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MessaggioInviato: 29/06/2013, 18:41 
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USA, il termometro tocca i 54 gradi

Un'ondata di caldo ha fatto registrare temperature da primato nella Death Valley

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NEW YORK - Un'ondata di caldo record nella West Coast degli Stati Uniti ha fatto registrare nella Death Valley la seconda temperatura più alta mai misurata sulla terra.
Parti del deserto che si stende nella California orientale hanno toccato i 54 gradi centigradi, vicini al primato assoluto di 56,7 gradi registrato nella stessa zona degli Stati Uniti cento anni fa, il 10 luglio 1913.
La Death Valley è di solito una delle aree più calde del pianeta ma le attuali condizioni sono considerate estreme dai metereologi.
L'ondata di caldo dovrebbe durare per tutto il fine settimana e ha già creato disagi in molti Stati americani, ad esempio nel settore del trasporto aereo. Molti grandi jet possono operare a temperature fino a 52 gradi ma misurazioni di 47 gradi, come quelle registrate a Phoenix, in Arizona, possono influenzare i decolli.

29.06.2013 - 18:04

ats

[align=right]Source: CdT.ch - Mondo - USA, il termometro tocca i 54 gradi [/align]



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Insoliti temporali a nord del Circolo Polare Artico, un forte rovescio con tuoni e fulmini colpisce la città di Tromso

x l'articolo

http://www.meteoweb.eu/2013/06/insoliti ... so/212669/


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MessaggioInviato: 06/07/2013, 15:58 
ARMI SEGRETE PER TERREMOTI E TSUNAMI. ALTRE PROVE SCIENTIFICHE E MILITARI




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Le cavie siamo noi. What is Project Seal? The Tsunami Bomb Experiments. Provocare un terremoto oppure uno tsunami è possibile. Sono attività militari segrete, provate, collaudate da 70 anni, e sempre più perfezionate. Ecco come una "superpotenza" in evidente declino sta distruggendo il mondo, usando come paravento la natura che, proprio non c'entra.

Benvenuti nell'allucinante realtà di chi (illuminati del nuovo ordine mondiale) vuole dominare il pianeta Terra a tutti i costi quel che costi, annientando la vita delle generazioni umane e presenti e future.



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Negli anni ‘40, un professore neozelandese d'origine israeliana, conduceva degli esperimenti in mare tra Nuova Zelanda e Australia, riuscendo a provocare delle onde anomale, dei piccoli tsunami. Lavorava in Australia per conto dell’Università di Auckland, ma i fondi dati a questo progetto erano gestiti dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna.




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Durante la Seconda Guerra mondiale, alcuni ricercatori neozelandesi hanno tentato di realizzare una macchina in grado di provocare tsunami che potesse essere utilizzata contro il Giappone.



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I lavori furono diretti dall'australiano Thomas Leech dell'università di Auckland, sotto il nome di "Progetto Seal". Furono concretizzati positivamente numerosi esperimenti su piccola scala, nel 1944-45, a Whangaparaoa. Tali esperimenti furono coronati da grande successo.



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Il Governo degli Stati Uniti d'America considerava questo programma tanto promettente quanto il "progetto Manhattan" per la fabbricazione della bomba atomica. Fu designato il dottor Karl T. Compton per collegare insieme le due unità di ricerca. Compton era il presidente del MIT (Massachusets Institut of Technology) ed il teorico dell’aerosolterapia bellica contro la popolazione civile effettivamente sperimentata. Compton riteneva che la bomba avrebbe potuto fornire l'energia necessaria all'équipe di Leech per provocare enormi tsunami.



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Studi e ricerche del professor Thomas Leech proseguirono durante la Guerra fredda. Nel 1947,Giorgio VI promosse lo "scienziato" alla dignità di Cavaliere dell'Impero britannico per ricompensarlo di avere elaborato una nuova arma di distruzione di massa.



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In seguito, i servizi segreti degli Stati Uniti d’America e l'Intelligence della Regina Windsor si sono adoperati per fare credere che queste ricerche non fossero mai esistite, e che tutto fosse una finzione per impressionare i Sovietici. Tuttavia, l'autenticità degli esperimenti di Leech è stata stabilita, nel 1999, quando una parte della documentazione è stata declassificata dal ministero neozelandese degli Affari esteri.



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Il primo ottobre del 1968 tre ricercatori - Van Dorn W. G., Le Mehaute B., Hwang Li-San - per conto del Governo degli Stati Uniti d’America hanno pubblicato Final Report : Handbook of Explosion-Generated Water Waves. Volume I - State of the Art. Ecco un estratto (in fondo alla pagina c'è il link con il rapporto integrale): «This report summarizes the state of the art in the field of explosion-generated waves, their generation, propagation and their effects on coastal environments».




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Esistono linee di frattura e faglie assai evidenti e note sulla superficie terrestre. Ci sono mappe precise che rivelano i punti deboli e vulnerabili, sui quali è facile poter intervenire come a L’Aquila il 6 aprile 2009, quando gli Alleati con il loro "esperimento di guerra" causarono la morte di ben 309 persone, inclusi i bambini.


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L'Aquila: casa degli studenti assassinati - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


Per la cronaca (il mistero di Vela Luka): il 21 giugno 1978 il Governo di Washington mise in atto un esperimento bellico nell'Adriatico che ebbe gravi ripercussioni in Jugoslavia e fu avvertito con danni ingenti anche sulle coste italiane.


Post Scriptum

Impossibile far finta di niente, impossibile dimenticare. Impossibile temere questi mostri all’opera anche in Italia. Abbiamo il dovere in qualità di esseri umani, di arrestare immediatamente questa follia distruttiva.

P.s. (2) I negazionisti prezzolati o al guinzaglio, ora possono appendersi ad un chiodo, unitamente ai loro padroni.


riferimenti:

http://www.nbr.co.nz/article/best-kept- ... -ck-134614


http://www.dailymail.co.uk/news/article ... ities.html

http://www.youtube.com/watch?v=Y1KadOwS9wA

http://www.dtic.mil/dtic/tr/fulltext/u2/845485.pdf

http://www.nzherald.co.nz/nz/news/artic ... ctid=14727


http://www.meteoweb.eu/2011/12/gli-tsun ... ka/100735/

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=haarp

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=pamir

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=amisr


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MessaggioInviato: 06/07/2013, 16:28 
Ottimo nemesis-gt
Faccio un ponte con questa discussione: http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=290460

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=wINGFGwdPQo[/BBvideo]


Ultima modifica di Wolframio il 06/07/2013, 16:29, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/07/2013, 18:43 
Maltempo in Sicilia, forti temporali nel catanese: incredibile nevicata estiva sull’Etna (FOTO)

I forti temporali che oggi pomeriggio hanno colpito Catania e la sua provincia hanno riportato persino la neve sull’Etna! Il vulcano, infatti, si presenta imbiancato dai 2.700/2.800 metri in sù, come possiamo osservare dalle fotografie inviateci da Antonio Di Caudo da Misterbianco e da alcune immagini delle webcam. I dati meteo parlano chiaro: nel pomeriggio a Piano Provenzana (1.825 metri di quota) la temperatura è crollata fino a +7°C e sono caduti ben 34mm di pioggia con raffiche di vento fino a oltre 40km/h. Dopotutto bastavano i +23°C “novembrini” toccati a Catania in pieno giorno per lasciare immaginare che la neve sarebbe arrivata sulla cima del vulcano. Tra le località più colpite dalle precipitazioni abbiamo i 15mm di Gravina di Catania, i 13mm di Mascalucia, i 10mm di Sant’Agata Li Battiati e i 9mm di San Giovanni Galermo.

http://www.meteoweb.eu/2013/07/maltempo ... to/213835/


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MessaggioInviato: 07/07/2013, 19:09 
E perché questo [:D] di certo una bella notizia per gli sciatori ma anche un indice del clima che sta cambiando

Cita:
Neve d’estate: gli impianti sono aperti
Si scia anche a Cortina e Macugnaga

Prezzi e consigli per il fine settimana per gli appassionati della
Tanta neve così, a luglio, erano decenni che non si vedeva in montagna. L’inverno infinito di quest’anno e la valanga di fiocchi che si è riversata sulle Alpi fino a settimana scorsa è stata una manna per i ghiacciai e ha dato una bella mano anche allo sci estivo, ormai a pieno regime.

Allo Stelvio si scia alla grande dal 1° giugno e gli impianti rimarranno in funzione fino al 3 novembre. A Cervinia la stagione ha inaugurato sabato scorso e proseguirà per due mesi: si scia sul Plateau Rosà, sul versante svizzero collegato a Zermatt e anche su quello italiano su un tratto della pista Ventina.

Notizia di queste ore è l’apertura straordinaria anche di una pista a Cortina (la Bus Tofana a Ra Valles, servita da una seggiovia e collegata con la funivia Freccia nel cielo) e persino a Macugnaga. Le eccezionali condizioni d’innevamento hanno convinto i gestori degli impianti a rimettere in funzione le seggiovie, meteo permettendo. Anche se non tornerà mai più il boom degli anni Ottanta e Novanta, quando lo sci estivo era un classico, la voglia di sciare dopo un inverno così prodigo di fiocchi è rimasta. A Cortina erano 12 anni che non si sciava più d’estate: skipass più brunch costa 45 euro, non proprio economico per 3 ore di sci (dalle 6.30 alle 9.30) su una sola pista.

A Macugnaga, solo per questo sabato e domenica sarà aperta la pista San Pietro al Monte Moro. Prezzo molto più pop: 17 euro (il costo della sola funivia andata e ritorno) per quattro ore di sci, dalle 8 alle 12.
FONTE:
http://www.lastampa.it/2013/07/04/socie ... agina.html


Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 07/07/2013, 19:10, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 10/07/2013, 19:16 
Geoingegneria estrema: Dal clima tropicale alla neve... in 24 ORE @ Nadym in Russia.

La strana estate russa: dopo il caldo tropicale, la neve!

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MessaggioInviato: 16/07/2013, 22:10 
Secondo l'ONU è "nato" un nuovo tipo di nuvola, che sarà catalogata

Scie Chimiche HAARP alias Geoingegneria un mix mortale che sta trasformando il pianeta.Inizia la propaganda di normalizzazione del fenomeno da parte di enti ufficiali...quando la verita' viene a galla

"E ' nato un nuovo tipo di nuvola, nonostante gli studiosi del settore, in questo campo, non si aspettassero novità"... scrive Repubblica. "E' dal 1951 che non veniva catalogato un nuovo tipo di nuvola". "La nuova nuvola è grande, grigio scura e attraversata da mulinelli. Presto l'Onu le darà un certificato di autenticità. Per il momento è stata classificata con il nome di "undulatus asperatus"


Prendiamo atto che è nata una nuvola: resta da stabilire se è opera di Madre Natura... o di Padre Haarp: è piuttosto strano che, improvvisamente, nel 2013, spunti dal nulla un nuovo tipo di nuvola, dall'aspetto piuttosto "artificiale", quantomeno inconsueto. Il fatto che sia attraversata da mulinelli inoltre, alimenta il sospetto che alla base possano esserci reazioni scatenate da onde elettromagnetiche.

La prima volta è stata avvistata negli USA (la "patria" dell'Haarp è il primo luogo dove è comparsa...casualmente ) e successivamente anche in Europa: in Francia, Novergia, Inghilterra e Scozia.

Gli esperti hanno subito attribuito la responsabilità al "cambiamento climatico", mentre l'Onu l'ha catalogata, per inserirla nel 'catalogo'. Come dire: "è tutto normale"... certo: come lo sono quelle persistenti scie bianche che quotidianamente vediamo nei cieli di tutto l'occidente, a quote troppo basse per trattarsi di "scie di condensazione", che comunque si dissolvono dopo pochi minuti...

Scie che anche lo stimato scienziato italiano Stefano Montanari non ha esitato a definire "non normali" rispondendo a una domanda di una signora che ha assistito ad un suo convegno sulle nanopatologie: pur specificando che "non è dato sapere con certezza quali sostanze vengono irrorate nei cieli" in quanto per scoprirlo sarebbe necessario effettuare analisi in quota che fino ad oggi nessuno ha mai effettuato. (guarda il video: la parte in oggetto inizia al minuto 01:56:54 circa)

nocensura.com


Ultima modifica di nemesis-gt il 16/07/2013, 22:11, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 22/07/2013, 15:20 
Folle estate in Russia; caldo anomalo sull’Artico con picchi di +32°C nella fredda Norilsk, piogge e temporali flagellano la Russia meridionale e Mosca

Pazza estate anche sugli immensi territori della Russia, dove da giorni si succedono incredibili ondate di calore che avanzano fino alle latitudini artiche ad affondi di saccature, che determinano pesanti ondate di maltempo, specie sul comparto occidentale e orientale. In questa prima parte d’estate l’andamento meteo/climatico fra la Russia europea e le vaste distese siberiane è caratterizzato da frequenti ondate di calore che si alternano a brevi ma intense rinfrescate, accompagnate da fenomeni temporaleschi anche violenti, contraddistinti da grandinate, attività elettrica a fondoscala e forti colpi di vento (“downburst”) ed eventuali fenomeni vorticosi. In questi ultimi giorni forti temporali, nelle ore pomeridiane e serali, hanno investito diverse aree della Russia europea e della Siberia occidentale e centrale, arrecando anche parecchi disagi, per le grandinate che in qualche caso sono divenute veramente estreme. In questi giorni sta assumendo carattere d’eccezionalità l’ondata di calore che da oltre una settimana staziona su vaste aree della Russia artica, dove la risalita di masse d’aria calde e secche, di matrice continentale, sta inasprendo la calura, facendo schizzare i termometri oltre la soglia dei +30°C all’ombra, al di là del Circolo Polare Artico. Sono davvero sconcertanti gli estremi termici che da giorni si registrano nella città di Norilsk, situata nel territorio di Krasnojarsk, nella Siberia settentrionale, ad una latitudine di oltre 69° nord. Pensate che nel corso del weekend in città si è registrata una temperatura massima di ben +32.0°C, seguita da una minima, altrettanto elevata, di ben +20.1°C.


Si tratta di un valore mostruoso all’altezza del Circolo Polare Artico. A Norilsk queste temperature diventano disagevoli per la popolazione locale che non è abituata a sperimentare quotidianamente temperature massime di oltre i +30°C e minime sui +19°C +20°C. Da queste parti, sotto il Circolo Polare Artico, l’aria condizionata non viene utilizzata negli uffici e nelle abitazioni private. Per questo il caldo anomalo diventa poco sopportabile per chi è abituato a trascorrere le estati in compagnia di un clima più fresco e gradevole. Ma sono ancora più impressionanti i dati termici andati in archivio in questo caldissimo Luglio 2013. Difatti, negli ultimi 21 giorni, a Norilsk si è registrata solo una massima inferiore a +17.5°C, dall’8 luglio non si è mai scesi sotto i +10°C. Dal 5 luglio non c’è una media giornaliera inferiore ai +15°C, dati semplicemente allucinanti per questa latitudine cosi elevata. Ben quattro le massime superiori ai +32°C, fino a +33.7°C (record +34.7°C del 15 Luglio 1990) ai 65° di latitudine nord di Nadym , ieri +32.0°C anche Vorkuta (record +33.2°C nel Luglio 1990), ma non solo, quattro minime consecutive da +16.9°C in su con medie diurne fra i +23°C e i +25°C. Massima di ben +31.0°C anche a Antipajeta. Ma le incredibili anomalie termiche positive si stanno spingendo fin sul mar Glaciale Artico. Nella Novaja Zemlja, nel cuore dell’Artico russo, l’aria calda proveniente da Sud ha lambito anche Malye Karmakuly a 72° di latitudine nord, dove si sono segnati degli estremi di +16.3°C/+24.3°C il 18 Luglio scorso. Spostandoci poco più ad est colpiscono pure i +28.4°C lambiti a Maresale, il cui record assoluto di caldo si attesterebbe sui +29.5°C, archiviati il 14 Luglio 1990.

Ed il caldo anomalo continuerà ad interessare i territori dell’Artico russo anche nei prossimi giorni, con temperature massime pronte a sfondare la soglia dei +28°C +30°C all’ombra a ridosso del Circolo Polare Artico. Nell’area infatti l’enorme bolla di aria calda ha isolato un promontorio anticiclonico (alti geopotenziali in quota), disteso col proprio asse in senso longitudinale, dalla penisola di Kola fino al settore meridionale del mar di Kara, che continua a pompare un flusso di aria calda, con una moderata ventilazione dai quadranti orientali lungo il bordo meridionale del promontorio anticiclonico, in direzione della Russia europea settentrionale e dell’est della Finlandia. Lo stesso promontorio anticiclonico, in azione sopra l’Artico russo, sta ergendo un blocco alla circolazione depressionaria, con annessa goccia fredda in quota, che si è spostata nel sud della Russia europea, apportando condizioni di tempo instabile, con frequenti piogge, rovesci e temporali sparsi fra la Russia europea, le Repubbliche Baltiche e la Bielorussia.


Questa, invece di evolvere normalmente verso levante, nei prossimi tre giorni continuerà a stagnare fra la Bielorussia e la Russia meridionale, trasformandosi in un “CUT-OFF” in quota (vortice ciclonico chiuso) che oltre ad esaltare il “gradiente termico verticale” intensificherà notevolmente l’attività convettiva, agevolando lo sviluppo di “Cellule temporalesche” e sistemi a “Multicella” che potranno dare origine a temporali di moderata e forte intensità, specie fra la Carelia, l’area attorno Mosca (nella capitale russa pioverà in modo anche fitto a tratti anche se non mancheranno delle schiarite) ed il nord della Bielorussia. Le piogge e i rovesci insistendo per più giorni su queste aree rischiano di causare allagamenti e locali inondazioni. Il rischio si farà più concreto soprattutto nel sud-ovest della Russia europea e nel nord della Bielorussia. Solo sul finire di settimana la latente circolazione depressionaria nel sud della Russia comincerò gradualmente a colmarsi, spostandosi più verso la Russia centrale, dove comunque il tempo rimarrà piuttosto fresco e instabile, con cieli chiusi, frequenti piogge, rovesci e temporali.


http://www.meteoweb.eu/2013/07/folle-es ... ca/216374/


....e la chiamano estate.......................


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MessaggioInviato: 28/07/2013, 13:37 
Molti americani stanno recuperando le giacche dal fondo dei loro armadi, in previsione di un fronte freddo che si abbatterà sul Paese, dopo una settimana di caldo da record.

Il clima freddo, che farà crollare le temperature fino a 6-15°C al di sotto rispetto alla media di luglio, colpirà la zona centro occidentale, provocando tempeste dal Michigan all’Illinois fino al Missouri nella giornata di venerdì.

Le temperature dovrebbero assestarsi sui 23°C a Chicago, 21°C a Boston e ci si aspetta un ulteriore calo termico.

“Il cambiamento repentino è dovuto ad una massa di aria fredda canadese che è del tutto insolita nella zona di nord-est e durerà una o due settimane,” sostiene Bill Karins, meteorologo di NBC News. “Normalmente i periodi freddi estivi durano uno o due giorni.”

La ventata d’aria fresca è un sollievo dopo una settimana di grande caldo che ha colpito tutte le regioni del Paese, con moltissimi giorni di caldo record che è arrivato a superare i 38°C.

Secondo il meteorologo David Epstein, la settimana appena trascorsa è stata la più calda in assoluto dell’attuale stagione e sostiene che “il peggio sia passato. Se si considerano vari fattori, tra cui la diminuzione delle ore di giorno e l’angolazione del sole, è probabile che la calura appena trascorsa tenderà inevitabilmente a diminuire.”

Il fronte freddo ha già raggiunto New York giovedì facendo abbassare la temperatura fino a 21°C con pioggie occasionali e vento. Abbastanza insolito, se si considera che la scorsa settimana, a Central Park, nel cuore di Manhattan, la temperatura ha segnato 32°C per sei giorni consecutivi

A Milwaukee, dove tre persone sono morte per cause connesse al caldo, le temperature si abbasseranno e si assesteranno sui 21°C per tutto il prossimo fine settimana.

Forti tempeste sono quindi attese sulla maggior parte del Midwest sabato, prima di spostarsi sulla East Coast domenica.

http://www.meteoweb.eu/2013/07/incredib ... no/217383/


Ultima modifica di ubatuba il 28/07/2013, 13:37, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 28/07/2013, 22:03 
Francia: spaventosa nuvola transita a bassissima quota!

Durante un temporale viene ripresa una nuvola spaventosa che transita velocemente a bassissima quota dando origine ad un turbolento "rotolo nuvoloso"...




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MessaggioInviato: 28/07/2013, 22:15 
Io sono convinto che nei prossimi anni si vedranno anche dei tornado da quelle parti.

Tornado devastanti nella storia dell'Europa

E anche l'Italia ne ha fatto le spese

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Benché assai meno frequenti che in altre regioni del Mondo, i tornado (violentissime trombe d’aria) talvolta si formano anche in Europa, e in effetti esistono diverse testimonianze scritte del loro passaggio sul nostro continente durante tutti gli ultimi 1000 anni di Storia.

In particolare il primo tornado “europeo” di cui si ha notizia certa è quello che il 30 aprile del 1054 investì il villaggio irlandese di Rosdalla. Le prime testimonianze di vittime prodotte da un tornado ci portano invece in Inghilterra, durante il regno di Guglielmo II: il 23 ottobre del 1091 difatti un tornado, che si stima fosse di categoria F4 (ovvero caratterizzato da venti che soffiano a oltre 330 chilometri orari), attraversò il centro di Londra e uccise due persone, demolì il London Bridge, ai tempi interamente costruito in legno, spazzò via circa 600 case, anch’esse in legno, e danneggiò seriamente la chiesa di St. Mary le Bow, una delle più antiche chiese in pietra costruite nella capitale inglese.

Il più letale tornado europeo è però quello che il 23 settembre del 1551 seminò morte e distruzione a Malta: una enorme e violenta tromba marina quel giorno investì il Grande Porto de La Valletta, per poi trasformarsi sulla terraferma in un terribile tornado che uccise circa 600 persone. Quello che ha percorso più strada è invece probabilmente il tornado che nel settembre del 1669 attraversò più di 400 chilometri di territorio francese, da La Rochelle, città marittima affacciata sull’Oceano Atlantico, fino alle porte di Parigi.

E sempre in Francia ha colpito quello che forse è il più violento tornado europeo di tutti i tempi: il Tornado di Montville. Il 19 agosto del 1845 un terrificante turbine d’aria si avventò, ululando con venti a oltre 400 chilometri orari, su questa cittadina della Normandia, seminando terrore e distruzione e provocando la morte di circa 70 persone. Si stima che solo un altro tornado, nella Storia d’Europa, abbia avuto intensità paragonabile a quello di Montville, e purtroppo a farne le spese è stata proprio l’Italia.

Il 24 luglio del 1930 un tornado di categoria F5 (cioè la massima intensità per un tornado) in poco meno di un’ora e mezza percorse circa 80 chilometri attraverso Veneto e Friuli, e nel farlo distrusse tutto ciò che incontrò sul suo cammino e uccise una ventina di persone. Tuttavia in Italia l’episodio in cui i tornado hanno mietuto più vittime rimane quello del dicembre 1851, quando in una singola giornata due devastanti tornado attraversarono la parte più occidentale della Sicilia, causando la morte di circa 500 persone.

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Articolo a cura di:
Mario Giuliacci

[align=right]Source: Tornado devastanti nella stori... dell'Europa - Meteo Giuliacci [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 28/07/2013, 22:24, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 04/08/2013, 23:55 
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New York sommersa dalle acque
Non è la trama di un film di fantascienza, come in 'The day after tomorrow', ma la previsione degli scienziati. Il livello del mare si alza, a rischio le grandi città delle coste americane

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Uno scenario da incubo. Ma non e' l'ennesima trama di un film di fantascienza: questa volta le vicende apocalittiche di 'The Day After Tomorrow' potrebbero suonare come una profezia non molto lontana nel tempo.

Le grandi citta' delle coste americane rischiano infatti di essere davvero ricoperte dalle acque, a causa dell'innalzamento del livello del mare provocato dalle emissioni di gas serra. Metropoli come la Grande Mela, ma anche Boston e Miami, sono tra le oltre 1.400 localita' che potrebbero essere parzialmente invase dalle acque entro la fine del secolo. A rivelarlo e' uno studio di Climate Central, gruppo di ricerca no-profit con sede a Princeton. Secondo gli scienziati inoltre, per 316 citta' e comuni costieri le emissioni nocive precedenti hanno gia' provocato un innalzamento sufficiente a sommergerle. Tra le zone piu' a rischio ci sono innanzitutto la Florida, considerata lo Stato piu' vulnerabile, e ancora Louisiana, New Jersey e Nord Carolina. Ma anche citta' come New York e Boston, dove entro il 2100 il 25% della popolazione vivra' sotto il livello del mare. Gli scienziati sottolineano che il livello delle acque in media cresce di un centimetro all'anno, un fenomeno definito ''invisibile'', perche' non percepito ad occhio nudo, destinato ad accelerare nel corso del secolo. La domanda a cui gli esperti non sono riusciti a rispondere e' 'quando' esattamente tali disastrosi scenari potrebbero verificarsi. ''E' una sorta di minaccia invisibile'', spiega Benjamin Strauss, uno degli autori dello studio. Inoltre, l'anidride carbonica rimane nell'atmosfera per secoli, perfino millenni, con due conseguenze che causano tale innalzamento: temperature piu' elevate e perdita di strati di ghiaccio in Groenlandia e in Antartide. Stando a tali fosche previsioni, disastri come quelli provocati dall'uragano Sandy lo scorso ottobre rappresentano un presagio di cio' che avverra' in futuro.

Certo, scene come quelle di 'The day after tomorrow', con la Statua della Liberta' sommersa dal mare e dal ghiaccio e il pianeta piombato in una nuova Era Glaciale, rimarranno solo finzioni cinematografiche. Ma se non si ridurranno in maniera massiccia le emissioni, servendosi inoltre di nuove tecnologie per eliminare l'anidride carbonica dall'atmosfera, il mondo nei prossimi secoli dovra' fare i conti con uno scenario apocalittico. Ossia, secondo Strauss, l'allagamento o la distruzione della maggior parte delle citta' costiere del mondo.



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MessaggioInviato: 05/08/2013, 20:57 
Cambiamenti climatici dieci volte più veloci che nei passati 65 milioni di anni


Il pianeta sta subendo uno dei più grandi cambiamenti climatici dall’estinzione dei dinosauri.

Ma quello che è più preoccupante per gli esseri umani, piante e animali è la velocità di questi cambiamenti.

I climatologi dell’Università di Stanford, California, avvertono che probabilmente i cambiamenti climatici nel prossimo secolo saranno almeno dieci volte più veloci di quelli avvenuti in 65 milioni di anni.

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Se questa tendenza continuerà con il ritmo attuale, molte specie saranno costrette ad adattamenti comportamentali, evolutivi e geografici per sopravvivere, se non saranno prese opportune iniziative di risposta degli esseri umani.

I risultati, pubblicati recentemente sulla rivista Science, provengono da una ricerca di Noah Diffenbaugh, professore di Scienze ambientali e del collega Chris Field, che è anche professore di biologia e Direttore del Dipartimento di Ecologia Globale presso la Carnegie Institution.

Diffenbaugh e Field, incaricati dall’Istituto Stanford Woods per l’Ambiente, hanno riveduto la letteratura scientifica sui cambiamenti climatici che influenzano gli ecosistemi ed hanno confrontato le recenti osservazioni con le prospezioni per il prossimo secolo e gli eventi passati della storia della Terra.

Il pianeta ha subìto un grado di aumento della temperatura media 520mila anni fa, quando terminò l’ultima glaciazione: un cambiamento paragonabile alla temperatura finale che le proiezioni prevedono risulterà dal riscaldamento dei secoli 20° e 21°.

20mila anni fa, la coltre di ghiaccio che copriva gran parte del Nord America si ritirò verso Nord; e le piante e gli animali ricolonizzarono le aree abbandonate dai ghiacci.

Se continuerà il riscaldamento dell’atmosfera, piante e animali continueranno a spostarsi verso Nord, verso climi più freddi.

“I cambiamenti del passato mostrano che gli ecosistemi hanno risposto a due gradi di aumento della temperatura media globale in un arco di migliaia di anni”, dice Diffenbaugh. “La velocità attuale restringe questo “arco” a qualche decennio, un ordine di grandezza troppo veloce e molte specie sono minacciate”.

“Riguardo ai livelli di CO2 atmosferica, l’attuale è paragonabile a quello di 55 milioni di anni fa, quando l’Artico rimaneva senza ghiaccio estivo e le terre vicine erano sufficientemente calde da ospitare alligatori e palme”.

“Esistono due differenze fondamentali fra gli ecosistemi futuri e quelli passati”, afferma Diffenbaugh . “La prima è la velocità elevata del cambiamento; l’altra è che oggi esistono molteplici fattori di stress umani che mancavano 55 milioni di anni fa, quali l’urbanizzazione e l’inquinamento di aria e acque”.

Gli eventi meteorologici estremi, quali ondate di calore e precipitazioni abbondanti, diventeranno più intensi e più frequenti.

I ricercatori hanno osservato che le continue emissioni di gas-serra faranno aumentare di 2-4 gradi le temperature annuali in Nord America, Europa ed Asia nel ventennio 2046-2065.

L’estate più calda degli ultimi 20 anni si ripeterà ogni due anni.

Continuando le attuali emissioni, le temperature dell’emisfero nord saliranno di 5-6 gradi e l’estate più calda diventerà una norma.

Le proiezioni di spostamenti della flora e della fauna prevedono movimenti di un chilometro all’anno verso nord o verso zone più elevate sulle montagne.

Le variabili in gioco sono molte.

Esistono 2,5 miliardi di persone che, non avendo accesso alle moderne risorse energetiche, sono alle prese con illuminazione carente, carestie, trasporti limitati; e quindi maggiore vulnerabilità di fronte ai fenomeni climatici estremi.

Un maggior accesso all’energia ne migliorerà le condizioni di vita, ma aumenterà i consumi globali, accelerando il riscaldamento.

“L’escalation delle temperature condizionerà gli ecosistemi”, avverte Diffenbaugh. “Tuttavia, i modelli previsionali dicono anche che le opportunità per ridurre i rischi ci sono, garantendo peraltro l’accesso ai benefici dei consumi energetici”.

In altri termini, l’uomo è responsabile del destino del pianeta.

[align=right]Source: Cambiamenti climatici dieci vo... milioni di anni | Gaianews.it [/align]


“Tuttavia, i modelli previsionali dicono anche che le opportunità per ridurre i rischi ci sono, garantendo peraltro l’accesso ai benefici dei consumi energetici”
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