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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 05/09/2015, 19:56 
L'Aeronautica Militare, caro mio, garantisce le previsioni solo per le otto/sedici ore successive ... Questo ho imparato, saputo e visto ... [^]



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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 05/09/2015, 20:21 
Ecco appunto.. chi si affida alle previsioni a lungo termine è meglio che si affidi all'oroscopo.
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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 05/09/2015, 22:55 
Wolframio ha scritto:
Vorrei capire una cosa.... ma questi siti che dite, ognuno fà le previsioni come gli astrologi fanno l'oroscopo?. Non uno che dice la stessa cosa, oppure attingono ad un servizio meteo serio come potrebbe essere quello dell'areonautica militare?

ci sono centri di calcolo specializzati che forniscono mappe che i meteorologi, quelli seri, studiano per fornire la previsione. i siti commerciali, chiamiamoli così, hanno invece un software che sempre sulla base di queste mappe, elaborano una tantum le previsioni, spesso con risultati ilari. ma tant'è, come dicevo prima, all'italiano medio basta che qualcuno dica qualcosa, poi se è una minchiata ha anche il piacere di lamentarsi.


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 07/09/2015, 18:41 
La vita alle porte dell'inferno
A gennaio i glaciologi hanno trivellato 740 metri di ghiaccio nel punto dove l’Antartide incontra il mare. Un robot calato nel buco ha scoperto pesci e altri animali che vivevano in appena dieci metri di mare, a 850 chilometri dalle acque dell’oceano aperto e dalla luce, mentre gli scienziati pensavano che luoghi così remoti fossero quasi senza vita. I pesci mangiano piccoli anfipodi che a loro volta si nutrono di microbi. In un luogo così isolato, i microbi potrebbero alimentarsi con i detriti che si staccano dalla superficie inferiore del ghiaccio mentre scivola nell’acqua. Senza luce solare e fotosintesi, i microbi ottengono energia da questi detriti con modalità insolite. La scoperta apre alla possibilità che ci sia vita in luoghi della Terra finora ritenuti inabitabili e su pianeti e lune come Europa.

http://www.lescienze.it/archivio/artico ... 04-09-2015

...se resiste la vita in posti cosi' estremi e proibitivi,ci sono buone probabilita'che la vita sia attecchita anke in remoti satelliti o pianeti del ns sistema solare [:305] [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 07/09/2015, 19:31 
... e se fosse vero lo scopriranno (o ce lo diranno) quando saremmo morti! Forse, i figli di quelli che sono ora sul Forum ........ [:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 07/09/2015, 19:40 
ubatuba ha scritto:
La vita alle porte dell'inferno
A gennaio i glaciologi hanno trivellato 740 metri di ghiaccio nel punto dove l’Antartide incontra il mare. Un robot calato nel buco ha scoperto pesci e altri animali che vivevano in appena dieci metri di mare, a 850 chilometri dalle acque dell’oceano aperto e dalla luce, mentre gli scienziati pensavano che luoghi così remoti fossero quasi senza vita. I pesci mangiano piccoli anfipodi che a loro volta si nutrono di microbi. In un luogo così isolato, i microbi potrebbero alimentarsi con i detriti che si staccano dalla superficie inferiore del ghiaccio mentre scivola nell’acqua. Senza luce solare e fotosintesi, i microbi ottengono energia da questi detriti con modalità insolite. La scoperta apre alla possibilità che ci sia vita in luoghi della Terra finora ritenuti inabitabili e su pianeti e lune come Europa.

http://www.lescienze.it/archivio/artico ... 04-09-2015

...se resiste la vita in posti cosi' estremi e proibitivi,ci sono buone probabilita'che la vita sia attecchita anke in remoti satelliti o pianeti del ns sistema solare [:305] [:305]


Se vogliamo prendere spunto da tutte le nicchie ecologiche terrestri, ma di fatto ALIENE, che sono abitate per definire i parametri in cui è possibile che la vita resista, sono pochi i luoghi del sistema solare che potremmo definire inospitali a priori :)



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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 07/09/2015, 20:02 
Ufologo 555 ha scritto:
... e se fosse vero lo scopriranno (o ce lo diranno) quando saremmo morti! Forse, i figli di quelli che sono ora sul Forum ........ [:305]


Troppo ottimista ufò, io penso che anche loro non vedranno mai un bel niente se non personalmente...



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 07/09/2015, 21:12 
Guarda su youtube.com

https://www.youtube.com/watch?v=-RolEk6exv0

Terrificante alluvione in Spagna video shock!!!

Immagine
Spagna - la citta di di Adra e' stata letteralmente spazzata via dalla furia delle acque di un fiume in piena.Le terrificanti immagini parlano da sole,la tempesta si e' abbattuta sulla regione,
come accade sempre ultimamente, in modo particolarmente violento.Signori bisogna assicurarsi contro le calamita' naturali vi diranno tra poco in tv, cosi' andrete ad aumentare i bilanci delle banche che sono propietarie delle compagnie assicurative e che finanziano la geoingegneria.

Source: TERRA REAL TIME: Terrificante ...vione in Spagna video shock!!!



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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 08/09/2015, 15:37 
considerando che quest'estate non abbiamo praticamente avuto scambi meridiani (colate fredde da nord) e che quindi la temperatura del mare sia mediamente più alta, c'è parecchio geopotenziale che non tarderà ad esprimersi con eventi di forte intensità su tutta l'area mediterranea quest'autunno. già nei prossimi giorni il sud italia potrebbe vivere eventi abbastanza severi, sicuramente ce ne saranno altri per tutto l'autunno e la prima parte dell'inverno.


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 09/09/2015, 16:02 
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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 09/09/2015, 16:47 
Il “Kernlose winter”, come viene spesso denominato nel linguaggio scientifico, in ambito climatologico, non è altro che una particolarità del clima estremo del Plateau dell’Antartide. Il “Kernlose winter” lo possiamo definire un forte raffreddamento che si realizza con la scomparsa del sole sotto l’orizzonte e rimane pressoché costante per tutto il periodo invernale, con scarsissime variazioni del campo termico nel cuore del continente antartico. Per oltre 6-7 mesi di fila, in genere da Aprile a Settembre, le temperature nelle zone centrali del Plateau antartico restano inchiodate sotto i -60°C. Il “Kernlose winter” difatti rappresenta la grande peculiarità del clima antartico, visto che è quasi sconosciuto nell’emisfero boreale, tranne che per alcune ristrette zone dell’altopiano ghiacciato della Groenlandia, dove il fenomeno risulta ben più attenuato e regolare rispetto all’Antartide. In sostanza indica la grande stazionarietà delle temperature medie durante il semestre invernale nel cuore dell‘entroterra antartico. Questa caratteristica è resa evidente dalle medie termiche mensili archiviate della base di Amundsen-Scott nel cuore del continente antartico.
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Aprile; -57.3°
Maggio; -58.0°
Giugno; -58.6°
Luglio; -60.1°
Agosto; -59.7°
Settembre; -59.3°

antarctic-base-mountains-storm_12150_600x450Come è ben evidente dai dati mensili della base, con l’avvio dell’inverno australe, la differenza tra il mese più freddo e quello più caldo è contenuta in appena 2.8°. Praticamente le temperature medie durante tutto il semestre freddo scendono sotto la soglia dei -60°C, rendendo teoricamente possibile il raggiungimento delle temperature estreme in qualunque momento del periodo invernale. Cosa che non avviene nell’Artico, dove i valori termici raggiungono un minimo assoluto annuale solo dopo una lunga e prolungata discesa fra Novembre e il mese di Marzo, cui fa seguito una risalita termica altrettanto lunga e prolungata. Il “Kernlose winter” venne scoperto per la prima volta in assoluto sul finire del 1956 quando Paul A. Siple raggiunge l’Antartide come responsabile della base di Amundsen-Scott. Al termine del primo inverno antartico del 1957 Siple annotò una temperatura media di -62.4°C nel mese di Settembre, il più freddo di tutti. Durante il primo anno di osservazione, fra i rigori del gelido Polo Sud, Siple commentò cosi la sua esperienza – « Una delle cose sconcertanti circa il nostro inverno era che non abbiamo raggiunto la temperatura di -120 °F che avevo predetto. La nostra curva media di temperatura, che mi ero aspettato si portasse normalmente sul fondo come altrove sul globo, invece s’era appiattita sopra i -90 °F (-67,8 °), salvo per brevi discese sotto questo livello all’inizio e alla fine della nostra notte invernale ».

600px-Antarctica_6400px_from_Blue_MarbleQuel che più stupisce dalle osservazioni sul campo è la grande regolarità dell’andamento termico invernale, che può essere soggetto a escursioni brevi e intense, ma che tende a riposizionarsi su valori inferiori a quelli sperimentabili in qualunque altra zona climatica del nostro pianeta per un periodo relativamente lungo. L’appiattimento della curva termica dei valori medi permette che i minimi assoluti siano raggiunti in qualunque periodo del semestre invernale, a differenza dell’Artide. Successivi studi e oltre mezzo secolo di osservazioni hanno chiarito alcuni aspetti del “Kernlose winter”. Questa grande costanza dei valori termici durante tutto il periodo invernale australe è originata da una totale mancanza di insolazione, e quindi da un bilancio radiativo nullo o negativo, che può essere compensato solo in parte da apporti di calore esterni, in genere provenienti dagli oceani che circondano le coste del Polo Sud. La peculiare conformazione del territorio dell’Antartide, circondato da ben tre oceani, rende possibile questi scambi che mantengono l’equilibrio delle temperature medie, impedendo di scendere su valori ancora più bassi. Inoltre lo spesso strato di inversione termica che si origina sopra il Plateau ghiacciato, li dove domina il potente anticiclone termico permanente antartico (con valori barici che possono raggiungere i 1055-1060 hpa), mantiene costante e omogeneo l’andamento termico da Aprile a Settembre. Sovente il “Kernlose winter” si protende fino alla fine del mese di Settembre e all’inizio di Ottobre, prima che si creino dei minimi di pressione che richiamano correnti di matrice oceanica, calde e umide, che possono penetrare fin dentro il Plateau, determinando dei rialzi termici che vanno a rompere lo strato di inversione termica che ha mantenuto in vita il “Kernlose winter”. Oltre all’Antartide il “Kernlose winter” si può presentare in piccola parte anche in alcune aree del Plateau della Groenlandia durante l’inverno boreale.

http://www.meteoweb.eu/2014/09/il-costa ... he/133066/


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 18/09/2015, 18:42 
Dopo una pausa che durava dai tardi anni ottanta, negli anni 2000 l'Oceano antartico, uno dei più importanti “pozzi di carbonio” del mondo, ha ripreso ad assorbire anidride carbonica a ritmo elevato. Lo afferma un nuovo studio sulla base dei dati registrati nell'ultimo decennio con campionature delle acque superficiali e delle rilevazioni via satellite delle temperature, della salinità e del contenuto di clorofilla(red)

L'Oceano antartico ha ricominciato ad assorbire anidride carbonica a tassi elevati dopo una pausa che durava dai tardi anni ottanta, scongiurando il pericolo che fosse arrivato alla saturazione. Lo afferma un nuovo studio pubblicato su “Science” da Peter Landschützer del Politecnico di Zurigo e colleghi di una collaborazione internazionale.

“L'Oceano antartico si comporta come un gigantesco polmone, in grado di assorbire dall'atmosfera grandi quantità di anidride carbonica, che viene successivamente rilasciata”, ha spiegato Dorothee Bakker, coautrice della ricerca. “I mari intorno all'Antartide assorbono molta più anidride carbonica di quanta ne rilascino, e assorbono il 40 per cento delle emissioni dovute al consumo di combustibili fossili”.

Nei primi anni 2000, tuttavia, gli studiosi scoprirono che di lì a breve il “pozzo di carbonio” dell'Oceano antartico avrebbe potuto saturarsi: era un evento inatteso, poiché fino ad allora si riteneva che esistesse una relazione tra la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera e la capacità di assorbimento dell'oceano.


Landschützer e colleghi hanno analizzato i dati riguardanti le concentrazioni di anidride carbonica nelle acque superficiali dell'Oceano antartico rilevati dal Surface Ocean CO2 Atlas (SOCAT), che raccoglie le misurazioni di 14,5 milioni campionature effettuate tra il 1957 e il 2014, e li hanno poi confrontati con le misurazioni da satellite delle temperature dell'acqua, della salinità e del contenuto di clorofilla.

I risultati dimostrano che il pozzo ha ripreso a funzionare intorno al 2002 e che nel 2010 i livelli di assorbimento sono tornati gli stessi che ci si sarebbe aspettati se la sua capacità di assorbimento dipendesse solo dalle concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica.

La scoperta dimostra che la capacità di assorbimento dell'oceano può variare notevolmente. Ma qual è l'origine di questa variabilità? Secondo i ricercatori, è da imputare ai cambiamenti negli schemi meteorologici.

Con l'inizio del secolo, gli schemi di pressione atmosferica sono cambiati, e con essi gli schemi dei venti. Negli anni novanta, i venti sull'Oceano antartico erano più intensi di oggi, e determinavano un processo più intenso di rimescolamento degli strati dell'oceano in senso verticale: le masse d'acqua profonde potevano risalire con maggiore facilità.

Poiché questi strati profondi hanno una maggiore quantità di anidride carbonica disciolta, il rimescolamento ha portato a una maggiore cessione di anidride carbonica in atmosfera, diminuendo la capacità di assorbimento.

“Con il nuovo secolo, l'emersione degli strati profondi è diminuita, eccetto che nel settore del Pacifico, causando una ripresa del pozzo”, ha aggiunto Bakker. “La nostra ricerca mostra anche che un raffreddamento dell'acqua superficiale nel settore del Pacifico ha contribuito al cambiamento”.

La domanda che gli esperti si fanno a questo punto è come si comporterà il pozzo il futuro. “Anche se questi studi rappresentano un'interessante nuova istantanea del comportamento del pozzo dell'Oceano antartico, non è chiaro in che modo la regione risponderà ai futuri cambiamenti climatici”, sottolinea Mikaloff Fletcher, del National Institute of Water and Atmospheric Research (NIWA) di Wellington, in Nuova Zelanda, in un commento pubblicato su “Science”.

Per migliorare la comprensione dei processi chiave che controllano questo importante pozzo di carbonio richiederanno ulteriori misurazioni delle concentrazioni di anidride carbonica con una maggiore risoluzione spaziale e temporale e di altri parametri fisici e biochimici dell'Oceano antartico e dell'atmosfera che lo sovrasta.

http://www.lescienze.it/news/2015/09/11 ... 18-09-2015


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MessaggioInviato: 19/09/2015, 20:49 
Terrificante tempesta in Brasile. Un muro di nuvole travolge una citta'

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MessaggioInviato: 01/10/2015, 11:58 
Maltempo, pioggia torrenziale a Catania nella notte
Maltempo, piogge alluvionali a Catania


Esattamente sei anni dopo la catastrofica alluvione di Giampilieri e Scaletta Zanclea che il 1° ottobre 2009 ha provocato 38 vittime nel messinese jonico, la Sicilia è nuovamente sott’acqua: una situazione sinottica molto simile, con un ciclone che avanza da ovest e piogge pre-frontali alimentate dallo scirocco che si accaniscono nel settore orientale dell’isola.
Stavolta “l’epicentro” del maltempo è un po’ più a Sud rispetto il messinese: Catania e il suo hinterland settentrionale sono completamente sott’acqua, e continua a diluviare. La situazione è critica per gli allagamenti: da ieri sera, nelle ultime 12 ore, sono caduti oltre 350mm di pioggia nelle zone più colpite. Dalla mezzanotte sono caduti ben 288mm di pioggia a San Gregorio, 272mm a Valverde, 247mm a Canalicchio, 240mm a San Giovanni La Punta, 229mm a Sant’Agata Li Battiati, e ancora 174mm ad Acireale, 143mm a Zafferana Etnea, 119mm a Riposto.

VMIIl maltempo si sta intensificando in queste ore mattutine anche nel messinese jonico: da segnalare 47mm di pioggia a Francavilla di Sicilia, 38mm ad Antillo e 31mm a Fiumedinisi.
Nubifragi anche nel siracusano, con 98mm di pioggia a Sortino e 49mm a Lentini. Tutte zone in cui continuerà a diluviare non solo nella giornata odierna, ma anche domani, nel weekend e nei primi giorni della prossima settimana. Situazione preoccupante. Per monitorare la situazione in tempo reale, ecco le pagine del nowcasting:


http://www.meteoweb.eu/2015/10/maltempo ... ve/512349/

sono passati 6 anni dal disastro di giampillieri,ma nulla e' cambiato,tutto viene lasciato allo sbando,dicono x mancanza di fondi o menate varie,ma quello che + sorprende e' la non curanza verso il territorio,lasciando i cittadini allo sbando.....ma essendo italiani possono attendere tempi migliori................... [:292] [:292]


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MessaggioInviato: 03/10/2015, 17:31 
Italia a secco
I modelli climatici indicano che all’aumentare della concentrazione di gas serra in atmosfera si accentua il carattere subtropicale del clima mediterraneo. Il clima italiano diventerà più simile a quello del Nord Africa, con estati sempre più secche e una generale diminuzione delle precipitazioni. Il bacino del Po potrebbe entrare in crisi idrica più spesso rispetto a oggi, causando una maggiore difficoltà degli acquiferi a rigenerarsi e facendo perdere funzionalità a impianti per la produzione di energia idroelettrica, con gravi conseguenze economiche. In tutto il paese potrebbe deteriorarsi l’acqua di falda, e al centro-sud sarebbero favoriti i processi di desertificazione

http://www.lescienze.it/archivio/artico ... 02-10-2015

..di certo le diminuzioni delle precipitazioni,sara'nell'addivenire,allo stato attuale l'unica cosa presente e' la quantita' di acqua che cade dal cielo [:306] [:306]


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