01/06/2013, 12:14
01/06/2013, 12:42
greenwarrior ha scritto:
La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
Su questi non sei d'accordo ?
01/06/2013, 12:54
Blissenobiarella ha scritto:greenwarrior ha scritto:
La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
Su questi non sei d'accordo ?
Certo.
E tu sei d'accordo che in nessun modo questa legge impone la maternità coatta e il parto forzato come obbligo costituzionale?
Sei d'accodo che obbligare delle persone a diventare genitori lede il loro diritto di autodeterminazione, venendo meno al principio che la la libertà personale è inviolabile (art.13)?
Concordi con l'osservazione che imponendo l'obbligo alla genitorialità di fatto di contravviene all'articolo 23 che sancisce che nessuna legge può imporre una prestazione personale o economica?
Concordi che l'obbligo al parto presuppone un' ingerenza dello stato tale da creare condizioni che facilmente possono esporre le famiglie a rischi e pericoli inutili negando loro l'assistenza sanitaria necessaria, quando si rende necessario rinunciare ad un figlio in più, per ragioni di salute, economiche o di disagio?
Concordi che i bambini istituzionalizzati diventano fonte di guadagno per istituzioni senza scrupoli?
Concordi che privare le persone della possibilità di scegliere quando diventare genitori, si sta sminuendo giuridicamente il ruolo di genitore con il rischio di statalizzare la famiglia?
Concordi che l'obbligo di proteggere la famiglia che si assume lo stato non può in alcun modo essere fatto coincidere con l'obbligare una famiglia a formarsi con la forza?
Concordi che se si obbliga una donna a diventare madre l'obbligo deve essere esteso anche all'uomo come principio egualitario? Sei consapevole del fatto che invece lo stato protegge l'uomo e limita le indagini sulla paternità?
Devo continuare?
01/06/2013, 13:14
02/06/2013, 03:03
Blissenobiarella ha scritto:
No infatti: uno Stato non può costringere un cittadino a diventare genitore. Siamo tutti concordi su questo punto?
Blissenobiarella ha scritto:
Certo.
E tu sei d'accordo che in nessun modo questa legge impone la maternità coatta e il parto forzato come obbligo costituzionale?
Sei d'accodo che obbligare delle persone a diventare genitori lede il loro diritto di autodeterminazione, venendo meno al principio che la la libertà personale è inviolabile (art.13)?
Concordi con l'osservazione che imponendo l'obbligo alla genitorialità di fatto di contravviene all'articolo 23 che sancisce che nessuna legge può imporre una prestazione personale o economica?
Concordi che l'obbligo al parto presuppone un' ingerenza dello stato tale da creare condizioni che facilmente possono esporre le famiglie a rischi e pericoli inutili negando loro l'assistenza sanitaria necessaria, quando si rende necessario rinunciare ad un figlio in più, per ragioni di salute, economiche o di disagio?
Concordi che i bambini istituzionalizzati diventano fonte di guadagno per istituzioni senza scrupoli?
Concordi che privare le persone della possibilità di scegliere quando diventare genitori, si sta sminuendo giuridicamente il ruolo di genitore con il rischio di statalizzare la famiglia?
Concordi che l'obbligo di proteggere la famiglia che si assume lo stato non può in alcun modo essere fatto coincidere con l'obbligare una famiglia a formarsi con la forza?
Concordi che se si obbliga una donna a diventare madre l'obbligo deve essere esteso anche all'uomo come principio egualitario? Sei consapevole del fatto che invece lo stato protegge l'uomo e limita le indagini sulla paternità?
02/06/2013, 03:07
http://www.tempi.it/lonu-inserisce-....UakpiEBwoUx
Marzo 26, 2013 Redazione
In un documento sui diritti umani presentato all’Onu si legge che chi si oppone all’aborto «infligge una forma di tortura alla donna».
Chi si oppone all’aborto e si rifiuta di praticarlo «infligge una forma di tortura alla donna». È quanto si legge nel “Rapporto del relatore speciale sulla tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti”, firmato dal commissario Juan E. Méndez, documento presentato durante la 22ma sessione del Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Si legge: «Enti internazionali e regionali attivi nell’ambito dei diritti umani hanno cominciato a riconoscere che l’abuso e il maltrattamento di donne che cercano servizi di salute riproduttiva possono causare tremende e durevoli sofferenze fisiche e psicologiche».
RIFIUTARE L’ABORTO È TORTURA. Tra gli esempi c’è «il rifiuto dei servizi sanitari legalmente disponibili, come l’aborto e la cura post aborto». Come scrive il Foglio «un aborto negato è esplicitamente paragonato alla sterilizzazione e alla mutilazione genitale, citate giustamente nel rapporto come esempi di tortura. Al punto 47 si cita poi il caso di una donna polacca alla quale fu negato un test genetico sul feto dopo che un esame ecografico aveva evidenziato anormalità. Nel report dell’Onu si legge che, in casi come quello, “l’accesso alle informazioni sulla salute riproduttiva è fondamentale per la capacità di una donna di esercitare l’autonomia riproduttiva e i diritti alla salute e all’integrità fisica”. Negare le informazioni su un bambino “unfit”, indegno di vivere, è una violazione dei diritti umani».
VIETATO LIMITARE GLI ABORTI. L’Onu, dunque, punisce e cita come “tortura” non l’uccisione di un bambino nel grembo della madre ma tutte quelle leggi che limitano il ricorso all’aborto e magari, un domani, tutti quei medici che si rifiutano in coscienza di praticarli.
Niente di strano eh? Bah!
02/06/2013, 12:27
Concordi con l'osservazione che imponendo l'obbligo alla genitorialità di fatto di contravviene all'articolo 23 che sancisce che nessuna legge può imporre una prestazione personale o economica?
Incorretto: art 23 Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.
02/06/2013, 16:43
05/06/2013, 00:37
Blissenobiarella ha scritto:
Blitz, io conosco donne che sono rimaste incinte prendendo la pillola.
E' possibile, le pillole possono non funzionare, i preservativi si bucano o possono essere usati in maniera scorretta.
Concordi con l'osservazione che imponendo l'obbligo alla genitorialità di fatto di contravviene all'articolo 23 che sancisce che nessuna legge può imporre una prestazione personale o economica?
Incorretto: art 23 Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.
HAi perfettamente ragione, ho posto la questione in modo completamente incomprensibile. Mi scuso e riformulo:
Concordi che senza una legge specifica che sancisca l'obbligo a diventare genitori, chiedere a delle persone di impegnarsi in un'attività personale ed economicamente impegnativa come l'accudimento coatto di un figlio, sia una contravvenzione dell'articolo 24?
07/06/2013, 01:33
questa informazione dovrebbe essere passata ai fornitori di servizi abortivi
09/06/2013, 22:49
BlitzKrieg ha scritto:http://www.tempi.it/lonu-inserisce-....UakpiEBwoUx
Marzo 26, 2013 Redazione
In un documento sui diritti umani presentato all’Onu si legge che chi si oppone all’aborto «infligge una forma di tortura alla donna».
Chi si oppone all’aborto e si rifiuta di praticarlo «infligge una forma di tortura alla donna». È quanto si legge nel “Rapporto del relatore speciale sulla tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti”, firmato dal commissario Juan E. Méndez, documento presentato durante la 22ma sessione del Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Si legge: «Enti internazionali e regionali attivi nell’ambito dei diritti umani hanno cominciato a riconoscere che l’abuso e il maltrattamento di donne che cercano servizi di salute riproduttiva possono causare tremende e durevoli sofferenze fisiche e psicologiche».
RIFIUTARE L’ABORTO È TORTURA. Tra gli esempi c’è «il rifiuto dei servizi sanitari legalmente disponibili, come l’aborto e la cura post aborto». Come scrive il Foglio «un aborto negato è esplicitamente paragonato alla sterilizzazione e alla mutilazione genitale, citate giustamente nel rapporto come esempi di tortura. Al punto 47 si cita poi il caso di una donna polacca alla quale fu negato un test genetico sul feto dopo che un esame ecografico aveva evidenziato anormalità. Nel report dell’Onu si legge che, in casi come quello, “l’accesso alle informazioni sulla salute riproduttiva è fondamentale per la capacità di una donna di esercitare l’autonomia riproduttiva e i diritti alla salute e all’integrità fisica”. Negare le informazioni su un bambino “unfit”, indegno di vivere, è una violazione dei diritti umani».
VIETATO LIMITARE GLI ABORTI. L’Onu, dunque, punisce e cita come “tortura” non l’uccisione di un bambino nel grembo della madre ma tutte quelle leggi che limitano il ricorso all’aborto e magari, un domani, tutti quei medici che si rifiutano in coscienza di praticarli.
Niente di strano eh? Bah!
Ripeto tutto ok? Niente di strano?
10/06/2013, 10:32
10/06/2013, 10:46
10/06/2013, 10:56
Blissenobiarella ha scritto:
[Calatevi nella realtà una buona volta. Si vede che chi ostenta tutto questo questo moralismo, di esperienze nella vita reale ne ha poche, forse sono troppo presi dal giudicare invece che dal conoscere...
10/06/2013, 11:24