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Astronave
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 Oggetto del messaggio: Il progetto Blue Beam e altri inganni
MessaggioInviato: 03/04/2023, 17:38 
IL PROGETTO BLUE BEAM E ALTRI INGANNI
Sean Casteel

Secondo la saggezza popolare, per avere successo un governo deve conquistare i cuori e le menti della sua gente. Lasciando da parte le sfumature sentimentali dei “cuori”, forse la sfida più grande è quella di conquistare le menti delle persone, non con la persuasione ma con la forza. Questo ci porta all’orrendo termine “controllo mentale”, argomento della nuova edizione, ampliata e rivista, di The Controllers, pubblicato recentemente da Timothy Green Beckley con la sua casa editrice Global Communications. Nel saggio vengono affrontati molti argomenti sotto diverse angolature, ma il concetto fondamentale è l’esistenza di un’intelligenza esterna che opera dietro a quasi tutto ciò che facciamo, tramando contro di noi ancora prima che ci svegliamo al mattino. In questo libro, attingendo al suo nutrito pool di scrittori e ricercatori – vale a dire il misterioso Commander X, Tim R. Swartz, William Kern e lo stesso Beckley –, Beckley ci propone uno studio avvincente sul tema del controllo mentale perpetrato da oppressori dell’umanità sia umani che alieni.

L’INSIDER
Nella nostra vita di cittadini, veniamo bombardati da molte false flag e molti e programmi di disinformazione. William Kern accusa diverse agenzie governative di essere colluse con un nefasto programma chiamato Project Blue Beam, un inganno destinato a catturare le menti delle persone in tutto il mondo con mezzi da fantascienza. Kern ha trascorso vent’anni nella US Navy e prende molto sul serio la questione “credo o non credo” nel fenomeno UFO, sebbene non sia completamente libero di divulgare tutto ciò che sa. Tuttavia, descrive quello che ritiene essere il Progetto Blue Beam: «Lo scopo fondamentale del Progetto Blue Beam - scrive Kern, - è stabilire una religione New Age nel mondo. Secondo i teorici della cospirazione, senza la credenza universale in una religione New Age, il successo del Nuovo Ordine Mondiale sarà impossibile». Secondo Kern, le Nazioni Unite e la NASA sono due delle entità coinvolte in questo inganno globale e, inoltre, esiterebbe un piano in quattro fasi che attende di essere implementato. «Nella prima fase - spiega l’insider, - il governo creerà dei terremoti artificiali in luoghi precisi in tutto il pianeta. Il diffuso verificarsi di disastri naturali seminerà timori nella mente della gente e aprirà la strada alla seconda fase del progetto».

L’ANTICRISTO
Ed è proprio la seconda fase il vero inizio del Progetto. «Questo step prevede la messa in scena di un gigantesco spettacolo spaziale - continua Kern, - in cui verranno proiettati degli ologrammi nei cieli di tutto il mondo sotto forma di determinate divinità, che sono dominanti in particolari regioni. Alla fine di questo gigantesco spettacolo cosmico, tutti gli dèi proiettati si fonderanno in un’unica entità, “l’Anticristo”». Si dice che anche gli avvistamenti UFO relativamente ordinari siano invenzioni create dal Progetto Blue Beam per testare l’efficienza del loro hardware di proiezione. Il terzo passaggio è la parte più complicata: «In questa fase - scrive Kern -, usando la comunicazione elettronica bidirezionale telepatica, le autorità faranno in modo che le persone credano che Dio stia parlando direttamente con loro e verranno utilizzate delle onde a frequenza estremamente bassa per manipolare i pensieri. Tuttavia, la fattibilità di questa fase resta un dilemma». Nella fase quattro, le persone saranno indotte a credere che sia imminente un’invasione aliena globale e che accettare il Nuovo Ordine Mondiale sia l’unico modo per salvarsi. Un falso Secondo Avvento e un Rapimento tecnologicamente falsificato fanno anche parte del progetto generale per schiavizzare le menti di tutta l’umanità.

IL CORRIERE DELLA CIA
Nel libro viene discusso anche un altro tipo di controllo mentale, in un capitolo a firma di Tim R. Swartz “Mental Armageddon: The Quest For Mind Control”. Swartz inizia raccontandoci la storia di una sfortunata vittima di nome Candy Jones, che Tim Beckley conosceva molto bene, essendo stato un ospite frequente nel suo talk show notturno quando Candy prese il posto del suo defunto marito, Long John Nebel, che morì di cancro. «Candy Jones era una donna che sembrava avere tutto - scrive Swartz. - Era una modella di successo che possedeva una propria agenzia di modelle; era una scrittrice di successo, autrice dei libri Make Your Name in Modeling and Television e Candy Jones - Complete Book of Beauty and Fashion ed era sposata con Long John Nebel, il conduttore del talk show notturno più ascoltato del paese. Tuttavia, al suo nuovo marito presto fu evidente che il mondo di Candy era molto più complesso di quanto persino lei potesse mai immaginare ». Nebel si accorse che Candy soffriva di insonnia e che c’erano cambiamenti improvvisi nel suo naturale stato d’animo, così la donna gli spiegò che anni prima del loro matrimonio era stata avvicinata dall’FBI, che le aveva chiesto di poter usare il suo ufficio come Mail Drop e lei aveva accettato di consegnare la posta per l’FBI quando viaggiava per affari perché pensava che fosse il suo dovere patriottico. Naturalmente non aveva idea in che cosa si stesse cacciando… Sotto ipnosi, che secondo Nebel l’avrebbe aiutata con l’insonnia, Candy iniziò a parlare con un’altra voce che si identificò come “Arlene Grant”. Questa seconda personalità rivelò che una volta Candy Jones aveva consegnato un pacco per l’FBI a un medico di Oakland, in California. Il dottore, conosciuto con lo pseudonimo di “Gilbert Jensen”, le offrì dei soldi per permettergli di ipnotizzarla e lei accettò perché all’epoca era fresca di divorzio ed era quasi al verde. Successivamente, Jensen disse a Candy che l’ipnosi non aveva funzionato, ma la personalità di Arlene disse a Nebel che invece lo aveva fatto. «Sotto ipnosi - continua Swartz, - Jensen rivelò a Candy che doveva fungere da corriere per la CIA in un’unità segreta i cui dipendenti non erano elencati nei registri del quartier generale. Jensen disse che aveva bisogno di un passaporto sotto falso nome, poiché a volte viaggiava all’estero e il nome che aveva scelto era Arlene Grant. Per svolgere quel lavoro aveva bisogno di essere in ottima salute e le venivano fatte iniezioni di vitamine. Ma invece delle vitamine, a Candy vennero somministrati farmaci progettati per far emergere e rafforzare la personalità di Arlene». Quando assumeva la personalità di Arlene, Candy indossava anche una parrucca scura e cambiava stile di abbigliamento, nonché il tono di voce. Candy alias Arlene venne presumibilmente mandata nei campi di addestramento dove imparò a uccidere a mani nude, con una spilla da cappello o qualsiasi altra cosa a portata di mano. La personalità di Arlene poteva essere innescata da una telefonata con suoni particolari, e, una volta completata la missione, la personalità normale non ricordava nulla. Queste missioni spesso prevedevano viaggi nel mondo per recapitare dei messaggi. Candy Jones una volta fu persino sottoposta a tortura in un seminario presso il quartier generale della CIA per dimostrare il controllo dello psichiatra sui suoi soggetti. Per quanto tutto questo possa sembrare folle, Swartz sostiene che ci sono alcune prove a sostegno della storia. Candy riferì a Joe Vergara, il suo editore di Harper and Row, che a volte lavorava per un’agenzia governativa come corriere e che ogni tanto sarebbe scomparsa. C’era anche una lettera che scrisse al suo avvocato, William Williams, per coprirsi nel caso fosse morta o scomparsa improvvisamente o in circostanze insolite; gli disse che non era libera di rivelare esattamente in cosa fosse coinvolta. Inoltre, fu scoperto un passaporto tra i suoi beni che era stato rilasciato sotto il nome di Arlene Grant, la cui foto mostrava Candy Jones con una parrucca scura. Le richieste tramite Freedom of Information Act hanno rivelato che la CIA ha un considerevole file su Candy Jones, ma si rifiuta di rilasciarne qualsiasi parte. Candy è morta di cancro nel 1990 all’età di 64 anni. Ci sono altri casi simili al suo e viene naturale domandarsi quante altre vittime innocenti di manipolazione mentale vengono usate a loro insaputa per portare avanti l’agenda segreta di qualcun altro. Le registrazioni delle sessioni di ipnosi di Candy Jones furono pubblicate in un libro del 1974 intitolato The Control of Candy Jones di Donald Bain.

HSI-NAO
All’epoca, i racconti sul controllo mentale e il lavaggio del cervello della CIA erano considerati roba da spionaggio di fantascienza. «Comunque, da allora - scrive Swartz, - sono emerse nuove informazioni sugli esperimenti di controllo mentale che dimostrano che non solo la CIA, ma le agenzie di intelligence di tutto il mondo, hanno portato avanti programmi di controllo mentale e il controllo finale della mente umana». Swartz ci racconta anche una storia che riguarda l’interesse dei militari per il controllo mentale in un capitolo intitolato “Cleansing the Mind”. «Gran parte della storia umana - scrive Swartz, - è consistita in una serie di tentativi da parte di alcune persone di controllare ciò che pensano gli altri. L’idea che la mente umana possa essere influenzata da una fonte esterna è stata resa popolare da Edward Hunter nel suo del 1951 Brainwashing in Red China. Durante la guerra di Corea, alcuni prigionieri americani rinunciarono alla propria cittadinanza durante delle trasmissioni radio e molti firmarono delle confessioni contro gli interessi americani, comprese delle accuse che vengono discusse ancora oggi, secondo cui gli Stati Uniti fossero impegnati in una guerra batteriologica con l’antrace. Affinché gli americani abbandonassero i propri ideali, i comunisti dovevano aver escogitato qualche nuovo e nefasto modo di controllo mentale, o almeno così si pensava. Hunter suggerì che fosse stato sviluppato un nuovo processo di indottrinamento dai comunisti cinesi, che avevano scoperto un intenso processo di manipolazione in grado di alterare la percezione mentale delle vittime. “Lavaggio del cervello” era la versione di Hunter del termine cinese “hsi-nao”, traducibile approssimativamente come “pulizia della mente”. Hunter scrisse che la parola “lavaggio del cervello” aveva una connotazione più fisica rispetto all’alternativa più clinica “menticida”, che significa “omicidio della mente” ». «Alla fine della guerra - racconta Swartz, - venne stabilito che alcuni dei principali metodi utilizzati sui prigionieri americani comprendessero la privazione del sonno e altre intense manipolazioni psicologiche progettate per abbattere l’autonomia degli individui». Programmare alcuni militari americani in modo che rinunciassero al proprio paese aiutava la propaganda e contribuiva a mantenere i prigionieri docili e più facili da sorvegliare.

IL MARINE COMUNISTA
Swartz ipotizza che la ricerca e gli esperimenti moderni nel campo del controllo mentale risalgano alla Seconda guerra mondiale (e probabilmente anche prima). Poco dopo l’attacco a Pearl Harbor, il Dipartimento di Guerra di Washington convocò George Estabrooks, presidente del Dipartimento di Psicologia della Colgate University, per consultarsi con lui sul possibile uso dell’ipnosi come arma di guerra e Estabrooks disse al Dipartimento di Guerra di credere che un essere umano adulto su cinque fosse in grado di entrare in uno stato di trance così profondo da non ricordarsene. Queste persone potrebbero essere ipnotizzate segretamente usando una tecnica “mascherata” e con una suggestione post-ipnotica, un metodo che avrebbe permesso la creazione di una doppia personalità, ossia un perfetto doppio agente dalla copertura incrollabile. In un articolo del 1971 su Science Digest, Estabrooks descrisse dettagliatamente come programmava le spie americane con l’ipnosi. Durante la Seconda guerra mondiale, ipnotizzò un tenente dei marine di nome Jones, scindendo la sua personalità in Jones A e Jones B. Jones A, un tempo un normale marine in servizio, divenne un uomo completamente diverso, che cominciò a predicare la dottrina comunista abbastanza sinceramente, tanto da essere accolto nelle cellule comuniste. Gli venne dato deliberatamente un congedo disonorevole dal Corpo (che era consapevole del piano) e divenne un membro tesserato del Partito Comunista. Tuttavia, mentre era sotto ipnosi, Jones B era stato attentamente addestrato tramite suggestione. «Jones B era la personalità più profonda - continua Swartz, - e conosceva tutti i pensieri di Jones A. Jones B era un americano leale ed era programmato per non dire nulla durante le fasi coscienti. Tutto quello che Estabrooks doveva fare era ipnotizzare l’uomo, mettersi in contatto con Jones B, il fedele americano, ed ecco che c’era un accesso diretto nel campo comunista. La tecnica funzionò a meraviglia, secondo Estabrooks. Questa sua sorprendente ammissione sull’uso dell’ipnosi per creare la spia o il soldato perfetto mostra che la mente umana può essere facilmente imbrigliata per scopi altrui ed è difficile credere che in seguito non siano state perfezionate tecniche ancora più sofisticate per il controllo mentale tramite ipnosi».

NESSUNO È AL SICURO DAI DERO
Ma non tutto il controllo mentale è il risultato di oscure manipolazioni umane: The Controllers presenta anche informazioni sul controllo mentale perpetrato da creature che potremmo chiamare “paranormali”. Un esempio potrebbe essere il lavoro di Richard Shaver, un operaio automobilistico della Pennsylvania che sentiva “voci” attraverso la sua pistola di saldatura e avrebbe scritto parecchio su strani esseri sotterranei, il loro controllo sulla società di superficie e la guerra costante contro l’umanità condotta da un sinistro gruppo di abitanti sotterranei che identificò come “i Dero”, che stava per “robot degenerati”. Nonostante la derisione e il disprezzo che ricevette, Shaver tenne duro per tutta la vita, raccontando a chi era disposto ad ascoltare la realtà di questi selvaggi “terrestri” sotterranei che, insisteva lui, rapivano migliaia di umani ogni anno, tenendoli prigionieri in piccole gabbie, controllando le loro menti attraverso antiche macchine a raggi e perpetrando ai loro danni ogni sorta di impensabile perversione, arrivando persino a mangiarseli. Shaver riteneva che i Dero sperassero di conseguire il dominio della superficie e fossero in grado di controllare la mente di molti leader mondiali per costringerli a commettere atti disumani contro i propri cittadini, incluso l’inizio di guerre su larga scala. Nessuno è al sicuro dai Dero, disse Shaver, convinto che gran parte di ciò che chiamiamo fenomeno UFO fosse in realtà da attribuirsi alle navi provenienti dall’interno della Terra (e non dallo spazio esterno) o che fossero proiezioni illusorie create dalle macchine a raggi dei Dero nelle caverne sottostanti.

DAI GRIGI AI RETTILIANI
In The Controllers sono intrecciate le storie dei rapitori alieni rese popolari da scrittori come Whitley Strieber e il compianto Budd Hopkins. È stato Hopkins a coniare il termine “screen memories”, ossia memorie schermo più piacevoli nella mente degli addotti, che hanno lo scopo di coprire eventi reali troppo traumatici. Questa capacità di controllare i pensieri e i ricordi degli umani prescelti è attribuita agli onnipresenti alieni Grigi e ai Rettiliani/Serpente, meno frequenti. Questo livello completo di controllo può essere raggiunto attraverso l’uso dei cosiddetti impianti alieni, in particolare gli impianti inseriti attraverso le cavità nasali fino al cervello. Tali dispositivi sono stati osservati nelle scansioni MRI del cervello, come nel caso di Whitley Strieber, ma si trovano in punti che ne rendono impossibile la rimozione chirurgica. Di fronte a tutte le prove del controllo mentale sia umano che alieno, c’è chi sogna di resistere ai “Controllori” con ogni mezzo necessario. Poi c’è chi crede che lottare contro i poteri e le tecnologie superiori delle entità che controllano la mente sia uno sforzo inutile, oltre ad essere una lotta solitaria di cui la maggior parte della gente nemmeno si accorgerà. E se non possiamo fidarci che i nostri pensieri siano nostri, possiamo solo sperare che in essi sia rimasta almeno qualche traccia di verità.


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