Thethirdeye ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:
E come distingue le favolette e le idiozie pure dalle testimonianze degne di merito?
Tutte le volte che ho fatto questa domanda a chi può vedere le cose che io non posso vedere,
la risposta che ho ricevuto è sempre la medesima... nonostante fossero momenti e interlocutori diversi:
il discernimento avviene tramite il cuore, con il nostro
sentire. Non è con la mente e
nemmeno con la razionalità. E' il sentire che dobbiamo affinare. Ed è al sentire che dobbiamo
imparare a dare maggior credito. Più di quanto non facciamo normalmente.
Tu lo chiami istinto. Io lo chiamo sentire.
Ma credo sia questo....
Non basta, perchè è seguendo l'istinto che le persone si attaccano ai santoni, siano questi ufficiali (le varie religioni) o ufficiosi (le varie religioni ufologiche,demoniache, più o meno riconosciute). Ma l'istinto ha dei limiti, ti permette di capire al volo se una persona mente, se è sincera, se una situazione è pericolosa, se scappare o combattere ma non c'è nulla di sovrannaturale sono semplici segnali (fisiologici o ambientali) che il cervello inconsciamente capta ed elabora.
Se si fa ricerca, qualunque sia il campo, bisognerebbe puntare all'oggettività degli elementi da esaminare ed aver ben presente il proprio campo di azione altrimenti non è ricerca è speculazione. Con questo non voglio dire che bisogna analizzare solo elementi oggettivi ma che bisogna sapere QUALI sono questi elementi e su questi concentrarsi.
Non si può pensare di analizzare da soli tutto lo spettro della fenomenologia naturale, nè di affidarsi al proprio istinto per decidere qual'è il risultato che vogliamo ottenere.
E' a questo punto che l'istinto, l'intuizione, i messaggi captati dal nostro campo biologico, diventano strumenti potentissimi.
Se ognuno fa il suo, e lo fa bene, quando ci si confronta si creano da sole le connessioni e l'affare Biglino lo dimora.
Lui si è dedicato prettamente alla traduzione dei testi, STOP, e pur rimanendo compartimentato nel suo settore guarda in poco tempo quante connessioni ha creato con compartimenti affini. Le conclusioni e la strada tracciata da questi "puntini che si uniscono" è spettacolare, se fosse confermata nonostante il rigore del METODO.
Questo col solo istinto non lo fai, lo fai con lo studio e la ricerca e la capacità di discernimento.
Questa per me è ricerca MULTIDISCIPLINARE.
Continuare a fare di tutta un'erba un fascio, mischiando testimonianze credibili quanto meno "ben costruite" a sciocchezze palesi che si sgretolano dopo 2 domande, con la scusa del "bisogna essere aperti mentalmente", non va bene; lo ribadisco, rende l'ufologia materia da bar, da storiella attorno al fuoco, non una materia che in futuro può portarci a rivelazioni importanti.