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MessaggioInviato: 10/12/2014, 16:41 
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sembra di essere su marte,invece si tratta delle galapagos

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MessaggioInviato: 13/12/2014, 10:02 
Avaaz invia normalmente un’email alla settimana, dando la possibilità di agire su un argomento urgente e globale. Se preferisci non ricevere email da Avaaz, clicca qui per disiscriverti.

Cari avaaziani in tutta Italia,



Il Pianeta sta per scegliere un futuro di energia pulita al 100%! Ma c'è il rischio che ai negoziati sul Clima di Lima si rinunci all'obiettivo di azzerare le emissioni. Sommergiamo di messaggi i negoziatori, facciamo capire loro che il mondo li sta osservando, e chiede con forza un'azione decisa per il clima!


invia un messaggio
Questa settimana sta succedendo una cosa pazzesca: i governi mondiali sono vicini a un accordo che include l’obiettivo dell’abbattimento totale dell’inquinamento da gas serra. Sarebbe un passo da gigante verso un pianeta alimentato al 100% da energia pulita! L’obiettivo è entrato nella bozza dell’accordo globale per il clima, ma è ancora a rischio.

Mentre i ministri dell’ambiente di tutto il mondo sono a Lima, in Perù, per firmare l’accordo, le multinazionali che sfruttano petrolio, carbone e fracking, e i Paesi che vogliono poter continuare ad inquinare, stanno facendo di tutto per cancellare questo obiettivo rivoluzionario dal testo. Ed è qui che entriamo in gioco noi.

È merito innanzitutto dei cittadini aver imposto nell’agenda questo punto, ma ora dobbiamo proteggerlo! Se non ce la faremo, gli scienziati sono chiari: rischiamo che il clima vada fuori controllo da un momento all’altro, con conseguenze catastrofiche in tutto il Pianeta. Il modo più efficace che abbiamo per impedire accordi dietro le quinte con le lobby dell’inquinamento è di sommergere i nostri Ministri con migliaia di messaggi.

Se saremo abbastanza a scrivere, sapranno di essere sotto la lente dell’opinione pubblica, e che ci si aspetta che difendano l’obiettivo del 100% di energie pulite. Manda subito il tuo messaggio!

https://secure.avaaz.org/it/lima_summit ... cb&v=49858

Il team di Avaaz è al lavoro all’interno del vertice stesso: farà in modo che i delegati e i media di ogni Paese sappiano quanti messaggi sono stati mandati, e cercherà di proiettarli tutti su dei maxischermi dentro la sala conferenze e di consegnarli direttamente nelle mani dei singoli ministri.

Gli attivisti che da sempre lottano per il clima dicono che non siamo mai stati così vicini ad un’azione concreta! Dopo che il 21 settembre in centinaia di migliaia abbiamo marciato per le strade di tutto il mondo chiedendo un’azione per il clima, l’Unione Europea, gli USA e la Cina si stanno finalmente muovendo nella giusta direzione. Strappare la promessa di portare a zero l’inquinamento da combustibili fossili sarebbe una svolta epocale. Chiudiamo questo accordo prima che i lobbisti possano impedirlo. Manda ora un messaggio:

https://secure.avaaz.org/it/lima_summit ... cb&v=49858

Per anni abbiamo lottato contro il cambiamento climatico. I nostri governi si stanno finalmente attivando, ma la posta in gioco è ancora altissima e ora dipende da noi. Facciamo il possibile per proteggere l’accordo di cui abbiamo bisogno per salvare il Pianeta.

Con speranza,

Alice, Iain, David, Emily, Laura, Oscar, Fatima, Ricken e tutto il team di Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI

Lima, alla Cop iniziano le danze, ma per arrivare a un accordo serve più impegno (La Stampa)
http://www.lastampa.it/2014/12/01/scien ... per-ariv...

Lima, Ue conferma la sua linea su riduzione emissioni (ANSA)
http://www.ansa.it/web/notizie/canali/e ... ma-la-su...

Ha inizio il vertice ONU sul clima, intanto le temperature globali infrangono ogni record (BBC - IN INGLESE)
http://www.bbc.com/news/science-environment-30225511

I negoziati sul clima di Lima prepareranno il terreno per un accordo vincolante a Parigi nel 2015? (The Guardian - IN INGLESE)
http://www.theguardian.com/global-devel ... is-in-2015

Sorpresa: cresce l'ottimismo per un accordo sul clima (National Geographic)
http://www.nationalgeographic.it/ambien ... per_un_a...

Clima: il vertice Onu di Lima in 7 punti (Panorama)
http://www.panorama.it/scienza/green/cl ... -0=slide-2


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MessaggioInviato: 13/12/2014, 17:13 
L’estate del 2003 sarà ricordata come una delle più calde degli ultimi due secoli, ma il primato potrebbe essere presto battuto da analoghe ondate di caldo che colpiranno il nostro continente nel corso di questo secolo. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Nature Climate Change” da Nikolaos Christidis, Gareth S. Jones e Peter A. Stott del Met Office Hadley Centre a Exeter, nel Regno Unito, la probabilità che l’Europa abbia un’estate con temperature oltre limite è dieci volte superiore a quella che si poteva stimare appena 15 anni fa, e la colpa è del cambiamento climatico provocato dalle attività umane

La connessione tra attività umane e ondate di caldo, in particolare per quel che riguarda l'estate del 2003, era già stata messa in luce da uno studio pubblicato su “Nature” nel 2004 da Peter Stott. Allora le stime, ottenute con modelli di riscaldamento globale e dati delle variazioni delle temperature medie, erano di un raddoppio delle probabilità di un'estate torrida.

Dal 2004, tuttavia, il trend di riscaldamento globale è continuato senza sosta, determinando un incremento medio delle temperatura di 0,81 gradi Celsius.

Christidis e collleghi hanno usato i dati aggiornati sulle temperature estive e nuovi modelli di previsione, confrontando in particolare quelli relativi al decennio 1990-1999 con quelli del decennio 2003-2012. In questo ultimo decennio, le estati molto calde - definite come quelle in cui la temperatura media è stata di 1,6 gradi superiore alla media della serie storica - si sono presentate ogni cinque anni, mentre in quello precedente, se estrapolate e rapportate al lungo periodo, una volta ogni 52 anni.

Se si guarda invece alle estati di caldo eccezionale come quella del 2003, in cui la media delle temperature fu di 2,3 gradi Celsius oltre la media del trentennio 1961–1990, la loro frequenza, rapportata sul lungo periodo, è passata da meno di una ogni mille anni a circa una ogni 127 anni.

Via via che le temperature salgono, aumenta di conseguenza anche la probabilità di estati molto calde, che potrebbero diventare abituali nel 2040, con punte di calore estremamente elevate. Questo dato dovrebbe essere tenuto in debito conto dai governi nazionali, perché in grado di causare migliaia di morti, come avvenne nel 2003.

http://www.lescienze.it/news/2014/12/09 ... 12-12-2014

insistendo in questo sviluppo sconsiderato.senza regole,e'da prevedere poi,pure la scomparsa del genere umano............[;)]


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MessaggioInviato: 14/12/2014, 00:27 
Cita:
ubatuba ha scritto:
Christidis e collleghi hanno usato i dati aggiornati sulle temperature estive e nuovi modelli di previsione


Normalmente non siamo in grado di prevedere le temperature che ci saranno tra quindici giorni e questi si lanciano in previsioni che si spingono fino al 2040.

Mi sai spiegare quale indice di affidabilita' si cela dietro questi fantasmagorici modelli di previsione?

Inoltre, non e' che la visione che si vuole dare e' un tantino sospetta?

Tanto per capirci:

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http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=351376

Cita:
insistendo in questo sviluppo sconsiderato.senza regole,e'da prevedere poi,pure la scomparsa del genere umano............[;)]


Uba, davvero sei convinto che il fantomatico riscaldamento globale portera' a queste conseguenze?



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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MessaggioInviato: 14/12/2014, 02:22 
io non capisco una cosa però, in questi modelli climatici, ma l'inerzia non la si considera?

Mi spiego; le azioni umane causano degli sconvolgimenti climatici secondo tutti i modelli che sono di fatto ISTANTANEI su scala geologica ma secondo me è impossibile che sia così, la terra è investita da una quantità di energia immensa ogni secondo e tale energia viene ceduta in parte nel tempo quindi gli effetti che subiamo adesso non potrebbero essere semplicemente frutto di cicli naturale in cui noi ci troviamo nostro malgrado ed è solo la prospettiva antropocentrica che ci porta a pensare che i cambiamenti che il pianeta subisce mentre ci siamo noi siano da attribuire a noi?

Non so se mi sono spiegato bene -_-



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MessaggioInviato: 14/12/2014, 12:18 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

io non capisco una cosa però, in questi modelli climatici, ma l'inerzia non la si considera?

Mi spiego; le azioni umane causano degli sconvolgimenti climatici secondo tutti i modelli che sono di fatto ISTANTANEI su scala geologica ma secondo me è impossibile che sia così, la terra è investita da una quantità di energia immensa ogni secondo e tale energia viene ceduta in parte nel tempo quindi gli effetti che subiamo adesso non potrebbero essere semplicemente frutto di cicli naturale in cui noi ci troviamo nostro malgrado ed è solo la prospettiva antropocentrica che ci porta a pensare che i cambiamenti che il pianeta subisce mentre ci siamo noi siano da attribuire a noi?

Non so se mi sono spiegato bene -_-


Max, se usiamo la logica, tutte queste ipotesi sulle cause antropogeniche del Global Warming fanno acqua alla grande. Inutile negarlo.

A dirla tutta non c'e' accordo nemmeno sull'idea che vi sia un riscaldamento o meno. Infatti voglio ricordare che tale idea nasce proprio dai modelli previsionali e non dall'osservazione dei dati reali (anche questi tra l'altro molto controversi e spesso alterati e aggiustati per sostenere quello che si vuole).

Quanto ai modelli, non potendo prevedere il futuro, si basano sullo studio dei dati passati. In pratica, quando si trova un modello che si adatta bene alle serie passate si prova ad estenderlo anche ai periodi futuri. Il risultato e' quello che abbiamo visto. Un fiasco totale su tutta la linea:

Immagine
Global (80S to 80N) Mean TLT Anomaly plotted as a function of time. The thick black line is the observed time series from RSS V3.3 MSU/AMSU Temperatures. The yellow band is the 5% to 95% range of output from CMIP-5 climate simulations. The mean value of each time series average from 1979-1984 is set to zero so the changes over time can be more easily seen. Note that after 1998, the observations are likely to be below the simulated values, indicating that the simulation as a whole are predicting too much warming.


Se poi aggiungiamo a questo anche il fatto che il ghiaccio marino artico, quello che da sempre ha la maggiore sofferenza, e' ai massimi degli ultimi 10 anni:

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che complessivamente anche il ghiaccio marino totale (da quando si eseguono le misure satellitari) e' ben sopra la media:

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che la copertura nevosa e' in continuo aumento:

Immagine

che i tornado sono ai minimi storici:

Immagine


forse e' lecito pensare che non c'e' nessuna crisi climatica in atto (verso il riscaldamento intendo) e che tutti i modelli previsionali hanno fallito clamorosamente.

Detto questo, il mainstream continua a starnazzare ai quattro venti sul riscaldamento globale e l'ONU e' impegnata in questi giorni nella grande farsa di Lima, seguendo con sempre maggior ostinazione quanto pianificato con l'Agenda 21.

Suvvia, ragazzi, facciamoci delle domande.



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MessaggioInviato: 14/12/2014, 16:21 
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zakmck ha scritto:

Cita:
ubatuba ha scritto:
Christidis e collleghi hanno usato i dati aggiornati sulle temperature estive e nuovi modelli di previsione


Normalmente non siamo in grado di prevedere le temperature che ci saranno tra quindici giorni e questi si lanciano in previsioni che si spingono fino al 2040.

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Inoltre, non e' che la visione che si vuole dare e' un tantino sospetta?

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http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=351376

Cita:
insistendo in questo sviluppo sconsiderato.senza regole,e'da prevedere poi,pure la scomparsa del genere umano............[;)]


Uba, davvero sei convinto che il fantomatico riscaldamento globale portera' a queste conseguenze?




l'ho postato x pure conoscenza,sono perplesso, sulle previsioni di lunga durata,dato che spesso non ci azzaccano su quelle a breve,sono pure dell'idea che i riscaldamente o raffreddamenti sono ciclici,quindi nessuna sorpresa,diciamo solo che l'essere umano da una mano...........................[;)]


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ubatuba ha scritto:
diciamo solo che l'essere umano da una mano...........................[;)]


L'essere umano combina un sacco di casini e danni e in particolare produce un inquinamento senza eguali, basti pensare al petrolio e al nucleare. Questo e' sotto gli occhi di tutti, non si puo' negare.

Perche' quindi continuare a picchiare sulla CO2 e su un riscaldamento che nei dati non sembra esserci?

Un'altra arma di distrazione di massa?



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MessaggioInviato: 14/12/2014, 16:47 
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zakmck ha scritto:

Cita:
ubatuba ha scritto:
diciamo solo che l'essere umano da una mano...........................[;)]


L'essere umano combina un sacco di casini e danni e in particolare produce un inquinamento senza eguali, basti pensare al petrolio e al nucleare. Questo e' sotto gli occhi di tutti, non si puo' negare.

Perche' quindi continuare a picchiare sulla CO2 e su un riscaldamento che nei dati non sembra esserci?

Un'altra arma di distrazione di massa?




possiamo dire che l'uomo e tanto "intelligente",che tende ad autoevirarsi......................[;)]


Ultima modifica di ubatuba il 14/12/2014, 16:47, modificato 1 volta in totale.

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Una barca passa sotto un grande arco che lega due parti di un iceberg lungo le coste di Scoresby Sund, in Groenlandia.Credit: duanemiller.com
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Entra nel vivo l’inverno a Jakutsk, la gelida capitale della Repubblica di Jacuzia: raggiunti i primi -50°C
lunedì 22 dicembre 2014, 16:57 di Daniele Ingemi


003001Jakutsk è un affascinante città della Siberia orientale, situata nell’estrema provincia orientale della Federazione Russa, nonché capitale della Repubblica di Jacuzia. Uno dei luoghi più vasti e ancora incontaminati del comparto siberiano centro-orientale. La città è sede di una università, di un museo e di una stazione meteorologica per lo studio del clima locale. Essendo situata nel cuore della Jacuzia, Jakutsk gode di un clima continentale freddo, con inverni rigidissimi ed estati tiepide e umide. Jakutsk si trova a poca distanza dalle celebri località più fredde del mondo abitato come Verchojansk, Ust’ Nera e il villaggio di Ojmjakon. A causa della sua spiccata continentalità d’inverno la temperatura media del mese più freddo, Gennaio, si aggira attorno i -42.9°C, mentre con l’arrivo dei primi tepori primaverili le temperature salgono sopra la soglia dei +0°C. Ma la temperatura minima assoluta è stata toccata nel Febbraio del 1891, quando si registrò un valore di -64.4°C.


Nel mese più caldo dell’anno, Luglio, la temperatura media si aggira sui +18.9°C. Proprio in questo periodo dell’anno, a cavallo con le festività natalizie, Jakutsk sperimenta le temperature più basse dell’intero anno per il consolidamento, nei bassi strati, in prossimità del terreno innevato, di un denso “cuscino di aria gelida” (“lake cold“), molto pesante, e duro da scalfire. Nella giornata di ieri, grazie alla scarsa ventilazione nei bassi strati e alla presenza di cieli limpidi e sereni (ingredienti ideali per forti inversioni termiche nelle ore notturne), la colonnina di mercurio ha sfondato, per la prima volta dall’inizio dell’inverno, la soglia dei -50°C. Queste temperature glaciali si sono accompagnate a una persistente nebbia ghiacciata, molto spessa, che ha avvolto l’area attorno la città, provocando drastiche riduzioni della visibilità orizzontale, anche a meno di 200-100 metri. La prossima notte non è escluso che il termometro possa avvicinarsi ai -51°C -52°C. Bisogna però sottolineare come proprio in questo periodo, nell’ultima decade di Dicembre, entra nel vivo il periodo in cui statisticamente si raggiungono i grandi minimi termici annui sulle vaste distese continentali dell’Eurasia (effetto del minimo di soleggiamento che si raggiunge proprio in Dicembre). Mai come in questo periodo dell’anno è così facile sfondare il muro dei -60°C nel cuore più gelido della Siberia orientale e centrale. Non è un caso se proprio in questo periodo in diverse città e villaggi siberiani la colonnina di mercurio può agevolmente varcare la soglia dei -50°C. Nei prossimi giorni il passaggio di alcuni sistemi frontali, a carattere freddo, legati all’attività ciclonica del “lobo siberiano” del vortice polare, potrebbe dare luogo anche a delle nevicate sparse, prevalentemente di debole e moderata intensità.

http://www.meteoweb.eu/2014/12/entra-ne ... 0c/365954/


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MessaggioInviato: 28/12/2014, 17:15 
previsioni 30/31 dicembre meteo web

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[Clicca e scopri il significato del termine: Nella regione artica la temperatura annuale media continua ad aumentare, e tutto questo avviene a un tasso più che doppio rispetto a quello misurato a latitudini più basse. A dispetto del fatto che, rispetto ad alcuni parametri climatologici, il 2014 non sia stato un anno da record (negativo), l#65533;Arctic Report Card - frutto del lavoro di 63 ricercatori di numerose università ed enti di ricerca di 13 paesi – conferma che la tendenza al cambiamento di tutto il sistema artico continua senza tregua. L#65533;aumento delle temperature medie artiche è stato causato innanzitutto da un periodo di eccezionale calore durante l#65533;inverno, quando il vortice atmosferico polare si è spostato sugli Stati Uniti continentali, consentendo all#65533;aria calda di infiltrarsi nella regione artica. In gennaio, in Alaska si è avuta una temperatura di dieci gradi Celsius superiore alla norma, mentre le anomalie nella parte orientale del Nord America e in Russia erano di cinque gradi sotto la media, a causa di infiltrazioni di aria fredda da nord. ] Nella regione artica la temperatura annuale media continua ad aumentare, e tutto questo avviene a un tasso più che doppio rispetto a quello misurato a latitudini più basse. A dispetto del fatto che, rispetto ad alcuni parametri climatologici, il 2014 non sia stato un anno da record (negativo), l'Arctic Report Card - frutto del lavoro di 63 ricercatori di numerose università ed enti di ricerca di 13 paesi – conferma che la tendenza al cambiamento di tutto il sistema artico continua senza tregua.

L'aumento delle temperature medie artiche è stato causato innanzitutto da un periodo di eccezionale calore durante l'inverno, quando il vortice atmosferico polare si è spostato sugli Stati Uniti continentali, consentendo all'aria calda di infiltrarsi nella regione artica. In gennaio, in Alaska si è avuta una temperatura di dieci gradi Celsius superiore alla norma, mentre le anomalie nella parte orientale del Nord America e in Russia erano di cinque gradi sotto la media, a causa di infiltrazioni di aria fredda da nord.

Anche se nel 2014, si sono avuti modesti aumenti nello spessore del ghiaccio marino artico rispetto al 2013, in settembre si è registrata la sesta minore estensione di ghiaccio marino dal 1979, ossia da quando sono disponibili le rilevazioni da satellite. Inoltre le otto minori estensioni di ghiaccio marino si sono tutte verificate negli ultimi otto anni, cioè tra il 2007 e il 2014.

Una conseguenza diretta e ben visibile di questi cambiamenti è l'influenza negativa sulle possibilità di vita degli orsi polari. Così, per esempio, tra il 1987 e il 2011 nella Baia di Hudson occidentale, il numero di esemplari di orsi polari è diminuito da 1194 a 806, e nel Mare di Beaufort meridionale il loro numero è calato del 40 per cento fra il 2001 e il 2010, anno in cui sembra essersi stabilizzato attorno ai 900.

Inoltre il ritiro del ghiaccio marino in estate espone alla radiazione solare e a un aumento delle temperature superficiali tutti i mari marginali del Mar Glaciale Artico. Questa tendenza è particolarmente marcata nel Mare dei Ciukci, dove la temperatura superficiale sta aumentando a una velocità di 0,5 gradi Celsius al decennio. Nell'estate appena trascorsa, la più grande anomalia si è registrata nel Mare di Barents e nelle aree circostanti allo Stretto di Bering dove la temperatura è stata di 4 gradi Celsius al di sopra della media 1982-2010.

Il calo estivo dei ghiacci marini sta anche portando in diverse aree marine a un aumento della produzione biologica primaria, ovvero il tasso con cui l'anidride carbonica è convertita in materiale organico da organismi autotrofi, anche se vi sono notevoli variazioni regionali, dato che la produzione primaria dipende fortemente anche dalla disponibilità di nutrienti nel strato d'acqua più superficiale. Particolarmente interessati al fenomeno sono stati il Mare della Siberia orientale(+ 112,7%), il Mare dei Ciukci (+ 57,2%) e il Mare di Laptev.

Ma i cambiamenti interessano anche la terraferma. I ghiacci terrestri, rappresentati in buona parte dalla calotta della Groenlandia, hanno subito un notevole fenomeno di fusione nel 2014. L'area interessata dalla fusione dello strato di ghiaccio ha raggiunto il 39,3 per cento della sua superficie e a giugno e luglio il numero di giorni di fusione su gran parte della calotta ha superato la media del periodo 1981-2010.

In Eurasia, nel mese di aprile è stato raggiunto un nuovo record negativo della copertura nevosa, a cui corrisponde un cambiamento nella produzione vegetale nella tundra che, come mostrano le osservazioni da satellite, ha registrato un aumento del 20 per cento circa nella biomassa della tundra rispetto alla media 1982-2013. Tuttavia, se si considera tutta la stagione primaverile ed estiva, la copertura verde della tundra è stata fra le più basse dal 1999.

http://www.lescienze.it/news/2014/12/19 ... 26-12-2014


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L'essere umano combina un sacco di casini e danni e in particolare produce un inquinamento senza eguali, basti pensare al petrolio e al nucleare. Questo e' sotto gli occhi di tutti, non si puo' negare.

Perche' quindi continuare a picchiare sulla CO2 e su un riscaldamento che nei dati non sembra esserci?

Un'altra arma di distrazione di massa?




Segmalo questo articoletto..... [:D]

COME LENTAMENTE MUORE UNA DELLE TANTE TRUFFE:
IL GLOBAL WARMING!

http://www.attivitasolare.com/come-lent ... l-warming/



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 22/01/2015, 12:12 
Mentre nell’emisfero boreale l’inverno inizia ad entrare nella fase clou, nell’emisfero australe invece l’estate comincia a fare sul serio, sfornando le prime intense ondate di calore (le cosiddette “heat waves”) fra Australia e Africa meridionale. Proprio nei giorni scorsi, grazie al passaggio “zenitale” del sole lungo il Tropico del Capricorno, le vaste aree desertiche dell’Australia centro-occidentale hanno subito un drastico riscaldamento, con temperature che ormai sfondano la soglia dei +46°C +47°C all’ombra, anche in aree fino a qualche tempo addietro non particolarmente roventi. Certo, non è la tremenda ondata di calore che nell’estate australe del 2013 porto alla caduta di centinaia di “records di caldo assoluti”, con i +50°C all’ombra appena sfiorati nel cuore dell’entroterra desertico australiano. A causa della temporanea intensificazione delle “Westerlies” sull’oceano Indiano meridionale, causa un sensibile calo dei geopotenziali in quota a sud delle coste australiane meridionali, l’opprimente anticiclone tropicale australiano è stato costretto ad arretrare con i propri elementi in quota sull’entroterra desertico australiano, dove si è già isolata un enorme bolla di aria molto calda e secca, ben enfatizzata dall’intensa insolazione diurna, caratterizzata da isoterme superiori ai +30°C +32°C alla quota di 850 hpa.

australiaLa calura sui territori desertici del Western Australia è divenuta veramente insopportabile, tanto che in molti punti la colonnina di mercurio ha varcato la soglia dei +46°C +47°C, con picchi di ben +48°C in pieno deserto. Ma localmente si è sfondato persino il muro fatidico dei +49°C all’ombra, andando sempre più vicino ai +50°C. Non è del tutto escluso che entro la fine del mese di Gennaio, solitamente il più caldo sull’entroterra desertico australiano, si possono riuscire a sfiorare persino i +50.0°C all’ombra. Soglia estrema che nella storia australiana e dell’emisfero australe è stata raggiunta solo due volte, durante le bollenti estati del 1960 e del 1998, su aree per fortuna quasi disabitate. Il gran caldo continuerà ad interessare vaste aree del territorio australiano anche nei prossimi giorni, specie nelle aree più interne continentali.

cheap-flights-to-australiaLocalmente la colonnina di mercurio varcherà la soglia dei +46°C +47°C, con probabili picchi di +48°C all’ombra in pieno deserto, soprattutto nelle depressioni del deserto di Simpson e nel deserto di Gibson. Ma per ora il gran caldo rimarrà relegato solo nelle aree desertiche interne, e nei deserti del Western Australia, dove il “bollente” promontorio anticiclonico sub-tropicale australiano manterrà il proprio baricentro, con massimi di geopotenziale in quota sopra i 588-590 Dam sopra le aree desertiche del Western Australia. Sulle zone costiere dell’Australia meridionale e orientale invece la calura andrà sensibilmente ad attenuarsi già da domani, grazie all’intensificazione delle “Westerlies” sull’oceano Indiano meridionale e allo sfondamento, da SO, di un impulso di aria molto fresca oceanica, che investirà lo stato di Victoria e l’isola di Tasmania, attraverso l’inserimento di una intensa ventilazione da SO e O-SO che sferzerà con forza lo Stretto di Bass, con raffiche che potranno toccare picchi di oltre i 50-60 km/h sulle coste più meridionali dello stato di Victoria e sulla Tasmania.

Questi impulsi di aria fresca, in arrivo dalle latitudini medie dell’oceano Indiano meridionale, riusciranno ad erodere le propaggini più orientali e meridionali del potente anticiclone sub-tropicale australiano, ben collaudato in quota da massimi di geopotenziale che superano pure i 590 Dam. Di tutta risposta l’anticiclone sub-tropicale australiano arretrerà con i propri elementi in quota sull’entroterra desertico del Western Australia, dove si isolerà un enorme bolla di aria molto calda e secca, caratterizzata da isoterme superiori ai +30°C +32°C alla quota di 850 hpa.

http://www.meteoweb.eu/2015/01/si-attiv ... ia/379602/


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