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 Oggetto del messaggio: Il dilemma di Elon Musk
MessaggioInviato: 14/12/2022, 17:51 
IL DILEMMA DI ELON MUSK
Articolo di Matteo Martini

Elon Musk è un fenomeno interessante e un personaggio chiave da decifrare per capire il nostro tempo, datosi che, in ogni caso, è quella che può essere definita una figura cosmico-storica, in grado di incarnare lo Zeitgeist, lo Spirito del Tempo.

Il Musk transumanista
Tirato su dalle élite tecnocratiche occidentali, è stato l’enfant prodige del Transumanesimo di cui hanno fatto anzi l’uomo di punta, attraverso le aziende che gli hanno costruito intorno. Questo va detto e ricordato perché, come Gates, Musk non è affatto un genio visionario artefice dei propri destini imprenditoriali, come appare nella vulgata dei media e nella rappresentazione con cui viene presentato, ma il beneficiario di una operazione di marketing industriale pianificata a monte dalle centrali del potere finanziario. Situazione costruita nel tempo per portare avanti appunto l’agenda dell’economia pianificata degli Stakeholder (pianificata come nel comunismo sovietico, ma non dallo Stato, quanto da un numero ristretto di agenti privati/corporativi). Del resto basta vedere che la famiglia di Musk, come quella di Gates, erano già ampiamente inserite in circuiti della finanza e del capitalismo globale, per capire che la loro ascesa non fosse fortuita.
Fatta questa premessa, che certo non ci sogniamo di dimenticare, va osservato però che Musk, da anni, sembra stia affrancandosi dal ruolo ritagliatogli addosso e soprattutto da una parte dei dogmi che quelle élite di fa parte portano immancabilmente avanti.
Se da un lato è ancora imprenditorialmente legato a progetti transumanisti (Neuralink), o collegati all’agenda green (auto elettrica) o controversi e inquietanti come lo Starlink (5G), da un altro lato è innegabile che sta spaccando l’unica ideologica programmatica del mondo elitario occidentale che, sempre di più, ha scelto di presentarsi invece in modo assolutamente monolitico e incapace di gestire la minima alternativa di proposizione sociale o politica. Musk è stato un critico della censura su Amazon, e soprattutto è stato il principale personaggio “in vista” del mondo delle élite a prendere posizione contro i lockdown che era il piatto forte dell’operazione covid insieme ai sieri genici. Ora vorrebbe una Norimberga per Fauci(anche se per motivi sbagliati, a mio avviso, per chi conosce quanto sostengo in merito al “virus”).
È innegabile che abbia spaccato l’unità monolitica delle élite occidentali, su punti che sono fondamentali.

L’altro Musk
Quanto abbiamo visto dopo il biennio pandemico e il golpe elettorale Usa, escludo possa essere liquidato come una semplice operazione di “marketing” personale, o di una sorta di divergenza inscenata per volontà degli stessi gruppi elitari: in primo luogo perché non se ne comprende il vantaggio, in secondo luogo perché i membri di quel mondo sono oggi estremamente lineari e diretti, del tutto incapaci di pensare una qualsiasi diversità rispetto al loro credo, figuriamoci di finanziarla, e in terzo luogo perché le minacce e le opposizioni che Elon Musk sta ricevendo sono forti e reali, compreso il rischio che la sua operazione su Twitter venga fermata con la distruzione del social. Twitter è stata a lungo una piattaforma meno incline di Facebook alla censura. Questo fino al colpo di Stato elettorale contro Trump nel 2020, quando il Deep State e la convergenza di interessi pubblico-privati ad esso collegata, hanno scelto di dare un giro di vite alla libertà di espressione, togliendo persino la parola al Presidente degli Stati Uniti.
Quelle stesse élite che hanno puntato sulle BigTech come strumento di controllo e propaganda, assolutamente funzionale alla loro agenda, stanno ora con Musk rischiando di perdere un asset importante della loro macchina del consenso. E Musk rischia di perdere un investimento da 50 mld di dollari (è in ballo il deplatforming da Google o la chiusura di Twitter nella UE). Sarebbe molto anche per lui. Per entrambi i contendenti è una partita strategica, su cui uno dei due si farà molto male: troppo per essere una semplice operazione di facciata.
La lettura più corretta a mio parere è che Musk sia Musk, non una pedina di un gruppo oscuro di interessi, un Deep State o quel che si vuole. Essere dotato di una individualità netta, si è trovato evidentemente in una condizione personale di evoluzione rispetto ai ristretti margini ideologici in cui è stato allevato dai suddetti circoli corporativi. Qualcosa del genere è analoga a quanto è stato per Trump, personalità incoercibili che hanno sfruttato il potere economico e sociale accumulato, per seguire una propria visione, che nel caso di Trump è stata populista e jacksoniana, e ha permesso di coagulare in un grande movimento di massa le tendenze della destra alternativa americana.
Rispetto al “populismo” di Trump, un politologo definirebbe Musk più “centrista”, ma entrambi hanno sfidato l’unità ideologica della classe dominante anglosassone, la cui ideologia è elitaria ma anche estremamente sovversiva e per certi versi trozkista.
Nel caso di Musk, io credo il suo sia stato un processo di affrancamento dal proprio ruolo e dal “messaggio” industriale che gli è stato assegnato. Per ora la sua posizione è ancora legata a visioni aziendali che fanno parte dell’agenda di una immaginaria Quarta Rivoluzione industriale, dall’altra il suo influencing politico è divergente rispetto al modello di democrazia totalitaria e di pensiero unico portato avanti dai tecnocrati occidentali e dai loro ideologi.
Chi non conosce la storia aziendale di Musk può trovare la cosa poco promettente. Ma in realtà Musk sembra applicare la visione dei “Pendoli” di Vadim Zeland: non è più presidente di Tesla, ha creato Paypal che però non è più una “sua” azienda. Il suo modo di stare nel mondo dell’economia non è quello ordinario degli imprenditori, anche grandi come Bezos. È fluido, surfa la realtà, e cambia il tavolo su cui gioca e il gioco da fare. Ecco perché la sua visione industriale, in fondo, non mi preoccupa del tutto: perché non mi convince del tutto, o meglio non credo che lui stesso ne sia convinto in modo ideologico. È troppo pragmatico per esserlo, ed è anche questo che lo distingue da personaggio fanatici e piuttosto ripetitivi e compulsi come quelli che bazzicano Davos, o la Silicon Valley. A proposito, ha lasciato la progressista Silicon Valley per il Texas, in disaccordo con i politici Dem che stavano trasformando la California in un regime stalinista green. In fondo ha prodotto auto elettriche ma non vuole vivere (e produrre) nell’unico Stato americano che le ha rese obbligatorie. E piuttosto è migrato nel Texas petrolifero…

Cosa sta facendo Musk?
Nel rispondere a questo quesito direi che sicuramente il Musk reale non agisce, o non è verosimile che agisca, per conto di altri. Troppo egoico e presenzialista, è piuttosto un battitore libero che sta giocando in proprio una sua partita anche se potrebbe, come già un Trump, rappresentare o guidare una fronda industriale americana anti globalista (o piuttosto altro-globalista).
Il dilemma a questo punto è: quale del camaleontico Musk c’è ora e quale ci sarà in futuro? Sta veicolando alcuni punti – per lui non negoziabili – del transumanesimo nel mondo, multiforme ma genuino, del conservatorismo americano, avendo rinunciato ad altri aspetti ideologici e nefasti del programma globalista, oppure si sta gradualmente affrancando dal retaggio ideologico del suo ambiente di provenienza e sta elaborando, e affermando una sua personale visione? E quanto questa, in futuro sarà condizionata dallo stesso transumanesimo e dal sogno bagnato della Singolarità tecnologica?
Nella vita e nella visione industriale di questo personaggio si è sicuramente messo in moto un cambiamento storico importante. È presto per trarre un bilancio, ma ancora in tempo per capire che è uno dei fenomeni e dei processi storici condizionanti da tenere sotto osservazione...


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Astronave
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 Oggetto del messaggio: Re: Il dilemma di Elon Musk
MessaggioInviato: 17/12/2022, 10:13 
Guarda su youtube.com


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 Oggetto del messaggio: Re: Il dilemma di Elon Musk
MessaggioInviato: 18/12/2022, 19:29 
Musk è un visionario, in tutti i sensi del termine.


Ha creato Paypal quando ancora non c'era un mezzo sicuro per i pagamenti online e lo ha venduto per miliardi.

Ha investito una parte di quei miliardi nella ricerca per l' auto elettrica di lusso, per aprire il mercato di massa.


NON ha brevettato nulla ma ha lasciato libere le sue scoperte per tutti i concorrenti al solo scopo di accelerare il progresso.


Questo da solo ci dice tutto su questo personaggio, mosso da intenzioni nobili a discapito pure del suo interesse personale.

Tutto il contrario degli altri mega miliardari che stanno costruendo il recinto tecnologico per le masse di diseredati.


E gli altri miliardi li ha investiti nella ricerca dei razzi riutilizzabili per rendere più economico l' accesso allo spazio
andando a incidere sul costo maggiore, il razzo stesso usa e getta.

Anche qui ha dimostrato di saper vedere dove e come intervenire per risolvere un problema dell' umanità.


Sta portando in orbita una gigantesca rete di satelliti per portare internet in qualunque punto del pianeta.

E sta progettando la prima colonia umana su Marte di un milione di persone (!) in caso qualcosa succeda alla Terra.


Ma ha anche un lato oscuro.


E' un trasmumanista convinto, intento a ricercare come connettere direttamente il cervello umano alla tecnologia,

cosa che non da alcun vantaggio visto che bastano pochi gesti di una mano o poche parole per avere tutte le risposte che si cercano,

ma pone pericoli immensi in caso di una cattiva gestione, dove per cattiva si intende semplicemente non disinteressata.


Prospetta scenari inquietanti dove le persone potrebbero essere controllate come robot.


E' un personaggio che va seguito per capire dove stiamo andando, e lo ammiro per i suoi contributi, ma lo temo anche per i rischi che porta.


Tra l' altro è uno di quei ricconi convinti che viviamo in una simulazione informatica stile Matrix per capirci,

ma ciò non di meno le sue azioni sono mosse dalla ricerca del bene comune.


A tal scopo ha ora comprato twitter per liberarlo dalla censura e permettere un più onesto dibattito pubblico.


A volte però avrebbe bisogno di qualcuno che lo riporta sulla Terra, come quando chiese a un giornalista

"qual' è il numero di ore al giorno che dovrei passare con la mia compagna per soddisfarla"

ignorando la risposta ovvia (che nel caso mi legga esprimo) sia "tutto quello che può".


Insomma luci e ombre di quello che in ogni caso è un grande dei nostri tempi.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Rivoluzioni democratiche, governi del cambiamento... Sta già albeggiando!
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Essere Interdimensionale
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 Oggetto del messaggio: Re: Il dilemma di Elon Musk
MessaggioInviato: 19/12/2022, 07:43 
Secondo me è un alieno.



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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Re: Il dilemma di Elon Musk
MessaggioInviato: 22/12/2022, 10:39 
fossi in lui cercherei di creare la realtà virtuale, quella vera non le ca... attuali.... sarebbe l'invenzione del millennio che avrebbe ripercussioni su tutto il pianeta ad ogni livello



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 Oggetto del messaggio: Re: Il dilemma di Elon Musk
MessaggioInviato: 08/01/2023, 16:29 
LO SCANDALO "TWITTER FILES" SULLA GESTIONE COVID

Se fossimo in una nazione normale, libera e scevra da qualsiasi conflitto d’interesse in questo momento non si parlerebbe d’altro che dei Twitter Files . Come in molti di voi sapranno, dopo l’acquisto della piattaforma social, Elon Musk sta pubblicando tutte le comunicazioni interne all’azienda degli anni pregressi , file che stanno mettendo in serio imbarazzo l’amministrazione Biden e tutto il panorama dei sedicenti “democratici” made in Usa.

Musk-Hunter.jpg


Per l'articolo completo: https://ilpolveronequotidiano.it/lo-scandalo-twitter-files-sulla-gestione-covid-traduzione-integrale-e-commento/

Per l'articolo in pdf: https://u.pcloud.link/publink/show?code=XZhUNeVZKWT4qGjSftfOICRtoDTLNBpkxfcV


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