Abbiamo visto tutti le terribili immagini che vengono in questi giorni dalla Francia.


Immagini che oggi sono trasmesse dagli schermi,

ma che prima di essere reali erano state dipinte decenni fa dalle (poche) menti rimaste in Europa,

come un avvertimento profetico dell' esito inevitabile delle politiche delle sinistre globalitarie.


E in particolare quelle "razziste al contrario", dell' odio di sè autorazzista degli europei imposto dal laboratorio sociale USA

e della relativizzazione del significato di "comunità", entrambe per permettere l' invasione dell' Europa di masse non europee.


Tante belle parole sulla situazione economica, giustissime per carità, ma è vietato dire quello che è il nocciolo del problema:

la Francia negli ultimi decenni è diventato sempre più il paese dei Mohamed oltre che dei François.


Si possono additare tutte le concause economiche che si vuole, e a ragione,

come detto giustamente viviamo tutti noi occidentali in una plutocrazia,

e pure questo è praticamente tabù visto Chi lo aveva detto nel secolo scorso.


MA non si può cogliere l'essenza di quello che sta succedendo in Francia - una guerra razziale,

scatenata da un singolo colpo mortale della polizia contro un giovane criminale algerino -

senza nemmeno citare il problema della immigrazione di massa e della sostituzione etnica e religiosa, del multiculturalismo,


delle differenze razziali che inevitabilmente dissolvono il legame comunitario

e dell'incompatibilità della visione teocratica islamica della società della Sharia desiderata da tanti, troppi "nuovi francesi" con l'assetto laico della Republique,
almeno a parole ancora democratica.


Mettere la testa sotto la sabbia e il culo all'aria come gli struzzi non cambierà le cose e non porterà nulla di buono.


E' arrivata l'ora in cui si combatte non solo per la Francia ma per l'Europa, per chi ha nel sangue il diritto a chiamarla "casa".

Le politiche deleterie delle sinistre hanno portato milioni di estranei nel nostro continente, con cui non condividiamo nulla, nè sangue nè religione nè cultura,

ed è finalmente arrivata l'inevitabile ora del redde rationem.


Ora potete scatenarvi quanto volete nel negare l'evidenza e gridare al nazzismo,

ma quello che oggi sta accadendo in Francia è stato previsto da decenni

dagli stessi autori europei "proibiti" in quanto "rassisti", come il francese Houellebecq o dalla nostra Fallaci,


in quanto è solo parte della reazione naturale a un disegno criminale che coinvolge tutta l' Europa,
quello cosiddetto "Paneuropeo" di Kalergi

della soppressione degli europei e della loro sostituzione con una razza mista,

nel tentativo di rendere il nostro continente più controllabile per il futuro regime globale.


Divertitevi pure a lanciare sterco ora, perchè a breve non potrete più farlo, la realtà vi avrà insegnato quale essa è, il tempo delle chiacchiere volge al termine.


E' iniziata la Guerra per l'Europa.

Aztlan