Di recente qualche testata di regime ha pubblicato la notizia inerente alla decisione dei Cinesi di favorire le precipitazioni affidandosi alle “scie chimiche”. Possiamo affermare che su quest'argomento i media mainstream intenzionalmente confondono un po' le acque. Chiariamo la situazione: in concomitanza dell’anniversario con cui si celebra la vittoria russa sulla Germania nazional-socialista, i cieli di Mosca erano infestati di scie. Erano le classiche scie usate per impedire le piogge. E’ vero che esistono tecniche finalizzate a procurare le precipitazioni, ma l'impiego dello ioduro d'argento è ormai raro. In sua vece si adoperano batteri modificati geneticamente, come l'Escherichia coli ed alcuni tipi di Pseudomonas. Il "cloud seeding classico” non ha quindi alcuna attinenza con il "cloud seeding igroscopico", perché non è necessario impiegare squadriglie di aerei per scatenare un temporale e neppure velivoli di grandi dimensioni. E' sufficiente l'impiego di piccoli apparecchi ad elica. Inoltre devono essere inseminati grossi cumulonembi. Di solito l'aereo deve disperdere lo ioduro d’argento o i batteri all'interno del cumulonembo, altrimenti non si consegue lo scopo.
Nel caso dell'inseminazione igroscopica delle nubi basse, invece, il bersaglio è costituito dai cumuli che devono essere dissolti, prima che evolvano in nubi temporalesche, cioè in cumulonembi: la dispersione di composti prosciuganti (tra questi il carbonato di calcio, presente nei combustibili per Jet-A1) deve essere compiuta di preferenza sotto le formazioni nuvolose, al fine di sfruttare le correnti ascensionali.
Sembra una discrepanza di poco conto, ma è qui il punto: i gazzettieri semmai accennano in modo farraginoso alle tecniche igroscopiche. Ricordiamo l'episodio del TG1 di qualche anno fa: ci si riferì alle solite parate moscovite e si accennò in modo del tutto sconclusionato ad azioni dissecanti, menzionando, però, volutamente ed in modo erroneo, lo ioduro d'argento che, come abbiamo visto, serve a far piovere e non ad impedire che piova! Così non si capisce mai uno iota e la gente continua a dormire.
Precisiamo che i metodi utili a produrre acquazzoni, senza l'ausilio di aerei furono affinati da uno scienziato francese, tale professor Dessens, sul finire degli anni ‘50 del XX secolo. Le ricerche di Dessens sfociarono nel Meteotron" che prevedeva l'uso di grandi fornaci disposte a cerchio su una vasta area. Le fornaci riscaldavano l'aria che salendo, a contatto con aria più fredda, determinava la formazione di nubi, quindi di precipitazioni. Non servivano composti tossici come lo ioduro d'argento o agenti biologici impiegati come nuclei di condensazione. Il ricercatore d’oltralpe escogitò il macchinario, studiando le invenzioni dei Sovietici che erano ricorsi ad un reattore per aviogetti militari riadattato. Tale apparato sfruttava lo stesso principio spiegato sopra. Il dispositivo fu venduto agli Stati Uniti d’America (sì, durante la Guerra fredda Sovietici e Statunitensi collaborarono spesso, come oggi di là dall’apparente rivalità). Gli Statunitensi lo portarono ai massimi livelli di efficienza, impiegando il propulsore principale dello Shuttle che, in pochi minuti, è in grado di generare rovesci di notevole portata. [1]
In Australia usano ionizzare l'atmosfera. Parimenti anche noi di Tanker enemy stiamo sperimentando questo approccio e – bisogna riconoscerlo - con un certo successo. Infatti diversi "Rainmakers" sono ormai distribuiti sul territorio nazionale per contrastare la desertificazione perpetrata con la geoingegneria clandestina. E' un dato di fatto che i regimi pluviometrici sono migliorati in alcune regioni, proprio da quando si è cominciato ad installare congegni ad hoc.
Ricapitoliamo.
Operazioni imbrifere: in genere causano le piogge. Si avvalgono di batteri o talora dello ioduro d’argento.
Operazioni igroscopiche (anche senza produzione di scie visibili): distruggono le nubi, portando all’aridità e ad un crollo dei valori di umidità atmosferica. Sono costituite da una serie di composti disseccanti, spesso assai tossici per gli ecosistemi.
[1] La disastrosa RAI, sotto l'egida del tandem Boldrini-Fedeli, inasprisce la sua crociata contro l'informazione indipendente. In un recente servizio con infinita improntitudine osa bollare come "fake news" (notizia priva di fondamento) e "disinformazione" un fatto incontestabile, ossia l'esistenza della macchina della pioggia, impiegata dalla N.A.S.A., ma basata su un brevetto sovietico. Anche fonti ufficiali lo dimostrano! Il video testimonia che la RAI ed il negazionismo partoriscono fandonie senza sosta: la verità è SEMPRE il contrario di quanto i media di regime affermano. Se conosci il negazionismo, lo eviti...
ORIGINE del progetto Taurus Molecolar Cloud
Negli anni sessanta dello scorso Secolo, sulla rivista scientifica "Popular science" fu pubblicato un ampio resoconto sul "Meteotron", la macchina della pioggia. Qui il documento.
La rivista "Popular Science" riporta gli studi del professor Henri Dessens, sul n° 181 del febbraio 1964. Il titolo è "Meteotron: scatenare un temporale" e vi leggiamo:
-Il problema con l’inseminazione delle nubi con prodotti chimici è che bisogna avere le nuvole. Henri Dessens, meteorologo francese, riesce ad averne di nuove creandole con il calore. Usando un quadrato di 122 metri per 122 metri di bruciatori di petrolio che egli chiama «meteotron», mette in moto una rombante fornace che spinge una colonna d’aria calda nell’atmosfera dove si raffredda, condensa ed in quindici minuti diventa così pesante di gocce d’acqua da scatenare una pioggia di diverse ore. Il "meteotron", afferma Dessens, può anche scatenare venti, disperdere la nebbia, prevenire le gelate notturne ed occasionalmente, in modo fino ad ora imprevedibile, creare un tornado. L’intento principale adesso, è quello di usare il potere scatenato del "meteotron" per controllare la pioggia e la grandine, ripulire l’aria dall’inquinamento, dissipare le fuoriuscite radioattive ed aiutare la ricerca meteorologica-.
Il modello del Meteotron, originariamente costituito da 4 turboreattori "rd-zm" fu congegnato da un gruppo di tecnici del laboratorio di Riga, guidato dall'ingegner Pojarnov, basandosi sulle indicazioni tecniche dell'Istituto di geofisica applicata. L'apparecchiatura fu sperimentata a Riga, tra il 1965 ed il 1966. Da qui l'idea del Taurus Molecular Cloud - TMC-65. Il "TMC-65" o "Meteotron" o come diavolo intendiamo chiamarlo, è dunque inconfutabile realtà. Qui il documento russo che descrive il generatore di piogge ricavato da una serie di reattori.
Anche il Pentagono si mostra subito molto interessato al «meteotron» e, nonostante il professor Dessens auspichi un impiego civile e benevolo della sua invenzione, così non è stato, evidentemente. Lo abbiamo potuto verificare in questo ultimo ventennio di guerra climatica.
N.A.S.A. makes tornadoes in Mississipi: VIDEO.
Per approfondire la questione, leggi l'articolo pubblicato da Tanker enemy nel 2014 dal titolo: "Meteotron", il macchinario dei nubifragi artificiali - All'origine delle celle autorigeneranti gli studi del professor Henri Dessens - LINK
Presentato il "Decalogo" della Boldrini contro le "fake news": prepariamoci a difendere la libertà d'espressione su internet: LINK.
http://www.tankerenemy.com/2018/05/diff ... cloud.html