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La regina Vittoria

12/06/2011, 10:13

LA REGINA VITTORIA

Della regina Vittoria d’Inghilterra (1819-1901) si dice spesso che era moralista ma, per rispetto verso l’istituto monarchico, non si aggiungono altre curiosità sulla sua corte e sui suoi ospiti. Alla corte della Regina Vittoria era proibito fumare, ci si annoiava, i servitori erano pagati poco e rubavano; era un ambiente rigido e formale, con tante regole di etichetta.

Tra gli inservienti esisteva l’ammazzatopi, il cavadenti, lo spazzacamino e il poeta di corte che era pagato meno dell’ammazzatopi; però erano pagati molto bene il lord Ciambellano e il sovraintendente al guardaroba. A proposito della burocrazia della corte, nelle sale da pranzo si moriva di freddo e non ci si poteva lamentare con il maestro della casa perché era compito del lord maggiordomo disporre della legna e del lord ciambellano appiccare il fuoco.

Se si rompeva un vetro in cucina, il cuoco firmava una richiesta, il sovraintendente alla cucina la controfirmava, quindi la richiesta d’intervento passava al maestro di casa, al lord Ciambellano e al sovraintendente ai lavori. Tutta la gente mal pagata della corte si rifaceva rubando, a man bassa, candele, avanzi di candele, scope, spazzole, il risultato era che il castello di Windsor e il palazzo reale avevano un’aria tutt’altro che pulita.

Tra le curiosità degli ospiti reali, lo zar di Russia chiese un fascio di paglia delle scuderie, perché era abituato a dormirci sopra; lo scià di Persia cacciava le dita nei piatti di portata, si toglieva il cibo di bocca sgradito e lo gettava sotto il tavolo; lo scià si portava dietro il portatore di pipa e il portatore di coppa, però il regolamento di Vittoria gli impediva di fumare.
Si poteva fumare il sigaro o la pipa solo nella sala biliardo e all’aperto, dove, seconda regina, il fumo era utile perché teneva lontane le zanzare.

Quando la democrazia è decotta, s’invoca la dittatura o il ritorno della monarchia e oggi la televisione fa di tutto per presentare, in maniera benevola, le case reali, inducendo la gente a sognare di fronte a un mondo che sembra di fiaba; ciò che conta per il potere occulto che dirige lo stato, è che la gente continui a lavorare, a combattere, a fare figli e a pagare le tasse, e che, come diceva la chiesa e Mussolini, creda, obbedisca e combatta, perché se non crede alle illusioni, non obbedisce e combatte ancora peggio le guerre presentate come giuste. Disinformazione dei media prezzolati, propaganda e statistiche di stato false aiutano la gente a credere.

Nunzio Miccoli http://www.viruslibertario.it; numicco@tin.it

Fonte
“Storia illustrata” Luglio 1967 n.116
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