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Marziano
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MessaggioInviato: 31/01/2011, 09:43 
Eh si donnacinzia...ho paura che sia proprio come dici...
Possono prevedere da anni eventi sismici oltre una certa magnitudo ma soprattutto se si verificano in zone ad elevata densita` di abitanti, lasciano che "la Natura" faccia il suo corso...anche di selezione.
Non mi stupisco per niente...l`essere Homo Sapiens Sapiens come regola e` cinico, lupo ad altro suo simile ecc. ecc.
Se fosse vero, mi viene da ridere a pensare a tutto il business delle cosiddette esercitazioni...
Grazie.

Marco1971.



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Silvestro...Briciola...Mamma Gojira e Bimbina.
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MessaggioInviato: 14/02/2011, 00:43 
TRA SCONVOLGIMENTI PLANETARI E ANNUNCI CATASTROFICI

Da un articolo pubblicato nella rivista multimediale europea The Europea Unions Time, si evincono sconcertanti rivelazioni, un mix di catastrofi possibili, ed annunci sconvolgenti che sarebbero in procinto di essere divulgati a livello planetario; questi eventi sarebbero già cominciati, ed in apparenza verrebbero spiegate diversamente.

La notizia, divulgata il 23 gennaio del 2011, inizia con una news di per se interessante perché ci dice che in Cina centinai di milioni di cittadini, hanno ascoltato atterriti o addirittura terrorizzati, una trasmissione televisiva che parlava di un presunto annuncio che doveva fare il presidente americano Barak Obama al mondo; la televisione di stato Cina NEWS dello stato dello Xinhua sarebbe la responsabile dell’evento e del panico generato (cosa che ricorda molto la trasmissione radiofonica di Orson Welles). Sembra che il presidente USA stesse preparando un annuncio per il 4 di Gennaio del 2011, con una serie di rivelazioni, la prima sarebbe stata quella dell’esistenza di alcune razze extraterrestri nel nostro pianeta, e che queste siano di fatto tra di noi, e sembra anche per via di questo fatto, che le due super potenze stiano segretamente e strettamente collaborando per il bene comune, anche se non è dato capire come, su cosa e dove.



Sembra che i media ed il loro incredibile potere, si siano opposti all’evento ed alla divulgazione di determinate notizie sui contatti nel passato con altre civiltà, e la divulgazione di notizie sugli eventi che avverranno di qui a breve, e che porterebbero al fatidico “Giorno della fine dei tempi”.

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L’articolo continua facendo una ripassata di precedenti articoli del sito stesso, in cuesti si parla di eventi attuali e catastrofici, e dei collegamenti che tra loro ci sarebbero; nell’elenco figura come causa della moria di uccelli, una serie di tempeste solari che starebbero comprimendo le parti alte dell’atmosfera, creando delle onde al suo interno che causerebbero le lesioni interne degli stessi ed il loro precipitare al suolo, in buona sostanza subirebbero l’effetto di microonde e altissima pressione atmosferica, ed eccesso di calore causato dai flare solari, non si parla invece in specifico della moria dei pesci, granchi e polpi, ma li si attribuisce anche allo stesso evento, e nemmeno si parla dell’anomalo comportamento di altri mammiferi acquatici o pesci come gli squali. A questi si aggiungerebbe anche lo slittamento dei poli magnetici, che avrebbe causato la caduta di un aereo russo ed il malfunzionamento di molte apparecchiature tecnologiche (approfondiremo un poco l’argomento in seguito).

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Successivamente viene citato anche il fatto che uno o più oggetti siano in avvicinamento alla nostra amata Terra, e che questi potrebbero essere causa di sconvolgimenti a breve e lungo termine o addirittura portatori di altro tipo di problemi (lo vedremo più a vanti).

Sembra, leggendo tra le righe, che si possano fare eclatanti collegamenti con avvenimenti ciclici e passati avvenuti appunto sul nostro pianeta, in effetti in questo catastrofista articolo ed i suoi articoli satelliti, si mettono insieme una serie di teorie più o meno discusse negli ambienti scientifici, ufologici e di mistero in generale.

Continuando la lettura si evince (anche se lui non viene citato) come le teorie di Zakaria Sitchin siano più o meno realistiche e veritiere, si parla infatti di un corpo planetario che passerebbe vicino al centro del sistema solare con un orbita stabile ellittica di 3500/5000 anni, e che ci troveremmo più o meno nel periodo di maggiore vicinanza. Sembra che all’avvicinamento di questo enorme corpo planetario, anticiperebbero proprio tutti gli eventi sopra elencati, comprendenti anche terremoti e maremoti progressivamente più forti, quindi anche lo scoppio di guerre che coinvolgono molte popolazioni, sembra spinte da un unico motivo, individuabile nello stesso sconvolgimento interplanetario in generale.

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Ed ancora sembra che i terremoti devastanti ed i maremoti, spazzerebbero via gran parte dell’umanità e che ciclicamente quando questo avviene, alcuni gruppi di extraterrestri arriverebbero a salvare i superstiti per riportali sulla terra a cose finite, e ripopolare il pianeta con una nuova civilizzazione.

Mentre le super tempeste martellano il globo, ed abbiamo da poco salutato il vecchio catastrofico anno, che porterà carestie ed altri problemi altrettanto gravi in questo corrente, sembra che i poli magnetici abbiano accelerato il loro slittamento, e che i movimenti delle placche stiano letteralmente spaccando in due l’Africa, come dice il geologo Cynthia Ebinger dell’università di Rouchester (New York) rilasciando un intervista ad una emittente televisiva Tedesca, sembra che il nord africa stia subendo un rapido mutamento climatico, accompagnato da una serie di scosse telluriche sotto tutto il deserto, mentre i vulcani dell’area sembrano aumentare la loro temperatura.

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Nel mentre sembra che come nel film 2012 lo Yellowstone abbia aumentato la sua attività sia tellurica che magmatica, e cresce la paura negli USA, i quali notizia (di questi giorni), abbiano redatto e messo in pratica un programma di emergenza gestito ed elaborato dal FEMA (vedi anche: Tra crisi alimentare, e rischio rivolta e guerre (FEMA, DGSE, SVR ed altre agenzie in combutta?) ), il quale si prepara proprio per affrontare una serie di eruzioni vulcaniche catastrofiche negli USA, lo scopo di questo programma di emergenza, è di fare sopravvivere il maggior numero possibile di persone, e creare una rete di distribuzione dei beni di prima necessità per un periodo di 10 giorni. Le notizie dallo Yellowstone provengono da un illustre studioso dell’area, lo scienziato Michio Kaku.

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Mentre nel mondo orientale prendono i fatti sul serio, e si lasciano addirittura trasportare dalla paura dei presunti incombenti disastri, in occidente c’è la prendiamo a ridere e sfottiamo letteralmente chi parla di queste cose, ed a detta di chi ride, fa solo propaganda per speculazione o allarmismo infondato e senza scientifiche conferme.

Il Dottor Brad Carter, docente di fisica all’università del sud Queensland lancia un allarme ed avverte che entro la fine del 2012 sarà visibile un secondo sole dal nostro pianeta; mentre molti penseranno subito a Nibiru, lo scienziato specifica subito che si tratterà dell’esplosione in supernova della stella Betelgeus, che per circa due settimane sarà visibile come un secondo sole, e poi lentamente sciamerà, questa si trasformerà in seguito alla sua implosione (dovuta alla sua perdita di massa) ed il conseguente collasso.

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Brad continua dicendo che Immanuel Velycovsky nei suoi testi diceva il vero, infatti la terra ciclicamente ha subito e subirà catastrofi interplanetarie e sconvolgimenti anche degli esseri viventi, e che ciò accade da molto tempo prima della comparsa dell’uomo sulla terra.

Poi procede con una serie di citazioni di personaggi storici che avrebbero avuto un ruolo importante nella diffusione di notizie, e nel contrastare presunte forze occulte che vorrebbero tenerci all’oscuro per poterci manipolare e distruggere, e di una fazione che da millenni lotta per contrastarli e salvare l’umanità. In alcuni punti ritengo il discorso poco chiaro, ma sembra di intuire che ci siano in agguato anche altre razze extratteresti, che potrebbero trarre vantaggio dalla nostra estinzione o distruzione.

In questo articolo per conseguenza a quello a cui mi ispiro, sembro fare riferimento a molteplici miti moderni ed antichi, non che a racconti letterari o cinematografici di importanza culturale come 2001 odissea nello spazio ed i successivi 2002 e 2010 l’anno del contatto, dove appunto siamo testimoni della nascita di un nuovo sole e dell’incontro con una forma di vita superiore (i monoliti).

Colgo l’occasione per ricordarvi, che in questo momento uno o tre oggetti di proporzioni giganti starebbero venendo in direzione della Terra, e che alcuni scienziati della NASA hanno teorizzato l’esistenza di Tyche un gigante planetario oscuro di almeno 4 masse gioviane (vedi anche: Nibiru, Thyke e Nemesis, tra scoperte planetarie e miti in questo blog), o presumibilmente con maggiore possibilità di una nana bruna con temperatura tanto fredda in superficie da non emanare luce e non essere visibile con normali tecnologie.

http://www.segnidalcielo.it/index.php/s ... tastrofici


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MessaggioInviato: 17/02/2011, 12:17 
Tutto l'emisfero nord è sotto il ghiaccio. E l'effetto serra che fine ha fatto?
By Edoardo Capuano - Posted on 07 febbraio 2011
http://www.ecplanet.com/node/2291

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L'immagine diffusa dalla National Oceanic And Atmospheric Association (NOAA) mostra il globo terrestre come non l'avevamo mai visto: l'emisfero nord è letteralmente sepolto dalla neve, dal Circolo Artico fino all'Europa.

Questa foto è stata realizzata con diversi satelliti di agenzie governative americane.

Nella pagina del NOA si descrive l'evento in questo modo:

La criosfera (aree coperte da ghiaccio, neve, ghiacciai, o permafrost) è una parte estremamente dinamica del sistema globale. Mutamenti di stagione e del clima generano grandi cambiamenti nell'ambito della criosfera terrestre. I dati provenienti dai satelliti danno la possibilità agli scienziati di tenere costantemente sotto controllo queste aree.

Dati a infrarossi e microonde da più satelliti, tra cui il NOAA's GOES Imager e il POES AVHRR, US Air Force DMSP/SSMI, e il EUMETSAT MSG/SEVIRI sensors vengono combinati per creare queste mappe giornaliere che rilevano la copertura globale di neve e la copertura di ghiaccio del pianeta. L'impiego di più set di dati fornisce relativamente elevata risoluzione spaziale (circa 4 km / pixel), le mappe giornaliere in qualsiasi condizione meteorologica. La luce blu indicano le aree di ghiaccio misura del mare, mentre i colori bianco indicare tutte le altre aree coperte di neve.

Cliccando qui potete accedere alla cartini nel portale 'NOAA Environmental Visualization Laboratory'

Cliccando qui potete accedere alla cartini ad alta risoluzione nel portale 'NOAA Environmental Visualization Laboratory'

Segnalato da: Cristina Bassi - cafedehumanite.blogspot.com / Traduzione delle descrizione del NOA a cura di: Edoardo Capuano / Fonte: NOAA Environmental Visualization Laboratory



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MessaggioInviato: 12/03/2011, 21:28 
Come il nucleo terestre influenza il clima

I movimenti del nucleo esterno fluido disturbano il campo magnetico e la sua capacità di protezione dai raggi cosmici che a loro volta influenzano la formazione della copertura nuvolosa del pianeta

L'ultima conferma, sia pure indiretta, dell'influenza delle attività umane sul clima viene non da osservazioni dell'atmosfera, degli oceani o della superficie terrestre, ma del nucleo terrestre.

Una ricerca condotta da geofisici del Jet Propulsion Laboratory della NASA e dell'Università Diderot di Parigi, pubblicata sul Journal of Climate indica infatti una stretta correlazione fra le fluttuazioni naturali nella durata del giorno e l'esistenza di fluttuazioni naturali nelle temperature superficiali del pianeta, una volta che queste siano depurate degli effetti attribuibili ai gas serra legati alle attività dell'uomo.

La lunghezza del giorno, inteso come tempo necessario a una rotazione completa della Terra attorno al suo asse, fluttua leggermente attorno al valore medio di 24 ore. Nel corso di un anno la durata varia di circa un millisecondo, allungandola in inverno e riducendola in estate.

Ma la durata del giorno subisce anche fluttuazioni su periodi più lunghi, poliennali (due volte al decennio), decennalei e su periodi di diversi decenni, sui 65 e gli 80 anni, con variazioni per quest'ultimo tipo di fluttuazioni che arrivano ai 4 millisecondi.

Queste fluttuazioni sono troppo grandi per essere spiegate dai movimenti dell'atmosfera e delle masse oceaniche, e sono legate ai flussi di metallo liquido presenti nel nucleo terrestre, che possono essere dedotti dalle variazioni nel ampio magnetico del pianeta.

Già studi precedenti avevano rilevato una correlazione fra variazioni nella durata del giorno, e fluttuazioni fino a 0,2 °C nella media globale a lungo termine dell'aria alla superficie terrestre. Nella nuova ricerca i geofisici hanno condotto una revisione di questi studi determinando con maggiore accuratezza e affidabilità i valori relativi alle temperature del pianeta negli ultimi 160 anni, per poi metterli in relazione con i modelli climatici utilizzati nello studio degli effetti dei gas serra.

"La nostra ricerca mostra che negli ultimi 160 anni le variazioni decennali e di più lungo periodo nella temperatura dell'atmosfera terrestre corrispondono ai cambiamenti nella lunghezza del giorno se rimuoviamo il significativo effetto di riscaldamento legato agli effetti dei gas serra antropogenici. Lo studio implica che l'impatto dell'uomo sul clima negli ultimi 80 anni maschera la corrispondenza naturale che esiste fra rotazione della Terra, momento angolare del nucleo e temperatura alla superficie", ha osservato Jean Dickey, che con Steven Marcus e Olivier de Viron ha coordinato lo studio.

Quanto ai meccanismi in gioco i ricercatori ipotizzano che i movimenti del nucleo disturbino l'azione protettiva del campo magnetico rispetto ai raggi cosmici che a loro volta influenzano lla formazione della copertura nuvolosa del pianeta, che altera la quantità di luce solare riflessa nello spazio e intrappolata in atmosfera.

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it ... ma/1347081


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MessaggioInviato: 05/04/2011, 13:33 
Buco ozono: registrato record sull'Artico
Esa: venti molto forti hanno isolato la massa atmosferica sul Polo Nord


05 aprile, 13:22

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http://www.ansa.it/web/notizie/canali/e ... 37487.html

ROMA - Una perdita record di ozono sull'Artico e' stata registrata in marzo dal satellite Envisat dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Il fenomeno e' stato causato da venti molto forti che hanno isolato la massa atmosferica sul Polo Nord, generando temperature molto basse. Questa massa d'aria fredda, per effetto della luce solare, ha rilasciato in marzo prodotti dei clorofluorocarburi (Cfc), come atomi di cloro e bromo, veri e propri distruttori dell'ozono.

Sull'argomento e' intervenuta anche l'Organizzazione metereologica mondiale (Omm). La distruzione è dovuta alla persistenza nell'atmosfera di sostanze nocive e ad un inverno molto freddo nella stratosfera, spiega l'Omm da Ginevra. Le osservazioni diffuse dall'ente internazionale rivelano che la colonna di ozono ha registrato una perdita di circa il 40% in questa regione tra l'inizio dell'inverno e la fine di marzo. Il precedente record per la distruzione dell'ozono era stato di una perdita di circa il 30% su tutto l'inverno. Per l'Omm, il grado di distruzione dello strato di ozono nel 2011 sopra l'Artico è senza precedenti, ma era prevedibile. Gli esperti avevano infatti annunciato che una grande perdita di ozono sopra l'Artico era possibile nel caso di un inverno stabile e freddo nella stratosfera.

Questa perdita record si è verificata nonostante un accordo internazionale che ha ridotto notevolmente la produzione e il consumo di sostanze nocive per l'ozono (come i clorofluorocarburi e gli halon ) a causa della lunga durata di vita di queste sostanze. Saranno necessari decenni prima che la loro concentrazione torni ai livelli precedenti al 1980, un obiettivo fissato nel Protocollo di Montreal sullo strato di ozono.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 09/04/2011, 00:32 
Trovo questa notizia che mi ha lasciato a dir poco basito, fosse capitata in una zona desertica avrei potuto glissarci sopra ma non in Germania.

Germania: tempesta sabbia, 10 morti in mega-incidente

La sabbia ha invaso l'autostrada A19 riducendo quasi a zero la visibilita' e causando tamponamenti a catena
08 aprile, 21:04

BERLINO - Una tempesta di sabbia ha causato oggi un mega-incidente stradale nel nord della Germania, coinvolgendo una quarantina di veicoli e provocando la morte di 10 persone. Lo ha reso noto la polizia.

La sabbia ha invaso l'autostrada A19 riducendo quasi a zero la visibilita' e causando tamponamenti a catena: il portavoce della polizia di Rostok ha riferito che tra gli automezzi coinvolti vi sono anche tre camion, tra i quali uno trasportava sostanze pericolose. Diversi veicoli sono andati a fuoco. La polizia non e' stata in grado di dire quanti automobilisti siano rimasti feriti.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 89045.html

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Altre shockanti foto

http://www.ultimissimeauto.com/tempesta ... incidente/

Il commento de Il Giornale non lascia spazio alla fantasia.

Una tempesta di sabbia fa strage in Germania 10 morti in autostrada


Rostock - Se non fosse vero bisognerebbe premiare la fantasia di chi, scrittore o sceneggiatore, si è inventato la scena. Oltre 40 veicoli sono rimasti coinvolti in un incidente a catena, causato da una tempesta di sabbia, sull’autostrada A19 nei pressi di Rostock, nel Mecklemburgo Pomerania, est della Germania: almeno dieci automobilisti hanno perso la vita, decine i feriti. Lo scrive il sito del giornale tedesco Spiegel. l’incidente a catena avrebbe causato un enorme incendio, che spiega l’elevato numero di vittime, almeno cinque, secondo i primi dati della polizia. l’incidente è avvenuto attorno alle 12,30 di oggi.

http://www.ilgiornale.it/esteri/germani ... comments=1

Le foto dal giornale tedesco Spiegel.

http://www.spiegel.de/fotostrecke/fotos ... 66647.html



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"Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
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MessaggioInviato: 11/04/2011, 00:53 
Cita:
Hynekeniano ha scritto:

Trovo questa notizia che mi ha lasciato a dir poco basito, fosse capitata in una zona desertica avrei potuto glissarci sopra ma non in Germania.

Germania: tempesta sabbia, 10 morti in mega-incidente

La sabbia ha invaso l'autostrada A19 riducendo quasi a zero la visibilita' e causando tamponamenti a catena
08 aprile, 21:04

BERLINO - Una tempesta di sabbia ha causato oggi un mega-incidente stradale nel nord della Germania, coinvolgendo una quarantina di veicoli e provocando la morte di 10 persone. Lo ha reso noto la polizia.

La sabbia ha invaso l'autostrada A19 riducendo quasi a zero la visibilita' e causando tamponamenti a catena: il portavoce della polizia di Rostok ha riferito che tra gli automezzi coinvolti vi sono anche tre camion, tra i quali uno trasportava sostanze pericolose. Diversi veicoli sono andati a fuoco. La polizia non e' stata in grado di dire quanti automobilisti siano rimasti feriti.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 89045.html

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Altre shockanti foto

http://www.ultimissimeauto.com/tempesta ... incidente/

Il commento de Il Giornale non lascia spazio alla fantasia.

Una tempesta di sabbia fa strage in Germania 10 morti in autostrada


Rostock - Se non fosse vero bisognerebbe premiare la fantasia di chi, scrittore o sceneggiatore, si è inventato la scena. Oltre 40 veicoli sono rimasti coinvolti in un incidente a catena, causato da una tempesta di sabbia, sull’autostrada A19 nei pressi di Rostock, nel Mecklemburgo Pomerania, est della Germania: almeno dieci automobilisti hanno perso la vita, decine i feriti. Lo scrive il sito del giornale tedesco Spiegel. l’incidente a catena avrebbe causato un enorme incendio, che spiega l’elevato numero di vittime, almeno cinque, secondo i primi dati della polizia. l’incidente è avvenuto attorno alle 12,30 di oggi.

http://www.ilgiornale.it/esteri/germani ... comments=1

Le foto dal giornale tedesco Spiegel.

http://www.spiegel.de/fotostrecke/fotos ... 66647.html




Tempesta di sabbia in Germania, casualmente vengono sospese le immagini satellitari su SAT24

By Edoardo Capuano - Posted on 10 aprile 2011

Clicca per ingrandireInsolita tempesta, insolita siccità....

È molto singolare che le immagni satellitari, dalle 13.00 alle 13.30 quando, la tempesta stava avvenendo, abbiano avuto un black out (l'intervallo dell'orario è approssimativo e basato sugli intervalli dell'archivio di sat24).

Le notizie nazionali non riportano alcun orario circa l'avvenimento. Abbiamo un giornale locale che scrive "..tempesta di sabbia oggi alle ore 12.30" e lo Spiegel.

E' stato riportato in questo video su youtube:

[BBvideo]7uYAe26iSBQ&feature=player_embedded[/BBvideo]

Immagini da SAT24

Ricapitoliamo con le seguenti immagini:

Prima della tempesta, ore 12.45:

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Dalle 13.00 alle 13.30:

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Alle 13.45, dopo il verificarsi della tempesta:

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Un testimone afferma:

“La tempesta di sabbia non era prevedibile. Stavo attraversando il bosco con un tempo ottimo, cielo azzurro. Ai bordi del bosco all'improvviso è stata tagliata la vista.. La gente sulla strada non aveva alcuna possibilità, si è schiantata nel buio lanciandosi dentro il luogo dell'incidente. È stato orribile”.

Clicca qui per vedere tutte le foto del disastro.

Clicca qui per leggere il breve articolo del quotidiano «Il Giornale».

Fonte: nonvotarechitiavvelena.blogspot.com

http://www.ecplanet.com/node/2413

[8)]


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MessaggioInviato: 08/05/2011, 19:07 
Sotto gli oceani grandi quantità di vulcani ancora attivi: non sono le attività umane quindi a surriscaldare le acque...

Vulcano sottomarino2 Maggio 2011 - Lo scorso mese, l'Istituto Filippino di Vulcanologia e Sismologia (the Philippine Institute of Volcanology and Seismology -Phivolcs) ha annunciato che la temperatura dell'acqua nel cratere principale del vulcano Taal nelle Filippine è salita da 86.9 gradi Fahrenheit a 88.7 gradi Fahrenheit (da 30.5C a 31.5C), un segno che il vulcano potrebbe eruttare a breve. Ma non è solo il lago che si sta riscaldando.

Nel marzo di questo anno, la temperatura dell'acqua del lago vulcanico del monte Ruapehu in Nuova Zelanda ha raggiunto una temperatura sorpendente di 105.8 gradi Fahrenheit (41C): la temperatura più alta mai raggiunta da quando il lago è stato ristabilito nel 2002, hanno detto i vulcanologi dell'Istituto di Scienze Nucleari e Geologiche (GNS) della Nuova Zelanda

"La tenmperatura più alta registrata è stata di 42.5°C (108.5F) nel maggio 2003", ha detto Agnes Mazot, la vulcanologa del GeoNet.

"La temperatura del lago del cratere è la misura della quantità di calore vulcanico che viene da Ruapehu," ha aggiunto la Mazot.

(...) il lago del cratere del Monte Ruapehu's è largo circa 1/4 di miglioe lungo 1/3 di miglio. Non solo è lunga di notevole misura, ma è circondato completamente da neve e ghiaccio.

Con tutti i diritti questo lago di alta montagna dovrebbe essere ghiacciato. Invece, è più caldo dell'acqua calda del rubinetto.

(...) Abbiamo detto solo di 2 vulcani e 2 laghi...Ora moltiplicate questo per migliaia. Immaginate se ce ne fossero migliaia che eruttano fuoco tutti allo stesso tempo. Ed immaginate che questi vulcani si trovino nelle profondità dell'oceano.

(...) il mese scorso un articolo sul Science Daily (Mar. 28, 2011) asseriva che "tra il 75 e l' 80 percento di tutta l'attività vulcanica sulla Terra ha luogo nelle profondità del mare".

20 anni fa, quando cominciai la mia ricerca per Not by Fire but by Ice, gli scienziati pensavo che ci potrebbero essere 10.000 vulcani sottomarini in tutto il mondo. Credevano anche che l' 80 percento dell'attività vulcanica accadesse sott'acqua.

Poi nel 1993, dei geofisici marini a bordo del Melville scoprirono 1.133 vulcani sottomarini, precedentemente non mappati, al largo delle coste dell'isola di Pasqua.

(...) Tutto questo in un'area relativamente piccola di soli 55.000 miglia quadrate, circa la misura dello stato di New York.

(...) Questo era il 1993: oggidì gli scienziati stimano che ci siano più di 3milioni di vulcani sottomarini!

(...) Secondo l'indagine Batiza, la placca centrale del Pacifico contiene da sola dai 22.000 ai 55.000 vulcani sottomarini, con almeno 2000 di loro considerati attivi!

(...) Passare dai 10000 vulcani sottomarini a più di 3milioni in meno di 20 anni, indica quanto poco sapevamo - e quanto ancora ora sappiamo - di questa incredibile forza della natura. Ne sappiamo di più sulla luna.

Lo stesso potrebbe essere detto sulla conoscenza dell'Artico.

Durante l'ultima era glaciale, quando gran parte del Canada era coperto da uno spesso strato di ghiaccio di 1-2 miglia di spessore, solo uno strato sottile di ghiaccio galleggiante copriva l'Oceano Artico (più o meno come oggi).

Clicca per ingrandire Questa mancanza di ghiaccio da lungo pone un enigma per gli scienziati. Come hanno potuto così tante parti del Canada essere sepolte sotto cosi tanto ghiaccio, mentre l'Oceano Artico è rimasto più o meno lo stesso di oggi?

Aggiungete al mix i vulcani sottomarini.. e il mistero è risolto. L'attività vulcanica nell'Oceano Artico è intensamente maggiore di quanto ci si fosse aspettato.

L'Oceano Artico contiene molti più vulcani sottomarini e mette a disposizione più attività idrotermica, di quanto gli scienziati avessero sospettato.

Guardate ad esempio il Gakkel ridge (spatiacque): una catena montuosa vulcanica gigantesca e sottomarina, che si estende per 1800 km al di sotto dell'Oceano Artico dal nord della Groenlandia alla Siberia. Con le sue vette di 3 miglia, il Gakkel ridge, è più possente delle Alpi.

Nel 2006, 2 rompighiaccio per la ricerca, l' "USCGC Healy" dagli USA e il tedesco "PFS Polarstern", riunirono le forze nella spedizione internazionale AMORE (Arctic Mid-Ocean Ridge Expedition). A bordo c'erano scienziati del Max Planck Institute di Chimica ed altre istituzioni internazionali.

Gli scienziati si aspettavano di trovare che il Gakkel ridge mostrasse una attività vulcanica "anemica". Invece, trovarono "attività magmatica sorprendentemente forte nell'Ovest ed Est del ridge ed una delle più forti attività idrotermiche mai viste negli spartiacque medio oceanici". Anzi, il magma era "intensamente più elevato" di quanto atteso.

Le sorgenti idrotermiche calde sul letto dell'oceano erano molto più abbondanti del previsto.

(...) Dunque... se un singolo vulcano può riscaldare un lago di alta montagna fino a 108°F, immaginatevi cosa potrebbe fare all'Oceano Artico, una catena di vulcani sottomarini, lunga 1100 miglia.

Ed immaginate anche cosa potrebbero fare migliaia di vulcani sottomarini al resto degli oceani del mondo.

(...) Oppur guardate la lava incandescente (2,350gardi) che si riversa quasi costantemente nell'oceano intorno alle Hawaii.

Abbiamo ancora molto da imparare sui vulcani sottomarini, ma mentre stiamo aspettando.. PER FAVORE SMETTETE DI CONDANNARE GLI UMANI PER SURRISCALDARE LE ACQUE DEL MARE. NON ABBIAMO NULLA A CHE FARE CON QUESTO.

http://www.ecplanet.com/node/2468


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io studio ingegneria ambientale e fra i vari esami studio proprio il cambiamento climatico
vi posso assicurare che è cosa saputa e risaputa, da parte di tutti gli scienziati e praticamente tutti i governi (ah usa usa.......) sono cosci che servono cambiamenti forti per limitare la CO2, causa principale dell'innalzamento della temperatura

ho letto velocemente molti articoli qua postati... molti sono un po strambi, paragonabili a gente che dice "il fumo fa bene"

per farvi un'idea semplice del global warming vi invito a guardare il film documentario di al goore



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Gas serra: falsi i dati sulle emissioni europee

1 settembre 2011 10:10

http://informarexresistere.fr/2011/09/0 ... i-europee/

- di Angela Lamboglia -

Secondo una ricerca condotta in Svizzera, l’Europa produce il doppio delle emissioni di gas a effetto serra dichiarate. Maglia nera per l’Italia, i cui valori sarebbero compresi tra le 10 e le 20 volte in più rispetto ai dati ufficiali.

Il trifluorometano (HFC-23) è un gas alogenato a effetto serra, con una vita atmosferica di circa 270 anni e un potenziale di riscaldamento di gran lunga superiore a quello del CO2. Si tratta di un gas ampiamente utilizzato nei sistemi di condizionamento e refrigerazione, ma anche per la produzione di polimeri come il teflon, di cui i Paesi aderenti al protocollo di Kyoto sono tenuti a segnalare la produzione e la quantità di emissioni generate.

Il sospetto di misurazioni non veritiere era da tempo nell’aria. Alcune proiezioni mostravano già come la Cina e altri Paesi emergenti non stessero dichiarando i livelli di emissione in maniera corretta. Ora, però, una ricerca condotta dall’EMPA – laboratori federali svizzeri di scienza dei materiali e tecnologia – mostra come a dichiarare il falso siano in primo luogo gli europei e in particolare l’Italia, l’Olanda e la Gran Bretagna.

In uno studio (http://www.euractiv.com/sites/all/eurac ... C-23_0.pdf) pubblicato recentemente sulla rivista Geophysical Research Letters, i ricercatori dell’istituto elvetico hanno dimostrato che le informazioni fornite dagli Stati dell’Europa occidentale non corrispondono alla realtà: con l’esclusione di Francia e Germania, le emissioni di gas fluorurati tendono a superare i dati ufficiali in misura compresa tra il 60 e il 140%.

In Italia tali emissioni si collocherebbero tra le 10 e le 20 volte al di sopra di quanto dichiarato.


Difficile individuare le responsabilità.

Gli accordi internazionali, e nel caso specifico il protocollo di Kyoto, non prevedono che un’autorità indipendente verifichi i risultati effettivamente raggiunti dai Paesi aderenti, così la valutazione si limita di fatto ad un’autovalutazione da parte degli Stati, sulla base delle informazioni fornitegli direttamente dalle imprese.

Anche le responsabilità delle aziende sono difficili da accertare. Per l’Italia, ad esempio, il mirino è puntato in particolare contro la Solvay Solexis di Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria, uno stabilimento di produzione presso il quale è stata confermata la presenza di scorie di gas HFC-23, ma di cui non è stato finora possibile dimostrare se siano state ventilate nell’atmosfera.

A livello europeo, la regolamentazione circa l’utilizzo di questi gas, la Direttiva 2006/40/CE, è al momento oggetto di una revisione da parte della Commissione, le cui proposte sono attese per il prossimo 11 ottobre.

L’introduzione di un organismo di controllo indipendente non sembra essere al vaglio dei funzionari UE, ma alcuni Stati europei, Danimarca in testa, sono propensi a vietare del tutto l’HFC-23, come passaggio indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi comunitari di riduzione delle emissioni inquinanti.

L’Italia e altri Paesi membri sono contrari a questa ipotesi, soprattutto a causa della partecipazione finanziaria ad alcuni progetti di compensazione dei gas HFC-23, nell’ambito del cosiddetto Clean Development Mechanism (CDM). Un meccanismo già in sé controverso per la nota prassi di produrre appositamente gas serra in eccesso con il fine di distruggerlo e ottenere certificati di riduzione delle emissioni (CER) da rivendere.

La Commissione potrebbe, tuttavia, optare per una eliminazione graduale degli HFC, imponendo limiti progressivi ai consumi ammissibili nei diversi settori. Tra le priorità figurano i sistemi di condizionamento delle automobili, per i quali una significativa riduzione dell’uso di fluorurati è prevista entro il 2017.

http://www.ilcambiamento.it/inquinament ... sioni.html



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MessaggioInviato: 01/09/2011, 22:59 
Cita:
SuperFede ha scritto:

io studio ingegneria ambientale e fra i vari esami studio proprio il cambiamento climatico
vi posso assicurare che è cosa saputa e risaputa, da parte di tutti gli scienziati e praticamente tutti i governi (ah usa usa.......) sono cosci che servono cambiamenti forti per limitare la CO2, causa principale dell'innalzamento della temperatura

ho letto velocemente molti articoli qua postati... molti sono un po strambi, paragonabili a gente che dice "il fumo fa bene"

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Mmmm, forse mentre eri impegnato a preparare l'esame ti sei perso qualche puntata del ClimaGate e i dati relativi al GW sugli altri corpi del sistema solare.
[:o)]



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Cita:
Clima: ghiacci dell'Artico al minimo
Secondo Greenpeace e' segnale impatto cambiamenti

16 settembre, 17:14

(ANSA) - ROMA, 16 SET - La contrazione dei ghiacci dell'Artico quest'anno ha raggiunto il secondo livello piu' basso della storia. Lo ha annunciato National Snow and Ice Center statunitense e Greenpeace - che ha una missione di studio sui ghiacci al Polo Nord a bordo della nave rompighiaccio Arctic Sunrise - commenta che ''si tratta di un chiaro segnale dell'impatto dei cambiamenti climatici sulla calotta polare''.

Il precedente record di riduzione, nel 2007, coincideva con un periodo di forti anomalie climatiche.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 30711.html



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Cita:
Antartide: ghiacciaio sta crollando,atteso iceberg gigante
Immagini nasa mostrano le crepe, distacco in pochi mesi

http://www.ansa.it/web/notizie/speciali ... 05302.html


Cita:
NASA Airborne Mission Maps Remote, Deteriorating Glaciers
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NASA's Operation IceBridge Maps Remote, Deteriorating Glaciers
NASA's airborne expedition over Antarctica this October and November has measured the change in glaciers vital to sea level rise projections and mapped others rarely traversed by humans.
http://www.nasa.gov/mission_pages/icebr ... c-ice.html



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MessaggioInviato: 11/12/2011, 21:57 
Cita:
MISURAZIONI ACCURATE TRAMITE LA RETE GPS
I ghiacci si sciolgono
E la Groenlandia si innalza

Nelle zone meridionali nel 2010 si sono sciolte 100 miliardi di tonnellate di ghiaccio: il suolo si è alzato di 2 cm in 5 mesi
[tbfw]Immagine
In rosso le aree che si sono
innalzate maggiormente
(da Ohio State University)[/tbfw]
MILANO - L'estate supercalda del 2010 ha fatto sciogliere qualcosa come 100 miliardi di tonnellate di ghiaccio nella Groenlandia meridionale. Senza il peso del ghiaccio, il terreno si è innalzato in alcune località di 2 centimetri in soli cinque mesi. I dati, rilevati dalla rete Gps groenlandese Gnet, sono stati resi noti il 9 dicembre da Michael Bevis di Ohio State University nel corso dell'annuale convegno dell'Unione geofisica americana che si è svolta a San Francisco.
ISOSTASIA - Il fenomeno dell'innalzamento del terreno, una volta che non viene più compresso dal peso di una massa ghiacciata, è ben noto ai geologi e viene definito isostasia. Anche la Scandinavia, per esempio, si sta innalzando dalla fine dell'ultima glaciazione avvenuta circa 15 mila anni fa.

INNALZAMENTO - Anche le zone più lontane dalle regioni meridionali della Groenlandia che hanno subito nel 2010 la maggiore perdita di massa ghiacciata, hanno avuto un innalzamanto del suolo pari a circa 5 millimetri, solo le stazioni di misurazione dell'estremo nord sono rimaste stabili.

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... 00f8.shtml


Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 11/12/2011, 21:59, modificato 1 volta in totale.


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