Intercettazioni, Pdl senza freni "Alla Camera mettiamo la fiducia"
Corsaro: "La posizione del Pd rispetto al ddl intercettazioni è strabica e strumentale". I cristiano popolari contrari. Bossi: "Serve a far diventare normale il nostro Paese". In Aula seduta sospesa. Fini: "Sarà una giornata lunga"
ROMA - "Sulle intercettazioni è probabile che metteremo la fiducia". Massimo Corsaro, capogruppo del Pdl in commissione Giustizia mette in chiaro l'avanti tutta del partito del Cavaliere. In perfetta sintonia con Berlusconi 1. Nessuna mediazione sul testo, ma la certezza di approvarlo in tempi rapidi. Con la fiducia, appunto. Ma, anche se Umberto Bossi mostra ottimismo ("Il ddl passa anche senza fiducia"), qualche piccola crepa si apre. Un primo segnale di disagio dai cristiano popolari che fa capo a Mario Baccini e Pino Galati. Spiega Baccini: "Consigliamo al governo di non porre la fiducia sulle intercettazioni. E consigliamo ad alfano di convocare la direzione nazionale per discutere di intercettazioni e del delicato tema della giustizia". Ma Bossi insiste: "Il ddl serve a far diventare l'italia un paese normale. Le intercettazioni vengono usate indipendentemente dal processo".
Per Corsaro "la posizione del Pd rispetto al ddl intercettazioni è strabica e strumentale. In nessuna parte del provvedimento si parla, infatti, di blocco nei casi di mafia, terrorismo o situazioni di grave allarme sociale. Quel che si vuole è eliminare la gogna mediatica come strumento di lotta politica".
LO SPECIALE 2
Si
tratta, ricorda, di un "obiettivo condiviso dal centro-sinistra quando era al governo, tanto che lo inserì e lo votò nella versione del ddl Mastella. La verità è che, ancora una volta, in mancanza di valide e credibili argomentazioni politiche, il Pd spera di utilizzare le intercettazioni come scorciatoia per abbattere Berlusconi e il suo governo".
Nel frattempo, su richiesta del relatore Enrico Costa, è stata sospesa la seduta della Camera, per consentire al comitato dei nove di esaminare i sub-emendamenti. Costa ha anche chiesto che al termine della discussione generale sugli emendamenti si possa svolgere un'ulteriore riunione del comitato dei nove. Richiesta alla quale si è opposto Roberto Giachetti del Pd, sottolineando gli intenti dilatori del centrodestra che teme di non poter avere la maggioranza. La giornata si preannuncia lunga..." commenta Gianfranco Fini. Che ha detto che, visto "l'evidente valore politico" prenderà in esame la richiesta avanzata da Giachetti per un ampliamento dei tempi di esame.
Ancora in ballo la questione del carcere per i giornalisti che pubblicano intercettazioni irrilevanti ancora si discute. Sull'emendamento Pdl, a firma Manlio Contento, si è riunito stamane il comitato ristretto della Commissione Giustizia. E' contrario alla possibilità di oblazione della pena lo stesso Contento che sottolinea: "Semmai sarei disposto a prendere in considerazione, se la faranno, la proposta di una sanzione penale che possa essere graduata con meno anni". Replica a stretto giro di posta la democratica Donatella Ferranti: "Il carcere non ha senso. Siamo per la depenalizzazione e qui inseriamo il carcere...".
(06 ottobre 2011)
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HRER2-1