ray Manzarek e la base ritmica fornita dal chitarrista Robbie Krieger e dal batterista John Densmore. In pratica, un trio. La voce di Morrison dominava, come un urlo di luce nel buio della notte. Il gruppo si formò a Los Angeles, California, nel 1965 e il nome The Doors derivò dal titolo del libro dello scrittore visionario Aldous Huxley, “The Doors of Perception”, Le Porte della Percezione. In breve, per la serie la Storia della Grande Musica Rock, personalmente inserisco i Doors nella top ten delle band più importanti e il nome Jim Morrison al primo posto in assoluto fra le voci soliste maschili. Ora, Jim morì nel 1971, una meteora nella nostra vita. Ray Manzarek lo paragonò a una stella cadente, con queste parole: “Jim Morrison disse una volta di vedersi come un’immensa cometa infuocata, una stella cadente. Tutti restano attoniti al suo apparire, la indicano e dicono ‘Hey guarda!’ E poi-whoosh, io non ci sono più… e loro non vedranno più nulla del genere… e loro non potranno mai dimenticarmi”. Possiedo la registrazione in audiocassetta dell’intervista in cui Manzarek riportò la profetica frase di Morrison.
Al quale ora devo questa spiegazione sull’Amore. Jim disse: “Sex starts Life, Death Ends it”. “Il Sesso inizia la Vita, la Morte la fa terminare”. Morrison contrappone i due estremi, il sesso come primaria espressione della vita biologica umana e, nella Morte, la sua chiusura. In mezzo, nel dualismo Vita-Morte, Morrison colloca dunque l’Amore. Almeno questa è la mia interpretazione.
Spunta l’alba nel cielo di Los Angeles. È il mio momento di preparazione finale al viaggio di ritorno verso l’Italia, il mio Paese, Roma la mia città, sapendo anche che rivedrò la Sicilia, la terra della mia famiglia. Non so quanto durerà questo ritorno. Lo posso immaginare di alcuni mesi, forse un paio. L’importante è sapere che quello che sto per affrontare ha un senso. Difficile scriverne. Mi sono ripromesso di non farlo, assolutamente. Mi sono detto e ho deciso di narrare la mia storia senza parlare del mio ultimo anno a Phoenix, trascorso fra Tempe e Ahwatukee. Infatti, ma devo comunque, fa parte del viaggio. Tempe, l’arrivo in Arizona, per cinque mesi la solitudine, il lavoro, la concentrazione e dinamiche personali che non potevo e non volevo affrontare preso dall’impegno e dall’importanza del compito professionale che mi era stato affidato. Poi Ahwatukee, la mia oasi nel deserto. Che prima o poi rivedrò, ma con uno spirito diverso, vincente perché vista solo come tappa di un viaggio.
Allora, cari Amici, ho vissuto quasi due anni un po’ pericolosamente, ho vissuto il Sogno Americano e lo vivo ancora, ringraziando il destino che mi ha portato qui, nella mia Terra Promessa. Una Terra che a molti non piace, perché è nella natura dell’Uomo vivere di passioni e di contrapposizioni e gli Stati Uniti d’America incarnano tutto questo. Ma vorrei invitare chi mi leggerà a capire che io sono solo un viaggiatore, un cronista e che la storia che sto per raccontare è la mia verità.


Una poesia di Jim Morrison (tratta dal libro “Wilderness: The Lost Writings of Jim Morrison”, Villard Books, New York, 1988)

Cold electric music
Damage me
Rend my mind
w/your dark slumber

Cold temple of steel
Cold minds alive
on the strangled shore

Veterans of foreign wars
We are the soldiers of
Rock & Roll Wars

Fredda musica elettrica
Feriscimi
Strappa la mia mente
con il buio del tuo dormire

Tempio di freddo acciaio
Vive menti fredde
sulla riva strangolata
Veterani di guerre straniere
Noi siamo i soldati delle

Guerre Rock & Roll

Autore:  maurizio baiata [ 03/03/2011, 14:34 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie Bliss!!
Un abbraccio
Maurizio

Autore:  maurizio baiata [ 03/03/2011, 14:36 ]
Oggetto del messaggio: 

Dimenticavo, cosa importante. Sono in Italia, ovvero a casa della mia famiglia a Monterotondo. Quindi non ci sono le otto ore di differenza con Phoenix e sono in grado di rispondere in tempo breve.
Again, grazie
Maurizio

Autore:  Blissenobiarella [ 03/03/2011, 14:50 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie a te Maurizio!

Non ho ancora letto il tuo libro, cosa che sicuramente farò, ma spero di aver potuto cogliere dalle poche cose che ci siamo detti nei nostri brevi incontri in chat, il senso della storia che hai voluto condividere con tutti noi.
Una storia diversa da quella che ho vissuto io assieme a molti altri addotti, ma che soprattutto tu hai scelto di vivere diversamente.
[;)]

Autore:  maurizio baiata [ 03/03/2011, 15:29 ]
Oggetto del messaggio: 

Mi auguro che la intro dia il senso dei contenuti del libro. Le prefazioni sono state scritte da due amici, Carlo Barbera, che ha avuto esperienze di contatto ed e' un grande esoterista ed Ernesto Assante, giornalista musicale di Repubblica. Con loro ho vissuto percorsi distinti e separati nel tempo, ma poi l'incrociarsi delle cose della vita mi ha spinto a chiedere e sono stati felici di leggere il libro in anteprima. L'ho scritto nell'arco di 40 giorni, fra Phoenix, San Diego e Los Angeles, da girovago e nella condizione peggiore/migliore per scavare in me stesso e trovare la forza di fare uscire cose che tenevo dentro di me da tanto tempo. Molti mi hanno chiesto il perche' del titolo. Bene, la domanda per me e' in parte risolta, oggi. Sono convinto che c'e' un nesso fra esperienze di pre morte e contatti alieni.
Maurizio

Autore:  Blissenobiarella [ 03/03/2011, 15:55 ]
Oggetto del messaggio: 

In effetti molti addotti riferiscono di avere vissuto delle NDE. In alcuni di questi casi pare che l'esperienza di premorte abbia innescato l'apertura dei ricordi di abduction.


Kenneth Ring, nel suo "Progetto Omega", ha riportato i resoconti di uno studio comparato tra addotti e persone con vissuti di premorte. Utilizzando un gruppo di controllo neutro, che non aveva mai sperimentato nessuna esperienza particolare, Ring individua nei due gruppi attivi(con esperienze di NDE e abduction) alcune caratteristiche comuni che sembrano rivelare una certa predisposizione alla dissociazione psichica. La dissociazione psichica, quando non si parla di patologia, è una reazione normale del cervello umano, una strategia che permette di distaccarsi momentaneamente dalla realtà quando questa diventa eccessivamente traumatica, oppure di allontanarsi da questa realtà quando si fantastica o ci si concentra su qualcosa. Lo stato ipnotico o auto ipnotico è uno stato in un certo modo, dissociativo.
Secondo Ring quello che permette ai soggetti dei gruppi attivi, di sperimentare esperienze fuori dall'ordinario è questa predisposizione, innata o determinata da traumi infantili, a "fuggire dalla realtà".
Interessante è il fatto che Ring accosti persone con esperienze di premorte a persone che hanno sperimentato contatti con entità aliene. In entrambi i casi sembra giocare un ruolo fondamentale la DMT, una molecola endogena che sembra giocare un ruolo da protagonista nella capacità umana di "switchare" tra uno stato di coscienza ed e l'altro. Da notare che normalmente i momenti di massima produzione di questo neuro trasmettitore si hanno tra le 2 e 4 di notte circa e coincidono con la fase del sonno in cui possiamo sognare. L'orario è anche quello in cui generalmente si registrano la maggior parte dei casi di abduction; questa è anche la fascia oraria in cui pare che negli ospedali si verifichi il maggior numero di decessi. In effetti un altro momento in cui si riscontra un massivo rilascio di dmt nel corpo sono le 48 ore successive al trapasso. Infine è interessante notare che la dmt viene prodotta anche in una certa fase dello sviluppo fetale...

Autore:  Bastion [ 03/03/2011, 16:30 ]
Oggetto del messaggio: 

...ma da dove le tiri fuori queste perle di conoscenza?
Anni e anni di ricerche presumo [:)]

Autore:  Blissenobiarella [ 03/03/2011, 16:34 ]
Oggetto del messaggio: 

Caro amico mutanome [;)], pochi anni per la verità, ma a tratti intensi se non addirittura convulsi [:p] [:D]

Autore:  Tetronimo [ 03/03/2011, 17:09 ]
Oggetto del messaggio: 

Spero di trovare il tempo di leggere il libro del Sig. Baiata visto che l'argomento mi interessa sempre di più...
Ma viste le mie esperienze mi sento spinto anche ad approfondire gli studi di Ring. Sapete se c'è modo di leggere nel dettaglio il resoconto del Progetto Omega?

Autore:  EnricoB [ 03/03/2011, 17:12 ]
Oggetto del messaggio: 

Spero di poter leggere presto il libro di Maurizio sapendo già che sarà sicuramente un ottimo lavoro

Autore:  Thethirdeye [ 03/03/2011, 17:16 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Interessante è il fatto che Ring accosti persone con esperienze
di premorte a persone che hanno sperimentato contatti con entità aliene.



Questo, sempre a proposito di quella famosa correlazione..... [;)]

Autore:  Thethirdeye [ 03/03/2011, 17:20 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
maurizio baiata ha scritto:

Dimenticavo, cosa importante. Sono in Italia,
ovvero a casa della mia famiglia a Monterotondo.


Grande Maurizio...
E bentornato! [;)]

Autore:  Blissenobiarella [ 03/03/2011, 17:21 ]
Oggetto del messaggio: 

possibile che sia la prima volta che parliamo delle relazioni fra abduction ed nde?

Ecco tetronimo,
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__progetto_omega.php

Un approfondimento
http://www.edicolaweb.net/libr137c.htm


"Gli Alieni mi hanno salvato la vita" è prenotabile attraverso il catalogo online Booxtore, oppure scrivendo a mikeplato@gmail.com o chiamando: 06 906 50 49.
A chi lo prenota sara' spedito entro fine Marzo.

Per gli approfondimenti, abbiamo a disposizione Maurizio in persona con il quale per un po' condivideremo lo stesso fuso orario, meglio di così [;)]....

Autore:  Tetronimo [ 03/03/2011, 17:25 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie mille Bliss... Non è la prima volta che ne parliamo, ma come sai sono sempre alla ricerca di dati sperimentali! [:D]
Probabilmente disturberò anche lo stimato Baiata, nel mio lungo percorso di analisi e auto-analisi.

Autore:  maurizio baiata [ 03/03/2011, 17:28 ]
Oggetto del messaggio: 

Tetronimo, chiedi pure

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