IL RAGAZZINO DISABILE NON PUÒ SALIRE SUL BUS: I SUOI COMPAGNI DI CLASSE RINUNCIANO ALLA GITA
maggio 1, 2015

Il compagno di classe disabile non può salire sul pullman, così gli altri alunni decidono di rinunciare alla gita. Il gesto di solidarietà è avvenuto a Morelli di Trenta, in provincia di Cosenza, dove tutta la scuola ha rinunciato alla visita a Lecce che era prevista per oggi.



Gli alunni delle quinte classi dell’istituto comprensivo di Rovito erano pronti a partire, ma uno di loro, Gabriele, 10 anni, che abita a Morelli di Trenta, e’ costretto sulla sedia a rotelle. In altre occasioni, con molti sforzi, e’ stato possibile farlo salire a bordo di un pullman. Ma l’autobus che e’ arrivato questa mattina non aveva possibilita’ di imbarcarlo, a causa di alcuni insormontabili scalini.

TUTTI O NESSUNO E cosi’, prima i suoi 13 compagni di classe e poi tutti gli alunni della scuola, una cinquantina, hanno deciso, per solidarieta’, e con il sostegno dei loro genitori, di rinunciare tutti alla gita. La preside, Filomena Lanzone, si e’ adoperata per cercare subito un mezzo attrezzato. Ma si e’ scoperto, purtroppo, che non esiste, in tutta la provincia di Cosenza, un autobus per lunghe percorrenze che abbia una pedana utile per far salire a bordo una persona su sedia a rotelle. La gita e’ stata rinviata. In attesa di trovare un mezzo adatto.

http://lolmagazine.altervista.org/il-ra ... alla-gita/


Fin quando ci sono QUESTI ragazzi le speranze non sono finite ...!

Uniti saremmo imbattibili!!!

Purtroppo lo sa anche chi di dovere... per questo ci divide in mille maniere possibili.

Mettiamocela tutta Atlanticus...possiamo!

Grab, il Grande Raccordo Anulare delle Bici che piace agli inglesi





Il Grab, il Grande Raccordo Anulare delle Bici per Roma, un anello ciclopedonale di 44,2 km che si sviluppa completamente all’interno della città, piace agli inglesi. Tanto che l'ambasciata britannica prende carta e penna, si fa per dire, per mettere nero su bianco la propria ammirazione per il progetto.

"Abbiamo appreso con curiosità e interesse la notizia, ripresa da diverse testate giornalistiche nei giorni scorsi, del progetto per la realizzazione del Grab, Grande Raccordo Anulare per le biciclette a Roma - si legge nella lettera che porta la firma di Pierluigi Puglia, portavoce dell'Ambasciata Britannica - Riteniamo la mobilità urbana un sistema da sviluppare in maniera organica e integrata tra i diversi mezzi di trasporto, all’interno del quale la bicicletta potrà svolgere un ruolo crescente, nel rispetto dell’ambiente e con al centro la sicurezza dei ciclisti".

"In questo senso, la proposta del Grab, che sappiamo essere pienamente sostenuta dal Sindaco Marino e dal Ministro dei Trasporti, è una prospettiva allettante per tutti gli appassionati ciclisti della Capitale, romani e non solo, e rappresenta un modo intelligente di mettere in rete numerosi percorsi e itinerari ciclo-pedonali già esistenti. Rivolgiamo un augurio per il buon esito del progetto, nell’auspicio che il Grab faccia da apripista ad ulteriori piani di sviluppo per la ciclabilità, a Roma e in Italia".

Il progetto, presentato da VeloLove in collaborazione con Rete Mobilità Nuova, Legambiente, Touring Club Italiano e Parco Regionale dell'Appia Antica, aveva già incassato il beneplacito di Graziano Delrio e di Ignazio Marino (Video) .

Si tratta di un corridoio verde che collega l’Appia Antica al Maxxi di Zaha Hadid, le street art del Quadraro e di Torpignattara a Colosseo, Circo Massimo, Caracalla, San Pietro alla Gnam, ma anche i parchi della Caffarella e degli Acquedotti, Villa Ada, Villa Borghese, Villa Gordiani, i percorsi fluviali di Tevere, Aniene e Almone incrociando in più punti diverse stazioni ferroviarie, le linee A e B della metropolitana e anche la futura linea C.

Complessivamente, un po' più dell’80% del Grab allo stato attuale è già pronto e pedalabile in sicurezza. Il tracciato è il frutto del lavoro di volontari che per mesi hanno perlustrato il territorio strada per strada.

Tecnologia pugliese per i treni
ad alta velocità giapponesi
fornitura dalla Mermec di Monopoli




TOKYO – Gli shinkasen, i treni ad alta velocità delle ferrovie nipponiche, sfrecceranno adesso grazie alla tecnologia italiana: il colosso JrWest ha firmato l’accordo di fornitura di "sistemi di misura" della Mermec, leader mondiale con sede a Monopoli, in Puglia. "Dopo tutto quello che s'è detto e si dice, c'è un Sud che funziona", dice all’ANSA il patron Vito Pertosa.

Un coneglianese darà il nome alle stelle

Il professor Piero Benvenuti per tre anni sceglierà la denominazione degli astri appena scoperti



CONEGLIANO. Per la prima volta sarà un italiano e in particolare un coneglianese “doc” a guidare la General Secretary dell’Unione astronomica internazionale: è il professor Piero Benvenuti, docente del Dipartimento di Fisica e Astronomia Galileo Galilei dell’Università di Padova. Tra i suoi compiti ci sarà anche quello di dare un nome alle “nuove” stelle, quelle appena scoperte. La nomina, che avrà la durata di un triennio, è avvenuta nel corso della recente assemblea generale dell’Unione, tenutasi a Honolulu. Benvenuti, classe 1946, è nato a Conegliano. Ha frequentato il liceo scientifico Flaminio a Vittorio Veneto (tra i suoi docenti anche Andrea Zanzotto, gli stimoli umanistici non sono mai mancati nella sua formazione). Il suo percorso a Padova inizia con gli studi universitari: si laurea in Fisica nel 1970, al Bo, dove poco dopo inizia la carriera come astronomo, all’osservatorio di Asiago.

Segue una lunga serie di esperienze nel campo internazionale a diversi livelli: è stato assistente del professor Herzberg presso lo "Herzberg Institute" di Ottawa, Canada, poi astronomo presso l’Osservatorio Spaziale dell'Agenzia Spaziale Europea, a Villafranca del Castillo (Madrid), e ancora staff member dell’Agenzia Spaziale Europea e Direttore dell’Osservatorio “Iue”. Dal 1984 al 2003, va a Monaco di Baviera, come responsabile scientifico europeo del progetto "Hubble" (in collaborazione con la Nasa) per conto dell’Agenzia Spaziale Europea. Come accademico è stato a Cagliari, come ordinario di Astrofisica, ma soprattutto a Padova, come ordinario di Astrofisica delle alte energie. Le cariche ricoperte non si contano: oltre a quelle già citate, è stato anche Commissario straordinario per la riforma dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, di cui in seguito è stato presidente. Un incarico che decide di lasciare volontariamente, nel 2007, per dedicarsi completamente alla carriera accademica, al Bo. I suoi interessi scientifici includono lo studio del mezzo interstellare diffuso, delle regioni di formazione stellare e dei resti di supernove.

Si occupa attivamente di divulgazione dell'Astronomia e collabora con la pagina scientifica del “Corriere della Sera” e con il telegiornale scientifico Leonardo. Ora l’ultimo, prestigioso incarico che lo porterà a Parigi, dove sorge la sede centrale
dell’Unione astronomica internazionale (Iau). La Iau, fondata nel 1019, riunisce le società astronomiche di tutto il mondo. Si tratta dell’autorità riconosciuta per assegnare i nomi alle stelle, ai pianeti e ai corpi celesti, e riunisce circa 12.000 membri provenienti da 75 diverse nazioni.

Teramo: trovata viva la bimba di due anni scomparsa venerdì

La piccola era sparita mentre giocava nei pressi della casa. Ritrovata nel bosco «seminuda, spaventata e disorientata ma in buone condizioni di salute»

Si è conclusa con un grande sollievo la storia della bimba rumena di 2 anni scomparsa venerdì pomeriggio mentre giocava davanti a casa, nella frazione di Cusciano di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo. A 17 ore di distanza è stata trovata nei boschi, molto provata ma viva, proprio quando anche il padre aveva cominciato a credere al peggio. Era a 2 km dal punto dove era stata vista l’ultima volta, «seminuda, spaventata e disorientata ma in buone condizioni di salute», ha spiegato Ercole Gaetano, delle Guardie ambientali, e non mostra segni di violenza né ferite di altra natura. I cani erano già arrivati molto vicini al punto in cui poi è stata trovata la piccola, poi si erano fermati, disturbati da qualcosa. La bimba, probabilmente, si era addormentata dopo essersi smarrita e a ritrovarla fisicamente è stato il barista del paese, Diego Di Felice, 50 anni, che l’ha subito abbracciata e consolata mentre la piccola invocava la mamma. Dopo il ritrovamento è stata portata per accertamenti all’ospedale Mazzini del capoluogo. In paese, appena si è sparsa la notizia, hanno cominciato a suonare le campane a festa. «Ho fatto quello che avrebbe fatto chiunque - ha commentato Di Felice - ma vi giuro l’emozione è grande, ti fa dimenticare tutti gli sforzi fatti in una notte di ricerche».

La scomparsa

Le ricerche erano iniziate alle 19.30, poco dopo la scomparsa, e sono proseguite per tutta la notte, senza esito,tra i boschi e i sentieri. La bambina si era allontanata mentre giocava davanti alla sua abitazione, in un momento di distrazione della madre e l’allarme era stato dato praticamente subito. Le squadre dei soccorritori, grazie anche al supporto di un elicottero della Capitaneria di Porto attrezzato per il rilevamento dei differenziali termici al suolo, nonché di mezza dozzina di cani molecolari di Polizia di Stato, Carabinieri e Soccorso alpino, provenienti da Abruzzo, Marche e Puglia, hanno battuto i fondi agricoli attorno alle abitazioni della frazione, di solito con un centinaio di abitanti ma in questo periodo affollata da molti residenti stagionali per le vacanze. Battuti anche boschi, roveti e anfratti della zona. Della piccola non c’è però finora traccia.

La traccia fiutata dai cani

Una speranza si è accesa verso le 3.30 di sabato mattina, quando tre diversi cani molecolari - e in particolare Piergiorgio, un bloodhound del Cai abruzzese - cui erano stati fatti fiutare indumenti della piccolina, hanno diretto la loro attenzione in un preciso punto di un orto dove la bimba era solita recarsi con il padre, operaio romeno rientrato nella notte dal Paese d’origine e aggiuntosi alle ricerche. L’orto, coltivato a pomodori, si trova non distante da una ripida salita su cui la piccola sarebbe stata vista l’ultima volta. Però gli animali, come detto, si erano improvvisamente fermati.
Nonostante la zona fosse stata già battuta dalle squadre dei soccorritori, si è provveduto a ripulirla da arbusti e rovi, con un decespugliatore, per non lasciare nulla di intentato, ma la notte è rimasta senza esito. Erano attese altre unità cinofile dei Carabinieri, specializzate nella ricerca dei dispersi, da Torino e Firenze. Era rimasto senza esito anche il sopralluogo notturno del velivolo AW 139 della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera specializzato nella ricerca e nel soccorso in mare e nella lotta inquinamento marino, giunto da Pescara su richiesta del magistrato: è equipaggiato, tra l’altro, con un rilevatore termico, ma non ha dato risposte, ad eccezione di quella fornita dalla presenza di un cane nel bosco.

Sfumate le ipotesi di rapimento

Sul posto erano intervenuti un centinaio di uomini dei diversi corpi delle forze dell’ordine, volontari del soccorso e cittadini impegnati nelle ricerche. Dall’alto ha sorvolato la zona un elicottero dei vigili del fuoco mentre in mattinata era previsto l’arrivo dell’Esercito dall’Aquila. Il prefetto di Teramo, Valter Crudo, aveva indetto una riunione dell’unità di crisi. Le indagini sono state coordinate direttamente sul posto dal sostituto procuratore Davide Rosati, rimasto tutta la notte al fianco dei soccorritori insieme al sindaco di Montorio al Vomano, Gianni Di Centa. Il magistrato aveva disposto anche la perquisizione di tutte le abitazioni del borgo, nell’ipotesi che la bimba potesse essere stata oggetto di un adescamento. Il fascicolo va, invece, secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, verso l’archiviazione: non permangono, infatti, elementi tali da far pensare che la bambina sia stata avvicinata da qualcuno.