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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 19/07/2023, 23:03 
All'incirca una decina di anni fa mi trovavo a Milano dove mio figlio ha fatto un ciclo di studi, ho trovato un'Estate molto calda e afosa come se nell'aria mancasse l'ossigeno,poi in casa di notte la stanza era così calda che oltre al ventilatore dovevamo tenere le finestre tutte aperte.
L'indomani poi.. camminando in centro, iniziando dalla via Monte Napoleone fino ad arrivare al Castello Sforzesco, mentre camminavo sentivo i piedi così caldi da fermarmi e dare un'occhiata alle suole in gomma delle mie scarpe e con grande stupore ho visto che si erano parzialmente sciolte le suole!. [8] cosa mai successo in vita mia con il caldo della mia Sicilia (almeno dove vivo io).
Da ragazzino in piena Estate quando il caldo impeversava forte per poter dormire con la frescura della notte mettevo il materasso nel balcone della nostra casa, all'aperto sotto le stelle. [:D]


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 22/07/2023, 13:28 
Robiwankenobi ha scritto:
Sicuramente al nord la situazione non è come al sud.
Prima a Milano raramente si raggiungevano i 40 gradi, ma anche i 35, forse un paio di volte l'anno per 1/2 giorni.
Per non parlare della montagna, ho sempre avuto una casa in Valtellina in cui sono andato per anni alla fine della scuola e c'era sempre fresco anche durante il giorno.
Da qualche anno è tutto completamente differente, a Milano i 35/40 si raggiungono almeno per 3 settimane durante l'estate e a settembre sembra di essere ancora in luglio, nonostante fino a qualche anno fa a settembre iniziavano già a ingiallire le foglie (su da noi).
E la neve poi, sono andato decine di volte a sciare sui ghiacciai in estate, c'era una vasta scelta su dove andare, ora questa si è ridotta a un paio di posti che non sono neanche aperti tutti i giorni.
Altro capitolo è l'inverno, a Milano fino a una decina d'anni fa si gelava letteralmente d'inverno e la neve la faceva regolarmente, adesso mi capita di uscire durante l'inverno con la felpa primaverile, senza giacca!!! Per Natale ricordo che accendevamo il camino, ormai mio padre non lo accende più da una vita perchè sennò dovremmo stare a maniche corte.
Non so quale sia la causa, sta di fatto che le cose non sono piu' come prima inutile negarlo.
Non è che ogni cosa è un complotto o una balla per fregare le persone, fa caldo molto piu' di prima e per molto piu' tempo e piove meno.


Il clima cambia, è sempre cambiato e sempre cambierà; i periodi di "stabilità" apparente che permettono il proliferare della nostra specie tra l'altro sono delle piccole eccezioni nell'andamento climatico globale influenzato in primis dal Sole, in secundis da eventi impulsivi quale schianti meteorici o di frammenti cometari (12 mila anni fa) capaci di destabilizzare fisicamente il pianeta con tutti i mutamenti annessi.

La idiozia che il clima cambi perchè l'uomo emette lo 0,4% rispetto al totale di CO2 che è lo 0,4% circa del totale dei gas atmosferici è una coglioanta mega galattica. Tanto per capirci il solo scoppio nel NorthStream ha immesso nell'atmosfera una quantità di metano (gas serra 30 volte più efficace della CO2) pari a 20 anni di emissioni umane, in pochi giorni, e parliamo di un petardo rispetto alle esplosioni vulcaniche le faglie tettoniche ed i camini idrotermali oceanici.

Il clima cambia che lo vogliamo o no e noi non possiamo farci nulla, una sola cosa possiamo fare ADATTARCI, facendo tutte quelle opere di ingegneria che da sempre ci caratterizzano. Fino a 100 anni fa le acque erano imbrigliate sui monti da imponenti opere idrauliche, da me al SUD le colline e le valli sono piene di queste opere in rovina realizzate dai Borboni, pensiamo alle dighe e agli acquedotti romani, perchè se pensate davvero che agiamo sugli stessi ordini di grandezza su cui si basano questi fenomeno siete dei pazzi. E poi, se non ci sono riusciti i nostri produttori, come possiamo riuscirci noi? Noi invece costruiamo in letti dei fiumi di cui ignoriamo la storia al ungo termine, non facciamo nulla per imbrigliare le acque che scorrono in canali ingombri di rifiuti e ci stupiamo che con due gocce d'acqua si finisce sott'acqua? I campi e le colline non sono più lavorati ed ora con la normativa del ripristino della natura della UE ne vedremo delle belle... In Rimagna hanno visto a proprie spese cosa vuol dire lasciare la natura fare il proprio corso senza "curarla" a dovere con opere tecniche adeguate.

Ad una cosa però è utile tutta sta propaganda ed eccezionalismo, imporre restrizioni, far guadagnare trilairdi alle multinazionali ed indurci a credere che RIDUCENDO IL NOSTRO NUMERO la situazione migliorerà...

Tra l'altro, nota a margine, noto solo io ormai un copione ben preciso nel flusso di informazione mediatica? Tutto sembra colpa del cambiamento cliamatico e quindi dell'uomo un pò come l'anno scorso e due anni prima tutto era colpa del covid e dell'uomo che non rispettava le regole imposte...

Mi aspetto le stesse "SOLUZIONI".



_________________
la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 22/07/2023, 21:56 
termometro ridotto.jpg



Temperatura rilevata oggi alle ore 13,45 all'interno della mia veranda 35°C. a 7 Km. dal mare e a 250 Mt.sul livello del mare.
Sud Sicilia Occidentale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 27/07/2023, 22:49 
Clima, clamoroso studio Nature: correnti atlantiche a rischio collasso imminente, come in The Day After Tomorrow
Il sistema di correnti AMOC che trasportano acqua calda dai Tropici verso l'Oceano Atlantico settentrionale potrebbe collassare "da un momento all'altro" dopo il 2025: è lo scenario catastrofico dipinto nel film The Day After Tomorrow



L’Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) è un grande sistema di correnti oceaniche che trasportano acqua calda dai Tropici verso nord verso l’Oceano Atlantico settentrionale determinando il clima mite dell’Europa. Ebbene, secondo un nuovo studio scientifico pubblicato proprio oggi su “Nature Communications“, questo sistema di correnti potrebbe letteralmente “collassare” intorno alla metà del secolo, o potenzialmente in qualsiasi momento dal 2025 in poi, come conseguenza delle continue emissioni di gas serra. Questo tipo di collasso della mite corrente oceanica potrebbe determinare paradossalmente un brusco raffreddamento, addirittura una nuova piccola era glaciale in Europa e Nord America orientale, proprio come prospettato nel film catastrofico “The Day After Tomorrow” che ipotizzava esattamente questo scenario scientifico e le sue drammatiche conseguenze climatiche.

L’AMOC è uno degli elementi ribaltabili più importanti, un sottosistema in grado di tramutarsi in uno stato irreversibile, nel sistema climatico terrestre. Il suo potenziale collasso preoccupa gli esperti, in quanto avrebbe gravi ripercussioni sul clima dell’emisfero settentrionale. Questo tipo di cambiamento climatico brusco è stato sperimentato l’ultima volta durante gli eventi di Dansgaard-Oeschger nell’ultimo Periodo Glaciale causati dal crollo e dal riformarsi dell’AMOC.
La causa di un eventuale collasso del sistema di correnti AMOC

Questo stato di cose porterebbe a fluttuazioni di temperatura dell’emisfero settentrionale di 10-15°C entro un decennio, molto più grandi delle attuali variazioni di 1,5°C nell’ultimo secolo. La forza dell’AMOC è stata monitorata continuamente solo dal 2004 e queste osservazioni hanno dimostrato che AMOC si sta indebolendo, ma sono necessari record raccolti in un lasso di tempo più esteso per valutare l’entità del fenomeno.

Peter Ditlevsen e Susanne Ditlevsen hanno analizzato le temperature superficiali del mare nell’Atlantico settentrionale tra il 1870 e il 2020 come comprendere i cambiamenti relativi al sistema AMOC. Gli autori hanno trovato segnali di allarme precoce di una transizione critica del sistema AMOC e suggeriscono che potrebbe spegnerlo o crollare già nel 2025 e non oltre il 2095. Gli esperti non fanno ipotesi sui fattori conducenti del cambiamento AMOC ma sottolineano che le concentrazioni di CO2 atmosferica sono aumentate quasi linearmente nel periodo studiato. Tuttavia, altri meccanismi in gioco non possono essere esclusi e non si può escludere che il crollo possa essere parziale. Queste stime evidenziano l’impatto delle attività umane sul sistema climatico terrestre.


I fattori critici citati dallo studio

Numerosi studi pregressi, che hanno realizzato modelli climatici accurati, mostrano un comportamento di isteresi, dove cambiando un parametro di controllo, in genere l’immissione di acqua dolce nell’Oceano Atlantico settentrionale, provoca una sorta di biforcazione del sistema AMOC.Quando sistemi complessi, come la corrente rovesciata subisce transizioni critiche, modificando un parametro di controllo λ attraverso un valore critico λc, avviene un cambiamento strutturale nella dinamica stessa. Lo stato precedentemente stabile a livello statistico cessa di esistere e il sistema si sposta a uno stato stabile staticamente diverso.

Il sistema subisce un biforcazione, che per λ sufficientemente vicino a λc può accadere in un limitato numero di modi piuttosto indipendenti dai dettagli della dinamica del sistema AMOC. Oltre a un declino del AMOC prima della transizione critica, ci sono segnali di allarme precoce (EWS), quantità statistiche, che cambiano anche prima che accada il collasso. Questi fattori critici sono il rallentamento (aumento dell’autocorrelazione) e, dal teorema di Dissipazione della Fluzione, l‘aumento della varianza nel segnale. Quest’ultimo è definita anche “perdita di resilienza”, soprattutto nel contesto del collasso ecologico.

Le nuove simulazioni non sono però in linea con quanto pubblicato recentemente dall‘Ipcc, dal momento che il Panel intergovernativo dell’Onu sul cambiamento climatico non prevede blocchi totali o improvvisi della corrente Amoc entro il XXI secolo. Tuttavia, concludono gli autori della ricerca, qualsiasi sarà la reale evoluzione del clima, è importante ridurre le emissioni di gas serra il prima possibile.


https://www.meteoweb.eu/2023/07/studio- ... 001278010/


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 28/07/2023, 09:44 
Normale temperatura di questo periodo da noi,ore 9,30,poco meno di 35 C°.
Come ogni anno ci sono sempre stati periodi di qualche settimana o al massimo 15 giorni di caldo forte e afoso e che poi si stabilizza sui 30-35 gradi fino a quasi Ottobre inoltrato.


termometr rid..jpg



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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 28/07/2023, 11:26 
bleffort ha scritto:
Normale temperatura di questo periodo da noi,ore 9,30,poco meno di 35 C°.
Come ogni anno ci sono sempre stati periodi di qualche settimana o al massimo 15 giorni di caldo forte e afoso e che poi si stabilizza sui 30-35 gradi fino a quasi Ottobre inoltrato.


termometr rid..jpg

Errore commesso:
Normale temperatura di questo periodo da noi,ore 9,30,poco meno di 30 C°. [:I]
Come ogni anno ci sono sempre stati periodi di qualche settimana o al massimo 15 giorni di caldo forte e afoso e che poi si stabilizza sui 28-30 C° fino a quasi Ottobre inoltrato. [:I]


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 29/07/2023, 10:13 
qui a varese fa piuttosto fresco,
la notte devi dormire con la copertina..
a parte qualche giorno di afa,
la temperatura è sopportabilissima..
ieri 28 luglio,
sopra varese ho visto la classica scacchiera in cielo
delle scie chimiche,
non so in altre parti d'italia.

consultando le temperature nel resto d'italia
anche quelle sui 30°



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 04/08/2023, 00:38 
Andy May: “il riscaldamento globale dipende dal sole, ma l’IPCC lo censura”
L'esperto di petrofisica della Fondazione Clintel, intervistato dal Professore Franco Battaglia, sottolinea come il riscaldamento globale dipenda dal sole, ma l'IPCC lo abbia censurato deliberatamente



intervista del Professor Battaglia al petrofisico Andy May

In un articolo del Professore di Chimica fisica e ricercatore Franco Battaglia su “La Verità” si legge: “Bisogna distinguere tra meteo e clima. Il meteo attiene a periodi di tempo dell’ordine della settimana e la competenza principe di riferimento è la fisica dell’atmosfera e degli oceani. Il clima attiene ai tempi che possono essere geologici, richiede competenze multidisciplinari e competenza principe è la geologia. E Andy May (all’anagrafe John Andrew) è, appunto, un geologo o più precisamente un petrofisico, con esperienze professionali condotte in tutti gli angoli del pianeta, dalle Americhe alla Russia, allo Yemen, al Mare del Nord, all’Indonesia, alla Cina, fino all’Africa occidentale. Dal 2016 è in pensione, e da membro della Fondazione Clintel, assieme a Marcel Crok, ha censurato la stesura di un rapporto critico al rapporto AR6, l’ultimo dell’IPCC (il Comitato dell’ONU sui cambiamenti climatici)“.

Il Professore Battaglia nella sua intervista pubblicata su “La Verità” chiede a John Andrew: “Perdona l’ignoranza, Andy, cosa fa un petrofisico?”

L’esperto gli risponde: “Ho lavorato come petrofisico per 42 anni, soprattutto nell’industria del petrolio e del gas. I petrofisici creano modelli delle proprietà fisiche delle rocce. Le tecniche e l’esperienza che ho con i modelli petrofisici mi aiutano a valutare i modelli climatici, perché gli algoritmi di modellazione statistica, chimica e fisica che ho usato per modellare le rocce sono concettualmente simili a quelli usati per modellare il meteo e il clima“.
Il Rapporto Clintel sull’analisi AR6 dell’IPCC

Il Professore Battaglia chiede ancora all’esperto Andy May: “Come è nato il Rapporto Clintel The frozen views of the IPCC: an analysis of AR6?”

L’esperto May risponde: “Vi abbiamo lavorato in 13, da sette Paesi diversi; c’è anche un italiano, il professore Nicola Scafetta, che insegna climatologia all’Università Federico II di Napoli. Alcuni del gruppo avevano già esaminato le bozze dell’AR6 e avevano segnalato agli autori dell’IPCC errori e omissioni. Quando era diventato ben chiaro che le segnalazioni, presentate attraverso i canali appropriati, venivano completamente ignorate, allora abbiamo pensato di scrivere tutte le critiche in un documento separato, visto che non sembrava avere soddisfazione dall’IPCC“.

Il Professore Battaglia chiede ancora all’esperto Andy May: “In italiano il titolo potrebbe tradursi in Le idee fisse dell’IPCC sul clima. Perché questo titolo?”

L’esperto di petrofisica risponde: “Il primo rapporto dell’IPCC sui cambiamenti climatici, solitamente chiamato Far, fu pubblicato nel 1990. Era un ottimo rapporto, appena 400 pagine, un buon compendio dello stato dell’arte della scienza del clima. L’IPCC era nato per esplorare la possibile influenza umana sul clima, e il Far concludeva che l’aumento di CO2 potrebbe sì, influenzare il clima (il condizionale è fondamentale), ma sulla base di modelli climatici non era in grado di dire se il riscaldamento fino a quel momento fosse maggiore di quello che si sarebbe verificato naturalmente, cioè se l’uomo non fosse stato presente sulla Terra. Senonché come mostriamo nel nostro capitolo 6, una quantità di ricerche condotte dopo il 1990 dimostra che la prevalenza della variabilità climatica è naturale. Le oscillazioni naturali delle correnti oceaniche, scoperte dopo il 1990, sono ben correlate con l’attività solare, il che suggerisce che è il Sole il principale motore dei cambiamenti climatici. Orbene, tutte queste ricerche sono state ignorate dall’IPCC , e di esse non v’è traccia nell’AR6. Questo usa le stesse ipotesi e gli stessi metodi di 33 anni fa, ma sorprendentemente, quasi fosse, appunto, un’idea fissa, conclude che il riscaldamento è dovuto quasi al 100% all’uomo.”
I punti di disaccordo tra la Fondazione Clintel e l’IPCC

Il Professore Battaglia chiede ancora all’esperto Andy May: “In cosa Clintel non concorda con l’IPCC?”

L’esperto di petrofisica risponde al riguardo: “I punti di disaccordo sono molti. Ho già detto del sole e della variabilità degli oceani. Un altro punto riguarda i modelli climatici. Poiché sono deboli le prove dirette che sia la CO2 antropica a controllare il clima, l’IPCC si affida a modelli climatici di varia complessità per calcolare l’impatto della CO2 sulla temperatura media globale. Alla fine conclude che al raddoppio della CO2la temperatura globale aumenta di almeno 3°C. Invece noi, utilizzando la stessa ipotesi che sia la CO2 a controllare il clima, dimostriamo che la sensibilità climatica è inferiore a 2°C (si veda il nostro capitolo 7).”

Il Professore Battaglia suggerisce ancora all’esperto May: “E questo sempre che il clima sia controllato al 100% dall’attività antropica…”

A tal proposito, l’esperto May specifica: “Già. Tutti i modelli prevedono che la media troposfera equatoriale dovrebbe riscaldarsi molto se fosse la CO2 a guidare il clima, ma le osservazioni mostrano, in questa ragione, un riscaldamento molto meno accentuato del previsto. In effetti, ogni singolo modello climatico mostra un riscaldamento maggiore di quello osservato, il che suggerisce che si tratta non solo di modelli difettosi, ma un difetto nelle ipotesi utilizzate per programmare i modelli. Inoltre, l’IPCC usa scenari per fare proiezioni sulla temperatura futura, scenari di emissione e scenari economici, ma anche gli scenari di emissione sono sbagliati (come mostriamo nel capitolo 9), cosicché una errata sensibilità climatica e errati scenari di emissione comportano proiezioni economiche irrealistiche“.
I disastri meteorologici non stanno peggiorando

Il Professore Battaglia si rivolge all’esperto May affermando: “Infatti, l’IPCC prevede conseguenze disastrose se continuiamo a usare combustibili fossili“.

L’esperto May interviene su questo punto, dichiarando: “Di questo trattiamo nel capitolo 12 del nostro Rapporto. Il fatto è che i disastri meteorologici e climatici non staranno peggiorando, anzi i costi di questi disastri, i morti, i feriti, e il loro numero stanno in realtà diminuendo, contrariamente alla previsione dei modelli. Fondamentalmente l’AR6 non sta facendo alcun servizio alla scienza del clima, ma, di tutta evidenza, sta spingendo perché si attui un’agenda politica: la scelta dei documenti da utilizzare nel rapporto AR6 è parziale e non rappresentativa. L’AR6 è un documento pubblicitario per promuovere un prodotto, non un documento scientifico.”

Il Professore Battaglia suggerisce una sua riflessione a tal proposito: “Tra l’altro è curioso che il cambiamento climatico sia solo in peggio“.

L’esperto May afferma: “Questo è un altro punto interessante. Oltre a ribadire e rafforzare le cattive notizie, probabilmente false, contenute nei rapporti precedenti, l’analisi di Clintel ha anche rilevato che l’IPCC ha minimizzato o omesso di riportare le buone notizie. Nel capitolo 13 esaminiamo la dichiarazione del segretario delle Nazioni Unite Antonio Gueterres: “Siamo su un’autostrada verso l’inferno climatico”. Senonché dai dati disponibili dimostriamo che il rischio di morire a causa del clima e delle condizioni atmosferiche è diminuito del 99% dal 1920, passando da una probabilità di morire dell’1,7% nel 1920 ad una probabilità dello 0,018% oggi“.
Le contraddizioni interne dell’AR6

Il Professore Battaglia chiede ancora all’esperto May: “Oltre ad errori, vi sono anche contraddizioni interne nell’AR6?”

L’esperto May risponde: “C’è anche questo. Per esempio, il rapporto dell’IPCC afferma che le emissioni antropiche abbiano contribuito poco alle inondazioni, ma la Sintesi per i responsabili politici afferma il contrario. Un altro esempio è che nella Sintesi si afferma che il caldo attuale non ha precedenti negli ultimi 100.000 anni, ma questo non è quello che sta scritto nel corpo dell’AR6. Nel nostro capitolo 11 elenchiamo tutte le contraddizioni interne all’AR6.”

Il Professore Battaglia chiede infine all’esperto May: “Hai anche affermato che l’AR6 è il peggiore di tutti i rapporti dell’IPCC. Perché dici questo?”

L’esperto May risponde così a questa domanda: “Dopo il primo rapporto IPCC, che era di buona qualità, i rapporti successivi sono diventati sempre più politicizzati e non scientifici. Già il secondo Rapporto (chiamato Sar) era stato bollato “il grande inganno sul riscaldamento globale” dall’allora Presidente dell’Accademia nazionale delle Scienze degli USA Frederick Seitz. E il Quarto Rapporto (AR4) fu nel 2010 oggetto di indagine del Consiglio interaccademico dell’Onu: il consiglio addebitava all’IPCC numerosi errori, pregiudizi e procedure poco trasparenti nella scelta della letteratura scientifica. L’AR6 è peggiore dell’AR4 da questo punto di vista. Non solo hanno escluso alcuni dei migliori scienziati dal processo dell’IPCC, ma si sono anche rifiutati di riconoscere anche la sola esistenza del loro lavoro, ignorandolo in toto senza neanche discuterlo. Noi abbiamo scoperto che i lavori esclusi sono solo quelli che contraddicono la narrazione del cambiamento climatico causato dall’uomo che l’IPCC sta vendendo“.


https://www.meteoweb.eu/2023/08/andy-ma ... 001281673/


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MessaggioInviato: 04/08/2023, 20:14 
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Ore 20.00 ; Fitta Nebbia che arriva dal Canale di Sicilia.


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MessaggioInviato: 05/08/2023, 22:40 
Neve d'agosto sulla Marmolada, termometro a -6 gradi. "Sembra Natale" - Video

Sui social le immagini della Capanna di Punta Penia completamente imbiancata

Guarda su youtube.com


Neve d'agosto sulla Marmolada. Il maltempo portato sull'Italia dal ciclone Circe, prima, e dalla tempesta Patricia, poi, ha provocato un brusco abbassamento delle temperature e sulla regina delle Dolomiti, a 3.343 metri, è tornata la neve. Ad immortalare il fenomeno è stato Carlo Budel, gestore della Capanna di Punta Penia, che sui suoi profili social ha postato video e foto del rifugio completamente sotto la neve, con tanto di pupazzo Wilson ad augurare: "Buon Natale".


https://www.adnkronos.com/cronaca/neve- ... 7KKc4bWmwY


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 21/08/2023, 16:17 
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https://www.wired.it/scienza/energia/20 ... el%20mondo






Gas serra, 100 aziende sono responsabili del 71% delle emissioni gobali





Secondo il rapporto Cbp, il maggior responsabile delle emissioni globali di gas serra è l'industria carboniera cinese, seguita da Saudi Aramco, compagnia nazionale saudita. Ecco la classifica dei più grandi inquinatori del mondo

(Foto: David McNew/Getty Images) DAVID MCNEW
L'industria cinese del carbone e la compagnia nazionale saudita di idrocarburi, la Saudi Aramco, sono le più grandi inquinatrici del mondo. È quanto emerge – tra le altre cose – dai nuovi dati del rapporto Cdp (Carbon Disclosure Project), che ha identificato e classificato i primi 100 più grandi emettitori di anidride carbonica negli ultimi tre decenni, evidenziando come tali aziende siano responsabili del 71% delle emissioni di gas serra rilasciate nell'atmosfera dal 1988, anno in cui il cambiamento climatico è stato riconosciuto come un problema internazionale.

Infatti, nonostante la crescente consapevolezza del ruolo dei combustibili fossili nel riscaldamento globale, il nuovo rapporto sottolinea che l'industria si è “estesa enormemente” dal 1988, con un utilizzo sempre più diffuso del carbone: tra il 1988 e il 2015, infatti, sono state emesse circa 833 gigatonnellate di equivalente di anidride carbonica, rispetto alle 820 gigatonnellate emesse tra il 1988 e l'inizio della rivoluzione industriale nel diciottesimo secolo.



Dalla classifica è emerso che l'industria carboniera cinese è di gran lunga la più grande responsabile delle emissioni globali di gas serra, con ben 14 punti percentuali. Al secondo posto si è classificata la gigante Saudi Aramco Oil Company, con il 4,5%, e al terzo la società russa Gazprom, con il 3,9%. A seguire la National Iranian Oil Company (2,3%), ExoonMobil Corp (2%, Coal India (1,9%), Petroleos Mexicanos (1,9%), Russia Coal (1,9%), Royal Dutch Shell Plc (1,7%) e la China National Petrolum Corp (1,6%).

Il Cdp è un’organizzazione no profit internazionale che fornisce a imprese, governi e investitori l’unico sistema globale di misurazione e rendicontazione ambientale. Per stilare la classifica, l'organizzazione ha usato principalmente dati disponibili pubblicamente e ha attribuito tutti i combustibili fossili bruciati ai produttori che li hanno originariamente estratti dal terreno. “Il nostro scopo non è quello di diffamare le imprese, ma quello di garantire la trasparenza e richiamare l'attenzione sul fatto che solo 100 aziende hanno svolto un ruolo cruciale nel problema del riscaldamento globale”, spiega al Guardian Pedro Faria, direttore tecnico del Carbon Majors Database. “È, quindi, ovvio che hanno la responsabilità di trovare una soluzione”.

I giganti petroliferi e le società minerarie necessitano chiaramente di piani di transizione per passare a un'economia a basse emissioni di carbonio. “Ci sarà uno shock di domanda per i loro prodotti e dovrebbero essere preparati per questo”, continua Faria, suggerendo che le aziende dovrebbero pensare di allontanarsi dai combustibili fossili e investire maggiormente sulle energie rinnovabili e in strutture di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica.

Un portavoce della Bp (British Petroleum), società che si è classificata all'undicesimo posto, ha dichiarato al Telegraph di essere “determinato a voler contribuire alla soluzione del cambiamento climatico. In particolare, investendo in energie rinnovabili e perseguendo un aumento dell'efficienza energetica”. Inoltre, un portavoce della multinazionale pretolifera Shell ha riferito di voler sostenere l'obiettivo di un “mondo a emissioni zero entro il 2050.



Il più grande contributo che possiamo dare a breve termine è quello di fornire più gas naturale per sostituire il carbone nella produzione di energia, riducendo così le emissioni globali nel sistema energetico globale”.



ed ecco spiegato il NORD STREAM 2 CHE SALTA







https://it.wikipedia.org/wiki/Nord_Stream_2

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MAZZUCCO SUL CLIMA E I MEDIA !!!!!!!!!!!!!



che sputtanata ..... [:297] [:297] [:297] [:302] [:302] [:302]



https://www.facebook.com/watch/?v=1348047435747236



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http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
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MessaggioInviato: 22/08/2023, 20:12 
la CO2 non è un gas inquinante ma anzi è un gas assolutamente benefico essendo CIBO PER LE PIANTE. E' tutta una farsa questa delle svolta GREEN basata su concetti del tutto sbagliati quando non deleteri.



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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 24/08/2023, 13:49 
cari amici,
MAUI, disastro da... cambiamenti climatici??? [:291]

Guarda su youtube.com


e Mazzucco non ha menzionato anche:

il fatto che diverse case di personaggi famosi, sono rimaste intatte, e che hanno impedito agli abitanti di scappare bloccando le strade principali.

Oprah Winfrey ha una villa di lusso a Maui; è perfettamente a posto
Jeff Bezos ha una villa di lusso a Maui; è perfettamente a posto
Lady Gaga ha una villa di lusso a Maui; è perfettamente a posto
Bill Gates ha una villa di lusso a Maui; è perfettamente a posto
Morgan Freeman ha una villa di lusso a Maui; va benissimo così
Will Smith ha una villa di lusso a Maui; va benissimo così
Julia Roberts ha una villa di lusso a Maui; Va benissimo.... e altri ....Anche la casa dell'ex presidente Barack Obama alle Hawaii è stata oggetto di discussione sui social media in relazione agli incendi in corso a Maui e a come abbia evitato i danni grazie alla sua posizione.

https://www.republicworld.com/world-new ... eshow.html

ciao
mauro



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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 25/08/2023, 10:52 
Mi viene un dubbio,non è che il cambiamento climatico è stato modificato artificialmente dagli usa per la visione di una futura invasione della Russia temendo le disfatte di Napoleone e di Hitler i quali la distruzione delle loro armate ha contribuito in modo significativo il freddo Siberiano?. [:305]

E in concreto possono entrare in questo ragionamento l'irrogazione nei cieli di tutto il mondo le scie chimiche e l'Haarp ?. [:296]


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 Oggetto del messaggio: Re: Clima questo sconosciuto
MessaggioInviato: 25/08/2023, 18:50 
bleffort ha scritto:
Mi viene un dubbio,non è che il cambiamento climatico è stato modificato artificialmente dagli usa per la visione di una futura invasione della Russia temendo le disfatte di Napoleone e di Hitler i quali la distruzione delle loro armate ha contribuito in modo significativo il freddo Siberiano?. [:305]

E in concreto possono entrare in questo ragionamento l'irrogazione nei cieli di tutto il mondo le scie chimiche e l'Haarp ?. [:296]

Correggo l'errore: irrorazione


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