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Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 09:59

Golpe andato male, era prevedibile in paese Nato... Infatti appena gli Usa hanno dichiarato fedeltà al governo "democraticamente" eletto, le cose hanno cominciato a ridimensionarsi sempre più.

Una cosa è certa, adesso Erdocan avrà l'occasione d'oro per personalizzare le forze armate e punire gli oppositori senza preoccuparsene, è diventato praticamente intoccabile.

Una cosa mi è suonata strana.. Ma i sostenitori del governo scesi in strada dove cavolo hanno preso le centinaia di migliaia di bandierine turche??

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 10:25

Io non ho molta simpatia per i Golpe militari,non so come sono andate le cose però è meglio se un cambio di governo sia fatto con elezioni democratiche frutto delle scelte della maggioranza del popolo,questo è il modo più giusto. [:305]

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 11:37

[;)] [8D]

L'opposizione turca: "Golpe? Una messinscena di Erdogan"

Durissima accusa di Deniz Baykal, ex segretario del partito repubblicano Chp e personaggio di spicco della politica turca: "Erdogan ha organizzato il tentativo di golpe per cambiare la Costituzione e realizzare l'anelato presidenzialismo"

Carri armati, caccia F16, legge marziale, chiusura dei ponti sul Bosforo (a Istanbul), tv di Stato occupata, social media chiusi.

Avevano pensato a tutto i golpisti che hanno tentato di disarcionare Erdogan e il governo turco. Del resto non era una novità per la Turchia moderna fondata da Ataturk, dove l'esercito ha sempre giocato un ruolo decisivo nella "difesa armata" della democrazia e dello stato laico. Il golpe, però, è andato male. Il governo e il presidente sono riusciti a riprendere il controllo della situazione, arrestando oltre 1500 militari e rimuovendo dal loro incarico 5 generali e 29 colonnelli. Il grande regista dell'operazione pare sia stato l'ufficiale Muharrem Kose. Come riporta l'agenzia turca Anadolu, era stato rimosso nel marzo scorso dallo staff dello Stato maggiore turco.

Ma un golpe apparentemente così bene organizzato può fallire dopo poche ore, come se nulla fosse? O meglio, come se fosse un bluff? Ad avanzare il sospetto è Deniz Baykal, ex segretario del partito repubblicano Chp e personaggio di spicco della politica turca, uno dei membri più anziani del parlamento di Ankara. Via Twitter ha lanciato una pesante accusa nei confronti di Erdogan, accusandolo senza mezzi termini di aver organizzato il tentativo di golpe per poter realizzare la riforma della costituzione e attuare il tanto anelato presidenzialismo. Secondo Baykal, infatti, il tentativo di colpo di stato sarebbe il mezzo con cui il presidente vuole ampliare le proprie competenze e acquisire così poteri esecutivi.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/lop ... ok+Interna

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 11:48

Ufologo 555 ha scritto: [;)] [8D]

L'opposizione turca: "Golpe? Una messinscena di Erdogan"

Durissima accusa di Deniz Baykal, ex segretario del partito repubblicano Chp e personaggio di spicco della politica turca: "Erdogan ha organizzato il tentativo di golpe per cambiare la Costituzione e realizzare l'anelato presidenzialismo"

Carri armati, caccia F16, legge marziale, chiusura dei ponti sul Bosforo (a Istanbul), tv di Stato occupata, social media chiusi.

Avevano pensato a tutto i golpisti che hanno tentato di disarcionare Erdogan e il governo turco. Del resto non era una novità per la Turchia moderna fondata da Ataturk, dove l'esercito ha sempre giocato un ruolo decisivo nella "difesa armata" della democrazia e dello stato laico. Il golpe, però, è andato male. Il governo e il presidente sono riusciti a riprendere il controllo della situazione, arrestando oltre 1500 militari e rimuovendo dal loro incarico 5 generali e 29 colonnelli. Il grande regista dell'operazione pare sia stato l'ufficiale Muharrem Kose. Come riporta l'agenzia turca Anadolu, era stato rimosso nel marzo scorso dallo staff dello Stato maggiore turco.

Ma un golpe apparentemente così bene organizzato può fallire dopo poche ore, come se nulla fosse? O meglio, come se fosse un bluff? Ad avanzare il sospetto è Deniz Baykal, ex segretario del partito repubblicano Chp e personaggio di spicco della politica turca, uno dei membri più anziani del parlamento di Ankara. Via Twitter ha lanciato una pesante accusa nei confronti di Erdogan, accusandolo senza mezzi termini di aver organizzato il tentativo di golpe per poter realizzare la riforma della costituzione e attuare il tanto anelato presidenzialismo. Secondo Baykal, infatti, il tentativo di colpo di stato sarebbe il mezzo con cui il presidente vuole ampliare le proprie competenze e acquisire così poteri esecutivi.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/lop ... ok+Interna



Ecco questa mi sembra una ricostruzione attendibile.

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 12:16

Io ho visto soldatini di leva spaventati e per niente convinti di rovesciare alcunché, quindi può essere che si sia trattato di una messa in scena.

Poi la gente appena scesa in strada su invito di Erdogan aveva già le bandierine tutte uguali in mano. Boh...

Comunque ora alla bbc hanno detto che un elicottero militare turco di golpisti sarebbe atterrato in Grecia e gli 8 militari dell'equipaggio avrebbero chiesto asilo politico

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 12:33

(Non sappiamo che succede in "casa nostra" figuriamoci altrove ...) [8)]

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 12:35

il partito di erdogan può contare
su migliaia di fanatici pronti a tutto..
la fratellanza musulmana..
che fai ?
gli spari sopra?
direbbe vasco..

ho sentito comunque
che la rivolta al golpe
è stata circoscritta,
nella gran parte di istanbul e del paese
la gente ha rispettato il coprifuoco
e fprse ha pure sperato che
i militari avessero successo..
(e fors'anche tutti gli altri,
obama, merkel, ecc.
poi hanno vist9 l'andazzo e quindi macchina indietro..)


erdogan è praticamente come saddam hussein..

ma stanotte dov'era?
mistero..

comunque può darsi
NON SIA FINITA QUI..
l'esercito non si muove
se non c'è un forte consenso all'interno
e all'esterno..
Ultima modifica di mik.300 il 16/07/2016, 12:40, modificato 1 volta in totale.

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 12:39

TheApologist ha scritto:Io ho visto soldatini di leva spaventati e per niente convinti di rovesciare alcunché, quindi può essere che si sia trattato di una messa in scena.

Poi la gente appena scesa in strada su invito di Erdogan aveva già le bandierine tutte uguali in mano. Boh...

Comunque ora alla bbc hanno detto che un elicottero militare turco di golpisti sarebbe atterrato in Grecia e gli 8 militari dell'equipaggio avrebbero chiesto asilo politico





Sembra veramente che sia tutto un'imbroglio.



Voglio ribadirlo ancora:

MaxpoweR ha scritto:C'è qualcosa di veramente grande che bolle in pentola. Sta cambiando un "ordine" mi sa... Colpo di coda? Presa totale del controllo? Boh




.... nel tempo.

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 12:47

Ci vorrà tempo per capirci veramente qualcosa [:296]

Certo, se Erdogan anche stamattina sta chiedendo ai suoi sostenitori di scendere in strada vuol dire che non è proprio finito tutto, anzi..

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 13:17

... è solo per far vedere che lui è ben voluto ... [;)] Non gli è andata bene con il super califfato e allora ....

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 13:40

Eh, non ci sono più i golpisti di una volta... Avrebbero dovuto farsi consigliare da chi i colpi di stato li sa fare bene: Napolitano, Merkel, Draghi, Juncker... [:246]

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 14:21

I colpi di stato militari ormai si possono fare solo nelle repubbliche delle banane :)

I veri colpi di stato ora sono condotti dall'alta finanza e noi in italia ne sappiamo qualcosa. Ne sanno qualcosa pure in Ucraina in Siria in Brasile in Uruguay dove gli interessi finanziari hanno di fatto, direttamente o indirettamente, sovvertito la volontà popolare.

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 14:32



Oggetto del messaggio: Re: Collasso Economico GlobaleMessaggioInviato: 29 lug 2015 16:18






Aztlan ha scritto:Davvero...

Vediamo di discutere questa analisi.

vimana131 ha scritto:
Le previsioni della Stratfor per il decennio 2015-2025: la crisi della Germania, l’ascesa di Polonia e Turchia, la fine della classe media americana. «La crisi della Russia sarà il problema più grande dei prossimi dieci anni»

Francesco Cancellato

Nella loro presentazione ammettono di non aver saputo prevedere l'11 settembre, né la portata della risposta americana al terrorismo islamista, né il progressivo rallentamento dell'economia cinese.


Andiamo bene con questi "Nostradamus"... [:o)]

Cinque anni fa, però, indovinarono un bel po' di cose: ad esempio, che gli Usa avrebbero trovato un accordo con l'Iran, che sarebbero emersi i nazionalismi in Europa, che la Russia, provata dalla crisi economica e dalla paranoia dell'invasione dal centro Europa, avrebbe provato a riappropriarsi delle vecchie repubbliche sovietiche, per espandere i propri mercati e per riassorbire terre a maggioranza russa, cosa che nel Donbass e in Crimea è puntualmente successa. Avevano previsto inoltre, che la Cina avrebbe dovuto rallentare fisiologicamente la propria crescita economica per stabilizzare il proprio mercato finanziario e che gli Stati Uniti si sarebbero ripresi meglio di chiunque altro dalla crisi del 2008.


Tutte cose scontate che sapevano tutti a parte l' accordo iraniano.


La reazione dei Paesi del Sud Europa di fronte al fatto diventato evidente che
le istituzioni europee sono progettate a partire dalla necessità di sostenere l'export di Berlino e penalizzano in modo significativo i paesi del sud europa
era inevitabile e aggiungerei sacrosanta.

E così, dicono, «l'Europa sopravviverà, in qualche modo, ma quella europea sarà un'appartenenza del tutto residuale». Cari amici che sognate gli Stati Uniti del Vecchio Continente, mettetevi il cuore in pace: torneranno i cari vecchi Stati-nazione.

Anche perché, rullo di tamburi, la Germania entrerà in una spirale di forte crisi economica. Che dipende, in larga misura e ancora una volta, dalla fortissima dipendenza dall'export. Il ragionamento è piuttosto lineare: la crisi dell'Europa porta con se l'emergere dei nazionalismi; i nazionalismi al governo portano con loro il protezionismo; e il protezionismo per la Germania è un guaio. Allo stesso modo, emergeranno altre economie, nel mondo, che competeranno con la Germania sui mercati extra europei. Tutto questo, dicono quelli di Stratfor: comporterà «un pesante declino dell'economia tedesca, che porterà a sua volta a una crisi domestica politica e sociale che ridurrà l'influenza della Germania sull'Europa nei prossimi dieci anni».


Lo dico da un pezzo.


Per ora hanno avuto gioco facile perchè hanno appena cominciato a prendersela col più piccolo, la Grecia, e gli altri invece di capire la situazione si sono riparati dietro l' illusione che toccherà sempre a qualcun altro.

Ma quando toccherà ai prossimi ci sarà la rivolta del Sud Europa.

I governi socialisti riformisti verranno sostituiti da partiti e movimenti euroscettici di destra o neutri e ci sarà il crollo dell' Euro.


Rimarrà solo il Nord Europa e la Germania si leccherà le ferite contando sul fatto che la competizione è stata demolita.

Aspettate a stappare le bottiglie, se siete italiani e francesi. Non sarete voi a beneficiare dell'eventuale declino tedesco, infatti. La nuova potenza emergente europea, infatti, sarà la Polonia. Le sue armi? La crescita economica e la crescente influenza geopolitica sull'area. Alleata strategica degli Usa - con ogni interesse a vederla crescere, quindi - la Polonia secondo lo Stratfor sarà la leader emergente di una eventuale coalizione anti-Russia di cui farà di sicuro parte la Romania.

La crescita del potere polacco - e rumeno e ungherese - sarà figlia, soprattutto, del crollo di Mosca


Possiamo già comprare lo champagne e metterlo in fresco, il crollo della Russia è una fantasia erotica americana con lo stesso grado di probabilità di un mio tete a tete con Avril Lavigne.

E l'ISIS, direte voi? Pure lì, tra l'Iran e il Nord Africa, non saranno rose e fiori. La previsione è che gli stati nazionali dell'area, nati tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, collasseranno su loro stessi. Prepariamoci a altri Iraq, un’altra Siria, un’altra Libia. E soprattutto, al sostanziale disimpegno degli Stati Uniti su quell’area, che in virtù della grande crisi russa non avranno forza e tempo da dedicare al Medio Oriente.


Facile da prevedere visto che questi sono i piani americani redatti venti anni fa e messi in atto a partire dall' 11 Settembre.

Ormai con l' affinamento dello strumento delle "rivoluzioni colorate" non hanno bisogno di metterci la faccia inviando le truppe per far cadere un governo sfavorevole e magari legittimo.

Una bella operazione CIA e il golpe è servito, stile Ucraina.


Toccherà ad altri stabilizzare quell'area, insomma. Più precisamente, alla Turchia. La cui competizione con l'Iran, crescerà nel corso degli anni. Ma che, a differenza, del regime degli Ayatollah, è nella posizione perfetta per agire a livello militare e diplomatico. Soprattutto, perché questa situazione premerà sempre più - come preme già ora - sui suoi confini meridionali. Insomma, la Turchia ha l'opportunità di far crescere il suo potere regionale, nei prossimi dieci anni.


Come sopra.


Quello che non viene messo in conto dai geni è lo scollamento tra l' attuale leadership della Turchia e la volontà del suo popolo, molto più evoluto, laico e democratico del fondamentista Erdogan che sta ricreando l' Impero Ottomano.

Non escludo che a un certo punto possa esserci un nuovo colpo di stato dei militari turchi che sono stati incaricati dal padre della patria Ataturk di preservare la laicità dello Stato.

Inoltre come dietro l' ascesa della Turchia c'è la benedizione americana dietro gli attuali detentori del potere regionale ci sono la Russia e la Cina.


Non ci sarà nessuna irresistibile ascesa come quella favoleggiata dallo Stratfor. Un aumento dell' influenza sì ma per il primo posto bisogna dare molto sangue.


Chi invece il suo potere tenderà a mantenerlo, senza tuttavia scalfire la potenza statunitense, è la Cina.


[:302]


La Cina farà le scarpe agli americani, non solo economicamente ma come superpotenza globale, ricordatevi queste parole. E' in corso da ANNI.


Continuerà a crescere, solo più lentamente, una normalizzazione dopo il suo ingresso nel libero mercato,

si alleerà con la Russia per il comune interesse di fronteggiare la minaccia americana

e insieme ad essa guideranno il blocco dei Paesi emergenti BRICS che saranno la nuova Superpotenza, un' alleanza di Nazioni che si oppongono al mondo unipolare americano.


I problemi non saranno di ordine economico, spiegano quelli di Stratfor, ma più che altro economici e sociali. La ricchezza si distribuirà all'interno, ma le attuali - e brutali - campagne anti-corruzione danno un'idea di come il governo cinese si comporterà nei prossimi anni. Non si andrà verso una democrazia, in sintesi, ma verso una dittatura ancora più totalizzante. Soprattutto, si teme che la rivolta di Hong Kong sarà il modello di altre proteste nelle città della costa, che vorranno più libertà e sempre meno accetteranno trasferimenti di ricchezza verso l'entroterra. Il vantaggio della Cina? Non avere grandi minacce che premono sui suoi confini, cosa che le permetterà di concentrarsi sui propri problemi interni.


Il problema futuro della Cina diventata Superpotenza è fondamentale, strutturale, si tratta di un modello insostenibile.


Un' industrializzazione spinta che ha prodotto un degrado ambientale appena entro il livello dell' abitabilità delle città più produttive che diventeranno letteralmente inabitabili nel giro di anni con un conseguente crollo economico.

Nessuno ci pensa, come al solito quando si tratta di ambiente tutti se ne fregano pensando sia un lusso che non impatterà sulle loro vite, ma con la crescita smisurata della popolazione urbana ed industriale si toccherà presto il punto di saturazione dell' atmosfera che la rende letteralmente tossica.

E a quel punto la produzione tornerà a livelli pre-liberalizzazione.


A cui si accoppia una massa smisurata di persone che vivono come al tempo degli imperatori che oggi hanno un' alternativa e premono per trasferirsi tutti in città.

Unite al tutto l' esperienza della ex colonia britannica che ha conosciuto la democrazia e non vuole perderla diffondendo l' esempio in tutto il Paese.


Questa sarà la miccia che farà esplodere le rivolte democratiche in Cina.

Libere elezioni, la riconversione a un sistema verde per le città e la moltiplicazione della classe media saranno le soluzioni richieste alla crisi.


Ma prima di vedere il crollo del primo impero cinese con influenza nel resto del mondo assisteremo alla sua nascita e al suo climax, che è la fase che stiamo vivendo ora.


Se la Cina rallenterà, contemporaneamente, emergeranno nuove tigri economiche in giro per il mondo. I nuovi “manufacturing hub” saranno sedici, soprattutto nel sud est asiatico, ma anche altrove. Tra loro, paesi centro-sud americani come Messico, Nicaragua e Perù, africani come Etiopia, Uganda, Kenya e Tanzania. In particolare, i due paesi su cui punta lo Stratfor sono l'Indonesia e Messico.


Grazie al cavolo. Con la nuova economia la delocalizzazione non è un evento futuro prevedibile, è in corso da tempo.


Gli Stati Uniti, infine. Che rimarranno la grande potenza globale, anche se dovranno fronteggiare una grande problema interno.


Ritorneranno ad essere UNA delle due superpotenze globali, con il ritorno alla grandezza dell' ex avversario russo grazie alla guida di Putin come una delle due teste del blocco a guida russo-cinese dei BRICS.

Lo Stratfor ricorda come storicamente i cicli economici americani durano cinquant'anni e finiscono con grandi problemi economici e sociali. L'ultimo ciclo è iniziato nel 1932, dopo il New Deal di Roosevelt ed è finito nei primi anni '80, con la presidenza di Jimmy Carter. Quello che è nato allora, finirà nel 2030. Ma i primi effetti della crisi cominceranno a manifestarsi nella prossima decade. Anzi, secondo lo Stratfor, è già visibile ed la crisi della middle class: «Non è un problema di uguaglianza - spiegano - ma di abilità della classe media di vivere una vita da classe media». Le cause? L'emergere di famiglie monoparentali e la crescente precarietà lavorativa: «Non è ancora una crisi politica, ma lo diventerà e esploderà tra le elezioni del 2028 e quelle del 2032». Per scoprire cosa succederà, tuttavia, bisognerà aspettare le prossime profezie.

http://www.linkiesta.it/crisi-russia-us ... 5-stratfor




Quello che non viene messo in conto dai geni è lo scollamento tra l' attuale leadership della Turchia e la volontà del suo popolo, molto più evoluto, laico e democratico del fondamentista Erdogan che sta ricreando l' Impero Ottomano.

Non escludo che a un certo punto possa esserci un nuovo colpo di stato dei militari turchi che sono stati incaricati dal padre della patria Ataturk di preservare la laicità dello Stato.

Inoltre come dietro l' ascesa della Turchia c'è la benedizione americana dietro gli attuali detentori del potere regionale ci sono la Russia e la Cina.



veramente notevole questa intuizione -profezia di Aztlan .



zio ot [:305]

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 14:58

TURCHIA: ECCO LA PROVA CHE ERDOGAN SI E’ “FATTO IL GOLPE DA SOLO”! LEGGI E RIFLETTI



¯
È POSSIBILE CHE IL CENTRO DI COMANDO E CONTROLLO DELLA NATO NON ABBIA VISTO GLI F16 TURCHI IN VOLO, DURANTE LA PRIMA FASE DEL GOLPE? PIUTTOSTO DIFFICILE SE SI CONSIDERA CHE QUEL CENTRO È DISLOCATO PROPRIO AD INCIRLIK, NELLA TURCHIA ORIENTALE


2. E SOPRATTUTTO, NON È POSSIBILE CHE GLI F16 TURCHI NON ABBIANO “VISTO” L’AEREO PRIVATO DI ERDOGAN IN VOLO PER 5 ORE. L’AERONAUTICA TURCA HA, DAPPRIMA, SOSTENUTO L’INSURREZIONE; POI, HA CAMBIATO IDEA FINO AD ABBATTERE UN ELICOTTERO DEGLI INSORTI


3. COSA HA FATTO CAMBIARE IDEA AI PILOTI? MOLTO PROBABILMENTE GLI AMBASCIATORI PRESSO LA NATO HANNO RIPRESO LO SPAZIO CHE I MILITARI AVEVANO LORO SOTTRATTO, GIRANDO LA TESTA DALL’ALTRA PARTE. LA GIRAVOLTA DELL’AERONAUTICA TURCA HA PERMESSO AD ERDOGAN DI ATTERRARE E DI RIPRENDERE IL POTERE. E LA NATO STA A GUARDARE…


È possibile che il Centro di comando e controllo della Nato non abbia visto gli F16 turchi in volo, durante la prima fase del golpe? Piuttosto difficile. Soprattutto se si considera che quel Centro è dislocato proprio ad Incirlik, nella Turchia orientale. Ed ancora. È possibile che il Comando Nato non abbia avuto sentore del tentativo di golpe? Piuttosto difficile. Ne consegue che il ruolo dei vertici militari dell’Alleanza è stato alquanto ambiguo ieri notte. Non è possibile che dalle basi aeree decollino jet senza che la Nato lo sappia.
E soprattutto, non è possibile che gli F16 che si sono visti e sentiti sui cieli di Ankara non abbiano “visto” l’aereo privato di Erdogan in volo per almeno 5 ore? Lo hanno lasciato volare indisturbato.Più verosimilmente, l’Aeronautica militare turca ha, dapprima, sostenuto l’insurrezione; poi, ha cambiato idea fino ad abbattere un elicottero degli insorti.


Cosa ha fatto cambiare idea ai piloti? Molto probabilmente gli ambasciatori presso la Nato hanno ripreso lo spazio che i militari avevano loro sottratto, girando la testa dall’altra parte durante le prime ore del golpe (od alla vigilia). La giravolta dell’aeronautica turca ha così permesso ad Erdogan di atterrare e di riprendere il potere.? E la Nato sta a guardare…


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fonte

Re: Colpo di Stato in Turchia

16/07/2016, 15:02

Chi c’è dietro il «golpe fasullo»in Turchia, e che cosa succede ora

Che cosa si nasconde dietro a un «golpe» durato appena quattro ore. Il ruolo dei vertici militari, quello de nuovo capo del governo, quello di Gulen. E chi ha da guadagnare da quanto accaduto. Le domande e le risposte dell’editorialista del «Corriere»
[/wbf]

Che cosa è avvenuto realmente in Turchia? Un golpe?




«Beh, golpe è una parola grossa. Al massimo potremmo definirlo un minigolpe improprio, a scoppio anticipato».


Perché non credi al golpe?


«Primo: perché nella mia vita professionale ho visto tutto e il contrario di tutto, ma un golpe di sole quattro ore non avrei mai potuto immaginarlo, neppure nello stato libero di Bananas. Secondo, ci sono retroscena quasi inquietanti, quantomeno improbabili».


Puoi raccontarli e spiegarli?


«Parto dalle notizie accertate. Ho conosciuto la Turchia trentasei anni fa, e vi sono tornato regolarmente. Ho intervistato tutti i leader politici, compreso il carismatico Recep Tayyip Erdogan, con il quale una volta ho litigato.Tanta frequentazione mi ha consentito di tessere importanti rapporti personali. Insomma, ho fonti credibili e preziosissime. Anche venerdì sera, per telefono, mi hanno messo in guardia».


In che senso?


«Mi hanno fatto capire: attenzione, può essere una sceneggiata. Domani Erdogan sarà più forte di oggi».


Ma ci sono stati circa 200 morti...


«Sì, ma — scusate il cinismo — il bilancio delle vittime è simile a quello dei morti di Ankara durante la manifestazione pacifista. Credete che importi a Erdogan?».


Insomma, cos’è accaduto?


«Noi giornalisti, spesso per vanità o per attrazione fatale della prima Repubblica, tendiamo a preferire l’articolessa e i banali ghirigori old style, sottostimando i fatti. Ma sono i fatti, la sana cronaca, occhi attenti, umiltà e una mente attrezzata a ragionare a fare la differenza. Non mi sono sfuggite e non ne ho ridotto la portata, notizie e informazioni degli ultimi mesi dalla Turchia. La nomina di un nuovo capo del governo, Binali Yildirim, fedelissimo di Erdogan. Personalità grigia ma capace. Improvvisamente il presidente ha aumentato la pressione militare sui curdi in armi del Pkk, intensificando la repressione più violenta. E Yildirim ha annunciato, a tappe ravvicinate: primo, la pace con Israele dopo la rottura seguita all’assalto contro il convoglio navale pacifista turco, al largo di Gaza, costato 9 morti; secondo, una lettera di scuse di Erdogan a Putin, e la pace fatta con la Russia dopo l’abbattimento del cacciabombardiere di Mosca nei cieli della Siria; terzo, la mano tesa al regime siriano, cioè mano tesa a Bashar al Assad, che fino al giorno prima il presidente turco avrebbe fatto ammazzare: al punto che il sultano faceva affari con i tagliagole dell’Isis (petrolio di contrabbando),e portava armi agli estremisti islamici siriani, a partire dal sedicente stato islamico; quarto, rilancio del ruolo della Turchia nella Nato e amicizia perenne con gli Usa».


D’accordo, ma il golpe o minigolpe che c’entra?


«A questo punto abbandoniamo il binario dei fatti comprovati ed entriamo in quello delle ipotesi, supportate però da forti indizi. Le Forze armate turche erano in agitazione, in opposizione a Erdogan, accusato di molte nefandezze: repressione della libertà di stampa, bugie sui profughi, rifiuto di partecipare attivamente alla coalizione internazionale contro il terrorismo. Ma la bassa forza, molti colonnelli e graduati minori non avevano realizzato che gli alti comandi si erano avvicinati al sultano».


Questa bassa forza era pronta ad agire in proprio?


«No, ma era influenzata da Fetullah Gulen, il predicatore sunnita che vive in esilio negli Usa. Un islamico visionario e moderato, amico anzi quasi fratello di Erdogan — o almeno del primo Erdogan. Fu Gulen a spalancare al futuro sultano le porte delle fondazioni più influenti. Gulen è miliardario, controlla scuole, università, ha radici nella magistratura, nei servizi segreti, nella polizia, ed è molto popolare tra i soldati. Forse, i tempi del minigolpe sono stati quelli di una prova di forza».


Innescata da chi?


«Non mi stupirei che la miccia sia stata accesa dallo stesso Erdogan o dai suoi fedelissimi».


Vuoi dire che potrebbe essere un «golpe fasullo»?


«Esattamente. Le mie fonti turche hanno sostenuto questa possibilità».


E il viaggio aereo di Erdogan nei cieli d’Europa?


«Temo che qualcuno, compreso qualche collega, abbia confuso Erdogan con Ocalan. Il leader del Pkk Abdullah Ocalan, che ho intervistato nella valle della Bekaa, fu cacciato dalla Siria e vagò nei cieli in cerca di asilo politico, prima d’essere catturato dai turchi e condannato all’ergastolo.Pensate possibile che Erdogan lanci un appello al popolo invitandolo a scendere nelle strade e di proteggere il Paese, mentre vola su Francoforte, pronto a scendere a Berlino per inginocchiarsi davanti a Merkel supplicando asilo politico? E magari, dopo il no di Merkel, pronto a virare su Londra per comprendere le intenzioni della neopremier May? Ma per favore, solo a pensarci mi vien da ridere. Amici e colleghi, questo è il risultato di non conoscere ciò di cui si parla, magari sbraitando scemenze in un salotto televisivo».


Quindi, secondo te, dov’era il presidente?


«In vacanza, a Marmara. È salito sull’aereo diretto ad Ankara, poi ha preferito dirigersi a Istanbul, avendo saputo che c’erano migliaia di persone ad attenderlo, assonnate ma festanti. Fine del golpe, quattro ore dopo. Ma per cortesia, siamo seri finalmente»


Per te, insomma, è quasi una farsa?


«Se non ci fossero i morti, direi di sì».


Ma a chi ha giovato questo minigolpe, come lo hai chiamato?


«A Erdogan. È molto più forte. Magari spera di avere i voti per cambiare la Costituzione, e trasformare la Turchia in una Repubblica presidenziale».


La tua opinione?


«Spero di no, soprattutto per i miei amici turchi. E per i miei colleghi che in quel Paese rischiano ogni giorno la prigione. Se non peggio».


http://www.corriere.it/extra-per-voi/20 ... resh_ce-cp
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