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MessaggioInviato: 05/06/2012, 19:27 
E, come al solito, ognuno dice la sua ...[8)]
(Allora, "tankerenemy", è complottista o no)
Anche i geologi italiani dicono più o meno la stessa cosa.



Terremoti, Der Spiegel: "Italia presto spaccata e frantumata".


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Secondo l'analisi geologica del quotidiano tedesco Der Spiegel, il destino dell'Italia è segnato: i terremoti spaccheranno e lacereranno il Paese portandolo alla frantumazione.



Il terremoto dell'Emilia ha messo in moto nuovamente sismologi e geologi (e anche qualche complottista), che hanno cercato di dare una spiegazione al sisma, di collegarlo entro il quadro di un'analisi geologica, per poter stabilire eventuali sviluppi del fenomeno e conseguenze. Qualcuno ha estremizzato ipotizzando che il terremoto dell'Emilia si potesse mettere in relazione con le eclissi, o addirittura che fosse stato creato artificialmente. Alle voci che si stanno levando in questi giorni, alcune autorevoli, altre soltanto "bufale", si aggiunge quella del quotidiano tedesco "Der Spiegel". Il giornale si è occupato del terremoto nel Nord Italia ed è giunto alla conclusione che il futuro geologico del nostro Paese dipende proprio dai terremoti. I movimenti tettonici porteranno alla lacerazione e alla frantumazione del Paese.

L'Italia è situata proprio nella zona di collisione tra due grandi placche tettoniche note con il nome di zolla Euro-Asiatica e zolla Africana, che la stringono come in una tenaglia. Inoltre, a est c'è la placca adriatica e ad ovest c'è la Corsica, che si trova sulla placca tettonica europea e che si sposta ogni anno di tre millimetri verso l'Italia. Il Belpaese risulta, in questo modo, come intrappolato. In questo mosaico geologico ogni placca pesa milioni di tonnellate e si spinge in profondità per chilimotetri: il movimento di una placca contro l'altra genere tensione, che si accumula tra le parti e che viene poi scaricata violentemente nei terremoti. Questi ultimi interessano gran parte del Paese e diventano più forti nella zona centrale e nella zona della pianura padana vicina a Bologna. I rilevatori GPS, che i geologi hanno messo su tutto il territorio, evidenziano come singoli pezzi del Paese vadano alla deriva in direzioni differenti. Il Sud si sposta verso la direzione dei Balcani, parti del Nord sobbalzano verso il Sudovest, Roma si sposta verso Nord, il centro Italia verso Est. L'ipotesi del quotidiano tedesco prevede, in un futuro lontano, zone dell'Italia legate alle Alpi, altre con i Balcani, e alcune regioni che diventeranno isole in mezzo al Mediterraneo.

http://www.net1news.org/terremoti-der-s ... umata.html


Ultima modifica di Ufologo 555 il 05/06/2012, 19:29, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 05/06/2012, 19:27 
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=3D156XhlI6o[/BBvideo]


Qui c`è blog di Maria Rita D'Orsogna

http://dorsogna.blogspot.it/2012/06/il- ... milia.html



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MessaggioInviato: 05/06/2012, 19:29 
Ora, anche se il fracking per ora non e' una tecnica usata in Italia, visto che ne parla tutto il mondo, e visto che la gente vuole risposte, i nostri governanti attuali, Clini, Passera, Monti vogliono dire qualcosa su come l'Italia si pone di fronte alla possibilita' di fare fracking sul nostro territorio?

Perche' non c'e' informazione su questo tema? Perche' dobbiamo sempre arrivare per ultimi, in maniera disorganizzata, per sentito dire e con l'acqua alla gola? Tutto il web parla di questo fracking,
in maniera piu' o meno scorretta. Com'e' che neanche si accenna minimamente a spiegare, regolamentare, discurtere in modo ufficiale, questa pratica che prima o poi potrebbe arrivare anche in Italia?

http://dorsogna.blogspot.it/2012/06/il- ... milia.html


Perchè ? [V]


Ultima modifica di Wolframio il 05/06/2012, 19:33, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 05/06/2012, 20:23 
Intanto ne discutiamo Wolf. Cerchiamo di capire com'è la situazione in Italia.
Molti Stati si sono già dotati di leggi contro questa pratica. Faremo anche noi la nostra strada.



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MessaggioInviato: 05/06/2012, 20:59 
Si ma quel metodo di trivellazione in america viene usato in zone scarsamente popolate (tipo deserti), vorrei proprio sapere perchè hanno dato il permesso di farlo sapendo i rischi a cui andavano incontro.

Intanto un paese è già andato cancellato e altri rischiano, chi paga i danni?



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MessaggioInviato: 06/06/2012, 00:46 
Un altro articolo sul tema... che non so se sia stato già postato....

I Terremoti in Emilia, e i dubbi sulla ricerca del Gas (Fracking)
http://www.scienzaeconoscenza.it/artico ... italia.php



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 06/06/2012, 09:16 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

La correlazione tra fracking e sismi c'è. Ci sono svariati studi che lo dimostrano. Il problema è che, al momento non è certo che questa tecnica contestatissima, sia stata utilizzata nella pianura padana, che però è zona destinata alle trivellazione...Bisognerebbe prima accertarsi di questo: ci sono state o non ci sono state queste perforazioni?


eccoa questo proposito ieri ho visto un'intervista dove si diceva proprio questo che l'unica zona della pianura padana di quelle interessate da estrazioni varie dove si sono effettuate trivellazioni con metodo fracking é proprio quella di Riavara in Emilia.

Purtroppo ho perso il link [:I] ma se lo trovo lo posto.

nel filmato si diceva proprio che Rivara era l'unica delle zone dove il fracking era stato praticato.


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MessaggioInviato: 06/06/2012, 09:35 
http://www.youtube.com/watch?v=VBBppI78 ... creen&NR=1

io direi che, vista la comprovata poca trasparenza che in genere avvolge questo tipo di operazioni, non mi stupirei che le operazioni ditrivellazione e di frattura siano già piu in avanti di quel che é dato a sapere a noi e ai giornalisti anche i più incalliti.


Ultima modifica di GREAA il 06/06/2012, 09:41, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 06/06/2012, 16:25 
Terremoti e fracking
http://www.beppegrillo.it/2012/06/terre ... index.html

Meet up -mira 5 stelle 1 giugn ...
Il termine oggi più popolare in Italia è "fracking" e in questi giorni sono state fatte numerose congetture sul fracking e il terremoto in Emilia Romagna. Il fisico Maria Rita D'Orsogna mi ha inviato una lunga e documentata lettera.

"Ho cercato in tutti i modi di capire se ci fosse fracking in Italia. I termini in inglese da cercare sono "hydraulic fracturing", "stimulated fracture", "shale gas". Non ho trovato molto da parte delle ditte petrolifere, in inglese o in italiano, né da parte del governo Italiano sull'ultilizzo di questa tecnica in Italia. Nulla esclude che il tracking si possa fare in futuro. So che Stefano Saglia, sottosegretario alle attività produttive nel governo Berlusconi ne é stato un forte proponitore, che si parla di possibili riserve di shale gas nella Pianura Padana, ma non credo che il fracking vero proprio sia in atto in Italia. Se lo é, è sicuramente ben nascosto da tutti i siti internet che io abbia potuto indagare. Questo porta alla domanda: "Il governo Italiano vuole dirci qualcosa su questo tema?". La Francia ha un divieto integrale sul fracking, cosi pure la Bulgaria. La Germania ne sta discutendo. Anche in Inghliterra, dove la pratica è stata inizialmente applaudita come rivoluzionaria, ci stanno ripensando. Negli USA, gli Stati del Vermont e di New York hanno moratorie più o meno lunghe. E noi?
Stefano Saglia come può essere sicuro che questa tecnica sia una cosa buona per l'Italia? Con quale esperto parla? Ecco cosa disse l'anno scorso "Lo shale gas potrebbe aprire nuove strade per l’approvvigionamento energetico in un momento particolarmente delicato a livello globale. L’Italia accoglie con favore l’avvio di approfondimenti a riguardo". A che conclusione è giunto? Che approfondimenti ha fatto? Ora, anche se il fracking non é una tecnica usata in Italia, visto che ne parla tutto il mondo e che la gente vuole risposte, i nostri governanti attuali, Clini, Passera, Monti vogliono dire qualcosa su come l'Italia si pone di fronte alla possibilità di fare fracking sul nostro territorio? Perché non c'è informazione su questo tema? Perchè dobbiamo sempre arrivare per ultimi, in maniera disorganizzata? Tutto il web parla del fracking in maniera più o meno scorretta.
Cos'é questo fracking? In termini semplici, è una nuova tecnica con cui si manda nel terreno un cocktail di roba chimica ad alta pressione, si causano microterremoti con i quali la roccia porosa viene fratturata (da qui il nome "hydraulic fracturing"), il gas contenuto nei pori della roccia viene sprigionato e poi catturato per essere commercializzato. Ecco allora i micro terremoti collegati al fracking, che causa delle microscosse che, in generale, sono di intensità bassa. A volte restano gli interrogativi se sia la pratica del fracking in sé a scatenare terrmoti di intensità media - attorno al grado 2 - 3 o eccezionalmente anche 4 della scala Richter.
Quello che invece è più pericoloso è l'utilizzo di una miriade di pozzi cosiddetti di re-ineizione, pozzi dismessi in cui si iniettano i fluidi di scarto - la monnezza del fracking. Per ogni pozzo attivo vengono prodotti enormi quantità di monnezza fluida - tossica e radioattiva - e non si sa che farne. A volte i petrolieri costruiscono delle vasche a cielo aperto per metterci questa monnezza, i cosiddetti "waste pits", altre volte invece usano pozzi sotterranei dismessi per il contenimento. Quando si usano pozzi dismessi di re-iniezione, il fluido di scarto viene tenuto ad alta pressione, ed è questo il vero problema: l'alta pressione dei pozzi, che spingono sulla roccia circostante, potenzialmente lubrificando e cambiando gli equilibri fra le faglie sismiche. Negli USA ci sono state diverse regioni colpite da sciami sismici in zone in cui si fa fracking - in Arkansas, in Ohio, in Oklahoma, in Texas, e così pure in Inghilterra, a Blackpool, dove a causa della sismicità indotta dal fracking c'è un ripensamento di questa tecnica. Si è trattato di terremoti dove non ce ne erano, e si è arrivati anche al grado 4.7 della scala Richter.
Non é stato semplicissimo capire se ci fossero collegamenti fra fracking, pozzi di re-iniezione e sismi, ma lentamente si é arrivati alla conclusione che molto probabilmente la "colpa" non è del fracking in sé, quanto dei pozzi di reiniezione. Lo dice il Servizio Geologico degli Stati Uniti: USGS, che afferma:
"A possible explanation is the increase in the number of wells drilled over the past decade and the increase in fluid used in the hydraulic fracturing of each well. The combination of factors is likely creating far larger amounts of wastewater that companies often inject into underground disposal wells. Scientists have linked these disposal wells to earthquakes since as early as the 1960s. The injections can induce seismicity by changing pressure and adding lubrication along faults". Infine, a parte i terremoti in modo più o meno diretto, il fracking porta altri innumerevoli problemi - l'inquinamento delle falde idriche in primis, l'uso di enormi quantità di acqua, e l'emissione di gas nocivi. L'Italia dovrebbe bannarlo, in maniera preventiva.
In Emilia, ammesso che il fracking non si faccia, ci sono comunque pozzi di reiniezione di rifiuti liquidi provenienti dalle estrazioni di gas e di petrolio "normale"? Qualcuno li ha studiati? Ecco cosa dice il nostro Ministero delle Attività produttive "In Emilia Romagna ci sono 514 pozzi perforati, di cui 69 non produttivi e destinati ad "altro uso"". Fra quelli che ho potuto indentificare ce ne sono almeno 7 di reiniezione: Angelina, Cavone, Cotomaggiore (2), Minerbio, Spilamberto, Tresigallo. Di questi, tre sono molto vicini all'area dei terremoti - Mirandola, Spilamberto, Minerbio. Il nostro governo ha qualcosa da dire su questi siti di reiniezione, sulle pressioni che possono essere esercitate su eventuali faglie circostanti, visto che alcuni di questi siti sono vicini all'epicentro del terremoto e che negli USA i siti di reiniezione ad alta pressione hanno "quasi sicuramente" scatenato i terrremoti come dice l'USGS? E anche se non sono i siti di reiniezione la causa scatenante di questi terremoti, è possibile che abbiano in qualche modo acuito o partecipato ai terremoti o invece sono stati assolutamente innocui?
In Emilia ci sono più di 500 pozzi scavati di petrolio e di gas "normali", senza fracking, di cui varie centinaia attivi, alcuni di questi vicinissimi al punto d'impatto. Non so se questi pozzi si possano relazionare ai terremoti, ma so che vi sono casi registrati in altre parti del mondo in cui le trivelle hanno portato a terremoti. Casi eccezionali certo, ma accaduti. Uno studio commissionato dai petrolieri della Sclumberger ed eseguito da scienziati russi affermava che trivellare aveva portato a terremoti di grado anche 7 della scala Richter in zone desertiche dell'Uzbekistan. Si riportano casi di sismicità indotta in Oman, in Francia, in Texas, anche senza fracking, ma non posso dire se questo sia il caso in Emilia Romagna, data la forte magnitudine del sisma. Posso sottoscrivere quanto scritto da Vitaly Adushkin, Vladimir Rodionov, Sergei Turuntaev, scienziati russi dell'Istituto della Dinamica della Geosfera, dell'Accademia Russa di Scienza, assieme alla Schlumberger:
"Few will deny that there is a relationship between hydrocarbon recovery and seismic activity, but exactly how strong a relationship exists has yet to be determined. They caution that in regions where tectonic activity is already high, extracting oil and natural gas could trigger strong quakes.". Poche persone possono negare l'esistenza di correlazioni fra estrazioni di idrocarburi e attività sismica, ma esattamente quanto forte sia la relazione fra i due eventi deve essere ancora determinato. Occorre essere prudenti, perché in zone dove l'attività sismica é elevata, l'estrazione di petrolio e di gas potrebbe scatenare forti terremoti. Infine, un caso simile di sismicità indotta si é verificato a Basilea, Svizzera, dove nel 2006, Markus Haring stava trivellando un pozzo per geotermia che scatenò uno sciame sismico di 30 terremoti con grado massimo 3.4. Fu anche messo sotto processo per avere causato instabilità al territorio.
Infine, si parla di un mega campo di stoccaggio di gas nell'area del terremoto detto Rivara. Si parla di "importanza strategica nazionale". Ma come abbiamo fatto finora senza? E' davvero così importante o si tratta dei giochini soliti per farci soldi? Di questi campi di stoccaggio ne sono previsti 14 in tutta Italia, fra cui a San Benedetto del Tronto, a San Martino sulla Marrucina, zone sismiche, delicate. Cui prodest? In Olanda un numero di rapporti scientifici mostra che lo stoccaggio di gas possa portare seri rischi alle città vicine di Bergen, Heiloo e Schermer e la città di Alkmaar. L'area ha già vissuto un certo numero di terremoti indotti dall'uomo durante lo svuotamento del campo fra il 1994 ed il 2008, con scosse sempre più alte. Per l'Olanda i sismologi dell'MIT hanno stimato che questo impianto di stoccaggio del gas può arrivare fino a terremoti del grado 3.9 con un tasso di occorrenza del 2%. Qualcuno, che non sia la ditta proponente, ha fatto gli stessi studi per Rivara? Se si va a leggere quello che dice la Rivara Erg Storage tutto è perfetto. Qualcuno ha parlato alle persone del fatto che terremoti più lievi sono di probabilità maggiore? Qualcuno ha interpellato l'MIT per Rivara, San Benedetto del Tronto, o per San Martino sulla Marrucina?
Alla fine resta la domanda: "Chi ci guadagna in tutto questo trivellare, stoccare, petrolizzare?" In Emilia, ci sono stati morti, perdite ingenti, angoscia, paura, domande senza risposte in cambio di niente. Magari il petrolio, i pozzi di reiniezione, lo stoccaggio del gas non c'entrano, ma è evidente che non puoi continuare a insultare madre natura e ad aspettarti che non ci siano mai conseguenze di nessun genere. Con le trivelle ci guadagnano le ditte petrolifere, l'ENI, la Erg Rivara Storage, gli speculatori. Per cui, anche se non si sa, le leggi della fisica, della probabilità, e soprattutto il semplice buon senso dicono che il gioco per noi cittadini davvero non ne vale la candela." Maria Rita D'Orsogna

Testo completo e immagini su http://www.dorsogna.blogspot.it



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GREAA ha scritto:



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Cari miei, se le scosse si stanno spostando verso Ravenna, Pesaro ed Ancona ho ragione anch'io ad eslcudere le perforazioni (allora l'Alaska o il Texas sarebbero in continue scosse ...).
Qui si tratta della dorsale appenninica, altroché ...[8)]
Per me è un dato di fatto.



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MessaggioInviato: 06/06/2012, 19:01 
6 giugno 2012

09:52

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Terremoto e trivellazioni, la Procura di Modena apre un fascicolo

Dopo gli allarmi sul web per le presunte attività di fracking per lo stoccaggio del gas, capaci di generare scosse, ora arrivano gli accertamenti della magistratura.


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Per ora c'è un accertamento, inserito in un fascicolo sul terremoto in Emilia Romagna cosiddetto “modello 45#8243; cioé per “fatti non costituenti reato” e dunque con una delega di indagine ad ampio spettro. Tuttavia la conferma c'è: la Procura di Modena sta indagando a tutto tondo e quindi anche sulle presunte trivellazioni legate al progettato mega-deposito di gas a Rivara di San Felice sul Panaro. Quel progetto entra dunque a far parte verifiche che i magistrati modenesi metteranno in campo dopo le due disastrose scosse del 20 e 29 maggio. Il fascicolo è in mano al procuratore aggiunto Lucia Musti ed è stato aperto dopo i crolli di capannoni che hanno causato la morte di operai.

Cosa dovrà verificare l'indagine? Presto per dirlo, di certo c'è che anzitutto occorrerà capire se le trivellazioni sono state fatte o meno e chi le ha fatte. In caso positivo si dovrebbe poi verificare se queste perforazioni hanno o meno un qualsivoglia collegamento coi crolli e il sisma.

La vicenda perforazioni è stata oggetto, soprattutto sul web, di innumerevoli ipotesi e illazioni, alcune anche piuttosto fantasiose. Di cosa si tratti è presto detto: c'è un progetto d'un gigantesco deposito di gas della Erg Rivara Storage (Ers) da ubicare a Rivara. Progetto che nei giorni scorsi, dopo il sisma, è stato accantonato definitivamente con lo stop alle autorizzazioni dato dal ministero dello Sviluppo economico, che ha preso atto del no della Regione Emilia-Romagna. Si prevedevano 3,2 miliardi di metri cubi di gas in acquifero profondo, un piano unico in Italia e tra pochi al mondo. Il progetto riguardava San Felice sul Panaro e coinvolgeva anche altri quattro comuni della stessa area del sisma a cavallo delle province di Modena, Ferrara e Bologna.

Di Rivara – oggetto di polemica già dal 2005, dopo un primo sì da parte dei governi Prodi e Berlusconi – nelle ore immediatamente successive al sisma si era parlato ipotizzando il rischio del “fracking”, ovvero la cosiddetta la “fratturazione idraulica” della roccia iniziata da una trivellazione, capace secondo alcuni esperti di determinare rischio sismico.

Il presidente di Federpetroli, Michele Marsiglia, aveva rassicurato: “Nel corso degli anni, su riferimenti reali, non abbiamo situazioni di onde sismiche di alta scala in seguito a trivellazioni per ricerca di idrocarburi”. Smentite nette dalla Ers che ha più volte dichiarato di non aver mai trivellato a Rivara: “Mai toccato il terreno a Rivara, non abbiamo fatto carotaggi, non abbiamo perforato o immesso gas o acqua”. Ora, l'inchiesta e la Ers si dichiara tranquilla: “Purtroppo – rileva Ers -le autorità locali responsabili hanno gravemente tardato nello smentire attività illegali quali le perforazioni senza autorizzazione”.

http://www.fanpage.it/terremoto-e-trive ... z1x01qESEg


" Ai negazionisti: Il fracking è ancora fuffa? [:p] [:p] [:p] [:p]

Comunque sia, ammesso che dalle indagini risulterà che non si è fatto fracking, fare degli accertamenti è più civile che dare degli stupidi a chi ha il sospetto.


Ultima modifica di Wolframio il 06/06/2012, 19:13, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 06/06/2012, 19:37 
Fare delle indagini è giusto; ci mancherebbe.
COMUNQUE, LEGGETEVI ANCHE QUESTO:

Il terremoto interminabile e distruttivo di Ferrara e del ferrarese del 1570-1574



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Terremoto del 17 novembre 1570: 60 siti classificati

Quanti sono i cittadini di Ferrara e della sua provincia ad avere percezione della pericolosità sismica dell’area in cui abitano? Eppure i dati sono tanti.
In una città come Ferrara, importante centro di cultura e di sedimentate memorie sia soggettive (annali, cronache, diari, lettere), sia archivistiche (quindi documenti amministrativi, fiscali e persino giuridici) i terremoti sono stati descritti già a partire dal XII secolo.
La maggior parte di questi eventi non ha causato effetti gravi: dalla percezione del solo scuotimento a lesioni di edifici, caduta di camini, cedimenti di muri interni, alcuni crolli. Tuttavia uno di questi terremoti, quello iniziato nel novembre 1570, ha avuto un peso cruciale nella storia della città: e non solo come evento sociale, culturale e politico, ma anche per le attuali valutazioni di rischio, a cui oggi sono esposti gli abitanti, le case e i monumenti della città e dei paesi del suo territorio.
Fra il novembre 1570 e la fine del 1574 Ferrara si trovò nell’area epicentrale di una lunga e forte sequenza sismica (con oltre duemila scosse, secondo i contemporanei), concentrate soprattutto fra il 17 novembre 1570 e la fine del febbraio 1571.

(Continua): http://www.centroeedis.it/articoli/Terr ... _1574.html

E siccome i lunghi periodi, per la Terra, non sono tali ...[^]
Ricordate poi che TUTTA L'ITALIA E' SISMICA!
A poco centrano le "ciucciate" ...


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d'accordo che siamo in Italia e quindi la magistratura ci abituato a tutto come a L'Aquila dove parte della protezione civile è indagata per non essere stata capace di prevedere il terremoto [8)]...

In questo caso potranno anche dimostrare che si sono utilizzate tecniche illegali (se mai sono state impiegate) ma non potranno mai dimostrare nessuna correlazione con i terremoti.

Ma ripeto, siamo in Italia, il paese dove tutto è possibile...

..sarà l'ennesimo sperpero di denaro pubblico.

non prendetevela con le compagnie di estrazione, ma con i governi presenti e passati che concedono loro le concessioni anche laddove forse sarebbe meglio non perforare.


Ultima modifica di rmnd il 06/06/2012, 20:28, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 06/06/2012, 21:20 
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non prendetevela con le compagnie di estrazione, ma con i governi presenti e passati che concedono loro le concessioni anche laddove forse sarebbe meglio non perforare.
Giustissimo [:)]



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