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MessaggioInviato: 21/09/2010, 11:23 
Siamo seri, leggiamo questo! http://blog.libero.it/uforicerche/


Ultima modifica di Ufologo 555 il 21/09/2010, 11:23, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 22/09/2010, 18:51 
Innalzamento dei mari. Appello per gli abitanti delle isole Carteret costretti a far fagotto
http://www.blogeko.it/2010/innalzamento ... r-fagotto/

Profughi climatici. Gli abitanti delle isole Carteret (Papua Nuova Guinea) stanno trasferendosi in una seconda patria per mettersi al riparo dall’innalzamento del livello dei mari. Più o meno come le Maldive..

Un’organizzazione umanitaria sta cercando di aiutarli a mantenere la loro identità nelle nuove case sull’isola di Bouganville, ad un ottantina di chilometri a Nord, e ha lanciato un appello per ricevere aiuto dall’Australia.

Una foto è sufficiente a capire perchè gli abitanti delle isole Carteret devono fare fagotto.

Le isole Carteret (dette anche Cartaret, o Tulun o ancora Kilinailau) sono un pugno di atolli abitati da poco più di un migliaio di persone. Negli ultimi cinque anni tempeste e maree stanno mangiandosi la terra un boccone per volta.



Il fenomeno è attribuito al global warming, l’aumento delle temperature innescato dalle attività umane, con conseguente innalzamento dei mari.

Il progetto della rilocalizzazione prevede che gli abitanti delle isole Carteret continuino ad abitare insieme, per mantenere il senso della comunità, e che si guadagnino da vivere in modo indipendente ed autonomo.

L’organizzazione che cerca di aiutarli a mantenere la propria identità si chiama “Tulele Peisa”, che significa “cavalcare le onde per conto nostro”.

Su Abc gli abitanti delle isole Carteret chiedono l’aiuto dell’Australia:
http://www.abc.net.au/news/stories/2010 ... 013080.htm



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MessaggioInviato: 23/09/2010, 10:05 
ALASKA, SCATTA L'ALLARME ESTINZIONE PER IL TRICHECO
http://www.leggo.it/articolo.php?id=79677


Tragico declino dei trichechi in Alaska: gli scienziati del Us geological survey (Usgs)temono che la diminuzione di ghiaccio marino artico potrebbe aver causato una migrazione di massa sulla terra ferma «senza precedenti». Lo studio, come riportato dal Guardian, ha rivelato un raro spostamento di migliaia di trichechi lungo la costa: dal monitoraggio, effettuato attraverso un sistema di riconoscimento elettronico via satellite , hanno scoperto che un numero enorme di esemplari (da 10.000 a 20.000),soprattutto madri e cuccioli, si è «trasferito» nella parte del Chukchi Sea, all'estrema punta occidentale dell'Alaska divenendo così «molto» più vulnerabile. Un fenomeno singolare e preoccupante che potrebbe, secondo i ricercatori, segnalare il pericolo di un imminente estinzione del mammifero marino per colpa dei cambiamenti climatici. Lo studio dell'Usgs ha messo in evidenza come il ghiaccio marino artico in questo mese sia sceso al suo terzo livello più basso nella storia e come per questo motivo l'intera calotta Chuckchi potrebbe trovarsi ad essere priva di ghiaccio durante agosto settembre e ottobre entro la fine di questo secolo. A conseguenza di ciò gli scienziati lanciano l'allarme: le probabilità di estinzione o di grave declino demografico entro il 2095 del tricheco arrivano a toccare il 40%. «A meno che non riduciamo drasticamente le nostre emissioni di gas serra, il tricheco è su una traiettoria che lo porterà all'estinzione», ha commentato Rebecca Noblin, direttore al Centre for Biological Diversity.



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MessaggioInviato: 04/10/2010, 17:00 
2010: i dati sul caldo e sul riscaldamento globale

Le temperature estive più fredde rispetto al 2009 si giustificano con un moderato fenomeno La Niña che ha rimpiazzato un moderato El Niño


Un'ondata di calore senza precedenti ha investito durante l'estate scorsa l'Europa dell'Est, associata a un'intensa siccità e a incendi forestali nei dintorni di Mosca. Allo stesso modo, una successione di giorni eccezionalmente caldi nell'est degli Stati Uniti, ha messo in crisi la fornitura di energia elettrica e portato all'evacuazione di alcuni reparti ospedalieri.

Entrambi gli episodi hanno riacceso il dibattito pubblico sugli effetti del global warming. Ma da una prospettiva globale, quanto è stata calda la scorsa estate? È proprio da attribuire al global warming l'ondata di caldo? A tali questioni hanno voluto dare una risposta i ricercatori del Goddard Institute for Space Studies (GISS) della NASA di New York City, coordinati dal direttore dello stesso GISS, James Hansen.

Dall'analisi delle temperature estive, è emerso come globalmente il periodo da giugno ad agosto sia stato la quarta estate più calda degli ultimi 131 anni, ossia da quando sono disponibili registrazioni strumentali regolari su scala globale. Gli stessi mesi del 2009, per contro, erano classificati in seconda posizione. Le temperature leggermente più fredde si giustificano con un moderato fenomeno La Niña (temperature più basse del normale nell'Oceano Pacifico equatoriale) che ha rimpiazzato un moderato El Niño (temperature più elevate del normale nella stessa regione).

Come parte del loro studio, Hansen e colleghi hanno pubblicato una serie di grafici che aiutano a spiegare perché la percezione, spesso errata, delle temperature globali abbia una notevole variabilità da una stagione con l'altra. Per esempio, le temperature estive negli Stati Uniti e nell'Europa dell'Est ha creato l'impressione di un'accelerazione del global warming, mentre quelle insolitamente fredde nelle stesse regioni aveva creato la percezione opposta. I dati globali dimostrano tuttavia come tali conclusioni siano errate.

Resta confermato in ogni caso che l'ondata di calore in Russia è stata altamente inusuale, e la sua intensità ha superato qualunque record di temperatura dagli anni ottanta dell'Ottocento, da quando cioè sono disponibili registrazioni globali. Alcuni meteorologi e paleoclimatologi russi sostengono che il paese non ha mai sperimentato una simile ondata di calore negli ultimi 1000 anni o che simili eventi si verificano con una frequenza di una volta ogni 15.000 anni.

Alla luce di ciò, in ogni caso, resta aperto il dibattito sul fatto che il riscaldamento globale sia o meno la causa di tali eventi estremi. La risposta non è semplice. I fenomeni climatici e meteorologici locali sono determinati da una moltitudine di fattori, e nessuno di essi può essere ricondotto in modo sicuro al global warming. In questo senso non è possibile affermare che il caldo di Mosca ne sia un effetto.

Se però si formula il problema in un'altra forma: “Un evento come quello di Mosca sarebbe potuto succedere se il biossido di carbonio fosse rimasto ai livelli preindustriali?” la risposta è chiaramente no, come sottolinea lo stesso Hansen.


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MessaggioInviato: 11/10/2010, 09:16 
Nuova sorprendente previsione climatica di David Archibald di una nuova possibile glaciazione

http://www.salviamoci2012.eu/forum/news.asp?id=73


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MessaggioInviato: 12/10/2010, 14:34 
Intanto accorperei un po' di topic sull medesimo argomento:

Cita:



Infine:
Lettera di Harold Lewis, professore emerito di Fisica all’Università di Santa Barbara

http://thegwpf.org/ipcc-news/1670-hal-lewis-my-resignation-from-the-american-physical-society.html

Traduzione:
http://www.climatemonitor.it/?p=13202

Sintesi:
Cita:
11 ottobre 2010 - ore 16:58
La più grande frode pseudoscientifica mai vista
http://www.ilfoglio.it/cambidistagione/503

La lettera di dimissioni dalla American Physical Society di Harold Lewis, professore emerito di Fisica all’Università di Santa Barbara (non proprio l'ultimo arrivato). Leggetela tutta. Qui di seguito alcuni passaggi significativi.

[…] il diluvio di denaro è diventato la ragion d’essere della maggior parte della ricerca nella fisica.

E’, naturalmente, la truffa del riscaldamento globale, con (letteralmente) migliaia di miliardi di dollari che la guidano, che ha corrotto così tanti scienziati, e ha travolto l’APS come un’onda anomala. E’ la truffa pseudoscientifica più grande e di maggior successo che ho visto nella mia lunga vita di fisico. Chiunque avesse il minimo dubbio dovrebbe sforzarsi di leggere i documenti del ClimateGate, che lo mettono a nudo (il libro di Montford riporta i fatti molto bene). Non credo che un vero e proprio fisico, anzi, scienziato, possa leggere quella roba senza repulsione. Vorrei anzi quasi fare di quella repulsione una definizione della parola di scienziato.

La dichiarazione spaventosamente tendenziosa dell’APS sui cambiamenti climatici sembra sia stata scritta in fretta da poche persone durante una pausa pranzo, e non è certo rappresentativa delle capacita’ dei membri APS per come li ho a lungo conosciuti.

Alcuni hanno affermato che i fisici di oggi non sono così intelligenti come quelli di una volta, ma non credo che sia un problema. Penso che sia il denaro, esattamente ciò su cui Eisenhower ha lanciato un monito circa mezzo secolo fa. Ci sono infatti migliaia di miliardi di dollari coinvolti, per non parlare della fama e gloria (e frequenti viaggi su isole esotiche) che accompagnano l’essere un membro del club.



Ultima modifica di rmnd il 12/10/2010, 14:42, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 12/10/2010, 15:04 
Grazie rmnd..... molto interessante.



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MessaggioInviato: 12/10/2010, 15:30 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Grazie rmnd..... molto interessante.


Sulla lettera sopra, infatti...invece di spendere 100ia di miliardi di dollari per determinare le cause e gli effetti del global warming, forse quei soldi sarebbero meglio investiti nella ricerca di energie alternative.

Questo perchè non sappiamo ancora se gli idrocarburi incidano o meno (e in quale misura) sul riscaldamento globale; sappiamo però che petrolio e suoi derivati sono altamente nocivi per la salute e per l'ambiente, oltre a tutte le 'menate' geopolitiche con annessi squilibri.



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Cita:
rmnd ha scritto:

Sulla lettera sopra, infatti...invece di spendere 100ia di miliardi di dollari per determinare le cause e gli effetti del global warming, forse quei soldi sarebbero meglio investiti nella ricerca di energie alternative.


Quoto! [:)]



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MessaggioInviato: 12/10/2010, 22:30 
Sorprese dal Sole

L’attività del Sole potrebbe avere effetti inaspettati sul clima del pianeta. Lo avevamo già detto qui http://www.media.inaf.it/2010/10/06/201 ... ie-solari/: “Le macchie solari, collegate all’attività solare – ha spiegato Alessandro Bemporad, ricercatore dell’INAF-OA di Torino, eletto nel 2009 “Fisico solare dell’anno” – aumentano e diminuiscono ciclicamente, senza che ci sia una diretta corrispondenza con le variazioni della temperatura terrestre”.

Recenti osservazioni mostrano addirittura che una diminuzione della quantità complessiva di radiazioni provenienti dal Sole non sempre corrisponde a un calo delle temperature sulla Terra. In particolare, secondo uno studio pubblicato questa settimana su Nature, tra il 2004 e il 2007 l’attività della nostra stella è andata scemando (come avviene normalmente nella fase calante di ogni ciclo solare di 11 anni). Contrariamente alle aspettative, questo sembrerebbe aver riscaldato la Terra anziché raffreddarla. L’energia che ha raggiunto il pianeta alle lunghezze d’onda della luce visibile sarebbe infatti aumentata, in corrispondenza della diminuzione dell’attività solare.

I ricercatori dell’Imperial College di Londra e della University of Colorado ritengono che sia plausibile anche il viceversa: ovvero, che il Sole tenda a raffreddare la Terra nei periodi di maggior intensità. E poiché nell’ultimo secolo l’attività del Sole è andata aumentando, questo significherebbe che in realtà avrebbe mitigato il riscaldamento globale, e non contribuito ad ingigantire il problema.

Si tratta di risultati che potrebbero stravolgere le nostre conoscenze sugli effetti del Sole sul clima. Gli stessi autori preferiscono usare molta cautela, prima di giungere a conclusioni affrettate e categoriche. “Non possiamo salatare alle conclusioni sulla base di quello che abbiamo registrato in un periodo relativamente breve. Abbiamo bisogno di condurre altri studi per esplorare l’attività del Sole e su scale temporali più lunghe”, ha precisato Joanna Haigh, prima firma dell’articolo su Nature, direttore del Dipartimento di Fisica e membro del Grantham Institute for Climate Change dell’Imperial College London. “Se poi ulteriori studi dovessero confermare lo stesso pattern, questo suggerirebbe che potremmo aver sovrastimanto il ruolo del Sole sul riscaldameto globale, anziché averlo sottostimato”.

Fonte: http://www.media.inaf.it/2010/10/06/sorprese-dal-sole/


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MessaggioInviato: 16/10/2010, 17:03 
Il Dr. Archibald conferma: si va verso una Nuova Era Glaciale!

Nel mitico sito di A.Watts, giorni fa è apparso quest’altro incredibile articolo di David Archibald, uno dei primi studiosi solari ad aver creduto che questo minimo solare era davvero qualcosa di importante!
Buona lettura, Simon.
Gli Dei puniscono l’arroganza eccessiva, ma Antonio mi ha chiesto di intervenire per commentare la nuova previsione del Dr.Hathaway sul ciclo 24, ed io non ho potuto rifiutare…

Il numero è ancora sbagliato
Ora il massimo per Hathaway è di 64. Ma probabilmente la migliore stima è di 48, come durante i minimi 5 e 6 (Minimo di Dalton). Abbiamo ancora 4 anni circa prima del massimo, quindi c’è tempo affinchè l’attività solare cresca, come si vede anche dal flusso solare che è a 75, indicando una linea molto piatta di crescita.
La forma è sbagliata
I cicli deboli sono simmetrici. E questo, essendo un ciclo debole, avrà un declino che sarà lungo come la fase di ascesa. Il Dr. Hathaway pensa che la transizione tra ciclo 24 e 25 sia nel 2020, invece sarà nel 2022.
L’anno del massimo è sbagliato
Per il Dr.Hathaway il massimo sarà nel 2013. Ma esso sarà nel 2015 come preanunciato dall’intensità della corona verde del sole, quindi a metà strada del ciclo solare di 12 anni partito a dicembre 2008.
Sulla base del tasso che il Dr.Hathaway si sta pian piano avvicinando alla previsione finale corretta, stimiamo che finalmente egli la inquadrerà con precisione nel 2012!

Infine vorrei fare una previsione basata sul pensiero diuno studio di qualcuno che è ancora rimasto inedito, e cioè che NON VI SARA’ UN INVERSIONE DEI POLI MAGNETICI DURANTE IL PROSSIMO MASSIMO SOLARE! ( che tradotto, significa, Maunder like minimum!)
Col senno di poi, il cico 24 sarebbe dovuto esser stato previsto già alcuni decenni fa, in quello che noi conosciamo come ciclo di Vries. Quest’ultimo è un ciclo di 210 anni, e l’ultimo fu nel 1798, quando iniziò il minimo di Dalton. E questo ciclo è iniziato prorpio 210 anni esatti. Negli ultimi 2000 anni, l’unica volta che il ciclo di Vries saltò, era durante il periodo caldo medievale. Quindi c’è una correlazione del 90%!
Poi Archibald parla della teoria di Svensmark sul rapporto della crescita dei neutroni e della copertura nuvolosa, proponendoci questo eloquente grafico:

Immagine

E da qui prende spunto per parlare senza mezzi termini del Global Cooling che ci attende…secondo Archibald infatti, che cita anche i lavori sulla Drias recente di Brauer et al :
http://geoweb.princeton.edu/people/sigm ... auer08.pdf
ci attendono 21 inverni via via sempre più freddi per l’emisfero nord, ed afferma: ” 3 ci sono già stati, quindi ne rimangono 18, al termine dei quali, il clima shifetrà verso un irreversibile cabiamento votato al gelo, e tutto questo, accadrà entro pochissimo tempo (un anno). Come dicono anche Brauer e coll., fondamentale sarà il feedback negativo a causa del ghiaccio marino…”

Io non so se Archibald ci beccherà o meno, al momento posso solo dire che anni fa quando ancora la Nasa prevedeva che il ciclo 24 sarebbe stato il più forte della storia, lui già diceva che invece sarebbe stato molto debole. Oggi, che il tempo gli sta dando sicuramente ragione, osa spingersi oltre, molto oltre…non so se avete capito, ma il ricercatore parla proprio di una prolungata fase di quiescenza solare (Maunder?) a cui potrebbe seguire non solo una “semplice” peg, ma addirittura una nuova Drias recente!

A cura di Simon

Fonte: http://nemsisprojectresearch.blogspot.c ... verso.html - http://daltonsminima.altervista.org/?p=11877


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Il 2010 nei tre anni più caldi di sempre

Il Giappone non intende prolungare il Trattato di Kyoto se non comprende tutte le nazioni

Il 2010 rischia entrare nella non invidiabile classifica dei tre anni più caldi al mondo da quando esistono dati meteorologici certi. Se però dicembre dovesse risultare particolarmente freddo, l'anno in corso potrebbe scendere dal podio, ma resterebbe sempre nella top ten. Lo ha detto il segretario dell'Organizzazione meteorologica mondiale, Michel Jarraud, parlando a Cancun in occasione della Conferenza mondiale sul Clima dell'Onu. Secondo Jarraud «la decade 2001-2010 ha fatto registrare un nuovo record, quella della più calda mai registrata».

CANCUN - Intanto, giunto al terzo giorno di riunioni e discussioni, il vertice Cop 16 sta già producendo le prime prevedibili frizioni. Il Giappone, infatti, ha fatto sapere di non aver nessuna intenzione di prolungare la durata del Protocollo di Kyoto, in scadenza nel 2012. Secondo il Paese del Sol Levante, il Protocollo (che non è stato ratificato dagli Stati Uniti e non riguarda molte nazioni considerate nel 1990 quando venne firmato "in via di sviluppo" mentre ora sono ai vertici dell'economia mondiale) è «ingiusto» perché copre meno del 30% delle emissioni di gas serra nel mondo. L'Ue vorrebbe rinegoziarlo e avviare allo stesso tempo un negoziato globale. Molti Paesi, guidati dalla Cina, vorrebbero rinnovarlo per altri otto anni. E a Tokyo ha rispostosubito Pechino: «Il Protocollo è un essenziale pilastro del sistema e se collassa si possano immaginare le conseguenze», ha detto il capo negoziatore cinese Su Wei. Nel dibattito entra il Sudafrica, secondo il quale per il continente africano la lotta della povertà è più importante di ogni impegno vincolante alla riduzione dei gas serra. Alla ricerca di un compromesso, l'India propone che tutte le grandi economie, comprese quelle emergenti, dichiarino regolarmente i loro livelli di emissioni. Pessimista il presidente uscente del Brasile, Lula, secondo il quale, data la mancanza a Cancun di tutti i leader mondiali, il vertice è destinato a non produrre risultati di rilievo. A Lula ha risposto il padrone di casa, il ministro messicano dell'Ambiente, Rafael Elvira: «A Cancun saranno raggiunti due accordi: sulla protezione delle foreste e su un fondo di finanziamento per i Paesi più poveri per la lotta contro il riscaldamento globale».

Fonte: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... aabc.shtml


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Freddo record in tutto il pianeta causato dal rallentamento della Corrente del Golfo

By Edoardo Capuano - Posted on 09 gennaio 2011

Grande freddoL'Ufficio russo di studi metereologici, dopo la staordinaria morsa di gelo che ha stretto la Russia e che è stata oggetto di numerose ricerche, è arrivato ad una clamorosa conclusione. Secondo l'ente sopra indicato, in tutta l'Europa e nella parte europea della Russia si è in attesa di una vera e propria era glaciale.

Non è una previsione per i secoli a venire, poiché si indica chiaramente questa stagione come quella in cui l'inverno sarà uno dei più freddi in assoluto, comparabile al gelo che colpì l'Europa circa mille anni addietro.

I climatologi hanno osservato che la Corrente del Golfo del Messico, le cui acque calde mitigano il clima di molte regioni, ha ridotto la sua velocità notevolmente, ossia di un fattore 2.

Questo fenomeno potrebbe portare le temperature minime in alcune zone della Russia e del Nord Europa ad una gamma tra -50 C e -30 C e, nella restante parte dell'Europa, a valori termici compresi tra -30 C e -20 C.

Gli abitanti dei paesi caldi, a differenza di quelli delle plaghe settentrionali, non sono attrezzati a combattere una situazione con temperature tanto rigide, non solo da un punto di vista delle infrastrutture e degli impianti, ma anche in relazione alla fisiologia di persone che sono abituate a vivere in un clima temperato.

http://www.ecplanet.com/node/2146


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La FEMA si prepara ad affrontare eventi climatici catastrofici

By Edoardo Capuano - Posted on 29 gennaio 2011

Fonte: http://www.ecplanet.com/node/2263

Quando la Federal Emergency Management Agency (FEMA) prende una decisione non è certo presa a caso. Se si medita su come stanno le cose a livello planetario allora ci si rende subito conto che gli obiettivi della FEMA potrebbero anche trovare una giustificazione.

Sarebbero i futuri scenari di possibili cataclismi, dovuto ai mutamenti naturali e/o artificiali del clima, ad aver indotto la FEMA a ordinare ben 140 milioni di razioni alimentari sotto forma di kit di emergenza. In particolare, sarebbe stata la previsione di un mega terremoto (Terremoto intraplacca - http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_intraplacca) lungo la faglia di New Madrid.....

Continua>>> http://www.ecplanet.com/node/2263



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MessaggioInviato: 31/01/2011, 08:25 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


La FEMA si prepara ad affrontare eventi climatici catastrofici

By Edoardo Capuano - Posted on 29 gennaio 2011

Fonte: http://www.ecplanet.com/node/2263

Quando la Federal Emergency Management Agency (FEMA) prende una decisione non è certo presa a caso. Se si medita su come stanno le cose a livello planetario allora ci si rende subito conto che gli obiettivi della FEMA potrebbero anche trovare una giustificazione.

Sarebbero i futuri scenari di possibili cataclismi, dovuto ai mutamenti naturali e/o artificiali del clima, ad aver indotto la FEMA a ordinare ben 140 milioni di razioni alimentari sotto forma di kit di emergenza. In particolare, sarebbe stata la previsione di un mega terremoto (Terremoto intraplacca - http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_intraplacca) lungo la faglia di New Madrid.....

Continua>>> http://www.ecplanet.com/node/2263



continuano a dire ufficialmente che i terremoti non si possono prevedere e poi prevedono un terremoto di tale portata a breve termine? Allora c'è veramente da pensare che i terremoti non sono tutti "di natura" oppure si possono prevedere e lasciano "passare" tutti i terremoti previsti proprio xchè sarebbe non gestibile l'evento se venisse annunciato, sarebbe caos e terrore tra la popolazione che come massa terrificata sarebbe ingestibile? [xx(] [xx(]



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http://www.vecchimeli.it

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