Una causa potrebbe segnare la fine del "boschetto dei Bohemien" di Nixon, Kissinger e Reagan
300 dipendenti hanno denunciato la proprietà per sfruttamento dei lavoratori sottoposti a turni massacranti. Per 150 anni il Bohemian Grove di San Francisco è stato il circolo esclusivo per uomini dell'élite politica Usa, e non solo
Una causa potrebbe segnare la fine del "boschetto dei Bohemien" di Nixon, Kissinger e Reagan
Per centocinquant'anni è stato il circolo esclusivo per uomini dell'élite politica americana, e non solo. Il Bohemian Grove di San Francisco, il "boschetto dei bohemien" ha visto tra i suoi frequentatori Ronald Reagan, Henry Kissinger e Richard Nixon, e membri della Corte Suprema come l'attuale giudice Clarence Thomas. Il Bohemian Club organizza dal 1943 un elitario campo estivo di due settimane a cui partecipano anche migliaia di invitati, prevalentemente personaggi rilevanti del mondo politico ed economico.
Ma una causa avviata dai dipendenti potrebbe segnare il declino di un luogo iconico, ricavato in un bosco a Monte Rio, California, e che negli anni ha attirato anche voci complottiste. Il Bohemian e' anche il posto dove lo scienziato Robert Oppenheimer per la prima volta discusse il cosiddetto Manhattan Project, il programma di ricerca e sviluppo in ambito militare che porto' alla realizzazione delle prime bombe atomiche, durante la Seconda guerra mondiale.
Il motivo che ha riportato il club alla ribalta è invece meno misterioso: i dipendenti hanno fatto causa alla proprietà, accusandola di sfruttamento, di costringere i lavoratori a turni massacranti anche di sedici ore, e di ritardi costanti nei pagamenti. Il tesoriere, Bill Dawson, e' stato accusato di aver costretto i suoi aiutanti a "falsificare i pagamenti e a lavorare fuori orario".
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