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04/11/2014, 19:19

Maltempo, la situazione si fa pesante in Liguria: picchi di 210mm di pioggia, venti a 122km/h

notizie su meteoweb

06/11/2014, 06:44

Occhio ragazzi dall'Africa sta' per salire un Mostro qui' vediamo una nebbia calda che sale verso il Nord.[8]
Ultima modifica di bleffort il 06/11/2014, 06:46, modificato 1 volta in totale.

10/11/2014, 01:30

La truffa della CO2 e la bufala dell’aumento della temperatura continuano
Tratto da http://www.stampalibera.com

I poteri forti sovrannazionali hanno fretta di aprire il fronte cinese e perciò liberano lo scagnozzo Kerry a minacciare per la seconda volta in pochi mesi direttamente la Cina, rea di avere le fabbriche e produrre oggetti che sono venduti in massima parte in USA. Stanno cercando di unire il mondo sotto la loro bandiera per giustificare un'aggressione alla Cina a cui gli americani devono somme immense per essersi indebitati per decenni?
Gli USA per parte loro hanno emesso una legge nazionale che li esonera a rientrare nei limiti imposti dai protocolli di Kyoto per la riduzione delle emissioni di CO2. Insomma tutta questa storia è una truffa colossale. Ovviamente tutti omettono il fatto clamoroso che un aumento di CO2 significa un aumento della biomassa vegetale che si ciba della CO2, come le foreste, per offrire in qualche anno un riequilibrio di ossigeno e anidride carbonica per l'appunto.

Quello che sconvolge è il fatto che nessun media lo dica ed il mondo occidentale instupidito si presti un'ennesima volta a promuovere questa bufala del riscaldamento climatico. La faccenda è stata invece esposta con la debita attenzione dal sindaco di Londra che ha informato la cittadinanza sulla Piccola Era Glaciale in corso e dal deputato europeo Nigel Farage che ha portato ed esibito in parlamento una foto da satellite in cui si evidenzia un aumento del 60% dei ghiacciai.
Intanto il raffreddamento del pianeta è cosa conclamata ed inquietante e sta producendo danni immensi al mondo vegetale ed al settore primario, l'agricoltura. La maggior parte degli scienziati sta già mandando l'allarme come si leggerà nell'articolo del meteo ma il regime continua a testa bassa ad all'armare sul riscaldamento climatico quando ben sappiamo che l'attuale effetto serra è costituito dalle irrorazioni chimiche che provocano una cappa di polveri che impedisce il riscaldamento del suolo in estate e il gelo a gennaio.



Vi spiego come funziona la mafia dei contratti sulle emissioni di CO2
Articolo del Sole24ore

Certamente quello di cui parleró é un poco al di fuori dal tema del blog, ma ne é sicuramente connesso trattandosi di qualcosa che sta permettendo con un semplice giro di carte sui diritti di emissione della “micidiale” CO2, di far arricchire pochi furbi.
Tutti sappiamo cosa sono i contratti di emissioni di CO2, in pratica una azienda che vuole o deve emettere piú CO2 compra i diritti di emissione da altri paesi, meno industrializzati o con grandi estensioni di foreste, un certo quantitativo di diritti per poter emettere piú CO2.

In Europa questi contratti tra i paesi membri sono esenti da IVA essendo commercializzazione entro paesi comunitari. Esistono delle societá, quasi sempre societá di facciata o fantasma, che comprano in blocco questi diritti da un paese membro e li introduce in un altro paese sempre comunitario, e questa societá connessa sempre alla prima, a sua volta vende tali diritti alle aziende industriali del proprio paese che hanno la necessitá di emettere CO2, e fattura tale diritto con l´applicazione dell´IVA, trattandosi in questo caso di commercio tra due societá della stessa nazione.
Quando arriva il momento di fare la dichiarazione IVA trimestrale le societá venditrici sono giá chiuse. Non esistono piú! E l´IVA rimane nelle loro tasche! Lo stesso succede con la prima societá acquirente dei diritti che rapidamente, nel giro di pochissimi mesi, chiude senza lasciare tracce.
Semplicissimo!

La CO2 si presta benissimo a questo tipo di frode di giro perché non ha bisogno di bolle di accompagnamento, non esiste un trasporto, non esiste logistica, non esiste nulla!
L´Europol ha calcolato a dicembre scorso che il denaro frodato con questo semplicissimo meccanismo potrebbe essere intorno ai 5.000 milioni di Euro, e che il 90% del mercato su questi diritti di emissioni era fraudolento.
L´Europol ha anche scoperto che la maggior parte di queste societá che comprano i diritti di emissione per poi rivenderle erano societá rumene che offrivano enormi volumi di compravendita di CO2 e una ottima commissione alle societá compratrici se lavoravano con loro. Anche molte societá immobiliarie si sono gettate a capofitto in questo lucroso mercato.

E qualcuno sarebbe tanto ingenuo da pensare che le varie organizzazion mafiose non si siano infilate anima e corpo in questo lucroso commercio? Ma l´Italia, cosí come molti altri paesi europei, per adesso non investigano, perché anche ai governi va bene la cosa come é adesso, per cercare di mantenere alta la produzione industriale dopo una grave crisi economica-finanziaria che ha colpito tutti.
Un meccanismo di difesa sarebbe poi semplice da applicare, cambiare in questo caso la legge in modo che siano le societá compratrici a dover pagare l´IVA al paese venditore senza attendere l´ulteriore passaggio.

Ma la mafia é potente ed é inserita in molti governi o sottogoverni europei, e questa semplice misura di salvaguardia non viene presa.
Un’altra prova dell´inserimento “mafioso” nei governi europei e mondiali, la possiamo chiaramente vedere nella fine dell´inchiesta del Parlamento inglese sul Climagate. Tale inchiesta é finita in un nulla, e la cosa non ci sorprende minimamente. Contrariando tutte le evidenze l´inchiesta ha concluso che gli scienziati fraudolenti non hanno fatto nulla di male.

La barca dell´AGW e dell´IPCC sta affondando, ma gli interessi che stanno dietro al presunto e fantasioso Riscaldamento Globale causato dall´uomo e i diritti commerciali, questi molto piú reali, sui diritti della CO2 sono molto importanti e tutto lo scandalo deve essere dimenticato. Ci sono altre inchieste in corso, ma potete essere certi che anche queste finiranno nel nulla piú assoluto. La mafia e l´arricchimento di pochi noti deve continuare, che il popolo e la vera ecologia vada a ….



Cresce il numero di scienziati che crede nell'imminenza di una nuova era glaciale

Un sole così scarsamente attivo prepara davvero il terreno ad una imminente glaciazione?

David Hathaway, Neil Snyder, Don Easterbrook, Nicola Scafetta, James Overland, George Kukla, Vladimir Paar, Timo Niroma, Dr. Vladimir Kaftan, George Moore, sono alcuni tra i tantissimi scienziati che ritengono plausibile la teoria di Abdussamatov di una glaciazione imminente, dovuta alla scarsa attività solare. Costoro rilasciano dichiarazioni che stanno mettendo in gran subbuglio il mondo scientifico, soprattutto i membri dell'Ipcc, che continuano sulla strada del riscaldamento globale senza ritorno.

Alcune affermazioni del folto gruppo di scienziati che sposa la causa "solare" come causa principale dei cambiamenti climatici, hanno catturato in particolare la nostra attenzione: la debolezza del ciclo solare in cui stiamo entrando farà precipitare la temperatura a livello globale di almeno un grado e mezzo nel giro di pochi anni; oltretutto, continuano, il periodo di bassa attività solare risulterà decisamente lungo e raggiungerà la sua fase di palese "dormienza" entro i prossimi 5-10 anni.
La possibilità di un raffreddamento globale è altissima, siamo oltre il 90% e potremo sperimentare gli effetti di una piccola era glaciale per almeno mezzo secolo e forse anche di più, già a partire dal prossimo inverno.

Il minimo solare potrebbe essere simile al minimo di Dalton.
Il raffreddamento globale raggiungerà il picco intorno al 2030. Altri spostano più avanti il periodo in cui giungerà il vero freddo, cioè al 2040, ma tutti concordano sulla durata, almeno mezzo secolo.
Gli scienziati si rifanno ad un dato statistico incontestabile: tutte le volte che il sole ha presentato scarsa attività prolungata nel passato, le temperature sono scese mediamente di oltre un grado.

Ci si chiede allora quali potrebbero risultare le nazioni più colpite. Su tutte quelle nordalpine come la Svizzera, l'Austria, ma anche la Germania, a seguire la Polonia, l'Ucraina, ma anche l'Ungheria, la Repubblica ceca, ma naturalmente tutto il nord Europa, il Regno Unito, la Francia e persino il nord Italia ne risentirà in maniera pesante.
Tutte queste popolazioni dovranno mettere in conto un enorme incremento dei consumi energetici.
Quindi ci sono ormai due certezze ufficiali che vanno nella direzione completamente opposta: una grossa parte del mondo scientifico dice che stiamo andando verso un caldo senza precedenti per colpa nostra e dovremo prepararci a sacrifici tremendi, (gli altri, una minoranza va detto) che ci stiamo per raffreddare senza alcuna colpa, ma con conseguenze ugualmente drammatiche e gravi, anche più gravi di quelle legate al riscaldamento.

Ci sono anche altri dati che confondono ulteriormente le idee:
sia i sostenitori del global warming che quelli del global cooling dichiarano che un aumento (o diminuzione) importante delle temperature viene accompagnato da eventi atmosferici di eccezionale gravità, come le inondazioni.

In realtà poco prima dell'inizio dell'era glaciale, nel 1300, vi furono spaventose e ripetute inondazioni lungo il corso del Po in Italia.
Nel primi decenni del 1300 l’ultima Piccola Era Glaciale cominciò con un una fase di raffreddamento che portò ad un’aumento delle alluvioni del Po, non mancarono tornado in Valpadana, nel 1342 vi fu la famosa piena del Millennio del Reno e per gran parte del 300 si susseguirono alluvioni ed inondazioni sul nostro Paese, specie con interessamento del Po. Alluvioni e catastrofi dettate da eventi atmosferici peraltro si registrano anche adesso in egual misura, non solo in Italia, ma un po' in tutto il mondo.

Chi avrà ragione allora?

Da notare anche il trend climatico inglese, sempre più votato a freddo, neve, pioggia, inondazioni, tanto da far allarmare persino Sua Maestà la Regina Elisabetta. La neve dal 2008-2009 è SPESSO tornata a visitare il Regno Unito con una incredibile e rara costanza.
Inoltre le eccezionali basse temperature dell'Antartide e la crescita dei suoi ghiacci fanno almeno dubitare che tutto stia andando verso un caldo senza fine, o no?

Ed ecco i titoli allarmistici dell'Ansa per gli italioti che se la berranno.

Allarme Onu sul clima: "Gas serra ai massimi da 800mila anni, resta poco tempo"

Ipcc, poco tempo per stare sotto soglia 2 gradi riscaldamento

Le concentrazioni di gas serra nell'atmosfera hanno raggiunto i più alti livelli "in 800 mila anni", "resta poco tempo" per riuscire a mantenere l'aumento della temperatura entro i 2 gradi centigradi: è la sintesi del rapporto del Gruppo di esperti sul clima dell'Onu (Ipcc).
"L'azione contro il cambiamento climatico può contribuire alla prosperità economica, ad un migliore stato di salute e a città più vivibili": lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, dopo la pubblicazione a Copenaghen del nuovo rapporto Ippc sui cambiamenti climatici. "Questa è la valutazione più completa del cambiamento climatico mai fatta. Dobbiamo agire ora per ridurre le emissioni di CO2 ed evitare un peggioramento del clima, che si riscalda a una velocità senza precedenti", ha aggiunto.

"Il rapporto Ipcc sui gas serra è una chiamata alle responsabilità per il mondo. Europa guida verso Lima e Parigi2015, ma ora serve presa coscienza globale": lo scrive il Ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti su Twitter. Galletti è in Cina dove solleciterà il suo omologo ad un impegno sui gas serra.
"Quelli che decidono di ignorare o di contestare i dati chiaramente esposti in questo rapporto, mettono in pericolo noi, i nostri figli e i nostri nipoti": questo il commento del segretario di Stato Usa, John Kerry, dopo la pubblicazione del rapporto Ipcc sul clima. "Più restiamo bloccati sui questioni ideologiche e politiche più i costi dell'inazione aumentano", aggiunge.

IL RAPPORTO ONU - Le emissioni mondiali di gas serra devono essere ridotte dal 40 al 70% tra il 2010 e il 2050 e sparire dal 2100, ha spiegato il Gruppo intergovernativo di esperti sul clima (Ipcc) nella più completa valutazione del cambiamento climatico dal 2007 ad oggi. La temperatura media della superficie della Terra e degli Oceani ha acquistato 0,85°C tra il 1880 e il 2012, hanno aggiunto gli esperti dell'Ipcc riuniti a Copenaghen.



Global Warming? No! neo-glaciazione

Global Warming: ovvero surriscaldamento globale, qualcosa, di cui ormai sentiamo parlare tanto spesso da considerarla la normalità e quindi ciò che ci aspetta nel futuro prossimo. Ma siamo davvero veramente sicuri, che stiamo andando incontro al surriscaldamento globale, all’innalzamento delle acque sua conseguenza, all’interruzione della corrente del Golfo e tutta una serie di cambiamenti climatici drastici? Che secondo il governo americano ed in particolar modo il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ci stanno portando ad un surriscaldamento globale. Il Presidente americano Barak Obama, tende costantemente ad accentuare tale problema e pone spesso il quesito dell’emergenza che gli Stati Uniti dovranno affrontare in seguito a tali cambiamenti climatici nel futuro. Da qualche anno però (nonostante l’insistenza degli Stati Uniti, che ha addirittura redatto piani di emergenza nazionali in collaborazione con il FEMA), è emerso che sia in Artide che in Antartide le calotte glaciali si stanno espandendo in mare e non si stanno più sciogliendo come accadeva anni fa. Giusto per fare un esempio eclatante, il politico britannico Nigel Farage, qualche tempo fa, ha portato all’attenzione del Parlamento europeo una foto scattata dalla NASA nel 2012 al Polo Nord ed una dello stesso luogo del 2013, facendo notare, che la calotta polare del Nord si è espansa di parecchie centinaia di kilometri in tutte le direzioni.

Oggi siamo venuti a conoscenza del fatto che esistono addirittura studi del National Geographic che dimostrano per esempio che al Polo sud, ovvero nel continente antartico, si è avuto un’espansione dei ghiacci in tutte le direzioni in mare, che non ha precedenti fino al 1981, l’anno prima di cominciare l’inesorabile diminuzione dei ghiacci ormai arrestatasi.
Studi e ricerche a parte, basta guardare le foto satellitari per notare la differenza della quantità del ghiaccio negli ultimi tre anni. C’è però un importante dato da precisare, mentre i ghiacci sugli oceani si estendono in maniera incredibilmente veloce, quelli sulla superficie continentale antartica continuano ll suo scioglimento e proprio tale questione, viene utilizzata per suffragare le tesi dei global warming portata avanti dagli USA.

Fino a pochi giorni fa il presidente degli Stati Uniti Obama, ha criticato i parlamentari americani che mettono in discussione la questione, dicendo addirittura che quando sollevano il quesito lui ha la tentazione di abbandonare l’aula, dando per scontato che il global warming sia una realtà incontestabile; ma c’è un dato scientifico importante che deve essere tenuto in considerazione riguardo all’anomalia antartica, ovvero (e sempre National Geographic a confermarlo) che al di sotto del continente antartico ci sarebbe un anomalo movimento molto fluido del mantello terrestre, e che tale anomalia sarebbe la causa del sollevamento del continente e del conseguente riscaldamento sulla sua superficie, che porta a sua volta ad un graduale e lento scioglimento dei ghiacci perenni sopra la terra ferma.

In conclusione, possiamo dire che: non solo il surriscaldamento globale è una favola architettata per scopi politici, ed alimentata con tesi scientifiche superficiali e false, ma addirittura tende a nascondere ciò che sta realmente accadendo, ovvero il contrario. Il nostro sguardo all’Antartide ci dice quindi che siamo prossimi a un probabile sconvolgimento geologico del continente la cui conseguenza diretta ma inspiegabile è una piccola ma rapida neo-glaciazione dei mari circostanti e le cui conseguenze globali non sono note.


http://www.disinformazione.it/global_warming2.htm

15/11/2014, 17:01

Ambiente ostile? Sarete più religiosi

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Per quale motivo determinate popolazioni mostrano un maggiore attaccamento alla religione rispetto ad altre? Una risposta arriva da uno studio del National Evolutionary Synthesis Center (NESCent), pubblicato su Pnas, che per la prima volta ha messo in correlazione gli aspetti ambientali e sociali legati alla nascita delle grandi religioni. I ricercatori, guidati da Carlos Botero, della North Carolina State University, hanno utilizzato dati storici, sociali ed ecologici di 583 popolazioni per illustrare la relazione tra la credenza in divinità superiori e altre variabili esterne. Lo studio, che inizialmente doveva esplorare l’evoluzione delle culture umane, si è ampliato quando Botero ha inserito dati etnografici di popolazioni che credevano in divinità moralizzatrici: gli scienziati hanno notato che la distribuzione di queste popolazioni è simile a quella degli uccelli cooperativi (popolazioni di volatili che in condizioni avverse smettono di competere tra di loro), suggerendo l’implicazione di fattori ambientali. Stando all'anlisi dei ricercatori, per l'appunto, le grandi religioni avrebbero attecchito soprattutto tra le popolazioni che hanno vissuto in ambienti più ostili.

Come si può vedere nell’immagine, le società che credono in “grandi divinità moralizzatrici” (punti blu) e quelle che “sono atee/credono negli spiriti/in divinità non moralizzatrici” (punti in rosso) sono riportate in funzione della disponibilità di una risorsa naturale, la crescita delle piante (tonalità di grigio: più intense per potenziale maggiore, più chiare per potenzialità minore). I punti non riflettono le religioni attualmente praticate in queste zone, ma ognuno di essi riflette una società tradizionale, identificata dagli antropologi all’inizio del ventesimo secolo. "Quando la vita è dura o incerta, le persone tendono a credere nelle grandi divinità", afferma Russell Gray, professore presso l’università di Auckland e direttore del Max Planck Institute for History and the Sciences di Jena. "Il comportamento prosociale può aiutare le persone a fare bene in ambienti avversi o imprevedibili”.

“L’esistenza di uno schema spaziale nella distribuzione delle credenze religiose è diventata molto chiara, cosi come lo è in particolare”, afferma Botero, “la convinzione che ci sia una sorta di divinità coinvolta nella morale umana”. Secondo Botero, infatti, in ambienti difficili la fede condivisa in un dio moralizzatore aiuta le persone a creare comunità e a cooperare tra loro. La nascita delle religioni è stata spiegata a lungo come il risultato di fattori ambientali o sociali, ma non di entrambi. I risultati di questa ricerca invece indicano che le pratiche complesse, caratteristiche degli esseri umani, nascono dall’interazione di variabili ecologiche, storiche e culturali; inoltre questi dati evidenziano la presenza di una correlazione tra le religioni che credono in divinità moralizzatrici e la cooperazione di gruppo, un legame, quest’ultimo, mai dimostrato in precedenza.

"Siamo in un momento senza precedenti nella storia", commenta Botero, "ora siamo in grado di sfruttare sia i dati che una combinazione di competenze multidisciplinari per affrontare questo tipo di domande in modo empirico”. Visti i risultati dello studio, il team in futuro prevede di approfondire esplorando i processi che hanno influenzato l'evoluzione di altri comportamenti umani, compresi i tabù, la circoncisione, e la modifica degli habitat naturali.


http://www.galileonet.it/articles/5465e ... 3c570000e1

15/11/2014, 17:37

[BBvideo]ndqp5hFrkSo#t=20[/BBvideo]

15/11/2014, 23:13

Un punto di vista....

Parlano di disastri naturali ma in realtà
sono alluvioni da geoingegneria clandestina

http://www.ecplanet.com/node/4445

16/11/2014, 02:54

come dicevo, l'incuria conta relativamente, è il regime delle piogge che è totalmente cambiato :)

25/11/2014, 12:32

La siberia centro-occidentale si trasforma in una ghiacciaia, sfondato il muro dei primi -50°C e nuove abbondanti nevicate
martedì 25 novembre 2014, 02:22 di Daniele Ingemi


)Come previsto nelle settimane scorse, l’affondo del “lobo siberiano” del vortice polare sul bassopiano della Siberia occidentale ha incentivato un brusco raffreddamento di tutto il comparto siberiano centro-occidentale. Sulla Siberia centro-occidentale, finalmente, è tornato il vero gelo invernale, che ormai mancava da quasi due anni in questi luoghi. In queste ultime due settimane l’abbassamento di latitudine del “lobo siberiano”, con a seguito l’aria gelida di origine artica in esso contenuta, ha accelerato il processo di “raffreddamento pellicolare”, che proprio in questo periodo comincia a produrre le prime forti gelate sulle lande eurasiatiche, ormai ben innevate e ghiacciate. Difatti, durante il tardo autunno e il periodo invernale le sterminate pianure, gli altopiani e le immense steppe, tra la Siberia, il Kazakistan, la Mongolia e le altre ex Repubbliche Sovietiche dell‘Asia centrale, a nord del mar Caspio, sono interessate da un forte raffreddamento dello strato d’aria prossimo al suolo. Questo consistente raffreddamento, meglio noto anche come “raffreddamento pellicolare”, è agevolato da una serie di elementi, fra cui l’aria secca, la consistente riduzione della luce solare durante il giorno e la lontananza dell’azione mitigatrice di qualsivoglia mare o oceano. In alcune zone della Siberia centro-orientale, tra Dicembre e Gennaio, possono raggiungersi normalmente anche i -50°C -60°C, come nella Repubblica di Jacuzia. Si viene così a sviluppare uno strato di aria gelida e molto pesante, vicino al suolo, con uno spessore limitato ai 1000-2000 metri, che origina il famoso anticiclone termico “russo-siberiano”, ossia una vasta zona di alta pressione di origine prettamente fredda, strutturata solo nei bassi strati (1.5-2.0 km).
Notevole l'estensione delle aree sottoposte al "raffreddamento pellicolare". Si nota come il polo del grande gelo sia concentrato sulla Siberia centrale

In questi giorni il polo del gelo si è spostato ad ovest della Repubblica di Jacuzia, stabilendosi fra l’altopiano della Siberia centrale e il settore più orientale del bassopiano della Siberia occidentale. Proprio qui i termometri, grazie all’intenso effetto “Albedo” che si è sommato al forte irraggiamento notturno e all’afflusso in quota di un nocciolo di aria gelida (isoterme sotto i -40°C a 5100 metri) legata al “lobo siberiano”, sono sprofondati sotto il fatidico muro dei -45°C -46°C. Ma un picco di ben -50.3°C è stato registrato la notte di domenica 23 Novembre 2014 dalla stazione meteorologica di Kellog, nel cuore della Siberia centro-occidentale, è rappresenta, fino ad oggi, la temperatura minima più bassa mai raggiunta in tutta la Siberia dall’inizio della stagione autunnale. Si tratta di un valore davvero notevole per Novembre, ed evidenzia la portata dell’intenso raffreddamento che negli ultimi giorni ha interessato le vaste aree continentali della Siberia centro-occidentale, raggiunte dal vasto blocco di aria gelida (isoterme fino a -25°C a 1300 metri), artico continentale, scivolata lungo il bordo occidentale della circolazione depressionaria gelida facente capo al “lobo siberiano”. Per la prima volta uno dei minimi più bassi, durante l’inizio dell’inverno boreale, vengono raggiunti fuori dalla Jacuzia, considerata il polo gelido per eccellenza dell’emisfero boreale. Bisogna però sottolineare come proprio fra l’ultima decade di Novembre e il mese di Dicembre entra nel vivo il periodo in cui statisticamente si raggiungono i grandi minimi termici annui sulle vaste distese continentali dell’Eurasia (effetto del minimo di soleggiamento che si raggiunge proprio in Dicembre).

pb-120123-snow-ukraine-ps.photoblog900Mai come in questo periodo dell’anno è così facile sfondare il muro dei -60°C nel cuore più gelido della Siberia orientale e centrale. Non è un caso se proprio in questo periodo in diverse città e villaggi siberiani la colonnina di mercurio può agevolmente varcare la soglia dei -50°C. Notevolissimi anche i -48.8°C raggiunti a Yanov-Stan, dove il manto nevoso ha superato i 56 cm, e i -46.5°C di Tugoncani, dove la neve ha superato i 47 cm di spessore. Intanto nei prossimi giorni l’insistenza del “lobo siberiano”, che posizionerà il proprio baricentro fra il mar di Kara e la penisola di Jamal e quella di Gyda, produrrà nuove persistenti e diffuse nevicate fra il settore settentrionale del bassopiano siberiano occidentale e l’altopiano della Siberia centrale, dove si accumulerà nuova neve fresca sullo strato di neve vecchia è già ghiacciata al suolo. In particolare sull’altopiano della Siberia centrale le sostenute e più temperate correnti da S-SE e da Sud, che si attiveranno lungo il bordo più orientale della vasta depressione riempita di aria gelida artica legata al vortice polare, tenderanno ad urtare il “cuscino di aria molto gelida” (“lake cold”) depositato nei bassi strati.

1L’interazione fra il mite flusso dai quadranti meridionali in sovrascorrimento sopra questo “cuscino di aria gelida”, stagnante nei pressi del suolo innevato, favorirà la formazione di una diffusa e compatta nuvolosità prevalentemente “avvettiva” (altostrati e nembostrati) pronta a dare la stura a nevicate diffuse e persistenti tra l’altopiano centrale della Siberia e la penisola di Tajmyr. Sull’altopiano della Siberia centrale, dove sosterà l’intero sistema frontale a carattere freddo legato al “lobo siberiano”, le nevicate proseguiranno per diversi giorni, risultando abbondanti, con importanti accumuli, anche oltre il mezzo metro, se non addirittura superiori al metro sulle aree montuose. Metrate di neve sono attese sui monti Putorana. Questi abbondanti accumuli di neve non faranno altro che determinare un intenso “Albedo” e un forte irraggiamento, specie durante le lunghe nottate, che manterrà il polo del grande gelo proprio sull’altopiano della Siberia centrale, dove nei prossimi giorni i termometri torneranno a sfondare il fatidico muro dei -50°C, avvicinandosi ai primi -51°C -52°C di stagione. Insomma la Siberia sta per trasformarsi in una enorme ghiacciaia che presto potrà estendere la propria influenza in direzione della Russia europea e degli Urali, favorendo una lenta avanzata di queste masse fredde continentali anche sui paesi dell’Europa orientale, dove il freddo comincerà a sedimentarsi nei bassi strati entro la prima decade di Dicembre.

http://www.meteoweb.eu/2014/11/siberia- ... te/355976/

25/11/2014, 21:55

Come sapete il terremoto di Sumatra ha spostato l'asse terrestre e il Polo Nord ora si trova proprio verso la Siberia.

26/11/2014, 19:43

bleffort ha scritto:

Come sapete il terremoto di Sumatra ha spostato l'asse terrestre e il Polo Nord ora si trova proprio verso la Siberia.


A dire il vero, e ne abbiamo parlato varie volte, nessuno spostamento dell'asse terrestre e' possibile a causa di eventi interni al pianeta e quindi piu' propriamente di dovrebbe parlare di variazione del momento di inerzia. In ogni caso, comunque, si e' trattato di una variazione (dell'asse di massa) di pochi centimetri.

Diverso e' il discorso se invece ti riferisci al polo nord magnetico. Ma questo, in ogni caso non influenza minimamente l'incidenza dei raggi solari sulla superficie terrestre.

Ne consegue che gli eventi atmosferici di freddo estremo che stanno interessando la Siberia, ma cosi come quelli che hanno interessato gli USA la scorsa settimana, sono dovuti a ben altre dinamiche, che male si conciliano con l'idea imperante di Global Warming.

Troppo spesso ci si dimentica che la Piccola Era Glaciale Medioevale fu preceduta da un periodo di forti inondazioni, trombe d'aria e altri fenomeni meteorologici molto estremi.

30/11/2014, 16:40

Domani inizia dicembre, scatta l’inverno meteorologico: il caldo soffocante di quest’ultimo weekend di novembre diventerà subito un lontano ricordo, temperature in picchiata e tanto maltempo sull’Italia

neve winter snow invernoLe previsioni elaborate nei precedenti bollettini meteo per la prima metà del mese di dicembre trovano nuove conferme negli ultimi aggiornamenti domenicali. Le proiezioni dei modelli matematici, infatti, continuano a delineare un netto cambiamento della situazione meteorologica sull’Italia già a partire dai primi giorni del mese che inizierà domani, dando il via all’inverno meteorologico 2014/2015. Il caldo eccezionale che in queste ore sta stravolgendo tutti i record storici in Sicilia già da domani sarà un lontano ricordo, anche se al sud le temperature rimarranno elevate almeno per altri due giorni, ma senza gli eccessi di queste ore.

grandeDicembre comunque inizierà con tanto maltempo, diffuso su tutt’Italia a partire da domani, lunedì 1 dicembre, con forti piogge e temporali in tutto il nord e nelle Regioni tirreniche del centro. Le temperature inizieranno a diminuire, in modo lento ma inesorabile, rientrando nel giro di poche ore in linea con le medie del periodo. Il primo vero freddo invernale potrebbe arrivare proprio nel Ponte dell’Immacolata, tra sabato 6 e lunedì 8 dicembre, grazie ad una situazione di blocco barico sull’Europa occidentale con un anticiclone delle Azzorre in risalita verso il nord Atlantico e quindi flussi d’aria fredda provenienti dall’Europa orientale e diretti proprio sull’Italia. E’ ovviamente al momento soltanto un’ipotesi a lungo termine, la cui affidabilità previsionale non raggiunge neanche il 50% delle possibilità di realizzarsi in quanto stiamo parlando di una proiezione a 7-8 giorni. Dopotutto è un’ipotesi che sembra prendere sempre più piede, e se verrà confermata ulteriormente anche nei prossimi aggiornamenti potremo davvero iniziare a parlare di Ponte dell’Immacolata al freddo e con la neve, entrando successivamente nel merito dei dettagli con le zone più colpite dal maltempo, delineando anche l’entità del freddo in arrivo e quindi la quota delle nevicate.

http://www.meteoweb.eu/2014/11/previsio ... pe/358080/

...era pure ora che un po di sano "freschino"giungesse in porto.............

30/11/2014, 17:26

Allerta Meteo, un altro uragano Mediterraneo arriva sull’Italia: massima attenzione in Sardegna

Il “Medicane” Xandra si avvicina all’Italia: fiumi di sabbia dal Sahara verso il Mediterraneo

Il ciclone “Xandra” sta evolvendo in un pericolosissimo “Medicane”, un vero e proprio uragano Mediterraneo, sulle isole Baleari: domani arriverà in Sardegna portando venti impetuosi, mareggiate e violenti temporali per circa 48 ore fino a mercoledì 3 dicembre

ALLERTA URAGANO SARDEGNAIl caldo senza precedenti che in questa bollente domenica di fine novembre sta interessando il Sud Italia con temperature da record assoluto in Sicilia (picchi di +33°C tra Messina e Palermo, e nel pomeriggio aumenteranno ancora!) è provocato dal ciclone “Xandra” che ha attraversato lo Stretto di Gibilterra la scorsa notte e adesso si trova, profondo 988hPa, sulle isole Baleari dove sta evolvendo pericolosamente in un “Medicane”, un vero e proprio Uragano Mediterraneo, cioè un ciclone con caratteristiche tropicali esattamente come quello che tra 7 e 8 novembre ha colpito Malta e la Sicilia (vedi link correlati in coda all’articolo).

(Continua; cartine): http://www.meteoweb.eu/2014/11/allerta- ... na/358094/

Ora non venite a postare qualche ...nave al largo che lo GENERA! [:246] [:246] [:246] [:246]

30/11/2014, 19:29

Ora non venite a postare qualche ...nave al largo che lo GENERA! [:246] [:246] [:246] [:246]


Solo quando c'è un cono autorigenerante..
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solo quando c'è un cono autorigenerante... solo quando lo dico io [:p] [:p] [:p] [:p]
Ultima modifica di Wolframio il 30/11/2014, 19:32, modificato 1 volta in totale.

30/11/2014, 19:31

[:255]

30/11/2014, 19:44

ITALIA RICOPERTA DALLA SABBIA DEL SAHARA: SPETTACOLARI IMMAGINI SATELLITARI

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Oh, arivasse mai qualcosa de bono dall'Africa! [:D]
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