

Io a questi manager gli farei mangiare questi topi e maiali crudi, con contorno di insalata OGM senza risciacquarla dai pesticidi
OGM – Putin dichiara Guerra ad Obama – Apocalisse OGM e Pesticidi, Seconda Parte
6 luglio 2013 |

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Redazione |

Fonte: [url=http://www.quieuropa.it/ogm-putin-dichiara-guerra-ad-obama-apocalisse-ogm-e-pesticidi-seconda-parte/]http://www.quieuropa.it/ogm-putin-dichiara-guerra-ad-obama-apocalisse-ogm-e-pesticidi-seconda-parte/La produzione del 35% dei nostri alimenti dipende dalle Api.
Ma qualcuno non le ama e non ama il Creato e le Creature
Pesticidi e Api – Bruxelles prolunga l’Attentato verde e l’Italia si schiera con le Lobby. Cittadini nei guai!Ecco perchè! Un altro motivo per uscire dall’Uedi C.Alessandro Mauceri e Sergio Basile
Pesticidi e Bomba Ecologica – Putin Minaccia Obama Bruxelles, Roma - Più di una persona ha pensato che lo scopo di soggetti come il
Bilderberg, la
Commissione Trilaterale e molti altri simili, servissero in realtà a garantire una sorta di equilibrio mondiale. Una situazione di calma apparente utile a molte
multinazionali per fare…. utili. In realtà questo sistema è estremamente fragile. È bastato uno
sciame d’api malaticce per far crollare questa calma apparente come un castello di carte. Nell’ultimo articolo a proposito degli effetti causati da alcuni
prodotti chimici sulla salute delle api e su tutto l’ecosistema di cui sono alla base, è emerso come la messa al bando di queste sostanze fosse arrivata solo dopo accese discussioni sia negli Stati Uniti d’America che in Europa. Pare, però, che il problema potrebbe avere una dimensione ben maggiore e soprattutto a causa di due aspetti.
La minaccia di Putin – Si rischia una nuova Guerra MondialeInnanzitutto, per quanto
contenuto nei verbali (per certi versi clamorosi) dell’incontro tra il
Presidente Putin e il Segretario di Stato USA,
John Kerry. I verbali parlano di “
estrema indignazione” dei
dirigenti russi per il regime di protezione continuadei giganti mondiali della biogenetica,
Syngenta e Monsanto, da parte del presidente
Obama. Protezione che, secondo il Cremlino, “
con assoluta sicurezza” potrebbe condurre addirittura verso una
guerra mondiale. Una guerra mondiale per l’uso o il divieto di impiegare un insetticida? In realtà lo scontro pare vada avanti già da diversi mesi. Al centro della disputa tra
Russia e USA ci sarebbe l’“indiscutibile evidenza” che un tipo di insetticidi neuro-attivi conosciuti con il nome di
neonicotinoidi, stanno distruggendo la popolazione di api del nostro pianeta, e che, se questo non sarà controllato,
potrebbe distruggere la nostra capacità mondiale di coltivare alimenti sufficienti per alimentare la popolazione.
Orrore Neonicotinoidi – Chi sono i Responsabili del disastro mondiale? Secondo il Ministero delle Risorse Naturali e Ambiente della Federazione Russa (MNRE), la situazione sarebbe così grave a causa di due neonicotinoidi come l’
Actara e il Cruiser, fabbricati dal
gigante svizzero delle sementi e dei pesticidi biotecnologici,
Syngenta AG. In base al rapporto del MNRE, Syngenta, insieme ad altri giganti della biotecnologia come
Monsanto, Bayer, Down e DuPont, controllerebbe attualmente il
100% del mercato mondiale dei pesticidi, piante e semi geneticamente modificati. In realtà, come riportato nel rapporto,
Syngenta già nel 2012 è stata accusata penalmente in Germania per aver nascosto il fatto che il suo
mais geneticamente modificato aveva ucciso degli animali da allevamento. Anche negli USA sarebbe stata presentata una denuncia collettiva, e la richiesta di risarcimento per 105 milioni di dollari, dopo la scoperta che il suo erbicida,
Atracina, aveva causato la
contaminazione degli approvvigionamenti d’acqua di circa 52 milioni di americani in oltre 2000 distretti con, che può provocare. Contaminazione che aveva causato addirittura il
cambiamento di genere degli animali. Secondo gli ultimi studi, i livelli di contaminazione da neonicotinoidi, sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee, negli USA e nel mondo, sarebbe ben oltre la soglia conosciuta di letalità per gli invertebrati acquatici.
Neonicotinoidi – Vergogna Obama Eppure, sorprendentemente la
decisione presa da Obama è stata esattamente all’opposto: “
L’Unione europea ha votato questa settimana per una squalifica di due anni su una classe di pesticidi, noto come neonicotinoidi, che è stato associato con il crollo delle api (vedi allegato). Il rapporto del governo degli Stati Uniti, al contrario, ha trovato molteplici cause per il crollo delle api “. Obama ha quindi confermato il
Farmer Assurance Provision - Section 735.
Pazzesco – Norma USA per vietare ai tribunali di bloccare OGM Una norma che prevede il
divieto, per i tribunali americani, di bloccare la vendita dei prodotti derivanti da organismi geneticamente modificati per almeno sei mesi. E che quindi, di fatto, concede
enormi privilegi alle multinazionali degli OGM. Indipendentemente dai rischi per la salute dei consumatori. Non a caso, questa norma sarebbe stata scritta dal senatore
Roy Blunt, e dalla multinazionale californiana,
Monsanto. è per questo che gli oppositori l’hanno ribattezzata “
Monsanto Protection Act“. Secondo Kelly J. Clauss, una portavoce della Monsanto, l’intento della legge sarebbe quello di creare un giusto equilibrio che permetta agli agricoltori di continuare a coltivare mentre il Dipartimento dell’Agricoltura conduce le necessarie verifiche ambientali (?).
MonsatObama A dire il vero il
comportamento di Obama non dovrebbe sorprendere. Dopo la sua vittoria alle elezioni del 2008, Obama si era dimostrato particolarmente grato nei confronti della
Monsanto. E aveva posizionato molti dei suoi uomini di punta in posti chiave come le agenzie federali che esercitano un’enorme forza in questioni alimentari, l’USDA e la FDA,
Food and Drug Admistration, ad esempio. Il direttore dell’Istituto Nazionale di Alimentazione e l’Agricoltura,
Roger Beachy, è un ex direttore della Monsanto Danforth Center. L’incarico di vicecommissario della potentissima FDA è stato affidato a
Michael Taylor, ex vice-presidente per la politica pubblica della Monsanto. E ancora, nuovo capo dell’USAID (Agenzia statunitense per lo Sviluppo Internazionale), è stato nominato Rajiv Shah, che ha ricoperto posizioni chiave per la
Fondazione Bill and Melinda Gates, uno dei principali finanziatori della ricerca sull’agricoltura geneticamente modificata (OGM). Nel frattempo
gli introiti della Monsanto sono cresciuti del 22%, pare proprio grazie all’incremento delle vendite permesse dal nuovo provvedimento e alla
vendita di sementi geneticamente modificate nonostante i potenziali rischi per la salute ad essi correlati. Oggi Monsanto domina il mercato delle sementi bio-tech e negli ultimi anni ha esteso il proprio giro d’affari verso i Paesi emergenti, con particolare riferimento all’
Argentina, al Brasile ed all’America Latina e Russia. Successo raggiunto anche grazie all’utilizzo di certi prodotti. I biologi, come ha detto
Rex Weyler di “Greenpeace”, hanno trovato tracce di
150 diversi pesticidi chimici nel polline delle api. Aziende come
Bayer, Syngenta, Basf, Dow, DuPont e Monsanto hanno scrollato le spalle e “
non hanno messo in atto alcun cambiamento in merito alle politiche sui pesticidi: dopotutto, la vendita di veleni ai coltivatori in tutto il mondo è vantaggiosa“.
L’impollinazione delle api e la ricaduta sull’economia mondiale Vantaggiosa? Quanto? Nel mondo si stima che
il valore dell’impollinazione connessa alla produzione di cibo per l’uomo, da parte delle api, superi i 265 miliardi di Euro. E in Europa?
Tonio Borg, commissario europeo per la salute e le politiche dei consumatori, ha calcolato che le api “
contribuiscono all’agricoltura europea per una cifra pari a 22 miliardi di Euro. L’estinzione delle api è una sfida come il riscaldamento globale, l’acidificazione degli oceani e la guerra nucleare“. (
anche se sulla questione del riscaldamento globale, abbiamo dimostrato come sia una balla strategica del sistema per conservare se stesso – vedi allegato). Una sfida che non ha ancora detto chi sarà il vincitore. Infatti,
pochi, pochissimi giornali hanno dedicato l’attenzione che merita al processo per il divieto dell’uso di questi pesticidi. L’Ue non ha vietato i pesticidi, ha solo strategicamente rinviato Spesso si sente dire che l’
Unione Europea ha bloccato i pesticidi che uccidono le api. Ma non è così. La questione se consentire o meno l’utilizzo dei pesticidi si è protratta a lungo in Parlamento. Tanto che, dopo diverse votazioni inutili a causa del mancato raggiungimento di una maggioranza qualificata (13 Stati membri hanno sostenuto la restrizione, 9 Stati membri hanno votato contro e cinque Stati membri si sono astenuti – da cui la nostra considerazione nell’articolo precedente….) è stata passata la palla alla
Commissione Europea, come confermato dal documento ufficiale datato 29 Aprile u.s.. In questo documento viene detto che, visto che i singoli Paesi non erano riusciti a fare il loro dovere (prendere una decisione), il divieto sarebbe stato limitato alla possibilità di trattare le colture ape-attraenti in serre, in campo a cielo aperto e solo dopo la fioritura; che le restrizioni si applicano a partire dal 1° dicembre 2013; e, cosa più importante, che, al più tardi entro 2 anni, la Commissione Europea dovrà riesaminare le condizioni di approvazione dei 3 neonicotinoidi per tener conto degli sviluppi scientifici e tecnici. Quindi in realtà
non si tratterebbe di un divieto, ma di un rinvio. In altre parole, come negli Stati Uniti d’America, anche in Europa forse non la guerra, ma la battaglia l’hanno vinta le
multinazionali.
Il Business dei pestidici – La denuncia del Guardian Del resto le dimensioni degli
interessi economici legati al business dei pesticidi sono enormi. Il quotidiano britannico
Guardian di recente ha smascherato un’azione di lobby dei big dell’agrochimica sull’UE per cercare di
impedire il bando dei neonicotinoidi: Syngenta avrebbe perfino minacciato di trascinare in tribunale i funzionari dell’EFSA (l’agenzia dell’UE per la sicurezza alimentare) che (nel suo comunicato stampa del 13 gennaio u.s.) avrebbe osato dichiarare che sono certi i “rischi da neonicotinoidi per le api”.
Memoria corta - La “coerenza” dell’Italia Come al solito, in
Italia, spicca il comportamento coerente dei nostri rappresentati. Dopo che la proposta del commissario Borg non era riuscita a riunire, nelle scorse settimane, né una maggioranza di Stati membri a favore, né una contraria, la
Commissione Europeaha deciso autonomamente una
moratoria (è bene sottolinearlo ancora non è un divieto definitivo, ma solo una moratoria
per dare il tempo alle multinazionali di fare qualcosa). L’Italia che si era pronunciata contro la decisione di Bruxelles di introdurre ulteriori restrizioni sui pesticidi non ha perso occasione per mostrarsi ferma e coerente. Così il presidente della Commissione Ambiente della Camera,
Ermete Realacci, ha affermato. “
Un passo avanti positivo“, che non rappresenta la soluzione definitiva, ma “
va nella direzione giusta“. “
Ora è importante che l’Italia si attivi per rendere definitivo il divieto dell’uso, visti i rischi che essi rappresentano per la salute delle api, così come evidenziato nei numerosi atti di sindacato ispettivo da me presentati nella passata Legislatura“. Dimenticando – tuttavia – che
se l’Unione Europea non è riuscita a deliberare il divieto definitivo di tali sostanze la colpa è anche del voto contrario dell’Italia.
Putin “sospende” Monsanto, Apicoltori USA denunciamo Obama Intanto la
Russia, a seguito di uno studio dello scorso anno che dimostrerebbe il legame tra le sostanze in questione e il cancro al seno, ha
sospeso l’importazione e l’uso del mais geneticamente modificato prodotto dalla multinazionale statunitense Monsanto. E un folto gruppo di
apicoltori statunitensi e ambientalisti ha denunciato il regime di Obama per l’uso continuato di questi neonicotinoidi dichiarando: “
Porteremo la EPA (Environmental Protection Agency-Agenzia per la Protezione Ambientale) in tribunale per il suo fallimento nella protezione delle api dai pesticidi. Nonostante il nostro grande sforzo per sensibilizzare l’agenzia sui problemi che pongono i neonicotinoidi, la EPA ha continuato a ignorare i chiari segnali di allarme di un sistema agricolo in difficoltà”.
La guerra è cominciata.
Che fanno l’Italia e gli Italiani? Come Ribellarsi?Sarebbe il caso di ribellarsi, e farlo subito. Farlo per salvaguardare la salute nostra e dei nostri figli. Sarebbe il caso di farlo “legalmente”, magari seguendo le
indicazioni della stessa Costituzione. Peccato che il
diritto alla ribellione (
Art. 50, c. 2 – attuale art. 54)
scomparve dalla Carta Costituzionale italiana (della colonia-Usa, chiamata Italia) addirittura nel
1947. L’Art. in questione recitava così: “
Quando i poteri pubblici violino le libertà fondamentali ed i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all’oppressione è diritto e dovere del cittadino“. Beh! Vista la situazione non ci resta che agire ugualmente e non solo con
pressioni e proteste presso i nostri rappresentanti, ma anche
boicottando sistematicamente le aziende che vendono questa “morte in bustina”. Prima di passare ad altri metodi…
Boicottiamo le Multinazionali e le aziende italiane al loro servizio Parliamone – prendendo un impegno fisso con le nostre coscienze e con i nostri figli – con i
consorzi agrari e i rivenditori della nostra zona e regione. Con tutti i coltivatori che nell’ignoranza stanno avvelenando loro, i loro stessi figli e devastando tutto il Creato. Devastando la nostra meravigliosa italia. Se non decideranno di optare per la vendita si sostanze, mangimi, sementi e fertilizzanti assolutamente e completamente biologici,
boicottiamoli senza pietà! Creiamo reti NO OGM di aziende biologiche e facciamo informazioneAl contrario creiamo “
reti di consorsi e rivenditori amici“
convertiti al biologico, da pubblicizzare e mandare avanti in tutti i modi. La situazione è critica. L’Osservatorio
Qui Europa lo ha potuto constatare negli ultimi giorni di persona, analizzando le fornitore di mangimi e sementi di circa 40
consorzi agrari e rivenditori, in Calabria: regione ad ex-vocazione agricola, ricchissima sulla carta, ma distrutta ed annichilita nei fatti. Sul campione analizzato, ad esempio,
nessuno aveva disponibile sul momento mangimi biologici (perché considerati anti-economici visti i prezzi maggiori rispetto a quelli creati in laboratorio) e – cosa ancor più grave –
nessuno dei consorzianti intervistato era a conoscenza degli effetti sull’uomo (tumori, leucemie, sterilità e alterazioni del DNA). Ma – ci chiediamo –
cosa controllano gli ispettori regionali e nazionali nelle loro periodiche ispezioni? Cosa, se non guardano alla cosa essenziale? La verità è che ormai da tempo essi stessi si sono trasformati in meri esattori. Diciamo basta! Abbiamo il diritto ed il dovere di ribellarci verso uno stato che per il dio denaro (e non solo)
viola sistematicamente i diritti dei cittadini, fino – evidentemente – alla morte degli stessi cittadini. Svegliamoci! (
aderisci alla campagna per la creazione di una rete NO OGM – se sei un operatore di settore scrivi una mail a: infounicz.europa@gmail.com)
C.Alessandro Mauceri, Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)
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OGM – Putin dichiara Guerra ... Seconda Parte | STAMPA LIBERA [/align]