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MessaggioInviato: 07/08/2010, 02:03 
Il destino dei ghiacciai e della Terra

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Fonte:
http://www.gliitaliani.it/2010/08/il-de ... lla-terra/

di Raffaele Langone

L’acqua negli oceani è in continuo movimento per effetto delle maree, del moto ondoso e delle correnti che sospingono le gelide acque polari verso l’equatore e le calde acque subtropicali verso i poli, generando la cosiddetta circolazione termoalina. La circolazione termoalina è attivata dalle differenze di temperatura e di salinità dei mari, e una della sue componenti è la corrente del Golfo, che regala all’Europa parte del suo clima, relativamente, mite. Gli studi più recenti denunciano purtroppo un rallentamento della circolazione termoalina tra la Scozia e la Groenlandia. La diminuzione del livello di salinità degli oceani, dovuta sia allo scioglimento dei ghiacciai che all’aumento delle precipitazioni, potrebbe interrompere, rallentare o, comunque, alterare le grandi correnti transoceaniche, con disastrose conseguenze sul clima e sull’agricoltura in Europa e con impatti su tutti i mari e sulle temperature in tutto il mondo. L’ultima volta che questo è successo, 12.700 anni fa, le isole britanniche sono state coperte di ghiaccio per 1.300 anni.

Sul lato occidentale della Groenlandia, intanto, si sta osservando una corsa del ghiacciaio Jakobshavn in scioglimento verso il mare: la sua velocità normale di discesa è di 30 cm l’anno. Nell’ultimo anno è stata di 34 metri. Questo avviene perchè l’acqua che si scioglie dalla superficie filtra sotto lo strato ghiacciato e forma una piattaforma sulla quale la massa ghiacciata scivola verso il mare, dove si scioglie. Nei prossimi cento anni si prevede un aumento del livello medio del mare compreso tra i 9 e gli 88 centimetri, a causa delle immissioni in atmosfera di gas serra.

Per quanto possa sembrare modesto, anche un innalzamento di pochi centimetri provocherebbe il caos: inondazioni nelle zone costiere, contaminazione delle falde acquifere potabili, aumento del grado di salinità degli estuari, sono solo alcuni degli elementi di questo scenario allarmante. Molte delle città sulla costa avrebbero problemi. Risorse strategiche per le popolazioni costiere, come le spiagge, l’acqua potabile, la pesca, la barriera corallina e gli atolli sarebbero a rischio.
Solo quattro anni fa c’era accordo nella comunità scientifica sul fatto che la banchisa polare nella regione occidentale dell’Antartide fosse stabile, ma un inatteso fenomeno di scioglimento ha costretto gli scienziati a mettere in discussione questo assunto. Nel 2002 il Larson B, una piattaforma di ghiaccio da 500 miliardi di tonnellate con un’estensione pari a dieci volte quella di Roma, si è disintegrato in meno di un mese: pur non avendo avuto ricadute immediate sul livello del mare, questo episodio è emblematico degli effetti del surriscaldamento globale. Nel 2005, è stato rilevato che il 90 per cento dei ghiacciai della penisola antartica si è ritirato negli ultimi cinquant’anni perdendo, nei più recenti cinque anni, 50 metri ogni anno. L’intera banchisa antartica contiene acqua a sufficienza per innalzare il livello dei mari di 55 metri. Nel luglio del 2005, alcuni scienziati a bordo di una nave appositamente attrezzata hanno fatto un’incredibile scoperta: i ghiacciai della Groenlandia si stanno sciogliendo ad una velocità che non ha precedenti. Questo significa che il cambiamento climatico è reale e non un concetto astratto, né uno scenario futuribile da fantascienza, ma una realtà concreta, che bussa alle nostre porte. I rilevamenti fatti indicano, inoltre, che il ghiacciaio di Kangerdlugssuaq, sulla costa orientale della Groenlandia, si muove verso il mare ad una velocità di quasi 14 chilometri all’anno. Le misurazioni sono state effettuate usando un sistema GPS ad alta precisione.

E ancora, i ghiacci del Polo Nord contengono più del 6% dell’acqua potabile del mondo. E si stanno sciogliendo ad un ritmo molto più elevato di quanto non si pensasse. Lo scioglimento dell’intera Groenlandia determinerebbe un innalzamento dei mari di 7 metri, ma anche un incremento di un solo metro significherebbe l’inondazione di New York, Amsterdam, Venezia e di tutto il Bangladesh. Il ritirarsi allarmante del ghiacciaio Kangerdkugssuaq lascia dedurre che l’intera calotta polare artica si stia sciogliendo, molto più velocemente, del previsto. Nella superficie dei laghi in disgelo della Siberia stanno affiorando bolle di metano in quantità, molto maggiore, di quanto registrato finora. Il gas, venti volte più potente dell’anidride carbonica come causa di effetto serra, proviene dallo scioglimento dei ghiacci perenni (il cosiddetto “permafrost”) che, a causa dei cambiamenti climatici, si stanno sciogliendo nella parte settentrionale della regione russa.

Il permafrost siberiano contiene depositi organici che si trovano congelati, sin dal Pleistocene. Questi depositi sono costituiti in parte da metano che è rimasto imprigionato per più di 40 mila anni nei depositi di carbone. Questo metano rischia, una volta rilasciato nell’atmosfera, di peggiorare l’attuale effetto serra di cui soffre il pianeta, finendo per accelerare il ritmo del surriscaldamento globale.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 07/08/2010, 14:47 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

La guerra del clima su History Channel - Ancora un video pluricensurato
http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/ ... annel.html



Il documentario di History channel, "Non è possibile! La guerra del clima", illustra il tema delle armi meteorologiche (H.A.A.R.P., scie chimiche, ordigni ad energia diretta) per il controllo delle nazioni, nell'ambito di criminali piani di tipo strategico.
cut
si basa su autorevoli fonti scientifiche e su documenti declassificati: lo scienziato Nick Begich, i ricercatori indipendenti Jerry Smith e William Thomas, l'ex esponente del Ministero della difesa britannico, Nick Pope, il giornalista dell'aviazione militare, Mark Farmer, spiegano come e con quali obiettivi i militari influiscono sui fenomeni geo-fisici, causando siccità, alluvioni e terremoti.


Splendido ed illuminante documentario, ho inserito direttamente i video di youtube qui:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?rand=7 ... 379#120124



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Da Groenlandia si stacca enorme isola di ghiaccio
Si tratta di un gigantesco blocco di ghiaccio piu' grande dell'Isola del Giglio

07 agosto, 17:07

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Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 72342.html

ROMA - Un gigantesco blocco di ghiaccio piu' grande dell'Isola del Giglio si e' staccato dalla Groenlandia e si va spostando verso gli Stretti di Nares, situati a circa mille chilometri a sud del Polo Nord tra la stessa Groenlandia e il Canada. Secondo quanto hanno reso noto i ricercatori dell'universita' americana del Delaware, il fenomeno risale a giovedi e, per quanto riguarda l'Artico, non ha precedenti da quasi 50 anni a questa parte. La nuova isola formatasi da uno dei ghiacciai principali della Groenlandia ha una superficie di 260 chilometri quadrati ed in alcuni punti uno spessore di quasi 200 metri. Secondo gli scienziati americani, se si sciogliesse potrebbe alimentare i rubinetti degli Stati Uniti lasciati ininterrottamente aperti per circa due anni. Andreas Muenchow, professore di oceanografia alla Delaware University, ha detto che non si puo' sapere con certezza se la nuova isola sia una conseguenza dei mutamenti climatici. Non e' nemmeno chiaro che cosa accadra' all'enorme ghiacciaio galleggiante. Potrebbe sciogliersi progressivamente o spezzarsi in blocchi piu' piccoli che potrebbero anche finire per creare ostacoli alla navigazione.



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MessaggioInviato: 08/08/2010, 17:01 
Guerra climatica contro la Russia

Le scie chimiche ed i "riscaldatori ionosferici", alla base degli sconvolgimenti meteorologici e climatici, seguitano a provocare danni: non è, infatti, il biossido di carbonio (Sulla menzogna del riscaldamento globale leggi anche qui) a causare aberrazioni termiche e nei regimi pluviometrici, ma sono le attività di aerosol clandestino. Le chemtrails sono pure all'origine degli incendi scoppiati recentemente nei dintorni di Mosca. Questi roghi, che divampano per la dispersione di biossido di zolfo nell'atmosfera, hanno creato una densa coltre di fumo che ristagna sulla capitale russa.

La siccità nell'Europa occidentale, le piogge alluvionali in quella centrale e le anomale temperature tropicali in Russia costringono gli esperti a correggere al ribasso le previsioni sui raccolti di cereali. Il Ministero dell'agricoltura francese ha preconizzato una riduzione del 3%, in Russia è previsto un raccolto di 85 milioni di tonnellate di cereali, invece che di 90 milioni .

Il vice premier russo, Zubkov, ha portato questo problema all'attenzione di Putin ed ha promesso di affrontare la situazione sul posto. In quattordici regioni della Russia è stato proclamato lo stato di calamità naturale. Intanto i mercati sono sotto l'assedio della speculazione. Nelle maggiori borse europee si registra un numero mai visto di contrattazioni sui cereali: queste operazioni causano un aumento dei prezzi. Analoga è la situazione negli Stati Uniti d'America, sia per il fattore Europa sia per la siccità in Russia. Il nostro paese (la Russia, n.d.r.), infatti, è il secondo esportatore al mondo di cereali.

Il ministro russo dell'agricoltura, Elena Skrinnik, afferma che tutto ciò non comporterà problemi per la popolazione. Le riserve esistenti ed il prossimi raccolti, benché inferiori a quelli del passato, permetteranno di soddisfare il fabbisogno nazionale e di mantenere il potenziale di esportazione. I prezzi, però, probabilmente continueranno a salire.

Fonte
http://www.ecplanet.com/node/1635


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MessaggioInviato: 14/08/2010, 09:42 
Cosa Sta Causando Il Tempo Meteorologico Estremo del 2010 ?

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Gli incendi in Russia, ripresi dallo spazio dal satellite della ESA, Envisat. Credit: ESA

Enormi piogge in Pakistan, Cina e Iowa(negli USA). Siccità, calore ed incendi senza precedenti in Russia e ovest del Canada. Il 2010 per adesso è un anno davvero pazzesco, con un tempo meteorologico davvero estremo. E solo un anno particolare? o è un trend che continuerà, e mostra solo l’inizio di quello che verrà? Secondo i meteorologi, alcuni insoliti pattern nelle correnti a getto nell’emisfero nord sono la causa del tempo estremo in Pakistan e Russia. Inoltre, la World Meteorological Organization, insieme ad altri scienziati, spiegano che questo tipo di meteo è consistente con i pattern predetti dai climatologi, ed è molto probabilmente collegato al cambiamento climatico.

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Nubi di fumo contenente grandi quantità di monossido di carbonio stanno soffocando tante città in Russia

“Queste cose sono il genere di cose che ci si aspetterebbe se il pianeta si riscaldasse.” ha spiegato Tom Wagner, scienziato NASA che studia la criosfera, durante un intervista alla CNN, l’11 Agosto. “E stiamo vedendo che il pianeta si sta riscaldando a circa 3,5 gradi per decennio. Posti come la Groenlandia si stanno riscaldando ancora più velocemente. E tutti questi eventi, da ondate di calore, a monsoni più forti, fino allo scioglimenti dei ghiacci, sono tutti consistenti con questa visione.
Il punto dove la questione diventa più complessa è assegnare come causa di ogni specifico evento, il riscaldamento globale, e li che arriviamo al limite della ricerca.”

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Immagine della provincia Sindh innondata, in Pakistan. Il paese sta subbendo la peggiore innondazione nei ultimi 80 anni, e l'esercito sta cercando di aiutare a organizzare evaquazioni. Il disastro ha in pochi giorni ucciso più di 1600 persone, e fatto evaquare milioni. Inoltre la popolazione sta subendo anche la mancanza di cibo, farmaci e acqua potabile.

“Il tempo è molto insolito ma ci sono dei estremi ogni anni” ha spiegato Andrew Watson dell’Università dell’East Anglia’s Environmental Studies. “Non possiamo mai dire che il tempo di un solo anno è inequivocabilmente prova del cambiamento climatico, se si hanno tanti anni di seguito, di tempo meteorologico estremo allora si parla di cambiamento climatico.”

Il Panello Intergovernamentale sul Cambiamento Climatico(IPCC) ha da tempo predetto che l’innalzamento delle temperature avrebbe prodotto ondate di calore più frequenti e più intense, cosi come piogge più severe. Nel rapporto presentato nel 2007, il IPCC ha spiegato che questi trend sono già stati osservati, con un aumento delle ondate di calore, dal 1950 ad oggi per esempio.

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Un grafico che mostra la percentuale e rapidità dello scioglimento dei ghiacci

Le misurazioni effettuate dal NOAA, mostrato che le temperature combinate di tutta la superficie globale, nel Giugno 2010 sono le più calde da quando ne teniamo conto, e Wagner ha spiegato che ci sono delle conclusioni più larghe da estrapolare dal trend del riscaldamento globale. “Stiano vedendo cose che non sono mai avvenute in realtà prima ad ora sul pianeta, come un riscaldamento a questa percentuale. Pensiamo che sia molto ben correlato con l’aumento di diossido di carbonio nell’atmosfera dalla fine del ’800, prodotto dai umani.”

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Questo grafico, basato sulla comparazione di campioni atmosferici contenuti nei nuclei di ghiaccio e altre recenti misurazioni, forniscono una prova dell'aumento di CO2 nell'atmosfera dalla Rivoluzione Industriale ad oggi. Credit: NOAA

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Grafico creato con i dati provenienti da più di 1000 stazioni meteorologiche intorno al mondo, osservazioni satellitari della superficie dei mari, e dalle misurazioni delle stazioni di ricerca in Antartica. Il grafico mostra l'innalzamento nelle temperature medie. Credit: NASA/GISS

“Non si tratta di analisi fatte nei ultimi 10 anni, ma abbiamo immagini satellitari, dati da stazioni meteorologiche, e registri che coprono tutto l’ultimo secolo, dalla fine dell’800, e che ci dicono chiaramente che il pianeta si sta riscaldando”, ha spiegato Wagner. “Non solo questo, ma abbiamo prove, dai registri geologici,dai nuclei di ghiacci, e dai sedimenti dai fondali oceanici, che sostengono la stessa cosa. Tutti questi dati insieme, ci mostrato come sta cambiano il nostro pianeta.”

Alla domanda,se il riscaldamento può essere riversibile, Wagner ha risposto : “E’ una domanda da un milione di dollari. Una cosa a cui dobbiamo pensare e che il pianeta sta cambiando, e dobbiamo affrontare la cosa. Il ghiaccio in Antartica e Groenlandia si sta sciogliendo. I livelli dei mari si stanno innalzando di ben 3 millimetri ogni anno. Se si estrapola tutto questo nei prossimi 100 anni, il livello del mare si innalzerà di un piede almeno(30 centimetri circa). Ma c’è anche la concreta possibilità che si innalzi più di cosi.
Queste sono il genere di cose a cui dobbiamo pensare, e iniziare a sviluppare delle strategie di mitigazione per affrontarle. Stiamo portando avanti la ricerca per cercare di rispondere a queste questioni in maniera più precisa per vedere esattamente quanto i livelli delle acque si innalzeranno, o quanto esattamente lo faranno le temperature, e quali sono i pattern meteorologici che cambieranno.”

Ridurre le emissioni è una cosa che chiunque può fare per aiutare a proteggere il pianeta ed il clima, e gli esperti climatici hanno detto da anni che servono drastici tagli nelle emissioni di diossido di carbonio e altri gas che intrappolano il calore nell’atmosfera, da automobili,centrali energetiche e altre fonti industriali a base di combustibili fossili.

Questa settimana, un enorme pezzo di ghiaccio si è staccato dal ghiacciaio della Groenlandia.

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Immagnie satellitare dell'enorme pezzo staccatosi dal Ghiacciaio Petermann. Credit: NASA

Non solo questa è una forte indicazione del riscaldamento dell’acqua, ma tanti altri problemi si verranno a creare, come per esempio enormi iceberg vaganti che potrebbero ostacolare le vie delle navi, o peggio ancora, colpire pozzi petroliferi. Le alte temperature ed i fuochi in Russia stanno distruggendo una grande percentuale della produzione di grano, e potrebbero avere delle gravi ripercussioni sulla fornitura di cibo del prossimo anno.

Non solo questo, ma i fuochi hanno creato un enorme nube nociva nell’aria che sta colpendo tantissime regioni anche molto lontane dai fuochi.

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La concentrazione ed il trasporto globale di monossido di carbonio, proveniente dai fuochi in Russia, Siberia e Canada. Credit: NASA

Uno dei gas tossici prodotti maggiormente da questi fuochi, è il monossido di carbonio, un gas che pone una varietà di grandi rischi per la salute. Il monossido di carbonio è anche un ingrediente per la produzione di ozono a livello terra, che causa numerosi problemi respiratori. Man mano che il monossido di carbonio viene liberato nell’atmosfera, viene catturato nei strati più bassi della corrente a getto di mezza latitudine, che può trasportarlo facilmente intorno a tutto il pianeta.

http://edition.cnn.com/video/?/video/wo ... wagner.cnn

http://www.google.com/hostednews/ap/art ... AD9HHTB6G0

http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?r ... id=6808177

http://news.sky.com/skynews/Home/World- ... ght_Global

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... -del-2010/


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MessaggioInviato: 15/08/2010, 16:23 
Caldo artificiale creato dalla Russia

Le scie chimiche ed i “riscaldatori ionosferici”, alla base degli sconvolgimenti meteorologici e climatici, seguitano a provocare danni: non è, infatti, il biossido di carbonio a causare aberrazioni termiche e nei regimi pluviometrici, ma sono le attività clandestine di aerosol. Le chemtrails sono pure all'origine degli incendi scoppiati recentemente nei dintorni di Mosca. Questi roghi, che divampano soprattutto per la dispersione di SO2 nell'atmosfera, hanno creato una densa coltre di fumo che ristagna sulla capitale russa.

Le fiamme hanno pure pericolosamente accerchiato alcune centrali nucleari e distrutto una base aerea. Di fronte a questo disastro, si sono levate le voci di alcuni accademici russi: questi scienziati hanno, benché in modo dubitativo, chiamato in causa H.A.A.R.P. e dispositivi per il controllo del tempo, sospettando che la calamità che ha colpito la Russia sia stata determinata da armi climatiche statunitensi. Ora, è possibile che, facendo ingenuo assegnamento sulle istituzioni russe, questi accademici reputino gli Stati Uniti responsabili di siccità ed incendi: d’altronde quanti sono consapevoli che sono i governi dei propri paesi gli artefici di misfatti ai danni dei cittadini che dovrebbero, invece, proteggere? Tuttavia, conoscendo lo scenario e la politica internazionali, riteniamo che la crisi russa sia di origine interna per i seguenti motivi.

- I Russi dispongono di riscaldatori ionosferici dalla tecnologia molto sofisticata e che possono direttamente essere adoperati per agire sul territorio nazionale.

- Se veramente la siccità fosse dovuta agli Statunitensi, il presidente Medvedev o il primo ministro russo, Putin, venuti a conoscenza dell’aggressione climatica (gli articoli che la denunciano sono pubblicati su prestigiose riviste), avrebbero almeno inoltrato una protesta ufficiale presso l’O.N.U. Ciò non solo non è avvenuto, ma Putin e Medvedev hanno cercato dei capri espiatori tra i loro connazionali, accusandoli di inadeguatezza nella gestione dell’emergenza.

- Visto che l’esercito ex sovietico è dotato da decenni dei mezzi e delle tecnologie per generare piogge artificiali, inseminando le nubi con ioduro d’argento, per quale ragione, come extrema ratio, l’esecutivo di Mosca non ordina di impiegare gli aerei atti all’inseminazione delle nuvole con il fine di spegnere i focolai? Eppure aerei chimici russi operano efficacemente per distruggere le perturbazioni in modo da garantire il “bel tempo” durante le parate e le celebrazioni del regime. Inoltre, nel 1986, in seguito all’incidente nella centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina vicino al confine con la Bielorussia, i vertici militari sovietici decisero di inseminare, per settimane, con lo ioduro d'argento le nubi portatrici di pioggia, affinché le precipitazioni radioattive cadessero sulla Russia Bianca e non su Mosca, dove si stava dirigendo la perturbazione. La popolazione bielorussa non fu avvisata e così numerosissime persone si ammalarono alla tiroide e morirono di tumore. Numerose furono le nascite di bambini con malformazioni.

- L’ondata di caldo artificiale ha colpito e sta colpendo anche gli Stati Uniti dove l’agricoltura è prostrata da anni di siccità e dalla diffusione aerea di parassiti. Per quale misterioso motivo la repubblica stellata dovrebbe accanirsi contro la sua stessa economia e popolazione, mentre attacca il tradizionale “antagonista”?

- Le dichiarazioni di Areshev (cfr infra) paiono proprio funzionali a fomentare ed a perpetuare la falsa contrapposizione tra le due superpotenze, come si evince dai commenti dell’articolo in cui cittadini statunitensi ingiuriano i Russi e viceversa. Divide et impera.

L’epoca del bipolarismo, se è mai esistita, si è conclusa ed un unico governo mondiale segreto sfrutta gli esecutivi nazionali, del tutto succubi della sua criminale volontà, come altrettante marionette mosse da un unico burattinaio. Non dimentichiamo poi che molti sconvolgimenti meteorologici sono dipesi e dipendono dalla deviazioni delle jet streams e, più in generale, da alterazioni fisiche e chimiche dell’atmosfera e della ionosfera. Queste modificazioni hanno provocato un effetto domino, con piogge torrenziali in Pakistan ed aridità in Russia. Anche quando i fenomeni atmosferici non sono artificiali, la manipolazione della biosfera e dei suoi fragili equilibri, induce una reazione a catena con la conseguenza di gravi instabilità nei biomi.

Infine è giunto il momento di superare la visione orizzontale della storia per comprendere le dinamiche verticali dietro gli eventi più significativi. E’ necessario intendere che le irrorazioni chimiche e le emissioni elettromagnetiche sono, per così dire, autarchiche. Ogni paese in modo autonomo le progetta, organizza ed esegue, sebbene sotto un'egida sopranazionale. Gli stati nazionali non esistono più, se non come docili esecutori di un programma globale, attraverso cui una minoranza di psicopatici infierisce contro il pianeta tutto e contro la popolazione di Gaia. L'aumento dei prezzi dei cereali, principale ripercussione degli incendi, favorirà le multinazionali agro-alimentari che producono sementi geneticamente modificate. Gli speculatori finanziari, da tempo privilegiano investimenti nel campo delle derrate alimentari. In seguito, l'impennata delle quotazioni cerealicole e la penuria di grano saranno usate per destabilizzare la società. E’ evidente che il governo segreto ha deciso di determinare una crisi ambientale ed economica di portata planetaria per perseguire lo scopo del Nuovo ordine globale, da costruire sulle ceneri ancora fumanti del mondo precedente.

Di seguito l’articolo di Ashley Cleek in cui si dà conto delle ipotesi ventilate dallo scienziato Areshev.

"Poiché i Moscoviti soffrono temperature elevatissime quest'estate, uno scienziato politico russo ha sostenuto che gli Stati Uniti possono essere responsabili, di aver usato armi per generare cambiamenti climatici per alterare le temperature e danneggiare le rese in Russia e altri paesi dell'Asia centrale. In un recente articolo, Andrei Areshev, vice direttore della Fondazione cultura strategica, ha scritto: “Oggi, le armi climatiche possono essere raggiungere il bersaglio e possono essere impiegate per provocare siccità, cancellare le colture ed indurre diversi fenomeni anomali in taluni paesi.

L'articolo è stato inserito su pubblicazioni in tutta la Russia, tra cui “International Affairs”, un giornale pubblicato dal Ministero degli esteri e dall'Agenzia di stampa RIA Novosti. In un'intervista telefonica con RFE/RL, Areshev ha minimizzato le affermazioni nell'articolo, dicendo che egli è ha semplicemente elaborato una teoria.

“Prima di tutto, vorrei dire che ciò che ho scritto in questo articolo, anche le citazioni, non assurgono ad una verità definitiva. Si tratta, se volete, di speculazione, in altre parole, della definizione di un'ipotesi”, ha detto Areshev.

Mosca sta soffocando attualmente a causa di temperature record. Il 29 luglio Mosca ha conosciuto il giorno più torrido, con temperature che hanno raggiunto i 39 gradi. La Russia, però, non è l'unico paese a soffrire un'ondata di caldo rovente quest'estate. Infatti pure gli Stati Uniti stanno conoscendo una situazione simile. Il 24 luglio, il termometro a Washington, ha toccato 37.7 gradi ed i servizi meteorologici locali hanno emesso degli avvisi di calore per la prima volta questa estate. […]

L'U.S. National Oceanic and Atmospheric Administration ha annunciato che, nel mese di luglio, le temperature di terra e mare in tutto il mondo sono state le più alte, da quando cominciarono i rilevamenti dei valori termici globali, ossia nel 188”.

Articolo originale commentato dai lettori

Fonte
http://www.ecplanet.com/node/1657


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MessaggioInviato: 17/08/2010, 11:40 
Bene, bene, anzi male, male...che questi cosiddetti "scienziati" continuino a giocare con i loro ordignetti ad energia elettromagnetica (nel campo delle microonde ecc. ecc.)...
Bambini che giocano con un qualche cosa di cui non conoscono che pochissimo...bene, bene...
Se per la scomparsa dei due supercontinenti piu` famosi della storia non "ufficiale" Atlantide e Mu si e` ipotizzata una guerra reciproca con armi molto non convenzionali (secondo la moderna accezione) che infine ha portato all`evento registrato in tutto il mondo come "diluvio universale" (che secondo me e stato una enorme onda di marea propaga in tutto il globo come in "Conan, il ragazzo del futuro" o "The incredible tide"), della nostra civilta` e della sua scomparsa ed involuzione/regressione ad uno stadio preistorico si parlera` tra diecimila anni ricordando come causa, misteriosi apparati che erano in grado di generare aurore boreali ionizzando gli strati ionizzabili della atmosfera terrestre...a fini di reciproco controllo.
Ed il Platone dell`epoca riportera` tutto...
Corsi e ricorsi storici alla Mad Max insomma...
Grazie.

Marco1971.



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Metà della Terra è sparita! - di Vincenzo Zappalà

Ancora una volta i media fanno di tutto per poter portare acqua al mulino del riscaldamento globale. Pur sapendo che i cambiamenti climatici non si misurano su singoli episodi, la stampa e la TV continuano a insistere su notizie che vengono allacciate immediatamente a questa situazione. Sulle motivazioni non voglio tornare, avendone già discusso e parlato a lungo. Tuttavia, ciò che risulta evidente è che la nostra Terra ha perso completamente uno dei suoi emisferi, quello meridionale! Sarà solo per un caso o perché esso sta vivendo uno dei suoi inverni più rigidi? Forse fenomeni troppo “freddi” non fanno gioco ai sostenitori indefessi del riscaldamento globale ed è meglio nascondere le notizie che provengono da sud. Questo tipo di comportamento, già da solo, fa già pensare che qualcosa non quadri del tutto. Se si è veramente convinti delle prove che si sbandierano a destra e a sinistra, non si dovrebbe aver paura di citare anche episodi che sembrano andare controcorrente. In qualche modo continuo a sentire puzza di bruciato…

E a proposito di bruciato, ecco insistere continuamente sulle foreste russe che bruciano e collegarle al riscaldamento globale. Oppure sullo scioglimento dell’artico (a questo punto non dovrebbe più avere ghiaccio…), su enormi iceberg che si staccano (ma è sempre successo…), sul livello marino che sale (esistono ancora le città costiere?). Tutto, però, succede solo al nord, dove abbiamo l’estate. E a sud? Tutto normale e senza problemi? Sembrerebbe proprio di sì. Ed invece no, assolutamente no e per saperne qualcosa bisogna andare a spulciare la stampa locale. Eccovi allora alcune informazioni con le relative fonti. A buon intenditor poche parole…

17 giugno 2010: 500 pinguini africani muoiono per il freddo a causa dell’ondata glaciale che ha toccato la Provincia del Capo orientale in Sud Africa

19 luglio 2010: il freddo glaciale distrugge in Sud Africa parecchie centinaia di Sistemi Solari Termici

5 agosto 2010: neve sul Brasile e temperature sotto zero nel River Plate. Moria di pesci tropicali

6 agosto 2010: il Sud America è colpito da un’ondata fredda eccezionale. Nella Bolivia dell’est si è scesi fino a -6°C. Milioni di pesci abituati a nuotare a circa 20°C muoiono congelati. Analoga fine per rettili, uccelli, tartarughe. Come conseguenza le acque sono diventate imbevibili e il governo ha chiuso la pesca per l’intero anno. Le morti di persone e animali in Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile del Sud aumentano. Un metro di neve copre la Patagonia e lungo le Ande si sono interrotte le comunicazioni. Moltissime culture cilene di agrumi e avocado sono state distrutte, riducendo l’esportazione del 40%

9 agosto 2010: gli australiani hanno vissuto la mattinata più fredda degli ultimi 30 anni. Sidney si è svegliata sotto una coltre di gelo.

Nel frattempo la copertura ghiacciata dell’Oceano Antartico è arrivata ad un valore che è 1,3 milioni di chilometri quadrati sopra la media dell’intervallo 1979-2008 e continua a crescere. Questa situazione controbilancia abbondantemente la perdita di ghiaccio dell’emisfero nord e stabilisce in 20 milioni di chilometri quadrati la copertura glaciale totale sul pianeta.

Insomma, non solo i media cercano di nascondere il dissenso che esiste tra i vari scienziati sul riscaldamento globale, ma addirittura cancellano la metà del mondo sotto l’equatore. Complimenti!

Fonte
http://www.nexusedizioni.it/apri/Argome ... o-Zappala/


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MessaggioInviato: 05/09/2010, 23:00 
El Niño si sposta e acquista sempre più forza

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Anche El Niño, uno dei più imponente fenomeni della natura che interessa il nostro pianeta, sta cambiando aspetto, forse a causa dei mutamenti climatici in atto. Lo ha scoperto la Nasa che tiene sotto controllo le sue apparizioni con i satelliti ambientali, l'ultima delle quali è terminata all'inizio del 2010.

El Niño, ricordiamolo, conosciuto anche con la sigla ENSO, da El Niño-Southern Oscillation, è un fenomeno climatico periodico che si verifica nell'Oceano Pacifico con una media di cinque anni. Generalmente esso si manifestava con un riscaldamento delle correnti dell'Oceano Pacifico centro-orientale e, contemporaneamente, con cambiamenti di pressione atmosferica nel Pacifico centro-occidentale. Il fenomeno è spesso causa di inondazioni soprattutto lungo le aree occidentali dell'America meridionale a causa delle abbondanti piogge che il fenomeno porta con sé, e siccità in Australia e aree vicine.

L'elemento principale che rende diverso El Niño di questi ultimi anni rispetto a quello di decenni or sono è il fatto che le sue acque più calde si sono spostate nel cuore dell'Oceano Pacifico, anziché ad oriente. Ciò potrebbe avere importanti implicazioni nelle ricadute climatiche di lungo periodo non solo sulle aree che circondano il più grande oceano della Terra, ma sull'intero pianeta.

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Spiega Tong Lee, del Jet Propulsion Laboratory della Nasa: "Dal 1982 teniamo sotto controllo la temperatura dell'intero oceano e abbiamo scoperto che durante le ultime manifestazioni l'intensità di El Niño è raddoppiata nel Pacifico centrale e ciò è stato particolarmente significativo durante l'ultimo evento, quello del 2009-2010". Ciò dovrebbe spiegare perché in questi ultimi anni lungo la fascia tropicale dell'Oceano Pacifico si è verificato un aumento della temperatura delle acque superficiali che è particolarmente evidente subito dopo il passaggio di un evento di El Niño. “Questo ci fa dire che l'aumento delle temperature dell'oceano siano più da attribuire all'intensificarsi del fenomeno piuttosto che al riscaldamento globale in atto. In ogni caso ciò che rende El Niño diverso dal passato potrebbe essere proprio il riscaldamento della temperatura del pianeta”, continua Lee.

In altre parole: l'oceano si riscalda per un El Niño diverso e non per il riscaldamento globale, ma ciò che rende El Niño più vigoroso nel cuore dell'oceano è l'aumento della temperatura terrestre.

Ma perché tutto questo è importante? “Perché - spiega il ricercatore - è diverso proiettare nel futuro le condizioni atmosferiche, ossia il clima di una regione, se si ha un aumento della temperatura nell'oceano centrale piuttosto che orientale. E la diversità non è di poco conto”.

Se questo andamento continuerà nel prossimo futuro, secondo i ricercatori, si dovranno cambiare le proiezioni climatiche dei prossimi anni, in quanto esse vennero realizzate negli Anni Novanta tenendo conto che El Niño sarebbe rimasto quello che era durante i decenni precedenti.

Autore: Luigi BignamiI / Fonte: repubblica.it

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http://www.ecplanet.com/node/1690


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Il NOAA divulga dati falsificati con lo scopo di far credere che il 2010 sia stato l'anno più caldo di sempre

Il NOAA ha dichiarato che le temperature globali da gennaio a giugno 2010 sono le più alte della storia. Ma il NOAA mente sapendo di mentire perché per dimostrare la sua affermazione falsifica i dati e lo dimostriamo!

La figura sotto del NOAA mostra le anomalie delle temperature tra gennaio e giugno 2010 confrontati ai valori del periodo base 1971-2000, per le griglie 5×5.

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I problemi con questo programma del NOAA sono la qualità e la manipolazione dei dati.

Vediamo allora di fare un controllo nelle aree del pianeta dove il NOAA esibisce i maggiori riscaldamenti e vedremo come il NOAA manipola i dati per mostrare un riscaldamento che non esiste!

AFRICA DEL NORD

Il Sahara sembra molto più caldo del solito.

Ma dove sono i dati? Moltissime stazioni della griglia 5X5 non hanno stazioni meteo!

Altre zone hanno dati limitati storicamente. SEMBRA CHE CI SIA UNA CORRELAZIONE INVERSA: MENO STAZIONI CI SONO E PIÚ CALDA É LA ZONA, o se volete piú stazioni ci sono nelle griglie 5×5 e meno riscaldamento è osservato.

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La figura qui sopra mostra dove sono le stazioni meteo del programma del NOAA GHCN, segnate con le icone verdi e blu é l´icona rossa indica se per quella zona esistono dati storici registrati nel database del CRUTEM3 dell´Hadey, e vedete tutti che li non ci sono stazioni neanche nelle vicinanze. E la griglia del NOAA mostra che li miracolosamente ci sono delle variazioni di temperatura di almeno 4°C. Vediamo allora di fare un piccolo confronto con i dati dell'Hadley CRUTEM3 con base dati 1900-2009: In nessun caso si vede il riscaldamento che il NOAA ci vuole far credere.

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Come vedete c´è un bel problema con la mancanza di dati storici e allora si riempiono i dati mancanti con ipotesi molte volte fantasiose o che vogliono solo dimostrare un riscaldamento che se non sarebbe impossibile provare. Ma in ogni caso anche con questi pochi dati storici vediamo che non esiste tutto quel riscaldamento che che il NOAA indica. Ma il NOAA imbroglia anche li dove le stazioni meteo esistono. Vediamo il caso della Turchia orientale (35-40Nx40-45E) che ha molte stazioni e non mostra riscaldamento tra Gennaio-Giugno con 2009, ma secondo il NOAA ha improvvisamente 4 gradi più nel periodo gennaio-giugno dell'anno 2010.

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Molte parti del mondo non hanno dati meteo fino alla metà del XX° secolo. Senza questi dati storici è facile mostrare cose inesistenti come un riscaldamento di 1 o 2 gradi.

GROENLANDIA

Se diamo retta ai dati del NOAA in Groenlandia stanno crescendo i banani e le spiagge tra poco saranno pieni di gente che fa il bagno. Ma anche qui… DOVE SONO I DATI??? La maggior parte della griglia 5×5 non ha nessuna stazione eppure proprio li il NOAA ci dice che la temperatura é aumentata di 5° C.!! Come sono buoni!!! avrebbero potuto anche indicare una temperatura superiore ai 15° tanto non c'è nessuno e nessuna stazione meteo per contraddirli.

Immagine

Per fortuna però in Groenlandia ci sono alcune stazioni in altre zone che hanno dati storici affidabili. La figura sotto mostra alcuni dei punti CALDISSIMI per il NOAA con i dati storici dell´Hadey CRUTEM3.

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Vedete qui per avere i grafici ingranditi.

Il controllo storico mostra che il “presunto” riscaldamento dei primi 6 mesi in Groenlandia é inferiore a quello avuto in passato. Se fanno vedere i dati a partire dal 1980 si ha una impressione completamente errata e falsa.

Per piú informazioni potete vedere qui.

Allora vediamo quale è la verità vedendo il grafico Had Cru dal 1900:

La figura sotto mostra la correlazione tra le temperature della Groenlandia e l´indice AMO.

http://en.wikipedia.org/wiki/File:Amo_t ... resent.svg

La correlazione é evidentissima!.

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SIBERIA

La siberia mostra variazioni negative (blu) e variazioni positive (rosso) e guarda caso dove ci sono le variazioni positive NON CI SONO STAZIONI METEO!

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Storicamente la Siberia si scalda e si raffredda di vari gradi in diversi periodi e ciò non é nulla di misterioso. Le zone della siberia hanno giá avuto un riscaldamento più forte dell'attuale nel 1940.

CANADA

Anche le zone più deserte del nord Canada stanno avendo una variazione di riscaldamento incredibile di 5°C e oltre. Ma anche per il Canada è inutile che vi dica che il riscaldamento si ha dove non ci sono stazioni meteo!

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Le temperature attuali sono molto simili a quelle che ci sono state in Canada nel 1930.

Immagine

E il recente riscaldamento del Canada è correlato direttamente alle oscillazioni dell´ENSO e allo sviluppo del NIÑO.

Vediamo qui sotto la evidente correlazione.

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Infine voglio mostrarvi il diagramma con i dati storici delle temperature più antiche e misurate fino ad oggi, cioè i dati del Central England air temperature e ditemi se vedete qualche riscaldamento? Cert se si prendono le temperature a partire dal 1979 in poi allora si può dimostrare che tra il 1979 e il 2002 c´è stato un riscaldamneto globale MA i dati storici indicano ben altro.

Immagine

Noi di NIA abbiamo già verificato come questi del NOAA imbrogliano nel conteggio delle SN e delle aree magnetiche del Sole, adesso vi ho mostrato come imbrogliano spudoratamente anche sulle temperature globali.

Quando a fine 2009 avevo detto che questi signori avrebbero fatto carte false pur di mostrare un riscaldamento globale inesistente, non immaginavo che sarebbero ricorsi a tali trucchi e imbrogli.

E questi imbroglioni hanno dei seguaci fedeli (anche siti meteo…) che credono ciecamente a tutte le menzogne che questi pseudo scienziati propinano. E a che mi propina ancora record di caldo senza indicare i record di freddo, gli dico di andarsi a fare un bagno a mare anche se è diventato acido come dicono gli idioti dell'IPCC.

Che il NOAA e l'IPCC siano il covo della Banda Bassotti?

SAND-RIO

Il 2010 sarà pure l'anno più caldo della storia..ma solo nella testa di chi fa comodo, nel mondo reale la gente ragiona con i fatti non con le statistiche o i grafici inventati da Ipcc o dal prestigiatore Al Gore.

Fonte
http://www.ecplanet.com/node/1698


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Impossibile limitare aumento temperatura a 2 gradi
Secondo la rivista Science e' obiettivo irragiungibile


10 settembre, 10:26

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Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/canali/e ... 49300.html

L'unico modo per riuscire a tenere l'aumento della temperatura globale sotto i due gradi, in modo da evitare gli effetti peggiori dei cambiamenti climatici, sarebbe smettere subito di costruire nuovi impianti e dispositivi inquinanti come automobili, industrie e centrali elettriche. Lo affermano due articoli pubblicati dalla rivista Science, in cui però si fa notare come questo sia un obiettivo irraggiungibile con le odierne tecnologie.

Il primo studio, opera di Steven Davis dell'università di Stanford, ha calcolato cosa succederebbe se da un giorno all'altro dovessimo utilizzare solo gli inquinanti già esistenti. Il risultato è stato che insieme auto, industrie e altri impianti produrrebbero ancora 496 miliardi di tonnellate di CO2 per 50 anni, una quantità che farebbe innalzare la temperatura media di 'appena' 1,3 gradi, sotto quindi il 'livello di guardia. Per riuscirci senza intaccare la produttivita', spiega l'esperto, bisognerebbe avere a disposizione fonti rinnovabili che producano almeno 30 Terawatt di energia entro metà secolo.

Proprio quest'ultimo dato è quello che rende pessimisti gli scienziati, spiega Martin Hoffert della New York university in un articolo di accompagnamento: "Ci sono due impedimenti principali al raggiungimento di questo obiettivo - scrive Hoffert - innanzitutto le tecnologie 'verdi' attuali non hanno una sufficiente capacità di penetrare nel mercato e sostituirsi alle altre. Inoltre negli ultimi anni si sta assistendo a un sempre maggior ricorso alle fonti fossili, soprattutto da parte di Cina, India e Usa, e questo trend sarà molto difficile da invertire in tempo".



_________________
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MessaggioInviato: 10/09/2010, 12:41 
sul clima che impazzisce ho letto anche che quest'anno avremo 1 settembre + piovoso del normale, perchè l'anticiclone che normalmente si posiziona dalle nostre parti in questo periodo, quest'anno non arriverà.. ecco qua l'articolo:


(ANSA) - ROMA, 9 SET - Sara' un settembre probabilmente piovoso, quello in atto. Lo dice il meteorologo Mario Giuliacci.

Tra le cause, l'anticiclone delle Azzorre, quello del bel tempo per antonomasia, disertera' il Mediterraneo occidentale, perche' si isolera' a Sud delle Isole Azzorre. Ma in tal modo consentira' alle correnti occidentali di scorrere per buona parte del mese a latitudini piu' meridionali di quanto non siano solite fare in questo periodo dell'anno.


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MessaggioInviato: 13/09/2010, 07:11 
"Clima dates": tutto online

Accessibili a tutti e in modo gratuito i dati sui cambiamenti climatici raccolti finora. Ne hanno discusso gli scienziati che si sono incontrati questa settimana a Exeter, al workshop internazionale organizzato dal Britain's Met Office, valutando l'opportunità di creare un archivio aperto on line.

L'esigenza di ordinare i dati in maniera sistematica e trasparente in un'unica banca dati si è imposta lo scorso anno, dopo la grave perdita di credibilità che la comunità scientifica ha subito in seguito alla fuga di e-mail dal Cru (Climatic Research Unit) dell'Università di Norwich. Episodio che seguiva di pochi mesi la richiesta del Freedom of Information Act al direttore del Cru, Phil Jones, di rendere pubblici al più presto i dati preliminari sul clima.

Secondo la proposta lanciata dagli scienziati dello stesso Met Office in occasione del meeting, la nuova banca dati dovrebbe riunire le letture di tutte le temperature terrestri registrate finora; dovrebbe inoltre fornire informazioni aggiornate quotidianamente ed estremamente dettagliate, con una risoluzione spaziale di solo pochi chilometri, per consentire la costruzione di modelli predittivi sul clima sempre più precisi e affidabili. Due i principali problemi da affrontare per allestire l'archivio: l'analisi e l'omogeneizzazione dei dati. I sostenitori dell'iniziativa ritengono che creare un database potrebbe dare nuovo impulso alla ricerca e riconquistare la fiducia dell'opinione pubblica. Intanto, lo scorso 21 aprile, era stato già inaugurato un database per rendere pubbliche tutte le informazioni sugli studi finanziati nell'ambito della Commissione europea riguardanti le emissioni di gas serra https://www.fp7-4-sd.eu/index.php

Fonte: http://www.galileonet.it/articles/4c8a0 ... 1d48000048 - http://www.nature.com/news/2010/100905/ ... 0.448.html


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MessaggioInviato: 20/09/2010, 00:08 
DATI SPERIMENTALI SMENTISCONO L’EFFETTO-SERRA (ANTROPICO E NON)

Una delle affermazioni più comuni – anche tra chi non crede che la co2 umana influisca nei cambiamenti climatici – e che si possono ascoltare tra chi si occupa di clima, è quella secondo cui l’atmosfera ed i suoi gas (azoto, ossigeno, vapore acqueo, co2, ozono, ecc.) “riscaldano” la Terra di 33°C, come una sorta di enorme “coperta” gassosa.

Questo sarebbe appunto l’effetto-serra, o l’”effetto-atmosfera” (per chi rifiuta l’ipotesi del riscaldamento antropico).

Come nasce quel numero, 33°C?

Semplicemente applicando la legge di Kirchhoff e la costante di Stephan-Boltzmann sul calore emesso dai corpi irradiati.

Poiché si era osservato che la Terra emette nello spazio una radiazione media di 235 W/m2, ma tale radiazione corrisponde ad un corpo irradiato a –19° C (circa), dal momento che invece la Terra ha una superficie che in media è di + 15°C, allora se ne è dedotto che è l’atmosfera e i suoi gas a dare un contributo di circa 33° C (arrotondati) per passare da – 19°C a + 15°C
Da questo numero, 33°C, sono nate poi tutte le speculazioni sul contributo della co2 e degli altri gas-serra, e sulla presunta pericolosità degli aumenti dei livelli di co2, e la tanto temuta crescita di 5°-6°C delle temperature terrestri nei prossimi decenni.

Ma questo numero e questo calcolo sono errati, come si può dimostrare sperimentalmente.

Di conseguenza cadono tutte le ipotesi che vi possa essere un contributo della co2 e degli altri gas atmosferici alle variazioni delle temperature terrestri.
Nella realtà l’effetto-serra atmosferico non esiste, proprio perché la trasmissione del calore sulla superficie terrestre avviene per il riscaldamento del suolo terrestre e degli oceani, e per il 99% per le reazioni geotermiche (conduzione e convezione) che si verificano in seguito con gli strati e i materiali sottostanti alla superficie terrestre riscaldata (e ciò non viene mai considerato dai “climatologi”!), e solo per l’1% per irradiazione.

Ecco che allora l’analisi del comportamento della co2 diventa assolutamente irrilevante, poiché le temperature terrestri, e dei pianeti del sistema solare, sono gestite dalle tipiche reazioni e dai classici principi della termodinamica (tra cui il 2°), e sono le reazioni geotermiche dei suoli e degli oceani a dominare e ad innescare poi i movimenti delle masse d’aria atmosferiche (convezione) e le dinamiche climatiche (venti, piogge, nevi, ecc.).
Il punto è che TUTTI gli esperimenti compiuti, da oltre un secolo a questa parte, ed anche le rilevazioni delle sonde spaziali sui pianeti del sistema solare, confermano questo postulato di base (inesistenza effetto serra), ed è per questo che le varie teorie dell’effetto serra compaiono solo nei testi dei tanti “climatologi” alla moda, negli ultimi 20 anni, ma nessun testo autorevole di fisica termodinamica li riporta.
Quindi non è vero che l’atmosfera “scalda” la Terra di 33°C, perché quel calcolo si basa – come noto – su un’errata applicazione della legge di Kirchhoff: W/m2 = #963;T4

che in realtà si applica solo sulle superfici piane, ma è inapplicabile ai corpi solidi reali, e non può misurare la loro reale capacità di trattenere e restituire calore.

In particolare, vorrei elencare i segg. dati sperimentali che – da oltre un secolo – smentiscono inoppugnabilmente l’effetto serra atmosferico:

1) Eperimento delle serre i Wood nel 1909:

Questo test demolì più di un secolo fa l’effetto serra, poiché dimostrò che due serre uguali, una col soffitto in vetro (che assorbe più radiazione IR) e l’altra col soffitto in salgemma (neutro ai raggi IR) raggiungono le medesime temperature. In precedenza Arrhenius credeva che il vetro delle serre potesse trattenere ed amplificare i raggi infrarossi (IR) ricevuti, ma Wood dimostrò che entrambe le serre raggiungevano 55°C, e quindi il riscaldamento delle serre è dovuto unicamente al fatto che nelle serre viene bloccato il raffreddamento convettivo da parte delle masse d’aria all’esterno. Pertanto è scorretto ritenere (per analogie con le serre) che i gas atmosferici in quota possano influire sui processi termodinamici sulla superficie della Terra.

2) Errata applicazione della legge di Kirchoff nel calcolo delle temperature lunari e reali valori poi rilevati

La Luna non ha atmosfera, né “gas serra”. Eppure in base alle equazioni “corpo nero” di Kirchhoff comunemente usate dai climatologi, avrebbe dovuto essere più “fredda”, e invece risultò più “calda” di 40° C. Questo perché l’applicazione della legge di Kirchhoff non era in grado di calcolare il calore assorbito e poi restituito effettivamente dal suolo lunare.

3) Insussistenza di una relazione quantificabile tra irradiazione solare e variazione delle temperature atmosferiche

Analizziamo Venere – Terra – Giove (la cui atmosfera non contiene nemmeno gas serra, perché è composta da idrogeno ed elio) – Saturno – Urano – Nettuno.

La Terra e Venere ricevono rispettivamente 1368 W/m2 e 2614 W/m2 di irradiazione solare media, ma nella fascia atmosferica tra 0.1 e 1 bar (livello del mare) hanno aumenti di temperatura di 100° C (Venere) e di 68° C (Terra).



Giove, Saturno, Urano e Nettuno, ricevono rispettivamente dal Sole appena 50.5 W/m2, 14.9 W/m2, 3,71 W/m2 e 1,51 W/m2 di radiazione, eppure nella fascia atmosferica tra 0.1 e 1 bar evidenziano aumenti di temperatura di ben 53°C, 50°C, 23°C, 17°C rispettivamente.
Quindi non c’è alcun rapporto immediatamente quantificabile o esprimibile in una legge fisico-matematica tra irradiazione solare ricevuta da un pianeta e livello di innalzamento termico atmosferico!
Con ogni probabilità sono le masse dei pianeti, la loro densità (quanto meno un pianeta è denso tanto più sembra trasmettere calore alla superficie), la pressione e gravitazione ad incidere sulle variazioni di temperatura nella rilevazione delle temperature nelle atmosfere dei pianeti del sistema solare:



Anche qui si dimostra che sono i suoli (e sulla Terra anche gli oceani) e la loro capacità di immagazzinare e restituire calore (conduzione e poi convezione) ad essere determinanti nel ciclo termico di un pianeta, i gas atmosferici sono irrilevanti.

Tutto ciò è stato sintetizzato nel lavoro di un fisico e biologo (raro background) messicano, il prof. Nasif Nahle:


L’importanza del lavoro del prof. Nahle consiste nell’avere teoricamente e sperimentalmente studiato l’impatto delle radiazioni solari sulle superfici terrestri (terreni, oceani) ed in particolare negli strati al di sotto della superficie, nel sottosuolo e nelle acque profonde. Applicando i principi della termodinamica, il prof. Nahle è giunto alla conclusione che l’effetto serra non ha alcun reale fondamento, in quanto il calore proveniente dalle radiazioni solari viene immagazzinato durante il giorno negli strati del sottosuolo e nelle acque oceaniche, per risalire poi di notte per conduzione termica verso la superficie, verso gli strati più freddi (in conformità col 2° principio della termodinamica) e riscaldare poi ulteriormente per convezione l’atmosfera, ascendendo verso lo spazio.

Il prof. Nahle applica la seg. formula, per calcolare i flussi di calore tra le superfici (sia oceaniche che terrestri):

FSH=- #961; (Cp) (CH) (v (z)) [T (z) – T (0)] in cui tra i parametri vi è la densità dell’aria, la velocità dei venti, la temperatura superficiale ed in quota, ecc.
Ma per concludere credo vi sia un’importante osservazione da esprimere. Ciascuno è liberissimo di credere o non credere ad un’ipotesi scientifica, se la ritiene più o meno convincente.
Tuttavia, per gli stessi principi fondamentali del metodo scientifico, così come espressi da Galileo fino a Popper, chi contesta un’ipotesi scientifica, deve però indicare i dati sperimentali in base ai quali non la ritiene fondata, o che la falsificano. E allora, non vi è dubbio che – da oltre un secolo – l’ipotesi teorica che l’atmosfera terrestre e i suoi gas “riscaldino” la Terra di 33° C, a somiglianza di una serra, è sempre stata smentita sperimentalmente e falsificata, da Wood a inizi del ‘900 fino ai dati rilevati dalle moderne sonde spaziali su tutti i pianeti.

Può anche darsi che al momento non esista ancora una teoria scientifica completa in grado di spiegare tutti i fenomeni climatici, ma vi siano solo spiegazioni incomplete.
Ma quel che sembra chiaro è che la teoria dell’effetto serra non sta in piedi, e non a caso non si trova mai nei testi avanzati di fisica e termodinamica, ma solo in quelli dei “climatologi” alla moda che imperversano ovunque da una ventina d’anni a questa parte.


Fonte
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6364


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