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Obiettivo: la salute per tutti! http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=43&t=11418 |
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Autore: | Nunzio Miccoli [ 27/09/2011, 14:43 ] |
Oggetto del messaggio: | Obiettivo: la salute per tutti! |
OBIETTIVO: LA SALUTE PER TUTTI! Nel 1500 Paracelso ricordava che l’origine delle malattie era dentro l’uomo e non fuori di esso; Linus Pauling (1901-1994) ha affermato che l’individuo gode di salute quando è in armonia con la natura, in tal modo è in grado di generare energia e di contrastare eventi patologici. Per star bene, anche Rudolf Steiner invitava a seguire i ritmi della natura; a tale proposito, nel VI secolo a.c. Pitagora raccomandava un cibo vegetariano. In effetti, la nutrizione rappresenta un elemento fondamentale per la salute dell’uomo, il cibo vegetale che segue i ritmi della natura è terapeutico; purtroppo però, la vita moderna denuncia un progressivo peggioramento della salute umana, con la crescita di patologie degenerative, è accaduto ciò perché il sistema immunitario è stato minato da proteine animali, grassi animali, latte e zucchero. La biochimica del corpo e il metabolismo sono stati progettati per preservare la salute del corpo, a patto però che si seguano buone abitudini alimentari e si migliori lo stile di vita; partendo da una visione olistica del corpo, perché l’organismo è un tutto mentre le malattie sono dei cedimenti settoriali, anche per cause genetiche, dovuti al malessere del corpo derivato dalla sua acidificazione. L’alimentazione inadeguata impedisce alle cellule di reagire a patologie e stress, perciò la corretta alimentazione fa da scudo alla malattia; le malattie possono derivare da parassitosi, batteri cattivi, virus, funghi, possono essere cronico-degenerative, autoimmuni, neurovegetative, neurologiche, neoplastiche, contagiose o meno. In tutti questi casi, l’organismo resiste meglio a questi assalti quando è ben nutrito; invece i disordini alimentari producono infiammazioni che sono all’origine delle malattie autoimmuni e degenerative e delle allergie, fino ad arrivare ai tumori. Purtroppo, la medicina olistica o generica, che ha di più a cuore l’alimentazione e lo stile di vita, è ostacolata dalle specializzazioni mediche o dalla mecdicina analitica; però la cattiva alimentazione porta all’alterazione cellulare e allo squilibrio del sistema immunitario, perciò nel 1989 l’OMS raccomandò un’alimentazione basata su cereali, frutta e verdura e aggiunse che bisognava anche ridurre stress e inquinamento. I vegetali, per preservare le loro qualità nutrizionali e terapeutiche, andrebbero assunti, finché è possibile, crudi, maturui, di stagione e di produzione locale. L’alimentazione scorretta impedisce al corpo di eliminare le tossine o veleni che favoriscono malattie neurovegetative, come la sclerosi multipla, le malattie autoimmuni, l’artrite reumatoide e i tumori; invece i nostri sforzi dovrebbero essere tesi al rafforzamento del sistema immunitario. Il vangelo della pace degli esseni invitava a non uccidere gli animali e mangiare cibo vegetale vivo, cioè crudo, quello più idoneo a fronteggiare le malattie; sono dannosi sedentarietà e cibi raffinati, conservati e impoveriti, come farine e zuccheri bianchi, come i prodotti imposti dall’industria e dalla conservazione degli alimenti. La salute è stata a cuore di tante culture, perciò anche la medicina indiana riconosce la capacità di cura degli alimenti vegetali. Gli arabi credevano all’aromaterapia, perché bruciando i profumi, si agiva su ippocampo e su stati emotivi, però se ne potevano avere anche esalazioni tossiche; per i cinesi era importante l’equilibrio tra yin femminile e yang maschile e dividevano anche i cibi tra le due categorie. Poiché religione e cura delle patologie erano spesso connessi, tanti popoli antichi hanno creduto che le malattie fossero un castigo divino o il risultato dell’azione di demoni o spiriti cattivi; ovviavano alle malattie con cibo vegetale, digiuno, astinenza sessuale e preghiera. I prodotti vegetali freschi, locali, maturi e crudi sono ricchi di antiossidanti, che influiscono positivamente sul sistema immunitario e su quello metabolico, le cellule killer del sistema immunitario sono in grado di uccidere anche le cellule tumorali. Le diete alimentari però dipendono anche dalla latitudine, cioè dal clima, dalle culture e dalle disponibilità di cibo, perciò i vari popoli hanno subito un adattamento ai cibi disponibili. Sebastian Kneipp (1821-1897) sosteneva l’idroterapia affermando che, alternando acqua calda e fredda, si rafforzava il sistema circolatorio, stimolando il processo di guarigione; però l’igiene intestinale può richiedere anche enteroclismi e idroterapia. Negli ultimi cento anni sono cambiate in peggio le abitudini alimentari dell’uomo, ingerisce troppe calorie, con incremento delle infiammazioni e accorciamento della vita; l’acidificazione del corpo si corregge eliminando le proteine animali e ricostituendo l’equilibrio acido-basico del corpo. Secondo Pascal, la natura dell’uomo è anche un costume consolidato, imprinting dell’infanzia, status familiare e cultura nazionale suggeriscono cattive abitudini alimentari; non è sufficiente curare, bisogna anche prevenire le malattie. L’alimentazione deve essere ottimale e vegetale, i cibi devono essere biologici e integrali, non raffinati o conservati, devono essere di produzione locale e stagionale. I cibi conservati hanno additivi, pesticidi e muffe, ai quali il corpo umano non si è ancora adattato; l’adattamento del corpo ai cibi innaturali richiede molte generazioni di uomini, con il tempo, si sistema digerente, si adatta anche ai veleni e riesce anche a purificarsi dai metalli pesanti; però così tutto il sistema digerente e gli organi interni sono messi sotto stress e gli anziani hanno un sistema meno efficiante per la purificazione dalle scorie. Le malattie degenerative o autoimmuni dipendono dall’indebolimento del sistema immunitario, dovuto ai veleni o tossine introdotti nel corpo; il cibo deve essere conosciuto e selezionato, lo stomaco non è una pattumiera, non si possono seguire solo le abitudini e i gusti personali; con la nutrizione, il 70% delle nostre cellule è sostituito in dieci mesi. Sono importanti gli oli omega 3 vegetali di girasole, noci, mandorle e lino, gli acidi grassi polinsaturi essenziali sono antiossidanti, quelli saturi, idrogenati o riscaldati sono dannosi; bisogna evitare squilibri al corpo che lo rendano vulnerabile alle malattie, anche il cancro dipende dall’alimentazione. Nel I secolo avanti Cristo, il filosofo romano Lucrezio affermava che il cibo può essere anche veleno, i processi industriali impoveriscono i cibi. Lo stato infiammatorio del sistema digerente favorisce le malattie cronico-degenerative e autoimmuni, fonte dello squilibrio e delle conseguenti malattie è l’acidosi; l’alimentazione equilibrata e vegetale combatte l’acidosi e favorisce il ricambio cellulare; i nutrienti si dividono in glucidi, lipidi, proteine, vitamine e minerali. L’adozione di un nuovo regime alimentare richiede un graduale adattamento, durante il quale c’è espulsine di tossine, assieme ad eruzioni, cefalee, palpitazioni, lingua bianca, nausea, perché il corpo si sta purificando e sta eliminando ciò che gli è di nocivo. In generale, le malattie sono conseguenza di un sistema immunitario compromesso, i cereali vanno consumati integrali, le proteine devono essere ridotte e devono essere vegetali, la dieta deve essere fatta di cereali integrali, pasta e riso integrali, legumi, frutta e verdure preferibilmente crude o cotte al vapore. A causa di chimica e processi di conservazione, oggi il cibo è più garantito igienicamente rispetto al passato, ma ha perso sugli altri fronti; bisogna ricordare che la frutta biologica è più piccola m più nutriente, mentre la frutta di maggiore dimensione ha più acqua e meno ferro e magnesio; il cibo crudo è più nutriente e sazia di più. Cereale deriva dalla dea Cerere, nel mondo i cereali costituiscono il 50% dell’alimentazione, però le cattive abitudine, con l’incremento dei redditi, stanno arrivando anche nel terzo mondo. Il grano è prevalente in Europa, il riso in Cina e il mais in America Latina, i cereali sono ricchi di amidi, proteine, grassi, vitamine e sali minerali, l’utilizzo dei vari cereali è influenzato dal clima; è da ricordare che le farine macinate, in 15 giorni, perdono la metà del loro contenuto vitaminico diventando cibo morto, mentre i cereali integrali hanno un elevato valore nutrizionale. I legumi hanno maggiori proteine dei cereali, i germogli sono molto nutrienti e sono i semi germogliati dei cereali. La frutta è rinfrescante, diuretica e dissetante ed ha generalmente funzione alcalinizzante, anche frutta secca e semi sono nutrienti, le mandorle sono ricche di minerali, olio Omega 3 e vitamina E. Gli oli estratti a caldo e con solventi chimici sono oli morti, perciò le olive e gli altri semi vanno spremuti a freddo; gli oli di semi contengono acidi grassi essenziali e acido linoleico benefico, l’olio d’oliva contiene vitamina A e vitamina E, va conservato al riparo di luce e calore ed è utile in caso di stipsi. Lo zucchero raffinato è privo di minerali e vitamine e nell’intestino favorisce la fermentazione e quindi la proliferazione batterica e la produzione di acido ossalico che porta ai reumatismi, favorisce l’aterosclerosi o infiammazione delle arterie; innalza glicemia, insulina, colesterolo, trigliceridi o lipidi e pressione, favorisce, infiammazioni, acidificazione e osteoporosi. Le spezie sono usate per insaporire, ma in passato erano usate per conservare e coprire l’odore di cibi deteriorati, assieme a sale, olio, cottura, fumo, ecc: Il sale dei vari minerali, biologico o colloidale o organico della frutta e dei vegetali è quello utilizzato meglio dall’organismo, le acque oligominerali alcaline contengono sali minerali in calcio, sodio, magnesio e potassio in forma cristallina, meno pregiata. Il migliore sale da cucina o cloruro di sodio è quello marino integrale e iodato; se è usato in eccesso, deve essere smaltito da reni e pelle, perché favorisce ipertensione arteriosa e fa danni ai vasi e ai reni, favorisce calcoli e osteoporosi. I glucidi sono i carboidrati e gli zuccheri, sono costituiti da carbonio, idrogeno e ossigeno, forniscono energia di pronto impiego, il glucosio è il glucide del sangue. I lipidi o grassi sono i precursori degli ormoni e il veicolo per l’assorbimento delle vitamine liposolubili A-D-E-K, sono utili per la termoregolazione e per la difesa dal freddo; sono di origine animale o vegetale, i primi saturi e i secondi insaturi e benefici. Gli acidi grassi polinsaturi Omega 3 e Omega 6 aiutano lo sviluppo cerebrale e la prevenzione di malattie cardiovascolari, proteggono dal colesterolo cattivo LDL, mantengono elastici i vasi e regolano la produzione di prostaglandine, le quali favoriscono l’aggregazione piastrinica, proteggono le mucose, mantengono il bilancio elettrrolitico e controllano le infiammazioni. Il nostro organismo non è in grado di sintetizzare questi oli, l’omega 3 si ricava dai i semi di lino, di girasole e dalle noci; quello di pesce, una volta cotto, si deteriora e s’irrancidisce, nel pesce di allevamento è ridotto ed è da considerare che i pesci di mare sono inquinati dal mercurio; l’olio Omega 6 è nei semi di girasole e mais, per evitare radicali liberi, entrambi vanno consumati a crudo. Le proteine sono composte da carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto e zolfo e sono costituite da 20 aminoacidi precursori, di cui 9 essenziali, cioè non sintetizzabili dall’organismo e perciò vanno introdotti con la dieta; sono contenute in alimenti di origine animale e vegetale, cereali e legumi assieme forniscono i 9 aminoacidi essenziali. I minerali o sali minerali intervengono nelle reazioni enzimatiche e metaboliche. Le vitamine conosciute sono state identificate dal 1910 al 1950, alcune sono prodotte anche dall’organismo, come la vitamina K e quelle del gruppo B, mentre la vitamina C non è prodotta dall’uomo, che era animale frutticolo e perciò non ne aveva bisogno, ma dal topo che vive nascosto; le vitamine sono generalmente introdotte con la dieta, sono fotosensibili e termolabili, cioè si ossidano. Le vitamine idrosolubili sono quelle del gruppo B e la C, non formano delle riserve nel corpo e perciò vanno introdotte continuamente; invece quelle liposolubili A-D-E-K formano delle riserve, inoltre la vitamina K è sintetizzata dalla flora batterica intestinale. La fibra vegetale dei cibi è rappresentata da cellulosa, polisaccaridi e carboidrati non attaccati dagli enzimi dell’apparato digerente, raggiunge intatta il colon dove, per intervento della flora batterica, fermenta e produce metano e anidride carbonica; la fibra vegetale previene malattie cardiovascolari e tumori intestinali, i cereali raffinati e le farine povere di fibre e non hanno queste proprietà benefiche. Le fibre solubili dei vegetali, arrivate nell’intestino tenue, trattengono acqua, limitano l’assorbimento di zuccheri e grassi, abbassano il colesterolo cattivo LDL e innalzano quello buono HDL, abbassano la glicemia e fanno raggiungere prima il senso di sazietà, sono immunostimolanti. Arrivate nel colon, le fibre sono attaccate dai batteri, fermentano e formano gas intestinali che contribuiscono alla morbidezza delle feci; assieme al muco, aumentano la velocità del transito intestinale. Le fibre insolubili sono contenute nei cereali integrali, nella crusca e nella buccia dei legumi, sono indigeribili, assorbono acqua, aumentano la massa fecale e modificano la flora batterica; troppa crusca produce troppo acido fitico, che ostacola l’assorbimento di calcio, ferro, selenio e zinco. L’azione disintossicante e anticancerogena è dovuta anche all’aumento della velocità di transito delle feci che riduce il contatto delle sostanze tossiche con le mucose intestinali. La cottura dei cibi è stata fatta anche per distruggere la carica batterica pericolosa, però impoverisce il cibo, la migliore cottura è al vapore, verdura e frutta vanno mangiate fresche, le verdure tagliate si ossidano. Nelle cellule ci deve essere equilibrio tra nucleo acido e citoplasma basico, cioè dove avvengono i processi metabolici e l’interscambio energetico; le sostanze acide cedono protoni, quelle basiche acquisiscono protoni; il pH è il potenziale d’idrogeno (Sorensen 1909) e contiene in scala logaritmica decimale la concentrazione d’idrogeno, misurando il grado acido-alcalino di una soluzione acquosa, cioè la concentrazione di ioni d’idrogeno. I valori da acido a basico vanno da 0 a 14, 7 è il valore intermedio, nell’uomo il sangue venoso deve avere un PH 7,35 quello arterioso 7,45, la differenza è dovuta all’anidride carbonica quale prodotto del metabolismo cellulare; se i valori non sono rispettati se ne hanno gravi squilibri nei processi biochimici. Il succo gastrico dello stomaco ha un PH 1,5-2, la saliva 6,8, acidosi e alcalosi rappresentano la rottura dell’equilibrio acido-basico; i meccanismi di regolazione dell’organismo sono dati da meccanismi tampone, dalla respirazione e dall’attività urinaria. I valori del sangue devono essere leggermente alcalini, nel sangue, l’anidride carbonica si combina con l’acqua formando acido carbonico, i tamponi alcalini riducono la liberazione di ioni d’idrogeno da parte degli acidi in soluzione; le principali sostanze tampone sono i bicarbonati, il calcio e i fosfati; il metabolismo cellulare produce acido lattico, anidride carbonica e altri acidi che vanno tamponati per bloccare l’acidificazione. Perciò i polmoni espirano l’anidride carbonica ed eliminano acido carbonico e le reni eliminano con le urine bicarbonato e ioni d’idrogeno; con l’acidosi aumenta la concentrazione di ioni d’idrogeno liberati dagli acidi, a causa della quantità non equilibrata di acido carbonico e bicarbonato nel sangue; il livello sanguigno del bicarbonato è regolato dalle reni, quello dell’acido carbonico dai polmoni. L’acidosi metabolica è carenza di bicarbonato e insufficiente eliminazione di anidride carbonica dai polmoni, l’alcalosi metabolica eccesso di bicarbonato, l’acidosi respiratoria è eccesso di acido carbonico, l’alcalosi respiratoria è carenza di acido carbonico. L’acidificazione del sangue dipende da dieta, sedentarietà, insufficienza endocrina, difetti agli organi emuntori, uso di farmaci, inquinanti; però vi sono alimenti acidi e alimenti basici, mentre gli alimenti animali producono acidi urici dalle purine del nucleo delle cellule; l’individuo sano trasforma gli acidi in carbonati alcalini, quello inquinato produce acido lattico. L’acidosi provoca malattie, cioè stanchezza, depressione, infiammazione, reumatismi, allergie, aumento di radicali liberi, stipsi e deficit immunitario. Le scorie prodotte dall’organismo sono eliminate da reni, pelle e polmoni, se però sono acide devono essere prima neutralizzate; l’acidosi favorisce l’osteoporosi per l’utilizzo del calcio delle ossa idoneo a tamponare gli acidi, le ossa rilasciano bicarbonato che è utile a tamponare; però soccorrono anche minerali alcalinizzanti introdotti con l’alimentazione e con l’acqua, quali calcio, potassio, sodio e magnesio. La cartina di tornasole rivela il livello del PH dell’urina, il PH varia durante il giorno, da 5 al primo mattino a 7 e a 7,3; durante la notte le tossine sono filtrate, però anche l’ossigenazione all’aria aperta, il movimento e il digiuno fanno bruciare gli acidi trasformandoli in anidride carbonica, poi eliminata dai polmoni. Nella digestione, i processi chimici di degradazione avvengono ad opera dei succhi gastrici e con l’intervento di enzimi attivati da minerali e vitamine, il PH più acido si ha nello stomaco e poi nell’intestino tenue, cistifelia e pancreas correggono quest’acidità; nel colon gli alimenti sono di nuovo acidi e alla fine del colon diventano alcalini. Un PH acido porta il corpo a compensare l’acidità sottraendo all’organismo sali minerali, calcio, potassio, sodio e magnesio. Gli organi emuntori, reni, pelle e intestino sono sottoposti a superlavoro quando devono eliminare gli acidi pericolosi, le mucose intestinali sono danneggiate da sostanze corrosive, favorendo infiammazioni; questi acidi accelerano l’invecchiamento cellulare, alterano la flora batterica e gli enzimi, favoriscono artrite e osteoporosi. Le fonti dell’acidità sono il ricambio cellulare e l’alimentazione, la distruzione del nucleo delle vecchie cellule produce acido urico e ammoniaca; un PH acido non permette di espellere tossine, generalmente, il corpo elimina l’acidità durante la notte. Anche l’alimentazione scorretta produce eccesso di acidità, perché sottrae minerali all’organismo, sono minerali acidificanti cloro, fosforo e zolfo, invece gli agrumi sono alcalini perché sono trasformati in carbonati alcalini e non rilasciano residui minerali. Gli alimenti che contengono purine producono acido urico della carne che è acidificante, alcuni animali carnivori ma non l’uomo, trasformano questa sostanza in allantoina e la eliminano con l’urina; per digerire la carne, all’uomo manca anche l’enzima uricasi. Per determinare l’acidità e l’alcalinità di un alimento, se ne valutano le ceneri dopo la digestione, un alimento è alcalino quando, dopo l’ossidazione, rilascia un residuo alcalino di minerali alcalinizzanti, è acidificante quando rilascia minerali acidificanti come cloro, zolfo, azoto e fosforo. Sono acidificanti le proteine animali, cereali e zuccheri raffinato, sono in genere alcalinizzanti vegetali e frutta, zucchero integrale; gli oli spremuti a freddo sono neutri, i cereali garantiscono l’equilibrino acido-alcalino. L’acidosi metabolica predispone l’organismo a molte malattie croniche, degenerative e autoimmuni, reni, pelle e intestino, interessati allo smaltimento delle scorie acide, sono sottoposti a stress che li deteriorano; l’acqua ricca di bicarbonato, vegetali e frutta aiutano a ripristinare l’equilibrio. Le malattie dipendono in massima parte dal cattivo stato della pulizia intestinale (Bernard Jensen (1908-2011), favorito dai cibi acidificanti, da proteine animali e da zuccheri. L’apparato intestinale presiede anche alla detossificazione e agisce da barriera nei confronti degli agenti esterni, lo stomaco e l’intestino svolgono anche funzione metabolica; il tubo gastrointestinale è lungo 12 metri, dalla bocca all’ano, attraversa bocca, faringe, esofago, stomaco, intestino tenue, colon, retto; gli organi connessi sono pancreas, fegato e ghiandole salivari. Lo stomaco si svuota al massimo in 4 ore, a seconda del tipo di cibo. Cibi mischiati e proteine animali richiedono il massimo di tempo, la sola frutta può richiedere anche solo mezz’ora; durante i pasti e fuori dei pasti la richiesta di acqua dipende dal tipo di cibo, cioè se è acquoso, salato, ecc.. La costipazione del colon genera infiammazione e febbre gastro intestinale, che richiede più acqua per spegnere l’incendio e, a causa della congestione saguigna intestinale, dà sensazioni di freddo a cute, gambe, schiena e pancia. Lo stomaco rilascia il materiale nel duodeno, stimola il pancreas a secernere insulina e la tiroide a secernere calcitonina, l’ormone che fissa il calcio alle ossa, a secernere l’ormone grelina che regola il senso della fame; l’ormone serotonina è prodotto da cervello, stomaco e intestino, regola umore e sonno. L’intestino rilascia neurormoni come la serotonina e la somatostatina anticancerogena, il suo malfunzionamento determina gonfiori, costipazione e svogliatezza; è aiutato dai grassi insaturi spremuti a freddo e dalle fibre ricche di cellulosa. La digestione che trasforma gli alimenti in nutrienti, è in parte automatica, in parte meccanica e in parte avviene per reazioni chimiche; l’intestino crasso o colon immagazzina ed espelle le feci, in esso la flora intestinale garantisce la regolarità delle funzioni intestinali. La mucosa dell’intestino crasso produce muco per lubrificare il transito del materiale fecale, che arriva all’ano allo stato semisolido; l’estrazione di acqua da parte dell’intestiono lo rende secco o disidratato, contiene fibre, residui cellulari, batteri e cellulosa. La defecazione va fatta due volte al giorno, deve avvenire dopo 12-24 ore dall’ingestione, in caso di ristagno, si ha putrefazione, in tal caso le sostanze dannose sono riassorbite dal sangue, l’organismo è intossicato e le difese immunitarie si riducono. La mucosa gastrica presiede alla produzione del fattore intrinseco di Castle che, in presenza di cobalto, rende utilizzabile la vitamina B12; il comportamento alimentare dell’uomo dipende dall’ipotalamo che, a causa dell’assuefazione, ci fa desiderare i vari cibi ai quali siamo abituati. Quindi, dopo i condizionamenti culturali, è il cervello, la nostra centralina elettronica, che dirige cuore, polmone e apparato digerente con i suoi annesi, che si comporta come un drogato, la colpa non è delle papille gustative; il cibo, cvome le droghe, grazie alla mediazione del cervello, può dare assuefazione o essere dopante o stimolante, si vede beno con l’uso di zuccheri, dolci e cioccolata. Prima di migliorare la dieta, è consigliata la polizia dell’intestino che si fa con enteroclismi e idrocolonterapia, alle quali si dovrebbe far seguire alcuni giorni di digiuno. L’intestino presiede alla digestione, con assorbimento di acqua e dei nutrienti, ha funzione immunitaria, detossificante, di produzione di ormoni; la mucosa intestinale assorbe i nutrienti mentre il colon è organo escretore che elimina il materiale non assimilabile, riassorbe l’acqua e concentra il materiale fecale. Il processo, in caso di ristagno delle feci, espone il colon a infiammazioni foriere di malattie; per evitare questa degenerazione, bisogna diminuire i fenomeni putrefattivi e favorire l’eliminazione delle tossine. Il cattivo stato del colon produce gonfiore addominale, lingua bianca, flatulenza e irritabilità; se il colon non è pulito, il materiale che vi arriva non può essere digerito e assimilato correttamente, inoltre, la mucosa intestinale, che dovrebbe assorbire i nutrienti, con le incrostazioni, tende a ridursi e si sviluppa la diverticolite, perciò il corpo non si nutre a sufficienza e manifesta sempre i sintomi della fame. Perciò bisogna rimuovere il ristagno delle feci, anche il muco accumulato nel colon, come succede nel naso, può diventare duro, impedendo l’assimilazione di sostanze nutritive e il transito degli escrementi. La microflora batterica è numerosa, nel colon vi sono 500 specie di batteri, i batteri sono aerobici e anaerobici, buoni e cattivi; la putrefazione delle proteine animali genera sostanze tossiche, in parte metabolizzate dal fegato e dall’intestino, che così sono costretti a svolgere un lavoro supplementare. Questi batteri interagiscono continuamente con l’ambiente circostante, con le mucose, il sistema endocrino e il sistema nervoso. La microflora intestinale ha un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute, favorisce la digestione, sintetizza vitamine del gruppo B e K, fa da barriera contro germi esterni, stimola le difese immunitarie, degrada gli zuccheri complessi o carboidrati, decompone le sostanze cancerogene, decompone la cellulosa, sintetizza sostanze antibiotiche; assieme ai linfociti del sistema linfatico, potenzia il sistema immunitario. La flora batterica dell’intestino è un esempio di simbiosi tra organismo umano e microrganismi, i batteri aerobici degradano i carboidrati complessi, quelli anaerobici le proteine; però la microflora putrefattiva della fermentazione anaerobica genera prodotti finali maleodoranti, perché ricchi di azoto che formano i gas putrescina e cadaverina, fatti di carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto; sono fatti di metano più azoto perché dall’azoto dell’aria, grazie alle piante, si formano aminoacidi e proteine. I fermenti lattici contengono batteri responsabili della fermentazione del latte e che producono acido lattico; alcuni, per riequilibrare la flora batterica, usano probiotici e fermenti lattici, che sono batteri vivi del latte e si trovano anche nello yogurt, tuttavia possono non essere tollerati da chi è intollerante al latte, per mancanza dell’enzima lattasi dei lattanti. La flora cattiva produce tossine e gas nocivi, responsabili sono le proteine animali e gli zuccheri semplici, inoltre conservanti, alcol, farmaci, stress, sedentarietà. Quest’alimentazione cattiva porta gonfiore, diarrea, flatulenza, colite, alitosi, depressione e, in genere, patologie psicosomatiche che interagiscono con il sistema neurovegetativo autonomo che controlla il tratto gastrointestinale, con il controllo cerebrale dell’intestino. Con l’età la composizione della flora batterica muta in peggio, poiché esiste una relazione tra apparato digerente e funzione immunitaria, occorre avere un’alimentazione corretta, una corretta digestione e corretta igiene intestinale, contrastando fenomeni di fermentazione e putrefazione. Plutarco affermava che, per guarire, era meglio digiunare che prendere medicine, il digiuno purificatore era consigliato da molte religioni, J.Tilden (1851-1949), pioniere dell’igienismo, lo raccomandava per purificare il corpo; con il digiuno, si attiva il processo di autofagia, mediante il quale il corpo si nutre di parti inutili o dannose, come grasso, cisti e fino ai tumori. Perciò il digiuno, da 3 a 40 giorni, è terapeutico e disintossica; si osserva che durante il processo di purificazione, le feci e le urine sono maleodoranti, perché le prime contengono azoto e le seconde ammoniaca. Con la purificazione si possono avere anche dei disturbi, la ripresa dell’alimentazione migliorata deve poi essere graduale e leggera. Le malattie sono una reazione di autodifesa dalle aggressioni, è un avvertimento o una spia del corpo che avverte che l’equilibrio interno si è spezzato e bisogna correre ai ripari se non si vogliono guai maggiori. Quanto detto va a favore della tutela della salute, vale però la pena di spendere una parola per gli animali innocenti macellati dall’uomo, che non hanno difensori, nemmeno da parte degli amanti degli animali, perché costretti a fare un compromesso con il proprio stomaco; però la natura si vendica con le malattie. Nunzio Miccoli – http://www.viruslibertario.it; numicco@tin.it Bibliografia: “ Il metodo Kousmine – La salute con l’alimentazione” di Marina Cecchetti – Editore Xenia |
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