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MessaggioInviato: 06/09/2012, 20:21 
Francia, stop definitivo alle operazioni di fracking


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"http://petrolio.blogosfere.it/galleria/2012/08/fracking-clamoroso-in-francia-stop-definitivo.html/1"

di Debora Billi

La Francia mette al bando il fracking, per sempre. Con la speranza di un'altra tecnologia pulita, che non esiste all'orizzonte.

La tecnologia che tutti applaudono come salvezza dal picco del petrolio, ossia il fracking, riceve un altro sonoro calcio nel sedere. Stavolta è la Francia a mettere la parola fine a ogni tipo di sperimentazione sul fracking.

Così il Ministro dell'Industria riportato da Bloomberg:

La Francia non è pronta a esplorare le proprie riserve di shale energy finché non verranno inventate nuove tecnologie che rimpiazzino il fracking. In molti casi,l'inquinamento è irreversibile.

Così il Ministro dell'Ambiente:

Il fracking è e rimarrà al bando in Francia, e ad oggi è il solo modo di produrre shale gas. Il dibattito è ora incentrato su una tecnologia che ancora non esiste, a quel che so. Una nuova tecnica non è stata ancora scoperta.

Con buona pace della "tecnologgia ci salverà" e del petrolio sovrabbondante che sui giornali continuano a strombazzare.

Source: nocensura.com: Francia, stop d...vo alle operazioni di fracking



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MessaggioInviato: 29/03/2013, 01:22 
Cita:
Fracking: gli scienziati allertano sui rischi sismici, 17:16
Un gruppo di scienziati riconduce il terremoto di magnitudo 5.7 che colpì l’Oklahoma nel 2011 alla tecnica di estrazione di gas naturale e petrolio detta fracking

(Rinnovabili.it) – Non cessa il dibattito sugli eventuali rischi ambientali della tecnica di estrazione di petrolio e gas naturale detta fracking. Ad allarmare geologi e ambientalisti è soprattutto il pericolo di causare veri e propri eventi sismici. Ma quella che fino a ieri era considerata solo un’eventualità, oggi potrebbe diventare una certezza. Un gruppo di ricercatori della University of Oklahoma, Columbia University e US Geological Survey ha condotto uno studio che dimostra, per la prima volta in modo scientifico, il legame tra terremoti di rilevante entità e il fracking, ossia la tecnica con cui si iniettano fluidi ad alta pressione per provocare fratture nelle rocce e agevolare la fuoriuscita di petrolio e gas. Nello specifico, tale pratica estrattiva avrebbe provocato, secondo i ricercatori, il sisma di magnitudo 5.7 che colpì l’Oklahoma nel 2011 e che fu seguito da numerose scosse di assestamento. Secondo lo studio, vicino la città di Prague furono pompati fluidi in pozzi petroliferi abbandonati per ben 18 anni prima del terremoto e nel 2006 si registrò un’eccessiva crescita della pressione nel sottosuolo. Un rischio generale di eventi sismici è stato accertato già nel 2012 dalla National Academy of Sciences e uno studio effettuato da alcuni scienziati presso il Geological Survey degli Stati Uniti ha evidenziato che dal 1972 al 2008 sono stati segnalati dai due ai sei eventi sismici ogni anno, spesso troppo poco intensi per essere avvertiti; nel 2009 sono invece stati registrati più di 50 terremoti e il numero è più che raddoppiato nel 2010. Ciò ha indotto molti studiosi a chiedersi se questa insolita sismicità fosse legata all’aumento nella zona delle attività di estrazione con la tecnica del fracking. “Il rischio che l’uomo possa provocare terremoti di grandi dimensioni anche attraverso una piccola iniezione di fluidi – spiega Abers Geoffrey, coautore dello studio – è probabilmente molto più alto di quanto si era creduto in precedenza”. Se state iniziando a pensare che questi fluidi sparati ad alta pressione possano provocare forti scosse anche in Italia, paese ad elevatissima sismicità, non temete: in Europa, almeno per ora, il fracking è vietato dalla legge.


http://www.repubblica.it/news/ambiente/ ... o-974.html


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MessaggioInviato: 29/03/2013, 07:29 
nei giorni scorsi c'è stato un terremoto a Rimini o circostante zona con ipocentro a soli 600metri!
sarà stato originato dal fracking...


Ultima modifica di Zelman il 29/03/2013, 07:30, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 16/04/2013, 17:45 
Fracking: è ufficiale, è stato la causa del grande terremoto in Oklahoma


Clamoroso Bloomberg: gli scienziati hanno stabilito che la causa del disastroso terremoto del 2011 è da imputare alle attività petrolifere.

Davvero clamorosa la news uscita ieri su Bloomberg, e senza dubbio destinata a sollevare discussioni in tutto il pianeta. Ricordate la famosa questione del fracking che può causare terremoti? Questione ancora controversa, ma per nulla superata: malgrado i meno informati deridano l’ipotesi come una sciocchezza, sono le compagnie petrolifere le prime ad aver ammesso che la loro stessa attività di perforazione idraulica può causere sismi.

Ma finora erano stati presi in considerazione al massimo microsismi di grado basso.
Ora invece cambia tutto. Leggiamo da Bloomberg:
Gli scienziati hanno collegato il più grande terremoto avvenuto in Oklahoma allo smaltimento delle acque da produzione petrolifera, aggiungendo altre prove che possono condurre ad una regolamentazione del fracking per petrolio e gas.
Il terremoto di magnitudo 5,7 del 2011 ha seguito un aumento di ben 11 volte dell’attività sismica in tutta la zona centrale degli USA negli anni recenti, mentre venivano perforati pozzi di smaltimento per gestire l’aumento di acque reflue da fracking.
I ricercatori dell’Università dell’Oklahoma, della Columbia University e dell’US Geological Survey, che hanno pubblicato la loro ricerca sulla rivista Geology, sostengono che i risultati evidenziano il rischio a lungo termine che pongono le migliaia di pozzi, e mostrano la necessità di un monitoraggio migliore e la supervisione del governo.
I ricercatori dell’US Geological Survey avevano già avvisato un anno fa che l’aumento di terremoti negli Stati centrali era “quasi certamente di origine umana“. Per tre decenni fino al 2000, gli eventi sismici della zona ammontavano a circa 21 l’anno. Nel 2009 sono stati 50, 87 nel 2010 e ben 134 nel 2011, proprio in coincidenza con l’inizio delle attività petrolifere.
La serie a cascata di scosse mostra che il rischio che l’attività umana possa indurre grandi terremoti anche da piccole attività di iniezioni d’acqua, è probabilmente più alto di quanto non credessimo.
Così uno degli scienziati della Columbia. Forse è necessario cominciare a prendere sul serio l’ipotesi che il fracking possa causare terremoti anche consistenti, visto che ora c’è il più alto avallo scientifico. Nascondersi dietro un dito non basta più.

http://petrolio.blogosfere.it/


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MessaggioInviato: 04/05/2013, 12:34 
venerdì 3 maggio 2013

Tornado Emilia: i primi video caricati su You Tube


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=c0oxiLbUVzg[/BBvideo] [BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=ygEQ0-P6D88[/BBvideo]



3 maggio 2013 - Cominciano ad essere caricati su You Tube i primi video del tornado abbattutosi in provincia di Modena questo pomeriggio,dalle prime notizie risulta che siano state scoperchiate alcune strutture e ferite una decina di persone tutte colpite da oggetti trasportati dal vento.

Source: TERRA REAL TIME: Tornado Emili...imi video caricati su You Tube



sabato 4 maggio 2013

Emilia: dopo il tornado il terremoto, M 3.8 in provincia di Ferrara

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Una scossa di terremoto di magnitudo 3.8 è stata registrata questa mattina alle 7.11. L'epicentro, a 8 km di profondità, è stato calcolato fra i Comuni di Mirabello, Sant'Agostino, Vigarano Mainarda (Ferrara) e quelli di Ficarolo e Gaiba (Rovigo). Sisma avvertito anche nelle vicine province di Modena e Bologna.

Zona, quest'ultima, dove ieri si è scatenata una violenta tromba d'aria, che ha provocato molti danni (oltre cento le case colpite) e undici feriti.

Repliche. Una seconda scossa è avvenuta a pochi minuti di distanza, le 7.37, con magnitudo 2.7. Stessa zona, profondità 9.1 km. Una terza alle 9.46, di intensità 2.2, fra il Bolognese (Galliera) e il Ferrarese (Bondeno, Mirabello, Poggio Renatico, Sant'Agostino, Vigarano Mainarda).

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/05/04/news/terremoto_in_emilia_scossa_di_magnitudo_3_8-58017249/

Source: TERRA REAL TIME: Emilia: dopo ... M 3.8 in provincia di Ferrara


Ultima modifica di Wolframio il 04/05/2013, 12:38, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 04/05/2013, 22:37 
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Cita:
Wolframio ha scritto:

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Preoccupante... sembra vogliano scatenare qualcosa di grosso proprio in Italia. Perché mai?

Io una mezza idea ce l'avrei...

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da quel che so stanno perforando anche il marsili per vedere se è possibile installarci un centrale geotermica...



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MessaggioInviato: 05/05/2013, 11:04 
Ferrarese, prima la tromba d'aria poi sisma del 3.8
Il sisma nettamente avvertito dalla popolazione. Sindaco di Mirandola: tromba d'aria è un altro terremoto


Il giorno dopo la tromba d'aria, l'Emilia si appresta a fare un nuovo conto dei danni. Da compilare c'è un ennesimo bollettino di emergenza per una terra che si avvicina all'anniversario del sisma e che, ancora una volta, ha suo malgrado a che fare con parole come 'crollo', 'evacuati', 'ricostruzione'. Come se non bastasse la provincia di Ferrara è stata svegliata poco dopo le 7 da una scossa di magnitudo 3.8, senza conseguenze, ma avvertita nettamente dalla gente lungo quasi tutto il cratere.

Sono 119 le persone che, tra Modenese (86) e Bolognese (33), hanno dovuto passare la notte fuori di casa per inagibilità, gran parte sono poi rientrate grazie ad interventi tempestivi. Ammonta comunque a diversi milioni il valore delle lesioni, non solo abitazioni con il tetto parzialmente o totalmente scoperchiato dal vortice, ma anche capannoni e casolari agricoli, strutture industriali. E se i feriti alla fine risultano essere poco più di una dozzina, nessuno grave, è l'agricoltura a lamentare il quadro peggiore.

Coldiretti valuta se chiedere lo stato di calamità: oltre al vento, la grandinata ha rovinato frutteti e colture. La Regione ha annunciato un incontro urgente per attivare le procedure necessarie alla dichiarazione di "evento calamitoso", mentre la Protezione Civile ha ribadito che dopo le recenti frane e alluvioni ci sono ulteriori elementi per chiedere lo stato di emergenza. Ieri sera il presidente della Regione, Vasco Errani, ha visitato i luoghi colpiti, lunedì sarà completato il rapporto d'evento. Intanto per domani si annunciano piogge e temporali, motivo per cui sono subito scattati i lavori per la messa in sicurezza e per riparare e coprire con teli le aperture sui tetti. "E' un altro terremoto", spiega il sindaco di Mirandola, Maino Benatti. Se San Martino Spino era stata una delle frazioni meno rovinate dal sisma, ci ha pensato la tromba d'aria "a equipararla alle altre", dice amaramente.

Source: Ferrarese, prima la tromba d'a...ma del 3.8 - Cronaca - ANSA.it



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MessaggioInviato: 16/05/2013, 21:54 
Il mistero della terra che ribolle

A San Giovanni del Dosso un agricoltore ha sentito uno stranissimo gorgoglio uscire dal terreno, come se la terra ribollisse. Ha avvisato i tecnici del Comune che a loro volta hanno chiamato la Protezione Civile e i tecnici della Regione. L'esame non ha risolto il mistero. Anzi. Ecco il video. Giudicate voi. Oggi il responso dell'Università di Modena

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MANTOVA. Un mistero: dalla terra un rumore forte, inquietante, che si sposta. Un gorgoglio che fa sembrare che la la terra stia ribollendo. Un fenomeno misterioso, di cui la Gazzetta di Mantova ha una documentazione audio-video, che ha mobilitato Comune, Protezione civile e Regione Lombardia. Tutti a cercare di capire cosa sta succedendo nel sottosuolo di San Giovanni del Dosso, ferito dal sisma un anno fa e martoriato dalle piogge eccezionali dei mesi scorsi.

Un mix che non lascia tranquilli i geologi, nel timore di possibili modifiche alla struttura del suolo, non visibili in superficie, ma che potrebbero creare situazioni di pericolo per sifonamenti causati dal movimento della faglia e aggravati dalle falde rigonfie.

Tutto è iniziato con un agricoltore, Emilio Canossa, che facendo un giro su un suo terreno in zona Pampano, e chinandosi per curare alcune piantine di vite, ha percepito nettamente gli strani rumori provenienti da sotto terra. Incuriosito, si è avvicinato alla sorgente del rumore cercando di capire cosa stesse succedendo. Dalle profondità sembrava provenire il rumore «come di un ruscello» ha spiegato «o di una pentola che bolle. Ma il terreno era freddo». Il rumore insistente ha fatto preoccupare l’agricoltore: «Non ho mai sentito in vita mia qualcosa di simile» ha detto chiamando subito il Comune.

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Sul posto è arrivato lo staff tecnico comunale, il geometra Sergio Pongiluppi e l’istruttore tecnico Katrin Formigoni che dopo un primo sopralluogo, d’accordo con il sindaco Angela Zibordi, hanno preferito chiamare rinforzi. Nel pomeriggio una seconda ispezione si è svolta con la presenza di un geologo e di personale inviato dalla Protezione civile Regionale.

Gli esperti hanno eseguito alcune prospezioni ed eseguito un saggio di scavo fino ad una profondità di circa 80 centimetri, senza trovare alcunché di anomalo. «Non hanno potuto chiarire la ragione del fenomeno – ha spiegato il sindaco al termine del sopralluogo –. Anche per loro era molto strano sentire quel chiaro ribollire con il terreno completamente freddo ed asciutto».

Fra le ipotesi che sono state esaminate, quella di una vena di gas metano che potrebbe risalire in superficie attraverso la falda. Ma ad una prima prova eseguita con una fiamma non si sono verificate vampate. Possibile, anche una liberazione di radon, gas radioattivo che si sprigiona dal terreno. Oggi il quesito sarà posto all’università di Modena per verificare se in letteratura esistano fenomeni simili e come sono spiegabili.

Nel frattempo è stata avvertito il servizio geologico della vicina Emilia, poche centinaia di metri in linea d’aria e l’associazione dei geologi volontari che si è occupato anche del caso delle trivellazioni per il deposito di gas a Rivara, a meno di 15 chilometri di distanza da San Giovanni.

16 maggio 2013

Source: Il mistero della terra che rib... Cronaca - Gazzetta di Mantova



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MessaggioInviato: 16/05/2013, 21:56 
Cita:
Fra le ipotesi che sono state esaminate, quella di una vena di gas metano che potrebbe risalire in superficie attraverso la falda. Ma ad una prima prova eseguita con una fiamma non si sono verificate vampate. Possibile, anche una liberazione di radon, gas radioattivo che si sprigiona dal terreno.


Secondo me è inutile fingere e fare ipotesi, da qualche parte stanno facendo questo e nessuno ha il coraggio di dirlo apertamente.

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Ultima modifica di Wolframio il 16/05/2013, 21:59, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 18/05/2013, 20:13 
Tuesday, May 14, 2013

Fracking a Foggia?

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The hydraulic fracturing stimulation technique pumping energized fluids introduced in the Roseto-Montestillo field has proved to be very successful in recovering well productivity

ENI Exploration & Production, 15-17 Aprile 2013, Cairo

Durante il periodo 15-17 Aprile 2013 un gruppo di ricercatori ENI ha presentato un lavoro dal titolo "Revitalizing Mature Gas Field Using Energized Fracturing Technology In South Italy" presso la

2013 North Africa Technical Conference and Exhibition a Il Cairo, Egitto.

Gli autori, Luis E. Granado, Roberta Garritano, Raffaele Perfetto, Roberto Lorefice, Roberto L. Ceccarelli, tutti dell'ENI, affermano di avere "rivitalizzato" un pozzo di gas gia' sfruttato in passato usando nuovissime tecniche di fratturazione idraulica che incluono l'uso di fluidi "energizzanti" a base di zirconati.

Il campo scelto e' quello di Roseto-Montestillo, nei pressi di Lucera e la concessione e' la Tertiveri.

Nel testo si dice che a causa della delicatezza delle operazioni, si sono dovuti usare molti accorgimenti in tutte le fasi di progettazione, trivellamento, completamento e successiva stimolazione dei pozzi. E' stato necessario usare "elevatissime pressioni di pompaggio" e hanno avuto problemi con i proppanti, che servono a mantenere aperte le fessure dopo le operazioni di fracking. Alla fine pero' sono arrivati ad "ottimi guadagni" in produttivita' e allo stesso tempo hanno ridotto il quantitativo dei fluidi di perforazione.

Purtroppo l'unico sito da cui la notizia e' reperibile e' quello della "Society of Petroleum Engineers"

e i dettagli sono pochi.

Dai siti ministeriali non vi e' traccia di tale intervento: i pozzi nella concessione Tertiveri sono elencati tutti come in produzione o non produttivi e non vi sono altre specifiche.

Le domande che ci si pongono allora sono sempre le stesse:

Perche' queste cose le dobbiamo apprendere dalla "Society of Petroleum Engineers" in un convegno al Cairo e non da appositi enti informativi italiani?

L'ENI aveva i permessi per fare fracking? Cosa esattamente hanno pompato nel sottosuolo? Quanto tempo sono durate queste operazioni? Quando e' successo? La gente lo sapeva? In quali altre localita' si vuole fare fracking in Italia?

I nostri ministri lo sanno cos'e' il fracking?

E veramente vogliamo andare avanti cosi, a casaccio? Che chi prima arriva fa un po quel che gli pare e poi lo dobbiamo venire a sapere da una mezza paginetta di un convegno in Egitto? E se non c'era il convegno quando l'avremmo saputo?

Cosa aspettiamo ad aprire un dialogo nazionale, non solo sul fracking ma in generale sul modo in cui intendiamo proteggere (o non proteggere) il sottosuolo dalle trivelle - di petrolio, gas, con fracking, senza fracking, in mare, in terra o per stoccaggi di dubbia utilita'?

Infine: perche' non seguiamo l'esempio della Francia che ha vietato il fracking gia' nel 2011?

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Source: No all'Italia petrolizzata: Fracking a Foggia?



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L’Organizzazione lucana ambientalista (Ola), Med No Triv e No Scorie Trisaia, informano che «E’ stata pubblicata sul sito del Ministero dell’Ambiente la documentazione nell’ambito della procedura VIA per l’istanza di ricerca di idrocarburi in mare “d 68 F.R-.TU” della britannica Transunion Petroleum Ltd. La scadenza per le presentazione delle osservazioni scadono il 13 luglio 2013».

Le tre associazioni ambientaliste scrivono che il 14 maggio l’amministratore della società britannica Transunion Petroleum Ltd, Steve Jenkins ha presentato all’ufficio Valutazione di impatto ambientale del ministero dell’ambiente, alle Regioni Basilicata, Puglia e Calabria, alle Province di Crotone, Cosenza, Matera, Taranto e Lecce ed a 49 comuni rivieraschi dell’arco jonico lucano-calabrese-pugliese «L’istanza di avvio della procedura VIA, ai sensi dell’art.23 del D.lgs 152/2006, relativamente al progetto di ricerca denominato “d68 F.R. – TU” nel Mar Jonio».

La notizia della richiesta della multinazionale è stata data alle associazioni dal Comune di Polico, da sempre alla testa della battaglia contro le trivelle del Mar Jonio, fautore della Carta di Herakleia, un documento sottoscritto da enti locali, istituzioni, associazioni e comitati che ribadisce «La centralità dei valori naturali ed ambientali del mare e della costa jonica, vera ricchezza e fonte di reddito delle comunità rivierasche che ribadiscono con forza il proprio no ai progetti governativi e della politica della Sen dell’ex ministro Passera che vogliono trasformare il sud in una servitù energetica, con oltre 11 tra permessi e concessioni petrolifere nel solo Mar Jonio».

Il progetto della Transunion Petroleum Ltd, si legge nella presentazione dello studio Via, «Riguarda ben 623,47 Kmq ed è ubicato nel settore settentrionale del Mar Jonio, all’interno del Golfo di Taranto, nelle zone marine D e F». Le prospezioni prevedono l’utilizzo di tecniche di rilievo sismico come l’air gun, un metodo di ricerca che anche secondo recenti studi è responsabile di gravi impatti sull’ecosistema e sulla fauna marina «Che proprio nel mar Jonio vede uno dei santuari per rettili (tartarughe) e cetacei, tra i più importanti nel Mediterraneo, interferendo con le attività di pesca, con quelle turistiche e con le aree marine protette, luoghi di riproduzione della fauna ittica – scrivono Ola, Med No Triv e No Scorie Trisaia – E’ necessario che gli enti locali, le Regioni e le Province calabresi, lucane e pugliesi attivino da subito azioni coordinate tecnico giuridiche al fine di scongiurare il massiccio attacco petrolifero al Mar Jonio, con iniziative pubbliche e di coinvolgimento sul “Progetto Herakleia” affinché il governo receda da quello che può essere definita una vera e propria follia che rischia di mortificare la cultura e l’economia di tre regioni distruggendo gli habitat marini e costieri».

Fonte: http://greenreport.it/_new/index.php?pa ... 08&lang=it

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... llair-gun/

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Terremoto in Olanda, paura e danni per scossa provocata da estrazioni gas

L’Olanda torna a tremare sempre a causa delle estrazioni di gas, il governo cerca degli accordi con le società

Paura questa notte in Olanda, quando la terra ha cominciato a tremare con un terremoto “artificiale” di magnitudo 3.0 della scala Richter. Alcune abitazioni hanno presentato delle crepe sui muri nella città di Loppersum che si trova in prossimità dell’epicentro. Dopo i fatti dei terremoti avvenuti nel mese di febbraio, sempre nella stessa zona che avevano turbato la tranquillità della gente,il governo aveva stabilito con le società estrattrici di gas di diminuire la portata delle trivellazioni per garantire una maggior sicurezza. Oggi il ministro Kamp andrà nelle regioni colpite per osservare da vicino gli effetti di questi sismi. Nel gennaio 2013, un rapporto del ministero degli affari economici olandese aveva stabilito che le trivellazioni, per l’estrazione dei gas, posson far raggiungere delle magnitudo tra 4 e 5 della scala Richter, rivalutando la precedente stima che ne escludeva di superiori alla magnitudo 3.9.



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42,51 KB

Molte persone sono preoccupatissime per gli effetti che i sismi portano alle loro abitazioni e la società di estrazione gas NAM ha garantito che provvederà a far sistemare tutto e cercherà un sitema per evitare che si ripetano queste tipo di conseguenze.

http://www.centrometeoitaliano.it/terre ... -3-7-2013/


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Cita:
ubatuba ha scritto:

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... llair-gun/

..italia terra di confine e di conquista.........[:(!]

Bisogna ringraziare Monti...... ha fatto così tante cose buone per noi...

Monti, il decreto salva-trivelle spalanca le porte ai petrolieri (Michele Concina).

08/04/2013

http://triskel182.wordpress.com/2013/04 ... e-concina/

TrivelleCresci, Italia. E scava più che puoi. Il decreto varato dal governo Monti nel giugno scorso, intitolato dagli spin doctors alla crescita per bilanciare l’impatto depressivo del precedente Salva Italia, per le compagnie petrolifere è stato un semaforo verde. Una riapertura della corsa al petrolio e al gas, soprattutto in mare. “É vero che il decreto conferma una fascia protetta di 12 miglia dalle coste e dalle riserve marine, ma allo stesso tempo sblocca tutte le pratiche di autorizzazione congelate due anni prima”, spiega Giorgio Zampetti, geologo, responsabile scientifico di Legambiente. “Di fatto, un condono delle trivelle, che nel giro di qualche anno potrebbe affiancare 70 nuove piattaforme petrolifere, distribuite lungo tutto l’Adriatico e il Canale di Sicilia, alle 9 già in funzione nelle nostre acque”. É di cattiva qualità, il petrolio italiano. É pesante, molto viscoso, povero d’idrocarburi pregiati , carico d’impurità, difficile da pompare e da raffinare. Eppure, è ambitissimo: si contano, al 31 marzo, 22 permessi di ricerca attivi, 36 istanze di nuovi permessi, 11 istanze di “coltivazione” di pozzi in mare. Il motivo? Il greggio tricolore costa davvero poco.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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