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 Oggetto del messaggio: Come si Controllano le Masse
MessaggioInviato: 24/05/2011, 01:24 
Come si Controllano le Masse

COME SI CONTROLLANO LE MASSE IN PILLOLE
(ARTICOLO COMPLETO E DETTAGLIATO)

Fonte: http://universoolografico.forumfree.it/?t=52159358

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Come si possono controllare le masse nei sistemi moderni dove i cittadini possono esprimersi liberamente con il voto?

Molti sanno che la televisione influenza le persone, ma quanti sanno in che modo lo fa? Spesso si sente dire “La televisione in Italia è spazzatura”, oppure “gli italiani sono un popolo di superficiali”, ma cosa c’è dietro? Conosciamo il reale significato di quello che ci viene proposto?

Queste tecniche non hanno nessuna connotazione ideologica, i principi di base, infatti, sono stati utilizzati da ogni tipo di regime dalle epoche più lontane al giorno d’oggi, dal totalitarismo sovietico a quello della Germania nazionalsocialista, fino a trovare dinamiche simili in molte aziende attuali, o anche in gruppi settari religiosi.

“In un sistema totalitario, a differenza di quanto si può comunemente pensare, il potere non viene detenuto esclusivamente con la violenza, ma è frutto di una reciproca contrattazione tra il capo e le masse dominate.” – Gustav Le Bon


DI COSA PARLEREMO?
Sintesi della Manipolazione di Massa

· CONTROLLARE UNA PARTE DEI MEDIA

· CIRCOSCRIVERE QUELLO CHE LA MASSA CONOSCE

· RENDERE LA POPOLAZIONE EMOTIVAMENTE REATTIVA

· SFRUTTARE VARIE FORME DI PAURA

· DETERMINARE TENDENZE, MODE, CULTURE E MODELLI DI PENSIERO

· MODIFICARE LE LEGGI FINO ALLA COSTITUZIONE


Un clima di divisioni e incertezze limita il peso della volontà dei cittadini a favore di chi impartisce le soluzioni dall’alto


Modelli di Pensiero Impulsivi e Superficiali

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· LA MASSA E’ PRIMITIVA - Il comportamento della massa è guidato dall'istinto e dall'emotività piuttosto che dalla logica e dalla ragione. La folla agisce sulla base dei sentimenti più primitivi, quelli che dal punto di vista dell'evoluzione costituiscono le prime tappe dello sviluppo dell'umanità, come la paura, la rabbia, l’esaltazione e l’appartenenza ad un gruppo. Istinti molto semplici da controllare e manipolare, mentre in questi raggruppamenti ciò che va smarrita è la più grande conquista degli uomini moderni, ovvero la razionalità e l'uso delle superiori capacità intellettive.

· STIMOLARE MODELLI ISTINTIVI - Per favorire quindi le dinamiche primitive delle masse e poterle controllare, è indispensabile proporre e stimolare il più possibile, modelli di pensiero, elementari e impulsivi, come quelli che vediamo nelle grida in TV. Crisi isteriche e pianti. Una vetrina dove tutti sono contro tutti nell’esprimere la parte più bassa dell’emotività umana, come la rabbia, l’aggressività e l’invidia, con i metodi del branco, dell’arena o del linciaggio in diretta. Con il passare degli anni questi modelli vengono appresi come bagaglio di esperienza collettiva e diventano delle vere e proprie forme mentali accettate come “normali”.

· RIDURRE IL LIVELLO DI INDAGINE - Ridurre tutte le indagini al battibecco personale e al gossip, abbassando la discussione all’attacco personale. Si sposta l’attenzione sull’immagine pubblica della persona piuttosto che sui contenuti delle sue idee.

· ABBASSARE IL LIVELLO INTELLETTIVO GENERALE – Viene trascurato o limitato lo sviluppo e l’immagine dell’istruzione pubblica libera da interessi di parte, riducendo il livello intellettivo e culturale del paese. Si favorisce la scuola privata, più facilmente controllabile.

Muore così ogni tipo di intelligenza individuale a favore del pensiero di gruppo guidato dalle paure.


La Televisione Circoscrive il Campo delle Scelte

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· LA TV E’ IL CANALE PRINCIPALE - Nessun canale si presta meglio per manipolare le grandi masse come quello televisivo, specialmente per periodi di tempo prolungati. Radio, giornali o la rete, sono impatto secondario sulla psiche delle masse e sulla formazione di mode, culture, opinioni e consensi.

· LA TELEVISIONE CIRCOSCRIVE LE SCELTE - Il cervello umano è in grado di scegliere solo fra ciò che conosce, quindi il controllo su larga scala all’accesso delle informazioni critiche di cui si ha bisogno per valutare una situazione significa il controllo dei processi mentali stessi. L’immenso potere della televisione, alla lunga, è quello di determinare dei “modi di pensare” di base, lasciando la scelta del singolo su “cosa pensare”. Fra tutto l’arcobaleno delle cose vere, il leader può decidere quali informazioni e modelli presentare alla massa e soprattutto quali non presentare. Questo significa che circoscrive ciò che la massa conosce, decide cioè il cesto in cui ognuno sceglierà ciò che più gli piace. E lo presenta associato a immagini attraenti, piacevoli, desiderabili, elencandone minuziosamente tutti i lati positivi. Il pensiero della massa si sviluppa autonomamente fra ciò che gli viene presentato, mentre una parte consistente della realtà viene omessa dalla coscienza collettiva. I sogni, le aspettative, i desideri, i modelli da imitare e in cui identificarsi, per cui vivere e soffrire, vengono scelti fra ciò senza sforzi conosciamo sempre meglio.

· L’IMMAGINE DELL’INDIVIDUO VINCENTE - Promuovere tutti gli aspetti positivi dell’immagine individualista e forte, furba e determinata e magari anche un po’ aggressiva e bugiarda. Si omettono dalla consapevolezza comune del paese tutti gli altri aspetti della vita non favorevoli economicamente o politicamente al regime che possono essere l’altruismo, la delicatezza, la sensibilità, la serenità, la riflessione, l’arte, la profondità, la sincerità, la cultura, ecc…

· STIMOLARE INVIDIA E INADEGUATEZZA - Inoltre, si stimolano invidie e sensazioni di inadeguatezza verso chi non si conforma al modello che tutti devono conoscere (estetico, politico, stile di vita, economico).


Il Giusto e lo Sbagliato non deve più nascere da una indagine intellettiva, libera da coinvolgimenti di parte, ma invece dalle risate contagiose dell’arena in cui si grida, ridicolizzando l’avversario con una furba e cattiva battuta d’effetto.


Isolare le Idee Libere

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· LIMITARE LE ESPRESSIONI COLLETTIVE – Si limitano le espressione collettive libere, come ad esempio le manifestazioni pubbliche, gli scioperi, le attività sindacali, la rete e qualsiasi strumento diffusione di massa che possa produrre alla lunga un riferimento diverso da quello del regime. Le iniziative libere dei cittadini non hanno possibilità di essere conosciute né di aggregarsi facilmente su larga scala, non possono cioè ottenere consensi ampi e quindi produrre dei cambiamenti.

· LE FONTI LIBERE NON SONO CERTE (Esiste solo il Gusto Personale) - Quando il singolo si vuole domandare qualcosa che va fuori dal campo proposto dal regime, nel suo ragionamento per arrivare ad una conclusione, viene a mancare qualsiasi fonte di conferma o di prova a sostegno della sua tesi, così ogni idea che vorrebbe nascere diversa da quella del modello imposto dal leader, cresce piena di dubbi e senza nessun riferimento accertato, nessuna riprova sociale, nessuna conferma autorevolmente accettata. La ricerca di informazioni libere richiede sempre più sforzo, tempo e capacità, e viene sempre più frenata, mentre le informazioni impacchettate dalla tv vengono continuamente e piacevolmente diffuse in massa.

· RINUNCIARE AI PENSIERI FUORI DAL CORO - L’individuo rimane completamente isolato nel suo processo decisionale di dissenso dal regime, senza fonti né conferme, e spesso quindi rinuncia ad arrivare ad una conclusione personale. In questo limbo di confusione e smarrimento, senza appigli definitivi, è molto più facile distrarsi e occuparsi di discussioni futili e meno stressanti. Di fronte all’impossibilità di reagire fuori dal coro si verificano reazioni di alienazione, frustrazione e stress, fino alla rassegnazione e la passività. L’intelletto individuale viene messo in letargo e la vita diventa tutta un sentito dire comune.

· SEGUIRE LE FONTI UFFICIALI - Controllando le fonti autorevoli ed ufficiali, si controlla all’origine l’informazione. Visto che le autorità possono esistere solo all’interno del regime, si promuove l’importanza e il valore dell’autorità senza limiti, enfatizzando le nefaste conseguenze di un mondo senza autorità. Il Modello di vita accettato deve essere quello dove è normale seguire e affidarsi passivamente alle autorità senza dover porsi domande troppo incisive.

· RISCRIVERE IL PASSATO – Con il tempo, vanno a sfumare le fonti libere che mantengono la memoria e la cultura collettiva. Il paese va progressivamente perdendo la sua anima e la sensibilità civica conquistata durante i secoli.


Consolidare le Abitudini di Massa

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· ABITUDINI PIACEVOLI E STABILI – Fare abituare le masse a dei comportamenti piacevoli e il più possibile continuati nel tempo. Si inizia sempre con abitudini leggere e attraenti fino ad arrivare a delineare degli schemi di comportamento che siano influenzabili dall’alto. Una volta che si crea una tendenza a cui un’enorme massa di persone preferisce non rinunciare, allora si è instaurata una sorta di dipendenza. Gran parte del controllo sulla popolazione nasce dalla prevedibilità di questo consenso.

· IMPEGNI E VINCOLI (Carte, Abbonamenti, Finanziamenti, Legami emotivi, Dipendenze) - Per perseguire questo scopo, tutte le grandi iniziative che ci verranno proposte, oltre ad essere attraenti, richiederanno anche un nostro impegno futuro. Si viene così a creare una fitta rete di dipendenze e anche di impegni da mantenere che può facilmente venire manipolata dall’alto per preparare il terreno a nuovi guadagni su ampissima scala.

· IL BOICOTTAGGIO NON E’ SUFFICIENTE - Non avverrà mai un cambiamento generale contro le abitudini e il consenso delle masse. Staccarsi dall’abitudine piacevole procura un fastidio che la ragione da sola non può colmare. L’arma del Boicottaggio, ovvero quella del “non guardare quel canale” o del “non acquistare quel prodotto”, sotto questo aspetto è estremamente limitata perché si scontra con una marea umana che difende la libertà di scegliere il suo comportamento piacevole.


Paura di Essere Tagliati Fuori

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· NON DISSENTIRE CON SERENITA’ - L'ideologia e i modelli di vita imposti devono essere interiorizzati come "La Verità" e non sono considerati legittimi o utili sistemi di credenze diverse da quelli ufficiali. Ogni singolo non deve mai sentirsi sereno nell’avere pensieri negativi riguardo ai modelli accettati da tutti. Le informazioni in entrata vengono filtrate dai media, che spiegano anche cosa si deve pensare dell’informazione libera esterna. Si rifiuta l’analisi razionale e il pensiero critico a favore delle emozioni primitive più facilmente manipolabili. Il linguaggio dei media è caricato e spietatamente valutativo e le frasi sono di forte divisione: brevi, riduttive e facilmente memorizzabili. Ci sono dei termini “cattivi” che si usano per rappresentare qualsiasi cosa esterna all’ideologia del gruppo che, naturalmente, deve essere rifiutata e ridicolizzata.

· NEMICO DA CUI DIFFERENZIARSI (Invasori, Odio Razziale o Religioso, comunisti, capitalisti, terroristi, criminali, stupratori, disobbedienti, pessimisti, complottisti, manifestanti, fannulloni) - Si deve creare un nemico esterno “noi contro loro” che ci minaccia su cui impariamo a puntare il dito. Si propongono contrasti stridenti fra chi è membro e chi invece non si adatta ai modelli della dottrina o non ubbidisce alle leggi imposte. Il mondo viene così diviso fra “chi punta il dito” e chi “viene escluso”, solo il mondo interno al gruppo è “buono”, il resto è cattivo e minaccioso e va evitato e tenuto a bada. Se si vuole un certo grado di sicurezza, dalla reazione aggressiva del regime verso il nemico, è meglio rimanere negli schemi definiti e protetti dall’alto. L’atmosfera tesa che si crea suggerisce un solo modo di essere, per questo è molto importante vedere costantemente dei modelli da imitare.

· LA TRANQUILLITA’ NON SI RAGGIUNGE MAI - Tutto ciò viene portato avanti spingendo il modello da raggiungere (costumi, lavoro, norme di vita, livello sociale) sempre più avanti, richiedendo che la persona si sforzi continuamente, con la paura di non farcela, verso un fine sempre molto lontano, spesso inesistente ed estraneo alla condizione umana. Per manipolare la popolazione, bisogna tenerla sempre sottoposta a frenetiche attività in modo che, durante la giornata, non abbia abbastanza tempo ed energie per riflettere liberamente ed organizzare una soluzione su ampia scala ai suoi problemi. L’unico modo per sollevarsi da questa colpa e da questo enorme stress che si accumula è denunciare con grande ostilità le “impurità” di chi non si è uniformato sforzandosi come abbiamo dovuto fare noi.

“Solamente le azioni coerenti all'ideologia sono buone. Tutte le impurità sono viste come originate dall'esterno. Quindi, uno dei modi migliori per sollevarsi dal peso della colpa è di denunciarle con grande ostilità. Alla fine questo porta all'epurazione degli eretici, all'odio di massa e alle guerre sante. Il gruppo punterà il dito contro gli errori di tutti gli altri impianti di credenze, mentre pubblicizzerà la sua propria purezza.” - Jan Groenveld del Cult Awareness & Information Centre sul Controllo Mentale.


Il Denaro Non Basta Mai

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· LA SERENITA’ ECONOMICA E’ LONTANA – Si deve vivere nella paura di non raggiungere il modello di vita imposto dalla propaganda. I media diffondono continuamente ogni aspetto della cultura che tutti devono imparare a conoscere ed imitare. Presto le fasce più influenzabili della società non si sentiranno più a loro agio se non raggiungeranno i livelli di ricchezza materiale e di approvazione sociale imposti dall’alto.

· DISSOCIAZIONE - La competitività e l’aggressività nell’assicurarci più denaro saranno solo alcune delle reazioni sociali alla situazione di diffuso disagio interiore. In pubblico invece, si continuerà fino all’ultimo a mettere in mostra una bella facciata in linea con le tendenze imposte dall’alto, creando così un forte contrasto fra quello che siamo veramente e quello che ci sentiamo spinti a dover sembrare. Più la nostra esistenza diventa vuota e insoddisfacente, più facilmente continueremo a seguire e difendere le poche abitudini piacevoli che ci vengono suggerite, magari anche dannose.

· NON AVERE TEMPO PER GUARDARE LONTANO - Non abbiamo più la serenità e il tempo di affrontare i problemi collettivi con una visione d’insieme perché la nostra principale preoccupazione è avere una sicurezza economica personale immediata e non essere tagliati fuori dal sistema. Ci sacrifichiamo così a fare un lavoro che non ci piace, sopportiamo pressioni psicologiche trascurando spesso il nostro riposo e la nostra salute. Per noi è prioritario lavorare sempre di più, magari a condizioni sempre peggiori, piegandoci in nome dell’urgenza di reperire sufficiente denaro. La necessità di guadagnare viene utilizzata come la maggiore forma di ricatto per stabilizzare le masse sotto una linea uniforme.

· SOSTITUZIONE VALORI – Nelle situazioni di emergenza i valori sbiadiscono e, chi riesce a rimanere a galla, anche sfruttando le persone più deboli, viene in parte giustificato. Le enormi tensioni e i disagi accumulati vengono sfogati incolpando chi è meno efficiente o chi non si sacrifica come abbiamo dovuto fare noi. L’energia che deriva dalla cooperazione viene ridotta al minimo determinando l’ambiente migliore per sfruttare le masse: quello del “tutti contro tutti”.

Dopo aver tanto corso, un uomo dovette fermarsi per aspettare che la propria anima lo raggiungesse - Proverbio Himalayano


Perché nelle Dittature c’è Sempre un Esercito Forte?

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· LA SICUREZZA E’ PIU’ IMPORTANTE DELLA LIBERTA’ - C’è un istinto più forte di quello della libertà, di fronte al quale, ogni altra esigenza diventa secondaria: La Paura per la propria Sicurezza. Accettiamo di buon grado una limitazione della libertà di fronte ad un’emergenza per la nostra vita. Più la massa è impaurita, più saranno gestibili le sue reazioni istintive.

· NON ABBASSARE IL LIVELLO DI PAURA - Promuovere, negli anni, un massiccio bombardamento di notizie che diffondono un senso comune di insicurezza. Il paese, anche quando mantiene una facciata di benessere, deve essere vissuto come un luogo pieno di pericoli e la popolazione deve percepire costantemente una situazione di minaccia: precarietà finanziaria, gang giovanili, bullismo, virus, criminalità, aggressioni, stupri fino al terrorismo e alla guerra.

· AUMENTARE IL POTERE POLITICO E MILITARE - Il terrore di venire aggrediti o derubati, di diventare poveri e l’incertezza per il futuro accentuano la reazione di isolamento dall’”altro” e spingono il governo verso politiche repressive e di sicurezza. La massa deve chiedere misure anche d’emergenza che accentrino il potere politico e militare in nome della concretezza e dell’efficienza. Vogliamo essere protetti più di ogni altra cosa.

· CONTROLLARE I DISSENSI - Una volta che abbiamo delegato al leader sempre più autonomia di reprimere la popolazione anche con la forza, poi non abbiamo più il potere di diversificare, dal basso, le misure solamente contro la delinquenza, rispetto a quelle volte anche a limitare i dissensi. Le azioni del leader saranno sempre più risolute e sempre meno controllabili dai cittadini. Così il potere che abbiamo tanto voluto accentrare nelle mani di chi ci comanda, può venire usato anche per indurci a non generare proteste né idee dannose al regime.

· L’ESERCITO E’ UN AMICO NECESSARIO - Contemporaneamente deve venire promossa l’immagine delle forze armate, dei militari, della protezione civile e delle autorità in genere, con festeggiamenti, gadgets, film e soprattutto serial tv. In questi casi non è raro vedere i militari in città anche in tempo di pace accettati di buon grado dalla popolazione.


LA PERCEZIONE DELLA SICUREZZA
TRA COMUNICAZIONE E REALTA’


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Trend complessivo (gennaio 2005 – dicembre 2009)
Il grafico mostra la netta discrepanza fra l’andamento delle notizie di criminalità proposte dai telegiornali (linea rossa) e l’andamento reale dei reati (celeste).

Un costante clima di insicurezza dove ognuno è sospettoso dell’altro è attualmente il modo più potente per mantenere la popolazione disgregata e perseguire obiettivi economici e politici. Il Potere di proteggere viene usato da chi governa anche per reprimere i dissensi e controllare l’influenza dei cittadini nelle scelte del paese. In questi scenari, l’odio, i disordini sociali e la guerra, possono diventare le soluzioni finali a tutti i nostri mali.


Lo Sfruttamento Accresce L’Illegalità

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· AUMENTA LO STRESS - Ovunque ci sia una distanza fra le necessità dei singoli e le decisioni imposte da un potere accentrato si determinano forti condizioni di stress. Entro 20 anni la depressione sarà il problema di salute più diffuso al mondo. L'insicurezza e la precarietà economica aumentano il disagio personale e sociale: cresce del 30% l'incidenza di ansia e del 15% il numero dei pazienti depressi. Complice la crisi economica e il crescente stress a cui sono sottoposti i cittadini del mondo, il “male di vivere” sarà, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la maggiore insidia da combattere. In Europa dall’inizio della crisi, ci sono stati 3.500 morti in più per alcool e 1.700 suicidi in più. Aumentano bullismo, aggressività giovanile e uso di droghe.

· GLI ESEMPI SONO AGGRESSIVI – Gli eroi dei nostri tempi sono proposti dai media come persone scaltre, egocentriche e combattive. Inseguiamo i modelli di vita dei personaggi famosi mentre la qualità della nostra vita personale e il nostro equilibrio mentale cala a picco. Con l’aumentare di questi disagi si crea un ambiente sociale dove fermentano l’aggressività e l’istintività. Questi modelli, che si prestano facilmente alla manipolazione dall’alto, sono incoraggiati anche dai programmi televisivi.

· AUMENTA L’ILLEGALITA’ - Cosa accade quando si riesce ad influenzare la salute mentale di enormi masse verso delle reazioni emotive, aggressive e incontrollabili? Specialmente nelle fasce sociali più disagiate e indifese, succede che aumentano gli episodi criminalità e illegalità. La televisione non perde occasione di mostrarceli: Rapine, stupri, aggressioni, e violenze familiari diventano il nostro panorama quotidiano e di conseguenza una preoccupazione di massa.

· SERVE PIU’ CONTROLLO SULLA POPOLAZIONE - La propaganda scambia la causa con l’effetto: Invece di eliminare le cause del problema alla radice, si da la colpa dell’insicurezza globale ai singoli individui buttando in prima pagina i mostri di turno che noi tutti vorremmo linciare. Ci abituano al fatto che, se vogliamo essere protetti da questi malviventi, dobbiamo dare il consenso per misure di emergenza più rigorose che diano allo stato ancora più efficienza di governare e più potere di controllarci. Così il cerchio si chiude e si getta benzina sul fuoco alimentando il problema da cui tutto ha avuto origine: L’imposizione e il controllo da parte di pochi su molti.

Fonti: Global Mental Health Summit, Societa' Italiana di Psichiatria, Organizzazione Mondiale della Sanità


Alzare il Polverone

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· LA MASSA E’ PREVEDIBILE - Sotto certe condizioni, dove la popolazione è reattiva, disinformata, insicura e stressata, e dove gli argomenti di discussione di massa vengono preparati dai media, la possibilità di reazione, favorevole o contraria ai temi di scalpore decisi dall’alto, non determina una condizione di scelta. Domande tipo “volete maggiore sicurezza?” fatte dopo una propaganda mediatica concentrata su notizie di illegalità, criminalità, terrorismo o stupri, hanno una risposta di massa ovvia. Un leader scaltro non compie mai azioni che non riscuotono un consenso diffuso.

· PIANIFICARE GLI ARGOMENTI – I provvedimenti proposti dai media sono quelli su cui già si prevede una reazione di massa utile al regime. Invece, le soluzioni che determinerebbero una reazione di massa utile ai singoli cittadini, che però vanno contro gli interessi del leader vengono proposti con meno incisività e visibilità. E’ Proprio in questo “costante declassamento in seconda pagina” di tutto ciò che di positivo esiste e ma che non è utile al regime, il nucleo della forza dei media. I cittadini sono liberi di farsi domande e prendere decisioni, ma la massa lo farà all’interno del campo degli argomenti di clamore suggeriti dalla TV, nei modi e nei tempi indicati dai media. La facoltà di indirizzare i coinvolgimenti emotivi del paese, pianificando di quali argomenti i cittadini discuteranno, è alla base del controllo delle masse.

· ALZARE IL POLVERONE (offese, soprusi, provocazioni, maleducazioni, irriverenze) – Il modo migliore per diffondere un’idea su ampissima scala è quello di offendere una parte della popolazione e sfruttare l’effetto eco suscitato dalla naturale reazione di indignazione. Ogni notizia deve essere impacchettata in maniera da creare delle forti spaccature nel paese, deve essere provocatoria e deve sempre chiamare in causa qualcuno. I gruppi attaccati e ridicolizzati platealmente, reagiranno difendendosi con aggressività e rabbia, vogliosi di farsi battaglia sui temi (spesso inutili allo sviluppo etico e civile del paese) suggeriti dagli interessi di chi può controllare i media. In questa maniera si può veicolare un argomento sfruttando le energie e i mezzi di diffusione sia dei gruppi favorevoli che di quelli contrari moltiplicando esponenzialmente la visibilità della questione.

· AUMENTA IL POTERE ECONOMICO DI CHI CONTROLLA I MEDIA – Più reagiamo difendendo le nostre idee con interesse e coinvolgimento alle provocazioni preparate dai media e più stiamo contribuendo a dargli visibilità, accrescendo il peso politico ed economico di chi controlla i canali di diffusione.

Il Popolo del televoto reagirà fedelmente, guidato dagli istinti del branco, alle provocazioni dei media come se giustizia, economia e politica fossero al centro di un'unica arena televisiva. Quando le proposte della maggioranza dei cittadini, verso le soluzioni alle necessità che sentono più urgenti avranno un peso minore di quelle diffuse da pochi con i media, di fatto, non si vivrà più in uno stato democratico.


La Doccia Scozzese

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· IL CONTROLLO E' GIA' FORTE - Questa tecnica può essere applicata solamente nei paesi già soggetti ad un fortissimo controllo, dove chi comanda, cioè, ha già il potere di rendere legge una proposta antidemocratica senza curarsi delle proteste. Agendo di continuo in questa maniera però il regime perderebbe progressivamente consensi e i malumori crescenti comincerebbero ad aggregarsi. Vediamo ora uno dei tanti modi per screditare i movimenti di protesta che si vorrebbero sollevare contro le ingiustizie del regime. Un modo per fare abituare la popolazione ad accettare passivamente anche le proposte più provocatorie senza più ribellarsi.

· PROPORRE SENZA SOSTA – Innanzitutto il leader deve proporre un numero di iniziative superiore a quello che il senso comune della massa può assimilare. Poi, una stessa legge, durante gli anni deve essere proposta e modificata molte volte, in modo che risulti difficile per la massa capire quali articoli siano già approvati, quale proposte siano ancora in discussione e quali siano abbandonate. La maggioranza della popolazione, stressata, delusa e frettolosa, deve essere spinta a farsi un’idea superficiale dei continui cambiamenti in corso, riconoscendone solo il nome, lo slogan sentito in televisione e le voci che ci girano intorno.

· AZZARDARE PROPOSTE PERICOLOSE E POI RIDIMENSIONARLE - Le proposte di chi vuole guadagnare l’asservimento delle masse devono essere sempre molto più forti e provocatorie rispetto ai risultati che si pianifica di ottenere. Si deve esordire con una grossa “sparata” e poi abbassare il tiro lasciando protestare i ribelli verso un pericolo che non esiste più. Si sfrutta così la sana reazione di difesa della popolazione per mettere in ridicolo l’immagine di chi dissente. Il trucco sta nel paragonare l’intensità della reazione immediata di protesta, non alla pericolosità della proposta iniziale, come sarebbe logico, ma alla pericolosità più bassa della legge che poi viene di fatto approvata dal "poliziotto buono" di turno. Questo serve per mettere sempre in primo piano il fatto che i contestatori reagiscono in maniera irrazionale, esagerata e non commisurata alla realtà delle leggi messe in vigore. In più, così risulta facilissimo attribuire ai contestatori un comportamento compulsivo e complottista legato a qualche preconcetto indipendente dalle attività del leader, come quello di un visionario esaltato che grida “Al lupo! Al lupo!”.

· LE PROTESTE DIVENTANO INUTILI CARNEVALATE - Cosa apprende la primitiva consapevolezza della massa se durante gli anni si ripete sempre questo meccanismo? Il sentore comune recepisce che “affidarci ciecamente a questo capo” non provoca le catastrofi annunciate dai soliti dissenzienti esaltati e che le proteste sono “inutili carnevalate dei soliti comunisti” che vanno contro la volontà della maggioranza della popolazione. Una volta che si riesce a screditare a livello collettivo il principio di “dissentire", che costituisce le fondamenta di ogni vera democrazia, il gioco è fatto. Si vive in un continua doccia scozzese che rende insensibili, confonde, stanca e abitua. In questo modo chi vorrebbe opporsi, per paura di perdere consensi e credibilità di fronte al paese, si adatta a reagire con sempre più autocontrollo fino ad annullare completamente le naturali difese democratiche del paese. La condizione di normalità diventa quella di subire continue proposte pericolose senza più reagire, dove in ogni momento potrebbe essere approvata una legge che distrugga centinaia di anni di conquiste etiche, civiche e democratiche.

Nei paesi sottoposti ad un controllo tale, in cui il leader ha la possibilità di proporre leggi provocatorie e pericolose senza perdere il potere, la protesta perde quasi tutto il suo significato. Sotto queste condizioni la possibilità di ribellarsi o di accondiscendere non determina una reale facoltà di scelta.

Se si protesta si perde la simpatia della popolazione, se non si protesta si apre la porta agli incalzanti bisogni di conquista del leader. In questo scenario non c’è altra azione costruttiva se non quella di cambiare le condizioni alla base del sistema di controllo.


Sfruttare le Differenze Ideologiche

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Dare importanza alla coalizione che prende più voti,
non alla “soluzione” che prende più voti


· DELEGARE IL POTERE AL PARTITO - L’individuo non può partecipare direttamente alla soluzione dei singoli problemi del paese. Deve necessariamente fidarsi di un gruppo a cui delegare tutte le decisioni da prendere per un certo periodo di tempo. I vari gruppi devono avere anche il potere di accordarsi, coalizzarsi o dividersi, e soprattutto decidere quali persone portare al potere.

· FRAMMENTARE LA SOLUZIONE - Si sfrutta la naturale divisione degli uomini in ideologie allo scopo di frammentare il peso politico delle singole soluzioni scelte dai cittadini. La preferenza di ogni singolo cittadino, verso una specifica soluzione, si troverà rappresentata, per legge, in vari contenitori politici divisi per statuti, valori e ideologie spesso inconciliabili fra loro e quindi senza possibilità di governare con efficienza.

· PREMIARE LA COALIZIONE UNIFORME – Creare un insieme di leggi che favoriscano la coalizione (anche se non promuove l’idea di maggioranza) che è unitaria su più fronti e non tollera al suo interno pareri discordanti, come ad esempio il partito di un regime che può avere accesso ai media o al potere economico. Passa al potere il partito più compatto ed efficiente, piuttosto che la volontà della popolazione.

L’ideale della democrazia non è l’elezione dei rappresentanti, ma la partecipazione del popolo alla vita della città – che stiamo invece, progressivamente perdendo.


Siamo in Democrazia, Sei Tu lo “Strano”

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· SEI TU LO STRANO - Chi si rende conto delle ingiustizie e della mancanza di libertà è fatto sentire “strano”, e la sua posizione viene presentata come un suo gusto personale rispetto alla maggioranza che ha votato il leader.

· CHI HA CONSENSO E’ NEL “GIUSTO” - Il fatto di avere acquisito potere con delle elezioni viene presentato come un’autorizzazione a determinare, tramite la Legge, il “Giusto” e lo “Sbagliato”. In un clima di stress e insicurezza, chi osa mettere in discussioni qualche legge deve temere la reazione della massa che ha paura di non essere più protetta con forza ed efficienza. I cittadini così, in nome dell'urgenza di avere sicurezza e del rispetto per le regole, perdono la serenità di criticare e di partecipare alla definizione delle leggi che diventano sinonimo di "Giustizia" o di "Verità" immodificabili.

· NON C’E’ PERICOLO, SIAMO IN DEMOCRAZIA - In questa maniera, le persone che capiscono la situazione generale di sfruttamento, tendono a ribellarsi di meno, e non in pubblico. Ma tutto ciò non ci spaventa perché alla fine, pensiamo, siamo in democrazia.


Sintesi della Manipolazione di Massa

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CONTROLLARE UNA PARTE DEI CANALI TV
Il leader arriva a tutto il paese in ogni momento, mentre le idee dei singoli rimangono isolate. La popolazione non può avere una visione d'insieme delle idee spontanee e perde interesse per la politica.

CIRCOSCRIVERE QUELLO CHE LA MASSA CONOSCE
Durante gli anni si omette dalla coscienza collettiva tutto ciò che è sfavorevole al controllo di massa. Il paese va progressivamente perdendo la sua anima e la sensibilità civica conquistata durante i secoli, vive in un eterno presente.

RENDERE LA POPOLAZIONE EMOTIVAMENTE REATTIVA
Modelli istintivi, Stress, Insicurezza, Precarietà, Emergenza, Ridurre la Cultura e il livello di indagine. Mantenere la popolazione sul "si salvi chi può", pronta a reagire alle provocazioni dei media. Fare perdere la capacità di aggregazione e collaborazione dei singoli.

SFRUTTARE VARIE FORME DI PAURA
Guerra, terrorismo, aggressioni, stupri, odio razziale, illegalità e crimine, gang giovanili, bullismo, virus, paura di non farcela economicamente e, soprattutto, la paura di ciò che potrebbe accadere se non si rimane nell’ambiente protetto del gruppo. Cambiano i valori comuni e non si pianificano più soluzioni collettive a lungo termine.

DETERMINARE TENDENZE, CULTURE E MODELLI DI PENSIERO
Produrre, consumare, essere ottimisti, ricchi, famosi, alla moda, attraenti, vincenti, determinati, avere un immagine accettata, individualista, forte, aggressiva, risoluta, efficiente, scaltra, egocentrica, combattiva, furba. Le nuove generazioni formano le loro personalità in un campo sempre più limitato di scelte.

MODIFICARE LE LEGGI FINO ALLA COSTITUZIONE
Accentrare per legge il potere mediatico, economico, politico e militare. Limitare per legge la nascita e l’aggregazione di idee libere. Limitare per legge il peso politico delle soluzioni proposte dai singoli cittadini.


Come Non Farsi Controllare nei Paesi Democratici

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Sotto le condizioni analizzate finora, i problemi che richiedono una visione d’insieme e un’organizzazione sistematica su ampia scala, non possono essere risolti e la legge non è più garanzia di giustizia.


COSA FARE?
Cambiamo queste condizioni


CONOSCENZA – Fare conoscere i modi in cui si possono controllare le masse nei paesi democratici. Fare conoscere i modi in cui si può vivere eticamente e contribuire a innalzare nel suo insieme la qualità della vita della collettività. Garantire queste conoscenze come base fondamentale dell'istruzione, dell'educazione e della cultura.

FAVORIRE LA PRESA DI COSCIENZA – Stimoliamo un ambiente sereno, fertile al cambiamento ed alla presa di coscienza. Limitiamo l'offesa e la provocazione, che frenano la ricettività e l’apprendimento diffuso.

PARTECIPAZIONE PIU’ DIRETTA – Investiamo le nostre risorse personali incoraggiando una partecipazione dei singoli sempre più attiva e diretta alle soluzioni dei problemi comuni.

LIMITIAMO I VINCOLI – Limitiamo le scelte che prevedono vincoli, legami o impegni a lungo termine. Garantiamoci sufficiente tempo per le attività non pianificate, anche quelle non economicamente produttive. Consumiamo meno di quanto gli standard dei media vorrebbero imporre.

CREIAMO SCELTE SEMPRE PIU' CONSAPEVOLI - L'accesso libero e comodo a tutte le informazioni, anche quelle non filtrate, è in assoluto una delle principali armi contro la manipolazione mentale.


Incomincia da Te

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PICCOLI ACCORGIMENTI
PER UNA RIVOLUZIONE ETICA


FAI INFORMAZIONE – Fai tu stesso informazione, diffondi le tue esperienze, conoscenze, idee e competenze. Prendi le informazioni da più fonti possibili e confrontale.

SII COSTRUTTIVO – Orienta il tuo pensiero a favore della creazione organizzata e sistematica di alternative migliori, e non limitarti alla critica o all’essere “contro”. Fai proporre sempre una soluzione accanto ad ogni problema che viene sollevato e incoraggia una partecipazione attiva e diretta verso quella soluzione.

CONTA LA SOLUZIONE – Non permettere che gli attacchi alla reputazione di una persona possano ostacolare la realizzazione di soluzioni necessarie a tutti. Insegna a giudicare la soluzione come base collettiva da supportare e non la persona che porta lo slogan, che è sempre imperfetta e soggetta ad una vulnerabilità d'immagine da parte dei media. Sviluppa e supporta dei metodi di lavoro che permettano ad ogni movimento costruttivo di diffondersi perseguendo soluzioni concrete con trasparenza ed efficienza.

PROPONI, NON REAGIRE AI MEDIA – Scegli tu i temi che reputi più importanti su cui impegnarti e portali avanti nel tempo, indipendentemente dalla provocazioni e dai polveroni sollevati di volta in volta dai media.


Se un sistema non dà sufficiente peso alle soluzioni proposte dal basso, allora prima bisogna cooperare insieme per migliorare quel sistema, e solo dopo potrà essere utile esprimere le nostre differenze ideologiche.

Fonte: SPOILER
http://eccocosavedo.blogspot.com



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 24/05/2011, 02:00 
Ottimo articolone Thethirdeye [;)]


Non fregherà a nessuno, ma, dopo tre anni senza guardare la TV (capita molto raramente -toccata e fuga-), posso dire che si sta meravigliosamente.








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MessaggioInviato: 24/05/2011, 07:45 
Cita:
ArTisAll ha scritto:

Ottimo articolone Thethirdeye [;)]


Non fregherà a nessuno, ma, dopo tre anni senza guardare la TV (capita molto raramente -toccata e fuga-), posso dire che si sta meravigliosamente.








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è vero quoto tutti e due.
Leggere il testo postato da tte, leggere usanze conosciute e semi-conosciute da me, ma il leggere nero su bianco, mi ha dato un senso di nausea, una sensazione di annaspare x salvarmi, dentro di me ogni mia particella si è ribellata e si è coalizzata ..e sono diventata ancora più forte e decisa nel proseguire il mio stile di vita e sono fiera nel pensare che qualcuno possa dire che sono "strana" e mi piacerebbe sapere quanti altri strani respirano su questa Terra. [^]



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MessaggioInviato: 24/05/2011, 09:06 
Bell'articolo. E quoto artisall per la tv. Non la guardo più neanche io da ormai 4 o 5 mesi e si sta molto meglio. La guardo solo per vedermi dei film ogni tanto.


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MessaggioInviato: 24/05/2011, 09:38 
Oltre 10 anni che non guardo tv e sono rinato. [;)]

Un altro metodo di controllo delle masse è il gioco d'azzardo compreso quello online diventato legale grazie al decreto Bersani (ma non doveva tutelare gli operai e le masse?).

Date un'occhiata alle cifre spaventose.

Gioco d'azzardo, è boom online

A cura di Wired.it

Dal Texas Hold’em alle scommesse sportive, fino alle videolotterie. In tutto il mondo è un vero e proprio boom del gioco d’azzardo, soprattutto online. Un’esplosione che potrebbe causare di pari passo un aumento significativo di giocatori patologici, quelli a rischio di sviluppare anche altre forme di dipendenze (alcol e droga). A lanciare l’allarme è stato un editoriale appena pubblicato sulla rivista The Lancet, in cui diversi ricercatori mettono in guardia dalla proliferazione delle occasioni di sviluppare una dipendenza dal gioco d’azzardo. I casi di ludopatia, infatti, potrebbero moltiplicarsi con il sempre maggior successo riscontrato dai giochi online. Lontani da occhi indiscreti e nella solitudine del divano di casa, il rischio è di esaurire completamente le carte di credito senza accorgersene.

Secondo l’articolo di The Lancet, che ha come prima firma quella di David Hodgins dell’ Università di Calgary, Canada, il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo è già una realtà planetaria. “ Anche paesi che limiterebbero le scommesse per motivi culturali o religiosi, come Cina e Malesia - ha detto lo studioso - ammettono i casinò per aiutare il turismo. La maggior parte degli utenti scommette solo per divertimento, ma c’è una piccola percentuale che è troppo coinvolta in termini di cifre investite e di tempo dedicato, e continua a scommettere nonostante gli effetti negativi che questo ha nei rapporti sociali”.

La prevalenza della dipendenza da gambling (dall’inglese gioco d’azzardo), è fortemente variabile da paese a paese, spiega la rivista, in un range che va da 1 su 500 in Norvegia a 1 su 20 a Hong Kong, mentre in Italia e negli Usa il tasso è di circa l’ 1 per cento. In realtà, nel nostro paese il fenomeno è ben più vasto e complesso.

Complice la crisi economica, il gioco d’azzardo ha iniziato a riscuotere un successo enorme: dalla corsa al jackpot del Superenalotto alla lotteria vitalizia Win for Life, fino al boom del poker online. Solo nel 2009 i guadagni delle aziende che si occupano di gioco d’azzardo sono aumentati del 40%. Ma come riferito dalla Commissione Europea, dietro il gambling c’è un vero e proprio business ultramiliardario.

In Italia ci sono troppe persone in bilico tra il gioco e la dipendenza: 80mila sono i giocatori a rischio elevato, 700mila quelli a rischio moderato e 2 milioni quelli a rischio minimo. Già 5mila giocatori sono in cura e inizia a farsi più numeroso anche l’esercito dei giocatori net compulsion, quelli che hanno sviluppato una dipendenza per il gambling su Internet. Da qui l’idea del Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma di aprire un ambulatorio specializzato nelle dipendenze su Internet.

Ma questo incremento riguarda un po’ tutte le società più sviluppate.

In questo caso, è l’occasione a fare il giocatore malato. “ L’esplosione delle opportunità di scommettere, specialmente online, aumenterà la visibilità dei disordini psicologici - spiegano gli autori dell’articolo - e molte persone che attualmente non sono esposte avranno accesso al gioco d’azzardo". Un altro pericolo di cui tenere conto è che alla dipendenza da gioco spesso si associano altri problemi: i gambler patologici hanno una probabilità 4 volte maggiore di essere anche alcolisti, e da 5 a 6 volte maggiori di fare uso di droghe. L’azzardo patologico, secondo l’editoriale di The Lancet, quadruplica anche la probabilità di avere qualche altro disordine dell’umore.


“ Il problema è aggravato dal fatto che a causa della vergogna e del desiderio di rimanere nascosti solo un paziente su 10 ha accesso ai trattamenti contro questa patologia – hanno detto gli esperti - e le ricerche hanno dimostrato che solo un terzo degli scommettitori patologici guarisce da solo”. La ricerca sui trattamenti e sulle cause neurologiche della dipendenza è purtroppo ancora indietro, concludono i ricercatori, e rischia di non stare al passo con l’aumento dei casi di questa malattia. “ Soprattutto grazie a Internet ormai c’è la possibilità di giocare per 24 ore al giorno – ha concluso l’articolo - questo deve spingerci ad aumentare gli sforzi sulla ricerca riguardo al gioco patologico e sulle possibili cure”.

(Credit per la foto: Marianna Day Massey/ZUMA/Corbis)

[align=right]
Fonte: http://tecnologia.tiscali.it/articoli/r ... news_wired[/align]



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Oh Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei" - Oracolo di Delfi
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MessaggioInviato: 24/05/2011, 12:53 
Un applauso a TTE per aver riportato questo meraviglioso articolo.

C' è voluto il suo tempo ma ne è valsa la pena eccome.

E il bello è che tutti, di destra o sinistra, sono d' accordo, la dimostrazione di come al di là delle ideologie, siamo tutti d' accordo sulle cose di base che interessano tutti.


Dice bene l' articolo, prima risolviamo questo problema, poi insieme potremo discutere serenamente e senza intromissioni dei problemi comuni...

Aztlan



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 24/05/2011, 14:20 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Dice bene l' articolo, prima risolviamo questo problema, poi insieme potremo discutere serenamente e senza intromissioni dei problemi comuni...



Esattamente..... [;)]



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MessaggioInviato: 12/09/2011, 16:39 
Le 10 Strategie della Manipolazione Mediatica

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Viene qui proposto uno schema che si rifà al linguista Noam Chomsky, dalle cui riflessioni si estrapola un decalogo, una lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.

http://www.vocidallastrada.com/2010/09/ ... zione.html

1- La strategia della distrazione

L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione, la quale consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, tramite un profluvio di distrazioni e informazioni insignificanti.

La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico di interessarsi alle conoscenze essenziali nella area della scienza, la economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica.
“Mantenere la attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

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2 - Creare problemi e poi offrire le soluzioni

Questo metodo è anche chiamato “problema - reazione - soluzione”.
Si crea un problema per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.

Ad esempio, lasciare che dilaghi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi così che il pubblico stesso richieda leggi e politiche per la sicurezza e a discapito della libertà.

Oppure creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

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3 - La strategia della gradualità

Per fare accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente per anni consecutivi. E’ così che condizioni socio-economiche radicalmente nuove furono imposte durante gli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

4 - La strategia del differimento

Un altro sistema per fare accettare una decisione impopolare è presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo la accettazione pubblica immediatamente, per una applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. In primo luogo perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi alla idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

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5 - Rivolgersi al pubblico come a un bambino

Gran parte della persuasione diretta al grande pubblico adopera discorsi, argomenti, personaggi e intonazioni particolarmente infantili, come se lo spettatore sia una creatura di pochi anni o un deficiente mentale.

Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se ci si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, essa tenderà con certa probabilità a una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno.

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6 - Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione

Sfruttare la emozione è una tecnica classica per provocare il corto circuito della analisi razionale e del senso critico dello individuo. Inoltre l'uso del registro emotivo permette di aprire la porta di accesso allo inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure, compulsioni, o indurre comportamenti.

7 - Mantenere il pubblico nella ignoranza e nella mediocrità

Fare in modo che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori."

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8 - Stimolare nel pubblico una compiacenza verso la mediocrità

Spingere il pubblico a ritenere alla moda essere stupidi, volgari e ignoranti.

9 - Rafforzare l’auto-colpevolizzazione

Far credere all’individuo che sia soltanto egli il colpevole delle proprie disgrazie, a causa di una insufficiente intelligenza, capacità o impegno.
Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e si incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, tra i cui effetti vi è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione! (eccome se è possibile, una rivoluzione senza azione ... - n.d.A.)

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10 - Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano

Negli ultimi 50 anni i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti.

Grazie a biologia, neurobiologia e psicologia applicata, il “sistema” gode di una conoscenza avanzata dello essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune meglio di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo sugli individui maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.


Articolo in lingua inglese, pubblicto sul sito Visiones Alternativas
Link: http://www.visionesalternativas.com

Link all'articolo tradotto da Voci dalla Strada:
http://www.vocidallastrada.com/2010/09/ ... zione.html

Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di VANESA



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MessaggioInviato: 12/09/2011, 17:01 
cip di lettura

zio ot [;)]



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Sono d'accordo su tutto, grosso modo ...
(A pensare che venne Gesù Cristo a liberarci da tutto ciò; ma non Gli credettero allora, crocifiggendolo, anzi, e non lo si crede adesso, perché dice la Verità e Questa è molto scomoda per i potenti ...)



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Io ad esempio, ho notato una cosa. Non mi dite che sono fissata con la Sardegna perchè i miei bisnonni erano sardi. Quando vado in Sardegna non vado nei posti per vip ma in posti dove esistono ancora tradizioni e dove il livello umano è molto elevato. Ebbene, io quando guardo negli occhi di queste persone, vedo persone ancora vive e che pensano con la loro testa, giusto o sbagliato che sia.
Sarà perché la televisione ancora non si vede bene in certi posti?

Magari per strada non vedi gente vestita all'ultima moda ma io con queste persone ci parlo, ti ascoltano e, sarà per le origini, ma mi bastano pochi giorni a contatto con loro per sentirmi parte di una comunità, cosa che dove abito, nonostante ci viva da anni non succede. Eppure amo Napoli e i napoletani ma anche loro sono in gran parte vittime del sistema e, quindi, a rischio.



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MessaggioInviato: 12/09/2011, 17:54 
Concordo in tutto, Hannah! La "scintilla" che è nell'Uomo non ha bisogno di ... notizie e tanto meno della tv, per vivere ! [:D]



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Molto interessante questo thread, ma non servirà a molto se chi l'ha letto continuerà a guardare il grande fratello, ad andare allo stadio e a deridere un povero cristo solo perchè non porta le scarpe all'ultima moda!


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X user ha scritto:

Molto interessante questo thread, ma non servirà a molto se chi l'ha letto continuerà a guardare il grande fratello, ad andare allo stadio e a deridere un povero cristo solo perchè non porta le scarpe all'ultima moda!


X user, contrariamente a chi vuole manipolare, il nostro metodo, anche qui sul forum, è proporre non imporre.
Per cui se uno non ci arriva oggi, si spera che ci possa arrivarci domani. Tanto una volta che ci si è disintossicati, difficilmente ci si ricasca [:)]



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Hannah ha scritto:

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X user ha scritto:

Molto interessante questo thread, ma non servirà a molto se chi l'ha letto continuerà a guardare il grande fratello, ad andare allo stadio e a deridere un povero cristo solo perchè non porta le scarpe all'ultima moda!


X user, contrariamente a chi vuole manipolare, il nostro metodo, anche qui sul forum, è proporre non imporre.
Per cui se uno non ci arriva oggi, si spera che ci possa arrivarci domani. Tanto una volta che ci si è disintossicati, difficilmente ci si ricasca [:)]


E chi vuole imporre nulla? [|)]
La mia era un'osservazione rivolta tra l'altro a chiunque, non agli utenti del forum. Intendevo dire che secondo me non è leggendo queste ricerche (che comunque vanno pubblicate e diffuse il più possibile) che un individuo prende coscienza della situazione, è un processo che deve nascere spontaneamente da dentro. Chi non è mentalmente pronto a capire certe tematiche dopo 10 minuti già non ci penserà più e continuerà nel suo vegetare [V]


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