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Astronave
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 Oggetto del messaggio: La distruzione dell'occidente unitario - Psyops e internet
MessaggioInviato: 05/07/2022, 17:12 
LA DISTRUZIONE DELL'OCCIDENTE UNITARIO – PARTE 01
CONTROINSURREZIONE, PSYOPS E INTERNET
Dustin Broadbery

Mentre la rivoluzione digitale era in corso a metà degli anni Novanta, i dipartimenti di ricerca di CIA ed NSA stavano sviluppando Programmi per prevedere l’utilità del World Wide Web quale strumento per catturare quelle che venivano definite “formazioni di uccelli di una sola piuma”. Tale locuzione viene generalmente usata per definire gli stormi di uccelli che fanno improvvisi movimenti, all’unisono, secondo schemi ritmici. I suddetti dipartimenti erano quindi particolarmente interessati al modo in cui tali princìpi avrebbero influenzato la modalità in cui le persone, alla fin fine, si sarebbero eventualmente ‘spostate in blocco’ in un Internet in espansione. Sulla dinamica, i principali due quesiti erano: i gruppi e le comunità si sarebbero spostati - collettivamente e contemporaneamente - allo stesso modo delle “formazioni di uccelli di una sola piuma”, così da poter essere rintracciati in modo organizzato? E, conseguentemente, i loro movimenti potevano essere indicizzati e registrati ed eventualmente identificati, in seguito, a partire dalle loro ‘tracce digitali’? Per rispondere a tali domande, la CIA e la NSA istituirono una serie d’iniziative raggruppate sotto il nome di Programma MDDS (Massive Digital Data Systems)1 per finanziare direttamente gli imprenditori tecnologici attraverso un programma di finanziamento interuniversitario. E chiamarono il primo briefing relativo - non classificato - per scienziati informatici proprio “Uccelli di una sola piuma”. Lo stesso si tenne a San Jose, nella primavera del 1995. Tra le prime sovvenzioni fornite dal Programma MDDS per far progredire la ‘teoria degli uccelli di una sola piuma’ verso la costruzione di un’enorme libreria digitale e sistema d’indicizzazione - utilizzando Internet come spina dorsale - ne venne distribuita una quantitativamente importante a due dottorandi della Stanford University, Sergey Brin e Larry Page, perché i due stavano compiendo progressi importanti nello sviluppo della tecnologia di posizionamento delle pagine Web in grado di tracciare i movimenti degli utenti online. Tali esborsi, insieme a 4,5 milioni di dollari2 in sovvenzioni da parte di un consorzio multi-agenzia tra cui la NASA e la DARPA, divennero il finanziamento iniziale utilizzato per fondare Google3. Alla fine il Programma MDDS venne integrato nelle attività globali d’intercettazione ed estrazione di dati condotte dalla DARPA, attività peraltro che avrebbero attentato alla privacy dei dati sui cittadini statunitensi. Pochi capiscono fino a che punto la Silicon Valley sia l’alter ego del Pentagono. E un numero ancor minore di persone si rende conto dell’impatto che la stessa ha avuto sulla sfera sociale. Purtuttavia, la storia non inizia con Google, né con le origini militari di Internet. Ma risale molto più indietro nel tempo, agli albori della controinsurrezione e delle PSYOPS durante la Seconda guerra mondiale.

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L’alba delle PSYOPS
Secondo la storica Joy Rohde, un famoso fisico disse nel 1961 al segretario alla Difesa statunitense Robert McNamara: “Mentre la Prima guerra mondiale avrebbe potuto essere considerata la ‘guerra dei chimici’, e la seconda guerra mondiale era considerata la guerra dei fisici, la terza guerra mondiale... potrebbe benissimo essere considerata la ‘guerra degli scienziati sociali’ ”4. L’intersezione tra scienze sociali e Intelligence militare è riconosciuta dall’esercito degli Stati Uniti come iniziata durante la Prima guerra mondiale, quando il giornalista (prebellico) capitano Blakenhorn istituì la sottosezione psicologica nel Dipartimento di guerra per coordinare la propaganda di combattimento. Queste ‘operazioni in area grigia’ - locuzione con la quale divennero note - si stabilizzarono durante la Seconda guerra mondiale quando gli strateghi militari, basandosi sulla ricerca in tempo di guerra sulla psicologia della folla5, arruolarono scienziati sociali nello sforzo bellico attraverso l’Office of Scientific Research and Development (OSRD). Tale ufficio aveva il preciso compito di aggregare le informazioni sul popolo tedesco, e avrebbe poi sviluppato operazioni di propaganda e psicologiche (PSYOPS) per abbassarne il relativo morale. Ciò culminò nel 1942 con il Governo federale USA che divenne il principale datore di lavoro degli psicologi negli Stati Uniti. L’agenzia OSRD (Office of Scientific Research and Development) è stata una delle prime amministrazioni del Project Manhattan, e fu responsabile d’importanti sviluppi tecnologici in tempo di guerra, incluso il radar. L’agenzia era diretta dall’ingegnere ed inventore Vannevar Bush - attore chiave nella storia dell’informatica - noto per il suo lavoro sul Memex, uno dei primi ipotetici dispositivi informatici che memorizzava e indicizzava i libri, i dati, e altre informazioni di un utente, e che avrebbe continuato ad ispirare la maggior parte dei principali progressi nello sviluppo dei personal computer nei successivi 70 anni. Quando la Seconda guerra mondiale finì e una nuova minaccia emerse dall’Europa devastata dal dopoguerra, studiosi e soldati si riunirono ancora una volta per sconfiggere un avversario invisibile e aggressivamente espansionista. Sebbene questo avversario possa sembrare il Covid-19, in realtà si trattava dell’Unione Sovietica. Attraverso i satelliti sovietici in Europa e nelle nazioni minacciate dal comunismo in Asia, Africa e America Latina, le operazioni speciali della Guerra fredda - locuzione con cui in seguito divennero note - erano una categoria nebulosa d’attività militari che includeva guerra psicologica e politica, operazioni di guerriglia e controinsurrezione. Per mobilitare queste “tattiche di guerra speciale” l’esercito istituì l’Office of the Chief of Psychological Warfare (OCPW) nel 1951, la cui missione era reclutare, organizzare, equipaggiare, addestrare e fornire supporto dottrinale agli Psywarriors6. Tale ufficio era diretto dal generale Robert McClure, padre fondatore della guerra psicologica e amico dello Scià dell’Iran, che fu determinante nel rovesciamento di Mohammad Mosaddegh nel colpo di stato iraniano del 1953. Parte integrante dei Progetti dell’OCPW di McClure era un’istituzione quasi accademica con una lunga storia di servizio militare chiamata Human Relations Area Files (HRAF).7 Fondato da George Murdock, antropologo diventato informatore dell’FBI, il HRAF fu istituito per raccogliere e standardizzare i dati sulle culture primitive in tutto il mondo. Durante la Seconda guerra mondiale i suoi ricercatori hanno lavorato fianco a fianco con l’Intelligence navale per sviluppare materiale di propaganda che avrebbe aiutato gli Stati Uniti a liberare le nazioni del Pacifico dal controllo giapponese. Nel 1954, il dipartimento era diventato un consorzio interuniversitario di 16 istituzioni accademiche, finanziato dall’esercito, dalla CIA e dalla filantropia privata. Nel 1954 l’OCPW negoziò un contratto con il HRAF per la stesura di una serie di manuali di guerra speciali, mascherati da progetti per borse di studio, che cercavano di comprendere il carattere intellettuale ed emotivo di persone strategicamente importanti. Ed in particolare i loro pensieri, motivazioni e azioni, con interi capitoli compilati sugli atteggiamenti e le potenzialità sovversive dei cittadini stranieri, ed altri capitoli più concentrati sui mezzi di trasmissione della propaganda in ciascuna nazione bersaglio, fossero quest’ultimi notiziari, radio o passaparola. Ciò avvenne, ovviamente, decenni prima di Internet.

SORO
Nel 1956, lo Special Operations Research Office (SORO) nacque dai suddetti Programmi. Incaricato di gestire le tattiche di guerra psicologica e non convenzionale dell’esercito degli Stati Uniti durante la Guerra fredda e di portare il lavoro dello HRAF ad un livello superiore, il SORO intraprese il monumentale compito di definire le cause politiche e sociali della rivoluzione comunista, le leggi che governa(va)no il cambiamento sociale e le teorie della comunicazione e della persuasione che potevano/possono essere utilizzate per trasformare la percezione pubblica. Il SORO, nel tempo, costituì una componente centrale della militarizzazione della ricerca sociale da parte del Pentagono, ed in particolare delle idee e della dottrina che avrebbero inaugurato un graduale spostamento verso un ordine mondiale guidato dagli americani. Il suo gruppo di ricerca si trovava nel campus della American University di Washington DC, e comprendeva i più eminenti intellettuali ed accademici dell’epoca. Il team dell’ensemble del SORO - dai campi della psicologia, della sociologia e dell’antropologia - si sarebbe immerso nella teoria dei sistemi sociali, analizzando la società e culture di numerosi paesi bersaglio, in particolare in America Latina8, confrontandosi con le leggi universali che regolano il comportamento sociale e i meccanismi di comunicazione e persuasione in ciascuna giurisdizione. L’idea sottesa era: se l’esercito americano infatti fosse stato in grado di comprendere i fattori psicologici scatenanti una rivoluzione, in teoria avrebbe potuto prevedere e intercettare le rivoluzioni prima che queste fossero decollate. Il SORO faceva parte di un network in rapida espansione di centri di ricerca finanziati a livello federale (Federal Contract Research Centers, o FCRC, fino al 1967), che ri-orientavano il mondo accademico verso gli interessi di sicurezza nazionale. Lavorando all’intersezione tra Scienza e Stato, i “SORON” - com’erano definiti - sostenevano una democrazia guidata da esperti, indipendentemente dalle conseguenze totalitarie degli ingegneri sociali e dei tecnocrati che acquisivano il controllo sui pensieri, le azioni e i valori, della gente comune . In quei primi giorni di Guerra fredda, accademici e scienziati che lavoravano ‘al confine’ tra esercito e mondo accademico credevano fermamente che gli intellettuali dovessero guidare la geopolitica. Questa modalità venne accettata come la forma più stabile di governo per portare il mondo libero nel prossimo secolo. E spiega - anche - come siamo arrivati, oggi, sotto la guida della “Scienza stabilizzata”. O almeno, sotto l’egida di politiche mascherate da Scienza. Dallo stato di biosicurezza al fondamentalismo della scienza del clima, molto di ciò che è stato ottenuto in quegli anni d’oro della ricerca sociale militarizzata ha infatti plasmato il XXI secolo. Nel 1962 erano operativi 66 istituti di ricerca militare finanziati dagli USA. Tra il 1951 e il 1967, il numero degli stessi triplicò, mentre i finanziamenti salirono alle stelle da 122 milioni di dollari ad un totale di 1,6 miliardi di dollari.

Lo stato di sicurezza nazionale
Ma con l’intensificarsi dell’opposizione alla guerra del Vietnam negli anni ‘60, un numero crescente d’intellettuali, politici e accademici, divenne sempre più preoccupato che lo stato di sicurezza nazionale si stesse trasformando nella forza statalista e globalista che aveva combattuto durante la Guerra fredda, ed iniziò a criticare pubblicamente il Pentagono per il fenomeno degli scienziati sociali finanziati quali ingegneri sociali tecnocratici. Ciò ispirò un’ondata di malcontento circa la militarizzazione della ricerca sociale per attanagliare l’America, culminata nel 1969 con gli amministratori dell’American University che bandirono il SORO dal loro campus e ruppero i legami con i loro partner militari. La mossa fu un segno del cambiamento d’atteggiamento nei confronti delle operazioni speciali nell’area grigia, e portò negli anni ‘60 e ‘70 alla scomunica dei centri di ricerca militare dai campus universitari negli Stati Uniti, fattore che costrinse i militari a guardare altrove - verso il settore privato - per il miglioramento delle loro capacità in termini di guerra alternativa. Seguendo una lunga tradizione di cooperazione militare pubblico-privata, dalla Rand Corporation allo Smithsonian Group, tali istituzioni semi-private vennero velocemente escluse dai militari a partire dagli anni ‘40.

Project Camelot
Uno dei Programmi ideati dal SORO era “Metodi per prevedere e influenzare il cambiamento sociale e il potenziale di guerra interna”. Nome in codice: “Project Camelot”. Tale programma cercò di comprendere le cause della rivoluzione sociale ed identificare le azioni, nell’ambito delle scienze comportamentali, che potrebbero essere intraprese per reprimere un’insurrezione. L’obiettivo, secondo l’analista della difesa Joy Rohde, era quello di “costruire un sistema ‘radar’ per i rivoluzionari di sinistra”. Una sorta di “sistema di allerta precoce computerizzato in grado di prevedere e prevenire i movimenti politici prima ancora che decollassero”. “Questo sistema informatico”, scrive Joy Rohde, “potrebbe confrontare l’Intelligence aggiornata con un elenco di precondizioni, e le rivoluzioni potrebbero essere fermate prima ancora che gli istigatori sapessero di essere diretti sulla via della rivoluzione”9. La ricerca raccolta dal “Project Camelot” avrebbe prodotto modelli predittivi del processo rivoluzionario, e avrebbe trattato ciò che gli scienziati sociali consideravano “tendenze e tratti rivoluzionari”. Si prevedeva che tale conoscenza non solo avrebbe aiutato i leader militari ad anticipare la traiettoria del cambiamento sociale, ma avrebbe anche consentito loro di progettare interventi efficaci che avrebbero potuto/potrebbero - in teoria - incanalare o sopprimere il cambiamento in modi favorevoli agli interessi della politica estera degli Stati Uniti. Era inteso che le informazioni raccolte dal “Project Camelot” sarebbero state incanalate in un ampio database computerizzato per previsioni, ingegneria sociale e controinsurrezione, che poteva essere sfruttato in qualsiasi momento dalla comunità militare e dell’Intelligence. Ma tale Progetto venne sommerso da polemiche quando gli accademici in Sud America scoprirono l’origine dei suoi finanziamenti militari e le motivazioni imperialistiche. Il conseguente contraccolpo condusse alla chiusura del “Project Camelot”, sebbene il nucleo del Progetto sia sopravvissuto. Numerosi progetti di ricerca militare raccolsero il “sistema radar di allerta precoce per i rivoluzionari di sinistra” del “Project Camelot”, mentre il suo database computerizzato per “previsioni, ingegneria sociale e controinsurrezione” continuò ad ispirare una tecnologia nascente sviluppata negli anni a venire. Che alla fine sarebbe divenuta nota al mondo come Internet.

L’origine militare di Internet
Al culmine della Guerra fredda10, i comandanti militari statunitensi stavano cercando un sistema di comunicazioni informatiche decentralizzato senza una base operativa o quartier generale, in grado di resistere ad un attacco sovietico, senza oscurare o distruggere l’intera rete. Il progetto venne coordinato dalla DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) - creata dal presidente Eisenhower nel 1958 - per lo sviluppo di tecnologie che avrebbero ampliato le frontiere della Scienza e della tecnologia nonché aiutato gli Stati Uniti a colmare il divario missilistico con i sovietici. Da allora la DARPA è stata all’avanguardia di ogni importante progresso nello sviluppo dei personal computer sin dalla Guerra fredda, culminata nel 1969 con i primi computer nelle università degli Stati Uniti. Alcuni anni dopo, la DARPA svilupperà i protocolli per consentire ai computer collegati di comunicare in modo trasparente su più reti. Conosciuto come “The Internetting Project”, la rete di comunicazione prototipo di DARPA, chiamata “ARPANET”, nacque nel 1973. Il progetto venne infine trasferito alla Defense Communications Agency, ed integrato nelle numerose nuove reti che emersero. Nel 1983 ARPANET era diviso in due componenti: MILNET, utilizzata dalle agenzie militari e di difesa, e la versione civile che avrebbe mantenuto la dicitura ARPANET. E ciò fino al 1990, anno in cui ARPANET venne ufficialmente ritirato dal servizio e Internet fu privatizzato in un consorzio di società tra cui IBM e MCI Inc. Alla fine il Governo federale creò una dozzina di fornitori di rete e li trasferì al settore privato, costruendo società che sarebbero diventate la spina dorsale dell’Internet di oggi, tra cui Verizon Time Warner, AT&T e Comcast. Sono le stesse 6 società che non solo possiedono il 90% dei media statunitensi11, ma controllano anche il flusso delle comunicazioni globali attraverso un processo di allineamento verticale-orizzontale assoluto dei media tradizionali con i media digitali12, nonché le infrastrutture e le tecnologie che consentono le loro comunicazioni di massa, inclusi cavo, satellite e wireless, i dispositivi e l’hardware, il software e i sistemi operativi.

J.C.R. Licklider
Un attore centrale nello sviluppo di ARPANET, che molti considerano “il padre fondatore dell’informatica”, è stato lo psicologo statunitense J.C.R. Licklider. “Lick”, sopranome col quale era noto, fu il primo direttore dell’agenzia incaricata d’eseguire i programmi di tecnologia dell’informazione della DARPA, l’Information Processing Techniques Office (IPTO). Ufficio che è stato responsabile della frenesia di ogni grande progresso nelle comunicazioni informatiche a partire sin dagli anni Sessanta. Come ha riflettuto Stephen J. Lukasik, un collaboratore del progetto ARPANET, nel suo articolo “Why the Arpanet Was Built”13, Lick ha visto “la tecnologia dell’informazione e le problematiche delle scienze comportamentali e cognitive come connesse...” Lick stava essenzialmente prevedendo come Internet avrebbe continuato ad evocare processi sociali del mondo reale che avrebbero trasformato radicalmente il modo in cui comunichiamo, organizziamo ed elaboriamo, le informazioni. Non è un caso che uno psicologo del calibro di Lick fosse all’avanguardia di una nuova tecnologia progettata per sfruttare le vulnerabilità di base della psiche umana. Negli anni ‘60 Lick supervisionò l’interesse strategico della DARPA nella nuova frontiera della tecnologia dell’informazione chiamata Brain-Computer Interface (BCI). Nel suo famoso articolo14 - considerato uno dei più importanti nell’intera storia dell’informatica - Lick avanzò l’idea, allora radicale, che la mente umana un giorno si sarebbe fusa perfettamente con i computer15. Anticipava l’evoluzione dell’IA e il ruolo che la DARPA avrebbe continuato a giocare nel finanziamento di quasi tutti i principali progressi circa la tecnologia BCI nei seguenti otto decenni, inclusa l’azienda creatrice dell’interfaccia wireless cervello-macchina completamente impiantata di Elon Musk , Neuralink16.

La guerra in Vietnam
ARPANET mise insieme la macchina da guerra del Pentagono con i dipartimenti di ricerca universitari e la scena controculturale della Bay Area, ispirando gran parte dell’idealismo aneddotico che avrebbe definito i primi anni del cyberspazio quale nuova frontiera liberatoria per l’umanità. Il cyberspazio venne lodato dai suoi primi utilizzatori, e sembrò che avrebbe liberato informazioni e fornito connettività universale. I regni delle possibilità erano, in effetti, infiniti. Ma i falchi della guerra e gli analisti dell’Intelligence, avevano altre idee. Se le lezioni della guerra del Vietnam fossero qualcosa da seguire, il futuro della guerra statunitense non sarebbe contro Stati nazione, ma contro le ideologie o, più specificamente, contro i movimenti di base come furono i Viet Cong. Perché tali movimenti hanno il potere di alimentare le fiamme dei disordini civili, potrebbero portare a rivolte, o peggio, a rivoluzioni. Erano quindi necessari approcci alternativi per infiltrarsi e distruggere tale nuova minaccia al mondo libero. Mentre la guerra infuriava nel sud-est asiatico, un altro dottore in psicologia, Robert Taylor, si unì alla DARPA come terzo direttore dell’agenzia. Taylor si trasferì in Vietnam, nel 1967, per stabilire il primo centro informatico presso la base del Military Assistance Command17 a Saigon18, un pilastro centrale nelle operazioni di guerra psicologica del Dipartimento della Difesa USA. La mossa contraddistinse le mutevoli regole dell’impegno militare che videro la DARPA - e in effetti tale nuova tecnologia - svolgere un ruolo importante nello sforzo bellico, sia nel sud-est asiatico sia in patria su suolo statunitense, contro il crescente movimentismo contrario alla guerra. Nel 1968, Taylor e Lick pubblicarono il loro articolo fondamentale “The Computer as a Communication Device”, delineando il futuro di ciò che Internet sarebbe poi diventato. Il documento iniziava con l’affermazione visionaria: “In pochi anni, gli uomini saranno in grado di comunicare in modo più efficace attraverso una macchina che faccia a faccia”19. Questa affermazione anticipava l’ascesa metrica dei social media, e in particolare di Facebook, nei decenni a venire.

Riportare a casa le PSYOPS
Le origini di Facebook coincidono con un controverso Programma militare che fu misteriosamente chiuso lo stesso anno in cui Facebook venne lanciato20. Il programma militare in questione, LifeLog, venne sviluppato dall’Information Processing Techniques Office21 della DARPA, con l’obiettivo dichiarato di creare un diario elettronico permanente e tracciabile dell’intera vita di una persona - un set di dati delle sue informazioni più personali, inclusi i suoi movimenti, conversazioni, connessioni - e tutto ciò che ha ascoltato, guardato, letto e acquistato22. Ma le persone cederebbero volentieri una registrazione delle loro vite private ad una piattaforma di social media dell’Intelligence militare? Probabilmente, no. Ed ecco “perché” Facebook. LifeLog - nel frattempo - venne apparentemente chiuso. Ma questa non fu né la prima né l’ultima volta che un progetto di tale portata sarebbe stato proposto... In un articolo del 1945 per The Atlantic, Vannevar Bush - che il lettore ricorderà come diresse le operazioni psicologiche dell’esercito americano durante la Seconda guerra mondiale - discusse del suo ipotetico progetto, il Memex, come un dispositivo “in cui un individuo conserva tutti i suoi libri e comunicazioni, e che è meccanizzato in modo che possa essere consultato con velocità e flessibilità estreme”. Nell’immortalare la vita delle persone, si sperava che “LifeLog”, in definitiva, avrebbe contribuito al campo emergente dell’Intelligenza Artificiale (IA). E che un giorno avrebbe pensato proprio come un essere umano, integrandosi con un altro progetto sostenuto dalla DARPA: l’assistente personale che impara (PAL - Personal Assistant that Learns), un sistema di cognitive computing progettato per rendere più efficiente il processo decisionale militare, seppur alla fine quest’ultimo sia stato scorporato come Siri - l’assistente virtuale del sistema operativo di Apple - presente nelle case di 1 miliardo23 d’ignari consumatori. Ma “LifeLog” è solo una parte della storia. C’era anche un altro programma DARPA, anch’esso “scomparso” un anno prima del debutto di Facebook. Spesso citato come ‘il precursore di Facebook’, l’Information Awareness Office (IAO) aveva riunito diversi progetti DARPA di sorveglianza e tecnologia dell’informazione, tra cui il MDDS, che fornì il finanziamento iniziale di Google.

Analisi predittiva e polizia
L’obiettivo dichiarato dello IAO era raccogliere e archiviare le informazioni personali di ogni cittadino statunitense, comprese le loro e-mail personali, i social network, lo stile di vita, i registri delle carte di credito, le telefonate, le cartelle cliniche. Senza, ovviamente, la necessità (e difficoltà) d’ottenere un mandato di perquisizione. Queste informazioni sarebbero tornate utili alle agenzie di Intelligence - con il pretesto di prevedere e prevenire gli incidenti terroristici prima che si verificassero - ricordando il sistema radar di allerta precoce del Project Camelot sviluppato per ‘i rivoluzionari di sinistra’. Nonostante il Governo statunitense abbia apparentemente abbandonato il proprio intento di ‘conoscenza totale’ delle informazioni sugli americani comuni, il nucleo del progetto sopravvisse. Porto in tal senso alla vostra attenzione “Palantir”, la spettrale società d’analisi dati fondata dal membro del consiglio di amministrazione di Facebook, Peter Thiel. Travestita come “fantascienza” nel film Minority Report, l’analisi predittiva poliziesca di Palantir è stata ampiamente utilizzata contro i ribelli in Iraq e dai dipartimenti di polizia negli Stati Uniti. Ovviamente ciò non è una novità per i cinesi. La convergenza dell’analisi dei dati delle big tech con il sistema di crediti sociali cinese è stata utilizzata per molti anni onde eliminare e punire i dissidenti che possono ritrovarsi trattenuti a tempo indeterminato e senza accusa, o processo, nei campi di rieducazione politica per aver sostenuto una ‘sequela sbagliata’ di convinzioni politiche. Ma bisogna anche accettare che tali metodi di repressione orwelliani non hanno avuto origine in Cina. L’invasione della CIA nella sfera pubblica avviene sin dagli anni ‘60, quando gli Stati Uniti importarono anni di Intelligence di controinsurrezione dai satelliti sovietici per contrastare i movimenti contro la guerra e per i diritti civili. Tale dinamica è stata poi intensificata sulla scia degli eventi dell’11 Settembre. E ora, attraverso la backdoor del Covid-19, la conoscenza totale delle informazioni sta tornando in auge, poiché il sistema di crediti sociali cinese è stato implementato con il modello del Green Pass. Prima dei ‘No Vax’ e dei teorici della cospirazione vi erano gli attivisti per i diritti civili e quelli contro la guerra. L’ideologia che guida il dissenso può essere cambiata, ma le tattiche militari utilizzate per contrastarlo rimangono le stesse.

NOTE
1. Bhavani Thuraisingham, Big Data: Have we seen it before? 25 March 2013, https://is.gd/JE08Ed
2. David Hart, On the Origins of Google, National Science Foundation, 17 August 2004, https://is.gd/INRL9B
3. Jeff Nesbit, Google’s true origin partly lies in CIA and NSA, research grants for mass surveillance, Quartz, 8 December 2017, https://is.gd/9JRXMI
4. Joy Rohde, Gray Matters: Social Scientists, Military Patronage, and Democracy in the Cold War, Journal of American History, 1 June 2009, https://is.gd/Qe9hgX
5. Crowd psychology, Psychology Wiki, Fandom, https://is.gd/xYWny5
6. Jared M. Tracy, PhD, Rebuilding Psywar: The Psychological Warfare Division, the Office of the Chief of Psychological Warfare, and the Psywar School at Fort Riley, 1950-1951, Veritas, Vol.7, No. 2, 2011, Office of the Command Historian, https://is.gd/DNXIVu
7. History and Development of the HRAF Collections, Human Relations Area Files, https://is.gd/dp8oNG
8. Latin America, https://is.gd/4HoDPf
9. Joy Rohde, Armed with Expertise Cornell University Press, 2013, https://is.gd/4awjtn
10. Cold War, Britannica, https://is.gd/LJhd24
11. Rani Molla and Peter Kafka, Here’s who owns everything in Big Media today, 27 May 2021, Vox.com, https://is.gd/XDFsGG
12. Steve Andriole, There Will Be 30 Technology Companies In 2030, 10 in 2050, And Then There Will Be None, 25 May 2017, Forbes, https://is.gd/mMT4h3
13. Stephen J. Lukasik, Why the Arpanet Was Built, IEEE Annals of the History of Computing, July-September 2011, https://is.gd/uQiM2o
14. J.C.R. Licklider, Man-Computer Symbiosis, IRE Transactions on Human Factors in Electronics, March 1960, https://is.gd/KcQPSK
15. Defense Advanced Research Projects Agency, Information Processing Techniques Office, https://is.gd/rfeUhJ
16. Neuralink, https://neuralink.com/blog/
17. Military Assistance Command, Vietnam, Wikipedia, https://is.gd/RNGyp8
18. Ho Chi Minh City, Wikipedia, https://is.gd/MI34ps
19. J. Licklider, The Computer as a Communication Device, 1968, semanticscholar.org, https://is.gd/02rfvq
20. Whitney Webb, The Military Origins of Facebook, 12 April 2021, Unlimited Hnagout, https://is.gd/4UbFDf
21. Information Processing Techniques Office, Wikipedia, https://is.gd/E8iln9
22. David Axe, 15 Years Ago, the Military Tried to Record Whole Human Lives. It Ended Badly, Vice.com, 21 MAY 2018, https://is.gd/UfpMuj
23. Jacob Kastrenakes, Apple says there are now over 1 billion active iPhones, The Verge, 27 January 2021, https://is.gd/rbxwy6


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 Oggetto del messaggio: Re: La distruzione dell'occidente unitario - Psyops e intern
MessaggioInviato: 20/08/2022, 11:18 
LA DISTRUZIONE DELL'OCCIDENTE UNITARIO – PARTE 02
CONTROINSURREZIONE, PSYOPS E INTERNET
Articolo di Dustin Broadbery

La guerra è finita: i buoni hanno perso
Se l’insurrezione è definita come lotta politica organizzata da parte di una mino­ranza ostile che tenta di prendere il potere attraverso mezzi rivoluzionari, allora la controinsurrezione è la dottrina militare storicamente utilizzata contro attori non statali che si prefiggono d’infiltrarsi e sradi­care quei movimenti.
A differenza dei soldati conven­zionali gli insorti sono considerati pericolosi non per la loro presenza fisica sul campo di battaglia, ma per la loro ideologia.
Come David Galula - un comandante francese esperto di guerra di controin­surrezione durante la guerra d’Algeria - ha sottolineato nel suo libro del 1964 “Counterinsurgency Warfare, Theory and Practice”: “In ogni situazione, qua­lunque sia la causa, ci sarà una minoran­za attiva per la causa, una maggioranza neutrale e una minoranza attiva contro la causa. La tecnica del potere consiste nell’affidarsi alla minoranza favorevole per radunare la maggioranza neutrale e neutra­lizzare o eliminare la minoranza ostile”.
Nel corso del tempo, tuttavia, lo stato dell’Intelligence ha perso il contatto con la realtà, e il fulcro della controin­surrezione si è spostato dalle popola­zioni straniere a quelle nazionali, dai rischi per la sicurezza nazionale ai cittadini comuni. In particolare sulla scia dell’11 Settembre, quando la NSA e la sua controparte britannica, la GCHQ, ha iniziato a mappare Internet.
Grazie alle rivelazioni di Edward Snowden nel 2013, ora sappiamo che la NSA raccoglieva 200 miliardi di dati ogni mese1, inclusi tabulati telefonici, e-mail, ricerche sul Web e chat dal vivo di oltre 200 milioni di americani comu­ni2. Tali dati venivano estratti dalle più grandi società Internet del mon­do tramite un programma di data mining meno noto - e militarizzato - chiamato Prism3.
Ci sarebbe (anche) un’altra definizio­ne per tale ‘stato di cose’ (e la conse­guente relativa totale consapevolezza nella ricerca d’informazioni). Ma, al contempo, è anche il punto più alto (di realizzazione) di uno Stato paranoi­co, pervaso dalla paura e che quindi cerca di controllare ogni cosa tentan­do d’applicare il controllo assoluto sulla popolazione generale. Tale ‘gioco’ che (oggi) non vale più la candela è che il diritto alla privacy per gli americani è sancito dal Quarto emendamento della Costituzione degli Stati Uniti4.
Pochi capiscono come i lockdown sia­no increspature su queste acque agi­tate. Decenni di controinsurrezione con­dotta contro un sottoinsieme della società (categoria bollata come “ri­belli” per i loro ideali marxisti) si sono, nel tempo, trasformati e spostati su chiunque abbia opinioni anti-establishment. La polizia predittiva del track and trace - e la teoria della trasmissione asintomatica - sono le ripercussioni sgradite di uno Stato di Intelligence che ricerca una totale consapevolezza delle informazioni.
Durante il COVID-19 chiunque sia stato abbastanza audace da voler ‘pensare per conto proprio o fare ricerche personali’ ha avuto un bersaglio dipinto sulla schiena. Ma secondo EU5, un terzo dell’Europa non è vaccinato. Ciò si correla preci­samente con la teoria della controinsur­rezione di David Galula. Ricorda, un terzo della società è la minoranza attiva “contro la causa”, che deve essere neutra­lizzata o eliminata.
E per una buona ragione. Un movi­mento per la libertà è ad una distanza davvero molto ravvicinata dalla mobilitazione del sostegno popolare della maggioranza neutrale e dal rovesciamento del castello di sabbia.
E quella che segue è una lunga campa­gna per neutralizzare l’opposizione.
Non molto tempo fa i giornalisti venivano chiamati scrocconi, per la loro propensione a ‘gettare fango’ sui ‘baroni rapinatori’. Ma i bersagli della loro derisione hanno imparato a gettare indietro il ‘fango’, usando diffamazioni e allusioni. È qui che en­tra il lessico con le locuzioni quali “teorici della cospirazione”, “anti-vaxxer” ed “estremista di destra”.

Quando le popolazioni domestiche diventano il campo di battaglia
L’uso della controinsurrezione nel Regno Unito risale all’India coloniale nel 1800. Secondo gli storici, quella fu la pri­ma volta che il Governo britannico utilizzò metodi di repressione e controllo sociale contro le comunità indigene che era­no abbastanza audaci da voler liberare la loro patria dal dominio imperialista.
La controinsurrezione venne ampia­mente utilizzata durante il “periodo dei problemi” (chiamato “The Trou­bles”, NdT) in Irlanda del Nord contro un’altra fazione antimperialista che cercava anche di liberare la patria dalla Corona. Gran parte delle lezio­ni apprese nell’Irlanda del Nord sono state successivamente trasferite nelle politiche quotidiane di polizia e giustizia penale della Gran Bretagna continentale. E non erano solo i dissidenti ad essere presi di mira da tali operazioni, ma chiunque avesse ideali di sinistra, in parti­colare i sindacalisti perché, si potreb­be sostenere, suppostamente stavano cospirando con il Cremlino per rovesciare la democrazia parlamentare6.
Attiro la vostra attenzione sulle opera­zioni di spionaggio e trucchi sporchi contro lo sciopero dei minatori degli anni ‘807. Tali dinamiche sono continuate fino al 2012, quando la polizia e le comu­nità dell’Intelligence vennero coinvolte in un complotto per aver inserito in una ‘lista nera’ i lavoratori del settore edile ritenuti problematici per le loro opinioni sindacali. L’esistenza di una ‘lista nera segreta’ è stata smascherata per la prima volta nel 2009, quando gli investigatori dell’Information Commissioner’s Office (ICO) hanno fatto irruzione in un umile ufficio a Droitwich, nel Worce­stershire, e hanno scoperto un ampio database utilizzato dalle imprese edili per controllare e infine inserire in tale ‘lista nera’ i lavoratori appartenenti ai sindacati.
Più di 40 imprese edili, tra cui Balfour Beatty e Sir Robert McAlpine8, hanno finanziato il database riservato e tenuto le persone senza lavoro per molti anni.
E se volete sapere cosa sia successo alla Sinistra, basta guardare al sistema radar di allerta precoce del Project Camelot per i rivoluzionari di sinistra. Decenni d’infiltrazione hanno ricalibrato la Sinistra in genuflessione per gli interessi dell’establishment. Sono stati i sindacati a far naufragare l’allenta­mento dei lockdown nel Regno Unito, e hanno costantemente invitato il Dipartimento dell’Istruzione a posticipa­re la riapertura delle scuole9. Tutto ciò nonostante l’impatto che la chiusura delle scuole ha avuto sulle famiglie emargi­nate, statisticamente più a rischio delle ricadute dei lockdown e presumibilmente rappresentate da interessi sindacali.Dall’infiltrazione dei sindacati alla coop­tazione dell’attivismo, un’indagine pub­blica condotta da un giudice10 nel 2016 ha rivelato che 144 operazioni di polizia sotto copertura si erano infiltrate e avevano spiato più di 1.000 gruppi po­litici in dispiegamenti a lungo termine dal 1968. Con gli esperti di spionaggio segre­ti che salgono nei ranghi per ricopri­re posizioni di leadership influenti, guidare la politica e la strategia e, in alcuni casi, radicalizzare quei movimenti dall’interno per danneggiare la loro reputazione e inde­bolire il sostegno pubblico.
Dobbiamo però anche parlare di grande filantropia. La Open Founda­tion di George Soros è il più grande do­natore globale, equivalente ai gruppi di attivisti del ventunesimo secolo. L’‘agitprop’ utilizzato nell’ex Unione Sovietica si è evoluto, nel tempo, nella ‘testa d’a­riete’ di Extinction Rebellion, gruppo eterogeneo di eco-guerrieri corteggiati da donatori finanziari di alto profilo11 e allineati ideologicamente con le stesse multinazionali dell’energia12 con cui presumibilmente sono in contrasto. La teoria del cambiamento climatico è uscita dall’ONU, organizzatore della COP20. Nessuno però sa per quale motivo ER (Extinction Rebellion) abbia dovuto protestare contro tale evento.
Donatore a ER13, George Soros, è anche un investitore14 in Avaaz15, spesso citato come il più grande e po­tente network di attivisti online del mondo. Quando gli Stati Uniti erano sull’orlo dell’insurrezione dopo il primo lockdown, Black Lives Matter è entrato nella mi­schia non tanto come ‘movimento di base’, ma come ‘strumento di dele­ga’ per i Democratici onde reindirizza­re essenzialmente l’indignazione del pubblico contro i lockdown - nella cau­sa sbagliata, ma sostenuta - di Stato.

Controinsurrezione negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, COINTELPRO fu una serie di operazioni illegali con­dotte dall’FBI tra il 1956 e il 1971 per interrompere, screditare e neutraliz­zare, chiunque fosse considerato una minaccia alla sicurezza nazionale.
Nella definizione più ampia, questo includeva membri del Movimento di liberazione delle donne e persino i Boy Scouts of America.
E non si trattava solo delle consuete intercettazioni, infiltrazioni e manipola­zioni dei media. L’FBI ha commesso ricatti e omicidi.
Prendiamo, ad esempio, la famige­rata lettera di suicidio forzato16 indiriz­zata a Martin Luther King, usata per minacciarlo di pubblicare una registra­zione sessuale delle attività extraconiugali del leader dei diritti civili, a meno che non si fosse tolto la vita. Oppure si consideri anche l’assassinio da parte dell’FBI del presidente del Black Pan­ther Party, Fred Hampton17.
Negli anni ‘60 una denuncia al Wa­shington Post dell’informatore dell’In­telligence dell’esercito, Christopher Pyle, rivelò una massiccia operazione di sorveglianza dallo U.S. ARMY, chiamata CONUS Intel18, che coin­volgeva migliaia di agenti militari sotto copertura: si infiltravano e spiavano praticamente tutti gli attivi su ciò che ritenevano rientrare in “disordini civili”. Si scoprì che molti di quelli presi di mira non avevano fatto nulla di nemmeno lontanamente sovversivo, a meno che non si consideri “sov­versivo” partecipare ad una presen­tazione di un college di sinistra o ad una riunione di chiesa rivoluzionaria.
Tali programmi giunsero al culmine negli anni ‘70, quando un’indagine del Senato degli Stati Uniti, condotta dal Comitato della Chiesa, scoprì decen­ni di gravi abusi sistemici19 da parte della CIA. Ciò includeva l’intercetta­zione della posta e l’intercettazione delle telefonate dei leader dei diritti civili e contro la guerra nel corso di due decenni. Come se Internet fosse stato previsto come strumento per la sorveglianza di massa, il senatore Frank Church ha avvertito che “le capacità della NSA potrebbero essere ribaltate in qualsiasi mo­mento contro il popolo americano”.
E lo sono state.

USAGM
Prima di Internet, il dispiegamento di PSYOPS era limitato ai media legacy e consentito solo su suolo straniero. Ma tutto è cambiato nel 2013, quando il Governo si è concesso il permesso di prendere di mira gli ameri­cani comuni.
Concepito alla fine della Guerra Fredda come Broadcasting Board of Governors, la USAGM è un’agenzia governativa meno nota incaricata di trasmettere migliaia di ore settima­nali di propaganda statunitense ad un pubblico straniero, che ha svolto un ruolo importante nello spingere le storie filoamericane a paesi dell’ex blocco sovietico sin dalla Perestrojka.
Apparentemente preoccupata di mantenere gli interessi degli Stati Uniti all’estero, la USAGM è anche il principale finanziatore del Tor Project sin dall’inizio. Tor, noto anche come The Onion Browser, è il cardine della ricerca anonima crittografata utilizzata da attivisti, hacker e comunità anonima, se riuscite a capire che l’attività Internet riservata degli anarchici è stata incastrata da una PSYOP sin dall’inizio.
Per decenni una legge anti-propa­ganda nota come Smith-Mundt Act ha reso illegale per il Governo condur­re PSYOPS contro cittadini statuni­tensi. Ma tutto è cambiato nel 2013, quando il National Defense Authoriza­tion Act ha abrogato quella legge e ha concesso all’USAGM una licenza per trasmettere propaganda filo-governativa negli Stati Uniti.
Nessuno sa fino a che punto i citta­dini statunitensi siano presi di mira dalla propaganda, dal momento che le PSYOPS si svolgono principalmen­te online, dove è difficile distinguere tra pubblico straniero e nazionale.
Quello che però sappiamo è che nel 2009 il budget militare per conquistare cuori e menti, in patria e all’estero, è cresciuto del 63% a 4,7 miliardi di dollari all’anno. A quel tempo il Pen­tagono rappresentava più della metà del budget PR da 1 miliardo di dollari del Governo federale20.
Un’indagine dell’Associated Press (AP) nel 2016 ha rivelato che il Pentagono ha impiegato uno sbalorditivo 40% dei 5.000 addetti alle PR del Governo federale, che insieme al Dipartimento della Difesa ha realizzato di gran lunga l’operazione di PR più grande e costosa del Governo degli Stati Uniti, spendendo più soldi proprio in Pubbliche Relazioni di tutti gli altri Dipartimenti messi insieme.

Le cose non sono diverse nel Regno Unito
Durante il COVID-19 il Governo britannico è diventato il più gran­de inserzionista nazionale. Anche TikTok e Snapchat sono stati schierati dal Governo scozzese per spingere COVID PSYOPS ai bambini.
L’anno scorso Boris Johnson ha annun­ciato una spesa record per la difesa21 per un’agenzia di Intelligenza Artificiale e la cre­azione di una Cyber Force nazionale. Tale agenzia è composta da un gruppo di hacker informatici militarizzati al fine di condurre operazioni offensive. Operazioni offensive contro chi, vi chiederete?
La Gran Bretagna non era in guerra, ma in un articolo per il Daily Mail lo scorso anno il massimo ufficiale antiterrorismo britannico, Neil Basu, ha confermato che il Regno Unito stava conducendo una guerra ideo­logica contro i teorici della cospirazione anti-vaccinazione.
Guerre ideologiche di tale tipo si svol­gono in genere online, ed è lì che veniva speso gran parte del budget militare del Governo.
Dall’introduzione del vaccino c’è sta­to uno sforzo prolungato per dipinge­re il 33% dei cittadini britannici che hanno problemi con i lockdown e l’obbligo vaccina­le come estremisti violenti, con commen­tatori che tracciavano parallelismi con le ‘milizie in stile statunitense’.
Non ci vuole un genio per vedere, dunque, dove si stia andando...

La connessione Harvard-Intelligence di Facebook
Coerentemente con la natura opaca delle origini di Facebook, poco dopo il suo lancio nel 2014 i co-fondatori Mark Zuckerberg e Dustin Moskovitz hanno coinvolto il fondatore di Nap­ster, Sean Parker. All’età di 16 anni Parker è entrato nella rete di una società Fortune 500, ed è stato suc­cessivamente arrestato e accusato dall’FBI. In questo periodo Parker fu reclutato dalla CIA22.
A che fine, non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che Parker ha portato Peter Thiel su Facebook come primo investitore esterno. Theil, che rimane nel consiglio d’amministrazione di Facebook, siede anche nel comitato direttivo del think tank globalista, il Bilderberg Group23. Come affermato in precedenza, Thiel è il fondatore di Pa­lantir, la spettrale società d’Intelligence che finge d’essere una società privata.
La CIA si sarebbe unita a FBI, DoD (Dipartimento della Difesa) e NSA per diventare un ‘cliente Palantir’24 nel 2005, acquisendo in seguito una partecipazione nell’azienda attra­verso il loro ramo di venture capital, In-Q-Tel. Al momento dei suoi primi incontri con Facebook Theil stava lavorando per far risorgere diversi controversi programmi DARPA. Il che fa sorgere la domanda: con le risorse d’Intelligence integrate nella struttura di gestione di Facebook fin dall’inizio, è tutto come sembra a 1 Hacker Way (indirizzo fisico del quartier gene­rale di Facebook, oggi META, presso Menlo Park, California, NdT)?
Secondo Lauren Smith, scrivendo per Wrong Kind of Green25: “Parte del fasci­no di Facebook per gli utenti è che Mark Zuckerberg e i suoi amici hanno avviato l’azienda da una stanza del dormitorio di Harvard, e che egli rimane il presidente e il direttore operativo. Se non esistesse, dovrebbe essere inventato dal dipartimento marketing di Facebook”.
Allo stesso modo se Facebook non esistesse dovrebbe essere inventato dal Pentagono.
Per raggiungere questo obiettivo dovreste inserire i funzionari del Governo nella leadership e nella go­vernance di Facebook,26 selezionando i vostri candidati, diciamo, dal Di­partimento del Tesoro degli Stati Uniti e lanciando la piattaforma da un’i­stituzione accademica, l’Università di Harvard, per esempio.
Secondo la documentazione ufficia­le Zuckerberg ha creato la prima ver­sione di Facebook ad Harvard nel 2004. Come J.C.R. Licklider prima di lui, era uno specialista in psicologia.
Il presidente di Harvard a quel tem­po era l’economista Lawrence Summers, un funzionario pubblico di carriera che ha servito come capo economista presso la Banca Mondiale, segretario del Tesoro sotto l’amministrazione Clinton e 8° direttore del National Economic Council27.
Ora però… ecco dove diventa in­teressante. La protetta di Summers, Sheryl Sandberg, è il COO di Facebook dal 2008. Sandberg era al coman­do durante lo scandalo Cambridge Analytica e, prevedibilmente, gestisce le relazioni di Facebook a Washington. Prima di Facebook, Sandberg è stata Capo di Stato Maggiore del Tesoro sotto Summers, e ha iniziato la sua carriera come economista, sempre sotto Sum­mers, presso la Banca Mondiale.
Un altro collegamento Sum­mers-Harvard-Tesoro è il membro del consiglio d’amministrazione di Fa­cebook, Nancy Killefer, che ha servito sotto Summers come CFO presso il Dipartimento del Tesoro28.
Non finisce qui. Marne Levine, Chief Business Officer di Facebook, ha lavo­rato anche sotto Summers presso il Dipartimento del Tesoro, il National Eco­nomic Council e la Harvard University.
Il collegamento con la CIA è Robert M. Kimmitt. Secondo West Point29, Kimmitt “ha contribuito in modo significativo alla si­curezza della nostra nazione...Unendo per­fettamente i ruoli di soldato, statista e uomo d’affari...”. Oltre a far parte del con­siglio d’amministrazione di Facebook, Kimmitt è un consigliere per la sicurezza nazionale della CIA, e il destinatario del Premio del Direttore della CIA.
La ciliegina sulla torta, tuttavia, è l’ex direttrice della DARPA, Regina E. Dugan, che è entrata a far parte del laboratorio hardware di Facebook, Building 8, nel 2016, per lanciare una serie di misteriosi progetti finanziati dalla DARPA che avrebbero hacke­rato la mente delle persone con inter­facce cervello-computer30.
Dugan è attualmente CEO di Wellcome Leap31, uno spin-off tecnologico della fondazione sanitaria più potente del mondo che si occupa dello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (IA), compre­si i vaccini transdermici. Wellcome Leap porta l’innovazione dell’Intelligence militare di DARPA alle “sfide sanita­rie globali più urgenti del nostro tempo”. Chiamate, COVID-19.

Il COVID-19 e il WEF
Collegando i puntini: Wellcome Leap è stato lanciato al World Economic Forum (WEF) con il finanziamento della Bill and Melinda Gates Founda­tion. Il suo fondatore è Jeremy Farrar, ex membro dei SAGE, collaboratore di lunga data di Chris Whitty e Neil Ferguson32, nonché il principale respon­sabile della storia di insabbiamento della fuga di notizie di Wuhan.
Il grande comico George Carlin non stava affatto scherzando quando dis­se: “è un grande club, e tu non ci sei”.
Per “fortuna” poco prima dell’arri­vo di Dugan su Facebook il gigante dei social media ha orchestrato la contro­versa manipolazione dell’umore PSYOP, nota come Social Contagion Study33. L’esperimento avrebbe anticipato il ruolo svolto dai social media durante la pandemia.
Nello studio, Facebook ha manipolato i post di 700.000 ignari utenti di Facebook per determinare la misura in cui gli stati emotivi possono essere trasmessi attraverso i social media. Per raggiungere tale obiettivo hanno alterato il contenuto del feed di notizie degli utenti per con­trollare il numero di post che contenevano emozioni cariche positive o negative. Come ci si aspetterebbe, i risultati dello stu­dio hanno rivelato che i feed negativi hanno indotto gli utenti a pubblicare post negativi, mentre i feed positivi han­no portato gli utenti a pubblicare post positivi. In altre parole, Facebook non è solo un fertile terreno per la mani­polazione emotiva, ma le emozioni possono anche essere contagiose attraverso le sue reti.
Una volta compreso questo diventa chiaro come la paura di una malat­tia - che colpiva prevalentemente persone oltre l’aspettativa di vita con molteplici comorbidità che comun­que stavano morendo - si sia diffusa a macchia d’olio sulla scia del virus di Wuhan. Nel bloccare il Regno Unito, Boris Johnson ha avvertito il pubblico britannico che avremmo perso tutti i membri della famiglia a causa della malat­tia, quando nulla potrebbe essere più lontano dalla verità! La pandemia è avvenuta, in gran parte, nel modello imperfetto del giorno del giudizio degli epidemiologi. È successo in una corpo­razione unita nel fomentare l’isteria di massa, ed è successo su piattaforme di social media come Facebook dove i nostri social network erano armati come ca­mere d’eco della narrativa della paura. Non è stata tanto una pandemia, ma l’esperimento del contagio sociale che si è svolto in tempo reale.
Ma c’era qualcosa di più dei sempli­ci social media che manipolavano i nostri stati emotivi. Paura, vergogna e capro espiatorio erano all’ordine del giorno, poiché il Governo britannico ha uti­lizzato l’economia comportamentale per, essenzialmente, spingere il pubblico verso la conformità.

L’“Unità di spinta”
Lanciato sotto il Governo di David Cameron, il Behavioral Insights Team (BIT), che è affettuosamente cono­sciuto come la Nudge Unit (Unità di spinta), è un team di psicologi e dipendenti pubblici di carriera incaricati d’influenzare positivamente il comportamento appropriato con piccoli cambiamenti. Ma secondo quale misura del comportamento appro­priato, esattamente?
Un indizio sta nel fatto che la Nudge Unit è stata diretta da Sir Mark Sedwill durante il primo lockdown. Egli è uno dei più importanti consulenti per la sicu­rezza nazionale della Gran Bretagna, con legami con l’MI5 e l’MI6.Detto in altro modo, questo è un agente dell’Intelligence che governa il popolo britannico con la manipolazione psicologica, anche se siamo portati a credere che in una democrazia il Governo sia un’agenzia del popolo e il Parlamento abbia forza di legge dalla volontà del popolo.
Ma cosa succede quando il nostro consenso viene manipolato da chi detiene il potere?
Una conseguenza è che le volpi si fanno carico del pollaio. Un’altra è che iniziamo a vedere cambiamenti drastici nel panorama costituzionale, poiché i politici acquisiscono l’im­punità dal controllo pubblico e un’intera nazione è tenuta agli arresti domiciliari.
Ma questa demonizzazione delle masse è anche il contraccolpo di una lunga crociata di controinsurrezione condotta contro la gente comune. Quando il muro di Berlino cadde negli anni No­vanta - e decenni di controinsurrezione divennero obsoleti - le linee di bat­taglia si spostarono da Est a Ovest, dai sovietici agli ordini inferiori della società. Il mito dell’infiltrazione comunista - che ha dato origine alla minaccia del terrorismo - è l’antena­to dell’odierno Stato di biosicurezza. E un Governo che rafforza la sua presa usando la paura di un nemico comune non troverà carenza di nemici comuni per continuare a stringere la sua presa…

Conclusioni
Forzare la popolazione mondiale sotto la rubrica della biosicurezza non sarebbe stato possibile senza Internet, e se l’espulsione della co­munità militare e dell’Intelligence dalle istituzioni accademiche USA negli anni ‘60 non avesse portato alla creazione della Silicon Valley, le prime non avrebbero acquisito la totale consapevolezza informativa, pre­cursore del Green Pass.
Ma tale formidabile obiettivo ha anche indotto gli Stati Uniti a trasfor­marsi nell’avversario che avevano combattuto durante la Guerra Fredda, come previsto dagli intellettuali pub­blici negli anni ‘60.
E così, con un budget annuale di 750 miliardi di dollari e 23.000 militari e ci­vili al loro impiego, il Pentagono non è riu­scito a denunciare ciò che molti ‘ricercatori da poltrona’ denunciavano nei primi giorni della pandemia. Ma che fosse in corso un colpo di stato globale era palesemen­te ovvio, poiché ‘crisis actors’ giocava­no a fare i morti a Wuhan, in Cina.
Invece, quelli incaricati di proteg­gere l’Occidente dal putsch in stile sovietico non sono riusciti a rendersi conto che ciò stava accadendo pro­prio sotto il loro naso. Non è tanto il fatto che siano stati beccati con i pantaloni abbassati… è che hanno aiutato e favorito la cooperativa. Anni di combattimenti contro un avversario - statalista ed espansionista - hanno causa­to la mutazione dello ‘Stato d’Intelligence’ nella loro nemesi, vale a dire la Cina.
È inquietante che il Paese con il peg­gior record di diritti umani sulla Terra di­venti il pacemaker globale per i lockdown, poiché le democrazie occidentali hanno scagionato la loro minaccia esisten­ziale e si sono piegate al marchio distinto della tirannia cinese.
Di conseguenza, l’analisi dei dati big tech sperimentata dai luminari della Silicon Valley - e testata su strada in Cina - è finalmente sbarcata sulle co­ste delle democrazie occidentali.
Tutta un’altra storia34, invece, l’infil­trazione negli Stati-nazione sovrani da parte delle Nazioni Unite, la cui agenzia spe­ciale, l’OMS, ha innescato gli eventi che avrebbero portato alla caduta dell’Occidente. In linea con la tradizione, la fon­dazione delle Nazioni Unite a Bretton Woods è stata infiltrata da spie comuniste guidate da valori socialisti e finanziata da potenti dollari del petrolio: le stesse società che cercavano di sostenere nuovi mercati per i loro monopoli, e che avrebbero lasciato la loro eredità alla Silicon Valley.
Per ironia della sorte lo ‘Stato d’Intel­ligence’ creato alla fine della Seconda guerra mondiale, ai sensi del National Security Act35, concepì le stesse so­cietà che avrebbero portato alla fine della democrazia costituzionale, che avrebbero creato una nuova carta dei dirit­ti dai propri standard comunitari de jour, e questo ci porterà dagli Stati-nazio­ne sovrani al Governo globale, nel futuro collettivista da cui il Pentagono era stato incaricato di proteggerci.
Al giorno d’oggi, infatti, non impor­ta se ti trovi nel polveroso quartiere di una baraccopoli di Calcutta o ti godi viste incontaminate a Central Park, tutti sono soggetti allo stesso control­lo e sorveglianza, controllati dagli stessi standard della comunità, manipolati dagli stessi algoritmi e indicizzati dalle stesse agenzie di Intelligence.
Non importa dove ti trovi, la Silicon Valley sta limitando le informazioni che puoi vedere, condividere, comunicare e imparare online. Stanno crescendo i tuoi figli, plasmando la tua visione del mondo e - sulla scia del COVID-19 e del cam­biamento climatico - essi hanno assunto il ruolo di amministratore scientifico.
Fondata sui principi della libertà di espressione e annunciata come una nuo­va frontiera liberatoria per l’umanità, Inter­net ha criminalizzato la libertà di parola, ci ha separato dalla nostra natura e ci ha intrappolati sotto una rete di sorveglianza.
Ma - soprattutto - il cyberspazio ha eretto una sottostruttura della realtà che sta cannibalizzando il mondo dei cin­que sensi, e costringendo l’Umanità ad intraprendere il più grande esodo della Storia umana, dal mondo tangibile al nesso digitale, dalle nostre vite reali al metaverso.
Come recita la famosa citazione di Goethe “Nessuno è più irrimediabilmente schiavo di coloro che credono falsamente di essere liberi”.
Vale a dire, chiunque continui a guardare attraverso lenti rosa all’era digitale, ignaro del fatto che è vittima di una dipendenza sistematica. Il pane e i circhi di Internet influenzano gli stessi centri di ricom­pensa della dopamina e motivatori dei circuiti neurali delle slot machine, delle sigarette e della cocaina, come era origi­nariamente inteso da psicologi come J.C.R. Licklider, al timone di questa nuova tecnologia che sfrutterebbe le vulnerabilità di base della psiche umana.
E mentre scendiamo ulteriormente nel vortice dell’era digitale, gli algorit­mi diventeranno più intelligenti, i driver psicologici diventeranno più persuasivi e la rubrica digitale diventerà più reale finché, alla fine, perderemo del tutto il contatto con la realtà. Ma non preoccupate­vi. Questa guerra di logoramento sta avvenendo in concomitanza con il lancio di nuovi software e dispositivi, e la maggior parte di noi sarà troppo occupata a costruire i propri avatar digitali o dissentire sui social media per saperne di più.

NOTE
1. James Ball, NSA data surveillance: how much is too much? The Guardian, 11 giugno 2013, https://is.gd/uLV4ZU
2. Ian Black, NSA spying scandal: what we have learned, The Guardian, 11 giugno 2013, https://is.gd/3gUjTh
3. Glenn Greenwald and Ewen MacAskill, NSA Prism program taps in to user data of Apple, Google and others, The Guardian, 8 giugno 2013, https://is.gd/JSs6i9
4. United States Courts, What Does the Fourth Amendment Mean? https://is.gd/IViYQz
5. Daniel Boffey and Helena Smith, EU must consider mandatory Covid jabs, says Von der Leyen, The Guardian, 2 Dec 2021, https://is.gd/fiTzBQ
6. Rizwaan Sabir, Blurred lines and false dichotomies: Integrating counterinsurgency into the UK’s domestic ‘war on terror’, SAGE Journals, 12 gennaio 2017, https://is.gd/5Xh5Oi
7. Seumas Milne, The Enemy Within: Thatch­er takes on the miners, Verso, 9 aprile 2013, https://is.gd/kiDaek
8. Daniel Boffey, Police are linked to blacklist of construction workers, The Guardian, 4 marzo 2012, https://is.gd/Y39gWF
9. GMB Union, Government must apply common sense and postpone schools re-opening, 2 gennaio 2021, https://is.gd/qpVWVs
10. Rob Evans, Undercover police spied on more than 1,000 political groups in UK, The Guardi­an, 27 luglio 2017, https://is.gd/PY1u26
11. Joe Middleton and George Odling, Extinction Rebellion money men revealed: UK bil­lionaire worth £1.2bn and rock band Radiohead are among major donors ploughing hundreds of thousands of pounds into eco mob, Daily Mail, 11 ottobre 2019, https://is.gd/c6QULD
12. Kim Hill, Unpacking Extinction Rebel­lion — Part I: Net-zero Emissions, Medium, 13 settembre 2019, https://is.gd/j9GADW
13. Tim Korso, Multi-Billionaire Financier Soros Spotted Among Extinction Rebellion Funders - Report, Sputnik, 3 agosto 2019, https://is.gd/mbUxmM
14. NGO Monitor, Avaaz, Soros, Israel and the Palestinians, 6 marzo 2013, https://is.gd/rUYjIx
15. Ed Pilkington, Avaaz faces questions over role at centre of Syrian protest movement, The Guar­dian, 3 marzo 2012, https://is.gd/jeFwK1
16. Andrew Prokop, Read the letter the FBI sent MLK to try to convince him to kill himself, Vox, 15 gennaio 2018, https://is.gd/iDKH9u
17. Ranjani Chakraborty and Melissa Hirsch, Why the US government murdered Fred Hampton, Vox, 2 giugno 2021, https://is.gd/IA9IWx
18. Richard Halloran, Army Spied on 18,000 Civilians in 2‐Year Operation, New York Times, 18 gennaio 1971, https://is.gd/t4ctcw
19. United States Congress; Senate. Final report of the Select Committee to Study Governmental Operations with Respect to Intelligence Activities, United States Senate, 1976, https://is.gd/PimsKc
20. Eric Boehm, The Pentagon Accounts for More Than Half of the Federal Government’s $1 Billion PR Budget, Reason, 10 ottobre 2016, https://is.gd/lWmkjY
21. Jon Stone and Andrew Woodcock, End era of retreat: Boris Johnson pledges laser guns as he pumps extra £16.5bn into military, Inde­pendent, 19 novembre 2020, https://is.gd/BXWC8m
22. Steven Bertoni, Sean Parker: Agent of Disruption, Forbes, 28 settembre 2011, https://is.gd/AkrnKY
23. Bilderberg Meetings, Steering Committee, https://is.gd/qB2CYi
24. Andy Greenberg, How A ‘Deviant’ Philos­opher Built Palantir, A CIA-Funded Data-Mining Juggernaut, Forbes, 14 agosto 2013, https://is.gd/i09HzB
25. Lauren Smith, Fighting US Psychologi­cal Operations (PSYOPS) in Cyber Warfare & Winning, Wrong Kind of Green, 9 agosto 2018, https://is.gd/M5ETro
26. Governance Documents, Meta, https://is.gd/rkzcWn
27. National Economic Council, Wikipedia, https://is.gd/GYySJ7
28. United States Department of the Treasury, Wikipedia, https://is.gd/X5r84F
29. 2010 Distinguished Graduate Award, Hon (R) Robert Kimmitt ‘69, West Point Associa­tion of Graduates, https://is.gd/7k71tJ
30. Nick Statt, Facebook is working on a way to let you type with your brain, The Verge, 19 aprile 2017, https://is.gd/Dl5U43
31. CEO, Regina E. Dugan, Wellcome Leap, https://is.gd/LfeBd8
32. Christopher J.M. Whitty et al., Infectious disease: Tough choices to reduce Ebola transmis­sion, Nature, 6 novembre 2014, https://is.gd/0WXZJw
33. Adam D.I. Kramer, Jamie E. Guillory, and Jeffrey T. Hancock, Experimental evidence of massive-scale emotional contagion through social networks, PNAS, 2 giugno 2014, https://is.gd/uWU1j8
34. The Slow Creep of the United Nations, The Cogent, 24 ottobre 2021, https://is.gd/QupKyI
35. National Security Act of 1947, Wikipedia, https://is.gd/vvWzmf


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