Cita:
Messaggio di Sheenky
Di certo possiamo affermare una cosa: man mano che procede il cammino dell’umanità, scopriamo che è sempre più grande il numero di cose che non conosciamo rispetto a quelle che conosciamo.
E questo è già un notevole passo in avanti, volendo, che ci possa almeno liberare da quell’ignoranza, travestita da falso sapere, che ci offusca costantemente la vista.
Questa è da incorniciare, a prescidere dal caso in oggetto E' una affermazione di portata generale.
Veniamo ora al caso in oggetto, che io già conoscevo e di cui avevamo incidentalmente discusso con Doc sia in chat che in un qualche topic.
Tra le varie ipotesi ci si dimentica, a mio avviso, una molto semplice e se vogliamo
"psicologica".
Ossia che
siamo noi o meglio la nostra mente, studiata in modo da riconoscere nella realtà circostante le cose note e fare paragoni tra quelle ignote e quelle note per tentare un raffronto, spesso con successo, talvolta toppando alla grande.
Mi spiego meglio con parole di uso comune:
l' effetto ottico: noi vediamo delle immagini di fatto casuali cui la nostra mente da un significato, in quanto programmata per riconoscere le forme e confrontarle alla ricerca di un "precedente".
In questo caso le immagini NON sono certo nè casuali nè amorfe, MA senza dubbio, se ci soffermiamo bene,
sono molto generiche. Come lo sono, ed è la causa,
i concetti che vogliono rappresentare.
Come da te ricordato,
non tutti in Italia sanno - ma
gli Americani lo ricordano bene - che
prima del famigerato 11 Settembre 2001 ci fu già un attentato al World Trade Center.
Quello appunto con gli esplosivi nel palazzo, poi fallito.
Il fatto che il tentativo sia fallito non nega però che un tentativo ci fu e fece scalpore:
da quel giorno gli americani seppero di colpo che l' idea di un attentato a quel preciso edificio NON era un' ipotesi da fantascienza, ma un evento possibile.
Ed ecco che all' interno delle Carte del gioco politico di cui sopra,
pubblicato appena l' anno seguente, presentano, tra le varie mosse a disposizione del giocatore,
l' attentato al WTC.
Che guarda caso
non viene certo descritto come quello riuscito poi nel 2001, ma
molto più simile al primo, fallito, e cioè con una esplosione.
Il titolo della carta è infatti
"Terrorist Nuke" che si traduce con "attacco nucleare terrorista".
Il grafico, nel dover rappresentare questo soggetto, si è posto di fronte a un problema dalla
soluzione piuttosto semplice:
rappresentare l' edificio colpito da un' esplosione.
Anni dopo,
il secondo attentato condotto con gli aerei è riuscito dove il precedente aveva fallito.
E la nostra mente, collettiva e globale del mondo post-9/11, ovviamente
nel vedere quella carta ci riconosce NON certo il meno noto primo attentato, poi fallito, o meglio per essere precisi la conseguente rappresentazione di una paura collettiva americana di quegli anni, MA ovviamente
il più ben noto evento globale che è impresso nella mente di tutti noi.
Sic et simpliciter.Nella carta non si vedono aerei, non si vede niente di niente di quel che dovrebbe esserci in una presunta profezia sull' 11 Settembre che ci dia la certezza di essere tale, MA solo
la rappresentazione di un evento come l' attentato al WTC
che era già avvenuto, anche se poi fallito, restando
impresso nella mente degli americani fino a che, al secondo tentativo, non riuscì purtroppo.
Naturalmente, tutto questo ragionamento è troppo razionale e freddo e privo di emozioni per convincere il nostro subconscio, che come ben noto è mosso dalle
emozioni: e
nel vedere quella carta ci vedrà sempre e comunque una sinistra quando inesistente "profezia".
Esattamente come
il disegno di Nostradamus di una Torre medievale che brucia ci ricorda per analogia lo stesso evento, eppure è palese che quando Nostradamus fece disegnare tale opera rappresentava qualcosa di
talmente generico che sarebbe potuto verificarsi mille volte in mille modi diversi.
A cominciare da un castello o una fortezza del suo tempo in fiamme.
Ma
a noi moderni quella sembra una chiara dimostrazione di profezia.
Badate bene, anche a me a guardarle in maniera emozionale danno la stessa impressione: ma so bene che
oggettivamente non c' è nulla di realmente profetico in quelle rappresentazioni, quanto di
assolutamente generico e quindi applicabile in mille possibilità diverse.
Saremo noi a dargli un significato a suo tempo.E questo vale per
quelle Carte in quanto rappresentano eventi generici, prevedibili quando non già avvenuti e noti, talvolta poi verificatisi o meno, ma comunque assolutamente generici:
non mi sembra che nella Storia non ci siano mai state eruzioni vulcaniche, terremoti o epidemie.
C' è addirittura chi usa questo ragionamento per
negare a priori il concetto di preveggenza.Questo non mi vede affatto d' accordo in quanto
in molti casi a differenza di questo, ci sono
elementi concreti e puntuali che fanno propendere per tali possibilità.
Ma
in questo caso particolare, quello del famigerato
Card Game, ci vedo solo un
fenomeno naturale quanto mai ignorato di suggestione collettiva.
O almeno così è
per il 99% di quelle carte.
Sapete cosa mi colpisce di quelle carte? Dal punto di vista
razionale e
oggettivo intendo.
Non tanto i disegni creati (probabilmente apposta)
in maniera tanto generica dall' essere vere e proprie cause di
successive suggestioni. Quanto
alcune idee astratte e
collegamenti tra le carte.
Il "proiettore di terremoti" sembra un chiaro riferimento ad HAARP: anche quello era un
progetto già esistente.
Però
è insieme a una serie di
dettagli di altre carte che danno di che pensare veramente.
Alcuni dettagli come quello della
Torre che crolla, apparentemente inglese fino alla
cima, che è la copia esatta di una a Tokio. A seguire,
il "mostro atomico".Ecco, queste sono quelle che io chiamo
"quelle cose che sono troppo per essere semplici coincidenze".E' palese che chiunque abbia creato questo gioco di carte avesse
maggiori conoscenze "complottiste" di quanto immaginiamo.
Ho un dubbio che letteralmente temo di esprimere pubblicamente: che
quelle carte forse non vanno tanto interpretate singolarmente, in quanto appunto rappresentati eventi generici, quanto....
in sequenza.
Ecco io credo che
forse esiste una chiave di qualche genere (magari
numerologica) secondo il cui
ordine alcune o tutte di quelle carte vadano lette...
Confesso che tremo nel rivelare questa riflessione, perchè il Grande Occhio vede tutto...
Saluti,
Aztlan