Cita:
Lowkick ha scritto:
Purtroppo mi sembra ormai palese l'avverarsi di teorie cospirazionalistiche sul nwo.
Un paio di pensieri e riflessioni a cui non riesco a rispondere :
La teoria del nwo ormai e'praticamente di dominio pubblico.tra trasmissioni televisive ,riviste,internet se ne parla molto ultimamente ...e il tutto e'iniziato da tempo.la domanda quindi e'perche se ne parla...o meglio perché vengono concessi spazi per parlarne? Fa parte anche questo reveal democratico del progetto? Cioè se io voglio tenere segreta una cosa e controllo tutti gli organi di comunicazione, la cosa non esce.
La seconda riflessione e' legata alla prima: questo parlare del nwo come minaccia globale,e poi essere spudorati per perseguire un piano già dettagliato da anni da ricercatori vari, che senso ha se non quello di installare nella mente delle persone che si fanno le domande che e'gia tutto scritto e non modificabile, causando quindi accettazione anche tra chi Ricerca la verita'?
Mi sembra tanto che questa spregiudicatezza nel dire del nwo e seguire un piano programmatico già conosciuto,sia una dimostrazione di forza verso chi spera ancora in un cambiamento. Come dire: e' vero, lo diciamo pure in tv, ci sono libri che ci sbugiardano, ma tanto la popolazione aspetta sempre la partita alla domenica, il nuovo modello di telefonino e non si interesserà mai al disegno generale.
Un po' come il bestiame che segue il pastore anche se le porta a fare Una brutta fine...l'importante e'che ogni giorno io mangi e gioisca del poco che mi lasciano..
Nella speranza di essere utile alla tua sacrosanta riflessione,
ti rispondo con due citazioni (una per punto da te evidenziato):
"Il miglior modo per nascondere un oggetto è di esporlo in bella vista"(Edgar Allan Poe)
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (da: Capire la propaganda, R. Winfield)