Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 4851 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 149, 150, 151, 152, 153, 154, 155 ... 324  Prossimo
Autore Messaggio

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2780
Iscritto il: 13/11/2009, 23:29
Località: Palermo
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/09/2013, 19:49 
SCIE CHIMICHE: ESPERIMENTI PERICOLOSI E SEGRETI USA



Immagine:
Immagine
121,15 KB

di Gianni Lannes


Montagne di prove ufficiali immagazzinate dalla cosiddetta “scienza” in ambito civile e militare, in particolare dalla Nasa, dalle università e da enti di ricerca pubblica sotto il controllo statale.



Immagine:
Immagine
156,9 KB


Immagine:
Immagine
32,25 KB
SARDEGNA (ESTATE 2013): CIELI ARTIFICIALI - FOTO ORSOLINA DERTIU


Nei primi anni ’60, per esempio sono stati realizzati in gran segreto sperimentazioni con il tossico bario nei cieli della Sardegna.






Immagine:
Immagine
146,43 KB


Immagine:
Immagine
140,09 KB

Infatti, il brevetto “Artificial strontium and barium clouds in the upper atmosphere” attesta che, già mezzo secolo fa, lo stronzio ed il bario venivano usati nel Sahara ed in Sardegna, aree localizzate per esperimenti volti a stravolgere il clima. Anche le conseguenze sanitarie dannose alla salute umana sono note da tempo alle autorità che detengono il potere. E gli studi in materia seguitano ad accumularsi nell'indifferenza generale.




Immagine:
Immagine
30,54 KB



Immagine:
Immagine
39,68 KB


Immagine:
Immagine
53,38 KB


Immagine:
Immagine
29,79 KB


Immagine:
Immagine
69,78 KB


Immagine:
Immagine
145,07 KB


Immagine:
Immagine
115,12 KB


Immagine:
Immagine
28,48 KB

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/

riferimenti:

http://sulatestagiannilannes.blogspot.i ... e+chimiche

http://sulatestagiannilannes.blogspot.i ... solterapia
http://www.dtic.mil/dtic/tr/fulltext/u2/700960.pdf

ftp://ftp.ngdc.noaa.gov/STP/publication ... pter09.pdf

ftp://ftp.agu.org/apend/jd/JD080i013p01 ... 01829s.pdf


http://www.scribd.com/doc/61056987/Arti ... atmosphere


http://www.sauberer-himmel.de/

http://1.bp.blogspot.com/-2oROqVB6UkI/U ... ten-03.jpg

http://www.sciencedirect.com/science/ar ... 3367902000

http://rezn8d.net/?attachment_id=3108

http://adsabs.harvard.edu/abs/1967P%26SS...15..357F

http://www.sciencedirect.com/science/ar ... 3367902000

http://www.newswithviews.com/Peterson/rosalind121.htm

http://www2.gi.alaska.edu/ScienceForum/ASF0/019.html

http://mikec16.mydomain.com/articles/ar ... ntlers.pdf

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15082100

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15236778

http://www.janethull.com/newsletter/110 ... erosis.php

http://weppi.gtk.fi/publ/foregsatlas/text/Ba.pdf

http://www.nature.com/srep/2013/130611/ ... p01965.pdf

http://geoengineeringwatch.org/patents/navy.html



http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi. ... 019810.pdf

http://naca.larc.nasa.gov/search.jsp?N= ... allpartial

http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi. ... 018040.pdf

http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi. ... 013668.pdf

http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi. ... 016046.pdf

http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi. ... 012433.pdf


http://naca.larc.nasa.gov/search.jsp?R= ... allpartial


http://naca.larc.nasa.gov/search.jsp?R=19730057130


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1306
Iscritto il: 05/12/2009, 20:11
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/09/2013, 21:49 
[V]


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1306
Iscritto il: 05/12/2009, 20:11
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/09/2013, 18:25 
http://youtu.be/6zKYZ2cnfJ0

Low altitude hygroscopic aerosol


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 07/09/2013, 19:31 
Cita:
Lukas ha scritto:

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=6zKYZ2cnfJ0[/BBvideo]

Low altitude hygroscopic aerosol



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1306
Iscritto il: 05/12/2009, 20:11
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/09/2013, 11:02 
LA SESTA ESTINZIONE - La rete della vita su Gaia (l'antico nome greco per la nostra Madre Terra) non è solo sotto costante assedio, ma viene deliberatamente distrutta da questi oscuri piani. La modificazione del clima si è intensificata con la siccità. Questa, a sua volta, sta distruggendo le foreste. Gli alberi stanno morendo in tutto il mondo. Questo evento è definito "la sesta estinzione" ed è causato dai militari. (Dottoressa Sandra Perlingieri)

Immagine


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 22378
Iscritto il: 08/07/2012, 15:33
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/09/2013, 14:54 
tutte queste modifiche saranno un danno soprattutto per noi, alla terra interessa poco se le condizioni siano adatta all'uomo o meno, la terra avrà sempre vita che si adatterà alle mutevoli condizioni, d'altronde c'è vita da 500 milioni/1 miliardo di anni dopo la sua formazione ed in condizioni davvero CRITICHE. Io non mi preoccuperei tanto per Gaia :)



_________________
la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 10/09/2013, 18:57 
Immagine

Scie chimiche, dieci anni di silenzio

Prima interrogazione parlamentare di Ruzzante nel 2003: «Non ho ancora avuto risposta». E a quel concerto di Jovanotti...

Immagine

Mario era andato presto allo stadio Euganeo per accaparrarsi un posto davanti al palco di Jovanotti. Improvvisamente, nel cielo appaiono delle scie: linee di vapore che si formano al passaggio dei jet, ma Mario ne nota troppe, disposte a griglia, e scatta alcune foto. Poche ore dopo, un fortunale si abbatte sullo stadio e sulla città, mentre centinaia di persone sciamano fradice dallo stadio. Mario, spiega, ha letto molto sul tema «scie chimiche», e quelle linee nel cielo lo avevano insospettito.
Internet brulica di siti che spiegano ciò che viene considerato un mistero: per qualche ragione da metà degli anni novanta eserciti, governi e istituzioni libererebbero nell'atmosfera agenti chimici, irrorando determinate zone con fitte maglie di scie che in qualche ora si trasformano in uno strato nuvoloso. La ragione di ciò resta sconosciuta: sul sito www.sciechimiche.org di ipotesi ce ne sono tante. Dal controllo climatico, la tesi più realistica, al controllo delle telecomunicazioni. Al di là delle sterili speculazioni, quella delle scie chimiche è una questione affatto priva di fondamento, oggetto di numerose interrogazioni parlamentari e commissioni d'inchiesta in tutto il mondo.
La preoccupazione, che trova sempre maggior fondatezza nelle pillole di verità che trasudano dai misteri ufficiali, è per la salute dei cittadini, costretti ad inalare quelle sostanze, per l'inquinamento deliberato dell'atmosfera e del suolo. Solo in Italia, dal 2003, ben 18 interrogazioni sono state presentate in parlamento.
«Presentai la mia interrogazione spinto da tanti padovani allarmati», spiega Piero Ruzzante, ex parlamentare Pd, attualmente consigliere della Regione Veneto, firmatario della prima interrogazione nel 2003 «Non ricevetti risposta. Negli anni nessuna risposta è mai stata esaustiva: c'è qualcosa che non si deve sapere? Credo che dietro le scie chimiche ci siano motivi economici: probabilmente le compagnie aeree mettono nel carburante degli additivi. Quali siano questi additivi, però, non lo sappiamo».
Normali «scie di condensazione», ma i cosiddetti complottisti si domandano perché durino tanto, abbiano la proprietà di espandersi e si formino ad altitudini anomale e solo dietro alcuni aerei. In una nota dell'Aviazione Militare Italiana si spiega il comportamento delle normali scie di condensazione. Vi si legge: «Le scie sono di due tipi. Le une, durature, le altre effimere».
«Vero», spiega Vincenzo Levizzani, ricercatore atmosferico del Cnr, «a parità di condizioni alcune scie persistono, altre no, si formano a quote differenti e a volte possono espandersi in coltri di nubi. Certo, le tecniche di modificazioni del clima sono state spesso usate, ma con risultati discontinui e costi elevati. Il mio parere è scientifico, ma ciò che interessa le ragioni politiche e militari, se c'è, resta a me sconosciuto. Quello che mi chiedo è perché i governi non si pronuncino».
Insomma, le curiosità sulle scie chimiche restano inappagate. Se la mancanza di una risposta giustifica la domanda, il diritto alla vita impone che questa sia: «Diteci cosa ci state costringendo a respirare?».

19 agosto 2013

[align=right]Source: Scie chimiche, dieci anni di s...Cronaca - il Mattino di Padova [/align]



_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1306
Iscritto il: 05/12/2009, 20:11
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/09/2013, 20:29 
Ci viene detto che gli UV-B sono solo una componente minore della radiazione solare totale, ora sappiamo che questo non potrebbe essere più lontano dalla verità. La nostra recente misurazione riflette un aumento esponenziale dei raggi UVB. Grazie alla sua alta energia, il suo potenziale può causare danno biologico per piante, animali ed esseri umani e eccezionali piccoli aumenti potrebbe portare ad un significativo danno biologico. Ci sono numerosi studi recensiti che verificano tale fatto.




Questo è 'ufficialmente' quello che ci viene detto circa gli UV

I Risultati
Secondo le agenzie come l'OMS, (World Heath Organizatin) e una lunga lista di altre fonti governative riconosciute di informazione per gli UV, come NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), non più del 5% del totale dei raggi UV che raggiunge la superficie della Terra dovrebbero essere UVB . L'altro 95% dovrebbero essere raggi UVA.
Queste agenzie continuano ad affermare che gli UVC dovrebbe essere zero.

Quale è la nostra prova illustrata?

Gli UVB - la forma più letale di radiazioni UV - è ora aumentata a quasi del 70% del totale UV che raggiunge la superficie del nostro pianeta. Almeno questo è il caso della California del Nord. (Questo può solo significare che l'esposizione totale Ultra-Violetta è anche notevolmente aumentata, rendendo ancora peggio i livelli complessivi UVB.)
Inoltre, il nostro test ha costantemente mostrato livelli significativi di UVC usati per essere filtrati dallo strato di ozono, circa 100.000 piedi in su nella nostra atmosfera.

La geo-ingegneria sta distruggendo lo strato di ozono




Se la geo-ingegneria non accenna a diminuire, lo strato di ozono verrà completamente distrutto, sarà game over per tutti noi. No strato di ozono = no la vita sulla Terra.

E' così semplice.
La geo-ingegneria globale sta lacerando l'intero tessuto della vita sul nostro pianeta.
La geo-ingegneria sta avvelenando la nostra aria, acque e suoli.
La geo-ingegneria sta spingendo i processi atmosferici sempre più risultanti erratici di auto-rinforzo, di eventi a cascata. da attività propulsive umane del cambiamento climatico oltre la soglia imprevedibile del caos,
La geo-ingegneria interrompe la corrente a getto e di tutti i modelli climatici naturali, che a sua volta alimenta i loop di feedback climatici catastrofici - il più terribile dei quali sono l'idrato di metano rilasciati in massa dalla tundra artica e dal fondo marino.
La geo-ingegneria sta distruggendo la stratosferica schermatura solare contro le radiazioni, che protegge la vita sulla Terra.
Allarmismo?

Fate la vostra onesta indagine e lo scoprirete.
La consapevolezza globale di questi programmi letali sta crescendo in fretta, ma non abbastanza velocemente. Sta a tutti noi contribuire a far splendere la luce su questa questione di vita o di morte.
Ogni giorno conta.

Da Harvard Magazine


Il documento Science osserva che la perdita di ghiaccio in Artico minaccia di rilasciare quantità significative di anidride carbonica e metano dal suolo della Siberia e del Nord Alaska, che potenzialmente accelera il cambiamento climatico. I ricercatori fanno notare, inoltre, che un rimedio sempre più citato per il cambiamento climatico - ge-ingegneria del clima con il lancio di particelle di solfato direttamente in atmosfera , al fine di riflettere la luce solare lontano dalla Terra, sarebbe accelerare il processo di perdita di ozono, aumentando la superficie reattiva per la conversione del cloro a forma di radicali liberi, come è stato osservato dopo l'eruzione del Monte Pinatubo nel 1991.

http://ningizhzidda.blogspot.it/2013/09 ... li-uv.html


Ultima modifica di Lukas il 17/09/2013, 20:30, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1306
Iscritto il: 05/12/2009, 20:11
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/09/2013, 18:18 
Come è arcinoto, il fenomeno delle scie di condensazione è rarissimo, anzi eccezionale. La genesi di una scia di condensa, infatti, dipende dalla concomitanza di alcune circostanze che ripetiamo a beneficio dei lettori e di chi intende informarsi: temperatura, umidità relativa e quota. Generalmente la temperatura deve essere uguale o inferiore a –40° Celsius, l’umidità relativa pari almeno al 60/70 per cento, la quota cui incrocia il velivolo superiore come minimo agli 8.000 metri.

E’ naturale che tali parametri possono subire dei mutamenti, ma sono oscillazioni lievi che dipendono in primo luogo dalla latitudine. Ad esempio, è davvero improbabile che si crei una contrail in regioni come quelle equatoriali dove l’aria è tutto l’anno molto calda.

Ci soffermiamo ora sul fantomatico evento della persistenza: una scia di condensazione non può persistere per molti minuti, ore o intere giornate a causa dei motivi che abbiamo più volte illustrato. La persistenza della scia è un non-senso scientifico, una menzogna propalata dalla N.A.S.A. e dai negazionisti a cottimo. Alle altitudini dei voli di crociera l'atmosfera è molto secca, per cui nemmeno l'acqua proveniente dai motori dei jet è sufficiente affinché si formino scie di condensazione, anche non durature. Oltre a ciò è bene chiarire che la persistenza e l'espansione delle scie di condensazione sono un mito da sfatare, in quanto bisognerebbe ipotizzare valori di UR (umidità relativa) in quota superiori al 150% ed in progressivo aumento. Ciò è praticamente impossibile.

Occupiamoci ora della pressione atmosferica. Per pressione in fisica si intende il rapporto tra la forza F, esercitata perperndicolarmente ed in modo uniforme su una superificie e l’area della superficie stessa. Quindi p = F/S.

L'unità di misura della pressione è il pascal (Pa); altre unità di misura in uso sono il bar e l'atmosfera (atm).



La pressione di un gas si quantifica con il manometro, mentre la pressione atmosferica si misura con il barometro. La pressione atmosferica in condizioni normali è quella esercitata a livello del mare da una colonna di mercurio alta 760 mm a 45° di latitudine ed a 0° Celsius. Tale pressione è pari ad una atmosfera. La pressione atmosferica può essere rappresentata in una carta geografica ricorrendo alle isobare, linee concentriche che comprendono le zone accomunate da uno stesso valore. La pressione atmosferica è esercitata dall’aria sui corpi; varia in relazione all’altezza e da luogo a luogo, in quanto è collegata alla composizione delle masse d’aria, alla temperatura ed ai venti. Essa muta in rapporto all'altitudine: si riduce con l'aumentare dell'altitudine, poiché scema l'altezza della colonna d'aria sovrastante la superficie della terra e giacché diminuisce la densità dell'aria. Cambia in riferimento alla temperatura: si abbassa con l'aumentare dei valori termici, perché l'aria calda tende a dilatarsi, diventando meno densa e più leggera. Il minore peso della massa d'aria calda attenua la pressione della colonna d'aria e quella atmosferica. Si modifica pure in relazione all'umidità: diminuisce con l'accrescersi dell'umidità, poiché il vapore acqueo ha una densità minore rispetto all'ossigeno ed all'azoto. L'aria umida è più leggera; al contrario l'aria secca è più pesante ed accresce la pressione atmosferica. A quote alte la pressione esercitata sulle molecole è debole: ciò rende difficile che le varie molecole di H2O, aggregati a struttura definita, si uniscano fra loro o restino compatte a creare un quid più o meno omogeneo, cioè la scia. Non solo, mentre si accresce l’umidità, requisito per la formazione della condensa, si affievolisce la pressione e salgono i valori termici.

Ne consegue che i valori di temperatura e pressione sono, per così dire, in contraddizione con il parametro della quota, rendendo il fenomeno delle scie di condensa una specie di “miracolo”. Ecco perché filmati e scatti non contraffatti non mostrano quasi mai contrails. Ecco perché le tracce che vediamo in cielo sono, in quasi il cento per cento dei casi, scie di metalli e di polimeri rilasciate a bella posta.

http://www.tankerenemy.com/2013/09/il-f ... erica.html


Ultima modifica di Lukas il 18/09/2013, 18:18, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 14885
Iscritto il: 26/12/2009, 12:30
Località: ravenna
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/09/2013, 19:37 
Cita:
Lukas ha scritto:

Come è arcinoto, il fenomeno delle scie di condensazione è rarissimo, anzi eccezionale.


...su marte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! [:246] [:255] [:81]


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1306
Iscritto il: 05/12/2009, 20:11
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/09/2013, 19:53 
e sulla Terra...


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1306
Iscritto il: 05/12/2009, 20:11
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/09/2013, 11:48 
Mario Giuliacci scrive: "Alla quota di 8-10 km la temperatura dell’aria è intorno 40-45 gradi sotto zero per cui le microscopiche goccioline d’acqua rilasciate dal bruciatore dell’aereo condensano istantaneamente in una miriade di minuscoli aghetti di ghiaccio, resi poi visibili appunto da una sottile scia nuvolosa. Le condizioni ideali per il verificarsi del fenomeno sono quelle nelle quali l’atmosfera circostante è già di per se (sic) molto umida"... [...]

PECCATO CHE LE RADIOSONDE LA CONTRADDICANO ANCORA UNA VOLTA, COLONNELLO. Infatti le radiosonde di Pratica di mare mostrano valori di UR (umidità relativa), alle quote dei voli commerciali, che spaziano tra il 15 ed il 31%. Sono valori assolutamente insufficienti affinché si formi una sola scia di condensazione e tanto meno questa può persistere per ore, giacché non si ha sovrassaturazione.

Sappiamo che tra il 16 ed il 20 settembre si sono svolte esercitazioni congiunte N.A.T.O.

Un militare della base U.S.A.F. di Aviano ha confermato che, proprio nei giorni di intensa attività di aerosol nei nostri cieli, era in corso un'esercitazione a livello europeo e N.A.T.O. ed ha precisato: "Per questo motivo i satelliti, con tutto questo plasma nell'aria, sono a pieni giri"....

La testimonianza dimostra che, alla base delle operazioni di geoingegneria clandestina, si trova l'ottimizzazione del medium atmosferico, al fine di permettere il corretto ed efficace funzionamento di radar e satelliti che operano in banda Ka, come riportato in questo articolo.

Allora, egregio Colonnello Giuliacci, perché continua a mentire?


PRES HGHT TEMP DWPT RELH MIXR DRCT
hPa m C C % g/kg deg knot

362.0 8157 -27.7 -46.7 15 0.16 293
335.0 8710 -32.5 -45.5 26 0.20 296
311.0 9230 -36.1 -47.1 31 0.18 300
308.0 9298 -36.5 -47.8 30 0.17 300
300.0 9480 -37.7 -49.7 27 0.14 295
273.0 10122 -42.5 -56.5 20 0.07 295
271.0 10171 -42.9 -56.6 21 0.07 295
250.0 10710 -46.7 -57.7 27 0.06 295

http://weather.uwyo.edu/cgi-bin/soundin ... ca+Di+Mare

http://tankerenemymeteo.blogspot.it/201 ... cciit.html


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/09/2013, 14:35 
Riportato da questa discussione



Cita:
rmnd ha scritto:

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Il bello che non ci crede nessuno ...! (Siccome ho lavorato in una Base ........) Ma come per le scie "chimiche" non mi crede nessuno!





Per le scie chimiche , cio che non esistono, ti crediamo. Non ti credono i malati di "gombloddismo"...Quindi il problema non sei tu, ma i 'gombloddisti' che vanno capiti, perchè malati.
Personalmente non voglio perderci neanche tempo nel 'capirli' nel senso di compatirli. Non lo meritano.

un'articolo fresco fresco, sulla psicopatia tipica del 'gombloddista':
Ricordano i grullini, e non a caso lì dentro si trovano tanti 'gombloddisti'-

E visto che questo è anche un forum di ufologia è bene ricordare che l'ufologia è enormemente svilita e ridicolizzata da tutti questi 'gombloddisti' che ci sguazzano dentro.


http://www.lastampa.it/2013/09/21/societa/scie-chimiche-e-nuove-bufale-il-dibattito-impossibile-g3KPD8QqlUnJ5GrhP20JBN/pagina.html

Cita:
IL CASO
[color=blue]Tormentone scie chimiche

quando la bufala è un tabù il dibattito diventa impossibile
SILVIA BENCIVELLI
Ecco cosa accade a chi smonta scientificamente una strana “teoria”
diffusa su Internet. Centinaia di insulti, accuse e minaccie rabbiose.


SILVIA BENCIVELLI
Le scie bianche rilasciate dagli aerei, che di tanto in tanto può capitare di vedere alzando gli occhi al cielo, non sono la prova di un complotto globale ordito ai danni degli abitanti di questo Pianeta, ma una leggenda nata nel 1997 negli Stati Uniti a scopi sostanzialmente pubblicitari. È stato per aver raccontato questa storia – e ricordato alcune verità scientifiche basilari e condivise – che la sottoscritta, autrice dell’articolo comparso sull’ultimo numero del supplemento de La Stampa «Tuttogreen», è diventata il bersaglio di centinaia di mail contenenti insulti e minacce.

Da «Ammazzati», a «Quelli come te fanno una brutta fine», da «Sei un burattino», una «Venduta», una «Vergogna per il genere umano» al più ovvio, e desolante, «Put…» (trattandosi di giornalista femmina, quasi scontato). Non sono arrivati solo insulti espliciti. Ci sono stati quelli che hanno rabbiosamente invocato il beneficio del dubbio, ma impiegando una pletora ingiustificata di punti esclamativi. E quelli, numerosissimi, che hanno avanzato il sospetto che, oltre alla canonica retribuzione del collaboratore da parte del giornale, ci sia stato un pagamento da parte di entità misteriose: è servito a poco far notare che in questo caso avrei scelto di firmare con uno pseudonimo (magari al maschile), e che comunque sotto questo stesso cielo ci vive anche l’intera redazione de La Stampa.

Infine, ci sono stati quelli sinceramente preoccupati dalle «cose che si leggono su Internet», magari offesi dal tono «saccente», sentendosi trattati da «ignoranti o stupidi» e in generale desiderosi di avere un ulteriore chiarimento sulle scie bianche rilasciate dagli aerei. A questi ultimi ho provato a rispondere.

Dagli Anni Cinquanta del secolo scorso si è cercato di capire perché a volte gli aerei rilascino scie bianche nel cielo e a volte no: la risposta è che ad altitudini di dieci chilometri, dove volano gli aerei di linea e la densità dell’aria è circa un quarto rispetto a quella qui in basso, le condizioni di temperatura e umidità sono molto mutevoli. Il vapore acqueo contenuto nel gas di scarico degli aerei, perciò, può solidificare e rendersi visibile da terra, oppure no. Del resto, le stesse nuvole a volte si formano e a volte no, e quando si formano hanno aspetti diversi tra loro e sono più o meno persistenti nel tempo.

Negli ultimi decenni il traffico aereo mondiale è aumentato. Tutti noi voliamo con una frequenza molto superiore rispetto a quando eravamo bambini, che il cielo era azzurro e le nuvole le potevi toccare. Allora perché ci stupiamo che lo facciano altri terrestri? E quindi che il cielo sia ovunque solcato da un numero di aerei crescente?

Ma poi, a chi spetta l’onere della prova? A chi afferma da anni l’esistenza di un piano di sterminio globale dell’umanità (assai inefficiente, verrebbe da dire) o a chi non ne trova la ragione, né riesce ad avere uno straccio di fonte attendibile sul dottor Stranamore di turno?

Anche sul perché di tante, davvero tante, mail aggressive che sono volate sulla testa di chi ha raccontato la bufala delle scie chimiche si può trovare una risposta scientifica. In parte ce l’ha data Karl Popper negli Anni Settanta: gli uomini tendono a cercare una risposta esterna ai fenomeni del mondo, e se un tempo per le cose negative c’erano gli dei capricciosi e potenti dell’Olimpo, oggi ci sono sinistri gruppi di potere fatti da personaggi misteriosi che non possono smettere di tormentarci solo perché nessuno li ha mai visti. Non è un argomento sufficiente. Non solo: immaginarsi un grande complotto ci deresponsabilizza e ci offre una spiegazione facile per fatti, talvolta anche dolorosi, a cui è difficile trovare un senso.

La malattia di una persona cara, per esempio, può essere consolatorio attribuirla alla cattiveria delle multinazionali del farmaco che terrebbero per sé i rimedi davvero efficaci (perché dovrebbero? Con quello che ci guadagnerebbero, poi). Si tratta di un pensiero molto umano, ma quantomeno cedevole di fronte a certe spiegazioni scientifiche che oggi siamo in grado di dare a molte delle cose intorno a noi.
Ma le teorie del complotto non sono sempre innocue. L’idea che l’Aids non esista o che sia un complotto dei bianchi contro i neri (idea diffusa in certi paesi africani) ha portato tanti a rinunciare alla prevenzione. La voce che i vaccini siano portatori di malattie terribili, e non il contrario, ha portato troppi genitori a rinunciare a somministrarli ai propri figli. E proprio adesso nella civile Gran Bretagna si sta assistendo alla recrudescenza di malattie gravi ed evitabili come la parotite e il morbillo.

Infine chi propugna le teorie del complotto tende a pensarsi più furbo del popolo bue, e infatti lo apostrofa con vigore e forse anche scarso rispetto: sveglia!! Tende a non ammettere i propri errori, a non accettare il dialogo con la scienza che, lei sì, si nutre di dubbi. È esso stesso influenzabile, come tutti noi, ma più cinico: cita solo le fonti che confermano la sua idea noncurante delle eventuali contraddizioni, pone sempre le stesse domande, avanza sempre gli stessi sberleffi. E a volte decide di scrivere una mail. Dimenticandosi che dall’altra parte della posta elettronica c’è un altro essere umano, incidentalmente di sesso femminile, senza squame verdi e senza branchie o antenne, che sta soltanto cercando, come tanti, di fare bene il proprio mestiere.
[/color]



http://www.lastampa.it/2013/09/21/cultura/opinioni/editoriali/perch-siamo-disposti-a-credere-a-tutto-60y149Kv3dSRCcEQFt2ggO/pagina.html
Cita:
EDITORIALI
21/09/2013
[color=blue]Perché siamo disposti a credere a tutto

EUGENIA TOGNOTTI
Molte cose colpiscono negli allarmi dei teorici delle cospirazioni che evocano ogni sorta di trama scellerata, dalle scie chimiche all’uso dell’epidemia A/H1N1 come arma biologica, intenzionalmente utilizzata per una drastica riduzione della popolazione mondiale. La prima, la più banale, è la stupefacente facilità con cui tante persone - in un’èra segnata dal progresso della tecnologia e della scienza- sono disposte a prendere per oro colato le più sgangherate teorie del complotto come quella di una congiura internazionale microchip nel corpo umano (divulgata in Italia dal M5S); o del «complotto lunare» secondo il quale i capi della Nasa falsificarono completamente l’atterraggio dell’uomo sulla Luna, in una cospirazione condotta, manco a dirlo, con la collaborazione del Governo degli Stati Uniti. Ma ad imporsi - oltre al numero e alla lunga durata di alcune strampalate teorie - è la disinvoltura con cui i loro seguaci ignorano le più schiaccianti «prove» scientifiche; e, in generale, il sospetto con cui guardano alla scienza e ai suoi metodi: quando si trovano di fronte a fatti inoppugnabili, che demoliscono le loro folli teorie, le assumono semplicemente come un’ulteriore prova dell’ingegno messo in campo per dimostrare il falso.

Coloro che ne scrivono, con sprezzo del pericolo, sono considerati una pedina delle forze oscure e potenti che ordiscono le loro trame. Come quelle, per fare un solo esempio, che, secondo un’ipotesi complottista, hanno fatto scoppiare la prima epidemia di Hiv/Aids nel 1981: il mortale virus sarebbe stato creato dalla Cia nei laboratori militari per spazzare via gli omosessuali e gli afroamericani. Le prove scientifiche sull’origine del virus non hanno scosso i seguaci, tra cui eminenti personaggi come il presidente sudafricano Thabo Mbeki e l’ecologista keniana Wangari Maathai, che approfittò dei riflettori internazionali per sostenere quella teoria, che fa a meno dei fatti: la comunità scientifica è quasi unanime nel ritenere che il virus è passato dalle scimmie all’uomo alcuni decenni prima della sua comparsa sulla scena. Nel clima di negazione e rifiuto della scienza, non manca, in alcuni casi, il ricorso a prove pseudoscientifiche come avviene per il presunto collegamento vaccini-autismo , che prende di mira l’avidità di Big Pharma.

Al di là dell’interesse - che riguarda l’ambito della psicologia - per questa particolare forma di pensiero irrazionale e per il legame tra pensiero cospirativo e visioni del mondo anti-scienza, alcune di queste teorie complottiste non sono purtroppo innocue. Talora provocano danni alla società: basterà ricordare quanti genitori, allarmati dalla teoria - pur ampiamente smentita e dimostrata priva di fondamento - che i vaccini potessero avere un ruolo nell’autismo, hanno privato i loro bambini di un prezioso scudo protettivo contro gravi malattie. Ma perché tante persone sono così pericolosamente inclini ad accettare le teorie della cospirazione? Forse - sostiene qualcuno - soddisfano alcuni requisiti fondamentali dell’uomo. Stando alla «gerarchia di bisogni» tracciata dallo psicologo Abraham Maslow, le ricche società occidentali hanno soddisfatto i bisogni più elementari (fame, sete, sonno, ecc.), cosa che ha fatto emergere i bisogni di ordine superiore, come quello della sicurezza (protezione, soppressione di ansie, preoccupazioni e paura. Quella dell’ignoto, per cominciare). Conoscere le «trame» e le congiure di oscuri e potenti personaggi darebbe l’illusione di riuscire a sconfiggerla.
[/color]




ImmagineImmagineImmagineImmagine


Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

TTE, lo sanno tutti che è stata UN'INVENZIONE CONTRO L'U.S.A.F ....!


Storia delle scie chimiche

La Stampa racconta come una balla inventata da due truffatori americani è diventata una delle teorie del complotto più popolari online (e non solo)

Altro: http://www.ilpost.it/2013/09/16/scie-chimiche/

http://sciechimicheinfo.blogspot.it/

http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del ... e_chimiche




(Eccezionalmente posto quest'articolo):


I nemici della ragione. Le scie chimiche.


Immagine



Nel 2007 il celebre biologo evoluzionista Richard Dawkins realizzò per l’emittente britannica Channel 4 un documentario dal titolo “The Enemies of Reason” (I nemici della ragione), investigando tutte quelle aree di credenza e indottrinamento che, seppur prive di qualunque validità o attendibilità scientifica, risultano largamente diffuse nella popolazione. Nonostante siamo nel terzo millennio e nonostante la gran parte della popolazione, specie nei Paesi occidentali, abbia accesso all’istruzione queste sacche di ignoranza continuano ad essere estremamente radicate. Un chiaro esempio é rappresentato dall‘astrologia: sebbene la correlazione tra la posizione (arbitraria) di astri e pianeti e i comportamenti degli esseri umani sia una sciocchezza infantile e priva di ogni fondamento scientifico gli oroscopi compaiono ancora sulle pagine di tutti i quotidiani del Mondo.

Dietro queste credenze, solitamente, c’è oltre all’ignoranza anche una forma di paura e talvolta addirittura di rifiuto nei confronti del metodo scientifico e della scienza tout-court. Chi accetta tali credenze, infatti, non si basa su dati osservativi o sperimentali, né su ipotesi attendibili e comprovate. Al contrario si basa o sul richiamo all’autorità (lo ha detto la Bibbia, il Buddha, Beppe Grillo, Vannoni, l’omino delle televendite ecc.), o sul mero sentito dire (ho letto su internet, hanno detto in tv, dice mio cugino…) o talvolta su una forma di onniscenza autorivelata (so per certo che, è chiaro che…).

Questi fenomeni evidenziano una tendenza paradossale. Alle origini dell’età moderna il pensiero razionale e lo sviluppo scientifico erano visti come la forma più alta della conoscenza, e personaggi come Newton, Kant e Lavoisier erano visti dalla popolazione con rispetto e riverenza. Oggi, dopo che la scienza ha raddoppiato la durata della vita della nostra specie, migliorandone enormemente anche la qualità, dopo che ha eradicato malattie, creato sistemi di trasporto e informazione su scala globale, sviluppato difese da catastrofi naturali, prodotto conoscenza estensiva su noi stessi, sull’Universo e sul nostro posto al suo interno, ampliato a dismisura i nostri orizzonti fisici e immaginativi, ebbene proprio ora anziché rafforzare tale rispetto e gratitudine verso la scienza, essa è altre sì vista come una minaccia e gli scienziati sono spesso visti con sospetto.

Nelle prossime settimane analizzeremo in dettaglio tutte le varie forme di questa nuova offensiva contro la ragione e la scienza. Questa settimana cominciamo con una delle credenze antiscientifiche più diffuse in tempi recenti, ovvero la teoria del complotto sulle scie chimiche. La scelta di partire da qui nasce da una discussione avvenuta in settimana sul mio canale di divulgazione scientifica Scienza Live (diretto assieme ad Alessandro Scoccia Pappagallo), laddove un post sul tema delle scie chimiche aveva scatenato un polverone di commenti polemici, rapidamente degenerati nell’insulto. Sembra opportuno allora fare al più presto un po’ di chiarezza.

La tesi cospirazionista sulle scie chimiche è la seguente: alcune delle scie di condensazione visibili ogni giorno nel cielo sereno (cioè nell’atmosfera terrestre) sarebbero in realtà agenti chimici intenzionalmente spruzzati da ipotetici macchinari installati su velivoli da autori misteriosi per motivi svariati, nel quadro generale di un complotto globale. A questa tesi di base ogni micro-corrente complottista aggiunge a piacimento dettagli di vario genere: c’è chi crede che dietro queste presunte scie chimiche ci sia l’intento di operare modificazioni climatiche (tipo far o non far piovere), altri credono che siano il prodotto di segrete operazioni governative o militari o di corporazioni private (si parla di CIA, NASA, Vaticano, Google, compagnie aeree ecc.), altri ancora sostengono che siano finalizzate al controllo psicologico o addirittura al danneggiamento fisico della popolazione. Non è affatto chiaro nemmeno di quali agenti chimici si tratterebbe: c’è chi dice alluminio, chi bario, chi più ne ha più ne metta. Insomma, la pietanza è servita, ognuno si scelga il contorno.

Immagine

Immagine

Il sito complottista Tanker-Enemy pubblica questo organigramma che riassume, dal punto di vista delle teorie complottiste, i presunti responsabili delle scie chimiche.

Il sito complottista Tanker-Enemy pubblica questo organigramma che riassume, dal punto di vista delle teorie complottiste, i presunti responsabili delle scie chimiche.
Un aereo di linea in fase di volo, considerato dai complottisti strumento di propagazione delle "scie chimiche".

Un aereo di linea in fase di volo, considerato dai complottisti strumento di propagazione delle “scie chimiche”.

A questo punto sorge spontanea la domanda: su quali dati osservativi o sperimentali si basa questa tesi? Ci sono analisi chimiche che dimostrano che tali scie non sono normali scie di condensazione bensì contengano agenti chimici psicoattivi o capaci di operare modificazioni climatiche? Vi sorprenderà sapere che la risposta è semplicemente no, non esiste la benché minima prova scientifica in sostegno di questa tesi. L’unico presunto dato viene da un pensionato statunitense, tale Clifford E. Carnicom (foto) Cliffordcarnicom2, il quale sostiene di aver rilevato tracce di alluminio e bario nell’aria in prossimità di scie di condensazione. Tuttavia l’attendibilità di tali dati non è verificabile in quanto Carnicom si è sempre rifiutato di mettere a disposizione di istituzioni terze i suoi presunti campioni, né ha mai esposto i metodi con cui avrebbe svolto le prove. In ogni caso, per chi ha un minimo di competenza scientifica, i dati di Carnicom hanno comunque poco di sensazionale: alluminio e bario sono infatti rispettivamente il terzo e il quattordicesimo costituente chimico della crosta terrestre.

Non essendoci la benché minima prova scientifica ma solo aneddoti la discussione potrebbe tranquillamente concludersi qui. Mi pare interessante tuttavia approfondire su quali basi logiche si fonda la tesi complottista. Ebbene essa poggia su una strategia di ragionamento che in logica viene chiamata condizionale controfattuale, ossia un ragionamento del tipo “se si trattasse di normali scie di condensazione, allora non si verificherebbero certe caratteristiche”. E quali sono allora queste presunte caratteristiche distintive delle scie chimiche? La prima sarebbe la persistenza: secondo i teorici del complotto le scie che vediamo nei nostri cieli sarebbero troppo persistenti per essere semplici scie di condensazione. La seconda è la fisionomia: molte scie avrebbero forme troppo irregolari.

Tuttavia un minimo di competenza in materia aerodinamica e termodinamica sarebbe sufficiente a sapere che forma e persistenza delle scie di condensazione sono variabili in funzione delle condizioni metereologiche riscontrabili a quote differenti. In particolare in funzione di temperatura, pressione, umidità relativa e dell’intensità e direzione dei venti presenti a tali quote. In zone più fredde (quindi di solito a quote maggiori) i gas condensano più rapidamente e creano scie più compatte. In zone più calde (solitamente a quote più basse), invece, essi condensano più rapidamente. L’espansione delle scie poi, dipende dal moto browniano ed aumenta in funzione del tempo (anche in assenza di vento). I venti in quota possono accelerare l’espansione delle scie e, se aventi direzione incostante, creare quelle ramificazioni e curve giudicate innaturali dai teorici del complotto. Le scie a tratti, inoltre, che vengono spesso considerate dai complottisti come eminentemente “chimiche” vengono naturalmente a crearsi laddove zone in cui sono presenti condizioni atte alla formazione di scie di condensazione sono adiacenti a zone in cui tali condizioni non sono presenti. Questo dipende dal fatto elementare, che dovrebbe essere noto ad ogni studente di liceo, che l’atmosfera terrestre è un fluido non omogeneo.
Un esempio di scia di condensazione espansa a seguito di venti e correnti.

Un esempio di scia di condensazione espansa a seguito di venti e correnti.

Immagine

Chiaramente, inoltre, un ruolo causale è giocato anche dal tipo di motore di cui l’aereo dispone. I reattori turbofan a doppio flusso, ad esempio, formano scie di condensazione anche in condizioni in cui i vecchi turbofan a singolo flusso non le creano. Questo, unito al grande aumento del traffico aereo, spiega perché il numero di scie di condensazione è notevolmente aumentato negli ultimi anni.

Ma come è nata storicamente questa teoria del complotto? Ebbene nacque come travisamento di un documento dell’Air Force americana, datato 1996. Ma fu nel momento in cui la bufala fece capolino sul web che essa divenne subito virale, attivando un tam tam mediatico alimentato dall’ignoranza del cittadino medio in materia di termodinamica e metereologia. Di tale veicolamento dell’ignoranza, internet è un canale privilegiato. Nel web infatti chiunque può esprimere la propria opinione, anche in totale assenza di competenze tecniche e tale opinione viene trasmessa indipendentemente dalla sua attendibilità. La teoria del complotto sulle scie chimiche è pertanto un chiaro esempio di come la scarsa informazione scientifica possa alimentare problematiche sociali di rilievo, al punto che varie nazioni, quali Canada e Germania, hanno dovuto addirittura presentare risposte ad interrogazioni parlamentari.

Per le ragioni esposte, il complottismo sulle scie chimiche è un buon esempio della deriva antiscientifica e irrazionalista che sta attraversando la nostra società. Nelle prossime settimane aggiungeremo ulteriori tasselli a questo inquietante mosaico.

AVVISO PER I COMPLOTTISTI: No, non sono pagato né dall’HAARP, né dalla NASA, né dal Vaticano, né dalla massoneria, né dagli alieni pronti a colonizzare la Terra, né dai pericolosissimi microchip psicoattivi nascosti sotto la vostra pelle.

http://www.youthunitedpress.com/vaccina ... chiarezza/


Ma è più ... intrigante essere CONTROCORRENTE! [;)]
e ALLORA SI SPANDONO LE FREGANCCE ... [:o)] [;)]


ImmagineImmagineImmagineImmagine

Immagine

Vi prego... aiutatemi!!!!!
sono ammalato gravemente perchè ho visto e fotografato delle scie persistenti
tra queste quote e condizioni meteo



Immagine Immagine
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=290609

http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=294212



Immagine

Vi prego fatemi guarire da questo brutto male
dicendomi che le scie di condensa persistenti un intero giorno si formano anche a quelle quote


Ultima modifica di Wolframio il 22/09/2013, 14:47, modificato 1 volta in totale.


_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 10377
Iscritto il: 01/11/2011, 19:28
Località: Astana
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/09/2013, 16:08 
Personalmente non voglio perderci neanche tempo nel 'capirli' nel senso di compatirli. Non lo meritano.


Siccome nemmeno io non ho tempo da perdere mi affretto a pubblicare qui sotto una diversa visione sui compatiti complottisti

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=mOH8ad42l5A[/BBvideo]



Complottisti ed anticomplottisti sono una piaga sociale

ImmagineI complottisti vedono complotti ovunque, anche nelle catastrofi naturali. Gli anticomplottisti non tengono in nessun conto l’ovvia constatazione che il potere corrompe ed il potere assoluto corrompe assolutamente. I complottisti si rendono ridicoli da soli, ma rendono anche un importante servizio a chi i complotti li ordisce veramente, perché generano confusione e la confusione facilita il compito di chi trama e di chi si propone come soluzione ai problemi che genera. Gli anticomplottisti godono del tacito appoggio della massa, spinta a farlo dai naturali meccanismi di difesa della psiche (nessuno vuole immaginare che ci sia qualcuno che ce l’ha con lui e che sia molto più potente di lui – meglio classificare il tutto come “paranoia”). Gli anticomplottisti sono, volenti o nolenti, i migliori puntelli dello status quo. Qui mi occupo soprattutto di loro.

Il termine “dietrologia” è diventato una coperta di Linus: la realtà non può essere così spaventosa come minaccia di essere. Non potremmo psicologicamente reggere l’impatto di una tale verità. Preferiamo credere che certi scenari siano dietrologie e che certi atti siano quelli di un pazzo o comunque di un fanatico, che sono ormai sinonimi. Lo riteniamo un folle però, bizzarramente e contraddittoriamente, crediamo alla sua versione dei fatti, perché corrisponde esattamente a ciò che vogliamo credere. Tutte le contraddizioni, menzogne ed aporie vengono spazzate sotto il tappeto dell’angelismo (“le autorità non farebbero mai certe cose”, “se non hai fatto nulla di male non hai niente da temere”, “tutto si sistemerà”, “è nell’interesse di tutti che sia ristabilito l’ordine”, “siamo tutti nella stessa barca”, “ciascuno riceve ciò che merita”, ecc.), perché ci irritano, sono un’offesa alla nostra ragione/psiche, o per meglio dire al nostro ego. Ho purtroppo l’impressione di vivere in una società essenzialmente codarda ed illusa, per di più incapace di prenderne coscienza:

“All’immagine di un male banale ma contagioso ed epidemico Rumiz affianca quella di un bene ingenuo e cieco, di un bene imbecille e infermo che ha il pericoloso difetto di non saper fiutare il pericolo. Egli sottolinea, da questo punto di vista, come sia molto rischioso continuare a parlare di integrazione, di convivenza in Europa solamente a livello retorico, “nella beata ignoranza dei meccanismi della disintegrazione”. Nel suo “Maschere per un massacro” Rumiz ha insistito molto su questo aspetto, sottolineando che tutte le mosse preparatorie del conflitto in Bosnia si sono svolte in gran parte alla luce del sole, e che nonostante questo la maggioranza delle persone fino all’ultimo non voleva credere che l’efferatezza potesse scatenarsi tra di loro. “La velocità impressionante della pulizia etnica fu resa possibile non solo dalla sua lunga, meticolosa preparazione, ma anche da questa incredulità delle vittime e della gente in generale. Non esiste prova migliore, forse, che la Bosnia non è stata distrutta dall’odio – come fa comodo a troppi supporre – ma da una diffusa ignoranza dell’odio” (Rumiz, 1996, p. 7). Paradossalmente, racconta Rumiz, a Sarajevo è la “piccola criminalità” a fiutare prima l’arrivo della guerra e organizzare un minimo di difesa perché più consapevole delle possibilità e dei meccanismi del male e della violenza. […]. Riprendendo l’intuizione di Rumiz, l’insegnamento che ci viene dall’esperienza balcanica è che ciò che ci trasforma in carne da cannone è lo stesso imbonimento, la stessa inerte apatia, la stessa acquiescenza che ci porta a seguire tutti lo stesso programma televisivo, o a comprare lo stesso prodotto reclamizzato, o a votare in massa il primo pagliaccio che scende in campo promettendoci di risolvere tutti i nostri problemi se solo acconsentiamo ad affidargli un po’ più di potere” (Marco Deriu, “Dizionario critico delle nuove guerre”, 2005, pp. 66-68).

*****

Prendiamo come esempio tre noti complotti: Quello di Hitler per uccidere gli Ebrei; quello di Bush e Blair per invadere l’Iraq (armi di distruzione di massa – legami Hussein/Bin Laden); quello serbo per realizzare un genocidio in Kosovo. I primi due sono veri, il terzo è falso, come spiego qui:

http://fanuessays.blogspot.com/2011/10/un-po-di-chiarezza-sullintervento-in.html

Dunque l’opinione pubblica è più complottista dei presunti complottisti e diversi “complottisti” (scettici) sono più informati e più lucidi di chi li ritiene dei lunatici o dei babbei. Di più, gli anti-complottisti (quelli per partito preso, quelli del “sei un dietrologo, non ha senso prenderti sul serio”) sono convinti che la loro parte sia quella buona e non farebbe mai certe cose e, contemporaneamente, che gli “altri” (i terroristi, i cinesi, i russi, gli iraniani, ecc.) sono pronti a tutto. In questo senso sono iper-complottisti e per di più troppo pigri o non sufficientemente coraggiosi per informarsi adeguatamente. Al contrario, molti “complottisti” (scettici) partono dall’ipotesi, del tutto realistica, che la propaganda, la disinformazione e la manipolazione abbondino ovunque, ad ogni livello.

In genere, gli anti-complottisti pretendono dai “complottisti” un’analisi completa di un evento, non si accontentano di considerare le contraddizioni, omissioni, bizzarrie, ecc. della versione ufficiale, come dovrebbe fare qualunque individuo dotato di senso critico.

Allo stesso tempo, però, gli anti-complottisti sono inclini ad accettare le analisi incomplete fornite dalle autorità, dimostrando una considerevole dose di grullaggine ed una preoccupante tendenza ad imitare le tre scimmiette, chiudendo occhi, orecchi e bocca.

I “complottisti” hanno il coraggio di esporsi ai lazzi e derisioni dei “benpensanti”, mentre gli anti-complottisti hanno le spalle coperte dall’establishment, dalla maggioranza e dall’autocensura del politicamente corretto e della paura di fare brutta figura. Essere anti-complottisti è facile, molto facile.

Il brutto è che gli anti-complottisti, accettando la lettura della realtà divulgata dai potenti diventano complici, volenti o nolenti, di tutto quel che accade in conseguenza della loro tacita o convinta accettazione delle strategie dei potenti.

La verità, che ci piaccia o meno, è che la storia è costellata di piccole e grandi cospirazioni. C’è chi ritiene che i complotti servano a consolare quelli che trovano la realtà troppo noiosa e complicata se non è condita con qualche trama occulta. C’è chi preferisce pensare che, in una società secolarizzata, i complottismi servano a soddisfare il disperato bisogno di fare chiarezza nel caos. La cosa interessante è che questa stessa analisi è applicabile agli anti-complottisti. È piacevole e consolante credere che il nostro destino è determinato dall’incompetenza e dagli errori e che le cose sono più o meno come sono. Ci si sente meglio nel pensare che non siamo così fessi da farci fregare dalle epopee dei rettiliani, degli Illuminati e altre sciocchezze. Siamo razionalisti, persone che non hanno tempo da perdere con il pensiero magico, persone che ci tengono alla loro igiene mentale, persone che scelgono di non prendere in considerazione la documentazione della storiografia ufficiale che prova il coinvolgimento della CIA nel sovvertimento di regimi stranieri non collaborativi, da Allende a Jacobo Árbenz nel Guatemala (1954). Se la CIA dice che non l’ha fatto allora non l’ha fatto. Se uno preferisce credere di non potersi perdere nell’intrico di petrolio, narcotraffico, denaro, crimine organizzato, imperialismo, istituzioni, religione e società civile che circonda l’11 settembre ha tutto il diritto di farlo, ma ciò presuppone una conoscenza di come funziona il mondo che nessuno possiede. Forse l’11 settembre è davvero la perfetta esecuzione di un piano incredibilmente complicato portato a termine in circostanze fenomenalmente avverse e che non è stato rovinato da incompetenze ed errori; o forse no. Ma il risibile tentativo di collegare Saddam Hussein e Al-Qaeda per giustificare l’invasione dell’Iraq era un complotto governativo reale (non particolarmente ben riuscito): uno scenario paranoide prodotto dalle migliori menti al servizio del presidente degli Stati Uniti per ingannare l’opinione pubblica americana ed internazionale. Una vera cospirazione mirata a promuovere una falsa cospirazione nell’intendo di invadere illegalmente una nazione (e distruggere le vite di centinaia di migliaia di persone). È probabile che queste stesse persone stiano dandosi da fare per convincerci che l’Iran costituisca una minaccia per le altre nazioni pacifiche del mondo.

L’esito finale di questa deriva sarà probabilmente un conflitto con l’Iran e con gran parte del mondo islamico. Uno scenario plausibile di uno scontro militare con l’Iran presuppone il fallimento [del governo] iracheno nell’adempiere ai requisiti [stabiliti dall’amministrazione statunitense], con il seguito di accuse all’Iran di essere responsabile del fallimento, e poi, una qualche provocazione in Iraq o un atto terroristico negli Stati Uniti che sarà attribuito all’Iran, [il tutto] culminante in un’azione militare “difensiva” degli Stati Uniti contro l’Iran“ [Zbigniew Brzezinski, uno dei massimi esperti di politica internazionale (1 febbraio 2007):

http://foreign.senate.gov/imo/media/doc/BrzezinskiTestimony070201.pdf

"Al Pentagono, nel novembre del 2001, feci una chiacchierata con uno degli ufficiali superiori. Sì, stavamo ancora progettando la guerra contro l’Iraq, ma c’era anche altro. Quel progetto faceva parte di un piano quinquennale di campagne militari che comprendeva sette nazioni: a partire dall’Iraq, per continuare con la Siria, il Libano, la Libia, l’Iran, la Somalia e il Sudan. Il tono era indignato e quasi incredulo […] Cambiai discorso, non erano cose che volevo sentire“ [Wesley Clark, ex comandante generale dell'US European Command, che comprende tutte le attività militari americane in Europa, Africa e Medio Oriente – “Winning Modern Wars”, p. 130:

http://www.amazon.com/Winning-Modern-Wars-Terrorism-American/dp/1586482181]

Dunque non è per nulla sorprendente che una maggioranza di abitanti di questo pianeta non creda alla versione ufficiale dei fatti dell’11 settembre:

http://en.wikipedia.org/wiki/September_11_attacks_opinion_polls

Sembra quasi che i governi facciano apposta a seminare dubbi in seno ad un’opinione pubblica che poi bollano come “irrazionale”, con una notevole faccia di bronzo. Ma forse è a causa della loro incompetenza. Ci vuole professionismo anche quando si architettano trame occulte.

Fonte: Stefano Fait

[align=right]Source: Complottisti ed anticomplottis...iale | Informare per Resistere [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 22/09/2013, 16:18, modificato 1 volta in totale.


_________________
“El saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!”
Top
 Profilo  
 

Pleiadiano
Pleiadiano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 4249
Iscritto il: 09/05/2012, 18:57
Località: roma
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/09/2013, 16:58 
Wolf, ma nn lo hai fatto il vaccino contro il virus del complottismo? [:D] [:o)]
Sai, nemmeno io... [8] [:D]



_________________
La scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.(Nikola Tesla)
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 4851 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 149, 150, 151, 152, 153, 154, 155 ... 324  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Oggi è 22/06/2025, 01:35
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org