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 Oggetto del messaggio: Le società segrete
MessaggioInviato: 03/09/2011, 13:26 
LE SOCIETA’ SEGRETE

Le società segrete sono assai antiche, esistevano in Egitto, in Grecia e a Roma, erano partiti segreti rivoluzionari che si opponevano a governi autoritari ed erano costrette a nascondersi, è accaduto anche alla massoneria. Come lo stato ha nel DNA la mafia, i partiti o fazioni hanno nel DNA le società segrete, perciò a volte sono extraparlamentari, rivoluzionari e armati; però anche la mafia è una società segreta. Anche in Africa sono esistite società segrete, ad esempio presso Mau Mau e Kikuyu, parlo degli uomini leone, degli uomini pantera e degli uomini leopardo, confinati nelle fitte foreste di Congo, Ruanda e Uganda.

Dal 1920 al 1930 gli adepti africani, per convincerli di essersi incarnati nelle belve, erano sottoposti a un rito, avevano maschere delle belve, pelli degli animali, erano dipinti a macchie come i leopardi e avevano degli strumenti per simulare le zampate con le unghie delle belve; prima di compiere i riti d’iniziazione, i Mau Mau si spogliavano degli oggetti di fabbricazione europea. I giovani erano sottoposti a dolorose iniziazioni e dovevano superare diverse prove, come commettere delitti; prima delle stragi, erano drogati con delle radici.

I loro nemici erano uccisi e mutilati, gli uomini leopardo, per spaventare la gente, tracciavano impronte di leopardo attorno alla capanna della vittima, facevano sacrifici perché le belve erano mangiatrici di uomini; queste società segrete reagivano alla penetrazione bianca che voleva distruggere le loro credenze religiose, la loro magia e la loro organizzazione tribale. Erano una reazione di difesa dei negri di fronte all’avanzata e alla potenza dei bianchi; in genere, le società segrete sono state minoritarie in partenza, rispetto allo stato, e perciò tramavano nell’ombra, erano perseguite.

Poiché la legge dei bianchi proibiva sacrifici umani, per continuare a compierli, questi africani avevano creato la società leopardo e li attribuivano alle belve; queste società segrete erano, per altri versi, simili alle società terroristiche, così nacquero gli uomini pantera, gli uomini leone, gli uomini caimano e gli uomini coccodrillo. Erano tutti animali temuti dagli indigeni e venerati da tempo immemorabile, fin dalla nascita del totemismo; queste società segrete erano organizzate in bande feroci ed erano spinte all’azione da riti cruenti.

Anche le società segrete moderne, come la massoneria, hanno i loro riti e i loro simboli, i cavalieri del Tempio o Templari o di Cristo sorsero in Terrasanta per proteggere Santo Sepolcro e pellegrini, divennero banchieri dei re e furono distrutti, per cupidigia, da re Filippo IV il bello, nel 1310 furono bruciati vivi. L’ordine era stato fondato nel 1119 da Ugo de Payens, con il voto di povertà, castità e obbedienza, vi facevano parte anche religiosi; in collusione con Filippo IV, fu sciolto da Clemente V, con l’accusa di eresia, furono accusati anche di adorate un idolo, Bafometto.

All’inizio non erano una fratellanza occulta, ma una società di mutuo soccorso, fratellanze e società di mutuo soccorso sono dei modi di nascita dei partiti e delle società segrete, per proteggere a favorire i membri e per ricercare potere e ricchezza. I Templari divennero società segreta in un secondo tempo; nel 1089 i crociati avevano conquistato Gerusalemme, che fu governata prima da Goffredo da Buglione, capo della prima crociata, e o poi da Baldovino.

Giacomo di Molay fu l’ultimo suo gran maestro dei Templari, finito bruciato sul rogo; ai cavalieri nobili con mantello bianco e croce rossa, seguivano scudieri, fratelli laici e sacerdoti. I Templari osservavano la regola benedettina ed erano formalmente sottoposto al papa, che approvò il loro ordine, si sistemarono vicino al Tempio di Salomone e al palazzo di Baldovino; all’inizio i Templari seguivano i precetti giurati, però alla fine del 1200 erano migliaia sparsi per l’Europa, con castelli e ricchezze, erano uno Stato nello Stato, che è un’altra caratteristica delle mafie, delle società segrete e dei partiti o fazioni segrete.

I Templari, una volta arricchitisi e divenuti banchieri, erano malvisti da sovrani e dai cavalieri Ospitalieri di Gerusalemme loro concorrenti. Come tutte le società e i club importanti, avevano privilegi, esenzioni e immunità e potevano essere giudicati solo dal papa; non erano più esempio di virtù ed eccitavano la cupidigia di Filippo IV, che all’inizio li aveva protetti. I Templari ricevevano donazioni; come succede sempre ai partiti che avanzano nella scala sociale, economica e di potere, misero da parte la virtù e il voto di povertà e conservarono solo l’obbedienza, sulla quale si costruiva la gerarchia e l’organizzazione.

Si fecero banchieri, custodivano i capitali e li trasferivano, come accadde anche ai banchieri ebrei e italiani, non seguivano il comandamento del divieto dell’usura. La stessa attività bancaria li costringeva al segreto, come banchieri non erano amati dai loro debitori, la loro iniziazione, come quella degli uomini leopardo, dei massoni e della mafia era una prova severa; come le altre società segrete avevano riti e simboli suggestivi; Bafometto aveva la triplice testa del demiurgo degli gnostici.

Nel 1306 Parigi insorse e Filippo IV si rifugiò nella torre del Tempio ove erano i Templari, dove gli furono mostrate le ricchezze dell’ordine, chiese di essere ammesso all’ordine, ma il maestro Giacomo di Molay respinse la domanda. Filippo nascose la sua irritazione, ricevette però un forte prestito e si sentì umiliato; il 13.10.1307 fece arrestare Giacomo assieme a 139 cavalieri, papa Clemente V protestò per il suo ardire ma poi cedette; il popolo francese era contro i Templari perché erano troppo ricchi, quindi fu soprattutto la loro ricchezza a determinare la loro fine.

Gli arrestati furono torturati e consegnati ai domenicani dell’Inquisizione, nel 1309 Clemente V si trasferì ad Avignone, cioè era ancora più soggetto al re di Francia. Alla seconda udienza, il gran Maestro Giacomo di Molay era docile perché era già stato sottoposto a tortura; il 10.5.1310 fu emessa la sentenza e Giacomo e 54 templari furono mandati al rogo, i beni dei templari, soprattutto immobili, furono incamerati da Filippo IV e Ospitalieri, che obbedivano pure al papa.

I Templari subirono la stessa sorte in Spagna e Inghilterra, però i superstiti arrivarono, con le loro ricchezze mobili, prima in Portogallo e poi in Scozia; pare che i loro eredi diedero vita alla massoneria operativa, una corporazione segreta di liberi muratori, e poi nel settecento alla massoneria speculativa di rito scozzese. Anche le corporazioni sono state gelose dei loro segreti di mestiere e come tutte le organizzazioni e le associazioni si sono volte alla politica, fondando società segrete e partiti; in Italia sono state blindate, come dei monopoli, dalla legge, per tenerne fuori gli altri e conservare i loro privilegi.

Nunzio Miccoli - http://www.viruslibertario.it; numicco@tin.it.

Fonte:
Storia Illustrata - Volume V - pag. 614-621; pag. 382-388 - Mondadori Editore.


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