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Qui si affrontano discussioni su argomenti riguardanti l'Ufologia moderna, ricerche e misteri.
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Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

29/03/2015, 12:54

marino ha scritto:Ci sono alcuni punti per i quali rimango perplesso. Devo vagliare bene. Se non sbaglio, questi signori del cosmo o alieni, in grado di compiere veramente prodigi non solo nel campo dell'ingegneria genetica bensì anche in quella planetaria, si alimentavano in modo molto 'primitivo'. Anche nella versione a fumetti dell'opera, si evincono allevamenti finalizzati al'uso alimentare. Io ritengo che una civiltà che giungesse a livelli avanzati, come quella proposta nell'argomento, dovrebbe essere arrivata quantomeno alla sintetizzazione degli alimenti, in quanto in grado di manipolare la materia. Anche noi stiamo pensando a un'alimentazione con proteine sequenziate(ad esempio ottenere la carne in laboratorio senza uccidere animali e alterare ulteriormente l'equilibrio dell'ecosistema), per risolvere in parte la crisi alimentare e per razionalizzare le risorse. Non sto parlando di replicatori alla Star Trek, ma comunque di avanzati, ottimali, funzionali e rapidi procedimenti di produzione alimentare.


Sì, è una delle cose che più immediatamente lascia perplessi, nelle teorie di Biglino. Come anche il fatto che anziché sintetizzare del Valium nei loro laboratori dove creavano OGM umani, dipendessero dai fuochi sacrificali dei beduini..... la cosa appare quasi comica, se pensiamo a come ne parla Biglino, quando diceva che "accorrevano a frotte" appena vedevano il fuoco di un olocausto, per sniffare l'odore del grasso bruciato. Ve li immaginate i dischi volanti che planano sui roghi dei sacerdoti ebraici con gli alieni che si sporgono dai finestrini per sniffare estasiati i fumi di grasso bruciato?

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

30/03/2015, 00:12

Suppongo che gli el-ohim si fossero portati dietro il minimo di tecnologia pertanto sfruttavano le risorse locali (umani compresi) verso le quali non avevano alcun ritegno

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

30/03/2015, 00:46

Enkidu ha scritto:Sì, è una delle cose che più immediatamente lascia perplessi, nelle teorie di Biglino. Come anche il fatto che anziché sintetizzare del Valium nei loro laboratori dove creavano OGM umani, dipendessero dai fuochi sacrificali dei beduini..... la cosa appare quasi comica, se pensiamo a come ne parla Biglino, quando diceva che "accorrevano a frotte" appena vedevano il fuoco di un olocausto, per sniffare l'odore del grasso bruciato. Ve li immaginate i dischi volanti che planano sui roghi dei sacerdoti ebraici con gli alieni che si sporgono dai finestrini per sniffare estasiati i fumi di grasso bruciato?


Chissa', magari costava molto meno fornirsi allo spaccio locale. Cibi freschi e genuini. Altro che pillole sintetizzate.

Inoltre vuoi mettere la soddisfazione a strappare le carni da una preda ancora viva. Tutta un'altra storia rispetto alla sintetizzazione OGM.

Immagine

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

30/03/2015, 01:32

marino ha scritto:Ci sono alcuni punti per i quali rimango perplesso. Devo vagliare bene. Se non sbaglio, questi signori del cosmo o alieni, in grado di compiere veramente prodigi non solo nel campo dell'ingegneria genetica bensì anche in quella planetaria, si alimentavano in modo molto 'primitivo'. Anche nella versione a fumetti dell'opera, si evincono allevamenti finalizzati al'uso alimentare. Io ritengo che una civiltà che giungesse a livelli avanzati, come quella proposta nell'argomento, dovrebbe essere arrivata quantomeno alla sintetizzazione degli alimenti, in quanto in grado di manipolare la materia. Anche noi stiamo pensando a un'alimentazione con proteine sequenziate(ad esempio ottenere la carne in laboratorio senza uccidere animali e alterare ulteriormente l'equilibrio dell'ecosistema), per risolvere in parte la crisi alimentare e per razionalizzare le risorse. Non sto parlando di replicatori alla Star Trek, ma comunque di avanzati, ottimali, funzionali e rapidi procedimenti di produzione alimentare.


se puo essere utile alla discussione il frumento risulta l' unione di 3 piante

Perché tanti geni? Perché si tratta della fusione di ben tre piante diverse, due graminacee e una pianta erbacea, ciascuna delle quali aveva già i suoi geni.


viewtopic.php?f=12&t=1610&hilit=dono+dei&start=45

anche la mucca risulta un "dono dal cielo" ma non trovo la discussione [:D]

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

30/03/2015, 03:27

tra l'altro hanno origine queste "specie impossibili per la genetica" tutte nella stessa area e nello stesso periodo.

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

30/03/2015, 09:44

zakmck ha scritto:
Enkidu ha scritto:Sì, è una delle cose che più immediatamente lascia perplessi, nelle teorie di Biglino. Come anche il fatto che anziché sintetizzare del Valium nei loro laboratori dove creavano OGM umani, dipendessero dai fuochi sacrificali dei beduini..... la cosa appare quasi comica, se pensiamo a come ne parla Biglino, quando diceva che "accorrevano a frotte" appena vedevano il fuoco di un olocausto, per sniffare l'odore del grasso bruciato. Ve li immaginate i dischi volanti che planano sui roghi dei sacerdoti ebraici con gli alieni che si sporgono dai finestrini per sniffare estasiati i fumi di grasso bruciato?


Chissa', magari costava molto meno fornirsi allo spaccio locale. Cibi freschi e genuini. Altro che pillole sintetizzate.

Inoltre vuoi mettere la soddisfazione a strappare le carni da una preda ancora viva. Tutta un'altra storia rispetto alla sintetizzazione OGM.

Immagine


A me pare una cosa possibilissima, tu ci scherzi...(terrei in considerazione le energie negative prodotte ad ogni olocausto, magari avevano bisogno di quelle [8])
...anche se effettivamente immaginare dischi volanti che planano sui fumi dell'olocausto è divertente. [:)]

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

30/03/2015, 09:53

shighella ha scritto:A me pare una cosa possibilissima, tu ci scherzi...


Ironia a parte e' quello che intendevo. Non me ne voglia Enkidu, ma in questo caso l'uso della sola logica non e' possibile.

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

30/03/2015, 18:36

Per rispondere a Max:
Sembra che la rappresentazione teatrale di Lillo e Greg basata sui testi di Biglino, NON sia nata per sfotterlo, anzi.. [:)] [:p]

Mauro Biglino a cena con Lillo e Greg dopo lo spettacolo ispirato ai suoi testi!
http://maurobiglino.it/2015/03/mauro-bi ... uoi-testi/

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

30/03/2015, 22:09

ottimo :)

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

06/04/2015, 14:50

Io non so se siamo predisposti a un'alimentazione artificiale o no, ma so solo che l'attuale sistema non permetterà la sostenibilità della gestione degli allevamenti a lungo. Comunque, la carne sintetizzata contiene circa le stesse proteine che ci da il manzo, nelle composizioni e nelle concentrazioni dei nutrienti non è molto dissimile. Non è 'artifizioso' questo tipo di cibo. Solo che al momento, produrre un normale Hamburger, ha costi astronomici.
INOLTRE. Da quello che ho capito, questa 'potenza' extraterrestre avrebbe colonizzato la terra perchè a 'casa' sua avrebbe avuto problemi ambientali e di varia contingenza; a questo proposito mi chiedo: "Ma una civiltà che fosse in grado di coprire anni luce di distanza, di creare un satellite in orbita la sole e di spostarlo in orbita terrestre, di sviluppare opere di ingegneria planetaria e, aggiungo, magari modificare la chimica di una stella, perchè non sarebbe stata in grado di risolvere i suoi problemi energetici, economici, ecologici e quant'altro a casa sua?

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

06/04/2015, 16:28

marino ha scritto:a questo proposito mi chiedo: "Ma una civiltà che fosse in grado di coprire anni luce di distanza, di creare un satellite in orbita la sole e di spostarlo in orbita terrestre, di sviluppare opere di ingegneria planetaria e, aggiungo, magari modificare la chimica di una stella, perchè non sarebbe stata in grado di risolvere i suoi problemi energetici, economici, ecologici e quant'altro a casa sua?


Infatti, lo penso che sarebbe stata in grado di risolversi i problemi direttamente a casa propria; tuttavia:
1) stiamo assumendo che potessero fare tutto ciò, addirittura modificare la chimica di una stella; ma chi ci dice che il Yahvè interpretato alla Biglino potesse davvero farlo? forse poteva sì più dei terrestri dell'epoca, ma molto meno rispetto al quadro che delinei.
2) Guarda noi terrestri di oggi: possiamo molte cose, davvero molte; già solo con le notevoli conoscenze tecnologiche che abbiamo potremmo, con tempo, pazienza, perseveranza, autodisciplina e comune spirito d'intenti risolvere la maggior parte, se non tutti, i problemi che affliggono questo pianeta. Ma ciò non avviene, anzi. La tecnologia da sola non basta, ci vuole ben altro e questo altro non si misura in termini di progresso tecnologico. Quindi una possibile risposta al "perchè non sarebbe stata in grado di risolvere i suoi problemi energetici, economici, ecologici e quant'altro a casa sua?" potrebbe essere: perché non erano abbastanza uniti, saggi, pazienti, perseveranti, lungimiranti, autodisciplinati e concordi per poterlo fare.
3) come è già stato fatto notare qua e là, si può supporre che un piccolo corpo di spedizione lontano da casa difficilmente possa disporre delle possibilità (tecnologiche, strumentali, alimentari etc) che la casa madre (fosse anche solo una base madre temporanea) offrirebbe.


Queste le 3 attenuanti che mi vengono in mente, oltre le quali, certo: la risposta sarebbe "certo, sarebbe stata in grado di risolversi i problemi direttamente a casa propria".

Inotre bisogna comunque vedere bene il contesto: se davvero un ET o un gruppetto di ET ha partecipato attivamente all'etnogenesi del popolo ebraico, si può supporre che la prescrizione di offrire vittime in olocausto a yahvè avesse come scopo non quello di soddisfare le nari di Yahvè, quanto piuttosto quello di creare un rito identitario (tra gli altri) in grado di unire quello che era un gruppo di nomadi ed esuli fuggitivi al fine di formarne un popolo in grado di conquistare terre a scapito di altri popoli, nonché di ribadire la fedeltà al proprio signore; e chi si priva del proprio cibo offrendone una parte al proprio signore ribadisce con questo gesto la propria fedeltà, e lo fa per di più in modo molto molto forte (molto più di quanto potrebbe fare con preghiere o buoni propositi) il che cementifica l'identità e di molto. E' chiaro che agli occhi di un gruppo di nomadi ciò dovesse apparire come il farlo perché "ciò piace alle nari di yahvé" e magari questa credenza è stata incoraggiata da yahvè stesso. Sempre all'interno di questa cornice interpretativa dei fatti, è chiaro.

Infine, quanto dice zakmck a mio parere è sempre possibile.

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

09/04/2015, 21:52

quisquis ha scritto:
marino ha scritto:a questo proposito mi chiedo: "Ma una civiltà che fosse in grado di coprire anni luce di distanza, di creare un satellite in orbita la sole e di spostarlo in orbita terrestre, di sviluppare opere di ingegneria planetaria e, aggiungo, magari modificare la chimica di una stella, perchè non sarebbe stata in grado di risolvere i suoi problemi energetici, economici, ecologici e quant'altro a casa sua?


Infatti, lo penso che sarebbe stata in grado di risolversi i problemi direttamente a casa propria; tuttavia:
1) stiamo assumendo che potessero fare tutto ciò, addirittura modificare la chimica di una stella; ma chi ci dice che il Yahvè interpretato alla Biglino potesse davvero farlo? forse poteva sì più dei terrestri dell'epoca, ma molto meno rispetto al quadro che delinei.
2) Guarda noi terrestri di oggi: possiamo molte cose, davvero molte; già solo con le notevoli conoscenze tecnologiche che abbiamo potremmo, con tempo, pazienza, perseveranza, autodisciplina e comune spirito d'intenti risolvere la maggior parte, se non tutti, i problemi che affliggono questo pianeta. Ma ciò non avviene, anzi. La tecnologia da sola non basta, ci vuole ben altro e questo altro non si misura in termini di progresso tecnologico. Quindi una possibile risposta al "perchè non sarebbe stata in grado di risolvere i suoi problemi energetici, economici, ecologici e quant'altro a casa sua?" potrebbe essere: perché non erano abbastanza uniti, saggi, pazienti, perseveranti, lungimiranti, autodisciplinati e concordi per poterlo fare.
3) come è già stato fatto notare qua e là, si può supporre che un piccolo corpo di spedizione lontano da casa difficilmente possa disporre delle possibilità (tecnologiche, strumentali, alimentari etc) che la casa madre (fosse anche solo una base madre temporanea) offrirebbe.


Queste le 3 attenuanti che mi vengono in mente, oltre le quali, certo: la risposta sarebbe "certo, sarebbe stata in grado di risolversi i problemi direttamente a casa propria".

Inotre bisogna comunque vedere bene il contesto: se davvero un ET o un gruppetto di ET ha partecipato attivamente all'etnogenesi del popolo ebraico, si può supporre che la prescrizione di offrire vittime in olocausto a yahvè avesse come scopo non quello di soddisfare le nari di Yahvè, quanto piuttosto quello di creare un rito identitario (tra gli altri) in grado di unire quello che era un gruppo di nomadi ed esuli fuggitivi al fine di formarne un popolo in grado di conquistare terre a scapito di altri popoli, nonché di ribadire la fedeltà al proprio signore; e chi si priva del proprio cibo offrendone una parte al proprio signore ribadisce con questo gesto la propria fedeltà, e lo fa per di più in modo molto molto forte (molto più di quanto potrebbe fare con preghiere o buoni propositi) il che cementifica l'identità e di molto. E' chiaro che agli occhi di un gruppo di nomadi ciò dovesse apparire come il farlo perché "ciò piace alle nari di yahvé" e magari questa credenza è stata incoraggiata da yahvè stesso. Sempre all'interno di questa cornice interpretativa dei fatti, è chiaro.

Infine, quanto dice zakmck a mio parere è sempre possibile.


Se il fine dell'olocausto fosse esclusivamente quello di cementificare l'unione del popolo ebraico al loro dio, perché lo stesso olocausto, all'interno del tempio (casa) di geova, veniva affidato esclusivamente alla casta sacerdotale dei leviti? Perché questi dovevano seguire scrupolosamente le regole imposte da geova di tagliare e bruciare soltanto il grasso che si trova intorno ai reni? Perché geova desiderava che vi fosse nella sua casa questo "odore calmante" 24h su 24h?
Come può tutto questo cementificare la fedeltà di un popolo verso il suo dio? [8]

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

10/04/2015, 15:02

shighella ha scritto:
quisquis ha scritto:
marino ha scritto:a questo proposito mi chiedo: "Ma una civiltà che fosse in grado di coprire anni luce di distanza, di creare un satellite in orbita la sole e di spostarlo in orbita terrestre, di sviluppare opere di ingegneria planetaria e, aggiungo, magari modificare la chimica di una stella, perchè non sarebbe stata in grado di risolvere i suoi problemi energetici, economici, ecologici e quant'altro a casa sua?


Infatti, lo penso che sarebbe stata in grado di risolversi i problemi direttamente a casa propria; tuttavia:
1) stiamo assumendo che potessero fare tutto ciò, addirittura modificare la chimica di una stella; ma chi ci dice che il Yahvè interpretato alla Biglino potesse davvero farlo? forse poteva sì più dei terrestri dell'epoca, ma molto meno rispetto al quadro che delinei.
2) Guarda noi terrestri di oggi: possiamo molte cose, davvero molte; già solo con le notevoli conoscenze tecnologiche che abbiamo potremmo, con tempo, pazienza, perseveranza, autodisciplina e comune spirito d'intenti risolvere la maggior parte, se non tutti, i problemi che affliggono questo pianeta. Ma ciò non avviene, anzi. La tecnologia da sola non basta, ci vuole ben altro e questo altro non si misura in termini di progresso tecnologico. Quindi una possibile risposta al "perchè non sarebbe stata in grado di risolvere i suoi problemi energetici, economici, ecologici e quant'altro a casa sua?" potrebbe essere: perché non erano abbastanza uniti, saggi, pazienti, perseveranti, lungimiranti, autodisciplinati e concordi per poterlo fare.
3) come è già stato fatto notare qua e là, si può supporre che un piccolo corpo di spedizione lontano da casa difficilmente possa disporre delle possibilità (tecnologiche, strumentali, alimentari etc) che la casa madre (fosse anche solo una base madre temporanea) offrirebbe.


Queste le 3 attenuanti che mi vengono in mente, oltre le quali, certo: la risposta sarebbe "certo, sarebbe stata in grado di risolversi i problemi direttamente a casa propria".

Inotre bisogna comunque vedere bene il contesto: se davvero un ET o un gruppetto di ET ha partecipato attivamente all'etnogenesi del popolo ebraico, si può supporre che la prescrizione di offrire vittime in olocausto a yahvè avesse come scopo non quello di soddisfare le nari di Yahvè, quanto piuttosto quello di creare un rito identitario (tra gli altri) in grado di unire quello che era un gruppo di nomadi ed esuli fuggitivi al fine di formarne un popolo in grado di conquistare terre a scapito di altri popoli, nonché di ribadire la fedeltà al proprio signore; e chi si priva del proprio cibo offrendone una parte al proprio signore ribadisce con questo gesto la propria fedeltà, e lo fa per di più in modo molto molto forte (molto più di quanto potrebbe fare con preghiere o buoni propositi) il che cementifica l'identità e di molto. E' chiaro che agli occhi di un gruppo di nomadi ciò dovesse apparire come il farlo perché "ciò piace alle nari di yahvé" e magari questa credenza è stata incoraggiata da yahvè stesso. Sempre all'interno di questa cornice interpretativa dei fatti, è chiaro.

Infine, quanto dice zakmck a mio parere è sempre possibile.


Se il fine dell'olocausto fosse esclusivamente quello di cementificare l'unione del popolo ebraico al loro dio, perché lo stesso olocausto, all'interno del tempio (casa) di geova, veniva affidato esclusivamente alla casta sacerdotale dei leviti? Perché questi dovevano seguire scrupolosamente le regole imposte da geova di tagliare e bruciare soltanto il grasso che si trova intorno ai reni? Perché geova desiderava che vi fosse nella sua casa questo "odore calmante" 24h su 24h?
Come può tutto questo cementificare la fedeltà di un popolo verso il suo dio? [8]


Un chiarimento e una precisazione: quello di modificare la chimica di una stella è un' ipotesi che ho aggiunto. Biglino non credo che ne faccia cenno nelle sue opere. Questo per correttezza e completezza nel dialogo. Ritengo che una civiltà in grado di spostare mondi e creare satelliti come la Luna, sia in grado di modificare artificialmente l'evoluzione di una stella.

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

11/04/2015, 11:36

marino ha scritto:
shighella ha scritto:
quisquis ha scritto:
marino ha scritto:a questo proposito mi chiedo: "Ma una civiltà che fosse in grado di coprire anni luce di distanza, di creare un satellite in orbita la sole e di spostarlo in orbita terrestre, di sviluppare opere di ingegneria planetaria e, aggiungo, magari modificare la chimica di una stella, perchè non sarebbe stata in grado di risolvere i suoi problemi energetici, economici, ecologici e quant'altro a casa sua?


Infatti, lo penso che sarebbe stata in grado di risolversi i problemi direttamente a casa propria; tuttavia:
1) stiamo assumendo che potessero fare tutto ciò, addirittura modificare la chimica di una stella; ma chi ci dice che il Yahvè interpretato alla Biglino potesse davvero farlo? forse poteva sì più dei terrestri dell'epoca, ma molto meno rispetto al quadro che delinei.
2) Guarda noi terrestri di oggi: possiamo molte cose, davvero molte; già solo con le notevoli conoscenze tecnologiche che abbiamo potremmo, con tempo, pazienza, perseveranza, autodisciplina e comune spirito d'intenti risolvere la maggior parte, se non tutti, i problemi che affliggono questo pianeta. Ma ciò non avviene, anzi. La tecnologia da sola non basta, ci vuole ben altro e questo altro non si misura in termini di progresso tecnologico. Quindi una possibile risposta al "perchè non sarebbe stata in grado di risolvere i suoi problemi energetici, economici, ecologici e quant'altro a casa sua?" potrebbe essere: perché non erano abbastanza uniti, saggi, pazienti, perseveranti, lungimiranti, autodisciplinati e concordi per poterlo fare.
3) come è già stato fatto notare qua e là, si può supporre che un piccolo corpo di spedizione lontano da casa difficilmente possa disporre delle possibilità (tecnologiche, strumentali, alimentari etc) che la casa madre (fosse anche solo una base madre temporanea) offrirebbe.


Queste le 3 attenuanti che mi vengono in mente, oltre le quali, certo: la risposta sarebbe "certo, sarebbe stata in grado di risolversi i problemi direttamente a casa propria".

Inotre bisogna comunque vedere bene il contesto: se davvero un ET o un gruppetto di ET ha partecipato attivamente all'etnogenesi del popolo ebraico, si può supporre che la prescrizione di offrire vittime in olocausto a yahvè avesse come scopo non quello di soddisfare le nari di Yahvè, quanto piuttosto quello di creare un rito identitario (tra gli altri) in grado di unire quello che era un gruppo di nomadi ed esuli fuggitivi al fine di formarne un popolo in grado di conquistare terre a scapito di altri popoli, nonché di ribadire la fedeltà al proprio signore; e chi si priva del proprio cibo offrendone una parte al proprio signore ribadisce con questo gesto la propria fedeltà, e lo fa per di più in modo molto molto forte (molto più di quanto potrebbe fare con preghiere o buoni propositi) il che cementifica l'identità e di molto. E' chiaro che agli occhi di un gruppo di nomadi ciò dovesse apparire come il farlo perché "ciò piace alle nari di yahvé" e magari questa credenza è stata incoraggiata da yahvè stesso. Sempre all'interno di questa cornice interpretativa dei fatti, è chiaro.

Infine, quanto dice zakmck a mio parere è sempre possibile.


Se il fine dell'olocausto fosse esclusivamente quello di cementificare l'unione del popolo ebraico al loro dio, perché lo stesso olocausto, all'interno del tempio (casa) di geova, veniva affidato esclusivamente alla casta sacerdotale dei leviti? Perché questi dovevano seguire scrupolosamente le regole imposte da geova di tagliare e bruciare soltanto il grasso che si trova intorno ai reni? Perché geova desiderava che vi fosse nella sua casa questo "odore calmante" 24h su 24h?
Come può tutto questo cementificare la fedeltà di un popolo verso il suo dio? [8]


Un chiarimento e una precisazione: quello di modificare la chimica di una stella è un' ipotesi che ho aggiunto. Biglino non credo che ne faccia cenno nelle sue opere. Questo per correttezza e completezza nel dialogo. Ritengo che una civiltà in grado di spostare mondi e creare satelliti come la Luna, sia in grado di modificare artificialmente l'evoluzione di una stella.



Hai fatto benissimo a precisare questa cosa: in effetti Mauro Biglino non ne ha mai fatto menzione.

Considerando l'enorme dimensione di una stella rispetto ad un pianeta o un satellite, sembrerebbe impossibile poterne alterarne la chimica.

Re: Mauro Biglino e gli ufo della bibbia

11/04/2015, 13:30

Il nostro sole ha il 99% della massa dell'intero sistema solare se pure un civiltà fosse un grado di spostare costruire un satellite enorme come la luna e di spostarlo non vedo perchè automaticamente debba essere in grado di manipolare l'evoluzione di una stella ^_^
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