DISINFORMAZIONE Esiste una geoingegneria clandestina? NO!

Rosario Marcianò, alias Tanker Enemy, è un personaggio noto ai vari complottisti del web per via delle sue teorie riguardanti le scie chimiche. Secondo Marcianò, infatti, le normali scie di condensa rilasciate dagli aerei in volo, a determinate quote e in determinate condizioni climatiche, sarebbero in realtà la prova che codesti velivoli militari, camuffati da aerei civili (a seconda delle versioni rilasciate dallo stesso Marcianò) rilasciano sostanze chimiche che inquinano e avvelenano l’atmosfera.
Marcianò chiama questa pratica come geoingegneria, tanto da aver scritto una sorta di decalogo in cui spiega la “distinzione” tra la geoingegneria ufficiale e quella clandestina; tra l’altro è così “clandestina” che sarebbe ben visibile sopra le teste di tutti, eh!
Ma vediamo cosa scrive nel suo ultimo post riguardo alla geoingegneria ufficiale:
“E’ il complesso dei progetti volti ad arginare il cosiddetto (inesistente) riscaldamento globale ed a governare i fenomeni meteo-climatici, attraverso il dispiegamento di varie metodologie e strumenti tecnologici: diffusione di composti dello zolfo in atmosfera, dispersione di ferro negli oceani per favorire la proliferazione di fitoplancton utile a catturare il biossido di carbonio, l’installazione di specchi nello spazio per riflettere una quota della radiazione solare, uso di mongolfiere etc.”
A parte la negazione dell’esistenza del fenomeno del riscaldamento globale, in effetti la vera Geoingnegneria, che in realtà si divide in tre branche, ovvero geologia applicata, geotecnica e ambientale (quella che ci interessa), riguarda proprio esperimenti di intervento umano sull’ambiente per cercare di contrastare i cambiamenti climatici quali, per esempio, l’effetto serra.
E’ comunque una disciplina ancora in fase sperimentale. Di sicuro non utilizza strumenti fantascientifici come “specchi nello spazio”! Continua Marcianò sulla geoingegneria clandestina:
“E’ l’insieme delle operazioni chimiche e biologiche compiute nella biosfera con i seguenti obiettivi: ottimizzare le trasmissioni radar nonché controllare i processi economici e demografici, dal dominio del clima in settori strategici e produttivi allo sfoltimento della popolazione. Si veda la criminale Agenda 21 … Le scellerate attività sono perpetrate in quasi tutto il pianeta … Ha ripercussioni devastanti sull’ambiente e sulla salute … E’ compiuta per mezzo di aerei civili (passeggeri e cargo), talora con droni (velivoli radiocomandati) ed unità militari. Fondamentale è pure il ruolo dei riscaldatori ionosferici, sia fissi sia mobili.“
Ecco il complottone. E qui Marcianò si contraddice da solo. Per esempio sostiene che gli aerei rilasciano polveri di alluminio per favorire le trasmissioni radar militari; in realtà un’eventuale operazione simile causerebbe l’effetto opposto. Le onde radar verrebbero riflesse dagli elementi metallici presenti nell’atmosfera creando un sacco di disturbi agli stessi apparecchi di rilevazione.
Oppure sostiene che le scie chimiche servano a controllare il clima, causando tempeste, nubifragi (grazie anche ad HAARP), cataclismi (perfino terremoti), oppure per avvelenare e far ammalare l’intera popolazione mondiale (moriremo tutti!). Il fatto che ad oggi, sull’intero pianeta, siamo più di 7 miliardi di persone e che la durata media della vita continui ad aumentare, per lui non conta. Per non parlare di presunti “riscaldatori ionosferici”, che non si capisce nemmeno bene cosa siano. Probabilmente intende le antenne radio tipo HAARP, un complesso di trasmettitori presente in Alaska e chiuso nel 2013, in cui si studiavano gli effetti sulla ionosfera di onde radio. Ovviamente con una potenza totale (contando tutte le antenne) di 3600 Kw è impossibile che codeste onde magnetiche possano causare un qualsiasi danno o effetto sul clima.
Si cita poi la cosiddetta Agenda 21, che lui definisce “criminale”. In realtà si tratta di un piano d’azione per lo sviluppo sostenibile del pianeta messo a punto dall’ONU nel 1992. Nulla di oscuro o di segreto, quindi, ma i complottisti continuano a citarla a sproposito come prova a loro favore. Più in là con l’articolo, Marcianò sostiene che i media e gli scienziati di tutto il mondo negano di proposito l’esistenza delle suddette scie chimiche.
“E’ negata in modo pervicace e spudorato, contro ogni evidenza: gli scienziati ed i ricercatori che la denunciano sono bollati come visionari e paranoici. Il tutto è ricondotto a ‘teoria del complotto’ (sic)”.
E gli “scienziati” che invece confermerebbero le operazioni di geoingegneria clandestina vengono ingiustamente bollati dai media come visionari e paranoici.
“Da chi è investigata. E’ accennata da qualche giornalista e dagli specialisti non collusi con il sistema per scoprire, di là dalle finalità dichiarate, i veri scopi della biogeoingegneria.“
Mentre solo qualche “giornalista” e “specialista” non colluso, ha il coraggio di parlarne (come lo stesso Marcianò, presumo). In verità, di codesti “scienziati”, ce ne sono davvero pochi. Qualche laureato in fisica, un biologo… Tutta gente che, nonostante un titolo di studio accademico, prova probabilmente gratificante nel sentirsi importante avallando strampalate teorie cospiratorie, magari guadagnando qualche soldino grazie alla pubblicazione di libri e alla partecipazione a convegni su complotti e pseudoscienze. Esilarante, poi, il modo con cui conclude “il confronto”.
“Geoingegneria ufficiale: ‘Grado di veridicità da 0 a 100. Zero.’ Geoingegneria clandestina: ‘Grado di veridicità da 0 a 100. Cento'”.
Certo, se lo dice lui, perché non dovremmo credergli?
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