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P.S.(tanto per chiarirci ):

...il Sigillo di Salomone
l'ho spesso portato e usato nella
Giusta maniera ...e cioè secondo
La Legge del Padre Celeste...e dei
Suoi messaggeri.
(senza Inganno alcuno .)

Immagine

Immagine

Non fossilizzatevi sui simboli,perchè possono essere
utilizzati ,con scopi diversi ovviamente,sia dalle
forze del Bene che da quelle del Male .
(almeno qui su questa Terra funziona così... )


Ad es. il Sigillo di Salomone risulta ottimo
come "protezione" dagli influssi malefici.
Lo sapevate ?


by -)domino(+



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MessaggioInviato: 14/04/2013, 14:12 
Cita:
catwalk ha scritto:


P.S.(tanto per chiarirci ):

...il Sigillo di Salomone
l'ho spesso portato e usato nella
Giusta maniera ...e cioè secondo
La Legge del Padre Celeste...e dei
Suoi messaggeri.
(senza Inganno alcuno .)

Immagine

Immagine

Non fossilizzatevi sui simboli,perchè possono essere
utilizzati ,con scopi diversi ovviamente,sia dalle
forze del Bene che da quelle del Male .
(almeno qui su questa Terra funziona così... )


Ad es. il Sigillo di Salomone risulta ottimo
come "protezione" dagli influssi malefici.
Lo sapevate ?


by -)domino(+







L'Esagramma

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L'Esagramma, o Stella a 6 punte, o Esalfa, è un simbolo antichissimo. Presso gli Ebrei esso rappresentava il regno Giudaico, ed era noto anche come Stella di Davide, o Scudo dell'Arcangelo Michele. È improprio, invece, l'appellativo Sigillo di Salomone con il quale spesso qesto simbolo viene riferito: il semiotico danese S.T. Achen, riferisce che il simbolo è noto sotto questo nome presso i Musulmani, mentre E. Zehren puntualizza che questo nome indichi invece la stella a cinque punte, o Pentagramma, ed è noto che i mistici ebraici dell'Età Medievale proprio così appellassero questo simbolo. Come Chiave di Salomone, invece, è rappresentato nei più antichi trattati di Magia. Ancora oggi è presente come parte centrale dell'emblema nazionale dello stato di Israele, ed è un simbolo dell'ebraismo. Nella Cabala questo simbolo rappresenta l'armonia dell'universo, in quanto composto da due elementi uguali e contrapposti: il triangolo con la punta verso l'alto, che simboleggia il principio attivo, maschile e benefico, ed il triangolo con la punta verso il basso, principio passivo, femminile e malefico. È anche utilizzato dalla Massoneria, in particolare dalla Gran Loggia d'Israele e dal Rito del Sacro Arco Reale di Gerusalemme. Nell'ambito dell'Alchimia, il simbolo è l'unione tra l'elemento del fuoco (simboleggiato da un triangolo equilatero con la punta rivolta verso l'alto) e quello dell'acqua (un triangolo equilatero con la punta rivolta verso il basso), e significa l'equilibrio cosmico. L’interpretazione alchemica non è però priva di agganci con i misteri della lingua ebraica. La stella appartiene, per usare i termini della fenomenologia delle religioni, alla serie delle teofanìe uraniche, vale a dire è un simbolo celeste, ed il cielo, in ebraico, si chiama shamayim, parola che unisce ‘esh (Fuoco) con mayim (Acqua).

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Varianti e derivazioni

Questo simbolo presenta diverse e numerose varianti e derivazioni, a seconda dei contesti nei quali viene inserito. Di seguito vengono indicati alcuni esempi tra i più notevioli.

Variante 1 - Esagramma con cerchio esterno

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Come per il pentagramma, che quando viene circondato dal cerchio esterno prende il nome di pentacolo e viene utilizzato soprattutto nel contesto dei rituali magici, o come segno su talismani, l'esagramma acquista una connotazione simile quando viene circondato dal cerchio che lo racchiude. Fu usato come tale nel simbolismo dell'Alchimia, come segno generale dell'Arte Spagirica. In tempi più moderni il simbolo venne adottato da Rudolf Steiner ed oggi è strettamente associato alla sua dottrina filosofica, l'Antroposofia.


Variante 2 - Simbolo apotropaico

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Questa variante dell'Esagramma è stata spesso utilizzata nei secoli scorsi con valenza apotropaica, che veniva tracciato sui granai e sulle case per combattere gli influssi malefici, tenere lontano la sfortuna e come auspicio di buona sorte. Secondo la credenza popolare, questo amuleto fornisce anche un efficace protezione contro i fulmini.

Variante 3 - Sigillo alchemico

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Questo è uno dei tanti segni utilizzato per indicare l'arte dell'Alchimia esoterica. Una variante elaborata di questo simbolo, qui mostrato in maniera schematica, è presente sul frontespizio dell'opera "Aureum Saeculum Redivivum" del filosofo ed alchimista rosacrociano Hernicus Madathanus (Francoforte, 1677). La parte centrale, che riproduce l'Esagramma, è formata dall'unione dei due principi fondamentali: l'Acqua ed il Fuoco, ovvero Materia e Spirito. Il cerchio rappresenta la dimensione ciclica o spirituale dell'uomo, che è infinita ed eterna. Al centro, il noto simbolo del Sole, ovvero dell'Oro. Una riproduzione in pietra di questo simbolo si trova ancora oggi sull'architrave della Porta Alchemica (o Porta Magica), nel cuore di Roma.

Source: L'Esagramma



Il Pentagramma

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Il simbolo del Pentagramma è chiamato anche Pentagono regolare stellato o Stella a 5 punte; se è presente anche il cerchio esterno, viene detto Pentacolo. Dal punto di vista grafico, esso può anche essere visto come l'unione di cinque lettere "A" alle loro basi: per tale motivo, questo simbolo viene spesso designato anche come Pentalfa, cioè: "Cinque Alfa" (dove l'Alfa è la prima lettera dell'alfabeto greco e corrisponde, anche graficamente, alla nostra "A" maiuscola). Sin dall'antichità, è stato associato al pianeta Venere. Questo pianeta, infatti, è l'unico del nostro sistema che può essere identificato con una semplice struttura grafica e senza equivoci, derivata dal tracciamento dei suoi movimenti astronomici attraverso lo Zodiaco. Infatti, se si segnano le posizioni planetarie di Venere lungo i 360° del cerchio zodiacale, la figura che si forma è proprio un pentagramma perfetto. Lungo questo percorso il pianeta passa da momenti di invisibilità a momenti di estrema luminosità; quando poi l'astro si trova in prossimità del Sole si manifesta secondo una duplice natura, ed è conosciuto come Stella del Mattino, Phosphoros, o Lucifero ("portatore di luce"), e come Stella della Sera, Hespheros o Afrodite (dea della bellezza, della sessualità e della pace). I popoli antichi l'hanno spesso associato alle loro maggiori divinità femminili: i Sumeri ad Inanna, la dea dei Cieli, i Babilonesi ad Astarthe, gli Accadiani a Ishtar, i Greci ad Afrodite, i Romani a Venere, e così via. Per gli Egiziani il simbolo raffigurava Horus, il figlio di Iside ed Osiride, il Sole. Rappresentava la materia prima alchemica, sorgente inesauribile di vita, fuoco sacro, germe universale di tutti gli esseri. Presso i mistici Ebrei medievali, questo simbolo era noto come Sigillo o Scudo di Salomone, termine che poi, nei secoli successivi, è andato ad indicare, impropriamente, la Stella a sei punte, o Esagramma. Durante il Medioevo il simbolo cominciò ad essere associato alla magia ed al Male, i popoli Nordici lo tracciavano sulle porte e sui muri delle loro abitazioni come talismano contro i malefici ed i Troll. Quando la stella viene tracciata con la punta verso il basso diventa la massima espressione del Male; spesso vi si trova la figura di un capro tracciata all'interno, e come tale è ancora oggi usata all'interno di gruppi o sette sataniche. Spesso in questa forma il simbolo viene chiamato Bafometto (o Baphomet), in riferimento alla presunta testa barbuta che i Templari dichiararono di adorare durante il processo che li portò all'estinzione. In Magia bianca la stella ha la punta rivolta verso l'alto, spesso vi è inscritta una figura umana con braccia e gambe divaricate. In tal guisa, ad esempio, è conosciuto anche come Pentagramma di Agrippa, dal nome del filosofo Heinrich Cornelius Agrippa von Nettesheim che così lo raffigurò nel "De Occulta Philosophia" (Amberes, 1530). La Massoneria conferisce al Pentalfa il significato particolare detto "numero d’oro", oppure "proporzione aurea": è la proporzione ermetica per la quale la parte minore sta in rapporto alla maggiore come la maggiore sta al Tutto. É ciò che la geometria indica come divisione di una retta in media ed estrema ragione. Il valore numerico del numero d’oro è 1,618, e nella figura della stella a 5 punte, ciascuno dei lati della stella è diviso da quello adiacente nella sua sezione aurea. Le proporzioni del numero d’oro si ritrovano in tutto ciò che nell’uomo crea una sensazione di armonia e di bellezza, ed il loro impiego è di grande aiuto nell’architettura. Per la Libera Muratoria la Stella Fiammeggiante simboleggia esotericamente il genio umano, inteso come raggio di Luce divina. Quindi essa costituisce sempre una promessa della Luce che deve venire. Essa rappresenta il Fuoco filosofico degli Alchimisti, che il Testi definisce la scintilla vitale comunicata dal Creatore alla materia, alchemicamente ottenuta non con la comune combustione, ma con l’acciarino o la lente ustoria. All’interno della Stella, partecipe della sua luce, si trova spesso la lettera "G", nella grafia latina oppure greca (Gamma), alla quale sono attribuiti remote significanze, quali: Grande Architetto dell'Universo, (o G.A.D.U.), God (Dio), Gloria, Grandezza, Gravitazione, Gnosi, Geometria, Genio e Generazione.

Immagine Immagine

Source: Il Pentagramma


Ultima modifica di Wolframio il 14/04/2013, 14:15, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 14/04/2013, 15:11 
"E. Zehren puntualizza che questo nome indichi invece la stella a cinque punte, o Pentagramma, ed è noto che i mistici ebraici dell'Età Medievale proprio così appellassero questo simbolo."

Interessante...questa non la sapevo ancora!
grazie Wolf...

ma insomma allora
'sti ebrei lo fanno o ci sono ???

[?]


Gli manca il LUME ....tra l'altro non è
stato scritto e tramandato ?
Che il Padre li ha privati del Suo Lume?

Correggetemi se sbaglio.



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MessaggioInviato: 14/04/2013, 15:35 
Cita:
Wolframio ha scritto:

Cita:
catwalk ha scritto:


Vabbè non mi hai risposto ...ma lo fate apposta ?
Oramai siete standard.
cosa pensi che io non sappia certe cose?
non capisco ...boh! [|)]



Tu hai mostrato un Sigillo di Salomone con un esagramma

Io ti ho mostrato che il Sigillo di Salomone è un pentagramma ed impropriamente è rappresentato con un esagramma.





Lo scopo del Male è proprio quello di confondere. [;)]

IL SIGILLO DI SALOMONE = STELLA DI DAVID =
SCUDO DI MICHAEL=ESAGRAMMA


Non avevo mai sentito di"qualcuno "
che avesse cercato di attribuirlo al pentagramma...
sinceramente per me è un sciocchezza....questa
affermazione.

"Io ti ho mostrato che il Sigillo di Salomone è un pentagramma "





[:D]



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MessaggioInviato: 14/04/2013, 15:52 
Ok tante ne sparo che una in più o una in meno non fà la differenza [:)]


Ultima modifica di Wolframio il 14/04/2013, 15:52, modificato 1 volta in totale.


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ma davvero pensate che un semplice simbolo indossato, qualunque cosa rappresenti, possa avere una influenza materiale sulla realtà? dai...



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MessaggioInviato: 14/04/2013, 16:00 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

ma davvero pensate che un semplice simbolo indossato, qualunque cosa rappresenti, possa avere una influenza materiale sulla realtà? dai...



Ma davvero tu pensi che noi pensiamo che un semplice simbolo indossato, qualunque cosa rappresenti, possa avere una influenza materiale sulla realtà....

Solo perchè ne parliamo? [:p]


Ultima modifica di Wolframio il 14/04/2013, 16:00, modificato 1 volta in totale.


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ah ok, chiedo SCUDO (cit.) :P :)

Cita:
catwalk scrive:
Lo scopo del Male è proprio quello di confondere.


Tu parli del male come fosse una entità fisica a se stante, il male non esiste come non esiste il bene in termini assoluti :) Tutto è male e tutto è bene a seconda del punto di vista. Un uomo intelligente diceva: tutto è relativo :)


Ultima modifica di MaxpoweR il 14/04/2013, 16:12, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Cita:
catwalk scrive:
Lo scopo del Male è proprio quello di confondere.




Un uomo intelligente diceva: tutto è relativo :)


Già...compreso il tuo pensiero però!

(=Relativo alla tua esperienza personale.)
...
non pensare a "metà".



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Cita:
Wolframio ha scritto:

Ok tante ne sparo che una in più o una in meno non fà la differenza [:)]


Ma va là...!Proprio perchè...nulla succede a caso...senza
volerlo mi hai fornita di un pezzo di "puzzle"...
che rende certe cose più Chiare.
Grazie!^ ^!!

(fai caso a questo...il pentagramma si può capovolgere...
l'esagramma no.E non a caso!ehehehehheh!)



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Così ? Immagine Immagine



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Cita:
MaxpoweR ha scritto:


Cita:
catwalk scrive:
Lo scopo del Male è proprio quello di confondere.


Tu parli del male come fosse una entità fisica a se stante, il male non esiste come non esiste il bene in termini assoluti :) Tutto è male e tutto è bene a seconda del punto di vista. Un uomo intelligente diceva: tutto è relativo :)



Al di sopra di tutto ci sta la

GIUSTIZIA DIVINA

Poi seguono L'AMORE E LA PACE.

Infatti senza Giustizia non può esserci
nè l'uno nè l'altra.

Solo con la Giustizia può Regnare il Bene.
Senza Giustizia Regna il Male.

E' una Legge Universale Immutabile.
su cui si Regge l'Intero Universo.

"Chi parla d'Amore senza parlare di Giustizia
ha le Corna. "





ciao ciao [|)]



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Cita:
Wolframio ha scritto:

Così ?


Wolf...per cortesia ....non stiamo parlando di stupidaggini.
potresti se puoi ..se no chiedo aiuto ai moderatori ...cercare
di non postare simboli satanici PER FAVORE ?
IO NON LI VOGLIO NEMMENO VEDERE.
ED E' BENE CHE NON LI VEDANO NEMMENO GLI ALTRI.
GRAZIE!!!


Ultima modifica di catwalk il 14/04/2013, 18:39, modificato 1 volta in totale.


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Il Pentagramma

Mikael Iahel

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Il Pentagramma, chiamato pure Pentalfa, Pentagono, Pentacolo di Agrippa, Stella del microcosmo, Stella di luce, Stella dei Magi, Stella dell’Iniziazione, è quella figura composta da cinque punte: simbolo antichissimo e potente dai molteplici significati.

Disegnato con una sola punta rivolta verso l'alto, è un segno benefico che raffigura il corpo umano con le braccia aperte e le gambe divaricate; l'apice di questa stella riproduce, infatti, la testa dell'uomo, le altre quattro punte sono le sue membra.

In questa posizione, il Pentagramma è una rappresentazione del bene, dell'ordine, dell'unità, della vittoria, della luce solare, della potenza dell’azione e della sana volontà direttiva.

Esprime l'essere umano dotato di ragione illuminata nelle sue vesti di emblema evolutivo che, grazie a questa virtù, occupa una posizio­ne più elevata rispetto ad altre creature e così riesce a dominare la materia, gli istinti e le passioni bestiali. E’ l’uomo la cui volontà conduce e dirige armonicamente i pensieri, le emozioni e tutte le azioni. Colui che è proteso verso la Luce Suprema, ovvero quel tipo di discepolo che ha compreso i cinque principali aspetti del suo essere (corpo fisico, corpo eterico, corpo emozionale, corpo mentale, corpo causale o spirituale) e quindi ha rivelato e “consapevolizzato” la spiritualità che è dentro di lui, cioè la propria Scintilla Divina o Sé Superiore, frammento dell’Assoluto.

Tutto ciò viene espresso magnificamente anche nel famoso disegno di Leonardo da Vinci, dove l’immagine di un uomo è sovrapposta ad un Penta­gramma racchiuso da un cerchio: l'essere umano come microcosmo nel Macrocosmo; ossia quel piccolo universo che è definito uomo (microcosmo) possiede potenzialmente, nella propria natura interiore, tutte le energie ed i poteri del Grande Universo (Macrocosmo). A questo proposito ci viene incontro l'assioma ermetico “ciò che è in alto è come ciò che è in basso”, a conferma che l'uomo è un riassunto del Macrocosmo, un suo particolare e preciso riflesso.

Pertanto il Pentagramma è il simbolo, per eccellenza, dell’uomo-microcosmo!

Tuttavia, la sua simbologia non si esaurisce con le suddette spiegazioni; essa va ben oltre, poiché questa stella non rappresenta soltanto l'essere singolo, bensì qualcosa di più vasto ed inclusivo.

Secondo la Dottrina Cabalistica è infatti l'Uomo Totale, quell'Adamo Celeste che non è caduto in peccato ed, in quanto Primordiale, è l'unione di tutti gli uomini della terra in un unico Uomo, cioè il Progenitore della Razza Umana fatta ad immagine di Dio. Riferito alle Dieci Sefiroth, sul piano della percezione umana, l’Adamo Celeste o Adam Kadmon è la presenza della Divinità nella sua essenza universale: il Logos manifestato !

Nel Cristianesimo Esoterico, invece, è identificato col “corpo” di Gesù il Cristo, del quale tra l'altro né richiama a livello fisico le cinque piaghe; oppure, spesso viene visto come la Divinità incarnata che è discesa sulla Terra per vivificare la so­stanza materiale: il Verbo Divino, il Cristo Cosmico, il Messia Celeste.

Questo disegno, insomma, è l'archetipo dell'Umanità e la sua forma perfetta costituisce l'Ideazione originaria che scaturì dall'Assoluto e, guidata dall'Intelligenza Divina, ordinò e costruì sui piani più bassi la mate­ria, gli elementi della natura; rappresenta così la più grande realizza­zione di Dio e dell'Essere Umano !

Non a caso, nella Scienza della Gnosi, il Pentagramma è stato descritto spesso “Fiammeggiante”, indicazione d’Onnipotenza, per dare l'accento alle forze della Gran Luce Una che agisco­no per mezzo suo, poiché da ogni suo angolo rientrante si diparte un raggio che mostra un'emanazione luminosa della Divinità.

Presso gli antichi Egizi, era l'immagine di Horus, figlio del Sole e di Iside, ed incarnava la materia prima, il Fuoco sacro, la sorgente inesauribile di vita ed il germe universale di tutti gli esseri.

Il Pentagramma è anche il Pentalfa o Pentagono regolare stellato di Pitagora. Si racconta che come simbolo probabilmente è stato ideato da Pitagora, dopo che ebbe risolto il problema relativo al segmento aureo, che è quella parte del raggio di un cerchio corrispondente al lato del decagono in esso inscritto; questo segmento aureo è chiamato “divina proporzione” poiché rende le forme molto soddisfacenti a vista d’occhio e quindi determina delle proporzioni armoniose. Pentalfa significa "cinque alfa", ossia cinque principi e Pitagora, ai quattro principi esposti da Empedocle, ne aggiunse un quinto unitario: la natura. Gli fu dato questo nome proprio perché riproduce la lettera A (alfa) sulle cinque punte della Stella o nelle cinque diverse posizioni. I pitagorici disegnavano il Pentalfa con una circonlocuzione che intendeva rappresentare un triplice triangolo intrecciato, ossia costruivano questa figura da un’unica linea chiusa che si intreccia, dando luogo a segmenti i cui rapporti si richiamano alla sezione aurea. Il Pentalfa aveva un significato mistico di perfezione ed era adottato come segno di riconoscimento. Soprattutto i discepoli lo tracciavano nelle loro lettere come saluto bene augurante e quindi per significare la parola "sta bene", vale a dire armonia e salute. In questo modo gli veniva attribuito il potere di mantenere l'uomo in buona condizione fisica ed i pitagorici per rendere più efficace il suo valore occulto, scrivevano in corrispondenza dei vertici di questa Stella le lettere della parola “Salus”, cioè salu­te. Si pensava così che il Pentalfa potesse assicurare l'equilibrio delle cinque funzioni principali dell’uomo, l’integrazione armonica dei differenti aspetti umani.

Sempre questo simbolo, inoltre, accompagnava gli iniziati ai misteri pita­gorici durante tutta la giornata, dal momento in cui si alzava­no, alle prime luci dell'alba, fino a sera quando si ritiravano nella propria stanza. Esso si trovava pure nella sala dove gli iniziati consumavano i pasti frugali ed al fine di ogni pasto, il più anziano ricordava ai fratelli le cinque regole fondamentali di “giusta vita” che corrispondevano ai cinque angoli del Pentagramma:

1) esiste una sottile magia che unisce tutti gli esseri viventi e rispetta tutto ciò che vive;

2) impara a nutrire solamente pensieri buoni;

3) vieni in aiuto alle leggi divine e combatti l'illegalità;

4) adora solamente gli altari incruenti e offri agli dei i profumi della natura;

5) studia attentamente i presagi, le profezie e tutti i segni spontanei e ricordati che nulla avviene per caso.

Nella Massoneria il Pentagramma è l'emblema del libero pensiero e del santo Fuoco del genio umano che si innalza verso le cose grandi e sconfinate, ma è anche una promessa della Luce che deve venire ed illuminare le ombre della profanità.

Per i Rosacruciani è il simbolo dell’anima quintuplice, dunque dell’Uomo nuovo rinato; cinque sono infatti le potenze animiche: la vegetativa, la sensitiva, la concupiscibile, l’irascibile e la razionale.

Per i Teosofi è il Manas, l’Anima Cosciente, l’Ego Superiore, cioè il quinto principio, rappresentazione dell’uomo pensante e consapevole.

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In rapporto all’aspetto energetico dell’uomo, invece, corrisponde al quinto chakra "vishuddha" il centro di forza che risiede sul corpo eterico, in corrispondenza del plesso carotideo, della gola; questo chakra è la sede del verbo creatore, del suono in azione, della parola attiva e costruttiva; chi lo armonizza e riesce ad attivarlo segue la strada della Saggezza Antica, ossia quel Sentiero che conduce l'uomo verso la nuova creazione di se stesso, alla vera e propria nascita sul piano dello Spirito.

Nell’esoterismo della Scuola Arcana di Alice Bailey, il Pentagramma è la Stella dell’Iniziazione, poiché richiama le Cinque Iniziazioni o espansioni di coscienza che il discepolo può ottenere progressivamente sul nostro Sistema Planetario e che ci ricordano i cinque episodi salienti della vita di Gesù il Cristo:

1) La Nascita nella Grotta o 1^ Iniziazione, che simboleggia il controllo completo del corpo fisico-eterico;

2) Il Battesimo o 2^ Iniziazione: il controllo totale del corpo emotivo, dei propri sentimenti;

3) La Trasfigurazione sul Monte o 3^ Iniziazione: la completa padronanza del corpo mentale, dei propri pensieri e l’allineamento armonico dei tre corpi inferiori;

4) La Crocifissione o 4^ Iniziazione: il sacrificio, la rinuncia, il servizio spirituale, l’attivazione del veicolo Buddhico o dell’Amore-Saggezza;

5) La Resurrezione o 5^ Iniziazione: l’ascensione, l’illuminazione, il ritorno alla Casa del Padre, l’attivazione del veicolo Atmico o della Volontà Spirituale.

Il discepolo che giunge alla fine di questo Sentiero (5^ Iniziazione) diviene un autentico Iniziato, ossia si è trasformato in colui che è entrato nel Cuore di Dio e quindi ama i suoi simili; in colui che è entrato nella Mente di Dio, quindi è un servitore del Piano Divino; in colui che comprende il Proposito di Dio e quindi può affermare tranquillamente: “Sia fatta la Tua Volontà, non la mia”.

Il Pentagramma, infine, non solo è legato a queste 5 tappe della crescita interiore del singolo uomo, ma anche agli stadi dell’evoluzione di tutto il genere umano che, guarda caso, sono sempre cinque:

- Stadio del Cancro, che è tipico degli uomini che si identificano con la forma, i cui valori sono superficiali e strettamente connessi alla materialità; sono tutti coloro che sopra ogni cosa pongono i propri desideri egoistici; rappresenta lo stadio del 60% dell’Umanità.

- Stadio del Leone, in cui gli uomini affermano la propria personalità e diventano protagonisti, cioè la loro identità passa da collettiva ad individuale; è lo stadio del 30% dell’Umanità, quella parte di persone che utilizza principalmente la mente razionale.

- Stadio dello Scorpione, che è il sentiero della prova e della purificazione, ove le vecchie forme vengono abbattute ed i desideri trasmutati in aspirazioni; questo stadio appartiene agli aspiranti spirituali che iniziano a prendere man mano coscienza di essere una cellula che fa parte di un Organismo maggiore e quindi avviano il passaggio dall’io personale al noi, al Tutto. Tali aspiranti imparano a stabilire rapporti, a cooperare e ad agire con intelligenza.

- Stadio del Capricorno, che rappresenta il sentiero del discepolo, di colui che opera in perfetto equilibrio tra spirito e materia. Il vero discepolo ha avuto l’incontro permanente con la propria Anima e volge lo sguardo disinteressato verso l’Umanità.

- Stadio dell’Acquario, infine, ove la nota dominante è il Servizio; è lo stadio dei Maestri e degli Iniziati che lavorano per l’evoluzione di tutta la famiglia umana e per quella dei regni inferiori (minerale, vegetale ed animale) . In questo servizio che svolgono c’è piena consapevolezza dei passi da compiere per favorire il miglioramento di tutti.



Per la Magia, il Pentagramma è conquistatore di potenza, felicità ed amore; esso dona sicurezza e direziona verso la meta ideale, modera le istintualità ed esalta la genialità umana: per questo simboleggia quell'e­nergia capace di dominare le potenze demoniache e le attrazioni elementari.

E’ la Stella di Luce che splende nelle tenebre ed in quanto tale è il più autorevole emblema delle forze dello Spirito che lottano per emergere dal buio della materia, ossia esprime l'azione iniziati­ca che squarcia l'oscurità della ragione logica e meccanica.

Nel Medio Evo molti autori prestigiosi fregiavano le prime pagine dei loro manoscritti di Stelle a cinque punte perché così credevano di assicurare il pieno successo alla loro opera.

I maghi dell’antichità tracciavano il Pentagramma sulla soglia della loro porta per proteggersi dal malocchio e dalle stregonerie; nell'architettura di molte chiese, infatti, questo disegno vuole significare una difesa efficace contro il diavolo qualora egli volesse entrare nel luogo sacro e l'abbazia di Westminster (Inghilterra), il cui finestrone occidentale è a forma stellare, ne è un magnifico esempio.

Il suo influsso è stato riconosciuto pure dal Goethe, nel suo capolavoro, dove Faust in un bel monologo, riferendosi al Pentagramma, dice: “Sento la giovane e santa voluttà della vita fremere nei miei nervi e correre nelle mie vene; fu forse un Dio quello che tracciò questo segno che calma la vertigine dell’anima mia, empie di gioia il mio povero cuore e, in uno slancio misterioso, svela intorno a me le forze della natura?”. Sempre in questo capolavoro, lo stesso Faust si lamenta che Mefistofele è entrato nel suo studio, nonostante la presenza del Pentagramma: “eh, dimmi, figlio dell'inferno se il Pentagramma contrasta ogni magia, come sei potuto entrare?”. E, a questo punto, Mefistofele risponde: "osservalo, non è tracciato bene; uno degli angoli che ha la punta in fuori non è, come tu vedi, completamente chiuso” .

Nelle cerimonie di Teurgia il Pentagramma è usato spesso per le evocazioni di entità positive e per purificare astralmente le persone od i luoghi; le forze malvagie, infatti, fuggono alla vista di questo simbolo poiché rappresenta l'Uomo Spirituale che con l'aiuto della Potenza Cosmica Universale scaccia gli esseri involuti e le negatività.

Paracelso, grande iniziato del passato, affermava spesso che tutte le figure magiche e tutti i segni cabalistici dei pentacoli a cui obbediscono gli spiriti si riducono a due che sono la sintesi di tutti gli altri: il segno del Macrocosmo che è l’Esagramma (o Sigillo di Salomone) ed il segno del Pentagramma.

Si racconta che Levi, Papus, Paracelso e tanti altri esperti occultisti, mediante l’uso del Pentagramma, evocarono molte entità e compirono prodigi strabilianti.

Questi maestri passati, durante i loro rituali, tracciavano nell'aria il Pentagramma principalmente con la spada, oppure con il dito indice della mano destra, od anche con il solo sguardo colmo di concentrazione e facendo vibrare nell'aere un “nome di potere”.

Essi servendosi della spada, ben sapevano, che questo strumento magico è connesso al Pentagramma, in quanto simbolo di quella luce ricollegabile al Verbo divino, alla Parola (si pensi a certe parole che tagliano come spade).

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Ecco cosa ha scritto E. Levi nel suo "Dogma dell'Alta Magia": <<il Pentagramma esprime il dominio dello spirito sugli elementi; è con questo segno che si incatenano i demoni dell'aria, gli spiriti del fuoco, gli spettri dell'acqua e i fantasmi della terra. Armato di questo segno e opportuna­mente disposto, potrai vedere l'infinito, attraverso alla facol­tà che si chiama occhio dell'anima, e farti servire dalle legioni degli angeli e dalle colonie dei demoni >>.

Così il Pentagramma è un segnale del Volere Sovrano, forte mezzo d’azione dell’Iniziato alla vera Magia. In Esso vengono catalizzate tutte le forze interiori del Magista, in particolare la volontà, il coraggio e la fermezza. Ed è per queste proprietà che viene utilizzato nella creazione dei talismani-pentacoli più potenti dell'arte occulta; ed è sempre per lo stesso motivo, che alcuni operatori del mondo esoterico ricamano delle Stelle a cinque punte sulle loro vesti rituali .

Dal punto di vista della magia cabalistica, il Pentagramma è importante per la costruzione del Pentacolo delle 50 Porte della Scienza Celeste: E. Levi ne descrive accuratamente il metodo di costruzione e fornisce le istruzioni per l'accesso alle varie porte o passaggi verso altre dimensioni, altri stati coscienziali.

Sempre, secondo la Scienza magica della Cabala, questo simbolo rappresenta i quattro elementi tradizionali (fuoco, acqua, aria, terra) attivati dall’Etere, ovvero da ciò che viene descritto con svariati e molteplici nomi, quali Quintes­senza, Mercurio dei filosofi, Grande Agente Magico, Fluido Astrale, Luce Astrale, Spirito Santo, Prana e che in altri termini non è altro che il “Gran Respiro” della Divinità, ossia la sottile sorgente di ogni forza del piano materiale. L’Etere compenetra tutte le cose e tutta la materia: da esso tutto si diparte e ad esso tutto ritorna !

La punta più in alto nella Stella del Pentagramma simboleggia l’Etere (o Spirito), la punta in alto a destra dell'osservatore è l'Aria (lo stato gassoso della natura materiale), la punta in alto a sinistra è l'Acqua (lo stato liquido della materia), la punta in basso a destra è il Fuoco (lo stato della materia in combustione, la radianza della natura) ed infine la punta in basso a sinistra è la Terra (lo stato solido della materia).

Si sa che ogni medaglia ha un proprio rovescio e a questa regola non sfugge neanche il Pentagramma, che possiede infatti una sua valenza negativa, il suo contrario: a tal proposito, questa figura simbolica viene disegnata nella posizione rovesciata, cioè con due punte rivolte verso l'alto, assumendo così le sembianze del demonio, la testa del caprone infernale.

Il bene e l'uomo saggio si sono trasformati improvvisamente nel male, nella grande bestia, (contrassegnata dal numero 666 dell'Apocalisse), in colui che si abbandona alla concupiscenza dei cinque sensi, agli istinti primitivi e malvagi, all'animalità più brutale. Pertanto il disegno del Pentagramma capovolto è sinonimo di disordine, d’ignoranza, d’egoismo, di sconfitta dei valori morali e di vittoria del regno della materia grossolana su quello dello Spirito puro.

Con questa posizione altamente deleteria si entra in sintonia con gli spiriti bassi, con le entità maligne, con i membri della fratellanza oscura, le larve astrali e tutti quelli che operano al nero.

Grazie a questa ulteriore considerazione, diciamo allora che il Pentagramma è il vero ed autentico simbolo del libero arbi­trio: l'uomo infatti può scegliere la strada che gli piace di più, quella del bene (evoluzione) o quella del male (involuzio­ne), quella che canalizza le Energie Divine e fa diven­tare padroni della natura materiale, oppure quella che allontana sempre di più dagli Spiriti Celesti e così rende succubi delle entità più tenebrose.

Il Libero Arbitrio, di chi si serve del giusto aspetto del Pentagramma, è lo strumento di una volontà completamente destata e consapevole; permette cioè di generare un atto volitivo iniziatico che sorge da una visione mentale ampia e radiosa. Questa libertà di scelta illuminata manifesta le potenzialità di una coscienza avanzata e così rappresenta la via del potere fattivo e consapevole, potere che viene posto al servizio del Benessere Generale. E’ il frutto dell’Anima !

Solo l'uomo che si affida alla retta fede e alla Volontà Superiore, l’uomo che ama e serve, Immagine

può utilizzare al meglio le meraviglie del Pentagramma con l'apice rivolto in sù e scoprire così dentro di sé la Stella fiammeggiante, la Stella dei Magi, ciò che guida al Luogo Santo ove nasce la Divinità incarnata, il Figlio di Dio.

In “Storia della Magia”, sempre E. Levi ci fa sapere che: “La Stella che conduceva gli antichi Magi è la medesima che ritroviamo in tutte le iniziazioni: per gli alchimisti è il simbolo della quintessenza; per gli occultisti è il grande arcano, per i kabbalisti è il Pentagramma sacro. La sua conoscenza dà allo spirito dell'uomo uno strumento di certezza assoluta, e alla sua volontà una potenza sovrana”.

In conclusione, è possibile asserire che la conoscenza dei tanti misteri celati nel Pentagramma fa pienamente comprendere ad ogni discepolo l’esatto significato del suo ruolo nel contesto dell'intera Creazione, gli indica la missione da svolgere e portare a compimento, lo informa sul Piano Divino che è in lui e sopra di lui.

Probabilmente le risposte alle tre classiche domande della Sfinge si possono trovare nella precisa comprensione della grande Verità racchiusa e protetta dal Pentagramma fiammeggiante.

pubblicato per la prima volta su Lex Aurea 20

www.fuocosacro.com

Source: IL PENTAGRAMMA



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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 14/04/2013, 18:40 
Cita:
catwalk ha scritto:

Cita:
Wolframio ha scritto:

Così ?


Wolf...per cortesia ....non stiamo parlando di stupidaggini.
potresti se puoi ..se no chiedo aiuto ai moderatori ...cercare
di non postare simboli satanici PER FAVORE ?
IO NON LI VOGLIO NEMMENO VEDERE.
ED E' BENE CHE NON LI VEDANO NEMMENO GLI ALTRI.
GRAZIE!!!





Per evitarli bisogna pure vederli [;)]



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