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Le big pharma pagavano un massimo esperto mondiale
di psicofarmaci per costruire sperimentazioni di favore


By Edoardo Capuano - Posted on 29 settembre 2011

http://www.ecplanet.com/node/2707

Il New York Times denuncia un clamoroso conflitto di interessi: il Dott Biederman – il più famoso esperto mondiale di psicofarmaci antipsicotici, sul cui lavoro si basano anche le linee guida utilizzate in Europa - costruiva sperimentazioni favorevoli agli interessi commerciali delle aziende farmaceutiche che lo pagavano. Poma (Giù le Mani dai Bambini): aziende e medici senza scrupoli per aumentare il numero di prescrizioni di psicofarmaci, utilizzati poi anche per l’ADHD (bambini agitati e distratti)”. Roberti di Sarsina (psichiatra, AUSL di Bologna): “questi eventi non sono affatto rari, e influiscono sulle prescrizioni anche in Italia”.

L'autorevole quotidiano americano New York Times ha diffuso la notizia secondo la quale il Dott. Joseph Biederman, uno dei massimi esperti mondiali sul disturbo bipolare, aveva presentato i risultati dei propri trials clinici sull'efficacia del Risperidone a esponenti della Johnson & Johnson, azienda produttrice dell'antipsicotico Risperdal, prima ancora di iniziarli.

L'esperto, che ha redatto molte delle linee guida a livello internazionale che regolano la somministrazione di antipsicotici ai bambini, utilizzati anche su bambini iperattivi e distratti, citava apertamente e con certezza – in via anticipata - la circostanza che le sperimentazioni di questa molecola sui minori avrebbero dato esito positivo.

Gli inquirenti hanno inoltre esibito email e documenti interni della multinazionale farmaceutica che dimostrano come la società intendesse servirsi del suo rapporto privilegiato con il dottor Biederman per aumentare le vendite degli psicofarmaci, incluso il famoso “Concerta”, psicofarmaco per la sindrome “ADHD” (Iperattività e Deficit di Attenzione), con studi pilotati atti a ridimensionare i pericoli di effetti collaterali sui piccoli pazienti.

Il medico, che è al centro di una vera e propria bufera mediatica e giudiziaria, anche per non aver saputo spiegare in modo convincente la provenienza di ingenti somme in dollari sui propri conti bancari personali, ha tardivamente redatto una lettera di scuse e di assunzione di responsabilità, firmata con altri due colleghi coinvolti nell’inchiesta, che sta circolando in ambiente medico.

"Siamo di fronte all'ennesimo caso di corruzione e di grave conflitto di interessi - ha commentato Luca Poma, giornalista e portavoce nazionale di Giù le Mani dai Bambini®, la più visibile campagna di farmacovigilanza per l'età pediatrica in Italia (giulemanidaibambini.org) - con ricerche apparentemente indipendenti sull'efficacia e sicurezza di psicofarmaci per i bambini che erano in realtà studiate a tavolino in collaborazione con i produttori della molecola stessa, cui veniva garantito un risultato positivo, a beneficio delle vendite dello psicofarmaco.

Questa vicenda fa riflettere anche e soprattutto se pensiamo a quanti medici quotidianamente - spesso in buona fede - si affidano a studi scientifici come quelli di Biederman per sostenere l'opportunità di terapie a base di psicofarmaci sui minori. La ricerca scientifica non è affatto indipendente - conclude - dobbiamo arrenderci a questa evidenza".

Paolo Roberti di Sarsina (Dirigente di Psichiatria all’AUSL di Bologna) commenta: “Il venir meno della sorveglianza etica da parte di tutti noi ha queste esatte conseguenze: serve più attenzione e vigilanza preventiva da parte degli enti regolatori e dei comitati di bioetica rispetto a questi eventi, che nonostante quello che si possa pensare non sono affatto rari.

Biederman ha fatto scuola per noi psichiatri: è desolante scoprire a posteriori su quali elementi non genuini erano costruite queste false certezze – conclude Roberti di Sarsina - sulle quali peraltro si sono basate molte prescrizioni di antipsicotici ai bambini, anche in Italia”.


Media relation: +39 337 415305 - mailto:portavoce@giulemanidaibambini.org / Luca Yuri Toselli - Coordinatore operativo / Fonte: giulemanidaibambini.org



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 31/10/2011, 10:44 
Vaccino antinfluenzale: 300.000 dosi ritirate
dal mercato per gli effetti collaterali.


pubblicata da INFORMAZIONE LIBERA il giorno lunedì 31 ottobre 2011 alle ore 1.56

http://www.facebook.com/notes/informazi ... 0533489154

300.000 dosi di vaccino antinfluenzale stanno per essere ritirate dal commercio nelle farmacie e negli ambulatori di mezza Europa. L’allarme arriva dalla MHRA, l’agenzia per la regolamentazione dei medicinali e prodotti sanitari del Regno Unito ed il farmaco incriminato è il Prefucel, con particolare riferimento ad un lotto distribuito il mese scorso. In seguito alle ultime vaccinazioni una vasta percentuale di pazienti ha lamentato mal di testa affaticamento e dolori muscolari, effetti collaterali comuni anche ad altri vaccini per combattere l’influenza, ma non con percentuali così alte di segnalazioni.

Il farmaco in questione, realizzato attraverso una tecnologia cellulare innovativa era stato approvato come vaccino per l’influenza stagionale lo scorso Marzo ed una ricerca scientifica pubblicata anche su The Lancet ne aveva confermato sia l’effettiva validità che la sicurezza. Ora si legge in una nota:


“C’è stata segnalazione di eventi avversi più alta del previsto, dopo la somministrazione di questo lotto. Il vaccino non deve più essere utilizzato e gli stock rimanenti devono essere restituiti al fornitore originario attraverso i normali canali”

Benché il lotto incriminato sia uno solo, si consiglia di non somministrare nessun altra confezione di questo vaccino ed in caso di dubbi o particolari reazioni avverse il paziente deve rivolgersi al proprio medico curante.


http://www.medicinalive.com/medicina-tr ... llaterali/



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MessaggioInviato: 31/10/2011, 11:15 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Muoiono meno persone per
le guerre che per i vaccini


By Edoardo Capuano - Posted on 14 maggio 2011



[...]
Conoscendo quello che sappiamo riguardo alla sopravvivenza del nostro corpo, dobbiamo considerare quanto segue. Prendiamo alcune colonie di batteri, virus o qualsiasi altro microrganismo che possiamo tenere sotto controllo. Uccidiamoli e mischiamo quanto è rimasto di loro con un fluido che possa essere iniettato nel corpo. A questo punto iniettiamo questa sostanza nel corpo di bambini, soldati, adolescenti, lavoratori. Iniettiamo una sostanza velenosissima nel corpo di milioni di persone e così facendo li colpiamo con una massiccia dose anti-sopravvivenza.
[...]

Che le vaccinazioni siano da evitare come dannose non è solo una teoria o un opinione. Diamo un'occhiata alle statistiche.



questa è disinformazione.. sapete anche voi che un vaccino non funziona così.. chi ha scritto questo "articolo" è un ignorante


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MessaggioInviato: 31/10/2011, 11:20 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

In Canada si trova la cura per il cancro, ma le case farmaceutiche non se ne interessano.



in realtà non è proprio così, il farmaco è in fase di sperimentazione 2 o 3..
queste fasi non sono per ovvi motivi brevi.. i fondi per mandare avanti le ricerche stanno arrivando..

scusa se non inserisco link a riguardo, mi sono informato questo inverno quando la notizia spopolava su fb.. se riesco li inserisco


e aggiungo che notizie come questa hanno indotto molti malati a procurarsi il DCA senza prescrizione andando incontro ad un netto peggioramento della propria salute.. attenti a quel che pubblicate


Ultima modifica di travis il 31/10/2011, 11:23, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 31/10/2011, 13:25 
Cita:
travis ha scritto:
e aggiungo che notizie come questa hanno indotto molti malati a procurarsi il DCA senza prescrizione andando incontro ad un netto peggioramento della propria salute.. attenti a quel che pubblicate


Ok.... quindi, secondo te, è meglio tenere all'oscuro le persone, non pubblicando notizie di questa importanza (notizie che tra l'altro dovrebbero essere di dominio pubblico anche nei media nazionali) perchè ci sono persone avventate che - sotto la loro responsabilità - fanno cose che non dovrebbero fare?



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MessaggioInviato: 31/10/2011, 13:34 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
travis ha scritto:
e aggiungo che notizie come questa hanno indotto molti malati a procurarsi il DCA senza prescrizione andando incontro ad un netto peggioramento della propria salute.. attenti a quel che pubblicate


Ok.... quindi, secondo te, è meglio tenere all'oscuro le persone, non pubblicando notizie di questa importanza (notizie che tra l'altro dovrebbero essere di dominio pubblico anche nei media nazionali) perchè ci sono persone avventate che - sotto la loro responsabilità - fanno cose che non dovrebbero fare?


No, secondo me è giusto non fare copia incolla ma informarsi il più possibile e pubblicare articoli completi, non mezze verità o titoloni shock in grassetto..
di cure contro il cancro se ne cercano migliaia e nell'ambiente scientifico se ne parla..
i media non possono certo parlare di tutte, e se lo facessero non potrebbero di certo approfondire.. come risultato si otterrebbe lo stesso malcontento che si ha per i servizi sugli ufo (solo che in questo caso si parla di vita/morte delle persone)


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MessaggioInviato: 31/10/2011, 13:48 
Giusto.... ma capita anche che uno posti uno SPUNTO, al quale poi
dovrebbero/potrebbero seguire degli auspicabili approfondimenti.



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MessaggioInviato: 15/04/2013, 21:22 
lunedì 15 aprile 2013




“Sanità è profitto. Si inventano nuove malattie”: la denuncia di Gino Strada



Immagine è un chirurgo e pacifista italiano. E’ fondatore, assieme alla purtroppo defunta moglie Teresa Sarti, dell’ONG italianaEmergency. E famoso per la sua schiettezza e per la sua sete di verità.
E’ stato ospite nella trasmissione televisiva “Che Tempo Che Fa” e, intervistato dal conduttore Fabio Fazio, ha rilasciato delle dichiarazioni che devono far riflettere.
Eccovi alcune delle sue parole: “La sanità italiana era tra le migliori ma adesso è in crisi per colpa della politica che ha inserito il profitto. Gli ospedali sono diventati delle aziende. Oggi il medico viene rimborsato a prestazione, che è una follia razionale, scientifica ed etica. Si mette il medico in condizioni di dover fare o di ambire a fare più prestazioni perché così si guadagna e quindi si inventano nuove malattie e cure, oppure si fanno interventi chirurgici inutili”.
Frasi che suscitano amarezza, tristezza e rabbia.
Egli continua: “L’obiettivo non è più la salute, ma il fatturato. Il profitto va abolito nella sanità, perché abolendolo e rendendo una sanità gratuita a tutti coloro che sono sul territorio italiano, si avrebbero 30 miliardi di euro da investire ogni anno”.
Per rivedere l’intero intervento di Gino Strada cliccate qui.
Fonte: youmedia.fanpage.it



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MessaggioInviato: 18/05/2013, 15:51 
Medicina : Il terrorismo di Big Pharma

Estratti dal film "Cancro le cure proibite":



Ora sommate questi estratti, ed avrete come risultato una situazione paradossale, che è stata di recente sulle prime pagine di tutti i giornali: l'attrice Angelina Jolie si è fatta asportare ambedue i seni, e si appresta a rimuovere anche le ovaie, per ridurre il rischio di venire colpita dal cancro.

Questo episodio contiene talmente tante "follie" che è necessario andare con ordine per non perdere la bussola.

Prima di tutto, vediamo la "versione ufficiale" dei fatti. Secondo l'oncologia moderna la presenza di un gene mutato, chiamato BRCA1, aumenterebbe enormemente le probabilità di cancro al seno e alle ovaie, nelle donne prima della menopausa. Mentre il 12% delle donne in generale viene colpito dal cancro al seno nel corso della sua vita - dicono le statistiche - la percentuale salirebbe al 60% per le donne che hanno il gene BRCA1 mutato, o "difettoso".

Angelina Jolie ha spiegato la sua scelta in prima persona, ...

... in un lungo articolo sul New York Times intitolato "Le mie scelte mediche". Siccome sua madre era morta per un cancro al seno - ha raccontato la Jolie - quando lei ha saputo di avere il gene mutato ha deciso di ricorrere alla mastectomia totale, come forma di prevenzione. Le avevano detto infatti che in quel modo le sue probabilità di venire colpita dal cancro al seno, che per lei erano addirittura dell'87%, si sarebbero ridotte al 5%. [Come possa venire il cancro al seno ad una donna che non ha più il seno è una cosa che rimane da chiarire, ma andiamo avanti]. A sua volta la Jolie aveva - secondo i dottori - il 50% di probabilità di avere un cancro alle ovaie, per cui si è decisa a togliere anche quelle.

Fin qui i fatti principali. Ora facciamo due riflessioni.

Come avete visto dal segmento n. 2, quello di arrivare ad una cura personalizzata, basata sulle caratteristiche genetiche di ciascun individuo, è un sogno che Big Pharma accarezza già da molti anni. E' quindi comprensibile come possano "spingere" magari oltre il lecito una tesi come quella del gene BRCA1 "difettoso", perchè rientra nella più ampia partita della "cura genetica per il cancro".

Ma, come loro stessi ammettono, "le ragioni che portano una cellula a riprodursi indiscriminatamente non sono ancora state comprese".

Quindi, "sanno" che il gene difettoso causa il cancro, ma non sanno che cosa faccia venire il cancro.

Ma come avrebbero fatto a stabilire il nesso fra gene difettoso e cancro al seno? Lo hanno fatto con le statistiche. Hanno analizzato un certo numero di donne col cancro al seno, nella cui famiglia ci fosse stata una forte incidenza di tumori, e hanno stabilito una certa percentuale in cui il gene mutato era presente anche nelle generazioni precedenti (era cioè di natura ereditaria).

Viene in mente la recente teoria secondo cui il vino fa venire il cancro. In quel caso avevano analizzato un numero x di malati di cancro, incrociandolo con un database di persone che consumano alcohol, e avena scoperto che "il consumo di 20 grammi of alcohol al giorno sarebbe responsabile di una percentuale fra il 26% e il 35% di decessi causati dal cancro".

Quello che forse i dottori si sono dimenticati di dire ad Angelina Jolie è quello che scrive lo stesso National Cancer Institute nella pagina dedicata al gene BRCA1: "Non tutte le donne della famiglia [esaminata] sono portatrici della mutazione, e non tutti i cancri in quella famiglia sono dovuti al gene mutato".

Inoltre, "siccome i membri della stessa famiglia condividono non solo una parte dei geni, ma anche spesso l'ambiente, è possibile che un grande numero di cancri all'interno di queste famiglie sia stato dovuto ad altri fattori genetici, oppure a fattori ambientali."

In altre parole, se hanno esaminato una famiglia che abitava vicino di Chernobyl, stai tranquillo che il cancro lo trovano anche al pappagallo di famiglia, che il gene BRCA1 non sa nemmeno cosa sia.

Il National Cancer Insititute conclude così la sua pagina informativa: "Di conseguenza, le stime di rischio basate su famiglie con tante persone colpite dal cancro non possono riflettere accuratamente i livelli di rischio per i portatori del gene difettoso nella popolazione generale. Inoltre, non vi sono dati disponibili di studi a lungo termine sulla popolazione generale che confrontino il rischio di cancro in donne che hanno il gene mutato con quello di donne che non hanno questa mutazione. Quindi le percentuali indicate più sopra sono stime che potranno cambiare man mano che altri dati diverranno disponibili."

Ecco quindi che la grande "certezza" con cui i dottori attribuivano ad Angelina Jolie un 87% di rischio si scioglie come neve al sole. Il tutto è basato sul nulla più assoluto, o al massimo su calcoli statistici molto approssimativi, e tutt'altro che dimostrabili.

Ma evidentemente, questo è stato sufficiente a terrorizzare l'attrice, la quale a sua volta, grazie alle pagine del New York Times, avrà scatenato il terrore in migliaia di altre donne, che ora temono di avere anche loro il gene mutato. Ma per queste donne la soluzione è già pronta: un bel test da $ 3000, che ti potrà dire se tu hai il BRCA1 difettoso oppure no. E poi naturalmente - nel caso risultasse difettoso - c'è già pronta una bella mastectomia totale da 50.000 $ a botta, nel caso tu voglia toglierti per sempre le tue preoccupazioni.

Problem, reaction, solution.

Per concludere, verrebbe da fare un ragionamento molto semplice: visto che le statistiche dicono (segmento video n. 1) che una persona su 20 veniva colpita dal cancro un secolo fa, una su 10 negli anni 70, ed una su tre al giorno d'oggi, questo significa che oggi le probabilità che ciascuno di noi ha di venire colpito dal cancro sono di circa il 33%.

A questo punto cosa facciamo? Cominciamo a tagliarci le balle per non rischiare che ci venga un cancro ai testicoli, a farci rimuovere i polmoni per evitare un fastidioso cancro al polmone, e poi già che ci siamo via anche il fegato, l'intestino, e magari anche il cervello, che tanto ormai non ci serve più?

In fondo, basterà che teniamo le braccia per lavorare, e le gambe per andare a tornare da casa, e potremmo vivere tutti contenti e felici, senza più avere la preoccupazione di venire colpiti un giorno dal cancro.

Massimo Mazzucco

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MessaggioInviato: 24/05/2013, 15:57 
Ammettendo anche che sto gene ci dia la certezza matematica di contrarre un tumore e decidessimo di isterectomizzarci, mastectomizzarci etc, non conosciamo gli effetti a lungo termine quindi mi domando: asportando l'organo o gli organi, il gene mutatoBRCA1 smette di "dare ordini" di replicazione cellulare?
E se, come io penso, nn smette, questi ordini, dove andranno a parare in futuro? [:(] Non è che poi resto senza tette e con la s-fig-a di contrarre un tumore da qualche altra parte del corpo?!!
Ragazzi cosa pensate del vaccino che si fa contro il papilloma virus(hpv), agente cancerogeno del collo dell'utero?
http://www.disinformazione.it/vaccino_p ... a_coma.htm
http://www.controcampus.it/2013/01/vacc ... mediatico/
GLi esperti hanno opinioni discordanti..il dilemma resta..
Personalmente se avessi una figlia sarei contraria alla vaccinazione
Ps:L'argomento Hpv, è già stato trattato? [8]



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MessaggioInviato: 26/05/2013, 23:29 
Cita:
shighella ha scritto:
Ragazzi cosa pensate del vaccino che si fa contro il papilloma virus(hpv), agente cancerogeno del collo dell'utero?
http://www.disinformazione.it/vaccino_p ... a_coma.htm
http://www.controcampus.it/2013/01/vacc ... mediatico/
GLi esperti hanno opinioni discordanti..il dilemma resta..
Personalmente se avessi una figlia sarei contraria alla vaccinazione
Ps:L'argomento Hpv, è già stato trattato? [8]

Ne abbiamo parlato qui:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=105259

Cmq, per quel che può valere il mio parere... fai benissimo ad essere contraria alla vaccinazione.
Questa gente che diffonde il verbo delle farmaceutiche, andrebbero messi tutti in galera. Senza processo.....



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MessaggioInviato: 27/05/2013, 11:19 
Grazie TTE [:)]..
Spero che dietro l'uso dei metalli (come disinfettanti nei vaccini ma anche cutanei..) nn ci sia una espressa volontà: sappiamo che i metalli sono conduttori, l' accumulo di questi nel cervello potrebbe favorire l'ipotesi del controllo mentale?.. [8]



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Il governo turco inietta ai bambini curdi vaccini mortali

Vaccini contro il morbillo che sono stati iniettati a bambini nelle province Kurde di Urfa,Diyarbakir e Batman durante l’amministrazione di Osman Durmu#351;,l’ex ministro della salute del Partito del Movimento Nazionale (MHP), hanno condotto migliaia di bambini alla morte e all’invalidita’.Lo ha riferito l’agenzia stampa DIHA(Dicle News Agency).
A Urfa,ci sono 500 bambini che soffrono di SSPE,una malattia causata dalmorbillo.Feyyat Kaya il capo dell’Associazione di Urfa per la Solidarietà con i pazienti di PESS ha dichiarato: “Essi vivono sui liquidi. Noi li nutriamo con alimenti liquidi come budino, banana, pesca e latte. Le famiglie i cui figli si stanno deteriorando sotto i loro occhi giorno dopo giorno, stanno reagendo alle autorità statali che rimangono indifferenti alla salute dei loro figli nonostante le molte promesse che hanno fatto. Le famiglie continuano a chiedere: Perché questa malattia e’ così comune solo in questa regione? Il governo non ha fatto nulla per aiutarci”.
Migliaia di bambini kurdi hanno contratto la SSPE(Subacute Sclerosing Panencephalit) a seguito di vaccini vecchi e non aggiornati iniettati a bambini dal precedente Ministero della Salute
condotto da Osman Durmu#351; del Partito del Movimento Nazionale(MHP).Molti bambini hanno perso la loro vita a causa della malattia.

Feyyat Kaya sostiene che i bambini hanno contratto la malattia a causa dei vaccini iniettati durante il Ministero di Dormus,tra il 1998 ed il 2001:”Perché questa malattia così diffusa nelle città del sud-est?”
L’informazione generale e’ che l’infezione si verifica nel cervello di un bambino su un milione dopo che ha contratto il morbillo in modo non corretto,spiega Kaya.
La maggior parte dei nostri pazienti non hanno contratto il morbillo.E questo numero è molto più alto di “uno su un milione”.Quando i medici non sanno cosa risponderci,danno la colpa a vaccini deteriorati. Alcune autorità governative ammettono l’uso di vaccini deteriorati, anche se non ufficialmente.

http://www.articolotre.com/2013/05/il-g ... ali/173441


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MessaggioInviato: 03/06/2013, 08:16 
Taglia le liste d'attesa, "punito" dai vertici dell'ospedale


Un medico della Sanità pubblica inventa senza oneri aggiuntivi un protocollo per tempi più corti nelle liste d'attesa. Anziché premiarlo lo sanzionano.

Davide Fara - Un medico della Sanità pubblica che inventa un protocollo per accorciare i tempi delle liste d'attesa senza alcun onere aggiuntivo. Un'amministrazione sanitaria che anziché premiarlo lo sanziona. La storia di Giorgio Fanni, 65 anni, dirigente medico e aiuto corresponsabile del reparto Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari, dove lavora dal 1991, è una tipica storia sarda e italiana. Una efficace e triste sintesi dell'eterna lotta tra la burocrazia e il talento. Il dottor Fanni ha accettato di raccontarla a Sardinia Post. Per lanciare un messaggio semplice e forte: "Vorrei dire che occorre impegnarsi in prima persona, e attivamente, per costruire una civiltà più adeguata ai nostri bisogni. Senza scoraggiarsi davanti alle difficoltà che si incontrano durante il nostro percorso. Mi piacerebbe, nel mio piccolo, fornire un esempio di impegno civico. Non servono dichiarazioni di intenti o solidarietà, serve un semplicemente un supporto concreto. Quello dei fatti".

Dottor Fanni, come inizia la sua storia?
"Nel gennaio 2010 il direttore della clinica mi affida l'incarico di responsabile di diversi servizi, tra cui l'ambulatorio generale 8, nel quale si esegue la prima visita ostetrico-ginecologica. Preso atto della lista di attesa, decido di migliorare il servizio con l'ampliamento dei giorni di apertura e della fascia oraria. Nel giro di un mese, grazie a questo, è stato possibile azzerare le liste d'attesa. Risultato ottenuto con l'impegno del solo sottoscritto. Senza un locale specifico e senza l'ausilio di altro personale. Ho raccolto i dati in vari report, in cui si potevano leggere i miglioramenti, le criticità e le proposte. E dopo li ho presentati all'azienda.

E cosa è successo?
"A quel punto ho chiesto la possibilità di accorpare, tramite un'unica prenotazione e un unico ticket, la visita medica, con l'ecografia e la colposcopia (ricordo che per legge è possibile fare fino a otto prestazioni con un unico ticket di 46.15 euro). Ciò avrebbe consentito di avere diagnosi tempestive e cure più efficaci, oltre a rassicurare la donna anche da un punto di vista psicologico. La maggiore criticità era, infatti, rappresentata dalla diluizione dei tempi d'attesa nei tempi dell'iter diagnostico. Se una paziente si rivolge alla nostra struttura - salvo non sia un caso urgente - inizia con una visita generale, alla quale seguono ulteriori accertamenti diagnostici, come ad esempio l'ecografia e la colposcopia, effettuati in altri ambulatori. Risulta difficile arrivare ad una diagnosi e ad una cura, perciò, in tempi adeguati".

Procedure lente, ma dettate dalla necessità di contenere i costi.
"Non è esattamente così, perché alcuni miglioramenti si possono ottenere con la riorganizzazione delle risorse in uso. Volontà e determinazione, nonché la valorizzazione delle risorse umane e tecniche che si hanno, in qualunque campo, portano a risultati significativi".

Ma per l'eliminazione delle liste d'attesa c'è un apposito piano della Regione, elaborato dall'assessorato alla Salute.
"Certo che c'è. Nell'agosto del 2011 lessi sul giornale di questo piano dell'assessore De Francisci che, con un budget di 21 milioni di euro, aveva l'obiettivo di porre fine alle liste d'attesa mediante la riorganizzazione strutturale dei servizi. Un'intenzione in perfetta sintonia con quanto io avevo già messo in pratica da venti mesi, senza però alcun budget aggiuntivo. E siccome quello stesso piano chiedeva il contributo di tutti gli operatori, inviai alla De Francisci un report sulla mia esperienza. Ero convinto che contenesse suggerimenti utili a come contenere i costi e che fosse nello spirito del suo progetto".

Quale è stata la risposta della De Francisci?
"Nessuna. Non ho ricevuto risposta".

E l'Azienda a questo punto che cosa ha fatto?
"Per ragioni di trasparenza e correttezza avevo inviato per conoscenza la lettera indirizzata alla De Francisci anche ai dirigenti dell'azienda i quali mi hanno chiesto formalmente di rivolgere in futuro tutte le mie comunicazioni al direttore della clinica. Da quel momento i rapporti si sono incrinati".

Cioè?
"Sulla mia proposta di accorpamento degli esami, silenzio totale. La cosa mi ha creato un profondo disagio. A quel punto ho deciso di fare l'unica cosa che era in mio potere, ovvero portare le mie tariffe del servizio privato svolto in ospedale, il servizio intramoenia, a un livello paragonabile a quello del ticket del Centro unico di prenotazione. Era un modo per continuare a garantire alle pazienti gli standard qualitativi offerti dalla nostra clinica e non dilatare ulteriormente i tempi diagnostici. Ho quindi divulgato un documento ufficiale e pubblico, cioè la tabella riguardante le prestazioni dei diversi medici che operavano intramoenia. Con mio stupore, però, l'azienda, nonostante avesse già accettato la riduzione delle mie tariffe, mi ha accusato di comportamento lesivo nei confronti della struttura, per promuovere un interesse personale. Per questo ha deciso di sanzionarmi con una sospensione dal servizio per quindici giorni, senza retribuzione".

Per "promuovere un interesse personale"?
"Sì, ed è la cosa che mi ha offeso di più dopo aver onorato per trentasei anni, con la mia professionalità, l'azienda di cui faccio parte. Trentasei anni nei quali mai ho ricevuto un rimprovero. Diversità di vedute sull'organizzazione dovrebbero rientrare in una dialettica costruttiva e non dovrebbero essere viste come una sterile volontà di contrapposizione. I vertici dell'azienda sapevano bene di aver da me ricevuto comunicazioni tempestive e collaborative su quanto facevo".

E com'è finita?
"Dopo un fallito tentativo di conciliazione, ad aprile ho ottenuto dal tribunale di Cagliari l'annullamento totale della sanzione e la condanna dell'azienda alle spese legali".

Che riscontro ha avuto, invece, dall'utenza?
"Una piena soddisfazione per i miglioramenti apportati. È forte nei cittadini il desiderio di una maggiore informazione e di un maggior coinvolgimento nelle dinamiche diagnostico-terapeutiche. Le domande più frequenti sono: perché il privato può garantire tutti gli esami nell'immediato mentre nel pubblico ci vogliono tanti mesi? O ancora: perché non si può accedere tramite Internet alle liste d'attesa di ogni singola struttura ospedaliera? E perché non si trovano le giuste segnaletiche per raggiungere i diversi ambulatori? Insomma, l'utenza lamenta la carenza o l'assenza di supporti informativi che consentano di muoversi in maniera autonoma e soprattutto celere all'interno delle strutture ospedaliere".

Cosa intende fare adesso?
"Solo il mio lavoro. Cioè continuare a supportare le donne e i pazienti più in generale, perseguendo l'obbiettivo di accorpare nel pubblico i diversi esami, così come avviene nel privato. Lo faccio per permettere a chi non ha risorse economiche adeguate di potersi curare dignitosamente ed efficacemente. Non sono l'unico a portare avanti questa battaglia. Ormai numerose e in continua crescita sono le pazienti stanche di sentirsi estranee all'organizzazione sanitaria e che rivendicano l'intenzione di partecipare attivamente al cambiamento".

Per dirla in poche parole: i pazienti vogliono essere informati.
"Proprio così. L'informazione è il punto chiave. Per questo sto allestendo con dei professionisti e dei volontari un punto informativo che si chiama "Dimensione Sanità". Alcuni giorni fa abbiamo aperto ad Uta, tra un po' lo faremo a Cagliari. "Dimensione Sanità" sarà un centro d'ascolto e d'informazione alla salute: sulle prassi da seguire da parte del paziente e sui diritti garantiti dalla legge. Diritti che, troppo spesso, rimangono lettera morta".

Fonte: http://www.sardiniapost.it/cronaca/un-m ... urocrazia/

Su http://megachip.globalist.it/Detail_New ... 27ospedale



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 Oggetto del messaggio: Re: Sanità insana
MessaggioInviato: 19/10/2020, 21:21 
Condivido :-D

Poi se Mauro conosce un topic più idoneo potrebbe collocarlo meglio.
Buona visione o lettura.

Cita:

HIPPOCRATIC HYPOCRISY (ESCLUSIVA – SOTTOTITOLI)

https://www.detoxed.info/hippocratic-hy ... -italiano/




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