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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 26/08/2021, 18:50 
MaxpoweR ha scritto:
ai tempi dei romani nel nord della Germania in olanda e probabilmente anche in GB si coltivava la vite e non mi pare se la passassero tanto male

Dato che sai come vivevano le popolazioni in queste regioni del nord Europa allora saprai anche come si viveva nel sud dell'Europa e che clima avevamo noi del Sud Italia?.


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 27/08/2021, 14:37 
NON C'E' PIU' TEMPO !!!

Cambio Climatico 2021



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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 27/08/2021, 14:38 
direi niente male visto quanto prospero fossero quelle aree



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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 27/08/2021, 16:44 
MA VA LA'.......! [;)]

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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 29/09/2021, 17:24 
Clima, l’astrofisico David Archibald: “evidente tendenza al raffreddamento globale, entro 10 anni torneremo alle temperature di 40 anni fa”
L'astrofisico David Archibald: "qualunque sia il processo solare che ha causato il Periodo Caldo Moderno e il lieve riscaldamento della seconda metà del XX secolo, sta calando e il sole sta tornando al suo stato normale, più freddo”

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Nei giorni della pre-Cop26, conferenza preparatoria alla Cop26 (la 26esima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a Glasgow dal 31ottobre), sono tante le affermazioni catastrofiste sul clima della Terra e sulle sue conseguenze per l’umanità. Solo ieri, abbiamo ascoltato i discorsi delle giovani attiviste Vanessa Nakate e Greta Thunberg, che invocano a gran voce l’azione dei leader mondiali per evitare conseguenze catastrofiche dall’aumento della temperatura. Ma in questo clima di allarmismo dominante, l’analisi dell’astrofisico David Archibald va in una direzione completamente opposta.

“La temperatura del nostro pianeta ha raggiunto il picco nel 2016 e da allora, è stata in calo disciplinato. Si trova in un range di 0,5°C con un calo di -0,03°C all’anno. L’atmosfera si stava riscaldando a 0,013°C all’anno, secondo il lavoro del Dott. Roy Spencer. Se la tendenza al raffreddamento stabilita continuerà, serviranno soltanto altri 10 anni per tornare alle temperature dell’inizio degli anni ’80”. Inizia così l’articolo a cura dell’astrofisico. “Con la tendenza al raffreddamento saldamente stabilita, la domanda è: la causa immediata può essere trovata nell’attività solare?”, si chiede Archibald.

“Dalla metà degli anni ’80, la temperatura atmosferica è stata in un range al rialzo di 0,75°C con i limiti indicati dalle linee viola”, spiega l’astrofisico commentando il grafico in alto. “È stato un rialzo disciplinato con la linea del limite inferiore toccata 4 volte in 30 anni. In maniera simile, l’attuale tendenza al ribasso ha il suo limite inferiore definito da 4 punti dati”.

“La maggior parte dell’Europa ha dichiarato lo stato di emergenza climatica, che è appropriato in quanto è previsto un freddo inverno, che sarà accompagnato da prezzi dell’energia esorbitanti e possibili blackout a causa della carenza di gas naturale. La cosa buona su un’emergenza climatica è che il linguaggio comprende sia il raffreddamento che il tanto temuto riscaldamento, quindi le emergenze climatiche non devono essere revocate indipendentemente da quanto freddo faccia”, scrive David Archibald.

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Paesi che hanno dichiarato l’emergenza climatica

“Sydney ha dichiarato l’emergenza climatica a giugno 2019 e sta coraggiosamente attendendo il suo destino a causa dell’innalzamento del livello del mare. Di fatto, il livello del mare a Sydney ha stabilito una tendenza al rialzo di 4mm all’anno in un canale ampio 220mm che ha riportato il livello del mare a quello di oltre un secolo fa”.

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Poi l’astrofico parla del “primo indizio del fatto che il sole sta causando la tendenza al raffreddamento. L’importanza del conteggio dei neutroni sta nel fatto che i neutroni forniscono i siti di nucleazione per le droplet nelle nubi. Una porzione dell’atmosfera ha una saturazione d’acqua sufficiente per la formazione delle nubi ma non ha i siti di nucleazione per le droplet nelle nubi. La maggiore copertura nuvolosa aumenta l’albedo della Terra e una quantità maggiore di luce solare viene riflessa nello spazio. C’è stato un ampliamento del divario che si è formato tra il flusso F107 e il conteggio dei neutroni alla fine del Periodo Caldo Moderno. Se l’ampliamento continuerà, quella tendenza diventerà più significativa”, scrive Archibald.

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L’astrofisico fa poi notare come il ciclo solare 25 stia seguendo esattamente il ciclo solare 24 fino a questo punto

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“L’indice Ap, un indice geomagnetico, non si correla bene con il ciclo solare. Il brusco declino nel 2006, tuttavia, segna la fine del Periodo Caldo Moderno, confermato in altre serie di dati”, spiega Archibald.

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“Prima dell’indice Ap, c’era l’indice aa che ha dati fino al 1868. Il Periodo Caldo Moderno si distingue come un periodo di attività più alta nell’indice aa. Dalla fine del Periodo Caldo Moderno, l’indice aa ha una media di 14,6, molto simile alla media degli ultimi decenni della Piccola Era Glaciale. Questo probabilmente sarà lo stato a lungo termine del sole”, scrive l’esperto.

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Il grafico seguente “mostra che il Periodo Caldo Moderno è iniziato nel 1993 ed è finito nel 2006“.

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Riferendosi al grafico seguente, Archibald spiega che “questo è simile all’indice Ap in quanto mostra un periodo piatto durante il periodo di raffreddamento degli anni ’70 del ciclo solare 20, non l’aumento tipico durante un ciclo solare, e un apparente piano di attività durante il Periodo Caldo Moderno che è stato superato nel 2006. C’è uno sviluppo interessante in quanto il campo magnetico interplanetario si è appiattito dal minimo solare”.

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La seguente figura “mostra che l’attività solare è tornata al livello della tarda Piccola Era Glaciale”.

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“La scomposizione dell’attività solare per emisfero mostra che l’attività solare è più disciplinata di quanto appare dalla somma degli emisferi. I picchi degli ultimi tre cicli per emisfero sono allineati, probabilmente causati dai grandi pianeti gassosi che vanno al di sopra o al di sotto del piano del sistema solare. L’emisfero meridionale ha raggiunto il picco 2 anni e mezzo dopo l’emisfero nord”.

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“Il calo disciplinato dell’attività solare per emisfero negli ultimi 3 cicli non è un evento isolato. C’è stata una tendenza simile nell’attività per l’emisfero meridionale alla fine del XIX secolo”.

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“L’area delle macchie solari corrisponde al flusso F10.7. Quindi se si ha un flusso F10.7, il numero di macchie solari è superfluo”, scrive Archibald.

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“Questo è il 10Be record della trivellazione Dye 3 nella calotta glaciale della Groenlandia, trivellata nel 1979-1981. È simile al conteggio di neutroni in quanto più basso è il numero, più forte è l’attività solare che spinge i raggi cosmici galattici dai pianeti interni del sistema solare. Questi dati mostrano quando sia stato anomalo il Periodo Caldo Moderno e a cosa ritorneremo”, spiega l’astrofisico.

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La pressione del flusso del vento solare tra il 1967 e il 2021 “sembra essere guidata da un certo processo più profondo nel sole e sta sovrastampando il ciclo solare”.

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Il conteggio di neutroni ad Oulu tra il 1964 e il 2021 “è l’inverso del ciclo solare: i picchi corrispondono ai minimi solari. Sembrava esserci una soglia dell’attività durante il Periodo Caldo Moderno. Questa è stata infranta con il cambiamento ad una nuova fase di attività. Ciò che è promettente è che il minimo 24-25 potrebbe sviluppare un ampio massimo. In tal caso, potrebbe seguire un raffreddamento prolungato”, scrive Archibald.

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La figura seguente “mostra che l’attuale tendenza di raffreddamento è iniziata o ha coinciso con il conteggio di neutroni ad Oulu superiore a 6.500 nel 2016”.

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L’ultima figura “mostra una tendenza piatta fino al periodo di raffreddamento degli anni ’70 seguita da una tendenza al ribasso nell’attività lunga 40 anni. Qualunque sia il processo solare che ha causato il Periodo Caldo Moderno e il lieve riscaldamento della seconda metà del XX secolo, sta calando e il sole sta tornando al suo stato normale, più freddo”, conclude David Archibald nella sua analisi.

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https://www.meteoweb.eu/2021/09/clima-l ... e/1725991/


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 05/10/2021, 18:21 
Oggi abbiamo avuto forte maltempo in tutta la Sicilia e danni a Catania.

https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/ ... deo-523840.

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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 08/10/2021, 01:32 
Clima: la Terra potrebbe essere ben lontana dal punto di non ritorno, “è più resistente di quanto si possa pensare”
La Terra potrebbe essere molto più resistente di quanto si possa pensare e quindi anche molto lontana dal temuto punto di non ritorno climatico



Da punto di vista climatico, il nostra pianeta potrebbe essere ancora ben lontano dal punto di non ritorno: l’ipotesi, descritta su Scienze, è stata avanzata da un gruppo di ricercatori, ecologisti e matematici, che hanno esaminato una serie di modelli con proiezioni ambientali.
Il team, composto da esperti di istituti di ricerca nei Paesi Bassi, all’Università di Utrecht e all’Università di Leiden, ha studiato il concetto di “punti critici” in un contesto spaziale.
“Dobbiamo assolutamente agire e fare il possibile per invertire i cambiamenti climatici e reagire all’emergenza climatica ma la Terra potrebbe essere molto più resistente di quanto si possa pensare. La formazione di modelli spaziali negli ecosistemi spesso viene utilizzata come segnale di avvertimento precoce per una transizione critica, ma spesso l’ambiente può adottare misure spontanee per eludere i punti di non ritorno e ritrovare l’equilibrio,” ha affermato Max Rietkerk, ecologo presso l’Università di Utrecht.
Per giungere a questa conclusione, gli esperti hanno effettuato analisi matematiche e nuove osservazioni da ecosistemi del mondo reale. “Quando in natura emergono degli schemi spontanei, si parla di ‘modelli di Turing’, riferendosi al famoso matematico che nel 1952 descrisse alcune situazioni, come le strisce sul manto degli animali, che possono svilupparsi da una base di partenza omogenea. Nella scienza ecologica i modelli di Turing sono spesso spiegati come segnali di allarme precoce, perché indicano un cambiamento, ma non necessariamente sono associati a una situazione critica. Si pensi ad esempio al passaggio dalla savana al deserto: si tratta di un sistema in cui si possono osservare tutti i tipi di forme spaziali complesse. In questo caso i modelli di Turing sono un segno di resilienza, non di problematica,” ha precisato Arjen Doelman, dell’Università di Leiden.

I ricercatori hanno quindi esposto il concetto di multistabilità, legato all’idea che diversi modelli spaziali possano verificarsi contemporaneamente nelle stesse circostanze: “Ogni ambiente può restare stabile in un’ampia gamma di condizioni, abbiamo scoperto che qualunque sistema abbastanza complesso da generare modelli spaziali può anche eludere punti di non ritorno,” ha proseguito Rietkerk.
“Dobbiamo rielaborare la nostra conoscenza attuale e comprendere appieno il ruolo dei punti di non ritorno. Solo in questo modo potremo determinare quali condizioni possano effettivamente degenerare in situazioni critiche e quali sarebbero invece più resilienti,” ha concluso l’ecologo dell’Università di Utrecht.


https://www.meteoweb.eu/2021/10/clima-l ... o/1728728/


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 18/11/2021, 19:16 
Eruzione alle Canarie, climatologo: “l’attività del vulcano potrebbe influire sul raffreddamento momentaneo della troposfera”
Fazzini è intervenuto in modo chiaro sull’attività vulcanica del Cumbre Vieja, in corso da ormai 2 mesi


“Nel giro di quasi un mese in Sicilia abbiamo avuto ben tre eventi fortissimi: il primo ha solo assunto caratteristiche di ciclone simil tropicale pur manifestando notevole energia, dando la pioggia di un anno nel catanese, il secondo rientra in precipitazioni abbondanti, magari anche eccezionali ma nell’ambito di una normale ciclogenesi mediterranea. L’ultimo evento invece dimostra la notevole quantità di energia termica a disposizione del sistema Terra – Atmosfera – Mediterraneo, anche a fine Novembre. Trombe d’aria a 10 giorni dall’inizio dell’Inverno Meteorologico anche se stiamo in Sicilia rappresentano davvero un fatto molto strano”: lo ha affermato Massimiliano Fazzini, climatologo, docente universitario e Coordinatore del Team sul Rischio Climatico della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA).

Fazzini è intervenuto in modo chiaro anche sull’attività vulcanica del Cumbre Vieja che è in corso sull’isola La Palma alle Canarie dallo scorso 19 Settembre.
“L’eruzione del vulcano Cumbre Vieja non è molto estesa in verticale perché non arriva in stratosfera. Però – ha concluso Fazzini – qualora l’attività dovesse continuare per altri 5 – 6 mesi potrebbe intervenire sul raffreddamento momentaneo dell’alta troposfera. Al momento non si possono fare paragoni con le attività del Tambora risalente al 1815 e del Krakatoa del 1883 o ancora del Pinatubo del 1991 che ebbero ovvie ripercussioni sul clima dei successivi 24 mesi”.


https://www.meteoweb.eu/2021/11/eruzion ... a/1740185/


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 18/11/2021, 22:05 
Due trombe d'aria (trombe marine) li ho visti arrivare dal mare e che poi hanno cambiato direzione spostandosi verso sud del Canale di Sicilia, tutto in diretta.


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 19/01/2022, 18:15 
Il respiro delle montagne: svelato come e perché le catene montuose emettono anidride carbonica nell’atmosfera
Un nuovo studio spiega come e perché le catene montuose come l’Himalaya producono gas-serra e sono in grado di rilasciarli efficacemente nell’atmosfera



Le catene montuose derivate dalla collisione tra continenti, come l’Himalaya, sono state a lungo sottovalutate negli studi relativi al ciclo profondo dei gas-serra, che coinvolge tra le altre cose i lenti scambi di carbonio tra le rocce della Terra e la sua superficie. Negli ultimi anni, tuttavia, stanno emergendo sempre maggiori evidenze che questi tipi di montagne, se pur prive di vulcani, producano (e hanno prodotto in passato) anidride carbonica (CO2) in quantità rilevanti, dello stesso ordine di grandezza di quelle emesse dall’attività vulcanica.

I meccanismi di produzione della CO2 in profondità in questi contesti geologici e i processi di rilascio della stessa in superficie sono relativamente ben conosciuti. La CO2 viene prodotta a profondità di 20-30 km essenzialmente attraverso reazioni metamorfiche di decarbonatazione che avvengono a spese di originari sedimenti contenenti carbonati. In superficie, la CO2 viene tipicamente rilasciata attraverso circuiti idrotermali, in corrispondenza di sorgenti calde localizzate lungo importanti discontinuità tettoniche (faglie). Sono invece sostanzialmente ancora sconosciuti i meccanismi che consentono di mobilizzare e trasportare la CO2 dalla sorgente profonda alla superficie.

In uno studio appena pubblicato sulla rivista Communications Earth and Environment (del gruppo Nature), Chiara Groppo e Franco Rolfo del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, in collaborazione con Maria Luce Frezzotti dell’Università di Milano-Bicocca, spiegano come e perché quantità significative di CO2 siano in grado di risalire per 20-30 km senza interagire con le rocce circostanti e possano essere efficacemente rilasciate in superficie. Gli autori di questo studio hanno usato l’approccio della modellizzazione termodinamica per investigare i processi di decarbonatazione in sedimenti metamorfosati lungo gradienti geotermici medio-alti. I risultati della modellizzazione dimostrano che, in queste condizioni di temperatura (T) e pressione (P) (T>590°C, P>7.8 kbar), i fluidi prodotti sono immiscibili e si separano “alla nascita” in due componenti: un vapore ricco in CO2 e una salamoia idro-salina, con proprietà chimico-fisiche molto diverse e, conseguentemente, una diversa mobilità. I fluidi ricchi in CO2, molto più abbondanti, sono meno densi e hanno un comportamento non bagnante: sono quindi in grado di risalire rapidamente in superficie, carbo-fratturando le rocce incassanti e/o sfruttando faglie profonde. Le salamoie idro-saline, invece, sono molto più dense e hanno un comportamento bagnante; stazionano quindi in profondità, permeando le rocce incassanti.

Questo modello concorda perfettamente con quanto attualmente osservato in Himalaya, in particolare con le diffuse emissioni di CO2 gassosa misurate direttamente al suolo e con le anomalie di conduttività elettrica registrate dai geofisici a una profondità di 20-30 km, immediatamente al di sotto di una zona crostale caratterizzata da un’intensa micro-sismicità. Lo studio suggerisce quindi che la produzione di fluidi immiscibili “alla nascita” faciliti la rapida migrazione della CO2 dalla sorgente profonda alla superficie, e dimostra che le catene montuose di tipo collisionale come l’Himalaya sono degli importanti serbatoi di CO2 che può essere efficacemente degassata in superficie.


https://www.meteoweb.eu/2022/01/svelato ... a/1756343/


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 13/02/2022, 11:55 
cari amici,
Cita:
L'elenco delle profezie dell'AGW fallite è incredibilmente lungo e si allunga continuamente, eppure è considerato un'eresia denunciarle. Come mai? Perché la verità è nemica delle agende, e il libero pensiero e l'applicazione della logica devono essere censurati affinché le bugie persistano. Il Kilimangiaro è da tempo al centro della ricerca sul clima. Nel documentario di Al Gore del 2006 "An Inconvenient Truth", la montagna più alta dell'Africa è stata utilizzata per dimostrare gli effetti del catastrofico riscaldamento globale antropogenico sui ghiacciai. Il film mostrava una serie di foto della montagna, ognuna delle quali sembrava mostrare sempre meno ghiaccio e manto nevoso nel tempo. "Entro il decennio, non ci saranno più nevicate sul Kilimangiaro", profetizzò con sicurezza Gore, che gli diede fino al 2010 per avere ragione. Bene, sono trascorsi altri 12 anni e quelle terribili previsioni sono ancora lontane dal concretizzarsi. In effetti, una recente previsione del Kilimangiaro di otto giorni prevedeva neve in cinque di quei giorni, una previsione che si è effettivamente verificata nel mondo reale (gli scienziati del clima prendono nota)


(col traduttore) da https://www.disclosurenews.it/news-burs ... -the-news/

ciao
mauro



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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 16/02/2022, 05:08 
c'è un'interessante animazione, da provare...oltre l'articolo di 3 anni fa... [:246]

https://www.focus.it/ambiente/ecologia/ ... o-dei-mari

questo articolo invece è basato su una serie di studi DEI GHIACCIAI in tutto il mondo e sono stati resi noti lo scorso anno...I DATI SONO INEQUIVOCABILI... [:290] [:305]

https://www.wsl.ch/it/news/2021/04/il-r ... obale.html

nonostante sul Kilimangiaro nevichi abbondantemente TUTTI gli anni il trend mondiale è QUELLO CONOSCIUTO!..un'altra "cappella" di Al Gore non cambia ahimé! la REALTA' di ciò che sta avvenendo NEL MONDO... [:305]

[:295]



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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 03/05/2022, 21:08 
Misterioso aumento di una sostanza che distrugge l’ozono
Gli scienziati affermano che i livelli atmosferici di HCFC-141b, una sostanza che distrugge l'ozono, stanno misteriosamente aumentando



Secondo un nuovo studio, i livelli della HCFC-141b, una sostanza chimica che distrugge l’ozono, stanno misteriosamente aumentando, nonostante gli sforzi internazionali per metterla al bando. “Tutto quello che posso davvero dire e’ che queste emissioni sono aumentate“, afferma Luke Western, scienziato presso il Laboratorio di monitoraggio globale della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), che ha contribuito a guidare la nuova ricerca.

Nel 2018, i ricercatori avevano gia’ riferito che i livelli della sostanza chimica vietata CFC-11, anch’essa distruttiva per l’ozono, erano in aumento rispetto al 2012. Un panel internazionale concluse allora che l’aumento era probabilmente dovuto alla produzione illecita in gran parte nella Cina orientale del CFC-11, forse perche’ scarseggiava la HCFC-141b, allora utilizzata in sostituzione del CFC-11 in quanto meno distruttiva per l’ozono. I rilasci di CFC-11 hanno ricominciato a diminuire nel 2019 e ormai anche la produzione di HCFC-141b dovrebbe essere in calo.

Sostituita da un gruppo di sostanze chimiche che non danneggiano lo strato di ozono, la sua eliminazione e’ iniziata nel 2013, con un divieto completo previsto per il 2030. Eppure ora gli scienziati affermano che i livelli atmosferici di HCFC-141b stanno aumentando. Le emissioni sono aumentate ogni anno tra il 2017 e il 2021, con un aumento di 3000 tonnellate dal 2017 al 2020, stimano i ricercatori. I risultati, basati su una combinazione di misurazioni da sensori e modelli computerizzati di come i gas si muovono nell’atmosfera, sono stati pubblicati da “Atmospheric Chemistry and Physics”, sebbene il documento non sia stato ancora sottoposto a revisione paritaria.

I risultati dei sensori in Corea del Sud suggeriscono che il problema non provenga dalla Cina orientale. Sembra provenire da qualche parte nell’emisfero settentrionale, perche’ i livelli sono aumentati piu’ velocemente li’ che nel sud. L’ascesa della nuova sostanza chimica non sembra, dunque, essere una ripetizione dell’incidente col CFC-11, afferma Stephen Montzka, che dirige il laboratorio di monitoraggio della NOAA e ha guidato il lavoro che ha scoperto le emissioni di CFC-11. “Penso che nel caso del 141b la situazione sia molto piu’ oscura“, dice. Una possibilita’ e’ che l’HCFC-141b venga prodotto, clandestinamente, da qualche parte nel mondo, aggiunge Montzka. Ma il problema potrebbe anche essere innescato quando apparecchi obsoleti vengono gettati via rilasciando il gas.


https://www.meteoweb.eu/2022/05/aumento ... o/1789798/


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 17/05/2022, 20:40 
https://www.maurizioblondet.it/il-cielo ... mio-padre/

Gianluca Marletta

La buonanima di mio padre Benito (era un nome che andava di moda all’epoca, malgrado la sua famiglia non fosse particolarmente legata al Regime…), mi descrisse varie volte un fenomeno accaduto pochi giorni prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale: “Il cielo era diventato rosso in una maniera incredibile …tua nonna c’aveva chiamato alla finestra per vedere… C’era un’aria davvero strana, ma magari adesso, col senno del poi, uno si suggestiona. Sembrava sangue!”.
Da un punto di vista metereologico, non vi è nulla di misterioso: si trattò quasi sicuramente di una sorta di aurora boreale – un tantino insolita, a dire il vero, visto che fu notata anche a latitudini bassine (mio padre era di Catania, sotto il 38esimo parallelo).
E’ un fenomeno che, a modo suo, fece storia; lo riportò anche Albert Speer nelle sue “Memorie del Terzo Reich”: “Quella notte – racconta Speer- ci intrattenemmo con Hitler sulla terrazza del Berghof ad ammirare un raro fenomeno celeste: per un’ora circa, un’intensa aurora boreale illuminò di luce rossa il leggendario Untersberg che ci stava di fronte, mentre la volta del cielo era una tavolozza di tutti i colori dell’arcobaleno. L’ultimo atto del ‘Crepuscolo degli dei’ non avrebbe potuto essere messo in scena in modo più efficace. Anche i nostri volti e le nostre mani erano tinti di un rosso innaturale. Lo spettacolo produsse nelle nostre menti una profonda inquietudine. Di colpo, rivolto a uno dei suoi consiglieri militari, Hitler disse: ‘Fa pensare a molto sangue”.
ERA IL 23 AGOSTO 1939: quella stessa sera, Von Ribbentrop da una parte e Molotov dall’altra firmavano il famoso Patto che avrebbe dato origini, di lì a qualche settimana, al conflitto mondiale.
Sarà un Caso: secondo la visione profana moderna – in vero ormai un po’ in fase calante – la Natura é solo un freddo meccanismo. In tutte le Tradizioni, al contrario, la Natura parla, meglio ancora: il mondo grossolano ed esteriore non è che un riflesso di altri piani e …tutto è un Simbolo (per chi sa leggerli).
Anche oggi, se guardiamo bene, la Natura sta parlando …e parla forte. O forse no, forse é tutto un caso. Siamo liberi di dare alla realtà l’interpretazione che più ci piace. Eppure – sono convinto – anche i più sordi e ciechi fra i nostri contemporanei, a volte, “sentono” e “leggono”. Ci scommetto…



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Ed è sbagliata.
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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 18/05/2022, 14:09 
chissà le intense trasmissioni e flussi di dati che dai cervelli del mondo vengono veicolati e fusi attraverso il campo magnetico terrestre e che si fonde in un'unica grande coscienza collettiva era già giunta alla conclusione che ci sarebbe stato un enorme conflitto e proprio in virtù di questo stato di "eccitazione" energetica che si è sviluppata una aurora boreale "interna" e non dovuta agli stimoli provenienti dal sole. Ormai è dimostrato che la mente condiziona le macchine (almeno quelle che generano numeri causali) e che più menti insieme generano un campo che influenza le suddette macchine anche giorni prima che si verifichi un evento ad altissimo impatto emotivo\psicologico. Non mi sorprenderei quindi se oltre a poter influenzare le macchine elettroniche questa "eccitazione" del campo collettivo "sfoghi" la sua "carica" anche attraverso fenomeni elettrici atmosferici. Come un fulmine che scarica al suolo.


O forse è solo una coincidenza...



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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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