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28/03/2011, 21:01

http://www.buonenotizie.it/ambiente/201 ... i-salerno/

http://www.buonenotizie.it/ambiente/201 ... in-italia/

http://www.buonenotizie.it/ambiente/201 ... -plastica/

29/03/2011, 00:12

greenwarrior ha scritto:

http://www.buonenotizie.it/ambiente/201 ... i-salerno/

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Bene bene...... [:)]

(a Roma si dice: riconsolamose coll'aglietto [:D])

08/04/2011, 21:48

Rifiuti Napoli, chiesto rinvio
a giudizio per 20 persone


Tra loro ex prefetto Pansa, Bassolino, Iervolino e altri sindaci

08 aprile, 16:47

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 48528.html

NAPOLI - La procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per 20 tra sindaci, commissari prefettizi e pubblici funzionari accusati di epidemia colposa e abuso d'ufficio per avere consentito la permanenza di cumuli di rifiuti in strada nel corso dell'emergenza del 2008.

Per altri 16 indagati è stato invece disposto lo stralcio che prelude ad una probabile richiesta di archiviazione. Tra le persone per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio ci sono l'ex prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, già commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, l'ex governatore della Campania, Antonio Bassolino, e l'attuale sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo.

Gli indagati la cui posizione è stata stralciata sono quelli che hanno dimostrato di avere preso provvedimenti - come lo spargimento di calce o la creazione di appositi siti di stoccaggio - per evitare che la presenza dei rifiuti in strada causasse malattie ai cittadini. L'udienza preliminare per i 20 di cui la procura ha chiesto il giudizio si svolgerà davanti al gup Raffaele Piccirillo.

IERVOLINO, MINISTRO E ASL SMENTISCONO EPIDEMIA - "Perplessità" ma soprattutto "serenità": sono le reazioni del sindaco di Napoli, Rosa Iervolino, dopo aver appreso della richiesta di rinvio a giudizio per epidemia colposa, in seguito all'emergenza rifiuti del 2008. "Mi sembra strano parlare di epidemia, perché ci sono le dichiarazioni del ministro della Sanità e degli enti preposti, come la Asl, che affermano non esserci stata epidemia" ha detto Iervolino, che ha salutato i giornalisti mettendosi una mano davanti alla bocca per evidenziare la volontà di non fare ulteriori commenti.

CALDORO,SPOSTARE ATTENZIONE SU RIAPERTURA DISCARICHE - Per risolvere il problema dei rifiuti in strada "serve che aprano le discariche". Delle cinque campane, "in un mese ne sono state chiuse tre e dobbiamo riaprirle". Stefano Caldoro, governatore della Campania, a margine di un convegno della Uil, oggi a Napoli, parla della questione rifiuti e invita a focalizzare l'attenzione "su altre questioni": "Perché - domanda - non si fa un countdown per vedere quando riaprono?". "E' legittimo che si protesti - sottolinea - ma l'errore che viene fatto, dalla stampa e anche da chi deve vigilare è che l'attenzione non viene spostata sulla questione della riapertura. Se una cava non può essere riaperta, lo si dice e si conosce qual è la situazione altrimenti si comunica tra quanti giorni deve riaprire". Restano chiuse, al momento, le discariche di Chiaiano (a Napoli), Benevento e Avellino. Anche se a breve dovesse riaprire la cava nel Parco delle Colline metropolitane a Chiaiano, Caldoro è consapevole che "ci sono tempi stretti" prima della saturazione, ma "sapevamo che era un problema". "Ci sono comunque le discariche nelle altre province che non sono di appoggio, ma rappresentano "flussi consolidati, senza problemi". "Il grosso del lavoro si fa lì", precisa.





ERA ORA!!!!! [:D] [:D] [:D]

11/04/2011, 01:12

Le Api sigillano il polline contaminato

Immagine

Il Giornale OnlineSe non avete vissuto su un altro pianeta negli ultimi 5 anni, vi sarà noto il fatto che le api stanno sparendo. E' una tragedia che non interessa soltanto la biodiversità animale e vegetale, ma ha un impatto diretto sull' economia agricola di molti Paesi. Le api, però, non se ne stanno semplicemente ad osservare la scomparsa dei loro simili, senza far nulla: in alcuni alveari è stato recentemente osservato un nuovo e affascinante comportamento che prevede la sigillazione di alcune celle dell'alveare contenenti polline contaminato da pesticidi e altri inquinanti.

Questo nuovo comportamento, definito "entombing" e osservato per la prima volta nel 2009, si sta espandendo a macchia d'olio in molti alveari in tutto il mondo. "E' una scoperta nuova, e molto interessante. Il fatto è che le api percepiscono i pesticidi e li sigillano. Riconoscono che qualcosa è sbagliato con il polline, e lo incapsulano" dice Jeff Pettis, entomologo del Dipartimento dell'Agricoltura americano. "Le api di solito non isolano il polline". Le api isolano il polline con il propoli, una specie di resina dalle proprietà antimicotiche e antibatteriche utilizzata per sigillare celle contenenti sostanze pericolose o parassiti. L'entombing viene effettuato dalle operaie, le uniche che sembrano accorgersi dei livelli tossici di pesticida del polline raccolto.

Lo sforzo delle api sembra però non ottenere alcun risultato positivo. Molte celle di polline sigillate sono state trovate in alveari che successivamente hanno visto la morte di tutte le api che li popolavano. "La presenza di sigillazione è il singolo segnale più evidente della fine di una colonia. E' un meccanismo di difesa che ha fallito" dice Pettis. Le celle di polline sigillate contengono non solo pesticidi comuni, ma anche un pesticida utilizzato dagli apicoltori per combattere una delle cause del Colony Collapse Disorder, e che potrebbe essere nocivo per le api. "Gli apicoltori, e io sono uno di essi, hanno bisogno di guardarsi allo specchio e chiedersi cosa stanno facendo. Di certo questi prodotti hanno effetti sulle api. E' una questione di bilanciamento: se non si controlla il parassita, le api muoiono. Se lo si controlla, le api vivono ma ci sono effetti collaterali. Questa cosa deve essere gestita".

E' ormai convinzione comune che i pesticidi non siano l'unico motivo del declino delle api. "I pesticidi sono un problema, ma non sono quello principale" dice Pettis. Inquinamento, malattie, funghi che lavorano in concerto con agenti virali, e riduzione dell'habitat sono tutti fattori che contribuiscono alla scomparsa di interi alveari in brevissimo tempo. Un esempio è quello della riduzione delle fonti di cibo disponibili per le api: come gli antichi marinai si ammalavano di scorbuto per carenza di vitamina C, così accade anche alle api, che si trovano a dover affrontare l'assenza di alcune specie vegetali che in precedenza rappresentavano fonti di cibo fondamentali, in grado di offrire una vasta gamma di nutrienti. Le api che vivono nei pressi di attività agricole intensive hanno mostrato sintomi di malnutrizione, specialmente se messe a confronto con api selvatiche che crescono lontano dall'attività umana. Il calo della biodiversità dei fiori che un tempo nutrivano le api sta contribuendo a far scomparire questi insetti. "E' una questione di interazione tra differenti fattori, e abbiamo bisogno di studiare queste interazioni più da vicino" dice Pettis.

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6847.7

12/04/2011, 19:09

E se lo dice Repubblica...


http://www.repubblica.it/economia/2011/04/12/news/fmi_allarme_per_il_debito_pubblico_mondiale_l_italia_migliora_spese_al_49_8_del_pil-14846996/


Fmi, allarme per il debito pubblico mondiale
[color=blue]L'Italia migliora: spese al 49,8 % del Pil

Per quanto riguarda l'Italia, il Fondo monetario internazionale rileva che le spese pubbliche nel 2011 si attesteranno al 49,8% del pil, scendendo dal 50,5% del Pil dello scorso anno. L'Italia torna anche ad avere un avanzo primario dello 0,2% del pil (lo scorso anno era negativo per 0,2% del pil) che crescerà all'1,2% nel 2012 fino a raggiungere il 2,4% nel 2016. L'Fmi, sottolinea che la spesa pubblica italiana si ridurrà negli anni: nel 2012 al 48,9% del pil, nel 2013 al 48,6% per poi scendere al 48,3% l'anno successivo e attestarsi al 47,9% nel 2016.

La Francia, fra i Paesi del G7, è quello con le spese pubbliche maggiori dell'Italia, con il 55,9% del Pil a fronte del 45,7% della Germania e del 42,0% del Canada. Gli Stati Uniti hanno una spesa pubblica al 41,2% del pil e il Regno Unito al 45,9%.[/color]


bravo Giulio [;)]

12/04/2011, 19:14

vimana131 ha scritto:

Le Api sigillano il polline contaminato

Immagine

Il Giornale OnlineSe non avete vissuto su un altro pianeta negli ultimi 5 anni, vi sarà noto il fatto che le api stanno sparendo. E' una tragedia che non interessa soltanto la biodiversità animale e vegetale, ma ha un impatto diretto sull' economia agricola di molti Paesi. Le api, però, non se ne stanno semplicemente ad osservare la scomparsa dei loro simili, senza far nulla: in alcuni alveari è stato recentemente osservato un nuovo e affascinante comportamento che prevede la sigillazione di alcune celle dell'alveare contenenti polline contaminato da pesticidi e altri inquinanti.

Questo nuovo comportamento, definito "entombing" e osservato per la prima volta nel 2009, si sta espandendo a macchia d'olio in molti alveari in tutto il mondo. "E' una scoperta nuova, e molto interessante. Il fatto è che le api percepiscono i pesticidi e li sigillano. Riconoscono che qualcosa è sbagliato con il polline, e lo incapsulano" dice Jeff Pettis, entomologo del Dipartimento dell'Agricoltura americano. "Le api di solito non isolano il polline". Le api isolano il polline con il propoli, una specie di resina dalle proprietà antimicotiche e antibatteriche utilizzata per sigillare celle contenenti sostanze pericolose o parassiti. L'entombing viene effettuato dalle operaie, le uniche che sembrano accorgersi dei livelli tossici di pesticida del polline raccolto.

Lo sforzo delle api sembra però non ottenere alcun risultato positivo. Molte celle di polline sigillate sono state trovate in alveari che successivamente hanno visto la morte di tutte le api che li popolavano. "La presenza di sigillazione è il singolo segnale più evidente della fine di una colonia. E' un meccanismo di difesa che ha fallito" dice Pettis. Le celle di polline sigillate contengono non solo pesticidi comuni, ma anche un pesticida utilizzato dagli apicoltori per combattere una delle cause del Colony Collapse Disorder, e che potrebbe essere nocivo per le api. "Gli apicoltori, e io sono uno di essi, hanno bisogno di guardarsi allo specchio e chiedersi cosa stanno facendo. Di certo questi prodotti hanno effetti sulle api. E' una questione di bilanciamento: se non si controlla il parassita, le api muoiono. Se lo si controlla, le api vivono ma ci sono effetti collaterali. Questa cosa deve essere gestita".

E' ormai convinzione comune che i pesticidi non siano l'unico motivo del declino delle api. "I pesticidi sono un problema, ma non sono quello principale" dice Pettis. Inquinamento, malattie, funghi che lavorano in concerto con agenti virali, e riduzione dell'habitat sono tutti fattori che contribuiscono alla scomparsa di interi alveari in brevissimo tempo. Un esempio è quello della riduzione delle fonti di cibo disponibili per le api: come gli antichi marinai si ammalavano di scorbuto per carenza di vitamina C, così accade anche alle api, che si trovano a dover affrontare l'assenza di alcune specie vegetali che in precedenza rappresentavano fonti di cibo fondamentali, in grado di offrire una vasta gamma di nutrienti. Le api che vivono nei pressi di attività agricole intensive hanno mostrato sintomi di malnutrizione, specialmente se messe a confronto con api selvatiche che crescono lontano dall'attività umana. Il calo della biodiversità dei fiori che un tempo nutrivano le api sta contribuendo a far scomparire questi insetti. "E' una questione di interazione tra differenti fattori, e abbiamo bisogno di studiare queste interazioni più da vicino" dice Pettis.

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6847.7


Però! Molto intrigante questa cosa..

16/04/2011, 02:06

Deputati 'baby', si' Cdm a 'rivoluzione' Meloni
Deputati a 18 anni, senatori a 25, consenso trasversale

15 aprile, 20:23

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 22317.html

ROMA - Deputati a 18 anni, senatori a 25. E' la proposta contenuta nel ddl costituzionale presentato da Giorgia Meloni, ministro della Gioventù e approvato dal Consiglio dei ministri. E' il primo passo per un radicale ringiovanimento delle Camere, che fa perno sull'equiparazione della soglia di età necessaria per votare a quella per poter essere eletti. Il provvedimento interviene sull'articolo 31 della Costituzione e rivede al ribasso i limiti di età attuali (25 anni alla Camera e 40 al Senato). Per essere approvato ha bisogno di tempo e di convergenze molto ampie tra maggioranza ed opposizione. Ma le premesse inducono all'ottimismo: sia perché l'idea era stata messa già su carta con una iniziativa di legge bipartisan, firmata qualche mese fa due parlamentari Democratici, Sandro Gozi e Stefano Graziano, e altrettanti del Pdl, Nicola Formichella e Elena Centemero. E sia perché il nostro Paese, quanto a età per potere entrare in Parlamento, è fra i più "conservatori": nella stragrande maggioranza dei paesi (la Francia si sta adeguando in questi giorni) si diventa deputati a 18 anni, in Gran Bretagna si accede alla Camera dei rappresentanti a 21, e solo Cipro condivide la nostra soglia di 25.

Giorgia Meloni, rilevando che oggi "chi ha meno di 40 anni non ha diritto di piena cittadinanza", afferma che si tratta di una "barriera" da rimuovere, perché 'indebolisce il peso specifico dei giovani'' e si dice fiduciosa che il suo disegno di legge potrà tagliare presto il traguardo dell'approvazione in Parlamento. La Meloni non ha torto ha essere ottimista. Il via libera di Palazzo Chigi alla proposta di abbassare l'età di ingresso nelle Camere è accolta infatti dal sì unanime della maggioranza e della gran parte dell'opposizione. Per il presidente del Senato Renato Schifani è "benvenuto" un provvedimento "che apre ulteriormente le porte del parlamento ai giovani". Il suo omologo di Montecitorio Gianfranco Fini è d'accordo, anche se pone l'attenzione sul fatto che l'elettorato possa fare una vera scelta dei candidati. "L'abbassamento dell'elettorato passivo per l'elezione della Camera e del Senato è il miglior viatico per un'Italia più moderna", osserva Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo PdL al Senato. Anche il Fli è favorevole: "Il ddl presentato oggi dal Governo - dice Benedetto Della Vedova, capogruppo dei finiani alla Camera - è un segnale positivo di attenzione rivolto ai giovani, il primo dall'inizio della legislatura da parte dell'Esecutivo, che accogliamo con favore". Tra i finiani, tuttavia, c'é anche chi esprime riserve: per Cristana Muscardini , il disegno di legge presentato dalla meloni "é una proposta gravemente penalizzante per i giovani e nata per renderli schiavi della politica padrona". A chi ha dubbi, il democratico Sandro Gozi dice che "questo provvedimento potrà eliminare la patologia tutta italiana dei politici che restano giovani fino a troppo tardi" Non manca una polemica sul copyright: secondo la democratica Pina Picierno la Meloni avrebbe "riciclato" una proposta dei giovani della Margherita vecchia di dieci anni.

16/04/2011, 09:32

Questa è un ottima proposta, speriamo abbia un seguito.[:D]

16/04/2011, 10:50

greenwarrior ha scritto:

Questa è un ottima proposta, speriamo abbia un seguito.[:D]


Già... speriamo davvero.

Che rimuovano le cariatidi ultrasettantenni dal Parlamento...
abbiamo bisogno di uno svecchiamento e di un rinnovamento
di tutte le strutture di potere.

16/04/2011, 11:32

Non sono convinto che questa cosa sia un bene in assoluto. Il criterio dell'eta' non mi sembra una garanzia in nessuno dei due sensi. Anzi. Nella mia zona abbiamo gia' avuto uno svecchiamento della politica e vi posso assicurare che a cio' non ha corrisposto un uguale miglioramento delle cose. Anzi. Si sono aggiunti anche altri difetti, come arroganza e supponenza non mitigati dalla sufficiente esperienza.
Il criterio corretto dovrebbe essere quello delle reali capacita', della valutazione delle persone come singoli. Non si possono fare delle categorie su nessuna base. Per fare un esempio quando cerchi un medico, quale criterio segui per la scelta? Il piu' giovane? Ne dubito.

16/04/2011, 11:43

zakmck ha scritto:

Non sono convinto che questa cosa sia un bene in assoluto. Il criterio dell'eta' non mi sembra una garanzia in nessuno dei due sensi. Anzi. Nella mia zona abbiamo gia' avuto uno svecchiamento della politica e vi posso assicurare che a cio' non ha corrisposto un uguale miglioramento delle cose. Anzi. Si sono aggiunti anche altri difetti, come arroganza e supponenza non mitigati dalla sufficiente esperienza.
Il criterio corretto dovrebbe essere quello delle reali capacita', della valutazione delle persone come singoli. Non si possono fare delle categorie su nessuna base. Per fare un esempio quando cerchi un medico, quale criterio segui per la scelta? Il piu' giovane? Ne dubito.



Beh... quello che dici è corretto.

Ma se c'è un paletto a monte (anzi una trave), anche i più bravi non verrebbero ammessi solo perchè "troppo giovani". Io invece penso che il limite, non dovrebbero metterlo nell'età minima, ma piuttosto in quella massima. Della serie..... "hai 70 anni? Beh.... è ora di andare in pensione!!!". Perchè nessun "grande vecchio" può avere davvero a cuore ciò che seguirà dopo di lui. E questo è dimostrato dai fatti inenarrabili della politica attuale. Italiana ed estera....

16/04/2011, 13:01

Thethirdeye ha scritto:

zakmck ha scritto:

Non sono convinto che questa cosa sia un bene in assoluto. Il criterio dell'eta' non mi sembra una garanzia in nessuno dei due sensi. Anzi. Nella mia zona abbiamo gia' avuto uno svecchiamento della politica e vi posso assicurare che a cio' non ha corrisposto un uguale miglioramento delle cose. Anzi. Si sono aggiunti anche altri difetti, come arroganza e supponenza non mitigati dalla sufficiente esperienza.
Il criterio corretto dovrebbe essere quello delle reali capacita', della valutazione delle persone come singoli. Non si possono fare delle categorie su nessuna base. Per fare un esempio quando cerchi un medico, quale criterio segui per la scelta? Il piu' giovane? Ne dubito.



Beh... quello che dici è corretto.

Ma se c'è un paletto a monte (anzi una trave), anche i più bravi non verrebbero ammessi solo perchè "troppo giovani". Io invece penso che il limite, non dovrebbero metterlo nell'età minima, ma piuttosto in quella massima. Della serie..... "hai 70 anni? Beh.... è ora di andare in pensione!!!". Perchè nessun "grande vecchio" può avere davvero a cuore ciò che seguirà dopo di lui. E questo è dimostrato dai fatti inenarrabili della politica attuale. Italiana ed estera....


Secondo me ti sbagli,in Italia il problema stà che gli attuali ""vecchi"" vogliono fare i giovani,i vecchi da che mondo è mondo hanno guardato al futuro più dei giovani.
In Italia i vecchi sono stati i vari Presidenti della Republica e salvo qualche ecceccione si sono comportati da veri saggi.
Il metro per valutare un politico non è affatto l'età.[;)]

16/04/2011, 13:06

bleffort ha scritto:
i vecchi da che mondo è mondo hanno guardato al futuro più dei giovani.


Ma dove? Ma quando? [:D]
E' sufficiente vedere cosa i "vecchi" ci stanno lasciando in eredità...
in tutti i sensi possibili ed immaginabili!!! [:0]


Il metro per valutare un politico non è affatto l'età. [;)]


Mai detta una cosa del genere.... [;)]

16/04/2011, 13:34

18 anni per un deputato mi sembrano troppo pochi.

25/04/2011, 15:40

Innovazione: l’energia che arriva dai treni
Scritto da Isabella Berardi – 11 aprile 2011

Ricavare energia pulita dal passaggio dei treni potrebbe essere una realtà possibile per il futuro, grazie a T-box, un apposito dispositivo ideato da Alessandro Leonetti Luparini e Qian Jiang. L’idea dei due giovani industrial designer ha ricevuto il secondo premio al Lite-on Award di Taiwan, importante competizione dedicata alle innovazioni eco-sostenibili.

Il funzionamento di T-box, come ci ha spiegato Alessandro Leonetti Luparini, avviene “grazie allo spostamento di aria che genera un treno in corsa. Questo passaggio azionerebbe delle turbine montate fra i binari” ma, prosegue Leonetti Luparini “T-box potrebbe essere applicato ovunque ci sia un flusso di aria considerevole al passaggio del treno”. La novità, rispetto ad altre innovazioni, è che utilizza, come fonte primaria, l’energia di scarto prodotta da un’attività umana, cioè quella eolica generata dal passaggio dei treni o delle metropolitane, e non è basata, quindi, su quella prodotta dalla natura.



T-box verrebbe installato previo un lavoro sui binari stessi, in modo da inserire tra le rotaie delle cavità di cemento, pronte per ospitare il dispositivo.

Secondo le simulazioni fino ad ora effettuate, l’energia ricavata da un treno in corsa a 200 km all’ora, su circa un chilometro di turbine, sarebbe pari a circa 2,6 kWh di elettricità, prodotti in 18 secondi, di cui potrebbero usufruire le abitazioni o gli esercizi commerciali nei pressi della ferrovia. Inoltre, potrebbe essere portata energia in quelle zone, lontane dai centri urbani e dotate di scarse fonti di approvvigionamento energetico, ma interessate dal passaggio di una linea ferroviaria.



Notevole anche il risparmio di CO2: nell’esempio proposto dai due designer, per un treno che percorra 345 km su dispositivo T-box si eviterebbe l’immissione in atmosfera di 897 kg di anidride carbonica.

T-box, per ora solo un prototipo, potrebbe essere implementato nel futuro se riceverà gli adeguati finanziamenti per svilupparne compiutamente la fattibilità.
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