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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 21/07/2016, 12:16 
Il presidente Recep Tayyip Erdogan attacca l'esule suo ex alleato Fetullah Gulen che accusa di essere il mandante del tentato colpo di Stato. Revocate le licenze d'insegnamento a 21mila docenti di scuole private e a 20 emittenti radio e tv. Nel complesso gli arresti e le epurazioni riguardano circa 80mila persone. Il partito d'opposizione Mhp pronto a votare sì alla pena di morte. Dagli Usa un monito e un'offerta: "Vi daremo aiuto nelle indagini sul tentato golpe"
di F. Q. | 19 luglio 2016



L’invito che suona come un monito: Ankara rispetti la democrazia. Ma anche la mano tesa: Washington è pronta a collaborare alle indagini sui responsabili del golpe. Il portavoce della Cara Bianca, Josh Earnest, ha reso noto che Barack Obama ha parlato con Recep Tayyip Erdogan, offrendogli appoggio nelle indagini sul tentato colpo di stato ma chiedendo che il governo mostri moderazione e rispetti lo stato di diritto: “Il principio della democrazia – ha detto – va rispettato anche mentre vengono condotte indagini”, come quelle in corso sui responsabili e partecipanti al fallito golpe.

La Casa Bianca ha fatto sapere, inoltre, che il governo turco ha depositato dei documenti sull’imam Fetullah Gulen, riferendo che nel colloquio tra Obama ed Erdogan è stato discusso lo status di Gulen, che vive da anni negli Usa e di cui Ankara vuole l’estradizione per il presunto coinvolgimento nel tentato golpe. “Se e quando gli Usa riceveranno una richiesta di estradizione dalla Turchia per l’imam Gulen essa sarà esaminata in base al trattato di estradizione”, ha spiegato Earnest. Ora il dipartimento di Stato e quello della Giustizia esamineranno questi documenti per vedere se essi costituiscono una richiesta formale di estradizione.

Turchia, continua il controgolpe: 80mila tra epurazioni e arresti – Le parole di Obama arrivano nel pieno del contro-golpe che Erdogan sta portando avanti in queste ore. Dopo aver neutralizzato nella notte tra venerdì e sabato il colpo di Stato organizzato da una parte dell’esercito, il presidente ha dato il via a una nuova ondata di arresti ed epurazioni in tutto il Paese. Dopo la riconsegna obbligatoria di armi e distintivi da parte di oltre 7mila agenti di polizia, il vicepremier e portavoce del governo di Ankara, Numan Kurtulmus, ha fatto sapere che il numero delle persone arrestate con l’accusa di complicità nel fallito golpe è salito a 9.322. E proseguono anche le “purghe”.

A causa di sospetti legami con la rete che fa capo a Gulen, il ministero dell’Educazione turco ha annunciato di aver sospeso 15.200 dipendenti e revocato la licenza d’insegnamento a 21 mila docenti che lavorano in scuole private. Il Consiglio per l’alta educazione (Yok), organo costituzionale responsabile della supervisione delle università turche, ha chiesto poi le dimissioni dei 1.577 rettori che guidano gli atenei nel Paese. Tra questi, 1.176 sono di università pubbliche e il resto di fondazioni universitarie. La Presidenza turca per gli Affari religiosi (Diyanet), massima autorità islamica che dipende dallo Stato, ha inoltre annunciato di aver allontanato 492 dipendenti – tra cui imam e docenti di religione. Divieto anche di funerale islamico per i golpisti uccisi.

Epurazioni in corso anche al Ministero della Famiglia e delle Politiche sociali, che – scrive l’agenzia di stampa Anadolu – ha sospeso 393 dipendenti. La scure del governo si abbatte anche sul sistema dell’informazione: il Consiglio supremo radiotelevisivo della Turchia (Rtuk) ha annullato oggi le licenze a “tutte le emittenti di radio e televisione che hanno dato sostegno ai cospiratori golpisti”, misura che colpisce circa 20 media legati a Gulen. Nella lista sono incluse Bugün TV e Samanyolu Haber, note per diffondere le idee del magnate. E mentre i servizi segreti, da parte loro, sospendono dal servizio circa 100 agenti, un tribunale di Istanbul ha rinviato a giudizio 278 persone con l’accusa di essere coinvolte nel tentativo di golpe. Nel complesso gli arresti e le epurazioni riguardano circa 80mila persone.

In mattinata Erdogan ha parlato a una folla di persone radunate davanti alla sua residenza a Istanbul nel quartiere di Kisikl, paragonando l’imam e magnate Fethullah Gulen, che ritiene essere il “mandante” del tentato golpe, a Bin Laden e anticipando che mercoledì 20 luglio, dopo la riunione del Consiglio di sicurezza di Ankara, sarà annunciata una importante decisione, che non ha voluto anticipare. Il capo dello Stato e torna anche sulla possibilità di introdurre la pena di morte di golpisti.

Un’ipotesi sulla quale si era scontrato a distanza con Angela Merkel, ma che assume contorni realistici sempre più realistici. Devlet Bahceli, leader del partito d’opposizione Mhp, ha infatti dichiarato che la proposta riceverebbe anche il sostegno dei suoi 40 deputati. “Se l’Akp (di Erdogan) è pronto – ha detto – anche noi lo siamo. Consideriamo la pena di morte e tutto ciò che è necessario”. E Erdogan ha ricordato che “la pena di morte c’è negli Stati Uniti, in Russia, in Cina e in diversi Paesi nel mondo. Solo in Europa non c’è”. In Turchia era stata eliminata, “ma non ci sono statuti irrevocabili”.

Interrogatori e rinvii a giudizio - Tra le persone rinviate a giudizio ci sono 13 ufficiali e soldati di alto rango, tutti accusati di “crimine contro il governo” e di “essere membri di un’organizzazione terroristica armata”. Tra loro ci sono anche 2 piloti, che a novembre parteciparono alle operazioni di abbattimento del jet russo al confine siriano. Un incidente dal quale è nata la crisi con Mosca, che è in via di risoluzione dopo che a fine giugno Erdogan ha inviato una lettera di scuse a Putin. Secondo l’Ufficio del procuratore capo di Istanbul, altri 900 sospetti sono ancora sotto interrogatorio. Secondo l’articolo 309 del Codice penale turco, chiunque venga riconosciuto colpevole di queste accuse “sarà punito con l’ergastolo”.

Erdogan in un’intervista tv ha ricordato anche la notte del tentato colpo di Stato in cui si trovava nel resort di Marmaris. “Se fossi rimasto” lì “10 o 15 minuti in più – ha detto – sarei stato ucciso o catturato”. Il presidente, poi, rilancia il progetto di modifica di piazza Taksim, che aveva scatenato nel 2013 la rivolta di Gezi Park. “Che lo vogliano o meno – ha detto – ricostruiremo la caserma ottomana, il primo teatro dell’opera al posto del Centro Culturale Ataturk e una moschea a piazza Taksim“.

“Gulen come Bin Laden” - Erdogan torna anche a parlare di Gulen, che vive in Pennsylvania. “Ora, io vorrei chiedere ai media internazionali: se avessero intervistato Bin Laden quando le torri gemelle sono state attaccate, cosa avreste pensato?”. Il premier turco Binali Yildirim conferma poi l’invio della richiesta ufficiale agli Stati Uniti per la sua estradizione, ai quali è stato chiesto di smetterla di “proteggerlo”. Una richiesta che finora Washington ha negato di avere ricevuto. E anche le Forze Armate di Ankara appoggiano la tesi del ruolo di Gulen. In un comunicato scrivono che i servizi segreti turchi informarono i vertici dell’esercito sulla preparazione di un tentativo di golpe alle 4 di venerdì pomeriggio, diverse ore prima del suo inizio. Lo stato maggiore dell’esercito, in una nota pubblicata sul suo sito, ribadisce che la maggior parte dei membri delle forze armate turche non aveva niente a che fare con il fallito tentativo di golpe.

Golpe, 264 vittime e 1.532 feriti – Secondo l’ultimo conteggio reso pubblico dall’agenzia stampa Anadolu, sono almeno 264 le persone morte nel fallito colpo di Stato. Tra quanti sono morti nel contrastare il tentato golpe ci sono 62 poliziotti, 5 soldati e 173 civili leali al governo, cui si aggiungono 1.532 feriti. Tra quanti invece vi hanno preso parte, 24 morti e 48 feriti. Tra i civili, 78 sono morti nella capitale, 94 a Istanbul. Sono 623 i civili feriti ancora in ospedale.



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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 21/07/2016, 13:23 
Il vero golpe in corso, un problema domestico.

In questi giorni i termini autoritarismo o totalitarismo paiono più appropriati per definire i mutamenti in corso in Turchia, l’annunciato presidenzialismo si è dissolto, infatti pare che il sultano possa ottenere molto più dopo quanto accaduto.

A questo proposito anche le similitudini con l'ascesa al potere assoluto del dittatore nazista nel 1934 non sembrano poche. È chiaro che il "modello tedesco", a cui lui ha più volte detto di fare riferimento, non possa essere un buon modello per nessun Paese democratico, libero e civile, tantomeno questo modello può essere accettato dall'Italia, dall'Europa, dalla Russia e dagli Stati Uniti che hanno lottato con ogni sforzo e con grandi sacrifici per liberare il mondo dal mostro nazionalsocialista.

E' altrettanto chiaro che la deriva autoritaria prima e totalitaria poi siano un pericolo per la pace nel mondo, in qualsiasi realtà esse si verifichino. Allora oggi dovremo smettere di chiederci chi ha messo in atto il mini-golpe in Turchia venerdì scorso, un tentativo ridicolo durato qualche ora, un episodio talmente insignificante che difficilmente la storia lo potrà catalogare come colpo di Stato.

Forse non è nemmeno mai iniziato realmente come ci suggeriscono le dinamiche stesse di quella notte, una fiammata neanche troppo luminosa e rumorosa. Non abbiamo gli elementi per dire se il golpe sia stato un goffo tentativo di un ridotto numero di militari finalizzato alla presa del potere, se lo abbia organizzato il presidente turco stesso per rafforzarsi, se Erdogan ne fosse a conoscenza e abbia lasciato fare, se sia stato un tentativo di forze straniere. Forse non sapremo mai com'è andata, ma sappiamo e vediamo con preoccupazione come sta andando oggi.

Abbiamo i dati, parziali probabilmente, sul vero colpo di Stato in corso, dati che non ci fanno ben sperare. Le autorità turche per volontà del presidente hanno sospeso 30 prefetti su 81 e in tutto i dipendenti del Ministero dell'Interno sollevati dai loro incarichi sono 8.777, tra i quali vi sono 7.899 poliziotti, 614 gendarmi e 47 governatori di distretti locali.

I dipendenti pubblici, circa il 5% della popolazione turca, potranno lasciare il territorio nazionale solo previa autorizzazione dello Stato.

Oltre alle quasi 12 mila persone già sospese da polizia e magistratura, circa 1.500 dipendenti sono stati sollevati dai loro incarichi al Ministero delle Finanze, mentre i giudici e pm sospesi o in stato di arresto sono quasi 3.000, tra cui vi sono due giudici della Corte costituzionale, 10 della Corte suprema e decine di toghe del Consiglio superiore della magistratura. Sono inoltre 7.500 circa il militari, presunti golpisti, detenuti in condizioni disumane, tra i quali spiccano 30 tra generali e colonnelli. E' chiaro che dopo che Ankara ha reso noti questi dati non dovremo distogliere l'attenzione dai provvedimenti che Erdogan intende assumere per ristabilire il suo equilibrio sociale.

Non dovremo lasciarci convincere dalla propaganda che ci vuole far credere che un anziano miliardario che vive negli Usa da 30 anni ha pilotato tutto ed è, come lo ha definito il governo turco stesso, "un terrorista come Bin Laden".

Non possiamo nemmeno credere razionalmente che Erdogan stia difendendo la sua patria, visto che sta smantellando i fondamenti costituzionali laici della stessa. Mentre i fan del presidentissimo decapitano i miliari e distruggono i simboli della cristianità, le purghe continuano e quegli irresponsabili dei media occidentali palesano che la Turchia si stia avvicinando alla Russia per trovare sponda. La Russia tace e osserva, giustamente. La Nato, di cui la Turchia fa parte, si prepara a scaricare la patata bollente a Mosca, quando in realtà il problema turco resta un nodo diplomatico che sia l'Unione europea che l'alleanza atlantica dovranno risolvere viste l'intensità di relazioni e gli stretti legami.

Oggi dovremo vigilare su quello che sta accadendo in quel Paese in queste ore piuttosto che interessarci di cosa è accaduto venerdì, dovremo capire come e dove si ricollocherà la nazione di Ataturk dopo questa preoccupante deriva antidemocratica, nonché sempre più prossima ad abbracciare l'islamismo più radicale. Dovremo indagare sul rispetto dei diritti umani, come facciamo di solito. Dovremo tutti insieme preoccuparci del vero golpe in atto in questi giorni.

Qualcuno vuole farci credere che sta punendo i responsabili di un colpo di Stato, ma pare evidente che se i responsabili fossero così tanti il golpe sarebbe andato a buon fine.

In realtà qualcuno si sta soltanto sbarazzando di coloro nei quali non ripone piena e totale fiducia, dei suoi oppositori e preventivamente anche di chi potrebbe intralciare il suo nuovo percorso. Con la scusa e la giustificazione di ristabilire ordine e stabilità il sultano di Ankara sta smantellando lo Stato di diritto, sta eliminando la separazione dei poteri, neutralizzando gli organi costituzionali e come annunciato riformerà la Costituzione, ma "pro domo sua", rimuovendo prima gli ultimi ostacoli. Oggi il consenso nel Paese e lo "stato d'emergenza" gli hanno spianato la strada, è lui l'unica garanzia di stabilità per i turchi, ma forse se chi sa come sono andate realmente le cose venerdì scorso parlasse anche i turchi aprirebbero gli occhi.

Come se non bastasse il presidente turco fa sapere che reintrodurrà la pena di morte se il Parlamento la varerà.

"E' chiaro che non sta né in cielo né in terra di continuare un qualsiasi percorso negoziale con un Paese che reintroducesse la pena di morte, visto che tra i principi dell'Unione europea c'è ovviamente l'abolizione della pena di morte", ha affermato in proposito il Ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni.

Gli fanno eco i partner europei e gli altri membri della Nato, ai quali la Turchia risponde a stretto giro che la pena di morte è ancora in vigore in molti Paesi occidentali. I rapporti tra mondo occidentale e Turchia si stanno deteriorando ora dopo ora, lo stesso vale per i rapporti tra Turchia e Italia, ma dovranno essere le organizzazioni sovranazionali di cui Istanbul fa parte o si apprestava a fare parte, come Nato e Ue, ad esprimersi.

Sono l'Europa e la Nato ad aver in questi 10 anni legittimato e privilegiato in ogni modo la Turchia di Erdogan, senza accorgersi di che serpe in seno stava crescendo, e palesando addirittura l'ingresso del Paese nell'Unione europea.

Ora forse non ci saranno più dubbi quantomeno su questa opportunità. Magari sentendo prima gli amici russi che la Turchia la conoscono bene, in particolare in questo periodo, facendo gioco di sponda insieme come accadeva fino a pochi anni fa. Non si può usare la pena di morte come argomento per mettere all'angolo i turchi, perché come si è visto l'argomento era debole e c'era la risposta pronta, prendere posizione in maniera chiara, forte e unitaria nei confronti di Ankara se si ha paura di una deriva pericolosa è doveroso. Va fatto senza troppi giri di parole, perché il gioco si fa rischioso e come il presidente Putin e la Russia avevano compreso da tempo, denunciando i legami di Erdogan con l'Isis, la Turchia di questo sultano non è più laica, ma è soprattutto un partner inaffidabile su cui conviene riflettere. Questa settimana si aggiunge una nuova minaccia alla pace nel mondo, un altro Paese dove i prigionieri vengono picchiati e internati nelle palestre nudi come bestie, un'altra realtà che rievoca drammi e fotogrammi che l'uomo ha già vissuto e visto oltre 70 anni fa e che non si dovrebbero rivivere mai.

Fonte



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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 21/07/2016, 13:28 
in pratica c ritroviamo
un saddam hussein membro della nato,
con l'atomica, con mezzo piede in europa..

anzi peggio..
perchè quello vero almeno si professava laico..

good job obama!



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 21/07/2016, 18:46 
TURCHIA: ECCO LA PROVA CHE ERDOGAN SI E’ “FATTO IL GOLPE DA SOLO”! LEGGI E RIFLETTI
http://direttanfo.blogspot.it/2016/07/t ... -si-e.html



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 22/07/2016, 12:17 
Quando Benedetto XVI diceva "La Turchia stia fuori dall'Europa"

L'allora cardinal Ratzinger scrisse parole di fuoco sulla Turchia, descrivendola come un mondo islamico troppo lontano dai valori occidentali e cristiani
Giuseppe De Lorenzo - Gio, 21/07/2016 - 20:04
Il 12 settembre 2006 Ratzinger tenne una lectio magistralis a Ratisbona

Il golpe in Turchia e le successive epurazioni di Erdogan mettono a nudo le differenze insanabili tra due mondi: quello occidentale, costruito sui valori cristiani, e quello turco, figlio del mondo ottomano.

Eppure, ancora oggi molti dei politici europei restano convinti che il posto in UE lasciato vuoto dalla Gran Bretagna debba essere assegnato agli eredi di Ataturk. E non si fermano nemmeno di fronte all'evidenza che della rivoluzione laica di Ataturk non è rimasto nulla. All'orizzonte si profila una Turchia più vicina all'impero ottomano che alle democrazie occidentali. La sospensione della Convenzione dei diritti dell'uomo e la sedimentazione nel Paese dei principi della legge islamica, infatti, rendono ancor più profondo il divario tra noi e loro.
L'analisi di Ratzinger sulla Turchia

Ecco. Viene da chiedersi allora se c'era il bisogno di attendere un colpo di Stato e una presidenza dispotica come quella di Erdogan per capire che quello tra Turchia e Europa sarebbe stato un matrimonio nato male è finito peggio. No. Non era necessario tirare così tanto la corda. L'allora cardinal Joseph Ratzinger, infatti, già nel 2004 disse senza mezzi termini che le strade di Ankara e Bruxelles erano "naturalmente" separate. E che cercare di avvicinarle sarebbe stato sciocco.

"Storicamente e culturalmente - diceva Benedetto XVI agli operatori pastorali della diocesi di Lugano - la Turchia ha poco da spartire con l'Europa: perciò sarebbe un errore grande inglobarla nell'Unione Europea. Meglio sarebbe se la Turchia facesse da ponte tra Europa e mondo arabo oppure formasse un suo continente culturale insieme con esso". In questo discorso, ripescato dall'oblio del tempo dal professor Alessasndro Campi dell'Universita di Perugia, Ratzinger spiega chiaramente cosa separi i due "continenti culturali". "L'Europa - diceva - non è un concetto geografico, ma culturale, formatosi in un percorso storico anche conflittuale imperniato sulla fede cristiana, ed è un fatto che l'impero ottomano è sempre stato in contrapposizione con l'Europa. Anche se Kemal Ataturk negli anni Venti ha costruito una Turchia laica, essa resta il nucleo dell'antico impero ottomano, ha un fondamento islamico e quindi è molto diversa dall'Europa che pure è un insieme di stati laici ma con fondamento cristiano, anche se oggi sembrano ingiustificatamente negarlo. Perciò l'ingresso della Turchia nell’UE sarebbe antistorico”.

Senza se e senza ma.



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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 22/07/2016, 12:22 
a pensarci bene
la turchia dentro l'europa
è opera di quella demente della merkel..
che fino a poche settimane fa
decantava il governo turco..
non lesinando lodi e complimenti..

cito anche quell'esortazione
agli immigrati:
"venite ! c'è posto per tutti !"

che spalancò le porte all'inferno..



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Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 22/07/2016, 12:24 
Thethirdeye ha scritto:
TURCHIA: ECCO LA PROVA CHE ERDOGAN SI E’ “FATTO IL GOLPE DA SOLO”! LEGGI E RIFLETTI
http://direttanfo.blogspot.it/2016/07/t ... -si-e.html


Vedi, ci abbiamo preso [:246]



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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 22/07/2016, 12:28 
Thethirdeye ha scritto:
TURCHIA: ECCO LA PROVA CHE ERDOGAN SI E’ “FATTO IL GOLPE DA SOLO”! LEGGI E RIFLETTI
http://direttanfo.blogspot.it/2016/07/t ... -si-e.html

ma secondo me c hanno provato..
solo che hanno improvvisato e male organizzato..
e non avevano forse previsto
la sollevazione della folla pro erdogan..
ergo marcia indietro..
(come si poteva tollerare un colpo di stato
in cui si spara sulla folla
dopo tutto il teorema delle primavere arabe?)
a quel punto erdogan
che aveva già le liste degli oppositori..
ha colto la palla al balzo
per fare pulizia..


http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=16686

DIETRO IL DISPERATO TENTATIVO DI COLPO DI STATO IN TURCHIA ‘FIRMATO’ C.I.A.



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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 22/07/2016, 12:41 
mik.300 ha scritto:
ma secondo me c hanno provato..
solo che hanno improvvisato e male organizzato..
e non avevano forse previsto
la sollevazione della folla pro erdogan..
ergo marcia indietro..
(come si poteva tollerare un colpo di stato
in cui si spara sulla folla
dopo tutto il teorema delle primavere arabe?)
a quel punto erdogan
che aveva già le liste degli oppositori..
ha colto la palla al balzo
per fare pulizia..


http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=16686

DIETRO IL DISPERATO TENTATIVO DI COLPO DI STATO IN TURCHIA ‘FIRMATO’ C.I.A.


Se ci fosse stata di mezzo la CIA ci sarebbero riusciti.
Questo se l'è auto-fatto con l'appoggio delle grandi potenze.



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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 22/07/2016, 12:53 
la CIA non è DIO..
di kaz.zate ne fanno anche loro..



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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 22/07/2016, 13:05 
mik.300 ha scritto:
la CIA non è DIO..
di kaz.zate ne fanno anche loro..


Non lo metto in dubbio,ma un colpo di stato è una cosa grossa ed in passato con il loro appoggio non sono mai falliti.
Semmai la CIA è stata d'accordo con Erdogan a realizzare tutto il bordello [:246]



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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 22/07/2016, 13:22 
alla baia dei porci è andata male,
in ucraina non è andata
esattamente come volevano loro,
ecc. ecc.

di kaz.zate ne fanno anche loro..

tutta questa sudditanza psicologica
nei confronti della cia
la ritengo ingiustificata..
a meno che non sia un fatto ideologico..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 22/07/2016, 13:48 
mik.300 ha scritto:
alla baia dei porci è andata male,
in ucraina non è andata
esattamente come volevano loro,
ecc. ecc.

di kaz.zate ne fanno anche loro..

tutta questa sudditanza psicologica
nei confronti della cia
la ritengo ingiustificata..
a meno che non sia un fatto ideologico..


Ahah macché sudditanza Mik,cosa vuoi che me ne fotta della CIA o degli Americani a me.
Io parlo storicamente,ci sono pochi episodi dove la CIA ha fallito,è una forte organizzazione e non è certo una novità.



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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 29/07/2016, 11:30 
[^]


Cose italo-turche


Non c' è da ridere: altrimenti farebbe ridere (quasi) il bollettino quotidiano di quell' Erdogan che presto arresterà anche i cani, i gatti, le galline e tutte le fattorie in sospetta combutta con Fethullah Gulen.

Nell' attesa ha chiuso oltre 130 media (3 agenzie di stampa, 16 tv, 23 radio, 60 giornali e 29 case editrici) e gli arresti sono quasi 16mila: senza contare i giudici, i giornalisti, i docenti e i funzionari semplicemente allontanati. Tutto questo è certo (sono dati del ministero turco degli interni) e ormai c' è poco da capire, da pazientare, da essere prudenti: eppure il governo italiano, ufficialmente, è fermo ai complimenti per il mancato golpe. A parte un rinforzino governativo datato 18 luglio ("è stato un vero golpe", ha detto Alfano) dopodiché non c' è stato più niente, buio: compresa una blanda condanna che Renzi ha bisbigliato in una sede impropria e quindi non pervenuta (perché non governativa) e cioè l' assemblea nazionale del Pd.

Siamo fermi, siamo inconferenti, persino l' Unione europea parla e si muove più di noi: siamo politicamente schiacciati sulle varie Emma Bonino, Giorgio Napolitano, Mario Monti, governo Renzi e naturalmente "i mercati" i quali uno dopo l' altro, negli ultimi anni o mesi, hanno auspicato l' ingresso della Turchia in Europa coi suoi 75 milioni di musulmani. Egregio Renzi: forse una parola, a questo punto, ci starebbe. Se non ha il fegato di dirla a Erdogan, la dica almeno a noi.

Filippo Facci

http://www.liberoquotidiano.it/news/opi ... rche-.html



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 Oggetto del messaggio: Re: Colpo di Stato in Turchia
MessaggioInviato: 01/08/2016, 20:10 
Forze turche circondano la base NATO di Incirlik

31/07/16

Migliaia di uomini tra esercito e polizia turchi sarebbero nei pressi della base NATO di Incirlik a 10 km dalla città turca di Adana, non lontana dal confine siriano. La base ospita migliaia di addetti e rappresenta una pedina fondamentale nello scacchiere dell’Alleanza Atlantica sul fronte mediorientale ed euroasiatico.

I movimenti di truppe pesantemente armate e il posizionamento della polizia in entrata e in uscita dalla base, farebbe pensare a novità importanti.

Tra le voci di cancelleria non confermate, si cita anche il tentativo di prevenire un secondo tentativo di colpo di Stato.

In considerazione del velo calato sull’informazione nelle ore immediatamente successive al tentato golpe, non è facile capire l’attendibilità delle fonti.

Con ogni certezza in questi giorni in Turchia sarebbero in corso rapidi cambiamenti in seno alle Forze Armate, tra cui una rivoluzione all’interno delle Scuole militari, che non godrebbero più della fiducia del Presidente Erdogan.

Non confermato il decreto secondo cui i Servizi turchi (Millî İstihbarat Teşkilâtı, Organizzazione Informazione Nazionale) risponderebbe non più al Governo di Ankara ma direttamente al gabinetto presidenziale.

http://www.difesaonline.it/geopolitica/ ... i-incirlik



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